ONLUS Il Melograno Civitavecchia; 23 Gennaio 2018

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1 ONLUS Il Melograno Civitavecchia; 23 Gennaio 2018

2 L Idea Progettuale Il progetto: Viviamo la Vita nasce dal desiderio di consentire a bambini - ragazzi diversamente abili di vivere esperienze di vita come un loro pari età. Molteplici sono le abilità che, attraverso un percorso individualizzato, possono essere attivate, risvegliate, sostenute: abilità cognitive, relazionali, comunicativo-espressive; ma quello che più interessa le famiglie ed anche gli operatori del Melograno è lo sviluppo delle autonomie necessarie a vivere la vita. Il progetto ha alcune caratteristiche: far vivere al diversamente abile le esperienze in un contesto extra-familiare ed extra-scolastico; la durata ha una valenza pluriennale, per cui il ragazzo/a inizia un percorso che prevede una permanenza di alcuni anni nelle progettualità di Vivere la Vita. ONLUS Il Melograno 2

3 La Metodologia Tutti i progetti realizzati dalla ONLUS Il Melograno sono ispirati al metodo scientifico messo a punto dal Prof. Giorgio Albertini neurologo esperto in neuro-riabilitazione pediatrica: Metodo Life Span La Metodologia Life Span: Il percorso terapeutico inizia con la diagnosi della patologia specifica a cui si aggiunge una valutazione delle capacità di interazione sociale del paziente utilizzando appunto un approccio Life span: i pazienti vengono seguiti in tutte le fasi di sviluppo, dalla prima alla seconda infanzia fino all adolescenza e all età adulta. I pazienti sono seguiti da un equipe multidisciplinare formata da medici, terapisti, logopedisti, psicologi, educatori; viene sviluppato un programma riabilitativo personalizzato, che ove possibile può essere seguito anche nel luogo di residenza e, periodicamente, vengono effettuati controlli o follow-up. ONLUS Il Melograno 3

4 La Metodologia Questo metodo sia sotto il profilo propriamente medico-scientifico che umano (approccio cooperativo) pone al centro il minore e i suoi bisogni, ciò significa sostenere il bambino nel proprio percorso esistenziale partendo dal rapporto con la Famiglia, primo nucleo di apprendimento che si amplia e coinvolge tutti gli altri contesti. Centrale, per il metodo, è il concetto del Villaggio. Perché il «Villaggio»: Accanto al percorso educativo, alla scuola, ai centri di riabilitazione c è il Villaggio, che include la Famiglia allargata, la Scuola, la Comunità intesa come lo sport, il tempo libero e tutti gli spazi di aggregazione e di inclusione; il compimento dell interdipendenza positiva fra i bambini e i cittadini, passando dal Io al Noi. In sintesi il metodo può essere definito come Approccio multidisciplinare centrato sul Bambino e sulla famiglia, prima e sulla persona poi, nella prospettiva life span, in accordo al modello Bio-psico-socio-educativo. ONLUS Il Melograno 4

5 Sviluppo Progettuale Il primo passo è quello di progettare le «Unità Operative». Per ogni soggetto con abilità diverse si dovrà tener conto delle sue capacità, dell età cronologica ed esperienziale, del livello cognitivo, del contesto famigliare, scolastico e relazionale in cui vive ed opera. Unità Operative: Individuale; Al minore si abbina la figura dell Amico/a (Il Mediatore); Collettiva; I Minori sono coinvolti in una progettualità sostenuti dall approccio Cooperative Learning; Integrativa; Al Minore si abbina l Ambito di Socializzazione (es: compagnia teatrale); Autonomia ; Il Minore è inserito in una progettualità Spazio- Temporale. ONLUS Il Melograno 5

6 Sviluppo Progettuale Il secondo passo è quello di realizzare l Esperienza indicata nella Unità Operativa specifica del ragazzo/a. La realizzazione esperienziale passa necessariamente attraverso le fasi di seguito indicate: Le «4A». Fasi dell Esperienza: Ascoltare; Il Minore deve essere accompagnato e recepire «il nuovo» che gli viene proposto; Accettare; Il Minore deve poter esprimere il suo interesse a partecipare alla «nuova» esperienza; Agire; Il Minore deve essere supportato nel suo coinvolgimento fattivo con «il nuovo»; Apprendere; Il Minore deve essere supportato nel descrivere cosa ha imparato, attraverso la «concettualizzazione». ONLUS Il Melograno 6

7 Sviluppo Progettuale Il terzo passo è quello di specificare Il Piano di Lavoro del singolo ragazzo/a, attraverso lo strumento della Mappa Progettuale U.O. / Fasi Individuale Collettiva Integrativa Autonoma Ascoltare. Accettare Agire Apprendere Il Piano di Lavoro: Chi; Cosa; Come; Sostegno; Misura Risultati. ONLUS Il Melograno 7

8 Affermerò per tutta la mia vita, con estrema forza e convinzione, che ogni ragazzo con una disabilità, fisica o mentale che sia, ha tutto il diritto di raggiungere il massimo delle sue possibilità perché non esistono risultati impossibili per definizione Giorgio Albertini Grazie 8

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