Chi è? Definizione art. 2 legge 81 del chi insegna professionalmente, anche in modo non esclusivo e non continuativo, a persone singole ed a
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- Franco Viviani
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2 Chi è? Definizione art. 2 legge 81 del chi insegna professionalmente, anche in modo non esclusivo e non continuativo, a persone singole ed a gruppi di persone, le tecniche sciistiche in tutte le loro specializzazioni, esercitate con qualsiasi tipo di attrezzo, su piste da sci, itinerari sciistici, percorsi di sci fuori pista ed in escursioni con gli sci che non comportino difficoltà richiedenti l uso di tecniche e materiali alpinistici, quali ad esempio corda, piccozza, ramponi.
3 A livello provinciale art. 24 l.p. 20 del È maestro di sci chi insegna professionalmente, anche in modo non esclusivo e non continuativo, a persone singole e a gruppi di persone, le tecniche sciistiche in tutte le loro specializzazioni, esercitate con qualsiasi tipo di attrezzo, su piste da sci, itinerari sciistici, percorsi di sci fuori pista e in escursioni con gli sci che non comportino difficoltà richiedenti l'uso di tecniche e materiali alpinistici, quali ad esempio corda, piccozza, ramponi. 1 bis. Nell'esercizio della propria attività professionale il maestro di sci educa lo sciatore ad affrontare le piste in sicurezza e ad osservare le regole di comportamento previste dall'articolo 51 della legge provinciale 21 aprile 1987, n. 7 (legge provinciale sugli impianti a fune), nonché, quale operatore turistico, avvicina lo sciatore all'ambiente alpino nel rispetto delle sue specificità naturali, collaborando con la Provincia, le comunità, i comuni e le organizzazioni locali operanti nel settore della promozione turistica al fine di far conoscere l'ambiente naturale montano, le tradizioni e le vocazioni territoriali locali nella pratica dello sci.
4 Prestazione d opera intellettuale Art codice civile Prevalente componente didattica Esercizio della professione subordinato all ottenimento di una specifica abilitazione e alla successiva iscrizione all albo professionale (Articolo 3 della legge quadro n. 81del 1991 L esercizio della professione di maestro di sci è subordinata alla iscrizione in appositi albi professionali regionali tenuti ( ) dal rispettivo collegio regionale dei maestri di sci. ) Obiettivo = tutela dell utente
5 Art 348 codice penale Chiunque abusivamente esercita una professione, per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato, è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa da centotre euro a cinquecentosedici euro. Caratteristiche: un attività per la quale è richiesta una particolare abilitazione che nei fatti non si possiede, a nulla rilevando che tale attività sia sostanzialmente conforme ai dettami della tecnica professionale sufficiente anche il compimento di una isolata od occasionale prestazione irrilevante lo scopo di lucro e, in genere, qualsiasi movente di carattere privato o di beneficenza non esclude il reato la gratuità della prestazione professionale o il consenso del destinatario della prestazione abusiva
6 Il reato previsto all articolo 348 c.p. richiede la sola spendita del ruolo professionale di chi impartisce degli insegnamenti. Qualora tra esperto e discente non si instauri alcun rapporto di prestazione professionale è il caso dell insegnamento tra amici, parenti e così via neppure il fatto assume alcun rilievo penale.
7 Frequentazione corsi teorici (nozioni teoriche), tecnico pratici (conoscenza e pratica delle tecniche sciistiche) e didattici (metodologie di insegnamento delle tecniche sciistiche ) Esami tecnico-didattico-culturali Abilitazione professionale all insegnamento dello sci (discipline alpine discipline del fondo discipline dello snowboard)
8 Requisiti: Abilitazione all esercizio della professione di maestro di sci Cittadinanza italiana o di altro Stato straniero Diploma di istruzione secondaria di primo grado Idoneità psico-fisica all esercizio della professione NO condanne penali Validità iscrizione : 4 anni Rinnovo iscrizione all albo: Frequenza di un corso di aggiornamento Mantenimento dei requisiti di iscrizione Cancellazione: Perdita dei requisiti di iscrizione Trasferimento in altro albo Sanzione disciplinare
9 Art 29, comma 1 bis, legge provinciale 23 del 1990 La frequenza dei primi moduli dei corsi tecnicopratici, didattici e culturali e il superamento dei relativi esami consente di conseguire la qualifica di allievo maestro di sci nelle diverse discipline previste dall'articolo 30 secondo quanto disposto dal regolamento di esecuzione di questa legge. L'allievo maestro di sci può svolgere, nell'ambito di una scuola di sci e sotto la vigilanza del direttore della stessa, per un periodo massimo di sei mesi distribuiti nell'arco di due stagioni invernali, l'attività di insegnamento della propria disciplina nei campi scuola ovvero fino al livello tecnico previsto dal regolamento di esecuzione di questa legge.
10 Per maestri di sci abilitati Specifica preparazione tecnico-didattica in alcuni settori Direttore tecnico di scuola di sci (iscrizione da almeno 5 anni all albo professionale maestri sci) Insegnamento dello sci ai bambini Insegnamento dello sci in lingua straniera (inglese tedesco francese) Insegnamento dello sci ai disabili Insegnamento del telemark Insegnamento del freeride, freestyle e new school
11 Qualifica di istruttore nazionale per maestri di sci rilasciata dalla FISI Ai fini del riconoscimento quale scuola di sci, valgono come diplomi di specializzazione anche: Qualifica di allenatore nelle discipline alpine, del fondo e dello snowboard Qualifica di istruttore di telemark Qualifica di guida alpina-maestro di alpinismo e aspirante guida
12 E organo di autogoverno e autodisciplina Composto da maestri di sci iscritti all albo e maestri di sci residenti nel territorio provinciale che abbiano cessato l attività per anzianità o invalidità Organi: Assemblea (tutti i componenti approvazione bilancio consuntivo, elezione consiglio direttivo, adozione regolamenti interni ) Consiglio direttivo (membri eletti funzioni di iscrizioni e tenuta albo, vigilanza su esercizio professione) Presidente (compiti di rappresentanza e coordinamento)
13 Organizzazione di più maestri di sci per esercitare in modo coordinato la loro attività No autorizzazione bensì riconoscimento dell avvenuta costituzione
14 Caratteristiche: Adesione minima di 18 maestri di sci (4 per il fondo e 5 per lo snowboard) Possesso da parte di un terzo del corpo insegnante di un diploma di specializzazione (almeno 3) Direzione tecnica affidata ad un maestro di sci in possesso del relativo diploma di specializzazione Adeguata copertura assicurativa Disponibilità di una sede adeguata e stabile Ordinamento interno della scuola ispirato a forme democratiche di partecipazione Impegno della scuola a prestare la propria opera nelle operazioni straordinarie di soccorso e a collaborare per la diffusione della pratica dello sci e l incremento dell afflusso turistico nelle stazioni invernali della provincia Denominazione della scuola tale da non creare confusione con quella di altre scuole eventualmente esistenti in zona Presenza di impianti di risalita ed effettiva disponibilità di un'area sciabile, per le scuole nelle discipline alpine e nelle discipline dello snowboard, e di piste da fondo per le scuole nella disciplina del fondo.
15 E il maestro di sci, in possesso di uno specifico diploma di specializzazione, al quale è affidata l attività di coordinamento tecnico funzionale della scuola e la rappresentanza legale della stessa (cioè il potere di agire in nome e per conto della scuola di sci e di rappresentare la stessa di fronte a terzi). Il direttore non è la scuola, la rappresenta solamente!
16 Libertà di stabilimento (Artt Trattato UE) Possibilità di partecipare in maniera stabile e continuativa alla vita economica di uno Stato membro diverso da quello di origine Decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206 (Stati UE) Decreto legislativo 2 maggio 1998, n. 286 e DPR 31 agosto 1999, n. 394 (per stati extra UE) Art. 27 bis, comma 4, l.p. 20 del 1993 Libera prestazione di servizi (Artt Trattato UE ) Attività temporanea, limitata nel tempo, occasionale, senza integrazione nel contesto economico e sociale dello Stato membro (ogni cittadino comunitario legalmente stabilito in uno Stato membro può prestare i suoi servizi temporaneamente e occasionalmente in un altro Stato membro con il suo titolo professionale di origine - o in virtù dell esperienza maturata ) Decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206 (Stati UE) Art. 27 bis, comma 5, l.p. 20 del 1993
17 Se maestri di altre regioni o BZ possono iscriversi ad albo TN previo superamento esame che accerti la conoscenza del territorio provinciale, della geografia, dell ambiente montano e della normativa provinciale concernente la professione di maestro di sci e la sicurezza sulle piste da sci e all accertamento che l idoneità tecnica sia stata conseguita con criteri analoghi a quelli previsti dalla l.p. 20/1993. Se maestri di sci stranieri riconoscimento professione anche a seguito di eventuali misure compensative ed iscrizione all albo Art 27 bis lp 20 del 1993 Il riconoscimento professionale è effettuato dalla struttura provinciale competente in materia di turismo sulla base della valutazione delle qualifiche professionali acquisite all estero, espressa nell ambito di una conferenza di servizi appositamente indetta
18 Presentazione della domanda di riconoscimento dell equivalenza del titolo inoltrata all autorità competente (art. 16) Valutazione dei titoli abilitativi e professionali (o dell esperienza professionale maturata) da parte della conferenza di servizi Eventuale applicazione di misure compensative (prova attitudinale/tirocinio di adattamento)
19 Se maestri di altre regioni o BZ, comunicazione preventiva (30gg) al collegio provinciale maestri di sci su periodo di attività e località Se maestri UE, con stabile insediamento in Stato straniero e possesso del titolo abilitativo o attestazione di una corrispondente formazione professionale specifica o esperienza di 2 anni negli ultimi 10, comunicazione preventiva (30gg) alla Provincia autonoma di Trento su periodo di attività e località Se cittadino extra UE, solo in accompagnamento dei propri clienti o all interno di una scuola riconosciuta
20 RESPONSABILITA situazioni nelle quali un soggetto (detto RESPONSABILE) è chiamato a rispondere in prima persona di determinati fatti o accadimenti. Fatti antigiuridici fatti contrari agli interessi tutelati dall ordinamento giuridico
21 Responsabilità penale = funzione repressiva sanzioni detentive reclusione o arresto (in base al tipo di reato) e sanzioni pecuniarie - multa o ammenda (in base al tipo di reato) Responsabilità civile = funzione risarcitoria Risarcimento per equivalente pagamento in denarooppure Risarcimento in forma specifica ricostituzione della situazione preesistente, a spese e cura del responsabile-
22 E risposta dell ordinamento a comportamenti socialmente pericolosi Caratteristiche: l elemento oggettivo il fatto verificatosi deve costituire reato; il nesso di causalità stretto collegamento tra comportamento tenuto dal soggetto e evento verificatosi (se il soggetto non si fosse comportato in quel modo, l evento non si sarebbe certamente verificato); la capacità di intendere e di volere del soggetto responsabile - il fatto deve essere la conseguenza di un comportamento cosciente del reo; l assenza di cause o motivi che giustifichino il comportamento tenuto dal soggetto responsabile - il comportamento non deve essere stato determinato da uno stato di necessità o da circostanze particolari che rendono lecito il fatto; l elemento soggettivo (o psicologico): il fatto o evento verificatosi deve essere addebitabile, anche da un punto di vista psicologico, all autore.
23 DOLO atteggiamento psicologico nel quale l evento è previsto e voluto dal reo come conseguenza della sua azione o omissione COLPA atteggiamento psicologico nel quale l evento non è voluto dal responsabile, ciononostante l evento si verifica perché ci si è comportati con: negligenza mancanza di diligenza, precisione, attenzione e accuratezza richieste nel caso specifico imprudenza mancanza di prudenza ed avvedutezza; potrebbe altrimenti definirsi come un insufficiente attenzione nel compiere una determinata attività imperizia mancanza di perizia, ovvero di preparazione e di attitudine a svolgere una determinata attività Oppure vi è stata inosservanza della legge, regolamenti ordini o discipline Responsabilità quando l evento verificatosi era prevedibile ed evitabile
24 Responsabilità civile: Contrattuale Extracontrattuale E la risposta dell ordinamento a una lesione di un diritto spettante a un soggetto in forza di un contratto (responsabilità contrattuale) o da fatto illecito (responsabilità extracontrattuale) Responsabilità civile anche a prescindere dall atteggiamento psicologico del responsabile ed anche per fatti altrui
25 Contratto = accordo di due o più parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale (art codice civile) Forme di conclusione di un contratto per iscritto oralmente attraverso un comportamento concludente (es. obliterazione biglietto bus) Contratti tipici (previsti dalla legge es. codice civile) e atipici (non previsti e regolati dalla legge) Elementi costitutivi: causa: ragione o scopo del contratto oggetto: contenuto concreto debitore: soggetto tenuto a compiere una determinata prestazione creditore: soggetto in favore del quale detta prestazione deve essere eseguita
26 La prestazione deve essere esatta e tempestiva Nel caso in cui non siano stati concordati i termini esatti e le modalità della prestazione, necessario confronto mentale tra comportamento tenuto dal debitore e modello ideale di comportamento Persona di buon senso ( buon padre di famiglia ) Nel caso di attività professionali natura dell attività esercitata dal professionista ( buon professionista )
27 In caso di inadempimento: Adempimento coatto e Risarcimento del danno (per danno emergente e per lucro cessante) Articolo 1218 Codice Civile il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta è tenuto al risarcimento del danno se non prova che l inadempimento o il ritardo è stato determinato da impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile Articolo 1176 Codice Civile Nell adempiere all obbligazione, il debitore deve usare la diligenza del buon padre di famiglia. Nell adempimento delle obbligazioni inerenti l esercizio di un attività professionale, la diligenza deve valutarsi con riguardo alla natura dell attività esercitata
28 Il contratto di insegnamento sciistico è il contratto in forza del quale il maestro si impegna, a fronte di un corrispettivo in denaro, ad insegnare le tecniche sciistiche e le regole di comportamento all interno delle aree sciabili al proprio cliente
29 Obbligazioni maestro Il maestro è tenuto a impartire l insegnamento delle tecniche sciistiche in tutte le loro specializzazioni con la diligenza media richiesta dalla professione (es. standard prescrizioni tecniche e didattiche manuali FISI) Obbligo di protezione proporzionale a grado maturità e conoscenze allievi Nel caso di allievi minorenni, anche obbligo di vigilare sulla condotta degli allievi che gli vengono affidati Obbligazioni allievo L allievo è tenuto a corrispondere il prezzo pattuito Comportarsi durante la lezione con correttezza e buona fede Se violazione di questi obblighi inadempimento
30 Responsabilità che nasce da fatto illecito Art.2043 codice civile ( Qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno ) neminem laedere Caratteristiche: Il fatto illecito: comportamento umano, commissivo od omissivo (obbligo giuridico di attivarsi per evitare che un tale danno si verificasse), che lede un bene giuridico altrui Il danno ingiusto: è la lesione di un bene giuridico altrui o di un interesse meritevole di tutela Il nesso di causalità: fra fatto e danno (come per la responsabilità penale) Dolo o colpa: elemento psicologico del soggetto (come per la responsabilità penale)
31 Articolo 2047 Codice Civile in caso di danno cagionato da persona incapace di intendere o di volere, il risarcimento è dovuto da chi sia tenuto alla sorveglianza dell incapace, salvo che non provi di non aver potuto impedire il fatto Articolo 2048 Codice Civile I precettori e coloro che insegnano un mestiere o un arte sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza. Le persone indicate nei commi precedenti sono liberate dalla responsabilità soltanto se provano di non aver potuto impedire il fatto. (continua)
32 La responsabilità extracontrattuale nel caso di DANNO PROVOCATO A TERZI DALL INCAPACE O DAL MINORE sorge tutte le volte in cui il soggetto indicato dalle stesse norme come responsabile (sorvegliante, genitore, insegnante etc.) non riesca a dare la prova di non aver potuto impedire il fatto. In questi casi la responsabilità è presunta fino a prova contraria. L attività di insegnamento deve essere adeguata (adeguatezza da valutare in base ad attività ed età/preparazione del minore o dell allievo)
33 Grazie per l attenzione! giulia.fellin@provincia.tn.it
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