Cosmologia: Conoscenza del cosmo (narrazione di come è il mondo, come gli esseri umani stanno nel mondo, come ne usciranno per andare

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1 Cosmogonia: Modo di nascere del cosmo Cosmologia: Conoscenza del cosmo (narrazione di come è il mondo, come gli esseri umani stanno nel mondo, come ne usciranno per andare dove ) 1

2 MITO Letteralmente racconto. Fa riferimento a eventi, episodi che avrebbero dato origine al mondo. Alcuni ritengono che i miti fossero un modo inesatto, cioè fantastico di ricostruzione o giustificazione storica di eventi o fatti realmente accaduti. 2

3 Secondo Levi Strauss nella mitologia, così come nelle narrazioni popolari in genere, si riscontra l esistenza di ricorrenti strutture formali caratterizzate da contrasti binari (due elementi o temi che possono essere visti come diametralmente opposti l uno all altro) 3

4 Il pensiero umano tende alla ricerca di una coerenza 4

5 Si può parlare di pensiero primitivo? 5

6 Secondo Lévi-Bruhl la mentalità primitiva è fondata su principi diversi da quelli della logica razionale la logica razionale è basata su: principio di identità (A=A) principio di non contraddizione (se A=A allora A B) principio di causalità 6

7 Horton mettendo a confronto sistemi di pensiero tradizionali e pensiero scientifico mostrò come avessero una medesima funzione esplicativa. La differenza sta tra sistemi chiusi e sistemi aperti 7

8 Nelle culture a oralità diffusa (sistemi chiusi) le parole acquistano potere come se dire fosse fare L introduzione della scrittura ha comportato importanti cambiamenti: è più facile conoscere e confrontare affermazioni, concezioni e teorie diverse ed elaborarne di nuove (sistemi aperti) 8

9 Molte credenze vengono viste come irrazionali perché, come è stato messo in evidenza dall antropologo australiano R. Keesing il pensiero degli altri popoli è spesso interpretato alla lettera. Anche noi facciamo uso di metafore ma per noi distinguiamo tra metafora e realtà (basta pensare ai modi di dire: cuore pesante, fegato amaro, il sole tramonta, o alla poesia di Leopardi il naufragar m è dolce in questo mare ) 9

10 Cos è la magia? Per magia si intende comunemente un insieme di gesti, atti e formule per lo più verbali mediante cui si vuole influire sul corso degli eventi 10

11 Secondo Horton sia la scienza che la magia tendono a ricercare: l unità al di sotto della diversità La semplicità al di sotto della complessità L ordine al di sotto dell apparente disordine La regolarità sotto l apparente anomalia 11

12 Sempre secondo Horton sia la scienza che il pensiero magico pongono i fenomeni in un contesto causale più ampio di quello fornito dal senso comune. Senso comune e teoria non si escludono reciprocamente, hanno ruoli complementari nella vita quotidiana. 12

13 Come è stata interpretata la magia? I primi antropologi interpretarono la magia come falsa scienza Frazer mise in evidenza alcune leggi della magia: Magia omeopatica (il simile agisce sul simile) Magia contagiosa (due cose che son state in contatto possono influenzarsi) 13

14 La Magia per Frazer Secondo Frazer l uomo è ricorso alla magia nel tentativo di spiegare l origine dei fenomeni e la relazioni tra essi, Magia, religione e scienza costituiscono, secondo Frazer, tre fasi dell evoluzione dell uomo. La magia è per lui un residuo della scienza 14

15 La magia secondo Malinowski Per Malinowski la magia, era un sostegno emotivo nei riguardi di situazioni non controllabili tecnicamente. Cosi teorizzata, la magia finiva per l'assumere le caratteristiche di semplice strumento utilizzabile nei momenti in cui, pur con tutte le cautele conosciute, ci si trovava di fronte ad una situazione nei cui confronti si era inermi. Come scrisse lui stesso "La funzione della magia è quella di ritualizzare l'ottimismo". 15

16 magia e scienza stanno per Malinowski su piani diversi, rispondono a funzioni diverse: la magia non ha il carattere della scienza, ma un carattere non strumentale, simbolico o espressivo. 16

17 La magia secondo De Martino Secondo De Martino l universo magico può essere compreso in relazione all angoscia della perdita della presenza. La presenza è la condizione che l essere umano non cessa di costruire per sottrarsi all idea, angosciosa del non-esserci. Il pensiero magico è il primo tentativo coerente di affermare la presenza umana nel mondo, l uomo realizza la propria volontà di esserci di fronte al rischio del non-esserci. 17

18 La magia per De Martino è una risorsa culturale che permette di risolvere la crisi della presenza. 18

19 La presenza può essere sempre rimessa in discussione dalla crisi individuale o collettiva. La presenza è labile, minacciata da eventi o circostanze che possono metterla in crisi. I soggetti vittime della crisi della presenza non sono in grado di stabilire relazioni tra la propria angoscia e il mondo, non sanno mettere in relazione la propria sofferenza con una causa né con una possibile risoluzione della loro crisi. 19

20 La protezione magica si effettua mercé la istituzione di un piano metastorico che assolve a due funzioni protettive: fonda un orizzonte della crisi rappresentativo, stabile funziona come luogo di destorificazione del negativo 20

21 Orizzonte della crisi Il rischio della crisi è l esperienza di essere-agito-da Malocchio, fattura, possessione sono gradi diversi di questo rischio 21

22 Destorificazione del negativo Tecnica del così-come Il rito ripete, narrando e mimando, miti esemplari nei quali tutto è già deciso nel senso desiderato 22

23 Etnocentrismo critico De Martino definiva la sua posizione etnocentrismo critico intendendo con questa apparentemente contradditoria espressione l impossibilità e inutilità di uscire dalla propria tradizione culturale, dunque dal proprio etnocentrismo, che però si fa critico in quanto non dimentica mai la propria origine storica. Nel confronto con le altre culture conosce i propri limiti, ma anche prende consapevolezza che dell essere uomo ha avuto l occidente. 23

24 MAGIA E RELIGIONE Pur fondandosi su credenze nel soprannaturale, a differenza della religione la magia manca di un orizzonte non solo teologico, ma anche semplicemente mitologico. La salvezza che si cerca attraverso le pratiche magiche ha una portata contingente, riguarda il presente e le cose materiali e non un futuro ultramondano e di ordine spirituale. Le chiese occidentali hanno sempre visto la magia contrapposta alla religione e l hanno condannata. 24

25 Cos è la religione? La religione rinvia al complesso di credenze che si fondano su dogmi e riti, cerimonie che hanno lo scopo di avvicinare i fedeli a delle entità soprannaturali. 25

26 Dogmi e riti sono insegnati e coordinati da specialisti come i sacerdoti. La religione utilizza luoghi particolari, luoghi di culto: templi, chiese, moschee, sinagoghe 26

27 Ma non sempre vi sono dogmi, dei, templi, individui specializzati nei culti. Più in generale potremmo definire la religione come un complesso più o meno coerente di pratiche (riti e osservanze di precetti), e di rappresentazioni (credenze) che riguardano i fini ultimi e le preoccupazioni estreme di una società di cui si fa garante una forza superiore dell essere umano. 27

28 Due le dimensioni implicite : del significato (valori esprimenti i fini ultimi e le preoccupazioni estreme di una società) del potere (idea che vi sia un ente soprannaturale o i suoi rappresentanti umani che ha l autorità di sanzionare) 28

29 Funzioni della religione integrativa protettiva Queste funzioni si esplicano attraverso i simboli, i miti, i riti 29

30 Gli evoluzionisti mostrarono come le tradizione religiosa giudaico cristiana aveva elementi simili a credenze sugli esseri soprannaturali riscontrate in tutto il mondo. Fino ad allora i culti di altri popoli nei riguardi di divinità diverse erano stati relegati nell ambito della superstizione e del paganesimo 30

31 Tipologie delle religioni primitive Animismo Culti degli antenati Totemismo 31

32 Animismo il potere soprannaturale è presente in forma di anima in tutte le realtà esistenti (esseri umani, ma anche animali, vegetali, minerali, nei fiumi, nelle nuvole e così via). Le anime costituiscono un secondo mondo cui si può accedere per mezzo di sogni e visioni. Secondo gli evoluzionisti sarebbe stata la forma più arcaica di religione 32

33 Culti degli antenati Gli antenati sono pensati come presenti in un luogo remoto e inaccessibile dove si troverebbero anche i bambini che ancora devono nascere 33

34 Totemismo il totem (elemento della natura animale, pianta o elemento del paesaggio ma anche antenato mitico dei clan) è oggetto di culto e fonte di protezione e aiuto per i suoi discendenti, ma anche oggetto di rigide proibizioni rituali, dette tabù. Il totemismo si configura come un sistema di prescrizioni e proibizioni che riguardano i rapporti tra clan e lignaggi, tra esseri umani e natura. 34

35 Elementi della religione preghiera musica prova fisica esortazione mana tabù convivio sacrificio congregazione ispirazione simbolismo 35

36 Tipi di culto Individuali: praticati dal singolo individuo all interno di un codice religioso culturalmente e socialmente condiviso Sciamanici: il contatto con le potenze invisibili è assicurato dall opera di una particolare figura, lo sciamano Comunitari: partecipazione di gruppi di individui organizzati in base a età, sesso, funzione o al. che si riuniscono temporaneamente per un dato scopo Ecclesiastici: prevedono l esistenza di gruppi di individui specializzati nel culto 36