AFFIDAMENTI INCARICHI DI SERVIZI TECNICI ATTINENTI ALL'ARCHITETTURA ED ALL'INGEGNERIA

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1 AFFIDAMENTI INCARICHI DI SERVIZI TECNICI ATTINENTI ALL'ARCHITETTURA ED ALL'INGEGNERIA Nel far seguito a quanto emerso nel corso dell'incontro illustrativo delle novità apportate dal Codice dei Contratti e relativo Regolamento di attuazione, promosso dallo scrivente e tenutosi lo scorso 9 giugno, si evidenziano di seguito alcune utili indicazioni da seguire per l'affidamento degli incarichi di progettazione. Ciò tenuto conto della diffusa prassi che ha inteso applicare la normativa di riferimento per l'affidamento di ciascun incarico, assumendo quale parametro quello della sommatoria del valore delle prestazioni di servizio complessivamente affidabili a professionista esterno all'amministrazione. La questione nasce dalla valenza da ascrivere alla disposizione contenuta nell'articolo 8 comma 4 del D.P.G.P. 30 settembre 1994 n /Leg e ss.mm. (recante il Regolamento di attuazione della L.P. 10 settembre 1993, n. 26 e ss.mm.) in rapporto all'ordinamento vigente in materia di lavori pubblici sia in ambito nazionale che provinciale, disposizione che è stata abrogata dall'articolo 52 della L.P. n. 7/2011. Tale soppressione che comporta il venir meno del divieto di cumulo di incarichi pare necessitata dal disposto della comma 6 dell'articolo 3 della L.P. n. 26/93 e ss.mm. in vigore dallo scorso 28 aprile che recita testualmente: Ai fini della scelta della procedura di affidamento, per il calcolo dell'importo degli affidamenti di cui all'articolo 20, è preso in considerazione il valore stimato della prestazione oggetto di ciascun contratto.

2 In via preliminare ricordiamo che l'articolo 8 comma 4 del D.P.G.P. n Leg./1994 recitava Al fine dell'individuazione del valore stimato delle prestazioni oggetto di contratto, ai sensi del comma 1, gli incarichi relativi alle diverse specializzazioni esistenti sono considerati distintamente, in base al valore di ciascuno di essi. Nel caso in cui si intenda affidare allo stesso soggetto esterno, anche mediante una determinazione adottata successivamente, tutte le prestazioni specialistiche o una pluralità di esse, il valore relativo a tali prestazioni deve essere considerato complessivamente. L'intenzione dell'amministrazione di riservarsi l'eventuale affidamento diretto dell'incarico di direzione lavori al progettista deve essere comunque prevista nell'invito, con l'indicazione del costo relativo. Analogamente si procede nel caso in cui si intenda affidare direttamente l'incarico di coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione al soggetto già incaricato del coordinamento della sicurezza in fase di progettazione.. In rapporto a detta disposizione si colloca la norma dell'articolo 3 della L.P. n. 26/93 e ss.mm. che al comma 3 dispone: Nessun progetto d'opera può essere frazionato per escluderlo dall'applicazione delle disposizioni della presente legge concernenti le modalità di affidamento. Se l'opera è divisa in lotti, ogni lotto deve essere funzionale. oggi da leggere in raffronto al quanto sancito dal citato comma 6 dello stesso articolo 3.

3 Le due disposizioni citate si pongono in relazione, avuto riguardo alla circostanza che la disciplina provinciale in materia di affidamenti di incarichi di progettazione e altre attività tecniche appare, quanto meno sul piano delle fonti, in contrasto con la disciplina introdotta a livello nazionale dal D.L.gs. n. 163/2006 e ss.mm., norma quest'ultima di recepimento nell'ordinamento nazionale delle direttive comunitarie in materia di affidamenti di appalti di lavori, servizi e forniture. Al riguardo, preme evidenziare da subito la circostanza che la norma di legge provinciale in materia di affidamento di incarichi progettazione (art. 20 della L.P. n. 26/93) è stata fatto oggetto di novella legislativa ad opera della L.P. 24 luglio 208 n. 10 sottoposta quest'ultima al vaglio della Corte Costituzionale che con Sentenza n. 45/2010 ne ha sancito per la disciplina in argomento la coerenza con il tessuto costituzionale di riparto di attribuzioni fra lo Stato e la Provincia Autonoma di Trento. In assenza di una norma che descriva il modello cui riferirsi è bene ricordare che ai fini del valore della prestazione dedotta nell'affidamento cui correlare la disciplina ad esso applicabile il legislatore nazionale (e pertanto a maggior ragione il Legislatore provinciale che ne sembra aver recepito lo spirito nel dettare la disposizione del comma 6 del più volte citato articolo 3 della L.p. n. 26/93 e ss.mm) ha operato la scelta di poter considerare l'importo relativo a ciascun oggetto di affidamento contemplato dalla norma di cui all'articolo 91 del D.l.gs. m. 163/2006 e ss..mm. (per la Provincia di Trento l'articolo 8 del D.P.G.P. n

4 Leg/2004 in attuazione dell'art. 20 della L.P. n. 26/93 e ss.mm.) quali la progettazione (nei livelli in cui essa si articola), la direzione dei lavori (per la Provincia l'articolo 22 della L.P. n. 26/93), il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione nonché il collaudo (cui deve aggiungersi la verifica del progetto in sede di validazione quale introdotta dalla legislazione nazionale). Tale interpretazione è avvalorata dalla circostanza che il Legislatore nazionale ha espressamente isolato una sola ipotesi in cui deve essere considerata la somma del valore della progettazione (nei livelli in cui essa si articola), della direzione dei lavori (per la Provincia l'articolo 22 della L.P. n. 26/93) e del coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione in relazione alla soglia di applicazione del diritto comunitario. Tale ipotesi è quella dell'affidamento diretto della direzione dei lavori e del coordinamento per la sicurezza in fase di esecuzione al progettista che può avvenire, nel caso in cui il valore complessivo delle prestazioni come sopra considerate non superi la soglia di applicazione del diritto comunitario, soltanto ove espressamente previsto dal bando di gara. Sotto altro profilo ad avvalorare detta interpretazione soccorre anche il tenore del comma 4 del citato articolo 91 del Codice che considera quale ipotesi tipica l'affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva allo stesso professionista, circostanza ben difficilmente configurabile ove si dovesse riferire per il sistema di affidamento alla somma di tutti gli incarichi astrattamente affidabili all'esterno.

5 A corollario, la non applicazione ORDINE DEGLI della INGEGNERI sommatoria di tutte le attività di progettazione e tecniche in genere ai fini della valutazione di quale sistema di affido da utilizzare per ciascuna delle attività comporta che ciascuna di dette attività non si configuri quale lotto nell'accezione che detto termine ha nell'ordinamento in materia di contratti pubblici, a presidio del quale esiste il principio generale di non suddivisione artificiosa. Anche l'autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici nelle Linee guida per l'affidamento dei servizi attinenti all'architettura ed all'ingegneria approvate con Determinazione 27 luglio 2010 n. 5 ha confermato il fatto che le prestazioni oggetto dell'articolo 91 possono essere fatte oggetto di separato affidamento (si veda Linee Guida sub paragrafo 1.1 e 2.2.). In particolare al punto 1.1 della Determinazione nr. 5/2010, l'avcp precisa che l'affidamento dei servizi è disciplinato dall'articolo 91 del Codice in relazione all'importo dei relativi corrispettivi. Inoltre, sempre nello stesso paragrafo l'avcp ricorda che per la indizione di gare di appalto di servizi tecnici, occorre effettuare tre operazioni preliminari, tra le quali spicca quella di determinazione del corrispettivo del servizio tecnico da porre a base di gara, in questo non facendo alcun cenno al fatto che si debba considerare la somma degli importi di tutti i servizi tecnici previsti.

6 Da quanto sopra consegue che il carattere eventualmente eversivo della disposizione regolamentare provinciale in argomento possa venire in rilievo nel caso in cui si operi un affidamento di prestazioni relative a specializzazioni esistenti che per tabulas debbono trovare collocazione all'interno dei servizi per l'architettura e per l'ingegneria e altre attività tecniche di cui al citato articolo 91 del D.L.gs. n. 163/2006 e ss.mm.. In assenza di un criterio legale pare utile riferirsi alla ricostruzione che in giurisprudenza è stata data al tema della suddivisione artificiosa. Al riguardo per il giudice amministrativo il limite oggettivo del frazionamento, senza che tale operazione non si atteggi a suddivisione artificiosa, si colloca nella autonomia funzionale di ciò che è fatto oggetto di affidamento separato. Sotto tale angolo visuale la norma regolamentare provinciale pare possa trovare applicazione tutte le volte in cui l'oggetto della prestazione di servizio tecnico possa rivendicare i caratteri della autonomia funzionale, intendendosi per questa un insieme di caratteristiche peculiari. In buona sostanza l'oggetto dell'attività assume una sua individualità per la quale quel soggetto può assumersi una responsabilità riferita ad un oggetto definito ed autonomo. In termini operativi quanto sopra enunciato comporta che: l'importo cui collegare la disciplina di affidamento è quello del singolo incarico; in relazione all'importo di affidamento è bene ricordare che l'incarico diretto

7 è ammesso per importi stimati di parcella fino a ,00.-; non sussiste più il divieto di cumulo di incarichi fermo restando l'obbligo di giustificare l'affidamento diretto, nei casi in cui sia previsto dall'ordinamento, nel rispetto dei principi di trasparenza, non discriminazione, efficacia ed efficienza della P.A..

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