VALANGHE. 1. Studio delle caratteristiche. 2. Applicazioni (Carte di Pericolosità) Corso per Direttore delle Operazioni

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "VALANGHE. 1. Studio delle caratteristiche. 2. Applicazioni (Carte di Pericolosità) Corso per Direttore delle Operazioni"

Transcript

1 VALANGHE 1. Studio delle caratteristiche 2. Applicazioni (Carte di Pericolosità) Corso per Direttore delle Operazioni e Responsabile per la Sicurezza Moduli AINEVA 2c 2d Viote del Bondone TN Settembre 2009 Andrea Pontalti

2 1. LO STUDIO DELLE VALANGHE Aristotele (copia di Lisippo, II sec.) Affermazioni scientifiche (macroscopiche) = Principio Causa Effetto + Metodo sperimentale Galileo (Justus Sustermans, 1636) Si studia un dato un fenomeno naturale tramite: Osservazione (Raccolta delle informazioni tramite i sensi e le misurazioni) Sperimentazione (Perturbazione del fenomeno) Modellazione fisico-matematica (Teoria scientifica: ipotesi falsificabili, loro implicazioni) Sperimentazione (Riproduzione del fenomeno e verifica della teoria) Enunciazione delle leggi

3 1.1 Osservazione del fenomeno: CLASSIFICAZIONE DELLE VALANGHE SI INDIVIDUANO SEMPRE 3 ZONE/FASI: 1. Distacco (Fattori di distacco: condizioni, nivometereologiche pendenze, vegetazione, venti, esposizione...) 2. Scorrimento (spesso indifferente al territorio, avvenuto il distacco) 3. Arresto (pendenze basse) (Fonte: AINEVA?)

4 1.1 Osservazione del fenomeno: CLASSIFICAZIONE DELLE VALANGHE INTERNATIONAL COMMISSION OF SNOW AND ICE Avalanche Atlas Istituto Federale per lo studio della Neve e delle Valanghe, Davos (CH) 1981 Atlante delle Valanghe Servizio Valanghe Italiano - C.A.I CRITERI MORFOLOGICI

5 1.1 Osservazione del fenomeno: CLASSIFICAZIONE DELLE VALANGHE Criteri riguardanti la ZONA DI DISTACCO

6 1.1 Osservazione del fenomeno: CLASSIFICAZIONE DELLE VALANGHE Criteri riguardanti la ZONA DI SCORRIMENTO

7 1.1 Osservazione del fenomeno: CLASSIFICAZIONE DELLE VALANGHE Criteri riguardanti la ZONA DI ARRESTO

8 1.1 Osservazione del fenomeno: CLASSIFICAZIONE DELLE VALANGHE Criteri riguardanti il MECCANISMO DI DISTACCO

9 1.1 Osservazione del fenomeno: CLASSIFICAZIONE DELLE VALANGHE A1, B3, C2, D1, E2, F3, G2, H1, J1

10 1.1 Osservazione del fenomeno: CLASSIFICAZIONE DELLE VALANGHE A2, B2, C1, D1, E2, F4, G1, H1, J4

11 1.1 Osservazione del fenomeno: CLASSIFICAZIONE DELLE VALANGHE A2, B4, C2, D1, E2,

12 1.1 Osservazione del fenomeno: CLASSIFICAZIONE DELLE VALANGHE A1, B4, C2, D1, E2, F3, G2, H1

13 1.1 Osservazione del fenomeno: CLASSIFICAZIONE DELLE VALANGHE A3, B8, C1, D1, E7,, J4

14 1.1 Osservazione del fenomeno: CLASSIFICAZIONE DELLE VALANGHE, D2, E2, F3, G2, H2,???

15 1.1 Osservazione del fenomeno: CLASSIFICAZIONE DELLE VALANGHE MODELLO 7 AINEVA

16 1.2 Modellazione del fenomeno: CONCETTI INTRODUTTIVI DEFINIZIONE DI VALANGA: Movimento naturale di masse nevose esteso, improvviso e rapido CONOSCENZE A NOSTRA DISPOSIZIONE (Meccanica classica): I principio: Un corpo tende a mantenere la sua velocità (inerzia) II principio: Le variazioni sono proporzionali alle forze esterne III principio: : Ad azione corrisponde reazione (forze) Leggi di conservazione (massa, energia ecc.) CONCLUSIONI PRELIMINARI: Grandi quantità di neve libera disponibile Morfologia del territorio che esalta la forza di gravità a discapito delle forze resistive (attriti). SITI VALANGHIVI: luoghi meteorologicamente e morfologicamete adati ad ospitare valanghe (censibili)

17 1.2 Modellazione del fenomeno: PANORAMICA Harbitz, A survey of computational models for snow avalanche motion, 1998

18 1.2 Modellazione del fenomeno: PANORAMICA Fonte: Barbolini MODELLI EMPIRICI: Misurazioni da numerosi eventi valanghivi Elaborazioni statistiche MODELLI DINAMICI: Leggi fisiche combinate con varie ipotesi e semplificate a vari livelli

19 1.2 Modellazione del fenomeno: MODELLO DI VOELLMY Qualche legge... F gp = m g sen ψ F ac = m g cos ψ µ h F at = m g V 2 / h ξ E g = m g z E c = m V 2 / 2 ψ

20 1.2 Modellazione del fenomeno: Due spunti di riflessione QUALCHE PROVA SULLE IPOTESI CON PHUN Blocco in movimento (senza e con attrito viscoso) Blocco granulare in movimento (con attrito viscoso) Blocco liquefatto in movimento (con attrito viscoso) ESPERIMENTI PER VALANGHE GRANULARI (VIDEO( VIDEO) J. N. McElwaine and K. Nishimura. Ping-pong ball avalanche experiments. Ann. Glaciol., palline da ping-pong pong

21 2.1 Applicazione dei modelli 2.1 Applicazione dei modelli - Carta di Pericolosità: INQUADRAMENTO (Fonte: AINEVA)

22 2.2 Carta di Pericolosità E201A1V028 Seriole: Raccolta studi pregressi Martinelli, CLPV per i lavori di ammodermamento della funivia in servizio privato MALGA BOAZZO MALGA BISSINA, 1996, ENEL.

23 2.2 Carta di Pericolosità E201A1V028 Seriole: Raccolta dati storici Inizio del documento che attesta la distruzione della capanna Baito Graper di Nudole nel 1851, poi ricostruita (fonte: archivi P.A.T.).

24 2.2 Carta di Pericolosità E201A1V028 Seriole: Raccolta dati storici Una scheda del Catasto Valanghe e la CLPV su Ortofoto 1994 (fonte: archivi P.A.T.).

25 2.2 Carta di Pericolosità E201A1V028 Seriole: Sopralluoghi Una scheda del Catasto Valanghe e la CLPV su Ortofoto 1994 (fonte: archivi P.A.T.).

26 2.2 Carta di Pericolosità E201A1V028 Seriole: Raccolta dati geomorfologici Ortofoto 1994

27 2.2 Carta di Pericolosità E201A1V028 Seriole: Raccolta dati geomorfologici Ortofoto 2006

28 2.2 Carta di Pericolosità E201A1V028 Seriole: Raccolta dati geomorfologici DSM LIDAR 1 m DSM LIDAR 1 m 2 (2008) Ombre AZIMUT 315, ALTEZZA 45

29 2.2 Carta di Pericolosità E201A1V028 Seriole: Raccolta dati geomorfologici DTM LIDAR 1 m DTM LIDAR 1 m 2 (2008) Ombre AZIMUT 315, ALTEZZA 45

30 2.2 Carta di Pericolosità E201A1V028 Seriole: Raccolta dati geomorfologici DTM LIDAR 1 m DTM LIDAR 1 m 2 (2008)

31 2.2 Carta di Pericolosità E201A1V028 Seriole: Raccolta dati geomorfologici - Massime pend. LIDAR

32 2.2 Carta di Pericolosità E201A1V028 Seriole: Raccolta dati geomorfologici - Curvature 5 m LIDAR

33 2.2 Carta di Pericolosità E201A1V028 Seriole: Raccolta dati geomorfologici Esposizioni LIDAR... CON ISOIPSE E LINEE DI MASSIMA PENDENZA

34 2.2 Carta di Pericolosità E201A1V028 Seriole: Definizione zone distacco/scorrimento-arresto; arresto; percorsi

35 2.2 Carta di Pericolosità E201A1V028 Seriole: Elaborazioni statistiche su dati nivometereologici p(y) y Elaborazioni in base all Analisi Regionale delle variabili Nivometereologiche (Barbolini, 2007, PAT)

36 2.2 Carta di Pericolosità E201A1V028 Seriole: Uso del modello scelto (AVAL-1D / taratura centenaria su CLPV)

37 2.2 Carta di Pericolosità E201A1V028 Seriole: Matrice di Pericolosità (AINEVA)

38 2.2 Carta di Pericolosità E201A1V028 Seriole: RISULTATO

39 2.2 Carta di Pericolosità E201A1V028 Seriole: VERIFICHE: eventi inverno 2008/2009

40 Per finire... Inconvenienti nello studio delle valanghe: GRAND HOTEL GRAPER DI NUDOLE GRAZIE DELL ATTENZIONE

DINAMICA DELLE VALAGHE E MODELLI DI CALCOLO

DINAMICA DELLE VALAGHE E MODELLI DI CALCOLO DINAMICA DELLE VALAGHE E MODELLI DI CALCOLO Corso AINEVA CAI Operatore e Assistente del distacco Artificiale di Valanghe Livello 2 Modulo b Courmayeur (AO) Marzo 2010 Dr. For. Enrico Ceriani Ing. Roberto

Dettagli

Nivologia e Valanghe

Nivologia e Valanghe Nivologia e Valanghe C.A.I. Nembro - Scuola di Scialpinismo Perché una lezione sulle valanghe? Il 90% delle Valanghe che coinvolgono Alpinisti e Scialpinisti non sono imputabili a distacchi naturali! Gli

Dettagli

Forze, leggi della dinamica, diagramma del. 28 febbraio 2009 (PIACENTINO - PREITE) Fisica per Scienze Motorie

Forze, leggi della dinamica, diagramma del. 28 febbraio 2009 (PIACENTINO - PREITE) Fisica per Scienze Motorie Forze, leggi della dinamica, diagramma del corpo libero 1 FORZE Grandezza fisica definibile come l' agente in grado di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo. Ci troviamo di fronte ad una

Dettagli

Nuove tecnologie e metodologie nella conoscenza e prevenzione delle valanghe

Nuove tecnologie e metodologie nella conoscenza e prevenzione delle valanghe SULLE NEVI DELL APPENNINO IN SICUREZZA Giornata di studi sugli strumenti di prevenzione Roma, 10 dicembre 2010, ore 17.30 Nuove tecnologie e metodologie nella conoscenza e prevenzione delle valanghe Massimo

Dettagli

IIS D ORIA - UFC. Laboratorio Relazioni di laboratorio Verifiche scritte di laboratorio (elaborazione dati, domande aperte, test a risposta multipla)

IIS D ORIA - UFC. Laboratorio Relazioni di laboratorio Verifiche scritte di laboratorio (elaborazione dati, domande aperte, test a risposta multipla) INDICE DELLE UFC N. DENOMINAZIONE 1 L EQUILIBRIO DEI SOLIDI 2 IL MOVIMENTO: LA VELOCITA 3 IL MOVIMENTO: L ACCELERAZIONE 4 I PRINCIPI DELLA DINAMICA 5 IL LAVORO, LA POTENZA E L ENERGIA 6 LA TEMPERATURA

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA. INDICATORI COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali

SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA. INDICATORI COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA INDICATORI 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali 2. Osservare e sperimentare sul campo Sviluppa atteggiamenti di curiosità verso il mondo circostante

Dettagli

Definire la potenza e ricordare l unità di misura della potenza. Definire l energia e la sua unità di misura. Enunciare il teorema delle forze vive

Definire la potenza e ricordare l unità di misura della potenza. Definire l energia e la sua unità di misura. Enunciare il teorema delle forze vive Programmazione per competenze: Istituto scolastico Classe Riferimento ai documenti programmatici Liceo scientifico, indirizzo scienze applicate II Competenza N 3.2, Asse scientifico tecnologico Analizzare

Dettagli

SCIENZE E TECNOLOGIA

SCIENZE E TECNOLOGIA SCIENZE E TECNOLOGIA COMPETENZE Dimostra conoscenze scientifico-tecnologiche che gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l'attendibilità delle analisi quantitative e statistiche

Dettagli

ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE EDITH STEIN.

ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE EDITH STEIN. Programmazione Individuale: Disciplina :FISICA Docente: Profssa GiardinaCLASSI: 3 CORSO: LICEO CLASSICO NOAS 2014-2015 Linee generali dell insegnamento della fisica nel liceo classico, da indicazioni ministeriali

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA ADRIANA REVERE CLASSI V ANNO SCOLASTICO 2013/2014 INSEGNANTE PASCOTTO ROBERTO SCIENZE

SCUOLA PRIMARIA ADRIANA REVERE CLASSI V ANNO SCOLASTICO 2013/2014 INSEGNANTE PASCOTTO ROBERTO SCIENZE SCIENZE Dal 1 ottobre al 29 novembre o Descrivere e interpretare il funzionamento del corpo come sistema complesso situato in un ambiente. o Osservare, porre domande, fare semplici ipotesi e verificarle.

Dettagli

Corso Base di Scialpinismo PREPARAZIONE E CONDOTTA DI UNA GITA IN AMBIENTE INVERNALE

Corso Base di Scialpinismo PREPARAZIONE E CONDOTTA DI UNA GITA IN AMBIENTE INVERNALE Corso Base di Scialpinismo PREPARAZIONE E CONDOTTA DI UNA GITA IN AMBIENTE INVERNALE 29/10/2004 La pratica degli sport invernali al di fuori delle piste battute Che cosa si intende per sicurezza in montagna:

Dettagli

Pratica di Certificazione energetica e Acustica in edilizia

Pratica di Certificazione energetica e Acustica in edilizia Pratica di Certificazione energetica e Acustica in edilizia Concetti e spunti applicativi Andrea Alessi Fasi operative nella redazione dell A.C.E. Che cosa è l A.C.E. 2 CHE COS'E' L'A.C.E.: E una procedura

Dettagli

Programmazione modulare 2015-16

Programmazione modulare 2015-16 Programmazione modulare 2015-16 ndirizzo: BEO Disciplina: FS lasse: Prime 1 1B 1 1G Ore settimanali previste: 3 (2 ore eoria - 1 ora Laboratorio) OPEEZE itolo odulo POLO Ore previste per modulo Periodo

Dettagli

Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione Deliberazione n. 42/2001

Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione Deliberazione n. 42/2001 Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione Deliberazione n. 42/2001 Regole tecniche per la riproduzione e conservazione di documenti su supporto ottico idoneo a garantire la conformità dei

Dettagli

SCHEMA DI DELIBERAZIONE

SCHEMA DI DELIBERAZIONE Allegato al verbale dell'adunanza AIPA del 17 ottobre 2001 SCHEMA DI DELIBERAZIONE Regole tecniche per la riproduzione e conservazione di documenti su supporto ottico idoneo a garantire la conformità dei

Dettagli

CLUB ALPINO ITALIANO COMMISSIONE CENTRALE MATERIALI E TECNICHE

CLUB ALPINO ITALIANO COMMISSIONE CENTRALE MATERIALI E TECNICHE CLUB ALPINO ITALIANO COMMISSIONE CENTRALE MATERIALI E TECNICHE COMMISSIONE CENTRALE MATERIALI E TECNICHE Arco di Trento 31 ottobre 2004 a cura di Vittorio Bedogni ( CCMT - INA - INSA ) CONTENUTO : Introduzione

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ISTITUTO TECNICO PER IL TURISMO SCIENZE INTEGRATE FISICA CLASSE PRIMA

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ISTITUTO TECNICO PER IL TURISMO SCIENZE INTEGRATE FISICA CLASSE PRIMA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ISTITUTO TECNICO PER IL TURISMO SCIENZE INTEGRATE FISICA CLASSE PRIMA 1. Competenze: le specifiche competenze di base disciplinari previste dalla

Dettagli

Tecniche per l analisi della postura e del movimento

Tecniche per l analisi della postura e del movimento Tecniche per l analisi della postura e del movimento 1/14 Tecniche di analisi La rilevazione, attraverso l utilizzo di sistemi automatici basati su tecnologie avanzate di grandezze cinematiche e dinamiche

Dettagli

LT Scienze Biologiche - Corso di BOTANICA GENERALE BIO/01 A-L 8 CFU (7 + 1 da 15 ore di laboratorio) a.a. 2011-2012 dal 25 ottobre al 21 dicembre

LT Scienze Biologiche - Corso di BOTANICA GENERALE BIO/01 A-L 8 CFU (7 + 1 da 15 ore di laboratorio) a.a. 2011-2012 dal 25 ottobre al 21 dicembre LT Scienze Biologiche - Corso di BOTANICA GENERALE BIO/01 A-L 8 CFU (7 + 1 da 15 ore di laboratorio) a.a. 2011-2012 dal 25 ottobre al 21 dicembre Docente: Patrizia Albertano albertano@uniroma2.it Orario

Dettagli

SCIENZE SCUOLA PRIMARIA

SCIENZE SCUOLA PRIMARIA SCIENZE SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA 1 I CINQUE SENSI 1. Osservare il funzionamento del proprio corpo per riconoscerlo come organismo complesso 2. Osservare e riconoscere alcune caratteristiche dei corpi

Dettagli

LA CATENA DI ASSICURAZIONE. Lezione a cura di Torrini Andrea

LA CATENA DI ASSICURAZIONE. Lezione a cura di Torrini Andrea LA CATENA DI ASSICURAZIONE Lezione a cura di Torrini Andrea PARLEREMO IN QUESTA LEZIONE DI: Significato di CATENA DI ASSICURAZIONE Dimensionamento della CATENA DI ASSICURAZIONE Forza di Arresto Fattore

Dettagli

Pressione. Esempio. Definizione di pressione. Legge di Stevino. Pressione nei fluidi EQUILIBRIO E CONSERVAZIONE DELL ENERGIA NEI FLUIDI

Pressione. Esempio. Definizione di pressione. Legge di Stevino. Pressione nei fluidi EQUILIBRIO E CONSERVAZIONE DELL ENERGIA NEI FLUIDI Pressione EQUILIBRIO E CONSERVAZIONE DELL ENERGIA NEI FLUIDI Cos è la pressione? La pressione è una grandezza che lega tra di loro l intensità della forza e l aerea della superficie su cui viene esercitata

Dettagli

I rifiuti: un possibile tema per affrontare in modo globale e sistemico gli argomenti previsti per la II. media

I rifiuti: un possibile tema per affrontare in modo globale e sistemico gli argomenti previsti per la II. media I rifiuti: un possibile tema per affrontare in modo globale e sistemico gli argomenti previsti per la II. media Esperti di scienze naturali Docenti delle Sm di Cadenazzo e Lugano-Besso 1. Introduzione

Dettagli

BIOMECCANICA A A 2 0 11-2 0 1 2. P r o f. s s a M a r i a G u e r r i s i D o t t. P i e t r o P i c e r n o

BIOMECCANICA A A 2 0 11-2 0 1 2. P r o f. s s a M a r i a G u e r r i s i D o t t. P i e t r o P i c e r n o A A 2 0 11-2 0 1 2 U N I V E R S I TA D E G L I S T U D I D I R O M A T O R V E R G ATA FA C O LTA D I M E D I C I N A E C H I R U R G I A L A U R E A T R I E N N A L E I N S C I E N Z E M O T O R I E

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO STATALE AUGUSTO RIGHI BOLOGNA

LICEO SCIENTIFICO STATALE AUGUSTO RIGHI BOLOGNA MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L'EMILIA ROMAGNA LICEO SCIENTIFICO STATALE AUGUSTO RIGHI BOLOGNA SOSPENSIONE del giudizio anno scolastico 2012/13: INDICAZIONI LAVORO

Dettagli

A A 2 0 1 2-2 0 1 3 BIOMECCANICA. P i e t r o P i c e r n o, P h D

A A 2 0 1 2-2 0 1 3 BIOMECCANICA. P i e t r o P i c e r n o, P h D A A 2 0 1 2-2 0 1 3 U N I V E R S I TA D E G L I S T U D I D I R O M A T O R V E R G ATA FA C O LTA D I M E D I C I N A E C H I R U R G I A L A U R E A T R I E N N A L E I N S C I E N Z E M O T O R I E

Dettagli

Fisica Medica x OPD. Angelo Scribano (ottobre 2006) Le scienze e il metodo scientifico Fisica Medica. A. Scribano 10-06. pag.1

Fisica Medica x OPD. Angelo Scribano (ottobre 2006) Le scienze e il metodo scientifico Fisica Medica. A. Scribano 10-06. pag.1 x OPD Le trasparenze qui presentate sono in gran parte originariamente state create e utilizzate dal prof. Domenico Scannicchio nella sua lunga esperienza didattica in presso l'università di Pavia. Sono

Dettagli

Risk Management. Risk Management

Risk Management. Risk Management Obiettivi L obiettivo del corso è di illustrare ai partecipanti i concetti fondamentali relativi al processo di controllo dei rischi in ambito aziendale e in relazione allo sviluppo di un progetto, aumentando

Dettagli

Grandezze fisiche e loro misura

Grandezze fisiche e loro misura Grandezze fisiche e loro misura Cos è la fisica? e di che cosa si occupa? - Scienza sperimentale che studia i fenomeni naturali suscettibili di sperimentazione e caratterizzati da entità o grandezze misurabili.

Dettagli

Università Cattolica del Sacro Cuore ESPERERIENZA N 2 CABIBBO ANDREA SABATINI RICCARDO

Università Cattolica del Sacro Cuore ESPERERIENZA N 2 CABIBBO ANDREA SABATINI RICCARDO Università Cattolica del Sacro Cuore ESPERERIENZA N 2 CABIBBO ANDREA SABATINI RICCARDO ABSTRACT L esperienza si presenta divisa in tre parti: - Nella prima parte abbiamo verificato la validità della legge

Dettagli

Premessa. L esame di queste diverse fonti ha portato a conclusioni analoghe e sovrapponibili

Premessa. L esame di queste diverse fonti ha portato a conclusioni analoghe e sovrapponibili Premessa In Sardegna vastissime esposizioni di fetch (superfici di mare aperto su cui spira il vento con direzione e intensità costante) di centinaia di km espongono l'isola a forti venti tutto l anno.

Dettagli

Istituto Comprensivo Casalgrande (R.E.) PROGETTAZIONE DI ISTITUTO. "SCIENZE" - Scuola primaria. Obiettivi formativi di Istituto

Istituto Comprensivo Casalgrande (R.E.) PROGETTAZIONE DI ISTITUTO. SCIENZE - Scuola primaria. Obiettivi formativi di Istituto Istituto Comprensivo Casalgrande (R.E.) PROGETTAZIONE DI ISTITUTO "SCIENZE" - Scuola primaria Obiettivi formativi di Istituto CLASSE PRIMA SCIENZE - ED. ALLA SALUTE - ED. AMBIENTALE Esplorare ii mondo

Dettagli

I BOLLETTINI VALANGHE AINEVA e LA SCALA DI PERICOLO

I BOLLETTINI VALANGHE AINEVA e LA SCALA DI PERICOLO CENTRO NIVO METEOROLOGICO ARPA BORMIO I BOLLETTINI VALANGHE AINEVA e LA SCALA DI PERICOLO Corso 2 A- AINEVA Guide Alpine della Lombardia Bormio 25-29 gennaio 2010 A cura di Flavio Berbenni MARCATO FORTE

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Operare in situazioni reali e/o disciplinari con tecniche e procedure di calcolo L alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse e stima la grandezza

Dettagli

Problemi di dinamica del punto materiale (moto oscillatorio) A Sistemi di riferimento inerziali

Problemi di dinamica del punto materiale (moto oscillatorio) A Sistemi di riferimento inerziali Problemi di dinamica del punto materiale (moto oscillatorio) A Sistemi di riferimento inerziali Problema n. 1: Un corpo puntiforme di massa m = 2.5 kg pende verticalmente dal soffitto di una stanza essendo

Dettagli

CURRICOLO DISCIPLINARE DI SCIENZE

CURRICOLO DISCIPLINARE DI SCIENZE A.S. 2014/2015 MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Istituto Comprensivo Palena-Torricella Peligna Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado Palena (CH) SCUOLA PRIMARIA

Dettagli

* * * - ALLE DIREZIONI GENERALI TERRITORIALI DEL DIPARTIMENTO PER I TRASPORTI, LA NAVIGAZIONE

* * * - ALLE DIREZIONI GENERALI TERRITORIALI DEL DIPARTIMENTO PER I TRASPORTI, LA NAVIGAZIONE - ALLE QUESTURE DELLA REPUBBLICA LORO SEDI - AI COMPARTIMENTI DELLA POLIZIA STRADALE LORO SEDI - ALLE ZONE POLIZIA DI FRONTIERA LORO SEDI - AI COMPARTIMENTI DELLA POLIZIA FERROVIARIA LORO SEDI - AI COMPARTIMENTI

Dettagli

CURRICOLO DI SCIENZE SCUOLA PRIMARIA ISTITUTO COMPRENSIVO PASSIRANO-PADERNO. Revisione Curricolo di Istituto a.s. 2014-2015

CURRICOLO DI SCIENZE SCUOLA PRIMARIA ISTITUTO COMPRENSIVO PASSIRANO-PADERNO. Revisione Curricolo di Istituto a.s. 2014-2015 ISTITUTO COMPRENSIVO PASSIRANO-PADERNO CURRICOLO DI SCIENZE SCUOLA PRIMARIA Revisione Curricolo di Istituto a.s. 2014-2015 Curricolo suddiviso in obiettivi didattici, nuclei tematici e anni scolastici

Dettagli

PIANO DI LAVORO A.S. 2013/2014

PIANO DI LAVORO A.S. 2013/2014 ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE PROFESSIONALE E TECNICO COMMERCIALE A. CASAGRANDE F. CESI TERNI PIANO DI LAVORO PROF. SCIULLI PERFILIA CLASSE: I D MATERIA: SCIENZE INTEGRATE (FISICA) sez. F. CESI A.S.

Dettagli

DISCIPINA: SCIENZE SCUOLA PRIMARIA: CLASSE PRIMA APPRENDIMENTO. 1. Esplorare il mondo attraverso i cinque sensi

DISCIPINA: SCIENZE SCUOLA PRIMARIA: CLASSE PRIMA APPRENDIMENTO. 1. Esplorare il mondo attraverso i cinque sensi SCUOLA PRIMARIA: CLASSE PRIMA COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ATTIVITA - VERIFICA E VALUTAZIONE 1. Osserva persone e oggetti nell ambiente circostante 2. Classifica, identifica relazioni, produce

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: SCIENZE - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: SCIENZE - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PRIMA DELLA DISCIPLINA: SCIENZE - CLASSE PRIMA L alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Esplora i fenomeni

Dettagli

LA FORZA E IL MOTO: ISACC NEWTON UN RE SCONTROSO

LA FORZA E IL MOTO: ISACC NEWTON UN RE SCONTROSO WebQuest Studentessa Guidi Elisabetta Corso Laurea Scienze Formazione Primaria Università di Urbino Carlo Bo LA FORZA E IL MOTO: ISACC NEWTON UN RE SCONTROSO 1) INTRODUZIONE Il 1642 è un anno storico per

Dettagli

Temperatura. V(t) = Vo (1+at) Strumento di misura: termometro

Temperatura. V(t) = Vo (1+at) Strumento di misura: termometro I FENOMENI TERMICI Temperatura Calore Trasformazioni termodinamiche Gas perfetti Temperatura assoluta Gas reali Principi della Termodinamica Trasmissione del calore Termoregolazione del corpo umano Temperatura

Dettagli

ANALISI DEL DISSESTO IN TOSCANA ED APPLICAZIONE DEL LASER SCANNER IN AREE SOGGETTE A FENOMENI DI CROLLO

ANALISI DEL DISSESTO IN TOSCANA ED APPLICAZIONE DEL LASER SCANNER IN AREE SOGGETTE A FENOMENI DI CROLLO ANALISI DEL DISSESTO IN TOSCANA ED APPLICAZIONE DEL LASER SCANNER IN AREE SOGGETTE A FENOMENI DI CROLLO Domenico Morini Dirigente Servizio Geologico Regione Toscana Stefano Romanelli La.m.m.a. Regione

Dettagli

Identificazione dei moduli e dei fornitori Istruzione dei maestri/delle maestre conducenti per autocarri

Identificazione dei moduli e dei fornitori Istruzione dei maestri/delle maestre conducenti per autocarri Identificazione dei moduli e dei fornitori Istruzione dei maestri/delle maestre conducenti per autocarri Versione del 12 ottobre 2015 Modulo C3 Titolo Basi legali pianificare e svolgere dei corsi di formazione

Dettagli

matematica probabilmente

matematica probabilmente IS science centre immaginario scientifico Laboratorio dell'immaginario Scientifico - Trieste tel. 040224424 - fax 040224439 - e-mail: lis@lis.trieste.it - www.immaginarioscientifico.it indice Altezze e

Dettagli

Ortofoto digitali a colori programma IT2000 CGR

Ortofoto digitali a colori programma IT2000 CGR Ortofoto digitali a colori programma IT2000 CGR Ortofoto digitali a colori programma IT2000 CGR Ortofoto digitali a colori programma IT2000 CGR Ortofoto digitali a colori programma IT2000 CGR Modelli digitali

Dettagli

SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE...

SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE... INDICE GENERALE PREMESSA... 1 OGGETTO... 2 SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE... 2.1 PRINCIPI FONDAMENTALI... 2.2 STATI LIMITE... 2.2.1 Stati Limite Ultimi (SLU)... 2.2.2 Stati Limite di Esercizio (SLE)...

Dettagli

Scienze integrate>scienze della terra

Scienze integrate>scienze della terra UdA n. 1 Titolo: Universo Acquisire e decodificare concetto di complessità e di evoluzione del sistema Universo Origine ed evoluzione dell Universo I corpi celesti Il sole e il sistema solare Leggi di

Dettagli

Il sistema informativo territoriale della Carta del Rischio

Il sistema informativo territoriale della Carta del Rischio Il sistema informativo territoriale della Carta del Rischio 1 Il Sistema Informativo Territoriale della Carta del Rischio. Gisella Capponi, Direttore dell Istituto Superiore per la Conservazione ed il

Dettagli

Istituto Comprensivo statale Girolamo Fracastoro Cavaion Veronese. SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE Classe prima

Istituto Comprensivo statale Girolamo Fracastoro Cavaion Veronese. SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE Classe prima Classe prima Classe I competenza matematica e SPERIMENTARE CON OGGETTI E MATERIALI competenze di base in scienza e tecnologia competenza digitale Osservare, descrivere elementi della realtà circostante

Dettagli

CLASSE: 1^ CAT. E 1^ GRA

CLASSE: 1^ CAT. E 1^ GRA ITS BANDINI - SIENA MATERIA DI INSEGNAMENTO: FISICA e LABORATORIO CLASSE: 1^ CAT. E 1^ GRA In relazione alla programmazione curricolare ci si prefigge di raggiungere i seguenti obiettivi disciplinari:

Dettagli

Cap 3.1- Prima legge della DINAMICA o di Newton

Cap 3.1- Prima legge della DINAMICA o di Newton Parte I Cap 3.1- Prima legge della DINAMICA o di Newton Cap 3.1- Prima legge della DINAMICA o di Newton 3.1-3.2-3.3 forze e principio d inerzia Abbiamo finora studiato come un corpo cambia traiettoria

Dettagli

ISTITUTO: Liceo Artistico

ISTITUTO: Liceo Artistico PIANO DI LAVORO ANNUALE ISTITUTO: Liceo Scienze Applicate Liceo Classico ITE I. Enogastronomia/Ospitalità Liceo Artistico Scuola Media annessa INSEGNANTE: SMANIOTTO GIUSEPPE MATERIA DI INSEGNAMENTO: INFORMATICA

Dettagli

MIARIA Monitoraggio Idrogeologico Adattivo a Supporto del Piano di Rischio Integrato Alpino

MIARIA Monitoraggio Idrogeologico Adattivo a Supporto del Piano di Rischio Integrato Alpino MIARIA Monitoraggio Idrogeologico Adattivo a Supporto del Piano di Rischio Integrato Alpino Modellazione numerica e monitoraggio di frane di crollo per la valutazione degli scenari di rischio nelle aree

Dettagli

QUALITÀ ED AFFIDABILITÀ

QUALITÀ ED AFFIDABILITÀ QUALITÀ ED AFFIDABILITÀ Ogni prodotto BREBE viene realizzato in conformità alle normative vigenti in materia di prevenzione dalle cadute dall alto rispettando in oltre tutti i più alti standard di qualità.

Dettagli

Linguaggi e Modelli per i Dati e la Conoscenza. Fabio Massimo Zanzotto

Linguaggi e Modelli per i Dati e la Conoscenza. Fabio Massimo Zanzotto Linguaggi e Modelli per i Dati e la Conoscenza Fabio Massimo Zanzotto Percorso di studio Richiami: cosa sono le macchine? Principi di funzionamento Primo Tentativo Analisi Umano (da psicologia): Comportamentismo

Dettagli

CORSO DA PATROCINATORE STRAGIUDIZIALE ESPERTO DI INFORTUNISTICA STRADALE

CORSO DA PATROCINATORE STRAGIUDIZIALE ESPERTO DI INFORTUNISTICA STRADALE CORSO DA PATROCINATORE STRAGIUDIZIALE ESPERTO DI INFORTUNISTICA STRADALE 1 Chi è il patrocinatore stragiudiziale? Il Consulente Esperto in Infortunistica Stradale è una figura intermedia che si pone tra

Dettagli

Esercitazione 5 Dinamica del punto materiale

Esercitazione 5 Dinamica del punto materiale Problema 1 Un corpo puntiforme di massa m = 1.0 kg viene lanciato lungo la superficie di un cuneo avente un inclinazione θ = 40 rispetto all orizzontale e altezza h = 80 cm. Il corpo viene lanciato dal

Dettagli

Lo spazio percorso in 45 secondi da un treno in moto con velocità costante di 130 km/h è: a) 2.04 km b) 6.31 km c) 428 m d) 1.

Lo spazio percorso in 45 secondi da un treno in moto con velocità costante di 130 km/h è: a) 2.04 km b) 6.31 km c) 428 m d) 1. L accelerazione iniziale di un ascensore in salita è 5.3 m/s 2. La forza di contatto normale del pavimento su un individuo di massa 68 kg è: a) 2.11 10 4 N b) 150 N c) 1.03 10 3 N Un proiettile viene lanciato

Dettagli

IL FORMULARIO DI FISICA PER LE CLASSI DI 3 E 4 LICEO SCIENTIFICO Di Pietro Aceti

IL FORMULARIO DI FISICA PER LE CLASSI DI 3 E 4 LICEO SCIENTIFICO Di Pietro Aceti IL FORMULARIO DI FISICA PER LE CLASSI DI 3 E 4 LICEO SCIENTIFICO Di Pietro Aceti ATTENZIONE Quest opera è stata scritta con l intenzione di essere un comodo strumento di ripasso, essa non dà informazioni

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO ENEA TALPINO Nembro. Curricolo verticale SCIENZE

ISTITUTO COMPRENSIVO ENEA TALPINO Nembro. Curricolo verticale SCIENZE ISTITUTO COMPRENSIVO ENEA TALPINO Nembro Curricolo verticale SCIENZE SCIENZE COMPETENZA-CHIAVE: LA COMPETENZA DI BASE DI SCIENZE E TECNOLOGIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE NUCLEO Scuola Primaria:

Dettagli

Esercitazione VIII - Lavoro ed energia II

Esercitazione VIII - Lavoro ed energia II Esercitazione VIII - Lavoro ed energia II Forze conservative Esercizio Una pallina di massa m = 00g viene lanciata tramite una molla di costante elastica = 0N/m come in figura. Ammesso che ogni attrito

Dettagli

TRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI.

TRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI. TRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI. PRECISAZIONI Il presente documento nasce dalla pressante richiesta di iscritti

Dettagli

VERIFICA DELLA FORZA D ATTRITO

VERIFICA DELLA FORZA D ATTRITO VERIFICA DELLA FORZA D ATTRITO 1)Considerazione teoriche: La forza d'attrito è una delle prime forze parassite in cui veniamo a contatto nella vita di tutti i giorni e grazia ad essa se noi possiamo fare

Dettagli

Rapid Mass Movements RAMMS. Esercitazione Hohliecht, Klosters GR

Rapid Mass Movements RAMMS. Esercitazione Hohliecht, Klosters GR Rapid Mass Movements RAMMS Esercitazione Hohliecht, Klosters GR Workshop progetto Interreg STRADA 28. Davos, 17 giugno 2010 Sommario della presentazione 1. Preparazione dei dati di input 2. Creare un nuovo

Dettagli

GIROSCOPIO. Scopo dell esperienza: Teoria fisica. Verificare la relazione: ω p = bmg/iω

GIROSCOPIO. Scopo dell esperienza: Teoria fisica. Verificare la relazione: ω p = bmg/iω GIROSCOPIO Scopo dell esperienza: Verificare la relazione: ω p = bmg/iω dove ω p è la velocità angolare di precessione, ω è la velocità angolare di rotazione, I il momento principale d inerzia assiale,

Dettagli

CLUB ALPINO ITALIANO Commissione Centrale Escursionismo

CLUB ALPINO ITALIANO Commissione Centrale Escursionismo CLUB ALPINO ITALIANO Commissione Centrale Escursionismo Allegato n 9 PIANO DIDATTICO CORSI DI FORMAZIONE E VERIFICA PER ACCOMPAGNATORI DI ESCURSIONISMO AE 1 LIVELLO STRUTTURA DEI CORSI (Art. 22) I corsi

Dettagli

Tempi di realizzazione

Tempi di realizzazione Unità di Apprendimento: argomento: le rocce classe: terzo anno del liceo scientifico, attività basata principalmente sull osservazione Prerequisiti: I minerali Fondamenti di chimica: gli stati di aggregazione

Dettagli

Il fotone. Emanuele Pugliese, Lorenzo Santi URDF Udine

Il fotone. Emanuele Pugliese, Lorenzo Santi URDF Udine Il fotone Emanuele Pugliese, Lorenzo Santi URDF Udine Interpretazione di Einstein dell effetto fotoelettrico Esistono «particelle»* di luce: i fotoni! La luce è composta da quantità indivisibili di energia

Dettagli

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCIENZE

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCIENZE (AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA) /ESPERIENZE LA CONOSCENZA DEL MONDO L alunno osserva con curiosità lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause, rendendosi sempre più

Dettagli

GEOGRAFIA INDICATORE (CATEGORIA) AMBIENTE

GEOGRAFIA INDICATORE (CATEGORIA) AMBIENTE GEOGRAFIA INDICATORE (CATEGORIA) AMBIENTE INFANZIA Rielabora le esperienze vissute. Riconosce e riferire gli elementi dei diversi ambienti. PRIMARIA Ricava informazioni da varie fonti: carte, foto Individua

Dettagli

CAFFE` Il segreto è nel fisico

CAFFE` Il segreto è nel fisico CAFFE` Il segreto è nel fisico Preparata la macchina del caffè, e messala sul fuoco: L acqua raggiunge rapidamente la temperatura di ebollizione (100 C). Lo spazio del serbatoio lasciato libero viene occupato

Dettagli

Carta M_02 Carta Geomorfologica

Carta M_02 Carta Geomorfologica Carta M_02 Carta Geomorfologica La Carta Geomorfologica è senz altro quella che ha comportato il maggiore sforzo di documentazione e di armonizzazione. Lo scopo della carta è quello di illustrare la dinamica

Dettagli

Istituto Comprensivo Gandhi

Istituto Comprensivo Gandhi Istituto Comprensivo Gandhi a.s. 2014-15 Curricolo d Istituto Scuola Infanzia Campo di esperienza: La conoscenza del mondo Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne

Dettagli

L ACQUARIO. Osservare per essere osservati. Rosanna Casalino Rete MUSA, Polo Qualità di Napoli USR per la Campania Napoli, 11 settembre 2015

L ACQUARIO. Osservare per essere osservati. Rosanna Casalino Rete MUSA, Polo Qualità di Napoli USR per la Campania Napoli, 11 settembre 2015 L ACQUARIO Osservare per essere osservati Rosanna Casalino Rete MUSA, Polo Qualità di Napoli USR per la Campania Napoli, 11 settembre 2015 CHE COS E L ACQUARIO? «Il gruppo acquario è una metodologia per

Dettagli

quale agisce una forza e viceversa. situazioni. applicate a due corpi che interagiscono. Determinare la forza centripeta di un

quale agisce una forza e viceversa. situazioni. applicate a due corpi che interagiscono. Determinare la forza centripeta di un CLASSE Seconda DISCIPLINA Fisica ORE SETTIMANALI 3 TIPO DI PROVA PER GIUDIZIO SOSPESO Test a risposta multipla MODULO U.D Conoscenze Abilità Competenze Enunciato del primo principio della Calcolare l accelerazione

Dettagli

Energia e Lavoro. In pratica, si determina la dipendenza dallo spazio invece che dal tempo

Energia e Lavoro. In pratica, si determina la dipendenza dallo spazio invece che dal tempo Energia e Lavoro Finora abbiamo descritto il moto dei corpi (puntiformi) usando le leggi di Newton, tramite le forze; abbiamo scritto l equazione del moto, determinato spostamento e velocità in funzione

Dettagli

La Firma Digitale La sperimentazione nel Comune di Cuneo. Pier Angelo Mariani Settore Elaborazione Dati Comune di Cuneo

La Firma Digitale La sperimentazione nel Comune di Cuneo. Pier Angelo Mariani Settore Elaborazione Dati Comune di Cuneo La Firma Digitale La sperimentazione nel Comune di Cuneo Pier Angelo Mariani Settore Elaborazione Dati Comune di Cuneo Perchè questa presentazione Il Comune di Cuneo, aderente alla RUPAR, ha ricevuto due

Dettagli

QUESTO E IL NOSTRO CUORE

QUESTO E IL NOSTRO CUORE QUESTO E IL NOSTRO CUORE Classe V Scuola Primaria Fase di engage Per comprendere meglio alcuni significati che collegano la pratica motoria alla salute del nostro cuore, in questa fase la classe viene

Dettagli

La chimica e il metodo scientifico. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti

La chimica e il metodo scientifico. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti La chimica e il metodo scientifico Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti INTRODUZIONE (I) VIDEO INTRODUZIONE (II) VIDEO INTRODUZIONE (III) Fino alla fine del settecento, la manipolazione dei metalli, degli

Dettagli

Storia Classe I- TRAGUARDI DI COMPETENZE ALLA FINE DELLA CLASSE PRIMA

Storia Classe I- TRAGUARDI DI COMPETENZE ALLA FINE DELLA CLASSE PRIMA Storia Classe I- TRAGUARDI DI COMPETENZE ALLA FINE DELLA CLASSE PRIMA L alunno: Riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. Riconosce ed esplora in modo via via più approfondito

Dettagli

Non solo Numeri. Il progetto Pearson di formazione online per docenti di matematica e scienze della SSPG

Non solo Numeri. Il progetto Pearson di formazione online per docenti di matematica e scienze della SSPG Non solo Numeri Il progetto Pearson di formazione online per docenti di matematica e scienze della SSPG Imparare Sperimentando Anche i concetti fisici più astratti sono legati all esperienza sensoriale

Dettagli

Scienze della Terra. Esplicitazone del prodotto/compito ESITI DI APPRENDIMENTO

Scienze della Terra. Esplicitazone del prodotto/compito ESITI DI APPRENDIMENTO Scheda di progettazione delle Unità di Apprendimento Corso di grafica, informatica, biotecnologia, elettrotecnica ed elettronica Classi ANAGRAFICA UdA N 1 Titolo: Astronomia Anno Periodo inizio Settembre

Dettagli

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile

Dettagli

Normative sulla Tenuta dei Serramenti ad Aria, Acqua e Vento

Normative sulla Tenuta dei Serramenti ad Aria, Acqua e Vento UNI EN 12208 La tenuta all acqua di un serramento, descrive la sua capacità di essere impermeabile sotto l azione di pioggia battente e in presenza di una determinata velocità del vento. La norma, la UNI

Dettagli

Metodo speditivo per la costruzione di carte della suscettibilità da crolli in roccia prerilievo di terreno (Metodo Arpa-prog.

Metodo speditivo per la costruzione di carte della suscettibilità da crolli in roccia prerilievo di terreno (Metodo Arpa-prog. Metodo speditivo per la costruzione di carte della suscettibilità da crolli in roccia prerilievo di terreno (Metodo Arpa-prog. MASSA) Davide Damato, Michele Morelli, Luca Lanteri, Daniele Bormioli, Rocco

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO ORZINUOVI ANNO SCOLASTICO 2012-2013 PROGRAMMAZIONE di SCIENZE 2 QUADRIMESTRE CLASSE PRIMA

ISTITUTO COMPRENSIVO ORZINUOVI ANNO SCOLASTICO 2012-2013 PROGRAMMAZIONE di SCIENZE 2 QUADRIMESTRE CLASSE PRIMA PROGRAMMAZIONE di SCIENZE 2 QUADRIMESTRE CLASSE PRIMA 2. L alunno riconosce e descrive i fenomeni fondamentali del mondo fisico, biologico e tecnologico. 1a. Osservare con attenzione il mondo circostante

Dettagli

Relazione di laboratorio di fisica-chimica. Studiare il moto di un carrellino con il marcatempo

Relazione di laboratorio di fisica-chimica. Studiare il moto di un carrellino con il marcatempo Relazione di laboratorio di fisica-chimica Studiare il moto di un carrellino con il marcatempo Prima parte. Il moto rettilineo uniforme. Scopo esperimento. Verificare se un carrellino, lanciato lungo una

Dettagli

IL METODO GENERALE DI DEFINZIONE DELLA PERICOLOSITA

IL METODO GENERALE DI DEFINZIONE DELLA PERICOLOSITA IL DI DEFINZIONE DELLA PERICOLOSITA Il metodo elaborato cerca di legare il maggior numero di informazioni tecniche (geomeccanica, stato del versante soggetto a rotolamento, storia dei fenomeni, opere esistenti,

Dettagli

SPERIMENTIAMO PER CONOSCERE L ARIA

SPERIMENTIAMO PER CONOSCERE L ARIA SPERIMENTIAMO PER CONOSCERE L ARIA Classi quarte della scuola primaria - Istituto comprensivo Pescara 3 Insegnanti: Pompa Serenella, Presicce Eliana, Tiberti Elena (Via del Milite Ignoto) Salvia Maria

Dettagli

CHIMICA. Una teoria è scientifica solo se è falsificabile (cioè se è possibile sperimentalmente smentire le sue previsioni)

CHIMICA. Una teoria è scientifica solo se è falsificabile (cioè se è possibile sperimentalmente smentire le sue previsioni) CHIMICA SCIENZA SPERIMENTALE: cioè si basa sul metodo sperimentale (Galileo è il precursore). Osservazione dei fenomeni (raccolta e interpretazioni dati) Formulazione ipotesi Verifica sperimentale (eventualmente

Dettagli

GIRO DELLA MORTE PER UN CORPO CHE SCIVOLA

GIRO DELLA MORTE PER UN CORPO CHE SCIVOLA 8. LA CONSERVAZIONE DELL ENERGIA MECCANICA IL LAVORO E L ENERGIA 4 GIRO DELLA MORTE PER UN CORPO CHE SCIVOLA Il «giro della morte» è una delle parti più eccitanti di una corsa sulle montagne russe. Per

Dettagli

Verifica sperimentale del principio di conservazione dell'energia meccanica totale

Verifica sperimentale del principio di conservazione dell'energia meccanica totale Scopo: Verifica sperimentale del principio di conservazione dell'energia meccanica totale Materiale: treppiede con morsa asta millimetrata treppiede senza morsa con due masse da 5 kg pallina carta carbone

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE Programmazione Disciplinare ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA Profilo generale della classe DIDATTICA Disciplina: Meccanica a.s. 2013/2014 Classe: 3 a Sez. A INDIRIZZO: EAS Docente : Prof. Lampis Daniele

Dettagli

Umanesimo, Stampa e Rivoluzione scientifica

Umanesimo, Stampa e Rivoluzione scientifica Umanesimo, Stampa e Rivoluzione scientifica 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Orizzontali 2. Formulò alcune importanti leggi dell'astronomia 4. E' il padre della teoria geocentrica 5. E' il primo libro stampato 6. E'

Dettagli

Identificazione di modulo C 3

Identificazione di modulo C 3 Identificazione di modulo C 3 Titolo Basi legali pianificare e organizzare dei corsi Condizioni Competenza Certificato di competenza Livello Obiettivi Competenza del modulo B 8 o possesso della licenza

Dettagli

Salute e sicurezza dei lavoratori

Salute e sicurezza dei lavoratori Salute e sicurezza dei lavoratori Suite formativa: corso web based, simulazione web based e quaderno I recenti provvedimenti in materia di sicurezza raccolti nel c.d. testo unico (d.lgs. 9 aprile 2008,

Dettagli

INCHIESTA E INTERVISTA STRUTTURATA, LA NATURA QUALITATIVA DEL QUESTIONARIO E LA MATRICE DEI DATI

INCHIESTA E INTERVISTA STRUTTURATA, LA NATURA QUALITATIVA DEL QUESTIONARIO E LA MATRICE DEI DATI LA RICERCA BASATA SULLA MATRICE DI DATI PROF. LUCIANO GALLIANI Indice 1 INCHIESTA E INTERVISTA STRUTTURATA, LA NATURA QUALITATIVA DEL QUESTIONARIO E LA MATRICE DEI DATI --------------------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

Prof. Gabriele Vezzosi... Settore Inquadramento MAT03...

Prof. Gabriele Vezzosi... Settore Inquadramento MAT03... UNIVERSITÀ DEGLI STUDI Registro dell insegnamento Anno Accademico 2014/2015 Facoltà Ingegneria....................................... Insegnamento Matematica................................ Settore Mat03............................................

Dettagli