LA VIGILANZA SUI MINORI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LA VIGILANZA SUI MINORI"

Transcript

1 MINISTERO DELL ISTRUZIONE,DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO KAROL WOJTYLA Via Concesio n Roma Cod. Fisc.: cod.mec. RMIC8AG009 06/ fax 06/ RMIC8AG009@istruzione.it Circolare n.25 Per tutto il personale LA VIGILANZA SUI MINORI L obbligo di vigilanza spetta ai genitori e a coloro cui affidano il figlio minorenne: baby sitter, amici di famiglia, scuola ecc. I problemi giuridici sorgono nel momento in cui il minore è affidato ad altri, cioè a persona diversa dai genitori. Per legge i genitori sono i soggetti che agiscono per il minore e che ne rappresentano i diritti. In quest ottica, fa parte degli obblighi genitoriali anche quello della vigilanza. Pertanto quando il minore è affidato a persona diversa dai genitori, l obbligo di vigilanza si trasferisce dai genitori ad altri soggetti, che devono quindi rispondere ai primi. E da tenere ben presente che l oggetto giuridico della tutela ( il bene da proteggere) è l integrità psico- fisica del minore. L art. 2048, comma 2 e l art del Codice Civile pongono quale obbligo di servizio del personale scolastico quello di vigilare sugli allievi, per tutto il tempo che sono ad essi affidati. Tale obbligo di vigilanza ha rilievo primario rispetto agli altri obblighi di servizio, secondo quanto disposto dalla corte dei conti sezione terza del 19 febbraio 1994 n A tal fine il dirigente scolastico deve porre in essere tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza nell ambiente scolastico e il DSGA deve predisporre il piano di vigilanza del personale ATA. La giurieprudenza ha ben definito il passaggio dell obbligo di vigilanza dai genitori ad un istituzione scolastica. Di seguito raccogliamo quanto riportato da : Cass. Sez. III, 19/02/94, n. 1623; Cass. 5/9/86, n e Cass. Sez. III, 30/12/97, n La giurisprudenza ritiene che l affidamento di un minore, effetuato dai genitori ad un istituzione scolastica, comporta per quest ultima e per chi agisce su suo incarico, il dovere di vigilare e controllare il minore con la dovuta diligenza e con l attenzione richiesta dall età e dallo sviluppo psico-fisico del minore. L obiettivo dell obbligo di vigilanza, infatti è quello di evitare che il minore, venga a trovarsi in situazione di pericolo con conseguente possibile pregiudizio per la sua incolumità lungo tutto l arco del tempo che va dal momento iniziale dell affidamento fino a quando ad esso non si sostituisca quello effettivo e potenziale dei genitori. In tale ottica la scuola non è esente da responsabilità nel caso in cui i genitori diano disposizioni che possano comunque risultare pregiudizievoli per l incolumità del giovane. Dunque l obbligo si estende dal momento dell ingresso degli allievi nei locali della scuola, a quello della loro uscita ( cass. 5/9/1986, n. 5424), con la precisazione che l obbligo assume contenuti diversi in rapporto al grado di maturità degli allievi ( Cass 4/3/1997, n. 894). La vigilanza sui minori da parte del personale docente e non, evidenzia delle criticità in alcuni momenti della giornata scolastica: Ingresso degli allievi/accoglienza Cambio dell ora/ avvicendamento docenti Ricreazione Uscita Gite d istruzione giornaliere/ campo scuola.

2 Fra le situazioni particolarmente a rischio vi sono soprattutto quelle determinate dalle condizioni di compresenza di più alunni in un determinato momento in aula, nei corridoi, per le scale, alla uscita nei laboratori, negli spazi per la attività motoria. Ciò presuppone una adeguata vigilanza da parte del personale docente e non docente. Per quanto concerne il docente, come è noto oltre ad essere egli stesso un lavoratore con i propri diritti e doveri, deve provvedere non solo alla istruzione degli alunni ma, anche a vigilare e disciplinare gli stessi, per cui ha l'obbligo di sorvegliare gli allievi per tutto il tempo in cui essi sono affidati alla sua tutela, senza mai lasciarli senza vigilanza. Per quanto riguarda il docente durante l'esercizio delle attività didattiche, il responsabile della vigilanza sugli alunni della classe è esclusivamente il docente assegnato alla classe in quella scansione temporale. Il docente che nel corso dell espletamento della attività didattica debba assentarsi temporaneamente dalla classe, non per futili motivi, prima di allontanarsi dalla scolaresca deve incaricare un collaboratore scolastico di vigilare sugli alunni fino al suo ritorno. Il collaboratore scolastico non si può rifiutare di effettuare la vigilanza su richiesta del docente come disposto dal profilo professionale contratto collettivo nazionale Il collaboratore scolastico è responsabile per danni subiti dagli alunni causa della sua omessa vigilanza solo se aveva precedentemente ricevuto l'affidamento dei medesimi. INGRESSO DEGLI ALLIEVI/ACCOGLIENZA L ingresso degli alunni viene fissato in base agli orari di ciascuna sede e in relazione alla tipologia di funzionamento classi sulla base del POF. Tali orari devono essere portati a conoscenza dei genitori a inizio di di ciascun anno scolastico. I cancelli vengono aperti Ore 8.15 scuola infanzia Ore 8.15 scuola primaria Ore 8.00 scuola secondaria primo grado per consentire l entrata a genitori alunni. I cancelli e le porte sono richiusi 10 minuti dopo l inizio delle lezioni. Nelle mansioni dei collaboratori scolastici, così come riportate nella tabella A profili di area del personale Ata allegata al CCNL, troviamo una specificazione delle loro competenze in materia di vigilanza. Il collaboratore scolastico esegue nell ambito di specifiche istruzioni e con responsabilità connessa alla corretta esecuzione del proprio lavoro, attività caratterizzata da procedure ben definite che richiedono preparazione non specialistica. E addetto ai servizi generali della scuola con compiti: Di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni, nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all orario delle attività didattiche e durante la ricreazione, e del pubblico; Di pulizia dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi; Di vigilanza sugli alunni, compresa l ordinaria vigilanza e l assistenza necessaria durante il pasto nelle mense scolastiche; Di custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici; Di collaborazione con i docenti Presta ausilio materiale agli alunni portatori di handicap nell accesso: dalle aree esterne alle strutture scolastiche, all interno enell uscita da esse, nonché nell uso dei servizi igienici e nella cura dell igiene personale, anche con riferimento alle attività previste dall art. 47 Compiti dei collaboratori scolastici I collaboratori scolastici assegnati all ingresso: Provvederanno ad aprire il cancello/portone Sorveglieranno il regolare e ordinato afflusso degli allievi Richiuderanno il cancello/portone all orario stabilito

3 Sorveglieranno il regolare e ordinato afflusso degli allievi in prossimità del cancello/portone Richiuderanno il cancello/portone al termine dell orario d ingresso In servizio ai piani: Vigileranno il passaggio degli allievi nelle rispettive aree di servizio fino all entrata degli stessi nelle proprie aule In caso di assenza di un insegnante nella propria are/piano di servizio il collaboratore scolastico è tenuto alla vigilanza del relativo gruppo classe, dandone comunicazione alla Drigenza che provvederà alla sostituzione o al frazionamento del gruppo classe per l assegnazione ad altri docenti Compiti dei docenti L insegnante ha l obbligo di essere presente in aula 5 minuti prima dell inizio delle lezioni per accogliere gli allievi del proprio gruppo classe. In caso di ritardo o di assenza deve darne, se possibile preventivamente comunicazione alla dirigenza E fatto obbligo di non consentire, favorire o promuovere l allontanamento degli allievi dall aula, con espresso divieto di procedere all allontanamento degli all allievi dall aula per motivi disciplinari. Con la formazione del gruppo classe, l obbligo di vigilanza viene trasferito al docente. Tale obbligo permane per tutta la durata della didattica e fino alla riconsegna, reale o potenziale, del minore al genitore o da un suo delegato. Secondo la Cass del 23/06/93 sez. III e n del 10/12/98 sez. III è stabilito che: il dovere di vigilanza imposta ai docenti dall art C.C. non ha carattere assoluto, bensì relativo, occorrendo correlarne in contenuto e l esercizio in modo inversamente proporzionale all età ed al normale grado di maturazione degli alunni di modo che con l avvicendamento di costoro all età del pieno discernimento, l espletamento di tale dovere non richiede la continua presenza degli insegnanti, purchè non manchino le necessarie misure organizzative idonee ad evitare il danno. CAMBIO DELL'ORA AVVICENDAMENTO DI DOCENTI Nel momento critico del cambio dell'ora, i docenti devono trasferire la custodia degli alunni dell'ora appena terminata, al nuovo docente e per far questo, necessitano di un aiuto, da parte di collaboratori in servizio al piano. In caso in cui sia necessario il trasferimento da un'aula ad un'altra gli alunni devono essere accompagnati dai loro docenti, tali trasferimenti possono essere fatti anche con la collaborazione del personale ausiliario. Compiti dei collaboratori scolastici. I collaboratori scolastici: al suono della campanella del cambio dell'ora dovranno sospendere ogni attività per coordinare i docenti del piano/ area di competenza nella vigilanza sugli allievi; se necessario per consentire l'avvicendamento dei docenti dovranno sostituire il docente che lo ha richiesto nella vigilanza di un gruppo classe; in seguito all' affidamento della sorveglianza sugli allievi da parte del docente, vigilerà sulla scolaresca finchè non sarà giunto l'insegnante in servizio nell'ora successiva; in caso di ritardo dell insegnante subentrante, sorvrglieranno le classi fino al suo arrivo; in caso di ritardo o di assenza dei docenti non tempestivamente annunciati dagli stessi sono tenuti a vigilare sugli allievi dandone nel contempo avviso alla dirigenza. Compito dei docenti. I docenti

4 al suono della campana, assicurata con un altro docente o collaboratore scolastico, la vigilanza del gruppo classe, si recheranno più celermente possibile nell'aula in cui è programmata la lezione successiva; per favorire il cambio di turno e garantire continuità nella vigilanza sugli allievi i docenti che entreranno in servizio in ore intermedie o che hanno avuto un ora libera, sono tenuti a farsi trovare, al suono della campanella, già davanti all aula interessata per consentire un cambio rapido sul decente. LA RICREAZIONE L'insegnante può autorizzare gli alunni o recarsi nel piano inferiore o superiore solo nel caso in cui viene accertata la presenza del personale addetto alla vigilanza. Le classi sono sorvegliate da tutti gli insegnanti in servizio. Spetta al personale ausiliario di turno a collaborare con gli insegnanti nella vigilanza, in particolare sorvegliare oltre il corridoio e l'atrio interno di competenza anche, i bagni in maniera in maniera da evitare che, si arrechi pregiudizio alle persone e alle cose. Per trasferire momentaneamente la custodia del minore o dell'intero gruppo classe ad un collaboratore scolastico il docente dovrà: assicurarsi della presenza dello stesso; richiamare l'attenzione richiederne la disponibilità; riceverne l'assenso; Compiti dei collaboratori scolastici. I collaboratori scolastici: vigileranno gli allievi in prossimità dei bagni nell'aria/ piano di propria competenza, con particolare attenzione alle aree di transito; coadiuveranno i docenti nella vigilanza per tutta la durata della ricreazione. Compito dei docenti. I docenti: collaborano in compresenza con identiche responsabilità alla vigilanza del gruppo classe; nei limiti del possibile organizzeranno l'uscita degli allievi dall aula in maniera tale da non creare eccessivi affollamenti lungo le aree di transito. USCITA Una fase molto delicata della custodia dei minori si realizza durante l'uscita dalla istituzione scolastica e la riconsegna del minore a chi ne ha la responsabilità civile e penale. Compiti dei collaboratori scolastici. I collaboratori scolastici, in servizio all'ingresso dovranno posizionarsi presso l'uscita con il compito di evitare affollamenti e prestare la dovuta vigilanza sugli allievi; gli altri collaboratori scolastici vigileranno per favorire il regolare transito degli allievi nei rispettivi piani/ aree di competenza. Nella circolare ministeriale numero 105 del 16 aprile 1975 l'articolo 17 relativo alla vigilanza sugli alunni prevede che: Al termine delle lezioni l'uscita degli alunni avviene per piani [ ] con la vigilanza del personale docente di turno. In particolare sono precisi compiti dei docenti quelli di: vietare l'uscita del gruppo classe dall'aula prima del suono della campanella; accompagnare i gruppi classe al termine delle lezioni fino al portone / cancello di uscita dell'istituzione scolastica dall'insegnante dell ultima ora di attività per trasferirne la custodia ai genitori o loro delegati previo accertamento della loro identità;

5 consegnare gli allievi che usufruiscono del servizio scuolabus al portone cancello di uscita dell'istituzione scolastica; attendere per ulteriori 5 minuti l'eventuale genitori ritardatario, trascorso tale tempo il docente affida l'alunno al collaboratore scolastico ed avvisa il coordinatore di plesso o l'ufficio di segreteria che provvederà a contattare la famiglia. Se il genitore non è rintracciabile la scuola deve avvisare I vigili urbani o i carabinieri per rintracciare i genitori. Nel caso non sia possibile contattare i genitori la scuola consegna l'alunno agli stessi vigili perchè venga trasportato presso la casa dei genitori o parenti delegati dai genitori. GITE D'ISTRUZIONE GIORNALIERE CAMPO SCUOLA. Durante le gite istruzione giornaliere o il campo scuola, che ormai si è diffuso notevolmente fino alle ultime classi della scuola primaria, la vigilanza va amplificata poiché i ragazzi sono fuori della struttura scolastica e per questo si sentono liberi dalle regole ad essi imposte. Compito dei docenti. Il docente: deve preparare un programma della visita contenente orari, svolgimento, misure di sicurezza e menzione della responsabilità, riferimenti e numeri di telefono per eventuali emergenze. Il programma deve essere firmato dai genitori. deve trovarsi a scuola almeno 15 minuti prima dell'orario inizio della visita didattica, per ricevere gli alunni di cui dovrà verificare la partecipazione con appello e la registrazione della presenza; dovrà consentire il termine anticipato della visita ad un alunno, solo se autorizzato dal dirigente scolastico o da un suo delegato su esplicita richiesta scritta del genitore o dei genitori. Nel caso l'alunno venga prelevato personalmente, la richiesta scritta non è necessaria. è sollevato dall'obbligo di sorveglianza, quando tutti gli alunni della sua classe, gruppo o sezione, sono stati riconsegnati conformemente agli accordi presi con le famiglie. Altre occasioni frequenti in cui si creano delle criticità per la vigilanza sui minori sono: 1. la richiesta da parte degli alunni di andare in bagno; 2. il trasferimento dall'aula alla palestra nell'ora di educazione fisica; 3. il trasferimento dall'aula ai laboratori o aule speciali; Alla richiesta dell'allievo di andare in bagno, il docente può in base al comportamento del minore: 1. chiedere la collaborazione del collaboratore scolastico; 2. rifiutare il permesso se ritiene che l'alunno sia un soggetto che possa causare danni a se stesso e agli altri ; 3. dare il permesso in caso si ritenga che l'alunno sia in grado di andare in bagno senza causare problemi a se o ad altri. Spetta ai docenti di educazione fisica accompagnare gli alunni dalle aule alla palestra o agli spazi sportivi esterni e viceversa. Ove ricorrono particolari esigenze organizzative,tali trasferimenti possono essere fatti con la collaborazione del personale ausiliario specificamente incaricato dal DSGA. Durante il tragitto aula laboratori speciali e viceversa la vigilanza sugli alunni e affidata al docente della disciplina. Gli spostamenti dell'aula alla palestra ed ai laboratori interni alla struttura scolastica, dovranno essere effettuati in ordine ed in silenzio, per non recare disturbo al lavoro delle altre classi. MINORI DIVERSAMENTE ABILI

6 La vigilanza sui minori portatori di handicap psichico grave, particolarmente imprevedibili nelle loro azioni ed impossibilitati ad autoregolamentarsi, deve essere sempre assicurata dal docente di sostegno o dall assistente assegnato dal comune o dal docente della classe eventualmente coadiuvato in caso di necessità da un collaboratore scolastico. Il docente di classe con la collaborazione del docente di sostegno o dell'assistente assegnato dal comune deve garantire costante vigilanza sui minori portatori di handicaps psichico grave. I collaboratori scolastici individuati dal DSGA, hanno il compito di cooperare con gli insegnanti per la sorveglianza e l'assistenza agli alunni portatori di handicap: nell'accesso dalle aree alle strutture scolastiche; all'interno e nell uscita da esse; nonché nell'uso dei servizi igienici e nella cura via dell igene, personale con particolare riguardo quelli portatori di handicap psichico gravi. LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI Il Ministero della Pubblica Istruzione, di concerto con il Ministero della salute, ha predisposto tramite un atto di raccomandazioni le linee guida per la definizione di interventi finalizzati all assistenza di studenti che necessitano di somministrazione di farmaci in orario scolastico. Il protocollo MIUR dispone che la somministrazione di farmaci da parte del personale scolastico è subordinata: 1. ad una richiesta da parte dei genitori o affidatari dell'allievo, i quali forniranno il farmaco accompagnato da una certificazione medica relative allo stato di salute dell alunno ed al farmaco da utilizzare unitamente ad un vademecum sanitario; 2. è possibile la somministrazione di farmaci da parte del personale scolastico a condizione che si renda volontariamente disponibile, abbia frequentato i corsi di formazione per la somministrazione di farmaci salvavita a cura dell ASL competenti; 3. l intervento non richiede specifiche condizioni sanitarie e discrezionalità tecnica da parte dei somministratori. Roma 09/10/13 Il Dirigente Scolastico F.to Prof.ssa Loredana Garritano

VIGILANZA SUGLI ALUNNI

VIGILANZA SUGLI ALUNNI ISTITUTO COMPRENSIVO COMO PRESTINO-BRECCIA Via Picchi 6-22100 COMO Tel. 031507192 Fax 031 004738 C.F. 80020220135 coic81300n@istruzione.it VIGILANZA SUGLI ALUNNI REGOLAMENTO concernente la disciplina della

Dettagli

Ai docenti e ai collaboratori scolastici Loro sedi Sito web. Comunicazione n. 2 ISTRUZIONI OPERATIVE ACCOGLIENZA E VIGILANZA ALLIEVI

Ai docenti e ai collaboratori scolastici Loro sedi Sito web. Comunicazione n. 2 ISTRUZIONI OPERATIVE ACCOGLIENZA E VIGILANZA ALLIEVI M.I.U.R - Ufficio scolastico Regionale per il Lazio Via Luchino Dal Verme, 109 00176 Roma XIV Distretto - C.M. RMIC8EV004- C.F. 97713260582 tel/fax 06-21701558 RMIC8EV004@istruzione.it Sede Scuola secondaria

Dettagli

Ai Docenti Ai Collaboratori scolastici Al DSGA Al sito web

Ai Docenti Ai Collaboratori scolastici Al DSGA Al sito web Scuola Secondaria di primo grado «A. Criscuolo» Via M. Ferrante n. 6-84016 - Pagani (Salerno) Tel. & Fax 081/916424 Autonomia Scolastica 57 www.scuolacriscuolopagani.gov.itt e-mail: samm13400c@istruzioni.it

Dettagli

` Ç áàxüé wxääë\áàüâé ÉÇx? wxääëhç äxüá àõ x wxäät e vxüvt

` Ç áàxüé wxääë\áàüâé ÉÇx? wxääëhç äxüá àõ x wxäät e vxüvt ` Ç áàxüé wxääë\áàüâé ÉÇx? wxääëhç äxüá àõ x wxäät e vxüvt SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO D ALESSANDRO VOCINO VIA DEI SANNITI, 12 TEL./FAX 0882/473974 71015 SAN NICANDRO GARGANICO (FG) COD. MECC. FGMM141008;

Dettagli

Oggetto: Disposizioni per la sicurezza e la vigilanza gli alunni

Oggetto: Disposizioni per la sicurezza e la vigilanza gli alunni Circolare n. 11 Muravera, 16/09/2015 Ai Docenti Agli ATA Loro Sedi E p.c. Al Dsga Agli Atti Oggetto: Disposizioni per la sicurezza e la vigilanza gli alunni La vigilanza è un obbligo che investe tutto

Dettagli

PROCEDURA DEL SISTEMA QUALITA. NORME UNI EN ISO 9001:2008 Data 28/01/2015 Pag. 1 di 6 CONTROLLO E SICUREZZA DEGLI ALUNNI

PROCEDURA DEL SISTEMA QUALITA. NORME UNI EN ISO 9001:2008 Data 28/01/2015 Pag. 1 di 6 CONTROLLO E SICUREZZA DEGLI ALUNNI NORME UNI EN ISO 9001:2008 Data 28/01/2015 Pag. 1 di 6 CONTROLLO E DEGLI ALUNNI Indice 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITA' 4. PROCEDURA 4.1 Rilascio del diario 4.2 Assenze 4.2.1 Assenze

Dettagli

Oggetto: pianificazione generale dell Organizzazione della vigilanza verso gli studenti.

Oggetto: pianificazione generale dell Organizzazione della vigilanza verso gli studenti. INISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO DON MILANI Via Cilea, 4, 04100 Latina - Tel. 0773/606160-628184 fax 0773/621917

Dettagli

lezioni, con la direttiva allegata intendo riportare alla Vostra attenzione alcune indicazioni sul tema

lezioni, con la direttiva allegata intendo riportare alla Vostra attenzione alcune indicazioni sul tema Circolare n.11 Laveno M., 7.9.2015 Ai Docenti Ai Collaboratori Scolastici E p.c. Ai Genitori Sito Web/Albo E p.c. al DSGA SEDI OGGETTO: Direttiva sulla vigilanza all interno dell Istituto Gentili Docenti

Dettagli

R E G O L A M E N T O A S S E N Z E, R I T A R D I E U S C I T E A N T I C I P A T E D E G L I A L U N N I

R E G O L A M E N T O A S S E N Z E, R I T A R D I E U S C I T E A N T I C I P A T E D E G L I A L U N N I ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE GONNESA Via Dettori, 10-09010 Gonnesa -CI Tel. e Fax 0781/45018 Codice Fiscale 90016590920- cod. meccanografico CAIC81400E e-mail caic81400e@istruzione.it CAIC81400E@Pec.istruzione.it

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SCOLASTICO

REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SCOLASTICO REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SCOLASTICO Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 11 del 09.04.2013 Pagina 1 SOMMARIO ART. 1 OGGETTO 3 ART. 2 MODALITA DI ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO 3 ART. 3 UTENTI

Dettagli

TABELLA A PROFILI DI AREA DEL PERSONALE ATA (Tabella A del C.C.N.L. 24/07/03)

TABELLA A PROFILI DI AREA DEL PERSONALE ATA (Tabella A del C.C.N.L. 24/07/03) TABELLA A PROFILI DI AREA DEL PERSONALE ATA (Tabella A del C.C.N.L. 24/07/03) 1.L unità dei servizi amministrativi è costituita dalle professionalità articolate e i profili di AREA del personale ATA individuati

Dettagli

Comune di Figline Valdarno (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA

Comune di Figline Valdarno (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA Comune di Figline Valdarno (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 46 del 13.4.2010 ART. 1 FINALITA 1. Il servizio

Dettagli

DIREZIONE DIDATTICA STATALE Viale Carlo Alberto dalla Chiesa, 1 Tel. 011/9882714 - fax 9829280- e-mail: toee17500q@istruzione.it 10088 VOLPIANO (TO)

DIREZIONE DIDATTICA STATALE Viale Carlo Alberto dalla Chiesa, 1 Tel. 011/9882714 - fax 9829280- e-mail: toee17500q@istruzione.it 10088 VOLPIANO (TO) DIREZIONE DIDATTICA STATALE Viale Carlo Alberto dalla Chiesa, 1 Tel. 011/9882714 - fax 9829280- e-mail: toee17500q@istruzione.it 10088 VOLPIANO (TO) Prot. n. 2484 Volpiano, 02.09.2013 Circ.n. 5 Agli insegnanti

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione S.I.C.E.S. SrL Società

Dettagli

DISPOSIZIONI GENERALI IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE DELLA VIGILANZA DEGLI ALUNNI a.s. 2015/16

DISPOSIZIONI GENERALI IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE DELLA VIGILANZA DEGLI ALUNNI a.s. 2015/16 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Antonio Genovesi SAIC87700C Via Domenico Amato, 2 c.a.p. 84099 SAN CIPRIANO PICENTINO (SA) Tel.e Fax 089861753 e.mail : saic87700c@istruzione.it www.icsanciprianopicentino.gov.it

Dettagli

LINEE GUIDA PER L ASSISTENTE SPECIALISTICO ALL INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI.

LINEE GUIDA PER L ASSISTENTE SPECIALISTICO ALL INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI. LINEE GUIDA PER L ASSISTENTE SPECIALISTICO ALL INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI. Il progetto educativo e di integrazione scolastica degli alunni disabili nelle scuole pubbliche committenti del Consorzio

Dettagli

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI DISABILI

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI DISABILI ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE A.COSTA Scuola dell infanzia G.B.Guarini Scuole primarie A.Costa G.B.Guarini A.Manzoni Scuola Secondaria di I grado M.M.Boiardo - Sezione Ospedaliera Sede: Via Previati, 31

Dettagli

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA COMUNE DI MARCIGNAGO Prov. Pavia REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 7 del 13.03.2006 INDICE ART.1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO

Dettagli

Art. 1 Entrata degli alunni 1. Entrata degli alunni 1. Entrata degli alunni

Art. 1 Entrata degli alunni 1. Entrata degli alunni 1. Entrata degli alunni Pag. 1 di 10 Il presente regolamento integra il regolamento d istituto per la parte relativa alla vigilanza e ne diventa parte integrante, a far data dal giorno successivo della approvazione da parte del

Dettagli

Il Preposto nella scuola

Il Preposto nella scuola Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Campania DIREZIONE GENERALE Organismo Paritetico Regionale ex art. 51 D. lgs. 81/2008 Il Preposto nella scuola

Dettagli

CITTA DI SOTTO IL MONTE GIOVANNI XXIII. CONVENZIONE PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA MENSA Presso Scuola Primaria

CITTA DI SOTTO IL MONTE GIOVANNI XXIII. CONVENZIONE PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA MENSA Presso Scuola Primaria CITTA DI SOTTO IL MONTE GIOVANNI XXIII PROVINCIA DI BERGAMO SCRITTURA PRIVATA CONVENZIONE PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA MENSA Presso Scuola Primaria ORIGINALE REG. N. (Per l attuazione delle iniziative

Dettagli

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP ISTITUTO COMPRENSIVO E. CURTI GEMONIO Pagina 1 di 6 GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP Entro i termini e i criteri previsti dalla legge, sulla base del numero di

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE CANNOBIO. Regolamento volontari. Regolamento. a scuola. volontari a scuola

ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE CANNOBIO. Regolamento volontari. Regolamento. a scuola. volontari a scuola ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE CANNOBIO Regolamento volontari a scuola Regolamento volontari a scuola REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DI VOLONTARI PER IL MIGLIORAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA Art.1 Oggetto

Dettagli

1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria famiglia.

1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria famiglia. Nuovo testo della Legge n. 184 del 1983 Diritto del minore ad una famiglia come modificata dalla legge del 28/3/2001 n. 149 TITOLO I Principi generali Art. 1 1. Il minore ha diritto di crescere ed essere

Dettagli

REGOLAMENTO DI ISTITUTO SCUOLA PRIMARIA

REGOLAMENTO DI ISTITUTO SCUOLA PRIMARIA REGOLAMENTO DI ISTITUTO SCUOLA PRIMARIA Entrata 8.10 8.15 Chiusura cancelli: 8.20 Ingresso Gli alunni non possono accedere nei locali scolastici se non 5 minuti prima dell inizio delle lezioni. L ingresso

Dettagli

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI 5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI FUNZIONI STRUMENTALI: Sono funzioni strategiche nell organizzazione della scuola autonoma, che vengono assunte da docenti incaricati i quali, oltre alla

Dettagli

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI 1 Art. 1 oggetto 1.1 - Il presente Regolamento disciplina l assegnazione, agli Istituti secondari di secondo grado

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO PESCARA 9 Anno scolastico 2014 2015 REGOLAMENTO DI VIGILANZA

ISTITUTO COMPRENSIVO PESCARA 9 Anno scolastico 2014 2015 REGOLAMENTO DI VIGILANZA ISTITUTO COMPRENSIVO PESCARA 9 Anno scolastico 2014 2015 REGOLAMENTO DI VIGILANZA La vigilanza è un obbligo che investe tutto il personale scolastico, docenti, personale ATA e Dirigente Scolastico. La

Dettagli

REGOLAMENTO CONCERNENTE I CRITERI, LE MODALITA DI PROGRAMMAZIONE E DI INTERVENTO IN MATERIA DI TRASPORTO REFEZIONE SCOLASTICA

REGOLAMENTO CONCERNENTE I CRITERI, LE MODALITA DI PROGRAMMAZIONE E DI INTERVENTO IN MATERIA DI TRASPORTO REFEZIONE SCOLASTICA REGOLAMENTO CONCERNENTE I CRITERI, LE MODALITA DI PROGRAMMAZIONE E DI INTERVENTO IN MATERIA DI TRASPORTO E REFEZIONE SCOLASTICA Approvato con delibera del Consiglio dell Unione N. 21 del 30/04/2013 CAP.

Dettagli

PREMESSO CHE: Le misure organizzative di seguito riportate riguardano la vigilanza degli alunni:

PREMESSO CHE: Le misure organizzative di seguito riportate riguardano la vigilanza degli alunni: Prot. n Circ. n. Salò, 20 settembre 2014 Al D.S.G.A. Al personale docente e ATA Agli studenti e genitori All Albo e sito WEB Oggetto: Informativa sulla vigilanza sugli alunni. PREMESSO CHE: 1. la Scuola

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI ARESE

ISTITUTO COMPRENSIVO DI ARESE Arese, 22 settembre 2013 Prot. n. 3233 / viaggi A tutto il personale docente e non docente IC Don Gnocchi Loro Sedi REGOLAMENTO PER VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE Premessa All Albo Le iniziative

Dettagli

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Definizione di RLS (Art 2, comma 1, lettera i) del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DEI SERVIZI DI TRASPORTO E MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO COMUNALE DEI SERVIZI DI TRASPORTO E MENSA SCOLASTICA COMUNE DI BASCHI PROVINCIA DI TERNI REGOLAMENTO COMUNALE DEI SERVIZI DI TRASPORTO E MENSA SCOLASTICA (Approvato con delibera consiliare n. 50 del 30.09.2010) TITOLO I Norme Generali TITOLO II Trasporto

Dettagli

COMUNE DI FONTANELLA - Provincia di Bergamo -

COMUNE DI FONTANELLA - Provincia di Bergamo - Allegato alla deliberazione Consiglio comunale n. 4 dell 11.02.2012 Il Segretario Comunale COMUNE DI FONTANELLA - Provincia di Bergamo - REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO DI VOLONTARIATO

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO N. 7 LATINA

ISTITUTO COMPRENSIVO N. 7 LATINA Via Bachelet n. 5-04100 LATINA - Tel. 0773/620905 - fax 0773/629059- ltic846006@istruzione.it SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO MANCANZE DISCIPLINARI E CORRISPONDENTI SANZIONI Mancanze disciplinari Doveri

Dettagli

Istituto Comprensivo Statale Villanova d Asti (AT) Scuola dell Infanzia, Primaria, Secondaria di 1

Istituto Comprensivo Statale Villanova d Asti (AT) Scuola dell Infanzia, Primaria, Secondaria di 1 Pagina 1 di 8 DISPOSIZIONI ACCOGLIENZA MODELLO ORGANIZZATIVO ADOTTATO DAL DIRIGENTE SCOLASTICO AI SENSI DEL D.LGS N.81-2008 Titolo I - Organi e soggetti tenuti alla regolazione e alla realizzazione della

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DI SORVEGLIANZA SUGLI ALUNNI

REGOLAMENTO INTERNO DI SORVEGLIANZA SUGLI ALUNNI ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO D. ALIGHIERI DI NOCERA UMBRA Scuola Primaria FULVIO SBARRETTI Casebasse ANNO SCOLASTICO 2013 2014 REGOLAMENTO INTERNO DI SORVEGLIANZA SUGLI ALUNNI Indice 1) Durante lo svolgimento

Dettagli

INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI)

INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI) INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI) Al fine di garantire un approccio coordinato alla gestione

Dettagli

REGOLAMENTO D ISTITUTO PROCEDURA PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI A SCUOLA

REGOLAMENTO D ISTITUTO PROCEDURA PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI A SCUOLA REGOLAMENTO D ISTITUTO PROCEDURA PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI A SCUOLA La problematica della somministrazione dei farmaci in orario scolastico che interessa gli alunni affetti da patologie per le

Dettagli

REGOLAMENTO SULLA VIGILANZA DEGLI STUDENTI

REGOLAMENTO SULLA VIGILANZA DEGLI STUDENTI I.I.S. "PAOLO FRISI" Via Otranto angolo via Cittadini n. 1-20157 Milano Tel. 02/3575716/8 fax 02/39001523 E mail: paolofrisimi@tin.it - Sito web:www.ipsfrisi.it REGOLAMENTO SULLA VIGILANZA DEGLI STUDENTI

Dettagli

Università degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo

Università degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo NG Università degli Studi di Palermo REGOLAMENTO Per l individuazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e la definizione delle loro attribuzioni (approvato nella seduta di contrattazione

Dettagli

VIGILANZA ALUNNI ORGANIZZAZIONE ENTRATA ED USCITA DEGLI ALUNNI, CAMBIO ORA, INTERVALLO.

VIGILANZA ALUNNI ORGANIZZAZIONE ENTRATA ED USCITA DEGLI ALUNNI, CAMBIO ORA, INTERVALLO. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale A.Moro di SERIATE Corso Roma, 37 24068 SERIATE (BG) Tel. 035.295297 Fax 035.4240539 @-mail: bgic876002@istruzione.it

Dettagli

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati)

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) 1) Pensi alla sua istituzione scolastica, comprensiva delle diverse sedi e dei diversi gradi di scuola. Quanto è d accordo con le seguenti affermazioni?

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

S.I.C.E.S. SrL Società Italiana Centri Educazione Stradale Parco Scuola del Traffico

S.I.C.E.S. SrL Società Italiana Centri Educazione Stradale Parco Scuola del Traffico Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo studente S.I.C.E.S. SrL Società Italiana Centri Educazione Stradale Parco Scuola del Traffico

Dettagli

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9

Dettagli

Prot. n. 337/C2 Messina 06/10/2014. Il Dirigente Scolastico

Prot. n. 337/C2 Messina 06/10/2014. Il Dirigente Scolastico Prot. n. 337/C2 Messina 06/10/2014 Al personale docente e non docente Alle famiglie All albo web e p.c. Al R.S.P.P. Il Dirigente Scolastico VISTO il Codice Disciplinare pubblicato all albo generale e sul

Dettagli

Università di Parma Facoltà di Ingegneria. Polo Tecnologico Nettuno

Università di Parma Facoltà di Ingegneria. Polo Tecnologico Nettuno Università di Parma Facoltà di Ingegneria Polo Tecnologico Nettuno Guida ai servizi FINALITÀ...2 COORDINATORE...3 SEGRETERIA DIDATTICA E CEDI...4 TUTORI...5 DATI UTILI...6 Finalità L obiettivo di questa

Dettagli

RSPP - CARATTERISTICHE

RSPP - CARATTERISTICHE RSPP - CARATTERISTICHE Figura obbligatoria Consulente del Datore di Lavoro La designazione deve essere scritta ed accettata Deve aver frequentato corsi di formazione professionale specifici per il macro-settore

Dettagli

PIANO DI SICUREZZA SEDE SCUOLA SECONDARIA DI BELVEDERE A.S.2015/16

PIANO DI SICUREZZA SEDE SCUOLA SECONDARIA DI BELVEDERE A.S.2015/16 PIANO DI SICUREZZA SEDE SCUOLA SECONDARIA DI BELVEDERE A.S.2015/16 AZIONE ORA MODALITA' PERSONALE NOTE 7.45 Ingresso alunni che arrivano con trasporto pubblico e aventi fatto richiesta di ingresso anticipato

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO 10 VICENZA

ISTITUTO COMPRENSIVO 10 VICENZA ISTITUTO COMPRENSIVO 10 VICENZA Scuola dell infanzia Carlo Collodi REGOLAMENTO DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI La scuola è un ambiente educativo sereno, governato dal rispetto dei diritti e dei doveri di ognuno.

Dettagli

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL UNIVERSITA TELEMATICA e-campus

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL UNIVERSITA TELEMATICA e-campus REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL UNIVERSITA TELEMATICA e-campus Art. 1 - Finalità e riferimenti normativi 1. Il presente Regolamento viene emanato al fine di disciplinare il divieto di fumo

Dettagli

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento

Dettagli

COMUNE DI CASPERIA ( Provincia di Rieti ) CAP 02041 e-mail: comunedicasperia@libero.it Tel. (0765) 63026-63064 / Fax 63710 REGOLAMENTO

COMUNE DI CASPERIA ( Provincia di Rieti ) CAP 02041 e-mail: comunedicasperia@libero.it Tel. (0765) 63026-63064 / Fax 63710 REGOLAMENTO COMUNE DI CASPERIA ( Provincia di Rieti ) CAP 02041 e-mail: comunedicasperia@libero.it Tel. (0765) 63026-63064 / Fax 63710 REGOLAMENTO SERVIZIO MENSA SCOLASTICA APPROVATO CON DELIBERA DI C.C. N. 36 DEL

Dettagli

Circolare n.20 Roma, 4 marzo 2011 Prot. n. 1483 Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI

Circolare n.20 Roma, 4 marzo 2011 Prot. n. 1483 Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI Circolare n.20 Roma, 4 marzo 2011 Prot. n. 1483 Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI Al Sovrintendente Scolastico della Provincia di BOLZANO Al Dirigente del Dipartimento Istruzione

Dettagli

COMUNE DI TAVERNERIO Regolamento Comunale della Mensa Scolastica

COMUNE DI TAVERNERIO Regolamento Comunale della Mensa Scolastica COMUNE DI TAVERNERIO Regolamento Comunale della Mensa Scolastica Art. 1 Finalità Il servizio di mensa scolastica è realizzato dal Comune nell ambito delle proprie competenze stabilite dalla legislazione

Dettagli

IS DIR 09 ISTRUZIONE SICUREZZA DOCENTI

IS DIR 09 ISTRUZIONE SICUREZZA DOCENTI IS DIR 09 ISTRUZIONE SICUREZZA DOCENTI I docenti non possono mettere a repentaglio la sicurezza degli alunni e devono pertanto: sorvegliare gli alunni conoscere e informare gli alunni loro affidati sulle

Dettagli

COMUNE DI CASALBORGONE (Provincia di Torino) CAP. 10020 Tel. 011 91.74.302 Fax 011 91.85.007 e-mail: info@comune.casalborgone.to.

COMUNE DI CASALBORGONE (Provincia di Torino) CAP. 10020 Tel. 011 91.74.302 Fax 011 91.85.007 e-mail: info@comune.casalborgone.to. COMUNE DI CASALBORGONE (Provincia di Torino) CAP. 10020 Tel. 011 91.74.302 Fax 011 91.85.007 e-mail: info@comune.casalborgone.to.it REGOLAMENTO PER I SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE APPROVATO CON DELIBERAZIONE

Dettagli

REGOLAMENTO SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA Allegato delibera di C.C. n.6 del 10/04/ COMUNE DI GUSPINI Provincia di Cagliari Direzione Servizi Amministrativi Servizio Pubblica Istruzione, Cultura e Sport REGOLAMENTO SERVIZIO TRASPORTO SCOLASTICO

Dettagli

DEI DIRITTI E DEI DOVERI

DEI DIRITTI E DEI DOVERI Con l Europa investiamo nel vostro futuro ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI VERNOLE,CASTRI,CAPRARICA Via della Repubblica,s.n.c. 73029 - Tel. 0832892032 Fax 0832269378 email LEIC85600E@istruzione.it LEIC85600E@pec.istruzione.it

Dettagli

SETTORE ASSICURATIVO. Il giorno 18 aprile 1995. tra. l ANIA. le OO.SS. premesso che

SETTORE ASSICURATIVO. Il giorno 18 aprile 1995. tra. l ANIA. le OO.SS. premesso che SETTORE ASSICURATIVO Il giorno 18 aprile 1995 tra l ANIA e le OO.SS. premesso che Le Parti intendono, con il presente accordo, dare attuazione agli adempimenti loro demandati dal decreto legislativo 19

Dettagli

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di

Dettagli

Regolamento docenti ANNO SCOLASTICO 2013/14

Regolamento docenti ANNO SCOLASTICO 2013/14 Regolamento docenti ANNO SCOLASTICO 2013/14 FONTI NORMATIVE Ogni docente è tenuto a rispettare quanto contenuto nel contratto di lavoro individuale, nel contratto collettivo AGIDAE, nel Progetto Educativo,

Dettagli

ISTRUZIONI PER LE INSEGNANTI DI SOSTEGNO

ISTRUZIONI PER LE INSEGNANTI DI SOSTEGNO Pag 1/5 INCONTRI DI INIZIO ANNO SCOLASTICO Al più presto il docente di sostegno, non appena assegnato a nuovi casi, dovrà curare alcuni incontri: Con il gruppo docente dell anno precedente Con i genitori

Dettagli

SICUREZZA DEL PERSONALE SCOLASTICO

SICUREZZA DEL PERSONALE SCOLASTICO LA FORMAZIONE SULLA SICUREZZA DEL PERSONALE SCOLASTICO Il D.lvo 81/2008 e le novità introdotte dagli Accordi Stato-Regione del 21 dicembre 2011 Accordo Stato- Regioni Attuazione delle disposizioni del

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011

Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011 Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011 Modalità d esercizio della funzione di preposto Relazioni tra i vari soggetti interni ed esterni del sistema di prevenzione

Dettagli

CORSI RICONOSCIUTI REGIONE LAZIO

CORSI RICONOSCIUTI REGIONE LAZIO CORSI RICONOSCIUTI REGIONE LAZIO I corsi riconosciuti dalla regione Lazio sono: Corso di addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o

Dettagli

Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre

Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre Breve excursus delle risoluzioni giuridiche introdotte per garantire il diritto al Successo formativo nella scuola

Dettagli

MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI

MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI Pag. 1 di pag. 5 NORME UNI EN ISO 9001 : 2008 MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITA 4. PROCEDURA 4.1 Obiettivi e tempi della comunicazione

Dettagli

N O M I N A INCARICATI DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE

N O M I N A INCARICATI DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE DESIGNAZIONE DEI LAVORATORI INCARICATI DELL'ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI E LOTTA ANTINCENDIO, DI EVACUAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO IN CASO DI PERICOLO GRAVE E IMMEDIATO, DI SALVATAGGIO

Dettagli

ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE F. M. GENCO

ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE F. M. GENCO ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE F. M. GENCO COMPITI DEL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) Ruolo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (D. Lgs. 81/08) 1. Fatto salvo quanto

Dettagli

OGGETTO REQUISITI DI PARTECIPAZIONE EVENTUALI TITOLI PREFERENZIALI

OGGETTO REQUISITI DI PARTECIPAZIONE EVENTUALI TITOLI PREFERENZIALI AVVISO PUBBLICO PER LA STIPULA DI CONVENZIONI CON LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO Per la collaborazione con la Polizia Municipale (giusta delibera di Giunta Comunale n 131 del 29/07/2014), nell ambito

Dettagli

IL PRIMO SOCCORSO QUALI REGOLE RISPETTARE DALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE AI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

IL PRIMO SOCCORSO QUALI REGOLE RISPETTARE DALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE AI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE IL PRIMO SOCCORSO NELLE SCUOLE QUALI REGOLE RISPETTARE DALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE AI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE LE NORME DEL D.M. 388/03 LE RESPONSABILITA DEL PERSONALE SCOLASTICO PRESENZA

Dettagli

REGOLAMENTO D ISTITUTO

REGOLAMENTO D ISTITUTO ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE E PER GEOMETRI LEONARDO DA VINCI C.DA PERGOLO MARTINA FRANCA (TA) TELEFAX 080 4303352 EMAIL itcvinci@libero.it VISITE GUIDATE E VIAGGI D ISTRUZIONE REGOLAMENTO D ISTITUTO

Dettagli

REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEL SERVIZIO PEDIBUS

REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEL SERVIZIO PEDIBUS REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEL SERVIZIO PEDIBUS Allegato delibera C.C. n. 24 del 31.07.2015 1 REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEL SERVIZIO PEDIBUS Art.1 Oggetto del servizio 1. I presenti criteri definiscono

Dettagli

Circ. n. 20 Vicenza, 23 settembre 2015

Circ. n. 20 Vicenza, 23 settembre 2015 Circ. n. 20 Vicenza, 23 settembre 2015 Ai docenti Agli studenti Ai sigg. genitori Al personale ATA Oggetto: ingresso degli studenti e presenza dei docenti in aula alla prima ora. Entrata posticipata/uscita

Dettagli

LINEE GUIDA PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA SCOLASTICA SPECIALISTICA (SASS) DEL COMUNE DI CARLOFORTE

LINEE GUIDA PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA SCOLASTICA SPECIALISTICA (SASS) DEL COMUNE DI CARLOFORTE Allegato 4 AREA CULTURA DEMOGRAFICI SERVIZI SOCIALI COMUNE DI CARLOFORTE PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS UFFICIO SERVIZI SOCIALI LINEE GUIDA PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA SCOLASTICA SPECIALISTICA (SASS)

Dettagli

MODALITA DI ACCESSO E DI UTILIZZAZIONE DEI LABORATORI DI INFORMATICA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO E DELLA SCUOLA PRIMARIA

MODALITA DI ACCESSO E DI UTILIZZAZIONE DEI LABORATORI DI INFORMATICA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO E DELLA SCUOLA PRIMARIA ISTITUTO COMPRENSIVO OLGA ROVERE DI RIGNANO FLAMINIO (RM) A.S. 2011-2012 MODALITA DI ACCESSO E DI UTILIZZAZIONE DEI LABORATORI DI INFORMATICA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO E DELLA SCUOLA PRIMARIA

Dettagli

Piano di sorveglianza

Piano di sorveglianza ISTITUTO COMPRENSIVO DON LORENZO MILANI Scuola dell infanzia Giovanni Paolo II Via Flaminio Plati 20029 Turbigo (Mi) Tel e Fax 0331871086 email infanziaturbigo@comprensivoturbigo.gov.it - http://www.comprensivoturbigo.gov.it

Dettagli

REGOLAMENTO D ISTITUTO

REGOLAMENTO D ISTITUTO REGOLAMENTO D ISTITUTO Parte istituzionale Art. 1 OFFERTA FORMATIVA A novembre - dicembre, ogni Scuola programma attraverso la Commissione POF dell istituto, il Piano dell offerta formativa per l a.s.

Dettagli

REGOLAMENTO DEI VIAGGI DI ISTRUZIONE

REGOLAMENTO DEI VIAGGI DI ISTRUZIONE ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE M A C E D O N I O M E L L O N I Viale Maria Luigia, 9/a 43125 Parma Tel 0521.282239 Fax 0521.200567 ssmellon@scuole.pr.it www.itcmelloni.it ANNO SCOLASTICO 2013/2014

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA 1 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA ART. 1 OGGETTO E FINALITA DEL SERVIZIO Il servizio di refezione scolastica è realizzato dal Comune nell ambito delle proprie competenze. Il servizio

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.)

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) Comune di Calcinaia Servizio Affari Generali e Legali DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) DATA: COMMITTENTE: Comune di Calcinaia IMPRESA APPALTATRICE 1 OGGETTO: AFFIDAMENTO

Dettagli

Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Dipartimento per l istruzione Direzione Generale per il personale scolastico

Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Dipartimento per l istruzione Direzione Generale per il personale scolastico DISPOSIZIONI CONCERNENTI LA DEFINIZIONE DEI CRITERI E DEI PARAMETRI PER LA DETERMINAZIONE DEGLI ORGANICI DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO TECNICO ED AUSILIARIO (ATA) DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE E EDUCATIVE

Dettagli

Gentile Dirigente Scolastico,

Gentile Dirigente Scolastico, Gentile Dirigente Scolastico, grazie per aver aderito al progetto Valutazione e Miglioramento, un progetto dell INVALSI finanziato con il contributo dei fondi europei PON. Come sa, l obiettivo del progetto

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO RECANTE DISPOSIZIONI RELATIVE ALLA VIGILANZA SUGLI ALUNNI. PIANIFICAZIONE GENERALE DELL ORGANIZZAZIONE DELLA VIGILANZA.

REGOLAMENTO INTERNO RECANTE DISPOSIZIONI RELATIVE ALLA VIGILANZA SUGLI ALUNNI. PIANIFICAZIONE GENERALE DELL ORGANIZZAZIONE DELLA VIGILANZA. Allegati 1 REGOLAMENTO INTERNO RECANTE DISPOSIZIONI RELATIVE ALLA VIGILANZA SUGLI ALUNNI. PIANIFICAZIONE GENERALE DELL ORGANIZZAZIONE DELLA VIGILANZA. Premesso che: - La custodia, il controllo e la vigilanza

Dettagli

REGOLAMENTO SERVIZIO RISTORAZIONE SCOLASTICA

REGOLAMENTO SERVIZIO RISTORAZIONE SCOLASTICA COMUNE DI LONATE POZZOLO PROVINCIA DI VARESE REGOLAMENTO SERVIZIO RISTORAZIONE SCOLASTICA Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 15 del 30/03/2016, divenuta esecutiva in data 29/04/2016

Dettagli

Gentile Dirigente Scolastico,

Gentile Dirigente Scolastico, Gentile Dirigente Scolastico, grazie per aver aderito al progetto VALES, un progetto del Ministero della Pubblica Istruzione in collaborazione con l INVALSI. Come sa, l obiettivo del progetto VALES è quello

Dettagli

- La lezione di Scienze Motorie e Sportive si svolge generalmente presso il Palazzetto dello Sport di Città della Pieve.

- La lezione di Scienze Motorie e Sportive si svolge generalmente presso il Palazzetto dello Sport di Città della Pieve. ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE I. Calvino Sede legale Liceo Scientifico - Città della Pieve - Via Marconi snc Tel.: 0578 297 054 Fax: 0578 297 207 Sede coord. Ist. Prof. le Statale per i Servizi

Dettagli

Regolamento servizio di trasporto scolastico

Regolamento servizio di trasporto scolastico COMUNE DI OFFANENGO Provincia di Cremona Regolamento servizio di trasporto scolastico Approvato con deliberazione C.C. n. 14 del 4.5.2007 Indice: Art. 1 Finalità e criteri generali Art. 2 Organizzazione

Dettagli

COMUNE DI SAN LAZZARO DI SAVENA

COMUNE DI SAN LAZZARO DI SAVENA COMUNE DI SAN LAZZARO DI SAVENA (Provincia di Bologna) DISPOSIZIONI IN ORDINE ALLA GESTIONE, ALL UTILIZZO E ALLA GUIDA DELLE AUTO DI PROPRIETÀ COMUNALE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 109

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

Orientamento in uscita - Università

Orientamento in uscita - Università ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE G. FALCONE - ASOLA (MN) Orientamento in uscita - Università prof. Ruggero Remaforte A.S.. 2012/2013 Premettendo che per orientare bisogna attivare non solo strumenti ma anche

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Nuove norme in materia di diritto allo studio degli alunni con disabilità e di insegnanti di sostegno

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Nuove norme in materia di diritto allo studio degli alunni con disabilità e di insegnanti di sostegno Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1561 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato GIANNI FARINA Nuove norme in materia di diritto allo studio degli alunni con disabilità e

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI Questo documento si propone quale parte integrante del P.O.F. e intende presentare un modello di accoglienza che illustri una modalità comune, corretta

Dettagli

Prot. N. 8161/B14PON Allegati 1 Ai Dirigenti degli Istituti Scolastici della Rete F3 Coesione Miano

Prot. N. 8161/B14PON Allegati 1 Ai Dirigenti degli Istituti Scolastici della Rete F3 Coesione Miano I.P.S.I.A. Miano Napoli Con l Europa investiamo nel vostro futuro Prot. N. 8161/B14PON Allegati 1 Ai Dirigenti degli Istituti Scolastici della Rete F3 Coesione Miano Ipia Di Miano Via Miano, 290-80145

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI FINALITÀ Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è una guida dettagliata d informazione riguardante l integrazione degli alunni

Dettagli

REGOLAMENTO DI UTILIZZO DEL LABORATORIO DI INFORMATICA. Norme di accesso:

REGOLAMENTO DI UTILIZZO DEL LABORATORIO DI INFORMATICA. Norme di accesso: REGOLAMENTO DI UTILIZZO DEL LABORATORIO DI INFORMATICA Norme di accesso: 1) L accesso al laboratorio di informatica è subordinato all accettazione del presente regolamento; 2) L accesso è riservato ai

Dettagli

Dirigente Scolastico / Collaboratore D.S.

Dirigente Scolastico / Collaboratore D.S. 7/a Dirigente Scolastico / Collaboratore D.S. 1. Il Dirigente Scolastico (o in sua vece il collaboratore del Dirigente Scolastico), una volta valutata la necessità di abbandonare rapidamente l edificio:

Dettagli