ISTRUZIONE OPERATIVA:
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- Elisabetta Annunciata Landi
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1 Pagina 1 di 7 da INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati 1. Scopo Scopo della prova è la determinazione delle fragilità di un o a determinate temature 2. Campo di applicazione La presente Istruzione Oativa deve essere applicata ogni qual volta il laboratorio deve sottoporre a prova di resilienza provette ricavate da, scatolari, lamiere metalliche 3. Norma di riferimento UNI EN (Materiali metallici Prova di resilienza su provetta Charpy) D.M. 09/01/1996 (Norme Tecniche il Calcolo, l esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e le strutture metalliche) D.M. 14/01/2008 (Norme Tecniche le Costruzioni) 4. Definizioni e simboli SPE Simentatore DL Direttore del Laboratorio C Acciaio MIN Minuta di prova 5. Responsabilità 5.1 Responsabilità dello SPE Lo simentatore è responsabile: o della precisa e puntuale applicazione di quanto previsto dal MQ del Sistema di Qualità Aziendale; o della corretta esecuzione della prova; o della corretta trascrizione ed elaborazione dei dati; o del corretto uso della strumentazione utilizzata. 1
2 Pagina 2 di 7 da 5.2 Responsabilità del DL Il Direttore del Laboratorio è responsabile: o Della precisa e puntuale applicazione di quanto previsto dal MQ del Sistema di Qualità Aziendale; o Della correttezza delle elaborazioni; o Della certificazione emessa a fronte della prova fatta 6. Apparecchiature Sega a nastro e/o tornio. Calibro Pendolo di Charpy Cella frigo Posizionatore della provetta (accessorio della macchina) 7. Modalità Esecutive 7.1. Oazioni preliminari: a. Individuazione del materiale da sottoporre a prova Lo simentatore, dalla lavagna esposta in accettazione, evince la pratica da lavorare. Nell area dello stoccaggio del materiale, individua i provini di o che recano il numero di accettazione corrispondente, li carica su un carrello e li sposta nell area di lavorazione. b. individuazione della specifica di prova Allo stesso modo controlla la specifica di prova richiesta dal Committente e che la stessa sia quella utilizzata dal laboratorio e si munisce quindi della Norma; c. individuazione della macchina l effettuazione della prova In funzione della prova richiesta e in funzione delle dimensioni dei provini sceglie la macchina di prova idonea l esecuzione della prova. d. accertamento dello stato di taratura dei macchinari Si accerta che la macchina che intende utilizzare sia in stato di taratura controllando la scadenza di taratura posta sul cartellino attaccato alla macchina. Come sopra la bilancia e. Minuta di Prova Si munisce della Minuta di Prova la registrazione dei dati della prova. 2
3 Pagina 3 di 7 da 7.2. Esecuzione della prova Ricavo delle provette Lo simentatore, con l uso della spazzola metallica, mette in evidenza il marchio di identificazione presente sul provino e lo raffronta con quelli contenuti nell elenco dei costruttori, elenco messo a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture. Trascrive il nome del produttore sulla MIN, assieme alla sigla identificativa del provino (qualora il provino sia sprovvisto di marchio o lo stesso non rientri in quelli depositati presso il Servizio Tecnico Centrale STC, il certificato non potrà assumere valenza ai sensi del D.M. 14/01/2008) Etichetta il provino, a mezzo nastro, con numero progressivo alle due estremità Procede a ricavare dal provino la provetta da sottoporre alla prova di resilienza. Tale provetta dovrà avere una lunghezza di 55mm ed essere a sezione quadrata di lato 10mm, se possibile, altrimenti potrà essere a sezione ridotta, larghezza di 7,5mm o 5mm e spessore di 10mm. Nel mezzo della sua lunghezza pendicolare all asse longitudinale, la provetta dovrà essere dotata di un intaglio. Sono previsti dalla norma due tipi di intaglio: a) intaglio a V di 45, con profondità 2mm e raggio del fondo dell intaglio di 0,25mm. Qualora dal materiale non è possibile prelevare una provetta normale, si procede a prelevare una provetta di dimensioni ridotte avente larghezza 7,5mm o 5mm e praticando l intaglio su una delle facce più strette b) intaglio ad U o buco di chiave di profondità di 5mm, con raggio del fondo dell intaglio di 1mm Il piano di simmetria dell intaglio deve essere pendicolare all asse longitudinale della provetta e le tolleranze sulle dimensioni specifiche sono riportate nel prospetto II della UNI EN , di seguito riportato 3
4 Pagina 4 di 7 da Nell oazione di estrazione della provetta, la lavorazione dovrà essere eseguita in modo tale da ridurre qualsiasi alterazione della stessa e l esecuzione dell intaglio deve essere eseguita accuratamente in modo che non appaiano, al fondo dell intaglio, striature parallele alla generatrice dell intaglio stesso visibili ad occhio nudo Eseguito l intaglio, lo simentatore procede alla marcatura della provetta, eseguendola su una qualsiasi faccia che non sia in contatto con i sostegni o i piani di appoggio e ponendola ad una distanza minima di 5mm dall intaglio, al fine di evitare gli effetti di incrudimento dovuti alla marcatura stessa Prova di Resilienza Lo Simentatore ricavata le provetta procede a misurarla con il calibro, al fine di verificarne la conformità dimensionale, e riporta i valori della lunghezza L, della larghezza nominale b e dello spessore a,in mm, sulla MIN poiché la prova deve essere eseguita a freddo, lo simentatore sistema nella cella frigo la provetta da provare e posiziona il reostato della cella a 20 C o a 0 C, a seconda della tematura richiesta; dopo circa ½ ora controlla la tematura della cella verificare che essa sia uguale al valore imposto; in caso affermativo fa trascorrere un altra ½ ora dopodiché preleva la provetta dalla cella e con molta sollecitudine esegue la prova accende la macchina e blocca la massa battente nella posizione di partenza, colloca la provetta con apposito porta-provette nella sede prevista curando che la parte su cui impatterà il maglio sia quella intera e azzera la lancetta di misura controlla che la prova possa essere svolta nella massima sicurezza sia esso che eventuali visitatori dà inizio alla prova sbloccando il fermo del maglio che a questo punto è libero di muoversi e di sviluppare il lavoro cui è deputato compiuto il lavoro il maglio viene arrestato elettricamente, quindi lo Simentatore rileva il valore, espresso in Joule, su cui la lancetta si è fermata e lo trascrive sulla MIN verifica che la provetta abbia subito una rottura dovuta al maglio e ne riporta l avvenuta rottura sulla MIN in caso contrario, qualora la provetta abbia subito solo una deformazione, ma non risulta rotta, registra sulla MIN l avvenuta non rottura della provetta recua e avvolge la provetta con nastro adesivo e la ripone assieme a tutte le provette della stessa pratica legandole e indicandovi il n di pratica Ripone il materiale nell area di stoccaggio del materiale provato almeno 20gg. Lo simentatore firma la Minuta di Prova 4
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7 Pagina 7 di 7 da 8. Esposizione dei risultati I dati riportati sulla MIN servono la successiva certificazione che oltre ai dati identificativi del certificato di prova ed alle notizie fornite dal Committente conterrà: - Sigla identificativa del provino - Le dimensioni del provino, in mm : lunghezza L, spessore a, larghezza b - Il tipo di sezione (normale o ridotta) - Il tipo di intaglio (a V o ad U ) - La tematura di prova, in C - Il valore totale dell energia assorbita dalla rottura (resilienza), KV o KU, in J - L indicazione sull avvenuta rottura della provetta in fase di prova - Il marchio rilevato - Il produttore del ferro - La data di prova 7
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