Relazione sullo stato di realizzazione ed avanzamento dei progetti 1 annualità

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1 Allegato Atto G.P. N. 98 PROGRAMMA TRIENNALE DI SPERIMENTAZIONE DI MODELLI ORGANIZZATIVI INNOVATIVI DEGLI INTERVENTI SOCIALI RIVOLTI ALLE PERSONE DISABILI Relazione sullo stato di realizzazione ed avanzamento dei progetti 1 annualità Premessa Dopo l approvazione del Programma che prevede per il territorio della Provincia di Pordenone il coinvolgimento di diversi soggetti pubblici e privati nella realizzazione delle azioni progettuali condivise e proseguita con continuità l attività propedeutica attua a definire in modo più preciso le azioni da realizzare per ogni singolo partner. Tale attività ha coinvolto i tre assi di realizzazione del Programma : A- Azioni di Sistema B- Azioni progettuali innovative rivolte alle comunità locali C- Azioni per la sostenibilità delle sperimentazioni A - Azioni di Sistema Il primo anno di realizzazione del Programma ( maggio aprile 2008) ha visto l attivazione dei progetti previsti, di seguito vengono illustrati i primi esiti delle azioni: 1 avvio delle iniziative di approfondimento tematico sulle priorità del territorio in tema di disabilità, messa a punto di una ricerca sulle disabilità emergenti, condivisione delle metodologie con il gruppo di ricerca, avvio delle procedure per l individuazione dei ricercatori e per la selezione del target di disabili (16 ps con diversa tipologia di disabilità, i familiari, i caregivers, gli operatori pubblici e privati che ruotano intorno alla persona). 2 - Avvio dell iniziativa denominata protocollo operativo tra Provincia- Ambiti ed Azienda Sanitaria per la costituzione di un gruppo di lavoro integrato di operatori, realizzazione di incontri di sensibilizzazione, confronto conoscenza e messa a disposizione di esperienze a livello dei 5 Ambiti distrettuali e dei soggetti realizzatori dei progetti del Programma( n. 7 incontri allargati). 3 - Avvio dell iter per la costituzione del Forum delle, individuazione della cooperativa che svolge le attività di coordinamento del forum con affidamento dell incarico. L attività del Forum è stata intensa e volta nel primo semestre alla condivisione delle iniziative e delle tematiche di innovazione rispetto all autonomia abitativa in agricoltura. E stato realizzato, con iniziativa della cooperativa incaricata, in collaborazione il comune di Pasiano di Pordenone, l associazione Historia, l Associazione Coldiretti, l Azienda Sanitaria N. 6, l Unione Cooperative di Pordenone un convegno e due workshop dal titolo Risorse del paesaggio e agricoltura responsabile riflessioni su e giardini terapeutici che ha visto una buona adesione di cittadini. 1

2 L attività di avvio e coordinamento della rete dei partecipanti al Forum ha coinvolto 6 Cooperative sociali, 5 Aziende Agricole ed agrituristiche/ fattorie didattiche, 4 educatori del privato sociale, 2 assistente sociali, 1 coordinatore Forum, 5 persone disabili, 2 educatori SIL, 2 Associazioni di categoria, 2 Responsabili d Ambito, 4 Associazioni di volontariato. L attività svolta nel primo anno ha affrontato i temi del coordinamento della rete delle con la ricognizione delle esperienze ed il confronto a livello locale e nazionale. Sono stati infatti intraprese contatti con le Università di Pisa, Della Tuscia, di Genova e con la rete nazionale delle, garantita la supervisione dei percorsi di inclusione in fattoria sociale per le prime cinque esperienze di abitare avviate e per le esperienze di supporto ai progetti personalizzati di autonomia relazionale ed abitativa denominate borse etiche ( n. 12). L obiettivo individuato per le azioni di sistema verte sull importanza di un azione innovativa rispetto alle modalità operative ed ai costrutti che hanno accompagnato fin qui gli operatori pubblici nella programmazione ed organizzazione del lavoro con le persone disabili. La rilettura condivisa dei diversi approcci è diventata una necessità come pure un attenta rilevazione ed analisi sulle emergenze che il territorio segnala e sulle risposte in termini di offerta di servizi. L approccio mediante un ottica nuova che è quasi un inversione di tendenza consente di attuare nella pratica e per gradi quella che da anni chiamiamo inclusione sociale, ma nel senso di un riappropriarsi da parte delle comunità,( paesi, quartieri, borghi) di compiti sociali che rendono effettivi i diritti di cittadinanza anche per le persone diverse intese come potenziali risorse e non solo come soggetti da assistere dentro a logiche legate a processi, per quanto aperti, di istituzionalizzazione più che di una efficace promozione delle autonomie 4 -E stata realizzata e potenziata da parte dell Azenda per i Servizi Sanitari n. 6, come previsto dal Programma, l attività della Rete di Auto mutuo aiuto che è rivolta in particolare ai familiari delle persone disabili sui temi dell accettazione delle diversità, delle problematiche relazionali, delle autonomie e della gestione di occasioni del tempo libero e o di supporto alla famiglia. Durante il primo anno di attività le azioni di sistema avviate e realizzate riguardano i seguenti obiettivi individuati in sede di definizione del Programma: 1. avvio di una lettura sulle nuove disabilità nonché sulle risorse del territorio per uno sviluppo della domiciliarità possibile qualità di vita, 2. Coordinamento delle reti territoriali pubbliche che hanno in capo l area disabilità, 3. Promozione del coordinamento del privato quale risorsa possibile per una promozione di occasioni abitative in autonomia, 4. Avvio di azioni rivolte alla comunità degli operatori verso una nuova accezione di autonomia ed acquisendo una modalità operativa che mette al centro la persona disabile, accoglie e sostiene la famiglia, promuove la retecorta del contesto, finalizzando tutti gli interventi ad una costante e 2

3 graduale autonomia sociale delle persone al fine di consentire una vita possibile in autonomia sia in famiglia, in comunità semiresidenziale, sia all esterno della famiglia. Gli obiettivi della sensibilizzazione ai temi della domiciliarità del personale pubblico impiegato nel lavoro con le persone disabili ha visto percorsi di riflessione interni all Azienda per i Servizi sanitari rispetto alle modalità operative, al lavoro in gruppo ed alla revisione di alcune funzioni in particolare per gli assistenti sociali che troveranno, a seguito della ridefinizione dei contenuti degli atti di delega L.R. 41/96, un più vicino contesto operativo nel sistema dei servizi degli Ambiti distrettuali. L obiettivo della promozione delle comunità locali è stato realizzato assieme alle azioni specifiche di ogni progetto avviato sia in occasioni di confronto locale sulle aree della disabilità dei Piani di Zona, sia a livello di elaborazioni, ridefinizioni, verifiche dei progetti, sia durante la realizzazione di seminari, convegni, sia durante incontri ai tavoli di progettazione operativa e verifica. B Azioni progettuali innovative rivolte alle comunità locali Sono stati avviati i progetti previsti per quest area d interventi rispetto alle sottosezioni che seguono: a) abitare sociale E stata attivata una convenzione con l Associazione Down per la co-realizzazione del progetto Rete delle case satellite che interessa tutto il territorio provinciale. Tale prima fase ha lo scopo di potenziare la dotazione ( con ulteriori 3 unità) e la formazione degli operatori impegnati nelle attività di supporto alle persone inserite nella Casa al Sole di Pordenone verso l attuazione di moduli di maggiore autonomia. Ciò consentirà di fornire un adeguata azione di supporto alle persone che, su valutazione delle Equipes multidiciplinari e/o specialistiche attuano per gradi una riabilitazione funzionale alla vita autonoma e possono essere conseguentemente reinseriti nei propri ambienti di provenienza e/o con una discreta autonomia relazionale e funzionale alla vita quotidiana. Il progetto La rete delle Case Satellite trova la sua collocazione in 3 ambiti distrettuali e con diverse modalità di realizzazione a seconda degli stadi di autonomia conseguiti dalle persone. Al momento ben 3 persone disabili sono in grado di condurre vita autonoma con una periodica supervisione degli educatori. La fase di individuazione nell Ambito di Azzano Decimo della risorsa abitativa adeguata e delle modalità gestionali è in fase conclusiva per poi procedere agli inserimenti per altre due persone. L espansione della modalità sperimentata dalla Casa al Sole che risponde alle necessità di tutto il territorio provinciale ha previsto sia il rispetto della modularità per gradi diversi di acquisizione di competenze, sia la possibilità di avviare esperienze in altri ambiti territoriali per persone che hanno una discreta possibilità di successo per competenze presenti ma da potenziare. In questo caso non verranno rispettati tutti i passaggi attraverso i 3 moduli previsti dal progetto Casa al Sole che si sta consolidando come esperienza di cogestione nell ambito della rete tra l Associazione Down, l Azienda per i Servizi Sanitari, gli Ambiti distrettuali e la Cooperativa sociale Lilliput, ma vengono realizzate risposte 3

4 differenziate a misura dei bisogni delle persone nel proprio territorio di appartenenza. Per il primo anno tramite la convenzione con l Associazione Down è stata attivata l iniziativa che riguarda l ambito Urbano e che per fasi prevede l implementazione della dotazione di operatori necessari alle attività di sostegno opportunamente formate nelle nuove metodologie, l individuazione del target di ulteriori tre persone disabili da inserire nel 1 modulo e di quelle da inserire nel modulo 3 modulo con buon grado di autonomia. Il coordinamento delle esperienze viene garantito anche con la collaborazione dei soggetti della rete sia come azioni di raccordo e confronto con altre iniziative similari in fase di progettazione operativa presenti negli Ambiti distrettuali, sia come azioni di supporto metodologico. E stato inoltre dato avvio alla co-realizzazione di un azione rientrante nel Piano di zona dell Ambito Ovest per il progetto Rimanere a Casa. b) moduli graduali verso l autonomia abitativa È stato dato seguito al progetto di autonomia abitativa ( 2 anno di sperimentazione ) realizzato in convenzione con la Cooperativa Sociale Il Granello di S.Vito al Tagliamento che ha consentito di consolidare i primi risultati emersi nel corso del primo anno di sperimentazione. Tale percorso ha previsto l inserimento in nuclei abitativi con un basso livello di autonomia di n. 4 persone affiancati dallo strumento delle borse etiche quale elemento motivazionale, di riconoscimento del proprio lavoro e di un ruolo. Ciò ha consentito di avviare di una prima gestione della vita quotidiana in un percorso di stimolo e sviluppo di ulteriori autonomie elementari verso l apertura alla comunità. Per queste persone sono stati avviati i 4 setting riabilitativi e coinvolte complessivamente 5 persone disabili che hanno sortito nell attivazione di 3 percorsi di integrazione lavorativa e di un percorso di inclusione sociale. Sono state inoltre attivate 3 borse etiche. Il lavoro di rete tra servizi pubblici e privato sociale per l individuazione e selezione delle persone da avviare alla sperimentazione è stato notevole( per numero di situazioni diverse da prendere in carico e per le quali formulare un progetto individualizzato) ed importante perché ha consentito di sperimentare l innovazione, di ridefinire congiuntamente sia le modalità di lavoro ( che risultano essere ancora molto diverse tra servizio e servizio), sia gli obiettivi realizzando il confronto tra le esperienze e risorse presenti nel territorio. Tale percorso è stato di stimolo all apertura a nuove dimensioni dell operare e alla evidenziazione della difficoltà del lavoro di rete che deve ancora essere assunto tra le diverse tipologie di operatori ed istituzioni coinvolti Uno degli obiettivi del nel 1 anno di progetto è stato quello di imprimere un impulso all apertura dei Centri privati al territorio ed alla messa in comune di esperienze e risorse anche se queste azioni non sono sempre facilmente realizzabili. Sono state coinvolte 9 persone ( operatori e volontari) della cooperativa incaricata e altrettanti operatori dei servizi pubblici sociali e sanitari del territorio di S.Vito al Tagliamento, e tutte le cooperative sociali operanti in quell Ambito. La fase 2, seconda annualità, mentre sviluppa l azione della territorializzazione e della domiciliarità consentirà di operare la valutazione dell efficacia dei percorsi e degli strumenti attuati e di restituirli ai servizi( Ambito,Azienda Sanitaria, Servizi 4

5 del privato sociale) oltre a sviluppare e stimolare l offerta locale anche al fine della riprogettazione del Piano di Zona. Al momento a fronte di una decina di richieste è in fase di definizione il target per ulteriori 3 persone disabili da avviare alla sperimentazione presso la Cooperativa Sociale il Granello, ed altre 4 unità in rete tra le cooperative sociali Piccolo Principe, Lilliput e Futura. E stato approntato un percorso per la definizione di un progetto di rete di autonomia abitativa nell Ambito distrettuale Nord che prevede il coinvolgimento sia dell Ambito, dei Servizi per disabili dell Azienda Sanitaria n. 6 che della cooperativa La luna sul Raut. Tale percorso sarà definito nella seconda metà del c) rete delle soluzioni abitative in autonomia Questa linea d intervento è la parte di concretizzazione delle azioni di sistema denominate coordinamento della rete delle. Infatti per il raggiungimento degli obiettivi preposti (periodo ) si è ritenuto necessario agire su più livelli dovendo coinvolgere le comunità locali e più in particolare quelle realtà che meglio si qualificavano per tipologia di offerta e di potenzialità operative, di inclusione sociale e di accoglienza meno formale più vicina a modalità familiari. I numerosi incontri del Forum delle hanno consentito di ampliare la schiera degli aderenti al progetto e di disseminare nei territori i contenuti e le buone esperienze derivanti sia dall operatività del Progetto provinciale Giardino Educativo delle Sorprese, sia di altre esperienze a forte contenuto innovativo presenti sul territorio nazionale. E stato così possibile procedere agli affidamenti degli incarichi che hanno come oggetto la messa a disposizione di risorse, in termini di inclusione socio-lavorativa ed abitativa, per n 6 disabili. La rete delle fattorie che consta oggi di n. 12 soggetti ( 7 cooperative sociali e n 5 aziende agricole, agrituristiche e fattorie didattiche oltre a 4 associazioni) è diventata una risorsa disponibile a supporto di ulteriori iniziative presenti nel Programma triennale ed afferenti a progetti di sostegno alla domiciliarità. Nel percorso realizzato si è approfondita la conoscenza sulla modalità della fattoria sociale come luogo di accoglienza ed inclusione socio- occupazionale-abitativa acquisendo la disponibilità di quattro aziende agrituristiche alla messa a disposizione di 4 posti di accoglienza. L offerta complessiva ha consentito di ottimizzare le disponibilità messe in campo con una condivisione di spazi, di momenti aggregativi di azioni di supporto e di sperimentazione che attestano l aderenza agli obiettivi generali e la risonanza che ha tale iniziativa innovativa. E stata garantita una costante azione di coordinamento tra il gruppo di progettazione e realizzazione, il territorio, le persone disabili, le famiglie - genitori, i servizi pubblici e privati, le associazioni di volontariato. Allo stato attuale si può dire conseguito l obiettivo previsto per quest area di interventi ed in particolare quello riferito allo sviluppo e gestione della rete locale, quello della promozione delle comunità locali. E stato così possibile far emergere e mettere a disposizione le risorse e concretizzare la disponibilità iniziale di posti d accoglienza. Sono state avviate le azioni di definizione dei target e realizzate le prime sperimentazioni guidate. E stata acquisita la disponibilità di 4 aziende all accoglienza di 4 persone disabili per i quali il coordinamento della rete con il 5

6 supporto metodologico del coordinatore scientifico del Giardino Educativo delle Sorprese insieme ai servizi locali verrà definito un progetto individualizzato. La costante azione di raccordo e coordinamento sugli assunti della sperimentazione ha fatto da guida in queste prime fasi. E stato necessario porre attenzione al tema dell indipendenza-autonomia; per le persone disabili la vita indipendente è il diritto fondamentale all'autodeterminazione della propria esistenza e diventare indipendente, seppure per gradi e fino a dove è possibile, significa poter affrontare e controllare in prima persona il proprio quotidiano e il proprio futuro, riducendo sia materialmente che psicologicamente la dipendenza dall istituzione o dalle figure genitoriali. Da qui la necessità di mettere in atto gli opportuni accorgimenti affinché tale processo fosse sempre ben presente nei diversi momenti, luoghi e soggetti coinvolti nelle azioni e accompagnasse il raggiungimento degli obiettivi. Le diverse modularità e peculiarità dell autonomia abitativa nel percorso attivato che rappresenta, accanto all inclusione lavorativa, un passaggio fondamentale nella crescita personale, perchè costituisce un effettiva possibilità di individuazione di propri spazi d azione e di incontro, senza dover necessariamente sostenere la socializzazione forzata imposta dalle strutture residenziali. L ipotesi di accoglienza progettata con la Cooperativa Il Seme non ha trovato possibilità di realizzazione se non per la parte riguardante la partecipazione al Forum delle, il coordinamento operativo della rete delle cooperative coinvolte e la messa a disposizione degli spazi serra per brevi esperienze occupazionali a favore dei soggetti inclusi nelle sperimentazioni. La parte che riguardava la realizzazione di uno spazio abitativo in autonomia non ha trovato la possibilità al momento di concretizzazione. E stata invece acquisita la disponibilità a partecipare e realizzare alcune azioni da altri soggetti del privato sociale del territorio sanivitese che copriranno la carenza verificatasi. I risultati conseguiti sono l attivazione dei primi 9 ( su n. 25 nel triennio) posti di accoglienza e di 12 borse etiche. Nel corso delle fasi attuattive sono stati acquisiti i seguenti nuovi partners : Cooperativa Sociale Lilliput, Cooperativa Sociale il Piccolo Principe, Cooperativa Sociale Futura e n 6 tra Aziende Agricole agrituristiche. C - Azioni per la sostenibilità delle sperimentazioni Per questo settore di iniziative sono state realizzate le azioni previste per il primo anno tramite affidamenti e co-realizzazioni di progetti. Progetto DanceAbility, affidato tramite convenzione per co-realizzazione alla Cooperativa Fai di Pordenone. Sono state attuate le azioni di promozione dell iniziativa, le attività propedeutiche anche tramite momenti pubblici ( 1 a giugno e 1 dicembre) aperti al pubblico. L azione ha previsto anche il coinvolgimento dell Associazione Ictus per l individuazione di almeno 3 persone da inserire nel percorso, è stato dato avvio al 2 modulo ed alla programmazione di un evento previsto per giugno Progetto In acqua con sicurezza, affidato al Centro Studi Gymnasium di Pordenone, ha coinvolto nelle iniziative sia i familiari che le persone disabili 6

7 che mira a conseguire l obiettivo di gestione anche di momenti ludici e di vacanza da parte delle famiglie con un certo grado di competenza rispetto al tema della sicurezza in acqua. Progetto la Casa dell Arlecchino. Questo progetto ha visto l avvio di tutte le fasi iniziali e propedeutiche per la predisposizione del modulo specifico di gestione di spazi e momenti aggregativi con l interessamento attivo delle persone disabili gravi ospiti sia di strutture che di centri diurni semiresidenziali calate nella situazione di co-gestori degli spettacoli dall Associazione Scuola Sperimentale dell Attore. L attore principale del progetto è costituito proprio da un piccolo gruppo di disabili adulti che assieme all Associazione che si è fatta carico della sperimentazione e che negli anni ha maturato una fattiva e corposa esperienza in questa specifica area lavorando molto intensamente con il territorio ed in particolare nell area della promozione delle diverse competenze ed abilità e dell accettazione delle differenze, cooperano nella realizzazione sia di sceneggiature, parti di spettacoli, sono addetti all accoglienza degli ospiti, ecc. rendendo il luogo teatro e laboratorio un luogo di aggregazione dove la funzione degli ambasciatori delle differenze è riconosciuta ed agisce come forte leva motivazionale nella relazione con gli altri( studenti, insegnanti, pubblico in genere, operatori) Nel corso del 2006 l esperienza aveva portato alla costituzione di un gruppo di disabili gravi La banda dell Arlecchino alcuni dei quali gradualmente da attori del non verbale sono diventati tirocinanti e tutor presentatori- comunicatori e hanno contribuito in modo significativo nelle lezioni aperte realizzate a favore degli studenti, in particolare delle scuole superiori. Oggi la sperimentazione degli anni precedenti ha dato vita ad una nuova evoluzione e questo piccolo gruppo di 3 persone riconoscono l importanza del proprio ruolo e la trasmettono facendo diventare gli spazi ( teatrali, ecc) una loro casa. L evoluzione ha consentito con il coinvolgimento delle famiglie di progettare il percorso per per accoglierli in qualità di soci all interno dell Associazione Scuola Sperimentale dell attore e di proseguire nella co-gestione delle attività di accoglienza e piccoli incarichi negli allestimenti e conduzione degli spettacoli. L attività propedeutica alla realizzazione della Casa di Arlecchino poggia su una diffusa rete di coinvolgimento delle scuole superiori presso le quali, e a favore dei loro studenti ed insegnanti, vengono messe a disposizione le lezioni aperte, momenti di comunicazione attiva, con metodologie nuove e dinamiche. Questo percorso ha incontrato una grande risonanza nei ragazzi che dal confronto tra loro e dalla mediazione degli ambasciatori hanno tratto elementi di approfondimento sulle tematiche del riconoscersi come persona in tutte le dimensioni possibili, anche quella della diversità. Ora oltre ai luoghi aperti e della scuola è nelle occasioni di ospitalità presso il teatro-sala di Arlecchino gestito dalla Scuola sperimentale dell Attore, che si realizzano le attività di accoglienza, intrattenimento aggregazione e scambio con il gruppo dei tre disabili ambasciatori. L interessamento al progetto ha registrato la partecipazione di n.576 ragazzi studenti delle scuole superiori e medie della provincia e 43 insegnanti, n 300 persone tra operatori ed insegnanti nelle rappresentazioni serali ed oltre 900 studenti e 38 insegnanti partecipanti alla rappresentazione pubblica. 7

8 Il progetto che in fase di definizione del Programma era stato quantificato in annui, in realtà si è verificato essere più complesso e le azioni di autonomia hanno consentito di ampliare la gamma sia delle fruizioni degli spazi e dei momenti aggregativi anche ad altre persone con disabilità, sia delle mansioni inizialmente individuate per i 3 disabili che co-gestiscono la Casa sala Arlecchino, sia nelle azioni di coinvolgimento dei familiari e degli educatori. L Associazione si è organizzata per garantire gli spostamenti e l organizzazione dei vari momenti, il coinvolgimento dei familiari e la copertura assicurativa. La dimensione della Casa- Sala Arlecchino è diventata un luogo di aggregazione dove gradualmente ognuno ha un compito- ruolo ed è riconosciuto per il compito che svolge. Risponde ad un bisogno di comunicazione ed espressione del sé che le persone disabili adulte in questo caso non possono esprimere nell ambiente in cui sono inserite( centro diurno, residenziale, ecc.) dove predominano le necessità gestionali ed organizzative. Nel corso del 2007 al fine di quantificare l impegno per la realizzazione del progetto è stato necessario monitorare le spese sostenute da parte dell Associazione, in tal modo sono state ridefinite da un lato le azioni del progetto e dall altro l importo annuale ( ,00 ) Progetto Conoscere per Crescere è stata sottoscritta la convenzione con l Associazione sportiva per disabili Basket e non solo per attività di facilitazione e sviluppo all utilizzo delle strutture sportive per i ragazzi disabili. Le iniziative prevedono anche la diffusione e partecipazione a manifestazioni sia sportive che ricreative, aggregative da parte dei ragazzi disabili con la presentazione di alcune performances. La finalità è il consentire di vivere il proprio territorio il più possibile in una dimensione di normalità partecipando attivamente alle iniziative Gruppo di autonomia. E stata sottoscritta una convenzione per la co realizzazione del progetto da parte dell Associazione Bambini e Autismo. Tale iniziativa ha l obiettivo di rendere autonome tre persone con disabilità grave( sfera dell autismo) e di renderli in grado di affrontare le mansioni delle vita quotidiana( gestire gli spazi della casa, gli spostamenti in città, i piccoli acquisti). Il progetto è stato avviato i tre ragazzi frequentano un laboratorio occupazionale e sono stati perfezionati gli apprendimenti sulle autonomie all interno dell abitazione ( acquisti, pulizie, pranzi, ecc.) Tutoraggio in situazione. E stata ampliata la convenzione con l associazione Anche noi a Cavallo per l attivazione di percorsi di autonomia dedicati a disabili con difficoltà relazionali importanti. L Associazione per la tipologia di attività che svolge ha dimostrato un forte interesse alle iniziative del Forum delle divenendone partner e collaborando nelle azioni di scambio e ottimizzazione delle risorse dentro la rete costituitasi In quest area è stata attivata inoltre un ulteriore convenzione con l Associazione Progetto Spilimbergo che in fase di progettazione non era stata preventivata che garantisce la permanenza in situazione di autonomia di n 2 persone che si occupano della gestione degli ausili. 8

9 L obiettivo di quest area di azioni che sono diversificate è quello di compartecipare e stimolare alla collaborazione fattiva nel rendere sostenibili le esperienze delle persone individuate nei target specifici e dei loro familiari. Lo scopo ultimo è il miglioramento della qualità della vita personale ( miglioramento della mobilità, realizzazione di periodi di vacanza sicuri, miglioramento dell umore e delle capacità relazionali, azioni di sostegno per i care giver, utilizzo del tempo libero..) Nel primo anno di attivazione sono state individuate n. 15 persone disabili ed avviate le azioni di rete e condivisione. Complessivamente la somma impegnata è stata di ,44, la stima di costi a carico dei partners preventivata per il primo anno ( ,00) è stata garantita. La spesa complessiva è stata di ,00 Tabella 1 - Riepilogo dei costi 1 anno di attività 1 anno Copertura con Fondi trasferiti ex LR41/96 Spesa preventivata Spesa impegnata Altri costi Totale , , , , ,78 Tabella 2 riformulazione preventivo - 2 anno di attività 2 anno Spesa preventivata da Programma in sede di approvazione del programma ,00 Di cui quota Fondi Regionali ,36 Spesa preventivata dopo monitoraggio della prima annualità dei progetti ,00 + altri costi a carico realizzatori ,00 = ,00 Previsione aggiornata Fondi regionali ex LR41/96 anno ,31 Tabella 3- previsione di copertura per ,00 Fondi ex LR 41/96., Altri soggetti Quota a carico Ente Copertura dei costi Provincia 9

10 preventivati , , ,69 Tabella 4 - Elenco dei progetti e soggetti realizzatori e importi dei progetti ( in corsivo la stima di costi propri dei partecipanti e di costi a carico dei realizzatori) asse A azioni di sistema 5 Ambiti distrettuali : ambito Nord Ambito Sud Ambito est Ambito Ovest Ambito Urbano Azienda Sanitaria n. 6 Gruppo di lavoro e monitoraggio integrato Realizzazione del piano, ricognizione bisogni formativi Progettazione percorsi di aggiornamento e formazione 5.000,00 (+stima costi personale ,00) Rete auto mutuo aiuto, consulenza Sviluppo competenze professionali (10.000,00 Ass.6 f.p.per a.m.a.) Cooperativa sociale Arca Coordinamento rete del privato sociale 5.000,00 Provincia asse B - abitare sociale Ricerca tematica Coordinamento, monitoraggio Raccordi operativi ed istituzionali incontri tra operatori 5.500,00 (+Stima c.p.personal e servizio ,00) Totale sezione A ,00 (+Altri costi propri dei partners ) Abitare in autonomia- Ente pubblico Associazione Down Progetto case satellite Ambito Urbano Ambiti distrettuali S.Vito, Azzano X Sacile Abitare in fattoria -Privato sociale Cooperativa la Luna sul Raut Progetti Case satellite moduli differenziati di autonomia Azzano Decimo, Progetto rimanere a casa dell Ambito Ovest Ambito Est la quota di viene spostata a favore della rete tra cooperative ,00 AmbitoOvest ,00 Ambito Sud = Progetto di accoglienza e sviluppo autonomia per 5.000,00 l Ambito Nord in rete con le Cooperativa sociale Oasi Accoglienza e sviluppo autonomia in rete con le ,00 Cooperativa sociale Altea Accoglienza e sviluppo autonomia in rete con le ,00 Cooperativa sociale Il Seme Accoglienza e sviluppo esperienze di inclusione 2.000,00 10

11 Cooperativa sociale Il Granello Cooperativa sociale Arca Cooperativa sociale Il Ponte Cooperativa sociale laboratorio Scuola Cooperativa sociale Il Piccolo Principe + Futura Cooperativa sociale laboratorio Scuola Rete tra 4 aziende agricoleagrituristiche socio-lavorativa( stages brevi) in rete con le ( sostituita azione) Accoglienza e sviluppo autonomia in rete con le ,00 Accoglienza e sviluppo autonomia in rete con le ,00 Accoglienza e sviluppo autonomia in rete con le ,00 Borse etiche a sostegno di percorsi di autonomia 3.000,00 Accoglienza e sviluppo autonomia in rete con le ,00 ( azione in sostituzione) Coordinamento rete 5.000,00 Accoglienza e sviluppo autonomia in rete con le messa a disposizione di 4 posti( ambito Nord, Est, Sud) ,00 ( azione implementata ) Totale sezione B ,00 (+ altri costi propri dei partners da rilevare a consuntivo) asse C sostenibilità delle sperimentazioni Cooperativa sociale Fai-Pn Centro studi Gymnasium Associazione Scuola Sperimentale dell Attore Associazione sportiva per disabili Basket e non solo Progetto di integrazione aggregazione per disabili non in carico a servizi Progetto di sviluppo integrazione di disabili e familiari nella gestione di autonomie in acqua Progetto di sviluppo di percorsi di tutoraggio nella cogestione di spettacoli, e spazi e occasione di accoglienza Progetto di sviluppo e promozione delle disponibilità dei luoghi per la realizzazione di attività sportive nell ambito di rappresentazioni/ manifestazioni di ampia risonanza e non , , ,00 ( iniziali , aumentati di ,00 ) 8.000,00 Fondazione Bambini e Autismo Associazione Anche Noi a Cavallo Progetto di autonomia per 3 ragazzi con s. di autismo ,00 Progetto di sviluppo competenze relazionali e ,00 sociali in rete con le. Totale sezione C ,00 (+ altri 11

12 costi partners da rilevare a consuntivo) Totale complessivo asse A+B+C ,00 12

13 AGGIORNAMENTO PIANO ANNO 2007 ANNO 2008 ANNO 2009 totale PREVISIONI FONDI 41/96 DIFFERENZA FONDI ALTRI ENTI QUOTA ENTE PROVINCIA , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,24 13

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