STUDIO OSSERVAZIONALE SULL EFFICACIA DELL APPRENDIMENTO IN SIMULAZIONE

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1 ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITA DI BOLOGNA FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA Corso di Laurea in INFERMIERISTICA Polo Scientifico Didattico di Ravenna STUDIO OSSERVAZIONALE SULL EFFICACIA DELL APPRENDIMENTO IN SIMULAZIONE TESI DI LAUREA IN INFERMIERISTICA CLINICA I Relatore: Prof.ssa Giovanna Alì Laureando: Irene Testi Correlatore: Dott. Paolo Fusaroli II SESSIONE ANNO ACCADEMICO 2011/2012 0

2 INDICE RIASSUNTO...2 CAPITOLO 1 DEFINIZIONE DEL PROBLEMA: EFFICACIA DEL LABORATORIO PROFESSIONALE1 PER L APPRENDIMENTO DEGLI STUDENTI Il laboratorio professionale L importanza dell apprendimento in laboratorio e l efficacia della simulazione Decreto ministeriale n 270 del 22 ottobre Formazione dei tutor clinici di laboratorio Valutazione in itinere e finale degli studenti tramite il metodo OSCE: Objective structured clinical examination Background o stato dell arte Definizione obiettivi della ricerca...11 CAPITOLO 2 MATERIALI E METODI Quadro sinottico della ricerca Contesto dello studio Partecipanti all indagine Il campione Fonte dei dati I questionari.17 CAPITOLO 3 ANALISI DEI RISULTATI Questionario infermieri e coordinatori infermieristici di Ravenna, Faenza e Lugo. Totale Questionario tutor clinici di Ravenna, Faenza e Lugo. Totale Confronto valutazioni studenti tra infermieri, coordinatori infermieristici e tutor clinici Questionario studenti. Totale CAPITOLO 4 DISCUSSIONE...67 CONCLUSIONI...70 BIBLIOGRAFIA.71 ICONOGRAFIA ALLEGATI

3 RIASSUNTO In applicazione al DM n. 270 del 22 ottobre del 2004 è stato introdotto nel corso di laurea in infermieristica dell Università di Bologna sezione formativa di Ravenna, il laboratorio professionale 1 a partire dall A.A Tale laboratorio è suddiviso in moduli di apprendimento finalizzati per un totale di 30 ore che lo studente deve completare prima dell ingresso in tirocinio. Lo scopo principale dell indagine è la verifica sull efficacia dell apprendimento in simulazione. La valutazione, effettuata su un campione di 215 tra infermieri, coordinatori infermieristici e tutor clinici delle aree mediche di Ravenna, Faenza e Lugo, consiste nella somministrazione di un questionario e scale di valutazione. Abbiamo analizzato le principali differenze nelle prestazioni e conoscenze specifiche, tra gli studenti dell A.A che hanno effettuato il laboratorio professionale 1 prima dell ingresso in tirocinio e gli studenti degli anni precedenti che non hanno effettuato il laboratorio. Inoltre abbiamo voluto indagare attraverso un questionario e scale di valutazione il livello di soddisfazione del laboratorio professionale 1 da parte dei 53 studenti del secondo anno del corso di laurea in infermieristica dell Università di Bologna sezione formativa di Ravenna. L analisi dei risultati dimostra un miglioramento delle prestazioni tecniche, della sicurezza e delle conoscenze. Numerosi sono ancora i progressi che si possono compiere ed è quindi fondamentale mantenere una collaborazione tra Università e Unità operative per verificare ulteriormente la validità del laboratorio e in ultima analisi della simulazione sulla preparazione degli studenti. 2

4 CAPITOLO 1 DEFINIZIONE DEL PROBLEMA: EFFICACIA DEL LABORATORIO PROFESSIONALE1 PER L APPRENDIMENTO DEGLI STUDENTI. 1.1 Il laboratorio professionale 1. I principali metodi utilizzati nella didattica per l acquisizione di competenze tecnico-relazionali, indispensabili nel mondo del lavoro sono: le lezioni frontali, il laboratorio clinico e il tirocinio. La simulazione è un valido strumento di addestramento in grado di appianare il divario tra teoria e pratica. Lo studente infermiere ha precisi obiettivi non solo dal punto di vista tecnico e pratico ma anche dal punto di vista relazionale, del ragionamento diagnostico e del pensiero critico. Il laboratorio professionale 1 è entrato a far parte del percorso formativo universitario a partire dall A.A in seguito all attuazione del decreto ministeriale n. 270 del 22 ottobre del Tale laboratorio implica l utilizzo da parte degli studenti di un aula attrezzata che riproduce stanze di degenza con simulatori e presidi medico-chirurgici. Il laboratorio professionale 1 è suddiviso in moduli di apprendimento finalizzati, A, B, C, D1, D2, E, F. Ciascun modulo ripropone attività assistenziali specifiche atte a dare risposte ai bisogni di salute del paziente sulla base del modello funzionale della Gordon, per un totale di 30 ore. Gli studenti che frequentano il laboratorio professionale 1 vengono divisi in 3 gruppi, 20 studenti per gruppo e a ogni tutor sono affidati 5 studenti. Il modulo A del laboratorio, contiene le attività di igiene, cura di sé suddivise in attività di setting 1 quali rifacimento e cambio della biancheria in un letto occupato, mobilizzazione e posizionamento del paziente nel letto, trasferimento del paziente dal letto ai presidi di trasporto e attività, il setting 2 contiene attività quali igiene del corpo, cambio del vestiario e mobilizzazione in presenza 3

5 di paziente con presidio medico chirurgico, cura del cavo orale e igiene genito-perineale. Il modulo B contiene le attività cardiovascolari e respiratorie suddivise in attività di setting 1 quali rilevazione dei parametri vitali, temperatura corporea, frequenza cardiaca, pressione arteriosa e ECG e attività di setting 2 quali rilevazione frequenza respiratoria, insufficienza respiratoria, posizionamento che facilita la respirazione e ossigeno terapia. Il modulo C contiene le attività di gestione dell eliminazione intestinale e urinaria suddivise in attività di setting 1 quali rilevazione dei dati e individuazione incontinenza urinaria e/o ritenzione, l uso dei presidi per l incontinenza urocontrol - pannolone, posizionamento cura e gestione del cateterismo vescicale e raccolta campioni per esami di laboratorio e il setting 2 contenente attività quali esplorazione rettale, clistere evacuante, individuazione di situazioni di incontinenza fecale o stipsi, evacuazione tramite colostomia o ileostomia e infine irrigazioni medicate tramite colostomia. Il modulo D1 e D2 contiene le attività di gestione della terapia, del rischio di errore nella somministrazione terapeutica e gestione della documentazione sanitaria relativa suddiviso in attività di setting 1 che comprende attività quali gestione della terapia per via orale e topica, il prelievo ematico e gli esami di laboratorio, allestimento via venosa, aspirazione farmaci in siringa ed esecuzione terapia intramuscolare, prelievo capillare e iniezioni sottocutanee/intradermiche e il setting 2 contenente attività quali gestione della terapia infusionale e primi approcci alla gestione del catetere venoso centrale. Il modulo E contiene le attività di gestione della nutrizione e idratazione, integrità cutanea e termoregolazione del paziente suddivise in attività di setting 1 quali alimentazione e idratazione per via naturale, la disfagia, nutrizione artificiale, il sondino naso gastrico, la somministrazione dei farmaci per sondino naso gastrico e la nutrizione parenterale totale e il setting 2 contenente attività quali integrità della cute, lesioni da compressione, medicazioni, cura della colostomia e ileostomia e guarigione delle ferite. Infine ultimo, ma non per importanza, il modulo F comprendente attività di modello del sonno e riposo, percezione e gestione della salute, valori e convinzioni, percezione di sé, coping, ruolo e relazioni suddiviso in attività di setting 1 quali compromissione del benessere, il dolore, la confusione mentale acuta e cronica e individuazione dei fattori di disturbo del sonno/creare 4

6 ambienti favorevoli e attività di setting 2 quale la comunicazione in ambito sanitario. Si inizia con un introduzione generale grazie a una lezione frontale e la spiegazione delle procedure tenuta dal tutor clinico di laboratorio (briefing) e successivamente la ripetizione della tecnica, il debriefing e la valutazione finale. L apprendimento in laboratorio viene definito attivo perché, attraverso la creazione di squadre di lavoro composte principalmente da 5 studenti affidati a un tutor esperto, sono individuati e raggiunti obiettivi comuni di apprendimento, essenziali prima dell ingresso in tirocinio tramite la riproduzione diretta di una procedura assistenziale. Il lavoro a piccoli gruppi permette agli studenti di sperimentare attivamente, anche più volte, migliorando la gestualità e la velocità. Ogni studente poi è supportato da un Manuale dello studente che sintetizza le procedure e gli approfondimenti in base ai moduli. I tutor di laboratorio vengono preparati al meglio grazie a incontri per la pianificazione e l organizzazione delle procedure, che gli studenti poi andranno a svolgere. Ciascun modulo di laboratorio è integrato con seminari specifici per un totale di 24 ore come previsto dalla Programmazione didattica universitaria. Visto che la verifica del raggiungimento degli obiettivi è fondamentale nel processo educativo, si è pensato di adottare un sistema di valutazione a check-list in itinere (allegato 1) e valutazione a check-list finale (allegato 2) tramite metodo OSCE (objective structured clinical examination). Lo studente deve sostenere l esame del modulo al termine del laboratorio ovviamente prima dell inizio del tirocinio clinico. In caso di valutazione negativa lo studente dovrà frequentare nuovamente il laboratorio e conseguire l idoneità. La valutazione finale è decisa in sessione di esame insieme al corso integrato Laboratorio di informatica. 5

7 1.2 L importanza dell apprendimento in laboratorio e la simulazione. La possibilità di ricreare scenari di esecuzione grazie al supporto di tutor clinici è molto importante al fine di sperimentare e sviluppare tecniche infermieristiche e migliorare le competenze relazionali, dato che lo studente, durante il tirocinio, entrerà in contatto con svariate figure professionali, ma soprattutto con i pazienti. Lo studente, attraverso la ripetizione delle procedure e la simulazione, guadagna sicurezza e fiducia nelle proprie capacità, tramite processi di autovalutazione e di debriefing alla fine di ogni sessione, andando a valutare l esperienza di laboratorio e aumentando il proprio senso critico. La simulazione favorisce l autonomia necessaria all esecuzione delle tecniche e delle procedure assistenziali riducendo il rischio di errore e lo stress emotivo durante il tirocinio, poiché già testato sul simulatore. A sostegno di questa affermazione riportiamo una tesi condotta nella nostra Università nella precedente sessione di laurea. Lo studio riporta i risultati di un indagine condotta sugli infortuni durante il tirocinio di un gruppo di 588 studenti della sezione formativa di Ravenna che hanno frequentato il corso di laurea nel triennio e che hanno espletato il loro tirocinio clinico negli ospedali di Ravenna, Faenza, Lugo (1). L analisi dei risultati mostra che gli studenti del primo anno di corso riportavano il maggior numero di infortuni; questa riduzione di esposizione tra i tre anni di corso è probabilmente legata al percorso formativo dello studente: i tirocinanti del primo anno hanno minori conoscenze tecnico-pratiche, di teoria e una bassa percezione del rischio a causa dell inesperienza in ambito clinico. La riduzione di esposizioni può essere raggiunta attraverso un programma formativo più intenso di attività pratiche, al fine di aumentare negli studenti le necessarie abilità manuali da svolgere in sicurezza e una formazione specifica per renderli consapevoli dei rischi a cui sono esposti; l impossibilità di poter utilizzare uno strumento validato per misurare la conoscenza del rischio biologico degli studenti rappresenta un limite, problema evidenziato anche in altri studi (2). Gli studenti imparano il rispetto reciproco del ruoli, lavorando in una piccola equipe senza intralciare il lavoro degli altri anzi aiutandosi, incoraggiandosi e collaborando tra loro. Il 6

8 contesto controllato e sicuro del laboratorio offre maggiori possibilità di apprendere, ponendo domande e riflettendo sulle proprie azioni prima di trovarsi in un unità operativa in cui i ritmi di lavoro sono elevati e spesso e non si ha il tempo materiale per spiegare e colmare ogni dubbio. Il debriefing finale poi permette una condivisione di informazioni e confronti, fondamentali per creare professionisti riflessivi, in grado di affrontare i cambiamenti. L attività di laboratorio quindi, costituisce, nella carriera universitaria, il punto di fusione tra il processo formativo teorico appreso in aula e il processo formativo pratico, in un ambiente totalmente protetto e controllato. Lo scopo ultimo è adeguare comportamenti e abilità ai contesti lavorativi futuri, ma soprattutto sviluppare comportamenti eticamente e deontologicamente adeguati alla professione che andranno a svolgere. Lo studente vedrà e dovrà saper gestire situazioni e variabili uniche, in modo da sviluppare capacità per affrontare le reali problematiche dell assistenza infermieristica. Si può concludere affermando che ciò che rende l infermiere un professionista completo, oltre alla pratica e alla simulazione, sono tutte le conoscenze teoricocognitive altrettanto fondamentali e indispensabili. Il laboratorio professionale 1 è stato attuato e pianificato grazie all introduzione del nuovo ordinamento didattico (DM 270/2004) che ha rivisto completamente il percorso universitario. Il nuovo ordinamento considera il tirocinio professionale come il cuore della preparazione universitaria delle professioni sanitarie e il laboratorio professionale un terreno di preparazione determinante per lo studente. 1.3 Decreto ministeriale n 270 del 22 ottobre Il laboratorio professionale 1 è parte integrante del nuovo ordinamento didattico ed è ritenuto, dai regolamenti didattici di facoltà, fondamentale e propedeutico all accesso dei tirocini per il primo anno di corso. Nella formazione dello studente infermiere l attività pratica e il tirocinio sono elementi fondamentali per l acquisizione di specifiche competenze. Prima di sperimentare sul campo quanto appreso in aula, è indispensabile creare situazioni di pratica sicure e protette. Lo studente, nel laboratorio in simulazione, può esprimersi liberamente senza avere il timore di sbagliare; anzi dall errore possono nascere nuovi spunti di discussione e un 7

9 insegnamento ancora più efficace per affrontare le svariate e complesse realtà. La nuova riforma dei corsi di studio universitari si fonda sulla realizzazione dell autonomia didattica delle Università, la quale ha come punti di forza e obiettivi la differenziazione delle offerte didattiche, la sperimentazione innovativa e la flessibilità dei percorsi. Lo studente, oltre ad avere contenuti scientifici generali e specifici, deve acquisire adeguate conoscenze professionali. E essenziale sperimentare nuovi metodi didattici più avanzati e interattivi, grazie anche a una cooperazione tra docenti e infermieri (3). 1.4 Formazione dei tutor clinici di laboratorio. Vista l importanza del laboratorio nel percorso universitario infermieristico, uno dei ruoli che risulta fondamentale nella riuscita dell intero progetto è la figura del tutor di laboratorio. La sua formazione deve garantire una perfetta integrazione tra la teoria appresa a lezione e durante i seminari, la simulazione in laboratorio e la realtà ospedaliera del tirocinio. Il tutor clinico oltre ad avere una forte motivazione e passione per il proprio lavoro, visto che lo vedrà impegnato in diverse giornate, deve avere anche una buona capacità d insegnamento. I compiti del tutor, al fine di creare una simulazione il più realistica possibile sono: creare un setting di spiegazione del razionale scientifico prima della simulazione, creare un setting di esecuzione delle attività concordate precedentemente con il coordinatore di laboratorio e un setting di debriefing finale. Un altro dei compiti del tutor clinico è realizzare procedure ad hoc e check list per la simulazione delle attività. La creazione di entrambe queste attività richiede molto tempo e dedizione ma sarà fondamentale per una valutazione oggettiva degli studenti. E essenziale adottare una metodologia didattica chiara e sintetica nella spiegazione del razionale scientifico, ricreando esempi di situazioni reali e stimolanti per l apprendimento degli studenti in modo da prepararli a un ambiente tecnologicamente avanzato e complesso. Agli infermieri è richiesto non solo di dare un giudizio clinico, ma di garantire un assistenza di qualità e essere responsabili di outcomes positivi sulla salute del paziente. I compiti comuni dei tutor e dei docenti, fondamentali per la riuscita del laboratorio sono: pianificare moduli sulle specifiche tematiche da affrontare, creare check list, istituire gruppi di lavoro, valutare lo studente in itinere e al termine del modulo. Vista la complessa organizzazione del laboratorio 1, a causa dell integrazione di molte figure professionali che lavorano in equipe, si è cercato di trovare una soluzione semplice ed 8

10 efficace per valutare gli studenti. Il metodo OSCE (objective structured clinical examinatio) si è rivelato ottimale, dato che vengono esaminate sia le abilità gestuali dello studente che le conoscenze teoriche collegandole a un processo globale di assistenza. 1.5 Valutazione in itinere e finale tramite metodo OSCE: objective structured clinical examination. L objective structured clinical examination (tradotto in italiano come esame clinico strutturato e obiettivo) è costituito da un insieme di prove (stazioni) che lo studente deve superare in successione. In ogni stazione lo studente deve affrontare un compito prefissato, corrispondente a una competenza clinica specifica, rispondendo ad un gruppo di domande per iscritto o oralmente o mettendo in atto direttamente dei comportamenti. Il numero delle stazioni è in funzione delle competenze che si vogliono valutare; la letteratura indica un range che và da un minimo di 10 a un massimo di 25 stazioni. Il tempo a disposizione dello studente è solitamente prestabilito e limitato. I criteri per valutare l esecuzione di una specifica prova sono predefiniti: viene stabilita in anticipo qual è la prestazione attesa ottimale e sulla base di questa sono costruiti gli strumenti di valutazione, sotto forma, ad esempio, di liste di controllo e griglie di valutazione, in modo da garantire l obiettività. Con questo metodo possono essere valutati in uno stesso esame più competenze cliniche, come ad esempio abilità di base, procedure, capacità di soluzione di problemi clinici, comunication skills, abilità di counseling o di educazione e cosi via (4). L organizzazione e la pianificazione in un unico team di infermieri, tutor e docenti garantisce una perfetta unione di aspetti teorici e pratici permettendo allo studente di entrare in contatto con una realtà simulata. La valutazione dello studente avviene nella fase di debriefing con lo scopo di valutare sia da parte del tutor didattico che del tutor clinico di laboratorio le abilità gestuali, cognitive e relazionali. La valutazione finale sarà effettuata in sessione di esame tenendo conto delle check list di valutazione del laboratorio create appositamente dai tutor clinici di laboratorio. Il laboratorio e i seminari annessi sono obbligatori, pena la non verbalizzazione dell idoneità. Le modalità di verifica delle competenze acquisite da parte degli studenti durante il laboratorio, stimolano e integrano i tutor clinici coinvolti nel processo valutativo dello studente. Data l efficacia del metodo di valutazione si è voluto cercare altre esperienze 9

11 perlopiù estere sull efficacia dell apprendimento in simulazione. 1.6 Background o stato dell arte. Numerose sono le esperienze all estero specialmente negli Stati Uniti che riguardano l utilizzo dei laboratori con simulatori nel percorso universitario infermieristico. Lo studio del 2004 di Feingold CE, Calaluce M, Kallen MA, ha valutato le percezioni dello studente e del docente in relazione all uso di un manichino computerizzato (SimMan) in uno scenario clinico simulato. Gli studenti che hanno usato il manichino in attività di simulazione clinica in questo programma di laurea durante 2 semestri consecutivi sono stati intervistati usando 20 item tool (affermazioni) in una scala Likert in 4 modalità. Quattro insegnanti sono stati intervistati usando 17 ite tool nella stessa scala. Il modello della maggioranza degli studenti era una donna di razza bianca di età compresa tra i 22 e i 36 anni. Gli elementi di indagine erano relativi al realismo della simulazione,il ritmo e il flusso della simulazione clinica, all abilità di trasferire le competenze apprese a situazioni cliniche reali e la valutazione delle esperienze cliniche. I membri della facoltà sono stati anche intervistati sui problemi di risorse. La statistica descrittiva è stata usata per analizzare i risultati del sondaggio. La maggioranza degli studenti e dei professori ha giudicato la simulazione realistica e preziosa. Tuttavia, solo circa la metà degli studenti è d accordo che le competenze acquisite durante la simulazione (clinica) avrebbero dovuto essere utilizzate in un ambiente clinico reale, rispetto al totale consenso ottenuto dalla facoltà ( paragona la metà degli studenti che è d'accordo, con il 100% di consenso ottenuto dalla facoltà). Gli insegnanti hanno segnalato che l'attuazione di uno scenario clinico simulato avrebbe richiesto una quantità maggiore di tempo e risorse (5). Gli insegnanti di infermieristica stanno trovando sempre più difficile preparare gli studenti universitari per l ambiente in continua evoluzione e gli eventi acuti critici. Come risposta a questo dilemma, il simulatore paziente umano fornisce agli studenti l opportunità di aumentare le conoscenze, per facilitare l acquisizione di competenze, ridurre l ansia e promuovere un giudizio clinico in un ambiente protetto. Queste esperienze assistono lo studente infermiere principiante a passare alla 10

12 fase principiante avanzato. Questo articolo descrive come le facoltà usate dal simulatore paziente umano creino uno scenario che favorisce il pensiero critico degli studenti infermieri (6). Lo scopo di questo studio è discutere e valutare le prospettive, le capacità e gli usi del manichino nelle simulazioni cliniche e proporre usi futuri nell educazione dell infermiere. L uso del manichino a tutti i livelli dell educazione infermieristica appare promettente perché la ricerca suggerisce che l uso del manichino facilita lo sviluppo della valutazione fisica da parte dello studente e le capacità di valutare criticamente in un ambiente più amichevole. Combinando gli scenari con il manichino con gli studi e con le esperienze cliniche gli studenti si impegnano attivamente e confidano nelle loro competenze del processo infermieristico in vari ambiti clinici. L uso di questa tecnologia indirizza la sicurezza del paziente perché lo studente è capace di affinare le proprie competenze e sviluppare capacità in un ambiente simulato (7). 1.7 Obiettivi della ricerca. L obiettivo principale dello studio effettuato per il corso di laurea in infermieristica del campus di Ravenna, sezione formativa di Faenza è verificare la concreta efficacia e l influenza del laboratorio professionale 1 sulla formazione, dal punto di vista conoscitivo, tecnico e relazionale degli studenti dell Anno Accademico in confronti agli studenti degli anni precedenti che non hanno svolto il laboratorio professionale prima dell ingresso in tirocinio. I tutor clinici, gli infermieri e i coordinatori infermieristici delle unità operative di area medica di Ravenna, Faenza e Lugo hanno potuto comparare la preparazione degli studenti, i progressi, i campi e le tecniche da approfondire. Un altro obiettivo che ci siamo posti è stato dare la possibilità agli infermieri e ai tutor, che seguono direttamente gli studenti durante il tirocinio all interno delle Unità operative, di esprimere un opinione sull introduzione del laboratorio nel percorso formativo universitario, stabilendo se e quanto sia stato utile per integrare lo studente infermiere in un preciso ambiente lavorativo. Inoltre è stata data la possibilità agli studenti dell anno accademico 2011/2012 del corso di laurea in infermieristica sezione formativa di Ravenna, che adesso frequentano il secondo anno, di esprimere il loro gradimento e le eventuali criticità sulla novità educativa introdotta nel corso di studi e sui tutor clinici di laboratorio. 11

13 CAPITOLO 2 MATERIALI E METODI 2.1 Quadro sinottico della ricerca Tabella I. Quadro sinottico della ricerca. Titolo della ricerca L efficacia dell apprendimento in simulazione. Razionale Il decreto ministeriale n 270 del 22 ottobre 2004 prevede l introduzione e l obbligatorietà del laboratorio professionale 1 nel piano di studi per un totale di 30 ore di laboratorio. Il laboratorio è suddiviso in moduli di apprendimento finalizzati A, B, C, D1, D2, E, F. Scopo dello studio Verificare la concreta efficacia e l influenza del laboratorio professionale 1 nella formazione degli studenti del corso di laurea in infermieristica dell Università di Bologna, sezione formativa di Ravenna dal punto di vista conoscitivo, tecnico e pratico confrontandoli con gli studenti degli anni precedenti. Obiettivi secondari Valutazione da parte degli infermieri, tutor e coordinatori infermieristici delle aree mediche di Ravenna, Faenza e Lugo sull introduzione del laboratorio professionale1 nel piano formativo universitario. Valutazione da parte degli studenti dell anno accademico sul laboratorio professionale 1 e sui tutor clinici di laboratorio. Metodi Setting 215 tra infermieri, tutor e coordinatori infermieristici di età compresa tra i 20 e i 60 anni dell area medica di Ravenna, Faenza e Lugo per un totale di 22 unità operative. La distribuzione e il ritiro dei questionari è avvenuta tra il 7 dicembre 2012 e il 7 gennaio

14 53 studenti del corso di laurea in infermieristica dell Università di Bologna, sezione formativa di Ravenna di età compresa tra i 20 e i 40 anni dell anno accademico 2011/2012 che adesso frequentano il secondo anno. Autorizzazioni e Consensi Autorizzazione accordata dal Professore Gianandrea Pasquinelli, Presidente del corso di Laurea di Infermieristica di Ravenna. Autorizzazione accordata dal Dott. Mauro Taglioni, Direttore servizio infermieristico, Tecnico, Ostetrico e della Riabilitazione. Consenso da parte della Direzione Assistenziale AUSL Ravenna alla somministrazione del questionario. (allegato 3) Consenso da parte delle unità operative e dei singoli infermieri a partecipare allo studio. Consenso da parte del Coordinatore delle scuole di Medicina e Chirurgia dell Università degli studi di Bologna alla somministrazione del questionario. (allegato 4) Consenso da parte degli studenti dell Anno Accademico 2011/2012. Criteri di esclusione Sono stati esclusi tutti gli infermieri la cui data di assunzione era antecedente di almeno due anni, in quanto non avevano modi di raffrontare i 2 gruppi di studenti. Inoltre sono stati esclusi gli infermieri che non erano in servizio nei periodi tra il 16/04/2012 e il 19/05/2012 e dal 21/05/2012 al 27/06/2012. Sono stati esclusi i 5 studenti che non erano presenti nelle date indicate. 13

15 Limiti dello studio Analisi statistica Tempi di realizzazione I limiti dello studio che devono essere evidenziati comprendono una valutazione delle prestazioni degli studenti di oggi e ieri soggettiva, quindi influenzabile da varianti culturali, economiche e sociali del campione. La valutazione e il confronto degli studenti degli anni precedenti che non hanno svolto il laboratorio professionale 1 prima dell ingresso in tirocinio si basa su un ricordo quindi facilmente modificabile. L utilizzo di una scala a 11 voci è troppo ampia per la valutazione e il confronto trai due gruppi di studenti. Viene utilizzato il Ministat 2.1, statistica per applicazioni biomediche di M. Besozzi per le valutazioni che gli infermieri, coordinatori infermieristici e i tutor delle unità operative attribuiscono ai 2 gruppi di studenti. Viene utilizzato il programma Excel per la schematizzazione dei grafici. Inoltre viene utilizzato il T di Student per il confronto tra medie di dati appaiati. La distribuzione dei questionari per gli infermieri, tutor e coordinatori infermieristici delle aree mediche di Ravenna, Faenza e Lugo è iniziata il 7 dicembre 2012 e il ritiro si è concluso entro il 7 gennaio I questionari di valutazione degli studenti sono stati distribuiti e ritirati nelle date di dicembre 2012 in occasione di un incontro di laboratorio professionale 2. 14

16 2.2 Contesto dello studio. L introduzione del laboratorio professionale 1, a partire dall A.A nel percorso formativo universitario del corso di laurea in infermieristica dell Università di Bologna, sezione formativa di Ravenna, ha visto coinvolte molte figure e risorse, utilizzate per la creazione e l organizzazione del laboratorio in modo da rendere scorrevole e consequenziale le attività teoriche in aula e le attività pratiche. Per questo motivo si è voluto verificare la positività del laboratorio professionale1 sulla preparazione degli studenti. Tramite un questionario in parte a risposta multipla e in parte utilizzando una scala di valutazione a 11 voci abbiamo chiesto agli infermieri, tutor clinici e coordinatori infermieristici delle aree mediche dei presidi ospedalieri di Ravenna, Faenza e Lugo, che impatto aveva avuto sulla preparazione teorica e pratica degli studenti l aver svolto il laboratorio professionale 1 prima dell ingresso in tirocinio. Abbiamo chiesto al personale infermieristico di fare un confronto tra due gruppi di studenti, quelli di oggi e quelli di ieri, in base agli obiettivi che dovevano raggiungere entro la fine del tirocinio formativo. Dato che i beneficiari dell introduzione del laboratorio sono stati gli studenti abbiamo pensato di sottoporre anche a loro un questionario a risposta multipla, domande aperte e scale di valutazione per consentire loro di esprimere il proprio parere sull utilità dell apprendimento in simulazione e valutare i tutor clinici di laboratorio. La compilazione dei questionari da parte di infermieri, tutor clinici e coordinatori infermieristici si è svolta all interno delle Unità operative con qualche difficoltà a causa dei turni di lavoro, malattie e rifiuto alla partecipazione. Si sono potuti valutare una buona parte di soggetti nel periodo tra dicembre 2012 e gennaio La compilazione dei questionari da parte degli studenti del secondo anno del corso di laurea in infermieristica dell Università di Bologna sezione formativa di Ravenna, è stata più semplice e si è svolta nelle date, dicembre 2012 in un aula del complesso dei Salesiani, prima di un incontro di laboratorio professionale Partecipanti all indagine. Si considerano tutti gli infermieri, coordinatori infermieristici e tutor clinici delle unità operative di area medica dei presidi ospedalieri di Ravenna, Faenza e Lugo che hanno accettato di compilare il questionario e gli studenti del secondo anno del corso di laurea in infermieristica dell Università di Bologna sezione formativa di Ravenna. Gli infermieri, i coordinatori infermieristici e i tutor clinici hanno espresso il loro giudizio 15

17 valutando gli studenti dell A.A. 2011/2012 che hanno effettuato il tirocinio formativo dal 16/4/2012 al 19/5/2012 e dal 21/5/2012 al 27/6/2012. Le unità operative prese in considerazione sono state 22 per un totale di 215 soggetti suddivisi in 169 tra infermieri e coordinatori infermieristici e 46 tutor clinici di tirocinio. Gli infermieri, i coordinatori infermieristici, i tutor e gli studenti erano tenuti ad esprimere il loro consenso alla partecipazione allo studio tramite la lettura e compilazione del questionario Il campione. - Presidio ospedaliero di Ravenna e Cervia. Sono stati riconsegnati 98 questionari dei 171 distribuiti a infermieri, coordinatori infermieristici e tutor clinici dei reparti di Medicina IV piano, Medicina I piano, Nefrologia, Post acuti, Neurologia, Gastroenterologia, Cmp (centro di medicina preventiva), Cardiologia, Malattie infettive e Lungodegenza di Cervia. Il periodo di distribuzione e ritiro del questionario è avvenuto dal 7/12/2012 al 7/1/ Presidio ospedaliero di Lugo. Sono stati riconsegnati 62 questionari dei 100 distribuiti a infermieri, coordinatori infermieristici e tutor clinici dei reparti di Medicina generale I piano, Pneumologia, Lungodegenza, Cardiologia, Post-acuti e Riabilitazione intensiva. Il periodo di distribuzione e ritiro del questionario è avvenuto dal 7/12/2012 al 7/1/ Presidio ospedaliero di Faenza. Sono stati riconsegnati 55 questionari dei 91 distribuiti a infermieri, coordinatori infermieristici e tutor clinici dei reparti di Medicina ordinaria I, Medicina ordinaria II, Medicina day hospital polispecialistico, Geriatria, Cardiologia e Post- acuti. Il periodo di distribuzione e ritiro del questionario è avvenuto dal 7/12/2012 al 7/1/2013. L unità operativa di lungodegenza neurologica si è rifiutata di partecipare allo studio. 16

18 - Studenti del corso di laurea in infermieristica dell Università di Bologna sezione formativa di Ravenna. Hanno partecipato allo studio 53 studenti presenti nelle date dicembre 2012 prima di un incontro di laboratorio professionale Fonte dei dati. La valutazione, effettuata sul campione di infermieri, tutor clinici e coordinatori infermieristici di area medica dei presidi ospedalieri di Ravenna, Lugo e Faenza consiste esclusivamente in una parte pratica durante la quale viene somministrato e compilato il questionario, creato appositamente per la situazione. Il questionario comprende, oltre alla raccolta dei dati anagrafici quali: età, sesso etc., 7 domande a risposta multipla e 6 domande con scala di valutazione a 11 voci in cui viene chiesto di fare un confronto tra gli studenti di oggi che hanno effettuato il laboratorio professionale 1 prima dell ingresso in tirocinio, e gli studenti di ieri in base ai moduli (A, B, C, D1, D2, E, F). Il secondo questionario, somministrato agli studenti del corso di laurea in infermieristica dell Università di Bologna, sezione formativa di Ravenna è stato creato consapevolmente per la situazione, quindi prevede domande a risposte multiple, domande a risposta aperta per permettere al campione di esprimersi e un ultima domanda che utilizza una scala di valutazione a 11 voci per riferire l apprezzamento dei tutor clinici di laboratorio I questionari. ( Allegati 5;6) Il questionario somministrato a infermieri, tutor clinici e coordinatori infermieristici delle aree mediche di Ravenna, Faenza e Lugo è composto da 7 domande a risposta multipla e 6 domande con scala di valutazione da 0 a 10. Il questionario raccoglie i dati anagrafici del campione, quindi sesso e età per identificare la categoria di appartenenza. Successivamente viene chiesto al singolo individuo se ha mai seguito corsi per tutor clinico e se si da quanti anni è tutor, per identificare differenze o similitudini nelle risposte date, in 17

19 base alle proprie esperienze. Le ultime tre domande a risposta multipla entrano nel cuore della ricerca e viene chiesto se il campione ha riscontrato dei progressi nella formazione degli studenti, sotto quale punto di vista sono maggiormente preparati e quali campi o tecniche andrebbero approfonditi in maggior misura durante il laboratorio professionale 1. Dopo una breve introduzione riguardo l uso del laboratorio, per chiarire di cosa si tratta e come viene suddiviso in moduli di apprendimento finalizzati, nelle successive 6 domande viene chiesto al campione un giudizio sulle prestazioni degli studenti sulle più importanti procedure per l assistenza di base, applicabili in relazione ai moduli, confrontando gli studenti di ieri con gli studenti di oggi. L obiettivo principale del questionario é analizzare l effetto del laboratorio sulle capacità tecniche, conoscitive e relazionali degli studenti al primo tirocinio e se la simulazione ha portato dei benefici nelle performance e nel rendimento rispetto agli studenti degli anni precedenti che non avevano svolto il laboratorio in simulazione prima dell entrata in tirocinio. E stato quindi naturale rivolgersi al personale infermieristico delle unità operative di Ravenna, Faenza e Lugo che vedono gli studenti sul campo crescere e migliorarsi, li osservano nelle loro prime esperienze e difficoltà. Il secondo questionario è stato somministrato agli studenti del secondo anno del corso di laurea in infermieristica dell Università di Bologna sezione formativa di Ravenna. Il questionario è formato da 9 domande a risposta multipla, 2 domande a risposta aperta e 1 domanda con scala di valutazione da 0 a 10. Le prime tre domande riguardano il sesso, l età e l anno di corso per individuare il campione. In seguito vengono esaminati tutti gli aspetti tecnici del laboratorio quindi quantità dei presidii, simulatori, tempo, rapporto studenti/tutor. Successivamente viene chiesto l effetto del laboratorio professionale 1 sulla sicurezza dell individuo, le attività o le ore di laboratorio da aumentare e infine il gradimento dei tutor da parte degli studenti. L obiettivo del questionario rivolto agli studenti è capire quanto le 30 ore di laboratorio professionale 1 abbiano influenzato la loro fiducia, le prestazioni ma soprattutto se erano complessivamente soddisfatti dell organizzazione e dei tutor di laboratorio. 18

20 CAPITOLO 3 ANALISI DEI RISULTATI 3.1 Questionario infermieri e coordinatori infermieristici di Ravenna, Faenza e Lugo. Totale 169 Gentile infermiere le chiedo di compilare il seguente questionario allo scopo di rilevare informazioni utili alla elaborazione della mia tesi di laurea. Tale questionario è in forma anonima e si assicura la massima riservatezza. Età: anni (27) anni (44) anni (95) 60 anni e più (3) Figura 1. Distribuzione per età degli infermieri e coordinatori infermieristici dei presidi di Ravenna, Faenza e Lugo. Distribuzione per età degli intervistati 60 2% % % % Il grafico rappresenta la distribuzione per età degli infermieri e i coordinatori infermieristici di area medica dei presidi ospedalieri di Ravenna, Lugo e Faenza. Come si vede dal grafico la percentuale maggiore degli intervistati ha un età compresa tra i 41 e i 59 anni (56%). 19

21 Sesso: Maschile (10) Femminile (159) Figura 2. Distribuzione per sesso degli infermieri e coordinatori infermieristici dei presidi di Ravenna, Faenza e Lugo. Distribuzione per sesso degli intervistati maschi 6% femmine 94% Il grafico rappresenta la distribuzione per sesso degli infermieri e coordinatori infermieristici dei presidi ospedalieri di Ravenna, Faenza e Lugo. Come si vede dal grafico la maggior parte degli intervistati è di sesso femminile. (94%). Ha mai seguito un corso per la formazione specifica del tutor clinico? Si No (107) No ma mi piacerebbe (28) No ma ho seguito lo stesso molti studenti in tirocinio (34) 20

22 Figura 3. Formazione del campione quale tutor clinico. formazione quale tutor no, ma ho seguito molti studenti 20% si 0% no, ma mi piacerebbe 17% no 63% Alla domanda riguardo la formazione specifica per tutor clinico si evidenza che il 63% degli infermieri non ha svolto il corso specifico. Bisogna tenere in considerazione che un 17% di infermieri vorrebbe seguire tale corso. Se ha risposto si, da quanto tempo è tutor clinico di tirocinio? Da meno di un anno 1-4 anni 5-9 anni 10 anni Più di 10 anni L anno accademico ha previsto nella formazione universitaria di base degli studenti del Corso di Laurea in infermieristica, l implementazione e l obbligatorietà della frequenza del laboratorio professionale1. Rispetto alla sua esperienza di tutoraggio o affiancamento di tali studenti, ha riscontrato miglioramenti nella formazione rispetto agli anni precedenti? 21

23 Si (107) No (62) Figura 4. Miglioramenti nella formazione degli studenti rispetto al passato. (Valutazione infermieri e coordinatori infermieristici) Miglioramenti rispetto al passato no 37% si 63% Il grafico rappresenta la risposta di infermieri e coordinatori infermieristici alla domanda di miglioramento nella formazione degli studenti di oggi rispetto agli studenti degli anni precedenti. La risposta è stata positiva visto che il 63% ha dichiarato che c è stato un miglioramento delle prestazioni rispetto al passato. Se ha risposto si,sotto quale punto di vista sono più preparati? Tecnico-pratico (62) Sicurezza (44) Conoscenze(50) Comunicazione/relazione (21) 22

24 Figura 5. Aree di miglioramento degli studenti. (Valutazione infermieri e coordinatori infermieristici) Da quale punto di vista conoscenze 28% comunicazio ne/relazione 12% sicurezza 25% tecnicopratico 35% In conseguenza alla domanda precedente viene chiesto nello specifico agli infermieri e coordinatori infermieristici in quali campi gli studenti sono migliorati. Le aree tecnico- pratiche (35%) e le conoscenze (28%) risultano superiori rispetto agli anni precedenti. Quali campi o tecniche andrebbero approfonditi? Campo cognitivo e delle conoscenze specifiche(44) Campo della comunicazione/relazione(71) Campo dei gesti (39) 23

25 Figura 6. Aree da approfondire. (Valutazione infermieri e coordinatori infermieristici) campi da approfondire dei gesti 25% cognitivo e delle conoscenze specifiche 29% comunicazio ne/relazione 46% Il grafico rappresenta quali aree/campi andrebbero approfonditi. Prevale il campo della comunicazione/relazione (46%). Secondo gli infermieri e i coordinatori infermieristici la comunicazione e il sapere comunicare sono costituenti fondamentali della professione infermieristica. Nei successivi grafici vengono messi a confronto gli obiettivi che gli studenti di oggi devono raggiungere in base al modulo. Gli infermieri e coordinatori infermieristici dovevano dare una valutazione usando una scala da 0 a 10 agli studenti facendo un confronto con gli studenti degli anni precedenti. 24

26 INTRODUZIONE Il laboratorio professionale 1 è suddiviso in moduli (A,B,C,D1,D2,E,F) di apprendimento finalizzato. Al termine di ciascun modulo lo studente avrà provato e ripetuto in simulazione le attività proposte. Lo studente dell anno accademico conosce e riferisce i contenuti delle più importati procedure per l assistenza di base da applicarsi nel campo del modulo A contenente le attività di igiene, cura di sé e mobilizzazione? (Utilizzando la seguente scala di valutazione da 0 a 10 indichi il numero corrispondente alla sua valutazione ) Min Max voto oggi ieri totale media 5,9 5,1 mediana 5,8 5,2 25

27 Figura 7. Modulo A: igiene, cura di sé e mobilizzazione. (Valutazione infermieri e coordinatori infermieristici) A) igiene, cura di sé, mobilizzazione oggi ieri Il grafico mostra la distribuzione gaussiana in base al punteggio attribuito dal campione, ovvero gli infermieri e i coordinatori infermieristici, rispetto al modulo A contenente le attività di igiene, cura di sé e mobilizzazione per gli studenti di oggi ovvero dell A.A. 2011/2012 che hanno effettuato il laboratorio professionale 1 prima dell ingresso in tirocinio e gli studenti di ieri che non l hanno effettuato. Lo studente dell anno accademico conosce e riferisce i contenuti delle più importati procedure per l assistenza di base da applicarsi nel campo del modulo B contenente le attività cardiovascolari e respiratorio? (Utilizzando la seguente scala di valutazione da 0 a 10 indichi il numero corrispondente alla sua valutazione ) 26

28 Min Max voto oggi ieri totale media 5,9 5,1 mediana 5,7 5,2 Figura 8. Modulo B: attività cardiovascolari e respiratorio. (Valutazione infermieri e coordinatori infermieristici) 70 B) cardiov.e respiratorio oggi ieri Come si vede dal grafico la distribuzione gaussiana in base al punteggio attribuito dal campione ovvero gli infermieri e i coordinatori infermieristici, rispetto al modulo B contenente le attività cardiovascolari e respiratorio è diversa per gli studenti di oggi ovvero dell A.A. 2011/2012 che hanno 27

29 effettuato il laboratorio professionale 1 prima dell ingresso in tirocinio. Lo studente dell anno accademico 2011/ 2012 conosce e riferisce i contenuti delle più importati procedure per l assistenza di base da applicarsi nel campo del modulo C contenente le attività di gestione dell eliminazione intestinale e urinaria? (Utilizzando la seguente scala di valutazione da 0 a 10 indichi il numero corrispondente alla sua valutazione ) Min Max voto oggi Ieri totale media 6,1 5,3 mediana 6,0 5,3 28

30 Figura 9. Modulo C : attività di gestione dell eliminazione intestinale e urinaria. (Valutazione infermieri e coordinatori infermieristici) C) gestione intestinale ed urinaria oggi ieri Il grafico mostra la distribuzione gaussiana in base al punteggio attribuito dal campione ovvero gli infermieri e i coordinatori infermieristici, rispetto al modulo C contenente le attività di gestione intestinale e urinaria per gli studenti di oggi ovvero dell A.A. 2011/2012 che hanno effettuato il laboratorio professionale 1 prima dell ingresso in tirocinio e gli studenti di ieri che non hanno effettuato il laboratorio. Lo studente dell A.A conosce e riferisce i contenuti delle più importati procedure per l assistenza di base da applicarsi nel campo del modulo D1 e D2 contenente le attività di gestione della terapia e del rischio di errore nella somministrazione terapeutica e gestione della documentazione sanitaria relativa? (Utilizzando la seguente scala di valutazione da 0 a 10 indichi il numero corrispondente alla sua valutazione ) 29

31 Min Max voto oggi Ieri totale media 6,0 5,2 mediana 6,0 5,4 Figura 10. Modulo D1 e D2: attività di gestione della terapia e del rischio di errore nella somministrazione terapeutica e gestione della documentazione sanitaria relativa. (Valutazione infermieri e coordinatori infermieristici) D1) D2) ter. e rischio err., doc.san oggi ieri Il grafico mostra la distribuzione gaussiana in base al punteggio attribuito dal campione ovvero gli infermieri e i coordinatori infermieristici, rispetto al modulo D1 e D2 30

32 contenente le attività di gestione della terapia e del rischio di errore nella somministrazione terapeutica e gestione della documentazione sanitaria relativa, per gli studenti di oggi ovvero dell A.A. 2011/2012 che hanno effettuato il laboratorio professionale 1 prima dell ingresso in tirocinio e gli studenti di ieri che non hanno effettuato il laboratorio professionale 1 prima dell ingresso in tirocinio Lo studente dell anno accademico 2011/ 2012 conosce e riferisce i contenuti delle più importati procedure per l assistenza di base da applicarsi nel campo del modulo E contenente le attività di gestione della nutrizione e idratazione,integrità cutanea e termoregolazione del paziente? (Utilizzando la seguente scala di valutazione da 0 a 10 indichi il numero corrispondente alla sua valutazione ) Min Max voto oggi Ieri totale media 5,9 5,3 mediana 5,9 5,5 31

33 Figura 11. Modulo E: attività di gestione della nutrizione e idratazione, integrità cutanea e termoregolazione del paziente. (Valutazione infermieri e coordinatori infermieristici) E) nutriz.cute, termoreg oggi ieri Il grafico mostra la distribuzione gaussiana in base al punteggio attribuito dal campione ovvero gli infermieri e i coordinatori infermieristici, rispetto al modulo E contenente le attività di gestione della terapia e del rischio di errore nella somministrazione terapeutica e gestione della documentazione sanitaria relativa, per gli studenti di oggi ovvero dell A.A. 2011/2012 che hanno effettuato il laboratorio professionale 1 prima dell ingresso in tirocinio e gli studenti di ieri che non hanno effettuato il laboratorio professionale 1 prima dell ingresso in tirocinio. 32

34 Lo studente dell anno accademico conosce e riferisce i contenuti delle più importati procedure per l assistenza di base da applicarsi nel campo del modulo F comprendente le attività di modello del sonno e riposo, percezione e gestione della salute,valori e convinzioni, percezione di sé, coping, ruolo e relazioni? Tale modulo, tenuto da docenti esperti in problemi comunicativi e relazionali è stato fondamentale durante tutto il laboratorio professionale1.(utilizzando la seguente scala di valutazione da 0 a 10 indichi il numero corrispondente alla sua valutazione ) Min Max voto oggi Ieri totale media 6,0 5,3 mediana 5,9 5,4 33

35 Figura 12. Modulo F: attività di modello del sonno e riposo, percezione e gestione della salute, valori e convinzioni, percezione di sé, coping, ruolo e relazioni. (Valutazione infermieri e coordinatori infermieristici) F) sonno, percezione, valori, relazioni oggi ieri Ultimo non per importanza il grafico mostra la distribuzione gaussiana in base al punteggio attribuito dal campione ovvero gli infermieri e i coordinatori infermieristici, rispetto al modulo F contenente le attività di gestione della terapia e del rischio di errore nella somministrazione terapeutica e gestione della documentazione sanitaria relativa, per gli studenti di oggi ovvero dell A.A. 2011/2012 che hanno effettuato il laboratorio professionale 1 prima dell ingresso in tirocinio e gli studenti di ieri che non hanno effettuato il laboratorio professionale 1 prima dell ingresso in tirocinio. 34

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