LA GENETICA MENDELIANA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LA GENETICA MENDELIANA"

Transcript

1 LA GENETIA MENDELIANA Gli studi di Mendel hanno appesentato una tappa fondamentale nello sviluppo della genetia. i pae quindi giusto dediae un po di spazio a questo pesonaggio, he, ome spesso aade pe le gandi ivoluzioni di pensieo, non ea uno sienziato, ma solo quello he oggi si potebbe definie un amatoe. Gego Mendel e i suoi espeimenti Gego Mendel, infatti, ea un monao he viveva e insegnava sienze nel monasteo della ittà he oggi si hiama Bno e si tova nella epubblia ea (ma a quei tempi il suo nome ea Bün e faeva pate dell Austia). Mendel ea nato nel 1822 e fu odinato saedote nel Diei anni dopo iniziò i suoi famosi espeimenti, he avebbeo ivoluzionato l alloa nasente genetia. In patiolae, Mendel fee lo sfozo di apie se le ossevazioni he anhe alti studiosi avevano effettuato sulla somiglianza ta genitoi e figli potevano ispondee a una legge geneale e quindi essee pevisti. Mendel pubbliò i isultati dei suoi studi negli anni , ma questi fuono del tutto ignoati dalla sienza uffiiale. Solo nel 1900, ben 16 anni dopo la sua mote, i lavoi di Mendel venneo isopeti e finalmente appezzati pe il loo effettivo valoe. Mendel elaboò le sue teoie lavoando su una speie he si pesta patiolamente bene agli espeimenti di genetia: il pisello. Si tatta, infatti, di una speie faile da oltivae, anhe in limi igidi ome quelli del ento Euopa. Inolte, il pisello è tipiamente autogamo (si ipodue ioè pe autofeondazione), ma è elativamente semplie inoiae due individui: è suffiiente eliminae da quello he funzioneà ome genitoe femminile tutte le pati mashili dei suoi fioi. In tal modo, i semi podotti non potanno he deivae da inoio. Inolte, tattandosi di una pianta annuale, è in gado di fonie la disendenza pohi mesi dopo la semina. I aattei studiati da Mendel eano 7 ed avevano la peogativa di pote essee manifestati in due fome altenative, nettamente diffeenziate ta di loo. Ad esempio, pe quanto onene il aattee oloe dei otiledoni, si avevano piante on otiledoni gialli e piante on otiledoni vedi. Analogamente la supefiie dei semi poteva essee lisia oppue ugosa. Gli alti aattei onsideati da Mendel iguadavano il oloe del tegumento del seme (biano oppue gigio), la foma dei baelli (piena oppue stozzata), il oloe dei baelli immatui (vede oppue giallo), la disposizione dei baelli (apiale oppue teminale), l altezza della pianta (nana oppue ampiante). La pima legge di Mendel Mendel iniziò a selezionae piante he diffeivano solo pe un aattee e he onsevavano tale aspetto anhe nella disendenza ottenuta pe autofeondazione. In seguito inoiò ta loo

2 piante he pesentavano aattei altenativi ed ottenne una geneazione figliale, hiamata F 1 in ontasto on la geneazione dei genitoi he venne definita P. Mendel ossevò he gli individui della F 1 eano tutti uguali ed assomigliavano ad uno solo dei genitoi. La foma del aattee manifestata dalla geneazione F 1 (detta anhe ibida) fu definita dominante, mente quella he ea sompasa eessiva. Mendel ottenne gli stessi isultati anhe effettuando il osiddetto inoio eipoo, quello ioè in ui i aattei eano invetiti ispetto alla funzionalità sessuale degli individui. Tali isultati onsentiono a Mendel di definie la pima delle leggi he potano il suo nome: inoiando due individui he diffeisono pe un aattee, si ottiene una pogenie unifome e he pesenta solo il aattee dominante. La seonda legge di Mendel Mendel lasiò poi he la F 1 si autofeondasse ed ottenne una nuova geneazione, definita F 2. Questa non ea più ostituita da individui tutti uguali, ma entambe le manifestazione del aattee eano pesenti. Il aattee dominante ea peò più numeoso del eessivo, on un appoto all inia pai a 3 : 1 (ioè 75% dominanti e 25% eessivi). Quindi, il aattee eessivo, he non si ea manifestato nella F 1 doveva omunque essee pesente, anhe se evidentemente nasosto. Mendel poté osì elaboae la seonda delle sue leggi: l autofeondazione della geneazione F 1 oigina una popolazione F 2 in ui si ha la iompasa del aattee eessivo, sia pue limitatamente ad un quato degli individui. Questo fenomeno pende il nome di segegazione. A questo punto è neessaio affinae le noste onosenze di temini, in modo da pote poedee più apidamente. Definiamo quindi gene un fattoe eeditaio, in patia un segmento di DNA he odifia pe una eta poteina, la quale a sua volta è esponsabile della manifestazione di un eto aattee. Ogni gene può essee ostituito da due fome altenative (due segmenti di DNA divesi, he odifiano pe poteine divese e poduono quindi effetti visibili diffeenziati): iasuna di tali fome pende il nome di allele. Genealmente gli alleli si indiano on una lettea, maiusola se l allele è dominante e minusola se l allele è eessivo. Ogni individuo avà quindi due alleli, in quanto il gene è pesente su entambi i omosomi omologhi. Se i due alleli sono uguali, l individuo saà omozigote pe quel aattee, se invee sono divesi saà eteozigote. Ovviamente esistono due tipi di omozigosi, quella dominante (ad esempio AA) e quella eessiva (aa). Definiamo infine ome genotipo la ostituzione genetia di un individuo, ioè la desizione degli alleli he sono ontenuti nei suoi omosomi. Il fenotipo è invee quello he noi vediamo, ioè la manifestazione del aattee. Un genotipo saà quindi, ad esempio, AA oppue Aa oppue anoa aa. Un fenotipo saà invee vede, oppue giallo.

3 Possiamo quindi finalmente apie i isultati ottenuti da Mendel. onsideiamo il aattee foma dei semi, in ui l allele S (seme lisio) domina sull allele s (seme ugoso). L inoio iniziale effettuato da Mendel ea, evidentemente, SS x ss. Il pimo individuo non ha potuto podue he gameti on l allele S (iodiamo he i gameti si oiginano a seguito di meiosi e ontengono quindi solo uno dei omosomi omologhi: avanno quindi anhe solo un allele). Analogamente, il seondo individuo podue soltanto gameti ontenenti l allele s. Dalla loo unione non si potanno quindi he fomae individui eteozigoti Ss, i quali sono in effetti tutti uguali e manifestano solo una delle fome dei genitoi (nel aso speifio il seme lisio, he è dominante). Eo quindi spiegata la pima legge di Mendel. Venendo alla seonda legge di Mendel, dobbiamo onsideae l autofeondazione dell eteozigote. Questi, a diffeenza dei suoi genitoi, podue gameti di due tipi divesi: aluni (il 50% pe l esattezza) ontengono l allele S ed alti (anoa il 50%) l allele s. I gameti si ombinano poi a due a due duante la feondazione in modo del tutto asuale. Potemo quindi avee zigoti SS, ss, Ss oppue ss. Si vede subito he te di essi manifestano il aattee dominante (SS, Ss e ss), mente solo uno daà il aattee eessivo (ss). Abbiamo quindi la segegazione fenotipia 3 dominanti a 1 eessivo he ostituise il dettato della seonda legge di Mendel. ome abbiamo visto, l omozigote dominante e l eteozigote pesentano lo stesso fenotipo, ioè appaiono identii all ossevazione visiva. Pe poteli distinguee dobbiamo analizzae la loo pogenie, effettuae ioè quello he si hiama un test di pogenie. Il test di pogenie più omune ed utile è il osiddetto einoio, nel quale si inoia l individuo di ui vogliamo definie il genotipo on l omozigote eessivo. Infatti, la disendenza dell omozigote dominante on quello eessivo poduà individui on fenotipo dominante, ma sopattutto tutti uguali: AA x aa 100% Aa. L eteozigote, invee, oigineà una pogenie pe metà dominante e pe metà eessiva: Aa x aa 50% Aa e 50% aa. La teza legge di Mendel A questo punto Mendel povò a lavoae on due aattei ontempoaneamente. Ad esempio, inoiò piselli gialli e lisi (aattei dominanti) on piselli vedi e ugosi (eessivi). Ottenne, in aodo on la sua pima legge, individui tutti uguali e fenotipiamente dominanti pe entambi i aattei. Infatti: GGLL x ggll GgLl In F 2 ossevò peò la pesenza di ben quatto fenotipi, due uguali a quelli dei paentali (giallo lisio e vede ugoso), due invee nuovi, ioè he ombinavano in maniea oiginale i aattei dei

4 paentali (giallo ugoso e vede lisio). Questi due ultimi fenotipi pendono il nome di iombinanti, in ontasto on quelli paentali aatteistii dei pogenitoi. Le quatto lassi fenotipihe eano peò pesenti in popozioni divese, peisamente 9 (giallo lisio) : 3 (giallo ugoso) : 3 (vede lisio) : 1 (vede ugoso). Si ossevi peò he, in ealtà, la segegazione di ogni aattee ispetta la seonda legge di Mendel. Se, infatti, i limitiamo a onsideae il oloe del seme, abbiamo, in F 2, (ioe 12) gialli e (ioè 4) vedi. Ma 12 : 4 è pefettamente identio al appoto 3 : 1 he abbiamo visto aatteizzae la seonda legge di Mendel. A isultati pefettamente analoghi si aiva analizzando l alto aattee (foma del seme). La teza legge di Mendel intodue quindi il onetto di iombinazione, ioè la ompasa di nuove ombinazioni genotipihe e fenotipihe a seguito di segegazione. La spiegazione della teza legge di Mendel è la seguente: gli individui paentali poduono iasuno un solo tipo di gameti, ispettivamente GL e gl. Dall unione di tali gameti non può he fomasi un doppio eteozigote (GgLl), he peò fenotipiamente manifesta entambi i aattei dominanti. Tale ibido poduà invee gameti di tipo diveso, pehé i vai alleli si ombinano in modo del tutto asuale (ome abbiamo visto palando a poposito della meiosi). osì, il di-ibido (ibido pe due aattei) poduà gameti GL, Gl, gl e gl. Questi gameti si unianno poi a due a due, anoa asualmente, oiginando ben 16 divese ombinazioni. Pe evidenziae tali ombinazioni isulta utile appliae la osiddetta sahiea del Punnett, una tabella in ui le ighe sono ostituite dai gameti di un genitoe, le olonne dei gameti dell alto genitoe e le aselle indiano i genotipi (e i fenotipi) he si ottengono. GAMETI MASHILI GL Gl gl gl GAMETI FAMMINILI GL GGLL GGLl GgLL GgLl Gl GGLl GGll GgLl Ggll gl GgLL GgLl ggll ggll gl GgLl Ggll ggll ggll

5 Si può failmente ossevae he le 16 ombinazioni gametihe oispondono a nove divesi genotipi, a loo volta agguppabili in quatto fenotipi: giallo lisio (GGLL, GGLl, GgLL e GgLl), aselle bianhe, fequenza 9 su 16; giallo ugoso (GGll e Ggll), aselle gigio hiao, fequenza 3 su 16; vede lisio (ggll e ggll), aselle gigio intemedio, fequenza 3 su 16; vede ugoso (ggll), aselle gigio suo, fequenza 1 su 16. Si ossevi he agli stessi isultati saemmo pevenuti utilizzando un diveso inoio di patenza, e ioè GGll x ggll. L unia diffeenza saebbe stata nella definizione dei fenotipi in F 2 : infatti in questo aso giallo lisio e vede ugoso saebbeo i iombinanti e giallo ugoso e vede lisio i paentali. In onlusione, quindi, la teza legge di Mendel affema he i geni segegano in maniea indipendente gli uni dagli alti e he i fenotipi della F 2 di un di-ibido si pesentano in appoto 9:3:3:1. Allelia multipla Fino ad oa abbiamo sempe ipotizzato he il numeo di alleli possibile pe gene fosse due. In ealtà, le ose sono un po più ompliate ed esistono infatti numeosissimi geni he possono pesentae più di due altenative allelihe. Ovviamente gli individui diploidi pesenteanno sempe solo due di tali alleli, he peò vengono selti ta una gamma più ampia. Ta tali alleli si possono poi instauae i appoti lassii della genetia mendeliana. Un paio di esempi hiaià meglio il onetto. Il oloe della pelliia in oniglio è ontollato da un gene, nell ambito del quale possiamo avee quatto alleli, e peisamente, h, h e a. è dominante su tutti gli alti, h è dominante su a, mente ta h e h si instaua un patiolae appoto he pende il nome di odominanza (o dominanza intemedia): a diffeenza di quanto affemato da Mendel, infatti, in questo aso l eteozigote non è uguale all omozigote dominante, ma pesenta un fenotipo intemedio ai due omozigoti. Un appoto di odominanza esiste anhe ta h e a. iapitolando, quindi, ai 10 possibili genotipi di questo gene oispondono i seguenti fenotipi:, h, h, a oloe gigio (detto anhe selvatio) h h, h a oloe himalayano (gigio gon punta delle oehie, delle zampe e del naso nee) h h, h a oloe inillà hiao h h oloe inillà a a oloe biano (albino)

6 Una situazione analoga iguada il guppo sanguigno dell uomo. In questo aso abbiamo peò solo te alleli: I A, I B ed i. I pimi due dominano entambi su i, mente ta di loo sono odominanti. Petanto avemo he: individui I A I A e I A i avanno sangue del guppo A, individui I B I B e I B i avanno sangue del guppo B, individui I A I B avanno sangue del guppo AB, individui ii avanno sangue del guppo 0 (zeo). La deteminazione del guppo sanguigno è di fondamentale impotanza nel aso di tasfusioni: infatti è possibile ievee sangue solo del popio guppo, pena l agglutinazione del sangue stesso e la onseguente mote. Eezioni sono appesentate dai guppi AB (he possono ievee qualsiasi tipo di sangue e sono peiò detti ieventi univesali) e 0 (he, al ontaio, può donae a tutti: donatoe univesale). Il guppo sanguigno, pima dell intoduzione delle tenihe di biologia moleolae in gado di analizzae il DNA, ea anhe utilizzato pe il disonosimento di patenità. Ad esempio, un bambino on guppo A oppue B non può nasee da genitoi he hanno entambi guppo 0. Al ontaio, da due genitoi on guppo sanguigno l uno A e l alto B può nasee un bambino on guppo AB. Attenzione: può nasee: ma non è detto he quel bambino sia popio il loo figlio. ome detto, si tatta di una tenia he può solo esludee la patenità, non onfemala. Aumento dell omozigosi a seguito di autofeondazione ome abbiamo visto, l autofeondazione indue un aumento dell omozigosi. Infatti, nel passaggio da F 1 a F 2 si va da una ondizione di totale eteozigosi a una in ui omozigoti ed eteozigoti si equivalgono. Se poi autofeondiamo la F 2 (ottenendo in tal modo la geneazione F 3 ), gli omozogoti aumentano anoa: infatti gli individui he già eano omozigoti in F 2 non potanno he oiginae alti omozigoti (sia pue di tipi divesi: dominanti oppue eessivi), mente gli eteozigoti andanno inonto alla segegazione, on poduzione di omozigoti ed eteozigoti in appoto 1 a 1. Quindi, in definitiva, in F 3 avemo ¾ di omozigoti e ¼ di eteozigoti. Un agionamento analogo i pota a onludee he nella suessiva geneazione di autofeondazione (F 4 ) gli eteozigoti si iduono anoa, isultando pai al 12.5% del totale. E osì via pe le geneazioni suessive, in ui si assiste sempe ad un dimezzamento della fequenza di eteozigoti. L andamento è shematizzato nella seguente tabella.

7 GENEAZIONE OMOZIGOTI ETEOZIGOTI F 1 Aa 0% 100% F 2 ¼ AA ½ Aa ¼ aa 50% 50% F 3 ⅜ AA ¼ Aa ⅜ aa 75% 25% F 4 7/16 AA 1/8 Aa 7/16 aa 87.5% 12.5% F 5 15/32 AA 1/16 Aa 15/32 aa 93.75% 6.25% F 6 31/64 AA 1/32 Aa 31/64 aa % 3.125% ome si può notae, dopo una deina di geneazioni di autofeondazione gli eteozigoti sono patiamente sompasi e la popolazione è ostituita quasi solo più da omozigoti, sia pue divesi ta di loo. Quello visto è un aso semplie, pehé l individuo di patenza ea eteozigote solo pe un aattee: tuttavia, l andamento è simile anhe in pesenza di un numeo maggioe di geni in ondizione eteozigote, avendosi solo un leggeo allentamento nel pogesso veso l omozigosi. Tale andamento può essee failmente quantifiato ioendo alla seguente fomula: X = n 2 m 1 2 m dove x appesenta la peentuale di individui ompletamente omozigoti, m il numeo d odine della geneazione segegante (quindi 1 pe la F 2, 2 pe la F 3 e osì via) ed n il numeo di oppie allelihe in ondizione eteozigote nell ibido inziale. Ad esempio, la fequenza di omozigoti nella F 5 di un tibido saà: X = ioè 15/16 alla teza, he equivale a poo più del 77%. Attenzione, peò: questo non signifia he il 77% degli individui in F 5 è genetiamente uguale, ma solo omozigote. i saanno, infatti, 8 divesi tipi di omozigoti (nel aso di geni on due alleli e molti di più nel aso di allelia multipla). Questi 8 omozigoti sono: AABB, AABB, AAbb, AAbb, aabb, aabb, aabb, aabb. L assoiazione genia La teza legge di Mendel pesenta in ealtà numeose eezioni. La più fequente è quella he si veifia quando i geni si tovano sullo stesso omosoma: in tal aso, infatti, gli alleli tendeanno ad essee eeditati in bloo, nella stessa disposizione he hanno sui omosomi paentali.

8 Vediamo un esempio, tatto da un espeimento effettivamente ompiuto da Bateson e Punnett all inizio del seolo soso. I due aattei onsideati sono il oloe del fioe (dove viola domina su osso) e la foma del polline (allungato domina su otondo), sempe in pisello. Si ottenneo 427 individui F 2. In base alla teza legge di Mendel 9/16 avebbeo dovuto essee a fioe viola e polline allungato, 3/16 a fioe viola e polline otondo, 3/16 a fioe osso e polline allungato e 1/16 a fioe osso e polline otondo. ioè, ispettivamente, 240, 80, 80 e 27. I dati ossevati invee eano 296, 19, 27 e 85, quindi in netto disaodo on quelli ipotizzati. La spiegazione di tale disepanza sta, pe l appunto, nel fatto he i due geni onsideati si tovano sullo stesso omosoma, sono ioè assoiati o onatenati. Pe hiaie meglio iò he è aaduto, shematizziamo i vai passaggi ossevando la disposizione degli alleli sui omosomi. La situazione nei paentali non poteva he essee la seguente: pe un paentale e pe l alto Nell ibido F1 (iodiamo he esso isulta ostituito unendo un gamete pateno on uno mateno) la situazione ea invee la seguente: La meiosi dell ibido dovebbe quindi podue solo due tipi di gameti: uno ontenente il omosoma on gli alleli dominanti ( e ) e l alto il omosoma on gli alleli eessivi ( e ). Dall unione di tali gameti si dovebbeo petanto oiginae solo due fenotipi, pe la peisione quelli paentali. Il fatto he invee fuono tovati anhe fenotipi iombinanti, sia pue in numeo idotto, si spiega on il ossing-ove, ioè lo sambio di pezzi di omatidi ta omosomi omologhi. Gli effetti del ossing-ove sono appesentati nel seguente shema.

9 dupliazione del DNA ossing-ove gameti Gameti non oinvolti da ossing-ove Gameti oiginati a seguito di ossing-ove Poihé il ossing-ove non avviene in tutte le divisioni meiotihe, il numeo di gameti iombinanti saà sempe infeioe ispetto a quello dei gameti paentali. Di onseguenza, anhe il numeo di fenotipi iombinanti saà sempe più basso ispetto a quello dei paentali. Poihé le pobabilità he avvenga un ossing-ove ta due geni sono funzione della loo distanza (più sono viini e meno è pobabile he avvenga), il disoso può anhe essee ibaltato: il numeo di ossing-ove he avvengono ta due geni è un indiazione della loo distanza lungo il omosoma. Distanza he, si badi bene, non viene espessa in temini fisii di lunghezza, bensì on una valoe he è solo un indiazione di aattee puamente elativo. La distanza ta due geni si alola sempliemente valutando la fequenza dei gameti iombinanti e si espime in unità di iombinazione o entimogan. alolando la distanza ta due geni e poi ta uno di questi ed un tezo, e osì via, è possibile loalizzae tutti i geni he si tovano su un omosoma: ostuie, ioè, la mappa genetia di una speie.

www.fisiokinesiterapia.biz LE LEGGI DI MENDEL

www.fisiokinesiterapia.biz LE LEGGI DI MENDEL www.fisiokinesiterapia.biz LE LEGGI DI MENDEL Gregor Johann Mendel (1822-1884) Comprese i principi che regolano la trasmissione dei caratteri ereditari alla progenie senza conoscere - l esistenza dei geni

Dettagli

GENETICA... lessico. Genetica: studio dei geni e dell'ereditarietà

GENETICA... lessico. Genetica: studio dei geni e dell'ereditarietà GENETICA... lessico Genetica: studio dei geni e dell'ereditarietà Geni: porzioni di DNA contenenti un'informazione che permette di decodificare una certa proteina. Es: gene che determina il colore dei

Dettagli

REALTÀ E MODELLI SCHEDA DI LAVORO

REALTÀ E MODELLI SCHEDA DI LAVORO REALTÀ E MDELLI SCHEDA DI LAVR La clessida ad acqua Ipotizziamo che la clessida ad acqua mostata in figua sia fomata da due coni pefetti sovapposti La clessida impiega,5 minuti pe svuotasi e supponiamo

Dettagli

Investimento. 1 Scelte individuali. Micoreconomia classica

Investimento. 1 Scelte individuali. Micoreconomia classica Investimento L investimento è l aumento della dotazione di capitale fisico dell impesa. Viene effettuato pe aumentae la capacità poduttiva. ECONOMIA MONETARIA E FINANZIARIA (5) L investimento In queste

Dettagli

Genetica. Mendel e la genetica

Genetica. Mendel e la genetica Genetica Le leggi dell ereditarietà di Mendel Ereditarietà e cromosomi Estensioni della genetica mendeliana Applicazioni della genetica Genoma umano Mendel e la genetica Mendel 81822-1884), un monaco di

Dettagli

La trasmissione dei caratteri ereditari. Le leggi di Mendel (1882-1884)

La trasmissione dei caratteri ereditari. Le leggi di Mendel (1882-1884) La trasmissione dei caratteri ereditari Le leggi di Mendel (1882-1884) Le leggi di Mendel studiano la trasmissione di caratteri qualitativi prodotti da un singolo gene Procedimento sperimentale di Mendel

Dettagli

Trasmissione del materiale ereditario

Trasmissione del materiale ereditario Trasmissione del materiale ereditario Confronto tra mitosi e meiosi: La mitosi consiste in una duplicazione dei cromosomi seguita da una regolare separazione Ciascun cromosoma si comporta indipendentemente

Dettagli

La Genetica. Le leggi di Mendel

La Genetica. Le leggi di Mendel La Genetica Le leggi di Mendel La Genetica Il monaco Gregor Mendel (1822-1884) fu il primo a studiare in modo rigoroso il fenomeno della trasmissione dei caratteri ereditari. Per questo, pur non avendo

Dettagli

TEORIA CROMOSOMICA : ALLEGATI

TEORIA CROMOSOMICA : ALLEGATI TEORIA CROMOSOMICA : ALLEGATI FIG. 2 a pag. 1 FIG. 5 a pag. 3 FIG. 7 a pag. 5 FIG. 9 a pag. 7 FIG. 3 e 4 a pag. 2 FIG. 6 a pag. 4 FIG. 8 a pag. 6 FIG. 10 e 11 a pag. 8 1 FIGURA 2 Perché sono tutti maschi

Dettagli

Considerate gli insiemi A = {1,2,3,4} e B = {a,b,c}; quante sono le applicazioni (le funzioni) di A in B?

Considerate gli insiemi A = {1,2,3,4} e B = {a,b,c}; quante sono le applicazioni (le funzioni) di A in B? FUNZIONI E CALCOLO COMBINATORIO Il quesito assegnato all esame di stato 2004 (sientifio Ordinamento e PNI) suggerise un ollegamento tra funzioni ostruite tra insiemi finiti e Calolo Combinatorio QUESITO

Dettagli

Figura 2.1. A sottoinsieme di B

Figura 2.1. A sottoinsieme di B G Sammito, ernardo, Formulario di matematia Insiemi F Cimolin, L arletta, L Lussardi Insiemi Generalità Un insieme è una ollezione distinguibile di oggetti, detti elementi dell'insieme Quando un elemento

Dettagli

Un modello di ricerca operativa per le scommesse sportive

Un modello di ricerca operativa per le scommesse sportive Un modello di iceca opeativa pe le commee potive Di Citiano Amellini citianoamellini@aliceit Supponiamo di dove giocae una ceta omma di denao (eempio euo ulla patita MILAN- JUVE Le quote SNAI ono quelle

Dettagli

CORSO INTEGRATO DI GENETICA

CORSO INTEGRATO DI GENETICA CORSO INTEGRATO DI GENETICA a.a.2011-2012 11.10.2011 Lezioni N. 7 e 8 Ereditarietà Mendeliana Segregazione alleli, indipendenza geni, associazione, ricombinazione Dott.ssa Elisabetta Trabetti UN GENE =

Dettagli

Prima Legge di Mendel LEGGE DELLA SEGREGAZIONE IN PROPORZIONI UGUALI:

Prima Legge di Mendel LEGGE DELLA SEGREGAZIONE IN PROPORZIONI UGUALI: Prima Legge di Mendel LEGGE DELLA SEGREGAZIONE IN PROPORZIONI UGUALI: Durante la meiosi, i membri di una coppia allelica si separano in modo simmetrico nelle uova e negli spermatozoi. Questa separazione

Dettagli

Energia potenziale e dinamica del punto materiale

Energia potenziale e dinamica del punto materiale Enegia potenziale e dinamica del punto mateiale Definizione geneale di enegia potenziale (facoltativo) In modo geneale, la definizione di enegia potenziale può esee pesentata come segue. Sia un punto di

Dettagli

generazione filiale ibridi

generazione filiale ibridi La Genetica Mendel, una volta che si fu assicurato di aver piante pure per un determinato carattere iniziò la fecondazione incrociata: ad esempio, prelevò del polline da una varietà dal fiore bianco e

Dettagli

+ t v. v 3. x = p + tv, t R. + t. 3 2 e passante per il punto p =

+ t v. v 3. x = p + tv, t R. + t. 3 2 e passante per il punto p = 5. Rette e piani in R 3 ; sfere. In questo paragrafo studiamo le rette, i piani e le sfere in R 3. Ci sono due modi per desrivere piani e rette in R 3 : mediante equazioni artesiane oppure mediante equazioni

Dettagli

Il test a tre punti. Dipartimento di Scienze Agronomiche e Genetica Vegetale Agraria Giovanna Attene

Il test a tre punti. Dipartimento di Scienze Agronomiche e Genetica Vegetale Agraria Giovanna Attene Il test a tre punti Dipartimento di Sienze Agronomihe e Genetia Vegetale Agraria Giovanna Attene Riombinazione tra geni assoiati La frequenza di riombinazione tra due loi dipende dalla frequenza di rossing

Dettagli

REALTÀ E MODELLI SCHEDA DI LAVORO

REALTÀ E MODELLI SCHEDA DI LAVORO REALTÀ E MODELLI SCHEDA DI LAVORO 1 La siepe Sul eto di una villetta deve essee ealizzato un piccolo giadino ettangolae di m, ipaato da una siepe posta lungo il bodo Dato che un lato del giadino è occupato

Dettagli

V. SEPARAZIONE DELLE VARIABILI

V. SEPARAZIONE DELLE VARIABILI V SEPARAZIONE DEE VARIABII 1 Tasfomazioni Otogonali Sia u = u 1, u 2, u 3 una tasfomazione delle vaiabili in R 3, dove x = x 1, x 2, x 3 sono le coodinate catesiane, u j = u j x 1, x 2, x 3 j = 1, 2, 3

Dettagli

Capitolo 16. La teoria dell equilibrio generale. Soluzioni delle Domande di ripasso

Capitolo 16. La teoria dell equilibrio generale. Soluzioni delle Domande di ripasso eanko & aeutigam icoeconomia anuale delle oluzioni Capitolo 16 La teoia dell equilibio geneale Soluzioni delle Domande di ipao 1. L analii di equilibio paziale tudia la deteminazione del pezzo e della

Dettagli

Le leggi di Mendel esposte in modo ragionato e critico di Luciano Porta

Le leggi di Mendel esposte in modo ragionato e critico di Luciano Porta Le leggi di Mendel esposte in modo ragionato e critico di Luciano Porta Le tre leggi di Mendel, che descrivono la trasmissione dei caratteri ereditari da una generazione all altra, segnano l inizio della

Dettagli

LA GENETICA scienza che studia i caratteri ereditari e i meccanismi che ne regolano la trasmissione.

LA GENETICA scienza che studia i caratteri ereditari e i meccanismi che ne regolano la trasmissione. LA GENETICA scienza che studia i caratteri ereditari e i meccanismi che ne regolano la trasmissione. Gregor Jhoann Mendel (1822-1884) Mendel viveva nel monastero di Brum, a Brno in Repubblica Ceca, studiò

Dettagli

ESTENSIONI DELLE LEGGI DI MENDEL

ESTENSIONI DELLE LEGGI DI MENDEL ESTENSIONI DELLE LEGGI DI MENDEL Mendel rinuncia alle sue ricerche Mendel proseguì le sue ricerche su altre piante per ottenere conferme alle sue leggi, ma trovò tante e tali contraddizioni che (si dice)

Dettagli

1. Elementi di Calcolo Combinatorio.

1. Elementi di Calcolo Combinatorio. . Elementi di Calolo Combinatorio. Prinipio Base del Conteggio Supponiamo he si devono ompiere due esperimenti. Se l esperimento uno può assumere n risultati possibili, e per ognuno di questi i sono n

Dettagli

Francesca Sanna-Randaccio Lezione 8. SCELTA INTERTEMPORALE (continua)

Francesca Sanna-Randaccio Lezione 8. SCELTA INTERTEMPORALE (continua) Fancesca Sanna-Randaccio Lezione 8 SELTA INTERTEMPORALE (continua Valoe attuale nel caso di più peiodi Valoe di un titolo di cedito Obbligazioni Obbligazioni emesse dalla Stato. Relazione ta deficit e

Dettagli

GENETICA MENDELIANA NELL UOMO

GENETICA MENDELIANA NELL UOMO GENETICA MENDELIANA NELL UOMO GENETICA FORMALE o GENETICA CLASSICA basata unicamente su risultati visibili di atti riproduttivi. È la parte più antica della genetica, risalendo agli esperimenti di Mendel

Dettagli

= femmina. = maschio. = fenotipo banda bianca. = fenotipo pezzato. =fenotipo colore uniforme

= femmina. = maschio. = fenotipo banda bianca. = fenotipo pezzato. =fenotipo colore uniforme Test n.8 Dalle Olimpiadi delle Scienze Naturali 2002 PARTE TERZA Le 5 domande di questa parte riguardano il medesimo argomento e sono introdotte da un breve testo e da uno schema. In una razza bovina il

Dettagli

Momento di una forza rispettto ad un punto

Momento di una forza rispettto ad un punto Momento di un fo ispettto d un punto Rihimimo lune delle definiioni e popietà sui vettoi già disusse ll iniio del oso Podotto vettoile: ϑ ϑ sin sin θ Il vettoe è dietto lungo l pependiole l pino individuto

Dettagli

PRINCIPIO BASE DEL CONTEGGIO

PRINCIPIO BASE DEL CONTEGGIO Calolo ombinatorio PRINCIPIO BASE DEL CONTEGGIO Se dobbiamo ompiere due esperimenti onseutivi ed il primo esperimento può assumere N risultati diversi e per ognuno di questi il seondo esperimento ne può

Dettagli

Capitolo 3 Riproduzione e trasmissione dei cromosomi

Capitolo 3 Riproduzione e trasmissione dei cromosomi Capitolo 3 Riproduzione e trasmissione dei cromosomi 3.1 Nelle cellule somatiche del topolino domestico vi sono 40 cromosomi. a. Quanti cromosomi riceve dal padre? b. Quanti autosomi sono presenti nel

Dettagli

ALCUNE OSSERVAZIONI SUI TRIANGOLI

ALCUNE OSSERVAZIONI SUI TRIANGOLI LUNE OSSERVZIONI SUI TRINGOLI ataloghiamo i triangoli seondo i lati seondo gli angoli 115 3 67 81 Esiste sempre il triangolo? Selte a aso le misure dei lati, è sempre possibile ostruire il triangolo? Quali

Dettagli

Materiale didattico. Organizzazione del modulo IL CALCOLO FINANZIARIARIO. Programma Struttura logica

Materiale didattico. Organizzazione del modulo IL CALCOLO FINANZIARIARIO. Programma Struttura logica IL CALCOLO FINANZIARIARIO You do not eally undestand something unless you can explain it to you gandmothe (A.Einstein) Calcolo finanziaio Intoduzione Economia dell impesa foestale: Bilancio Pianificazione

Dettagli

Grandezze cinematiche angolari (1)

Grandezze cinematiche angolari (1) Uniesità degli Studi di Toino D.E.I.A.F.A. MOTO CIRCOLARE UNIFORME FISICA CdL Tecnologie Agoalimentai Uniesità degli Studi di Toino D.E.I.A.F.A. Genealità () Moto di un punto mateiale lungo una ciconfeenza

Dettagli

Alberto Viale I CROMOSOMI

Alberto Viale I CROMOSOMI Alberto Viale I CROMOSOMI DA MENDEL ALLA GENETICA AL DNA ALLE MUTAZIONI I cromosomi sono dei particolari bastoncelli colorati situati nel nucleo delle cellule. Sono presenti nelle cellule di ogni organismo

Dettagli

SIMULAZIONE - 22 APRILE 2015 - QUESITI

SIMULAZIONE - 22 APRILE 2015 - QUESITI www.matefilia.it Assegnata la funzione y = f(x) = e x 8 SIMULAZIONE - APRILE 5 - QUESITI ) veificae che è invetibile; ) stabilie se la funzione invesa f è deivabile in ogni punto del suo dominio di definizione,

Dettagli

Prove associate al percorso UGUALI EPPUR DIVERSI

Prove associate al percorso UGUALI EPPUR DIVERSI Titolo: Prove associate al percorso UGUALI EPPUR DIVERSI Autore: Laura Cassata Percorsi didattici associati: A- Uguali eppur diversi AVVERTENZA: Le domande che seguono si ispirano al percorso o ai percorsi

Dettagli

CAPITOLO 10 La domanda aggregata I: il modello IS-LM

CAPITOLO 10 La domanda aggregata I: il modello IS-LM CAPITOLO 10 La domanda aggegata I: il modello IS-LM Domande di ipasso 1. La coce keynesiana ci dice che la politica fiscale ha un effetto moltiplicato sul eddito. Infatti, secondo la funzione di consumo,

Dettagli

I principi della Dinamica. L azione di una forza è descritta dalle leggi di Newton, possono fare Lavoro e trasferire Energia

I principi della Dinamica. L azione di una forza è descritta dalle leggi di Newton, possono fare Lavoro e trasferire Energia I pincipi della Dinamica Un oggetto si mette in movimento quando viene spinto o tiato o meglio quando è soggetto ad una foza 1. Le foze sono gandezze fisiche vettoiali che influiscono su un copo in modo

Dettagli

LA GENETICA MENDELIANA

LA GENETICA MENDELIANA LA GENETICA MENDELIANA A partire dal 1856, Johann Gregor Mendel (1822 1884) iniziò una lunga serie di esperimenti sulle piante di pisello (Pisum sativum), con le quali era facile effettuare incroci ed

Dettagli

IL MOMENTO ANGOLARE E IL MOMENTO D INERZIA

IL MOMENTO ANGOLARE E IL MOMENTO D INERZIA . L'IMPULS 0 DI MT IL MMENT NGLRE E IL MMENT D INERZI Il momento angolae nalizziamo alcuni moti di otazione. Se gli attiti sono tascuabili, una uota di bicicletta messa in otazione può continuae a giae

Dettagli

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI Indice 1 Le frazioni algebriche 1.1 Il minimo comune multiplo e il Massimo Comun Divisore fra polinomi........ 1. Le frazioni algebriche....................................

Dettagli

LA GENETICA. Dott.ssa Valentina Terio

LA GENETICA. Dott.ssa Valentina Terio LA GENETICA Dott.ssa Valentina Terio LLA GENETCA SCIENZA NATA CIRCA 150 ANNI FA GRAZIE AD UN STUDIOSO AUSTRIACO DI NOME MENDEL Pisello da giardino per la facilità di crescita e la possibilità di una impollinazione

Dettagli

APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE

APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE 1. Proporzionalità diretta e proporzionalità inversa Analizziamo le seguenti formule Peso Lordo = Peso Netto + Tara Ricavo = Utile + Costo Rata = Importo + Interesse

Dettagli

GENETICA MENDELIANA. Per i suoi studi, Mendel utilizzò piante di pisello odoroso (Pisum sativum) Facilità di coltivazione. Disponibilità di varietà

GENETICA MENDELIANA. Per i suoi studi, Mendel utilizzò piante di pisello odoroso (Pisum sativum) Facilità di coltivazione. Disponibilità di varietà GENETICA: è la scienza che studia i caratteri ereditari degli organismi viventi, i meccanismi attraverso i quali si trasmettono ai discendenti e le modalità con cui si manifestano. La genetica moderna

Dettagli

( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali

( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali Equazioni irrazionali Definizione: si definisce equazione irrazionale un equazione in cui compaiono uno o più radicali contenenti l incognita. Esempio 7 Ricordiamo quanto visto sulle condizioni di esistenza

Dettagli

Approfondimento 7.5 - Altri tipi di coefficienti di correlazione

Approfondimento 7.5 - Altri tipi di coefficienti di correlazione Appofondimento 7.5 - Alti tipi di coefficienti di coelazione Il coefficiente di coelazione tetacoico e policoico Nel 900 Peason si pose anche il poblema di come misuae la coelazione fa caatteistiche non

Dettagli

EREDITA MENDELIANA IL CARATTERE E TRASMESSO CON GLI AUTOSOMI O E ASSOCIATO AI CROMOSOMI SESSUALI?

EREDITA MENDELIANA IL CARATTERE E TRASMESSO CON GLI AUTOSOMI O E ASSOCIATO AI CROMOSOMI SESSUALI? EREDITA MENDELIANA IL CARATTERE E TRASMESSO CON GLI AUTOSOMI O E ASSOCIATO AI CROMOSOMI SESSUALI? CARATTERE AUTOSOMICO -codificato da geni su cromosomi non sessuali -non ci sono differenze di trasmissione

Dettagli

4 modulo didattico - Modalità di trasmissione delle malattie

4 modulo didattico - Modalità di trasmissione delle malattie 4 modulo didattico - Modalità di trasmissione delle malattie monogeniche. L analisi dell albero genealogico: uno strumento indispensabile della genetica medica I SIMBOLI DELL ALBERO GENEALOGICO L ANEMIA

Dettagli

Guida all uso di Java Diagrammi ER

Guida all uso di Java Diagrammi ER Guida all uso di Java Diagrammi ER Ver. 1.1 Alessandro Ballini 16/5/2004 Questa guida ha lo scopo di mostrare gli aspetti fondamentali dell utilizzo dell applicazione Java Diagrammi ER. Inizieremo con

Dettagli

FAST FOURIER TRASFORM-FFT

FAST FOURIER TRASFORM-FFT A p p e n d i c e B FAST FOURIER TRASFORM-FFT La tasfomata disceta di Fouie svolge un uolo molto impotante nello studio, nell analisi e nell implementazione di algoitmi dei segnali in tempo disceto. Come

Dettagli

OMOZIGOTE Dominante. OMOZIGOTE Recessivo ETEROZIGOTE

OMOZIGOTE Dominante. OMOZIGOTE Recessivo ETEROZIGOTE GENI E CARATTERI EREDITARI I caratteri ereditari corrispondono a precisi tratti di DNA, i geni, che contengono le informazioni per la sintesi delle proteine. Ciascun gene occupa nel cromosoma una determinata

Dettagli

La seconda prova scritta dell esame di stato 2007 Indirizzo: GEOMETRI Tema di TOPOGRAFIA

La seconda prova scritta dell esame di stato 2007 Indirizzo: GEOMETRI Tema di TOPOGRAFIA La seconda pova scitta dell esame di stato 007 Indiizzo: OMTRI Tema di TOPORI Claudio Pigato Membo del Comitato Scientiico SIT Società Italiana di otogammetia e Topogaia Istituto Tecnico Statale pe eometi

Dettagli

DETERMINAZIONE DELL ALTEZZA DI UN ALBERO NEL CORTILE DELLA SCUOLA

DETERMINAZIONE DELL ALTEZZA DI UN ALBERO NEL CORTILE DELLA SCUOLA DETERMINAZIONE DELL ALTEZZA DI UN ALERO NEL CORTILE DELLA SCUOLA Attività 1 Si propone alla classe, divisa in gruppi, un problema e si chiede agli studenti di riflettere e di confrontarsi sulle possibili

Dettagli

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti Capitolo 3 L applicazione Java Diagrammi ER Dopo le fasi di analisi, progettazione ed implementazione il software è stato compilato ed ora è pronto all uso; in questo capitolo mostreremo passo passo tutta

Dettagli

Fisica Generale A. Gravitazione universale. Scuola di Ingegneria e Architettura UNIBO Cesena Anno Accademico 2015 2016. Maurizio Piccinini

Fisica Generale A. Gravitazione universale. Scuola di Ingegneria e Architettura UNIBO Cesena Anno Accademico 2015 2016. Maurizio Piccinini A.A. 015 016 Mauizio Piccinini Fisica Geneale A Gavitazione univesale Scuola di Ineneia e Achitettua UNIBO Cesena Anno Accademico 015 016 A.A. 015 016 Mauizio Piccinini Gavitazione Univesale 1500 10 0

Dettagli

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede

Dettagli

Fig. 1. Fig. 2. = + +ωc

Fig. 1. Fig. 2. = + +ωc Rifasamento monofase Sia dato i iruito di fig. 1 ostituito da un generatore di tensione indipendente reae di f.e.m. ed impedenza serie Z, da una inea di aimentazione di impedenza Z e da un ario + (a maggior

Dettagli

Il concetto di valore medio in generale

Il concetto di valore medio in generale Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo

Dettagli

Valore finanziario del tempo

Valore finanziario del tempo Finanza Aziendale Analisi e valutazioni pe le decisioni aziendali Valoe finanziaio del tempo Capitolo 3 Indice degli agomenti. Concetto di valoe finanziaio del tempo 2. Attualizzazione di flussi futui

Dettagli

CBM a.s. 2012/2013 PROBLEMA DELLE SCORTE

CBM a.s. 2012/2013 PROBLEMA DELLE SCORTE CBM a.s. 212/213 PROBLEMA DELLE SCORTE Chiamiamo SCORTA ogni riserva di materiali presente all interno del sistema produttivo in attesa di essere sottoposto ad un proesso di trasformazione o di distribuzione.

Dettagli

VARIAZIONI DELLA STRUTTURA DEI CROMOSOMI

VARIAZIONI DELLA STRUTTURA DEI CROMOSOMI VARIAZIONI DELLA STRUTTURA DEI CROMOSOMI Le alterazioni strutturali implicano cambiamenti di parti di cromosomi. Esistono 4 tipi di tali mutazioni: Delezione Duplicazione inversione Traslocazione Determinano

Dettagli

Più processori uguale più velocità?

Più processori uguale più velocità? Più processori uguale più velocità? e un processore impiega per eseguire un programma un tempo T, un sistema formato da P processori dello stesso tipo esegue lo stesso programma in un tempo TP T / P? In

Dettagli

Modelli di base per la politica economica

Modelli di base per la politica economica Modelli di base per la politia eonomia Capitolo Marella Mulino Modelli di base per la politia eonomia Corso di Politia eonomia a.a. 22-23 Modelli di base per la politia eonomia Capitolo Capitolo Modello

Dettagli

Corrispondenze e funzioni

Corrispondenze e funzioni Corrispondenze e funzioni L attività fondamentale della mente umana consiste nello stabilire corrispondenze e relazioni tra oggetti; è anche per questo motivo che il concetto di corrispondenza è uno dei

Dettagli

Dispositivi di rete. Ripetitori. Hub

Dispositivi di rete. Ripetitori. Hub Ripetitori Dispositivi di rete I ripetitori aumentano la distanza che può essere ragginta dai dispositivi Ethernet per trasmettere dati l'uno rispetto all'altro. Le distanze coperte dai cavi sono limitate

Dettagli

Estensioni e variazioni dell eredit. ereditàmendeliana

Estensioni e variazioni dell eredit. ereditàmendeliana Estensioni e variazioni dell eredit ereditàmendeliana I principi dell ereditariet ereditarietà enunciati da Mendel non sono sempre rispettati. Sbagliati? No, insufficienti per spiegare tutte le modalità

Dettagli

Capitolo 2. Operazione di limite

Capitolo 2. Operazione di limite Capitolo 2 Operazione di ite In questo capitolo vogliamo occuparci dell operazione di ite, strumento indispensabile per scoprire molte proprietà delle funzioni. D ora in avanti riguarderemo i domini A

Dettagli

Sistemi inerziali Forza centripeta e forze apparenti Forza gravitazionale. 03/11/2011 G. Pagnoni 1

Sistemi inerziali Forza centripeta e forze apparenti Forza gravitazionale. 03/11/2011 G. Pagnoni 1 Sistemi ineziali Foza centipeta e foze appaenti Foza gavitazionale 03/11/011 G. Pagnoni 1 Sistemi ineziali Sistema di ifeimento ineziale: un sistema in cui è valida la pima legge di Newton (I legge della

Dettagli

B. Vogliamo determinare l equazione della retta

B. Vogliamo determinare l equazione della retta Risoluzione quesiti ordinamento Quesito N.1 Indicata con α la misura dell angolo CAB, si ha che: 1 Area ( ABC ) = AC AB sinα = 3 sinα π 3 sinα = 3 sinα = 1 α = Il triangolo è quindi retto in A. La misura

Dettagli

Alessandro Pellegrini

Alessandro Pellegrini Esercitazione sulle Rappresentazioni Numeriche Esistono 1 tipi di persone al mondo: quelli che conoscono il codice binario e quelli che non lo conoscono Alessandro Pellegrini Cosa studiare prima Conversione

Dettagli

Corrente elettrica. Definizione. dq i = dt. Unità di misura. 1Coulomb 1 Ampere = 1secondo. Verso della corrente

Corrente elettrica. Definizione. dq i = dt. Unità di misura. 1Coulomb 1 Ampere = 1secondo. Verso della corrente Nome file j:\scuola\cosi\coso fisica\elettomagnetismo\coente continua\coenti elettiche.doc Ceato il 05/1/003 3.07.00 Dimensione file: 48640 byte Elaboato il 15/01/004 alle oe.37.13, salvato il 10/01/04

Dettagli

Approfondimento 7.4 - Altri tipi di test di significatività del coefficiente di correlazione di Pearson

Approfondimento 7.4 - Altri tipi di test di significatività del coefficiente di correlazione di Pearson Appofondmento 7.4 - Alt tp d test d sgnfcatvtà del coeffcente d coelazone d Peason Una delle cause pncpal della cattva ntepetazone del test d sgnfcatvtà d è che s fonda su un potes nulla pe cu ρ 0. In

Dettagli

Aspettate il giorno 2

Aspettate il giorno 2 Aspettate il giorno 2 Regolarmente, il giorno 1 (uno) di ogni periodo di aggiornamento Elo, l amministrazione del rating è invasa fin dalla prima mattina da email di scacchisti che chiedono spiegazioni

Dettagli

SISTEMI DI NUMERAZIONE E CODICI

SISTEMI DI NUMERAZIONE E CODICI SISTEMI DI NUMERAZIONE E CODICI Il Sistema di Numerazione Decimale Il sistema decimale o sistema di numerazione a base dieci usa dieci cifre, dette cifre decimali, da O a 9. Il sistema decimale è un sistema

Dettagli

PROVE SU UN TRASFORMATORE TRIFASE

PROVE SU UN TRASFORMATORE TRIFASE LOATOIO DI MACCHINE ELETTICHE POVE SU UN TASFOMATOE TIFASE MISUE DI ESISTENZA DEGLI AVVOLGIMENTI POVE SUL TASFOMATOE TIFASE Contenuti Le prove di laboratorio he verranno prese in esame riguardano: la misura

Dettagli

Lettura Laboratorio CLIL

Lettura Laboratorio CLIL Lettura Laoratorio CLIL Il deito pulio italiano Nel 2012 (l anno più reente per il quale aiamo dati erti), la spesa pulia totale dell Italia (omprensiva degli interessi sul deito pulio, si adi ene) era

Dettagli

Un mosaico di Mosaici

Un mosaico di Mosaici Conos iamo ins ieme c Un mosaico di Mosaici di Luca e Robeto Il Mosaico nasce nel 1988, quindi quest anno compie vent anni: augui! Abbiamo voluto scopie i etoscena e la stoia di questo peiodico che da

Dettagli

PROBABILITA MISURARE L INCERTEZZA Lanciamo due dadi, facciamo la somma dei punteggi ottenuti. Su quale numero mi conviene scommettere?

PROBABILITA MISURARE L INCERTEZZA Lanciamo due dadi, facciamo la somma dei punteggi ottenuti. Su quale numero mi conviene scommettere? Lanciamo due dadi, facciamo la somma dei punteggi ottenuti. Su quale numero mi conviene scommettere? Abbiamo visto nella lezione precedente che lo spazio degli eventi più idoneo a rappresentare l esperimento

Dettagli

f Le trasformazioni e il trattamento dell aria

f Le trasformazioni e il trattamento dell aria f Le trasformazioni e il trattamento dell aria 1 Generalità Risolvendo il sistema (1) rispetto ad m a si ottiene: () Pertanto, il punto di misela sul diagramma psirometrio è situato sulla ongiungente dei

Dettagli

12 L energia e la quantità di moto - 12. L impulso

12 L energia e la quantità di moto - 12. L impulso L enegia e la quantità di moto -. L impulso Il momento angolae e il momento d inezia Il momento angolae nalizziamo alcuni moti di otazione. Se gli attiti sono tascuabili, una uota di bicicletta messa in

Dettagli

5. CAMBIO. 5.1. descrizione

5. CAMBIO. 5.1. descrizione ambio powe - shift 5. AMBIO 5.. descizione Tattasi di cambio meccanico a te velocità avanti e te velocità indieto, ealizzate mediante cinque iduttoi epicicloidali vaiamente collegati ta loo. Tutte le cinque

Dettagli

IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI

IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI Eccoci ad un altra puntata del percorso di costruzione di un budget annuale: i visitatori del nostro sito www.controllogestionestrategico.it possono vedere alcuni

Dettagli

Statistica e biometria. D. Bertacchi. Variabili aleatorie. V.a. discrete e continue. La densità di una v.a. discreta. Esempi.

Statistica e biometria. D. Bertacchi. Variabili aleatorie. V.a. discrete e continue. La densità di una v.a. discreta. Esempi. Iniziamo con definizione (capiremo fra poco la sua utilità): DEFINIZIONE DI VARIABILE ALEATORIA Una variabile aleatoria (in breve v.a.) X è funzione che ha come dominio Ω e come codominio R. In formule:

Dettagli

GUIDA ALLA RILEVANZA

GUIDA ALLA RILEVANZA GUIDA ALLA RILEVANZA Posizionamento per Rilevanza Suggerimenti per una migliore visibilità su ebay www.egolden.it Vers. 1.1 Questa guida puo essere ridistribuita con l obbligo di non modificarne contenuto

Dettagli

Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R

Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R Studio di funzione Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R : allo scopo di determinarne le caratteristiche principali.

Dettagli

Guida Compilazione Piani di Studio on-line

Guida Compilazione Piani di Studio on-line Guida Compilazione Piani di Studio on-line SIA (Sistemi Informativi d Ateneo) Visualizzazione e presentazione piani di studio ordinamento 509 e 270 Università della Calabria (Unità organizzativa complessa-

Dettagli

Dimensione di uno Spazio vettoriale

Dimensione di uno Spazio vettoriale Capitolo 4 Dimensione di uno Spazio vettoriale 4.1 Introduzione Dedichiamo questo capitolo ad un concetto fondamentale in algebra lineare: la dimensione di uno spazio vettoriale. Daremo una definizione

Dettagli

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo.

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. Vi consiglio di seguire l intervista senza le didascalie 1

Dettagli

L'impulso di una forza che varia nel tempo

L'impulso di una forza che varia nel tempo Lezione 13 approfondimento pag.1 L'impulso di una forza che varia nel tempo Un riassunto di quel che sappiamo Riprendiamo in esame il solito carrellino che si trova sopra la rotaia a basso attrito. Se

Dettagli

CAPITOLO III CONFRONTI TRA DISTRIBUZIONI

CAPITOLO III CONFRONTI TRA DISTRIBUZIONI CAPITOLO III CONFRONTI TRA DISTRIBUZIONI 3.1 CONFRONTI TRA DISTRIBUZIONI OSSERVATE E DISTRIBUZIONI TEORICHE OD ATTESE. Nella teoria statistica e nella pratica sperimentale, è frequente la necessità di

Dettagli

IL PROBLEMA DELLE SCORTE

IL PROBLEMA DELLE SCORTE IL PROBLEMA DELLE SCORTE Un problema di Ricerca Operativa, di notevole interesse pratico, è il problema della gestione delle scorte, detto anche di controllo delle giacenze di magazzino. Esso riguarda

Dettagli

Scheduling della CPU. Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux

Scheduling della CPU. Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux Scheduling della CPU Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux Sistemi multiprocessori Fin qui si sono trattati i problemi di scheduling su singola

Dettagli

MATEMATICA E STATISTICA CORSO B PROF. MARCO ABATE. 6 giugno 2007

MATEMATICA E STATISTICA CORSO B PROF. MARCO ABATE. 6 giugno 2007 MATEMATICA E STATISTICA CORSO B PROF. MARCO ABATE SOLUZIONI SECONDO SCRITTO 6 giugno 2007 1. Parte I Esercizio 1.1. Il negozio di scarpe sotto casa tua questa settimana ha diminuito tutti i prezzi del

Dettagli

La Genetica. Le leggi di Mendel

La Genetica. Le leggi di Mendel La Genetica Le leggi di Mendel Genetica: scienza che studia la trasmissione dei caratteri ereditari (che si trasmettono di generazione in generazione) Carattere: caratteristica esterna, interna o comportamentale

Dettagli

1. PRIME PROPRIETÀ 2

1. PRIME PROPRIETÀ 2 RELAZIONI 1. Prime proprietà Il significato comune del concetto di relazione è facilmente intuibile: due elementi sono in relazione se c è un legame tra loro descritto da una certa proprietà; ad esempio,

Dettagli

PROBABILITA CONDIZIONALE

PROBABILITA CONDIZIONALE Riferendoci al lancio di un dado, indichiamo con A l evento esce un punteggio inferiore a 4 A ={1, 2, 3} B l evento esce un punteggio dispari B = {1, 3, 5} Non avendo motivo per ritenere il dado truccato,

Dettagli

Corso di Laurea: INGEGNERIA INFORMATICA (classe 09) Insegnamento: n Lezione: Titolo: V M. Fig. 5.1 Schematizzazione di una macchina a fluido

Corso di Laurea: INGEGNERIA INFORMATICA (classe 09) Insegnamento: n Lezione: Titolo: V M. Fig. 5.1 Schematizzazione di una macchina a fluido Corso di Laurea: INGEGNERIA INFORMATICA (lasse 09) Le equazioni del moto dei fluidi L equazione di onservazione dell energia in forma termodinamia V M Ω Ω Fig. 5. Shematizzazione di una mahina a fluido

Dettagli

9. Urti e conservazione della quantità di moto.

9. Urti e conservazione della quantità di moto. 9. Urti e conservazione della quantità di moto. 1 Conservazione dell impulso m1 v1 v2 m2 Prima Consideriamo due punti materiali di massa m 1 e m 2 che si muovono in una dimensione. Supponiamo che i due

Dettagli

CORSO INTEGRATO DI GENETICA ESERCIZI

CORSO INTEGRATO DI GENETICA ESERCIZI CORSO INTEGRATO DI GENETICA A.A. 2007-2008 15 novembre 2007 dott.ssa E. Trabetti Lezioni 37-38 ESERCIZI (1) Una coppia sarda di rivolge a voi per una consulenza genetica poiché, nel corso di uno screening

Dettagli