Agobiopsia ecoguidata linfonodale con studio citofluorimetrico nelle malattie linfoproliferative

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Agobiopsia ecoguidata linfonodale con studio citofluorimetrico nelle malattie linfoproliferative"

Transcript

1 Agobiopsia ecoguidata linfonodale con studio citofluorimetrico nelle malattie linfoproliferative V. Iovino, S. De Lorenzo, G. D Adamo, M.R. Tagliamonte, B. Fimiani, A.M. D Arco U.O. Medicina Interna ed Ematoncologia - Ospedali Riuniti delle Tre Valli - Nocera Inferiore - ASL Salerno 1 Comunicazione orale premiata al XVI Congresso Nazionale SIUMB 2004 Parole chiave: Malattie linfoproliferative; Tipizzazione citofluorimetrica; Biopsia ecoguidata Scopo. Valutare il ruolo diagnostico della tipizzazione citofluorimetrica (CFM) su Fine Needle Aspiration Citology (FNAC) eco-guidati di linfonodi in pazienti con sospetto linfoma. Materiali e metodi. Abbiamo raccolto retrospettivamente i dati di 63 pazienti consecutivi studiati per sospetto linfoma; su tutti i pazienti è stato praticato FNAC ecoguidato per CFM su linfonodo ecograficamente patologico; la conferma diagnostica è stata ottenuta con esame istologico del linfonodo e/o esame morfologico del midollo osseo. Risultati. In 7 casi il prelievo per CFM è stato non diagnostico. In 49 pazienti vi è stata concordanza fra diagnosi morfologica e tipizzazione con CFM, con 20 veri negativi (espansione policlonale reattiva o metastasi), mentre 29 sono stati i veri positivi di cui 27 sono stati linfomi non Hodgkin (LNH) a fenotipo B e 2 a cellule T. Le diagnosi non concordanti sono state 7 delle quali 5 hanno riguardato linfomi di Hodgkin (LH), 2 LNH a cellule T. La sensibilità della CFM per la diagnosi di linfomi è stata del 74% e la specificità del, raggiungendo il di sensibilità estrapolando solo i LNH di derivazione B linfocitaria. Conclusioni. I nostri dati confermano che la valutazione citofluorimetrica dell immunofenotipo delle cellule prelevate con FNAC linfonodale ha una buona concordanza con l esame morfologico e immunoistochimico su campione bioptico. La metodica in particolare ha dimostrato un alta sensibilità e specificità () per la diagnosi dei LNH a fenotipo B. Tale metodica, rispetto all esame morfologico, mostra indubbi vantaggi di facilità di esecuzione, economicità e rapidità. Ultrasound-guided fine-needle cytology and flow cytometry in lymphoproliferative disorders Key words: Lymphoproliferative disorders; Flow cytometry; Ultrasound-guided biopsy Purpose. To evaluate the diagnostic role of flow cytometry on ultrasound-guided fine-needle aspiration cytology (FNAC) of lymph nodes in the work-up of lymphoproliferative disorders. Materials and methods. We retrospectively analyzed 63 consecutive cases of suspected lymphoma. Lymph nodes with pathological features on ultrasound were subjected to ultrasound-guided FNAC with flow cytometry. All diagnoses were confirmed by histological examination of lymph nodes and/or bone marrow. Results. In 7/63 cases, flow cytometry results were non-diagnostic. In 49 cases, the cytometric and histological diagnoses were concordant (20 true negatives, 29 true positives, including 27 diagnoses of Non-Hodgkin lymphoma (LNH) phenotype B and 2 that were phenotype T. Discordant diagnoses emerged in 7 cases (five patients with Hodgkin lymphoma (LH) and 2 with T LNH. The sensitivity of FNAC with flow cytometry was 74% and specificity was among all the lymphoma cases; sensitivity was for B LNH. Conclusions. Our data confirm that flow cytometry evaluation of lymphocytes obtained by lymphnode FNAC is highly concordant with biopsy diagnoses. This approach is highly sensitive and specific for B LNH phenotyping. Although histology remains the gold standard for diagnosing lymphoproliferative disorders, flow cytometry evaluation of lymph-node FNAC is a simple and economic alternative that could be useful for routine use. Introduzione Il problema della valutazione diagnostica di pazienti con linfoadenopatia è molto comune nella pratica clinica. Anche se soltanto l 1% di tutti pazienti che richiedono una prima valutazione clinica per linfoadenopatia ha una malattia neoplastica [1], la precoce caratterizzazione di una linfoadenopatia di natura potenzialmente maligna è di fondamentale importanza nella gestione diagnostica e terapeutica dei pazienti. Infatti la precisa e veloce identificazione di una malattia neoplastica linfonodale con esami di primo livello può essere determinante nell indirizzare l algoritmo decisionale del clinico, con un netto risparmio in termini di tempo e risorse. Anche il followup dei pazienti con linfoadenopatia neoplastica già diagnosticata e sottoposta a trattamento presenta notevoli difficoltà nella ristadiazione della malattia. Il ruolo dell ecografia ad alta risoluzione per lo studio dei linfonodi è ormai validato Giornale Italiano di Ecografia 2005; 8(4):

2 FNAC ecoguidato linfonodale con citofluorimetria nei linfomi dalla letteratura internazionale. Sono stati, infatti, ben definiti i criteri morfologici (dimensioni, forma, ecogenicità dell ilo, caratteristiche della corticale) per la diagnosi differenziale delle linfoadenopatie [2-4], ed anche l introduzione dello studio ecografico della vascolarizzazione linfonodale con il Color e il Power Doppler ad alta sensibilità ha aggiunto ulteriori informazioni alla ecografia di base in scala di grigi [5-8]. Le potenzialità della diagnostica ecografica, inoltre, sono state più di recente esaltate con lo studio perfusionale con imaging armonico dopo iniezione di mezzi di contrasto, che forniscono un dettaglio molto superiore a quello consentito con le tecniche Doppler [9]. Tuttavia, nonostante siano numerose le evidenze della validità delle tecniche ultrasonografiche per lo studio delle linfoadenopatie, la diagnostica per immagini delle linfoadenopatie in campo oncologico necessita di ulteriori studi per aumentarne l accuratezza [10] e, ad oggi, l esame istologico con studio immunoistochimico sul linfonodo escisso chirurgicamente è ancora l imprescindibile gold standard della diagnostica dei disordini linfoproliferativi. Nel vasto campo della diagnostica delle linfoadenopatie, d altro canto, lo studio di campioni citologici ottenuti con aspirazione con ago sottile (FNAC) è stato oggetto di dibattito scientifico. Il FNAC infatti è una metodica veloce e poco invasiva che offre degli indubbi vantaggi nella diagnosi di metastasi linfonodali di tumori solidi, mentre il suo ruolo nell identificazione di malattie linfoproliferative resta ancora controverso. Il FNAC, infatti, raggiunge un grado di attendibilità dell 80-90% nell identificazione dei linfomi non Hodgkin (LNH) e del 76-80% nella classificazione dei suoi sottotipi; la diagnostica citologica dei linfomi di Hodgkin (LH) dipende dalla identificazione delle cellule di Reed Sternberg e raggiunge circa l 85% [11,12]. Le problematiche nella diagnostica citologica dei disordini linfoproliferativi riguardano soprattutto la corretta identificazione di un gruppo di tumori a piccole cellule rotonde, delle leucemie acute non linfoidi e dei LH. Molte riserve inoltre sono state espresse per ciò che riguarda l efficacia della citologia nel differenziare l iperplasia reattiva florida dai linfomi maligni di basso grado; gli stessi LNH follicolari e la variante a sclerosi nodulare dei LH non sono diagnosticabili con la sola citologia in quanto la loro identificazione si basa su criteri classificativi strettamente istologici [11,12]. Nell ultimo decennio un altra metodica si è affiancata alla citologia morfologica per lo studio dei campioni ottenuti con FNAC, cioè la citofluorimetria a flusso (CFM), che è in grado di effettuare uno studio del pattern immunofenotipico cellulare, soprattutto linfocitario, evidenziando con analisi qualitative e quantitative la presenza di eventuali popolazioni clonali. Tale applicazione ha notevolmente migliorato l accuratezza diagnostica della citopatologia nei confronti dei disordini linfoproliferativi [13-22], raggiungendo per alcuni autori il di concordanza con la classificazione istologica in caso di LNH con cellule a fenotipo B [23]; anche in tale settore però le esperienze non sono del tutto univoche, in quanto per altri autori la metodica citofluorimetrica può conservare un alta percentuale di falsi negativi in caso di linfomi B a grandi cellule [24]. Lo scopo del nostro lavoro è di riportare la nostra esperienza nell uso della tipizzazione citofluorimetrica su FNAC eco-guidati di linfonodi in pazienti studiati per un primo inquadramento diagnostico in caso di sospetta malattia linfoproliferativa. Materiali e metodi Disegno dello studio e caratteristiche della popolazione. Lo studio è stato di tipo retrospettivo. Sono stati considerati retrospettivamente 63 pazienti, giunti consecutivamente ad una valutazione clinica presso l U.O. di Medicina Interna ed Emato-Oncologia del Presidio Ospedaliero di Nocera Inferiore - ASL Salerno 1 per linfoadenomegalia di recente insorgenza clinicamente palpabile associata o meno a sintomi sistemici (febbre, perdita di peso, anemia) nel periodo compreso dal Gennaio 2003 al Dicembre Tutti i pazienti non erano mai stati osservati né presso la nostra unità operativa né presso altri centri per lo specifico problema clinico legato alla linfoadenopatia. Tutti i pazienti erano stati ricoverati per la valutazione diagnostica o in regime di ricovero ordinario (10 pazienti) o in regime di DH (53 pazienti). Dopo essere stati edotti circa il tipo di esame da dover praticare, i potenziali rischi ad esso connessi ed aver espresso verbalmente e per iscritto formale consenso all esecuzione della metodica, tutti i pazienti erano stati sottoposti ad esame ecografico delle stazioni linfonodali superficiali ed il FNAC era stato effettuato contestualmente all esame ecografico sulla base del riscontro di caratteristiche ultrasonografiche patologiche dei linfonodi esaminati (aumento di volume, ipoecogenicità, forma tondeggiante, perdita di ecogenicità dell ilo) e in considerazione dell indicazione clinica. Tutti i pazienti avevano poi completato il loro iter per la conferma diagnostica con l esame istologico ed immunoistochimico del linfonodo escisso e/o agoaspirato midollare con biopsia ossea. La conferma diagnostica era stata altresì ottenuta con microbiopsia linfonodale con ago tranciante effettuata sul linfonodo in 5 casi, quando la CFM suggeriva un interessamento linfonodale metastatico da parte di neoplasia solida o in caso di evidenza clinico- strumentale di sospetta lesione neoplastica in altro organo. Esame ecografico e FNAC. L esame ecografico e il FNAC erano stati effettuati solo da due operatori, medici internisti con specifica esperienza in ultrasonografia diagnostica in campo emato-oncologico, utilizzando un ecografo della GE Medical Systems (Logiq 500 MD) equipaggiato con sonda lineare ad alta frequenza (10 MHz) per tessuti superficiali. I linfonodi studiati erano stati caratterizzati in relazione al loro sito anatomico, alle loro dimensioni, alla loro forma, e alle caratteristiche di ecogenicità del parenchima e dell ilo, nonchè in base al numero di stazioni linfonodali superficiali interessate. I prelievi erano stati effettuati con guida ecografica mediante tecnica a mano libera. In asepsi con ago spinale da 23 Gauche si effettuava aspirazione gentile con siringa da 10 ml. Per ogni prelievo sono stati effettuati in media 10 passaggi con movimento di va e vieni in aspirazione nel parenchima linfonodale. L aspirato veniva quindi sospeso in circa 5 ml di soluzione fisiologica NaCl allo 0.9%. In 4 casi il prelievo era stato ripetuto in quanto ritenuto troppo contaminato da sangue. 302 Giornale Italiano di Ecografia 2005; 8(4):

3 V. Iovino et al 1a 1b Fig. 1. Rilievi ecografici di linfonodi studiati: a) linfonodo normale; b) linfonodo patologico. Figure 1. Sonographic features of the lymph nodes examined: a) normal lymph node; b) pathological lymph node. Analisi citofluorimetrica. I campioni ottenuti con FNAC sono stati processati entro due ore dal prelievo. I campioni sospesi in soluzione fisiologica NaCl allo 0.9% sono stati centrifugati a 1500 rpm, a 4 C per 5 minuti. Dopo rimozione del sovranatante i campioni sono stati risospesi in 1 ml di soluzione salina tamponata FACS Flow (Becton Dickinson (BD), San Jose, CA). E stata impiegata una tecnica di immunofluorescenza diretta con duplice o triplice marcatura, mediante l uso di anticorpi monoclonali (MoAbs) direttamente coniugati con i fluorocromi fluoresceina isotiocianato (FITC), phicoeritrina (PE), peridinclorofillproteina (PerCP) della BD. Ogni campione diluito in 1 ml di FACS Flow è stato suddiviso in aliquote di 50 microlitri (µl); a ciascuna aliquota sono stati aggiunti 5 µl per ogni soluzione di MoAb impiegato, quindi i campioni sono stati incubati al buio a 4 C, per 30 minuti. Al fine di ottenere la lisi degli eritrociti, i campioni sono stati risospesi in 1 ml di soluzione lisante a base di cloruro di ammonio (BD) ed incubati per 5-10 minuti, al buio a temperatura ambiente. Dopo centrifugazione a 1500 rpm, per 5 minuti a 4 C i campioni sono stati risospesi in 1 ml di FACS Flow e ricentrifugati a 1500 rpm per 5 minuti a 4 C. I pellets di cellule così ottenuti sono stati risospesi in 1 ml di FACS Flow e per ciascun campione sono stati acquisiti eventi mediante un citofluorometro di tipo FACS Calibur (BD, San Jose, CA). I dati ottenuti sono stati memorizzati in file in modalità listmode e successivamente analizzati mediante software CELLQuest (BD, San Jose, CA). Sono stati studiati 5 parametri: forward scatter (FSC) e side scatter (SSC) in scala lineare insieme a tre fluorescenze in scala logaritmica (FL1, FL2, FL3). L analisi è stata effettuata dopo aver fissato dei gates logici per l identificazione dei linfociti, in base ai parametri fisici (FSC/SSC) e fisici e di fluorescenza (SSC/CD45). Ulteriori strategie di gating sono state impiegate qualora necessario per lo studio di sottopopolazioni linfoidi, in base alla dimensione cellulare e all espressione antigenica. Il panel anticorpale utilizzato è stato il seguente: CD20-FITC/CD3-PE/CD45- PerCP, CD5-FITC/CD19-PE/CD45-PerCP, CD1- FITC/HLADR-PE/CD19-PerCP, CD22-FITC/CD23 PE, FMC 7 FITC/CD11C-PE, CD20-FITC/CD38-PE, CD103-FITC/CD25 PE [25]. Sono stati utilizzati controlli isotipici (BD). Panel aggiuntivi sono stati effettuati in caso di sospetto di malattia linfoproliferativa T e NK (Natural Killer) mediante l uso di ulteriori MoAb: CD2, CD4, CD7, CD8, TCRαβ/TCRγδ, TdT, CD16, CD56 nonché eventuali ulteriori marcatori per lo studio dei casi dubbi. Nell analisi dei dati l espressione anticorpale è stata considerata positiva se presente in almeno il 20% delle cellule incluse nel gate. La clonalità per le malattie linfoproliferative B è stata valutata mediante lo studio dell espressione delle catene leggere delle immunoglobuline di superficie (smig) di tipo kappa (κ) e lambda (λ), con triplice marcatura, usando i seguenti MoAbs: smigκ- FITC/smIgλ-PE/CD19-PerCP (BD). L analisi è stata effettuata dopo gate logico per l identificazione dei linfociti B, usando i parametri di SSC/CD19. La popolazione linfoide B è stata considerata monoclonale in presenza di: 1) un rapporto κ:λ > 3:1 o di un rapporto λ:κ > 2:1; 2) mancata espressione di catene κ o λ nella popolazione di cellule B con fenotipo maturo (CD45 bright+, CD20 bright+, CD34-). Per le malattie linfoproliferative T si è ricercata la presenza di surrogati di clonalità in base alla presenza di anomalie di espressione dei marcatori T. Inoltre, in presenza di una popolazione sospetta e apparentemente significativa, evidenziata con un primo screening dall analisi dei parametri fisici (FSC/SSC) e negativa per l antigene panleucocitario CD45 nonché per i marcatori linfoidi, è stata valutata con specifici MoAbs l espressione di ulteriori antigeni da parte di tale popolazione, in particolare di antigeni piastrinici ed eritroidi. La negatività degli stessi ha fatto porre il sospetto di metastasi linfonodale da malattia extraematologica. Analisi statistica. Abbiamo valutato la sensibilità e la specificità della diagnosi ottenuta con indagine CFM su FNAC confrontandola in ciascun paziente con quella ottenuta con caratterizzazione bioptica ed immunofenotipica del campione ottenuto da escissione linfonodale e/o biopsia ossea. Giornale Italiano di Ecografia 2005; 8(4):

4 FNAC ecoguidato linfonodale con citofluorimetria nei linfomi 2a 2b Fig. 2. Differenti grafici delle analisi di citometria a flusso: a) pattern citofluorimetrico policlonale in linfonodo reattivo; b) pattern citofluorimetrico clonale in linfoma a cellule B. Figure 2. Different flow cytometry patterns encountered in the study: a) polyclonal pattern in a reactive lymph node; b) clonal pattern in B-cell lymphoma. Risultati Il nostro campione è risultato composto da 34 maschi e 29 femmine di età compresa tra 13 e 84 anni con una media di 53 ±18 anni. L esame ecografico di base aveva valutato le caratteristiche ecografiche di patogenicità in base alle quali veniva effettuato il FNAB (Fig. 1a,b). Le caratteristiche ecografiche dei linfonodi studiati sono mostrate nella Tab. I. Come si può notare, nella maggior parte dei casi (35 su 63) due o più stazioni linfonodali erano interessate da linfoadenomegalia ed il 74% dei pazienti presentava almeno un linfonodo di diametro massimo superiore a 1.5 cm. In più dell 80% dei casi il linfonodo si mostrava ipoecogeno, con ilo non visibile e tendenzialmente rotondeggiante. La sede del prelievo era stata in più della metà dei casi (39 su 63) laterocervicale e solo in una minoranza il prelievo era stato eseguito in sede ascellare o inguinale. La Tab. II mostra il confronto tra le diagnosi ottenute con CFM su FNAC e quelle ottenute mediante istologia con tipizzazione immunofenotipica. In 7 casi il prelievo per CFM è stato non diagnostico per scarsità di cellule. Tali casi risultavano essere all analisi istologica così ripartiti: 3 LH, 1 metastasi da tumore solido e 3 linfoadenopatie reattive. In 49 casi vi è stata corrispondenza fra diagnosi morfologica e tipizzazione con CFM. In particolare 20 sono stati i veri negativi (espansione policlonale reattiva o metastasi da tumori solidi - Fig. 2a) mentre 29 sono stati i veri positivi di cui 27 sono stati LNH (Fig. 2b) a fenotipo B e 2 a cellule T. Le diagnosi non concordanti sono state 7 delle quali 5 hanno riguardato LH e 2 LNH a cellule T. In tutti questi casi la CFM aveva diagnosticato espansione policlonale reattiva. La sensibilità e la specificità della CFM effettuata su campioni ottenuti con FNAB di linfonodi macroscopicamente patologici all ecografia è riportata in Tab. III. Come si nota tale metodica per tutte le patologie linfomatose prese in esame ha dimostrato una sensibilità del 74% ed una specificità del. Tuttavia nell analisi dei vari tipi di patologia fenotipizzata si nota che il migliore risultato si era ottenuto con i LNH tipo B per i quali, nella nostra casistica, si raggiungeva sensibilità e specificità pari al, Tab. I. Caratteristiche ecografiche dei linfonodi studiati. Table I. Sonographic characteristics of the lymph nodes examined. CARATTERISTICA Stazioni linfonodali interessate (n) N di casi o più 10 Grandezza (cm) > Ecogenicità Ipoecogeni* 57 Iperecogeni* 6 Caratteristiche ilo Visibile 11 Non visibile 52 Rapporto diametro longitudinale/trasversale > Sede FNAC Laterocervicale 39 Ascellare 10 Inguinale 14 * Rispetto all aspetto abituale del linfonodo normale. FNAC: Fine Needle Aspiration Citology 304 Giornale Italiano di Ecografia 2005; 8(4):

5 V. Iovino et al Tab. II. Diagnosi citofluorimetrica ed istologica dei linfonodi esaminati. Table II. Flow cytometry and hystology of the lymph nodes studied. DIAGNOSI CITOFLUORIMETRICA DIAGNOSI ISTOLOGICA N casi N casi LNH B LNH T LH Metastasi Linfoadenite reattiva Prelievo incongruo Totale LNH B LNH T LH Metastasi Linfoadenite reattiva Totale 63 LNH: Linfomi non Hodgkin; LH: Linfomi di Hodgkin. mentre per i LH la sensibilità era pari allo 0%. Infine va detto che due delle diagnosi risultate alla fine concordanti non hanno dimostrato corrispondenza alla prima valutazione; in esse, tuttavia, si è dimostrata una maggiore sensibilità della CFM in quanto in un caso la revisione istologica postuma del campione studiato ha mostrato concordanza con l esame citofluorimetrico; nell altro caso ad una citologia su linfonodo negativa ha corrisposto una positività all esame del midollo in accordo con la CFM (Tab. II). Discussione L interpretazione dell immagine ultrasonografica di una linfoadenopatia è un problema di comune riscontro negli ambulatori di ecografia ed è sempre opportuno che l operatore offra una refertazione completata con un preciso indirizzo diagnostico. Tale esigenza si avverte soprattutto in ambulatori di ecografia dedicati alla diagnostica emato-oncologica, in cui la maggior parte delle richieste dei clinici riguarda proprio la definizione morfologica e quindi prognostica delle linfoadenomegalie [27]. Fatto salvo il concetto che la caratterizzazione istologica ed immunoistochimica è necessaria per la diagnosi e una corretta pianificazione terapeutica, l ultrasonografia ha un ruolo, oltre che di indirizzo diagnostico, anche complementare all indagine istologica, aumentandone l accuratezza. Molto spesso, infatti, si chiede all indagine ultrasonografica l identificazione dei linfonodi più significativi per il campionamento bioptico, che sia istologico o citologico; ciò è ancora più importante nel caso i linfonodi non siano clinicamente palpabili, siano in sedi profonde, che coesistano nello stesso paziente linfoadenomegalie con caratteristiche morfologiche di reattività o di malignità con linfoadenopatie satelliti o che in uno stesso linfonodo siano identificabili gettoni di tessuto neoplastico che ne alterino solo parzialmente la struttura. Di recente le tecniche flussimetriche e l utilizzo dei mezzi di contrasto hanno aumentato l accuratezza diagnostica dell ecografia nella valutazione delle linfoadenopatie, correlando l indice di resistenza dei vasi linfonodali con il grading del linfoma [8-10,26]. Tuttavia la variabilità operatore dipendente, limite tipico dell esame ultrasonografico, in assenza di programmi di training specialistici per gli operatori dediti a tali tipi di indagini, costituisce ancora oggi un ostacolo alla piena utilizzazione di tali potenzialità diagnostiche. La caratterizzazione immunofenotipica dei disordini linfoproliferativi è alla base della pianificazione diagnostica, prognostica e terapeutica dei linfomi, soprattutto dopo l ultima classificazione REAL dei linfomi [27]. Lo studio immunofenotipico è ormai universalmente accettato come indispensabile supporto alla convenzionale diagnostica morfologica ed è stato sufficientemente standardizzato. Gli approcci metodologici all analisi immunofenotipica sono sostanzialmente lo studio dei marcatori di superficie e/o intracitoplasmatici mediante citometria a flusso o microscopia a fluorescenza su sospensioni cellulari e lo studio immunoistochimico di sezioni di tessuto fissato e criopreservato o di sospensioni cellulari. L analisi delle sospensioni cellulari in citometria a flusso ha numerosi vantaggi: è un sistema rapido, versatile, riproducibile, altamente sensibile il quale permette di stabilire la presenza o meno di un determinato antigene di membrana o intracitoplasmatico su un elevato e statisticamente significativo numero di cellule, permette inoltre di rilevare l eventuale clonalità della popolazione campionata. Inoltre, l esame citofluorimetrico consente di valutare l espressione contemporanea di più antigeni Tab. III. Sensibilità e specificità della metodica citofluorimetrica su FNAC nelle varie patologie riscontrate. Table III. Sensibility and specificity of flow cytometry on FNAC in different lymphoproliferative disorders. LNH B LNH T LH Metastasi Linfoadenite reattiva Tutti i linfomi Sensibilità 50% 0% 83% 83% 74% LNH: Linfomi non Hodgkin; LH: Linfomi di Hodgkin. Specificità 84% Giornale Italiano di Ecografia 2005; 8(4):

6 FNAC ecoguidato linfonodale con citofluorimetria nei linfomi sulle stesse cellule e di definire algoritmi diagnostici per le malattie linfoproliferative, in base ai diversi pattern di coespressione antigenica. Partendo da tali premesse, il FNAC, soprattutto quando associato allo studio citofluorimetrico, ha guadagnato buona credibilità nell inquadramento iniziale dei disordini linfoproliferativi. Sebbene, infatti, la biopsia linfonodale con esame istologico ed immunoistochimico resta il gold standard per la diagnostica delle malattie linfoproliferative, soprattutto in prima diagnosi, con l avvento dell esame citofluorimetrico le due metodiche sono divenute complementari e laddove l esame cito/istologico mostra dei limiti (ad esempio nella differenziazione tra iperplasia reattiva benigna e linfoma di basso grado) la citofluorimetria acquisisce potere diagnostico così come nei casi in cui la citofluorimetria può essere limitata (ad esempio nei LH, nei LNH ad alto grado o smig-) l esame citoistologico è di ausilio diagnostico. La metodica citofluorimetrica presenta tuttavia dei limiti. In particolare essa può risentire della selezione cellulare operata in fase di prelievo del campione o di preparazione della sospensione; inoltre è preferibile che la metodica sia effettuata entro poche ore dal prelievo, al fine di limitare il danneggiamento del campione poiché, nonostante la conservazione a 4 C, il numero di detriti e la perdita cellulare aumentano con l aumentare del tempo di processamento del campione e le metodiche di fissazione (es. con paraformaldeide), che consentono un analisi entro 48 ore, possono determinare una possibile riduzione dell accuratezza della stessa. E necessario pertanto avere la disponibilità di un laboratorio di citometria collocato logisticamente in modo tale da poter interagire in tempo breve con il servizio di ecografia, per l analisi tempestiva dei campioni Va inoltre sottolineato che la riproducibilità della metodica citofluorimetrica può essere influenzata dall incongruità del campione. In letteratura sono riportati dal 4% al 30% di casi con incongruità del campione. La riproducibilità può, inoltre, anche essere influenzata dall esperienza acquisita dal citofluorimetrista in campo ematologico. Il training formativo ematologico è fondamentale per ridurre la variabilità interpretativa dei dati. Al fine nel corso degli anni sono stati fatti diversi tentativi di standardizzazione della metodica citofluorimetrica. Nella nostra esperienza abbiamo riscontrato una bassa percentuale di incongruità, pari all 11% dei campioni. Tale risultato è sicuramente legato alla buona tecnica esecutiva del campionamento ed alla immediata processazione dei campioni stessi. I risultati da noi ottenuti dimostrano un alta specificità della metodica con una sensibilità nel complesso soddisfacente, anche se non uniformemente distribuita nell analisi delle varie patologie linfoproliferative. Tali risultati sono facilmente interpretabili tenuto conto della difficoltà di diagnosi citofluorimetrica nel caso di talune malattie linfoproliferative ove non esistono marcatori specifici di clonalità (es. Linfomi di Hodgkin), in talune malattie linfoproliferative T ove non è sempre agevole identificare anomalie immunofenotipiche che possano rappresentare surrogati di clonalità, nonché in alcuni sottotipi di LNH B (es. smig-). In letteratura, infatti, si ritrovano articoli recenti che hanno riportato risultati contraddittori sull accuratezza della metodica citofluorimetrica su campioni di FNAC, registrando falsi negativi nella diagnosi di linfomi, anche in alcuni sottotipi ad immunofenotipo B [24,28] così come d altra parte, sono stati pubblicati numerosi altri articoli che hanno enfatizzato la precisione diagnostica della citofluorimetria nei disordini linfoproliferativi, stressando anche la capacità della metodica di formulare una sottoclassificazione dei linfomi in base alla dimensione delle cellule e a patterns immunofenotipici specifici [29,30]. La nostra esperienza dimostra un alta affidabilità della metodica citofluorimetrica nell identificazione delle malattie linfoproliferative ad immunofenotipo B (sensibilità del ). La metodica appare meno accurata nella diagnostica dei linfomi ad immunofenotipo T, in accordo con la maggior parte dei dati presenti in letteratura ed è di scarso ausilio nella diagnostica dei LH, potendo in tal caso solo escludere altre forme di malattia linfoproliferativa [31,32]. Molto interessante, inoltre, è risultata la possibilità di suggerire al clinico e al patologo il sospetto di malattia linfonodale da metastasi di pertinenza extraematologica, al fine di valutare l opportunità di effettuare ulteriori approfondimenti diagnostici. L esigenza di un corretto inquadramento diagnostico iniziale di una linfoadenopatia è dettata da molteplici esigenze. Naturalmente sono prioritarie quelle relative al singolo paziente studiato, per il quale è importante ottenere al più presto dati precisi sul suo problema clinico sia per motivi di pianificazione terapeutica, sia per giustificati motivi emozionali. Vi sono infatti forme di linfoma clinicamente aggressivo, spesso in pazienti anziani, che hanno una prognosi infausta a breve termine e nei quali anche una escissione chirurgica linfonodale può risultare un intervento gravato da morbidità poco accettabile. A questo si aggiunga che spesso l organizzazione ospedaliera non consente la disponibilità immediata del chirurgo e in alcuni casi del patologo. Tali ostacoli logistico-organizzativi incidono sui tempi di refertazione creando, talvolta, non poche difficoltà decisionali sul piano gestionale. Le stesse difficoltà organizzative si moltiplicano nell affrontare i percorsi diagnostici di tutti i numerosi pazienti afferenti ad un centro ematologico di riferimento nell ambito del proprio territorio. L utilizzo quindi di una tecnica ancillare, quale appunto il FNACecoguidato, che permetta di superare in gran parte tali difficoltà è ben accetta soprattutto se si dimostra avere innegabili vantaggi in termini di rapidità, mini invasività e scarsa morbilità con potenziale riduzione della morbidità postbioptica e dei costi di ospedalizzazione, cosa dimostrata dal fatto che viene effettuata quasi sempre in regime di Day Hospital. Tale tecnica associata allo studio immunofenotipico mediante una metodica rapida e riproducibile quale la citometria a flusso ha mostrato buona affidabilità nella diagnostica delle malattie linfoproliferative (in particolare LNH a fenotipo B e T) in prima diagnosi. Inoltre, in considerazione dei vantaggi citati di entrambe le metodiche appare molto promettente un impiego delle stesse soprattutto in fase di follow-up dei pazienti, al fine di valutare eventuali recidive senza necessità di dover ricorrere a metodiche invasive quali la biopsia chirurgica con esame istologico/immunoistochimico che comporterebbe anche maggiori tempi diagnostici. L esame citofluorimetrico dei FNAC ecoguidati potrebbe essere integrativo di altri esami comunemente 306 Giornale Italiano di Ecografia 2005; 8(4):

7 V. Iovino et al impiegati in fase di follow-up (basti pensare ai falsi negativi della PET). L impiego della metodica, inoltre, potrebbe risultare utile per la diagnostica di linfonodi sospetti a localizzazione profonda raggiungibili sotto guida ecografica, in pazienti non suscettibili di metodiche invasive (laparoscopia, laparotomia) o nei casi in cui si configuri clinicamente un emergenza ematologica, è il caso ad esempio dei linfomi altamente aggressivi, che impone di ottenere una diagnosi quanto più rapida possibile per iniziare un trattamento specifico. In conclusione, i nostri dati confrontati con quelli presenti nella letteratura internazionale dimostrano che l indagine citofluorimetrica su FNAC ecoguidato di linfonodi ecograficamente patologici, pur non sostituendo le metodiche attualmente considerate gold standard, può essere di grande ausilio al clinico nella prima diagnosi di malattie linfoproliferative. L impiego tuttavia di tale metodica su larga scala impone, oltre alla necessaria disponibilità di un laboratorio di citometria a flusso, la possibilità di disporre di operatori con grande esperienza nella valutazione ecografica delle linfoadenopatie in quanto una corretta iniziale caratterizzazione di patogenicità di un linfonodo esaminato ed una buona tecnica esecutiva del prelievo citologico sono alla base dei buoni risultati ottenibili in termini di sensibilità della metodica stessa. Ulteriori studi saranno necessari per valutare la applicabilità di tale tecnica nel follow-up dei pazienti con malattia linfomatosa. Bibliografia References 1) Longo DL, Henry PH. Enlargement of lymph nodes and spleen. In: Fauci AS, Brauwald E, Isselbacher KJ, et al (eds): Harrison s Principles of Internal medicine, 14th ed, New York, McGraw-Hill, 1998: ) Rubaltelli L, Proto E, Salmaso R, Bortoletto P, Candiani F, Cagol P. Sonography of abnormal lymph nodes in vitro: correlation of sonographic and histologic findings. AJR Am J Roentgenol 1990; 155: ) Vassallo PV, Wernecke K, Roos N, Peters PE. Differentiation of benign from malignant superficial lymphadenopathy: the role of high-resolution US. Radiology 1992; 183: ) Yu KK, Hricak H, Alagappan R et al. Diagnostic accuracy of sonographic criteria for evaluation of cervical lymphadenopathy. J Ultrasound Med 1998 Jul; 17(7): ) Tschammler A, Ott G, Schang T, Seelback-Goebel B, KahnD. Lymphadenopathy: differentiation of benign from malignant disease: color Doppler US assessment of intranodal angioarchitecture. Radiology 1998; 208: ) Wu CH, Chang YL, Hsu WC, Ko JY, Sheen TS, Hsieh FJ. Uselfulness of Doppler spectral analysis and power Doppler sonography in the differentiation of cervical lymphadenopathies. AJR Am J Roentgenol 1998; 171: ) Ying M, Ahuja AT, Yuen HY. Grey-scale and power Doppler sonography of unusual cervical lymphadenopathy. Ultrasound Med Biol 2004 Apr; 30(4): ) Picardi M, Gennarelli N, Ciancia R et al. Randomized comparition of Power Doppler Ultrasound - direct excisional biopsy for characterization of lymphadenopathies in patients with suspected lymphoma. J Clin Oncol 2004; 22: ) Solbiati L, Cova L, Tonolini M et al. Improved characterization of reactive and malignant superficial lymph nodes using armonic ultrasound with second generation contrast agent (abstr) Radiology 2002; 225(P): ) Rubaltelli L, Tregnaghi A, Stramare R. Ecografia dei linfonodi superficiali. Risultati acquisiti e nuove sperimentazioni. Radiol Med 2004; 107: ) Das DK. Value and limitation of fine-needle aspiration cytology in diagnosis and classification of lymphomas: A Review. Diagn Cytopathol Oct; 21(4): ) Steel BL, Schwartz MR, Ramzy I. Fine needle aspiration biopsy in the diagnosis of lymphadenopathy in 1,103 patients. Role, limitations and analysis of diagnostic pitfalls. Acta Cytologica 1995; 39: ) Zander DS, Iturraspe JA, Everett ET, Massey JK, Braylan RC. Flow cytometry. In vitro assessment of its potential application for diagnosis and classification of lymphoid processes in cytologic preparations from fine-needle aspirates. Am J Clin Pathol 1994 May; 101(5): ) Robins DB, Katz RL, Swan F Jr et al. Immunotyping of lymphoma by fine-needle aspiration. A comparative study of cytospin preparations and flow cytometry. Am J Clin Pathol 1994; 101: ) Kaleem Z, White G, Vollmer RT. Critical analysis and diagnostic usefulness of limited immunophenotyping of B-cell non-hodgkin lymphomas by flow cytometry. Am J Clin Pathol 2001 Jan; 115(1): ) Daskalopoulou D, Harhalakis N, Maouni N et al. Fine needle aspiration cytology of non-hodgkin s lymphomas. A morphologic and immunophenotypic study. Acta Cytologica 1995; 39: ) Henrique RM, Sousa ME, Godinho MI, Costa I, Barbosa IL, Lopes CA. Immunophenotyping by flow cytometry of fine needle aspirates in the diagnosis of lymphoproliferative disorders: A retrospective study. J Clin Lab Anal 1999; 13(5): ) Young NA, Al-Saleem TI, Ehya H, Smith MR. Utilization of fineneedle aspiration cytology and flow cytometry in the diagnosis and subclassification of primary and recurrent lymphoma. Cancer 1998 Aug 25; 84(4): ) Meda BA, Buss DH, Woodruff RD et al. Diagnosis and subclassification of primary and recurrent lymphoma. The usefulness and limitations of combined fine-needle aspiration cytomorphology and flow cytometry. Am J Clin Pathol 2000 May; 13(5): ) Nicol TL, Silberman M, Rosenthal DL, Borowitz MJ. The accuracy of combined cytopathologic and flow cytometric analysis of fine-needle aspirates of lymph nodes. Am J Clin Pathol 2000 Jul; 114(1): ) Dong HY, Harris NL, Preffer FI, Pitman MB. Fine-needle aspiration biopsy in the diagnosis and classification of primary and recurrent lymphoma: a retrospective analysis of the utility of cytomorphology and flow cytometry. Mod Pathol 2001 May; 14(5): ) Sigstad E, Dong HP, Davidson B, Berner A, Tierens A, Risberg B. The role of flow cytometric immunophenotyping in improving the diagnostic accuracy in referred fine-needle aspiration specimens. Diagn Cytopathol 2004 Sep; 31(3): ) Liu K, Stern RC, Rogers RT, Dodd LG, Mann KP. Diagnosis of hematopoietic processes by fine-needle aspiration in conjunction with flow cytometry: A review of 127 cases. Diagn Cytopathol Jan; 24(1): ) Verstovsek G, Chakraborty S, Rmazy I, Jorgensen JL. Large B-cell lymphomas: fine needle aspiration plays an important role in initial diagnosis of case which are falsely negative by flow cytometry. Diagn Cytopathol 2002 Nov; 27(5): ) Preffer FI. Flow cytometry. In: Colvin RB, Bhan AK, McCluskey RT, editors. Diagnostic immunopathology. 2nd ed. Raven press: New York, 1993: ) Dragoni F, Cartoni C, Pescarmona E et al The role of high resolution pulsed and color Doppler ultrasound in the differential diagnosis of benign and malignant lymphoadenopathy: result of multivariate analysis. Cancer 1999 Jun 1; 85(11): Giornale Italiano di Ecografia 2005; 8(4):

8 FNAC ecoguidato linfonodale con citofluorimetria nei linfomi 27) Harris N, Jaffe E, Stein H et al. A revised European-American classification of lymphoid neoplasms: a proposal from the International Lymphoma Study Group. Blood 1994; 84: ) Landgren O, Porwit MacDonald A, Tani E et al. A prospective comparison of fine-needle aspiration cytology and histopathology in the diagnosis and classification of lymphomas. Hematol J 2004; 5(1): ) Zeppa P, Marino G, Troncone G et al. Fine-needle cytology and flow cytometry immunophenotyping and subclassification of Non Hodgkin Lymphoma. Cancer 2004 Feb 25; 102: ) Laane E, Tani E, Bjorklund E et al Flow citometry immunophenotyping including BCL-2 detection on fine needle aspirates in the diagnosis of reactive lymphoadenopathy and non Hodgkin s lymphoma. Cytometry B Clin Cytom 2005 Mar; 64(1): ) Mayall F, Darlington A, Harrison B. Fine needle aspiration cytology in the diagnosis of uncommon types of lymphoma. J Clin Pathol 2003 Nov; 56(11): ) Mayall F, Dray M, Stanley D. Immunoflow cytometry and cell block immunoistochemistry in the FNA diagnosis of lymphoma: a review of 73 consecutive cases. J Clin Pathol 2000; 53: Address correspondence: Dott. Vincenzo Iovino ASL SA1 - UO di Medicina Interna ed Oncoematologia Ospedali Riuniti delle Tre Valli Via San Francesco, Nocera Inferiore (SA) Tel. e Fax: Cell ecomedicina.ponocera@aslsa1.it vince.iovino@virgilio.it 308 Giornale Italiano di Ecografia 2005; 8(4):

Il Nodulo Tiroideo. "Diagnostica Citologica"

Il Nodulo Tiroideo. Diagnostica Citologica Il Nodulo Tiroideo "Diagnostica Citologica" FNAC Con il termine di FNAC (Fine Needle Aspiration Cytology) si intende un prelievo citologico eseguito mediante un ago definito sottile (a partire da 22G ),

Dettagli

Il problema delle calcificazioni. Este 29.11.2013

Il problema delle calcificazioni. Este 29.11.2013 Il problema delle calcificazioni Este 29.11.2013 il tratto extracranico delle arterie carotidi si presta in maniera ottimale allo studio mediante eco-color-doppler I miglioramenti tecnologici apportati

Dettagli

ATTI III Congresso Nazionale

ATTI III Congresso Nazionale AIPVet Associazione Italiana di Patologia Veterinaria ATTI III Congresso Nazionale ISSN 1825-2265 con la partecipazione della Società Italiana di Patologia Tossicologica e Sperimentale del Gruppo di Patologia

Dettagli

Le zone grigie della citologia tiroidea.

Le zone grigie della citologia tiroidea. Carcinoma differenziato della tiroide: dalla diagnosi al follow-up Bologna 21 marzo 2009 Le zone grigie della citologia tiroidea. Cosa deve dire il patologo Gian Piero Casadei Anatomia Patologica Ospedale

Dettagli

11 Incontro di Oncologia ed Ematologia

11 Incontro di Oncologia ed Ematologia 11 Incontro di Oncologia ed Ematologia Sestri Levante, 18 maggio 2013 Maria Sironi C è ancora un ruolo per la citologia da agoaspirato con ago sottile nella diagnostica dei noduli mammari? 1 mm Quali tecniche

Dettagli

SERVIZIO DI SENOLOGIA E MAMMOGRAFIA

SERVIZIO DI SENOLOGIA E MAMMOGRAFIA SERVIZIO DI SENOLOGIA E MAMMOGRAFIA ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L EDUCAZIONE DEMOGRAFICA SEZIONE DI ROMA Questo testo intende fornire in maniera semplice utili informazioni su un tema di particolare importanza

Dettagli

corso di citologia tiroidea

corso di citologia tiroidea PreSentAzIone IntroduzIone: L introduzione della citologia per aspirazione con ago sottile ha rappresentato un notevole progresso nella diagnostica delle lesioni tiroidee. Infatti, benché le innovazioni

Dettagli

Utilità della metodica ROSE (Rapid On Site Cytology Evaluation) nella citologia polmonare in differenti contesti clinici Giarnieri E*, Arduini R,

Utilità della metodica ROSE (Rapid On Site Cytology Evaluation) nella citologia polmonare in differenti contesti clinici Giarnieri E*, Arduini R, Utilità della metodica ROSE (Rapid On Site Cytology Evaluation) nella citologia polmonare in differenti contesti clinici Giarnieri E*, Arduini R, Falasca C, Bruno P*, De Rosa N, Giovagnoli MR*, Micheli

Dettagli

PROGRAMMA REGIONALE DI SCREENING MAMMOGRAFICO PREVENZIONE SERENA Workshop 2013. Torino 7 novembre 2013. Anatomia Patologica. Isabella Castellano

PROGRAMMA REGIONALE DI SCREENING MAMMOGRAFICO PREVENZIONE SERENA Workshop 2013. Torino 7 novembre 2013. Anatomia Patologica. Isabella Castellano PROGRAMMA REGIONALE DI SCREENING MAMMOGRAFICO PREVENZIONE SERENA Workshop 2013 Torino 7 novembre 2013 Anatomia Patologica Isabella Castellano Dipartimento di Scienze Mediche Università di Torino Anatomia

Dettagli

LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE

LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE UNA NUOVA FRONTIERA NELLA DIAGNOSI DI ALCUNI TUMORI La diagnostica molecolare ha l obiettivo di accertare un ampia varietà di patologie (infettive, oncologiche

Dettagli

ANALISI DI ALCUNI INDICATORI DI FOLLOW-UP NEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNO 2009

ANALISI DI ALCUNI INDICATORI DI FOLLOW-UP NEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNO 2009 ANALISI DI ALCUNI INDICATORI DI FOLLOW-UP NEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNO 2009 A cura di: Dr.ssa M. Gambino, Dr.ssa Ass. San. L. Balconi, Dr. S. Pisani U. O. S. Sorveglianza

Dettagli

Histological subtypes of non small cell lung cancer (NSCLC): benchmark on NSCLC NOS. Are adenocarcinoma decreasing? Our experience on 1636 cases.

Histological subtypes of non small cell lung cancer (NSCLC): benchmark on NSCLC NOS. Are adenocarcinoma decreasing? Our experience on 1636 cases. Histological subtypes of non small cell lung cancer (NSCLC): benchmark on NSCLC NOS. Are adenocarcinoma decreasing? Our experience on 1636 cases. De Pellegrin A., De Maglio G., Pizzolitto S. A.O.U. S.

Dettagli

PSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA

PSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA PSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA Prof. Giuseppe Martorana Clinica Urologica Alma Mater Studiorum Università di Bologna Convegno medico UniSalute Appropriatezza ed efficacia degli screening Bologna,

Dettagli

I dati morfo-fenotipici, genotipici e clinici hanno permesso di suddividere il linfoma di Hodgkin in quattro gruppi istologici.

I dati morfo-fenotipici, genotipici e clinici hanno permesso di suddividere il linfoma di Hodgkin in quattro gruppi istologici. LINFOMA DI HODGKIN Il linfoma di Hodgkin (LH) è una neoplasia di derivazione linfoide che rappresenta circa l 1% dei tumori che annualmente insorgono de novo nel mondo. La sede di esordio del linfoma di

Dettagli

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA ) Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente

Dettagli

ASP di CATANIA P.O. «S. MARTA E S. VENERA» - ACIREALE. U.O.C. di UROLOGIA. Direttore: Dr. Giuseppe Salvia

ASP di CATANIA P.O. «S. MARTA E S. VENERA» - ACIREALE. U.O.C. di UROLOGIA. Direttore: Dr. Giuseppe Salvia ASP di CATANIA P.O. «S. MARTA E S. VENERA» - ACIREALE U.O.C. di UROLOGIA Direttore: Dr. Giuseppe Salvia LA BIOPSIA PROSTATICA: QUANDO, QUANTE VOLTE, QUANTI PRELIEVI Giuseppe Salvia? Carcinoma della Prostata:

Dettagli

DECISION MAKING. E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente:

DECISION MAKING. E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente: DECISION MAKING E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente: Cosa indosserò questa mattina? Dove e cosa mangerò a pranzo? Dove parcheggerò l auto? Decisioni assunte

Dettagli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Principi generali Carlo Federico Gauss Matematico tedesco 1777-1855 G. Bartolozzi - Firenze Vercelli 9-10 dicembre 2005 Oggi il nostro lavoro

Dettagli

Modulo 2. Diagnostica per immagini APPROFONDIMENTO

Modulo 2. Diagnostica per immagini APPROFONDIMENTO Modulo 2 Diagnostica per immagini APPROFONDIMENTO Istotipi Eventuale meno sottotitolo frequenti Carcinoma neuroendocrino a grandi cellule Neoplasia maligna a grandi cellule caratterizzata da un pattern

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati

Dettagli

LE NEOPLASIE DIFFERENZIATE DELLA TIROIDE Paolo Fracchia SOC ORL ASL AL Casale Monferrato

LE NEOPLASIE DIFFERENZIATE DELLA TIROIDE Paolo Fracchia SOC ORL ASL AL Casale Monferrato LE NEOPLASIE DIFFERENZIATE DELLA TIROIDE Paolo Fracchia SOC ORL ASL AL Casale Monferrato 19 marzo-2 aprile 2011 INTRODUZIONE Il carcinoma papillare ed il carcinoma follicolare della tiroide, definiti carcinomi

Dettagli

GRUPPO DI STUDIO TUMORI DEL PANCREAS ITER DIAGNOSTICO ITTERO

GRUPPO DI STUDIO TUMORI DEL PANCREAS ITER DIAGNOSTICO ITTERO GRUPPO DI STUDIO TUMORI DEL PANCREAS ITER DIAGNOSTICO ITTERO Documento redatto da: Prof. M. Garavoglia S.C. Chirurgia Generale 1. A.O.U. Maggiore della Carità di Novara Dipartimento interaziendale ed interregionale

Dettagli

ESPERIENZA SULLE BIOPSIE VACUUM-ASSISTED ASSISTED E LORO INDICAZIONI

ESPERIENZA SULLE BIOPSIE VACUUM-ASSISTED ASSISTED E LORO INDICAZIONI UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TORINO DIPARTIMENTO DI DISCIPLINE MEDICO-CHIRURGICHE SEZIONE DI RADIODIAGNOSTICA CATTEDRA DI RADIOLOGIA DIRETTORE: PROF. G. GANDINI RISULTATI DEL PROGRAMMA REGIONALE DI SCREENING

Dettagli

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE La contraffazione in cifre: NUOVA METODOLOGIA PER LA STIMA DEL VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE Roma, Giugno 2013 Giugno 2013-1 Il valore economico dei sequestri In questo Focus si approfondiscono alcune

Dettagli

ANALISI DEI RICOVERI OSPEDALIERI PER TUMORE DEL POLMONE ANNO 2014 1

ANALISI DEI RICOVERI OSPEDALIERI PER TUMORE DEL POLMONE ANNO 2014 1 ANALISI DEI RICOVERI OSPEDALIERI PER TUMORE DEL POLMONE ANNO 2014 1 1. Data set analizzato e suoi limiti Il data set analizzato include: 1. Tutti i ricoveri avvenuti nei presidi ospedalieri dell Area Vasta

Dettagli

PROCEDURE - GENERALITA

PROCEDURE - GENERALITA PROCEDURE - GENERALITA Le PROCEDURE sono regole scritte, utili strumenti di buona qualità organizzativa, con le quali lo svolgimento delle attività viene reso il più possibile oggettivo, sistematico, verificabile,

Dettagli

Diagnosi di linfoma: citologia, citochimica e citofluorimetria

Diagnosi di linfoma: citologia, citochimica e citofluorimetria Diagnosi di linfoma: citologia, citochimica e citofluorimetria Antonio Carminato Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie acarminato@izsvenezie.it Percorso oncologico Mestre Diagnosi di linfoma:

Dettagli

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008

Dettagli

Potenza dello studio e dimensione campionaria. Laurea in Medicina e Chirurgia - Statistica medica 1

Potenza dello studio e dimensione campionaria. Laurea in Medicina e Chirurgia - Statistica medica 1 Potenza dello studio e dimensione campionaria Laurea in Medicina e Chirurgia - Statistica medica 1 Introduzione Nella pianificazione di uno studio clinico randomizzato è fondamentale determinare in modo

Dettagli

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Con il presente capitolo si chiude la presentazione delle basi teoriche della manutenzione. Si vogliono qui evidenziare alcune problematiche

Dettagli

La biopsia del linfonodo sentinella nel carcinoma. Dott. S.Folli S.C. Senologia AUSL Forlì s.folli@ausl.fo.it

La biopsia del linfonodo sentinella nel carcinoma. Dott. S.Folli S.C. Senologia AUSL Forlì s.folli@ausl.fo.it La biopsia del linfonodo sentinella nel carcinoma duttale in situ: : si,no, forse Dott. S.Folli S.C. Senologia AUSL Forlì s.folli@ausl.fo.it Definizione Il carcinoma duttale in situ della mammella è una

Dettagli

PROTOCOLLO PET/TC ONCOLOGICA

PROTOCOLLO PET/TC ONCOLOGICA Regione del Veneto - AZIENDA U.L.SS. N. 8 ASOLO ospedale di Castelfranco Veneto e Montebelluna dipartimento diagnostica per immagini sede di Castelfranco Veneto unità operativa medicina nucleare - direttore:

Dettagli

Medici a laboratori clinici: quale rapporto e livello di comunicazione?

Medici a laboratori clinici: quale rapporto e livello di comunicazione? RILEVAZIONI Medici a laboratori clinici: quale rapporto e livello di comunicazione? I risultati da un indagine condotta in Puglia su un campione di medici di base Francesca Di Serio * I dati raccolti negli

Dettagli

Analisi della Malattia Minima Residua

Analisi della Malattia Minima Residua XIX CORSO NAZIONALE PER TECNICI DI LABORATORIO BIOMEDICO Riccione, 22-25 Maggio 2012 Analisi della Malattia Minima Residua Dr.ssa Anna Gazzola Laboratorio di Patologia Molecolare, Sezione di Emolinfopatologia,

Dettagli

REALIZZARE UN BUSINESS PLAN

REALIZZARE UN BUSINESS PLAN Idee e metodologie per la direzione d impresa Ottobre 2003 Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. REALIZZARE UN

Dettagli

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione

Dettagli

OGGETTO: Ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie nel quartiere S. Polo nel periodo 2004-2008

OGGETTO: Ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie nel quartiere S. Polo nel periodo 2004-2008 OGGETTO: Ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie nel quartiere S. Polo nel periodo 2004-2008 Introduzione A seguito dei risultati ottenuti con lo studio di mortalità nel quartiere S. Polo del comune

Dettagli

Epidemiologia della salute orale nell anziano ed interventi di salute pubblica

Epidemiologia della salute orale nell anziano ed interventi di salute pubblica G GERONTOL 2006;LIV:110-114 Società Italiana di Gerontologia e Geriatria ARTICOLO DI AGGIORNAMENTO REVIEW Epidemiologia della salute orale nell anziano ed interventi di salute pubblica Oral health epidemiology

Dettagli

In ambito clinico l'anatomia patologica svolge un ruolo fondamentale per la pianificazione di eventuali terapie mediche o chirurgiche fornendo

In ambito clinico l'anatomia patologica svolge un ruolo fondamentale per la pianificazione di eventuali terapie mediche o chirurgiche fornendo ANATOMIA PATOLOGICA Branca specialistica della medicina che studia le malattie umane mediante esame macroscopico degli organi o microscopico dei tessuti e delle cellule In ambito clinico l'anatomia patologica

Dettagli

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Christopher N. Sciamanna, Scott P. Novak, Bess H. Marcus. International Journal of

Dettagli

Neoplasie della mammella - 1

Neoplasie della mammella - 1 Neoplasie della mammella - 1 Patologia mammaria FIBROADENOMA CISTI ASCESSO ALTERAZIONI FIBROCISTICHE NEOPLASIA NEOPLASIA RETRAZIONE CUTANEA Carcinoma mammario Incidenza per 100.000 donne Western Europe

Dettagli

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di

Dettagli

Informazione per pazienti. Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per tumore alla mammella

Informazione per pazienti. Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per tumore alla mammella Informazione per pazienti Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per tumore alla mammella Questo opuscolo è stato realizzato per fornire alcune utili informazioni sul percorso seguito

Dettagli

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE 1 Indice 1. Premessa 2. Obiettivo 3. Le competenze del profilo ideale Competenze 3.1. Età ed esperienza 3.2. Le reali competenze

Dettagli

LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE

LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE www.modilite.info MODILITE In Italia la patologia nodulare tiroidea è piuttosto frequente ed è spesso asintomatica. Circa l 80% dei noduli tiroidei sono benigni

Dettagli

TRATTAMENTO DELL ADENOCARCINOMA T1 (ADENOMA CANCERIZZATO) Il parere del chirurgo: Vincenzo Trapani

TRATTAMENTO DELL ADENOCARCINOMA T1 (ADENOMA CANCERIZZATO) Il parere del chirurgo: Vincenzo Trapani TRATTAMENTO DELL ADENOCARCINOMA T1 (ADENOMA CANCERIZZATO) Il parere del chirurgo: Vincenzo Trapani Adenoma cancerizzato/carcinoma colorettale iniziale (pt1) DEFINIZIONE Lesione adenomatosa comprendente

Dettagli

VALIDAZIONE METODI DI PROVA PROVE MICROBIOLOGICHE

VALIDAZIONE METODI DI PROVA PROVE MICROBIOLOGICHE VALIDAZIONE METODI DI PROVA PROVE MICROBIOLOGICHE 1 Il processo di validazione/qualificazione di un metodo microbiologico presuppone che i fattori critici siano adeguatamente disciplinati da indicazioni

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.

Dettagli

Bocca e Cuore ooklets

Bocca e Cuore ooklets Bocca e Cuore ooklets Una guida per i pazienti Booklets Per aiutare a migliorare qualità e sicurezza delle cure pubblichiamo una collana di guide ( ) con lo scopo di fornire ai pazienti ed ai loro famigliari

Dettagli

NPTT- NON-INVASIVE PRENATAL TESTING

NPTT- NON-INVASIVE PRENATAL TESTING Dr.ssa Chiara Boschetto NPTT- NON-INVASIVE PRENATAL TESTING Il TEST PRENATALE NON INVASIVO è un test molecolare nato con l obiettivo di determinare l assetto cromosomico del feto da materiale fetale presente

Dettagli

Proposta di implementaziome del sistema qualità in cardiologia. Dott. A. Gandolfo

Proposta di implementaziome del sistema qualità in cardiologia. Dott. A. Gandolfo Proposta di implementaziome del sistema qualità in cardiologia Dott. A. Gandolfo Sistema Qualità Il Sistema Qualità è un sistema di gestione che ha lo scopo di tenere sotto controllo i processi di una

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

CRITERI RADIOLOGICI DI VALUTAZIONE DELLA RISPOSTA ALLA TERAPIA ONCOLOGICA Radiologia Ferrara CRITERI RECIST Response Evaluation Criteria In Solid Tumor CRITERI RECIST Sono un gruppo di regole atte ad identificare

Dettagli

Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici

Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici 1. Introduzione Vengono oggi pubblicate sul sito dell ANVUR e del MIUR 3 tabelle, deliberate nel CD dell ANVUR del 13 agosto 2012, relative

Dettagli

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito 1 ISA 610 USING THE WORK OF INTERNAL AUDITORS Questo principio tratta

Dettagli

COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1

COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1 10 dicembre COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1 In data odierna la Banca centrale europea (BCE) pubblica per la prima volta un

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 14 DEL 7 APRILE 2008

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 14 DEL 7 APRILE 2008 REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 22 febbraio 2008 - Deliberazione N. 317 - Area Generale di Coordinamento N. 20 - Assistenza Sanitaria - Modello organizzativo e funzionale del Centro regionale

Dettagli

5 La popolazione disabile

5 La popolazione disabile 5 La popolazione disabile Problematiche inerenti alle fonti dei dati sulla disabilità L Osservatorio per le politiche sociali dell Amministrazione Provinciale ha intrapreso un complesso lavoro di censimento

Dettagli

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile

Dettagli

PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING. Relatore: Brunella Spadafora

PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING. Relatore: Brunella Spadafora PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING Relatore: Brunella Spadafora Epidemiologia e prevenzione dei tumori maligni I tumori nel loro insieme, costituiscono la seconda causa di morte,

Dettagli

Tariffari e politiche di rimborsi regionali

Tariffari e politiche di rimborsi regionali L attività di day surgery nella Regione Lombardia è praticata sin dagli anni 70 in diverse strutture ospedaliere della Regione; dove venivano trattate in day hospital alcune patologie ortopediche pediatriche

Dettagli

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione

Dettagli

Valutazione dell outcome riabilitativo nell ictus ischemico ed emorragico in termini di efficacia ed efficienza del trattamento

Valutazione dell outcome riabilitativo nell ictus ischemico ed emorragico in termini di efficacia ed efficienza del trattamento L Unità Operativa di Medicina Riabilitativa della nostra Casa di Cura Lay di Cagliari ha presentato nell ambito della Conferenza Nazionale sull Ictus Cerebrale STROKE 2009 tenutasi a Firenze Fiera il 12

Dettagli

BIOLOGIA MOLECOLARE E DIAGNOSI DELLE NEOPLASIE VESCICALI: FOLLOW-UP ED IMPLICAZIONI PROGNOSTICHE

BIOLOGIA MOLECOLARE E DIAGNOSI DELLE NEOPLASIE VESCICALI: FOLLOW-UP ED IMPLICAZIONI PROGNOSTICHE Con Il Patrocinio BIOLOGIA MOLECOLARE E DIAGNOSI DELLE NEOPLASIE VESCICALI: FOLLOW-UP ED IMPLICAZIONI PROGNOSTICHE PRESIDENTI DEL CONVEGNO: Prof. Vito Pansadoro Dott. Vittorio Grazioli ROMA 12 aprile 2013

Dettagli

PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE

PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE Lo screening come forma di prevenzione LE INFEZIONI DA HPV (PAPILLOMA VIRUS UMANO) Cos è l HPV? L HPV è una categoria di virus molto diffusa. La trasmissione

Dettagli

LA ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL TUMORE DEL COLON RETTO AGGIORNAMENTO AL 30 APRILE 2008

LA ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL TUMORE DEL COLON RETTO AGGIORNAMENTO AL 30 APRILE 2008 LA ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL TUMORE DEL COLON RETTO AGGIORNAMENTO AL 30 APRILE 2008 Dal luglio 2006 è iniziato il programma di screening del cancro del colon retto organizzato

Dettagli

Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei patrimoni

Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei patrimoni CONVEGNO FACILITY MANAGEMENT: LA GESTIONE INTEGRATA DEI PATRIMONI PUBBLICI GENOVA FACOLTA DI ARCHITETTURA 06.07.2010 Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei

Dettagli

Collective2: un confronto sorprendente su scala mondiale

Collective2: un confronto sorprendente su scala mondiale Collective2: un confronto sorprendente su scala mondiale Collective2 è un sito web americano che accoglie 20800 trading systems e pubblica le relative descrizioni, i dati più significativi dell andamento

Dettagli

REGIONANDO 2000 REGIONE EMILIA ROMAGNA AZ OSP. POLICLINICO MODENA

REGIONANDO 2000 REGIONE EMILIA ROMAGNA AZ OSP. POLICLINICO MODENA REGIONANDO 2000 REGIONE EMILIA ROMAGNA AZ OSP. POLICLINICO MODENA SPERIMENTAZIONE DI METODOLOGIE, STRUMENTI DI SUPPORTO, FORMAZIONE PER UNA ATTIVITA' SISTEMATICA DI MEDICAL AUDIT PRESSO IL POLICLINICO

Dettagli

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI Unione Industriale 35 di 94 4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI 4.5.1 Generalità La documentazione, per una filatura conto terzi che opera nell ambito di un Sistema qualità, rappresenta l evidenza oggettiva

Dettagli

PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO

PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO L indagine si è svolta nel periodo dal 26 agosto al 16 settembre 2014 con l obiettivo di conoscere l opinione dei residenti

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA QUALITA DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA, DEI LIVELLI DI ASSISTENZA E DEI PRINCIPI ETICI DI SISTEMA Aggiornamento delle Linee guida per la metodologia

Dettagli

Corso per operatori dei Registri Tumori Reggio Emilia 3-6 dicembre 2007. Tumore del polmone. Adele Caldarella

Corso per operatori dei Registri Tumori Reggio Emilia 3-6 dicembre 2007. Tumore del polmone. Adele Caldarella Corso per operatori dei Registri Tumori Reggio Emilia 3-6 dicembre 2007 Tumore del polmone Adele Caldarella Frequenza del tumore del polmone in Italia AIRTum AIRTum Mortalità per tumore del polmone AIRTum

Dettagli

GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE

GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE L applicazione elaborata da Nordest Informatica e disponibile all interno del sito è finalizzata a fornirvi un ipotesi dell impatto economico

Dettagli

ADESIONE CELLULARE SU MATERIALI BIOCOMPATIBILI

ADESIONE CELLULARE SU MATERIALI BIOCOMPATIBILI Capitolo 11 - studi sperimentali e di ricerca ADESIONE CELLULARE SU MATERIALI BIOCOMPATIBILI a cura di Maristella Di Carmine Marco Marchisio Sebastiano Miscia 237 Implantologia Pratica Caratterizzazione

Dettagli

Linee guida per la rilevazione sistematica della customer satisfaction tramite emoticons

Linee guida per la rilevazione sistematica della customer satisfaction tramite emoticons Allegato 1 Linee guida per la rilevazione sistematica della customer satisfaction tramite emoticons 1. Premessa La rilevazione della customer satisfaction è utilizzata da molte amministrazioni per misurare

Dettagli

Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi

Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi Indagine ottenuta grazie alla somministrazione di questionario ad oltre 260

Dettagli

Consistono nell applicazione di una procedura che consente l identificazione di una malattia in una fase iniziale una condizione a rischio

Consistono nell applicazione di una procedura che consente l identificazione di una malattia in una fase iniziale una condizione a rischio Consistono nell applicazione di una procedura che consente l identificazione di una malattia in una fase iniziale una condizione a rischio Prof.ssa G. Serio, Prof. P. Trerotoli, Cattedra di Statistica

Dettagli

COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE Approvato con deliberazione giuntale n. 116 del 29/09/2005, dichiarata immediatamente esecutiva ai sensi

Dettagli

Quick Up. Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi

Quick Up. Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi Un kit per tutte le esigenze di cementazione In molti casi, la tenuta delle protesi totali è insoddisfacente.

Dettagli

I DISTURBI DELLA TI ROIDE

I DISTURBI DELLA TI ROIDE OSPEDALE San Martino UNITA OPERATIVA DI MEDICINA INTERNA Direttore dott. Efisio Chessa I DISTURBI DELLA TI ROIDE Informazioni e consigli per i pazienti e i familiari dei pazienti Che cosè La tiroide è

Dettagli

AGOASPIRATO ECO-GUIDATO DI TESSUTI E ORGANI SUPERFICIALI

AGOASPIRATO ECO-GUIDATO DI TESSUTI E ORGANI SUPERFICIALI AGOASPIRATO ECO-GUIDATO DI TESSUTI E ORGANI SUPERFICIALI Data di acquisizione: 1 - Generalità del Paziente Cognome Nome Data di nascita Etichetta Paziente 2 - Quale procedura mi viene proposta? La presente

Dettagli

SCHEDA DI RICHIESTA INVESTIMENTO IN ATTREZZATURE BIOMEDICALI

SCHEDA DI RICHIESTA INVESTIMENTO IN ATTREZZATURE BIOMEDICALI SCHEDA DI RICHIESTA INVESTIMENTO IN ATTREZZATURE BIOMEDICALI 1. DATI STRUTTURA RICHIEDENTE (vedi istruzioni) 1.1 Unità Operativa 1.2 Codice Centro di Costo 1.3 Compilatore 2. DATI DELL INVESTIMENTO (vedi

Dettagli

Risultati del triage e del follow-up post-trattamento con HPV-DNA test

Risultati del triage e del follow-up post-trattamento con HPV-DNA test Lo screening per la prevenzione dei tumori della cervice uterina in Emilia Romagna Risultati del triage e del follow-up post-trattamento con HPV-DNA test Bologna, 29 marzo 2011 HPV TEST NEL TRIAGE DI ASC-US

Dettagli

COMPORTAMENTO AL FUOCO DI PAVIMENTI RESILIENTI A BASE DI PVC (M. Piana G. Vidotto)

COMPORTAMENTO AL FUOCO DI PAVIMENTI RESILIENTI A BASE DI PVC (M. Piana G. Vidotto) COMPORTAMENTO AL FUOCO DI PAVIMENTI RESILIENTI A BASE DI PVC (M. Piana G. Vidotto) - 1 - Milano, giugno 2004 1) Leggi e classificazione italiana ed europea di comportamento al fuoco dei pavimenti resilienti

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

IMMUNOFENOTYPES OF PRIMARY AND METASTATIC NETS TUMORS

IMMUNOFENOTYPES OF PRIMARY AND METASTATIC NETS TUMORS IMMUNOFENOTYPES OF PRIMARY AND METASTATIC NETS TUMORS POLICLINICO DI BARI Montrone T., Maino A., Cives M.*, Arborea G., Silvestris F.*, Resta L. DETO, *DIMO Neoplasie maligne disseminate per tutto il sistema

Dettagli

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in base alle necessità di chiarezza emerse nell utilizzo della precedente versione e per meglio armonizzarla con la ISO 14001:04. Elemento

Dettagli

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice INSEGNAMENTO DI LABORATORIO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III INTRODUZIONE ALLA RICERCA SPERIMENTALE (PARTE III) PROF. VINCENZO BONAZZA Indice 1 L ipotesi -----------------------------------------------------------

Dettagli

ginecomastia aumento di volume della mammella maschile, mono o bilateralmente

ginecomastia aumento di volume della mammella maschile, mono o bilateralmente ginecomastia aumento di volume della mammella maschile, mono o bilateralmente diagnosi differenziale: carcinoma della mammella sono elementi di sospetto: monolateralità, rapido sviluppo Primitiva: puberale,

Dettagli

Innanzitutto la tipologia merceologica : packaging piccolo o molto piccolo.

Innanzitutto la tipologia merceologica : packaging piccolo o molto piccolo. 1 Sommario INTRODUZIONE... 3 PERCHE IL VOICE E ADATTO AL SETTORE FARMACEUTICO... 3 AMBITI IN CUI IL VOICE RISULTA PARTICOLARMENTE UTILE... 5 PARAMETRIZZAZIONE... 6 2 INTRODUZIONE La soluzione Voice InFarma

Dettagli

Telomeri e citochine infiammatorie in pazienti con malattia di Alzheimer a diversa velocità di progressione

Telomeri e citochine infiammatorie in pazienti con malattia di Alzheimer a diversa velocità di progressione Telomeri e citochine infiammatorie in pazienti con malattia di Alzheimer a diversa velocità di progressione E. Tedone 1, B. Arosio 1,2, A. Cattaneo 3, C. Gussago 1, F. Colombo 3, M. Casati 2, E. Ferri

Dettagli

Introduzione del test HPV come test di screening primario: un analisi di Budget Impact. Guglielmo Ronco, CPO Piemonte Maria Calvia

Introduzione del test HPV come test di screening primario: un analisi di Budget Impact. Guglielmo Ronco, CPO Piemonte Maria Calvia Introduzione del test HPV come test di screening primario: un analisi di Budget Impact. Guglielmo Ronco, CPO Piemonte Maria Calvia Introduzione del test HPV: un analisi di Budget Impact. Caratteristiche

Dettagli

REPORT FINALE DEL PROGETTO III Controllo di qualità nazionale per la valutazione delle mutazioni di RAS nel carcinoma del colon-retto -2014

REPORT FINALE DEL PROGETTO III Controllo di qualità nazionale per la valutazione delle mutazioni di RAS nel carcinoma del colon-retto -2014 REPORT FINALE DEL PROGETTO III Controllo di qualità nazionale per la valutazione delle mutazioni di RAS nel carcinoma del colon-retto -2014 Il Comitato Scientifico AIOM e SIAPEC-IAP ha organizzato per

Dettagli

Unità Operativa di Medicina Nucleare

Unità Operativa di Medicina Nucleare Parte Seconda (per il Medico di Famiglia) INDICAZIONI "APPROPRIATE" Nonostante la documentata efficacia diagnostica, la diffusione dei tomografi PET/CT sul territorio nazionale e regionale è ancora limitata

Dettagli

Il Pap test di triage

Il Pap test di triage La Citologia negli screening oncologici Roma, 19 novembre 2014 Il Pap test di triage nello screening con test HPV Maria Luisa Schiboni UOC Anatomia Patologica, Osp S.Giovanni - Roma Il Pap test di triage

Dettagli

Caratteristiche di un controllo di qualità esterno (VEQ) ed interno per test HPV primario di screening: presentazione documento aggiornato

Caratteristiche di un controllo di qualità esterno (VEQ) ed interno per test HPV primario di screening: presentazione documento aggiornato Convegno Nazionale GISCi 2015 Finalborgo (SV), 21-22 maggio 2015 Caratteristiche di un controllo di qualità esterno (VEQ) ed interno per test HPV primario di screening: presentazione documento aggiornato

Dettagli

L orizzonte temporale nei prospetti semplificati dei fondi aperti. Nota di studio. Ufficio Studi

L orizzonte temporale nei prospetti semplificati dei fondi aperti. Nota di studio. Ufficio Studi L orizzonte temporale nei prospetti semplificati dei fondi aperti Nota di studio Ufficio Studi Gennaio 2012 1 1] Premessa Nel corso del 2010 uno degli obiettivi del Gruppo di Lavoro Rischio e Classificazione

Dettagli

ANALISI CRITICA DELLA DOCUMENTAZIONE TECNICA RELATIVA ALLA CENTRALE TERMOELETTRICA DI QUILIANO E VADO LIGURE

ANALISI CRITICA DELLA DOCUMENTAZIONE TECNICA RELATIVA ALLA CENTRALE TERMOELETTRICA DI QUILIANO E VADO LIGURE 6.1 Salute umana Dall analisi della documentazione di progetto sottoposta ad autorizzazione emerge come la tematica della Salute Umana sia stata affrontata in modo inadeguato, ovvero con estrema superficialità

Dettagli

Il concetto di valore medio in generale

Il concetto di valore medio in generale Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo

Dettagli