MASTER IN DIDATTICA DELLE SCIENZE E DALLA MATEMATICA UNIVERSITA DI PALERMO LABORATORIO DI CHIMICA DIARIO DI BORDO DELLA CORSISTA: PANTALEO MARIA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "MASTER IN DIDATTICA DELLE SCIENZE E DALLA MATEMATICA UNIVERSITA DI PALERMO LABORATORIO DI CHIMICA DIARIO DI BORDO DELLA CORSISTA: PANTALEO MARIA"

Transcript

1 MASTER IN DIDATTICA DELLE SCIENZE E DALLA MATEMATICA UNIVERSITA DI PALERMO LABORATORIO DI CHIMICA DELLA CORSISTA: PANTALEO MARIA Prof.ssa IRENE MONGIOVI INDICE DEGLI ESPERIMENTI Osservare senza vedere: I sensi come strumento di conoscenza Strumenti di misurazione precisa Le molecole esistono Separare le sostanze di una soluzione di iodio Indicatori di ph acidi e basi Un doppio esperimento: radicchio e the sono indicatori Ossidazione: l ossigeno agente ossidante Ossidazione del ferro: la ruggine Una Reazione chimica che sviluppa gas ed energia termica Legge di Lavoisier 16 APRILE

2 PREMESSA Il laboratorio di didattica della chimica, che si è svolto per la durata di 30 ore all interno del Master in didattica delle scienze e della matematica, ha avuto fra le finalità quella di trasformare le conoscenze scientifiche e le abilità didattiche dei corsisti in competenze specifiche laboratoriali trasferibili nella didattica curricolare scolastica. Le competenze specifiche nella gestione e progettazione di un laboratorio di chimica dovrebbero essere considerate in quanto prassi e metodo indispensabili ad improntare un efficace insegnamento delle scienze nella scuola dell obbligo. Per rispondere a questa finalità il laboratorio, durante il suo svolgersi, ha perseguito e raggiunto i seguenti Obiettivi Formativi. Acquisire competenze laboratoriali nell insegnamento della chimica trasformando le conoscenze scientifiche e le abilità pratiche in metodologia di insegnamento della chimica nella scuola dell obbligo. OBIETTIVI del LABORATORIO Acquisire conoscenze tecniche sull uso degli strumenti da laboratorio: terminologia specifica ed uso. Agganciare la teoria alla pratica laboratoriale come dimostrazione di ipotesi, come spiegazione di teorie fondamentali come strumento di ricerca e scoperta di caratteristiche della materia per tentativi ed errori. Il metodo scientifico e le sue fasi, induzione e deduzione. Stabilire un clima positivo e cooperativo fra i corsisti come strumento di apprendimento attraverso l interdipendenza positiva da mutuare il classe. Progettare e realizzare situazioni didattiche laboratoriali efficaci e significative per gli alunni anche attraverso materiali e strumenti di uso comune e facilmente reperibili nella vita di tutti i giorni. Ricaduta delle nuove competenze acquisite nella didattica in classe.

3 Osservare senza vedere: I sensi come strumento di conoscenza MATERIALE Prima fase: la consegna 1. ognuno di noi ha ricevuto un barattolino di metallo con dentro un oggetto misterioso da riconoscere 2. la consegna era di cercare di individuare le caratteristiche dell oggetto attraverso alcune caratteristiche del materiale di cui era composto 3. di individuarne la forma attraverso il movimento e il peso 4. di individuare il numero degli oggetti dentro la scatolina 5. l unico fra i cinque sensi che si poteva utilizzare era l udito ma anche la sensazione tattile del peso e del movimento 6. si poteva agitare la scatolina per coglierne il rumore ma anche il movimento e da essi definire la forma la dimensione e il tipo di materia di cui era composto l oggetto Seconda fase: il confronto 1. lo scambio delle scatoline con i colleghi metteva in crisi le proprie deduzioni e spingeva a rivederle 2. si cercava di individuare l oggetto piuttosto che le caratteristiche malgrado ci fosse stato consigliato di non farlo per non cadere in pregiudizi Terza fase: la discussione collettiva 1. viene messo in evidenza che i sensi non possono essere attendibili, che non siamo abituati ad usarli in modo appropriato e completo, che ragioniamo per categorie rigide già formate da pregiudizi, che non siamo capaci di osservare descrivendo le caratteristiche ma al contrario denominando l oggetto 2. si riflette insieme sull osservazione oggettiva della realtà che ci circonda come punto di partenza per costruire un atteggiamento scientifico la conoscenza scientifica non può essere sensoriale e soggettiva la vista prevale a discapito degli altri sensi nella conoscenza della realtà. (vittime della civiltà delle immagini) nelle valutazioni non ci fermiamo ai dati, ma spesso interpretiamo e colleghiamo a esperienze pregresse cercando di etichettare piuttosto che esaminare singole informazioni. barattoli con dentro oggetti di diverso tipo: bottoni, sassolini, pasta, foglie, biglie di vetro..ecc...

4 STRUMENTI DI MISURAZIONE PRECISA E MATERIALE Prima fase: osserviamo gli strumenti di misurazione più comuni CALIBRO A CORSOIO E NONIO CILINDRI GRADUATI BILANCIA ELETTRONICA Seconda fase: classifichiamo oggetti scegliendo un criterio, il peso. 1. disponiamo gli oggetti dal meno pesante al più pesante utilizzando le mani e la sensazione di peso che il nostro corpo avverte su di esse 2. confrontiamo l esattezza della nostra classificazione pesando gli oggetti con la bilancia Classificare sulla base di una grandezza richiede l uso di strumenti tarati e precisi e questo vale per ogni unità di misura (peso, lunghezza, volume, densità. ecc.) Solo le classificazioni che usano strumenti precisi sono oggettive e ripetibili Ogni bilancia ha una portata massima e una sensibilità minima, prima di pesare un oggetto è necessario conoscerle entrambe I sensi sono mezzi di conoscenza approssimati e imprecisi, condizionati dalla cultura e dai pregiudizi. (pesare con le mani!)

5 LE MOLECOLE MATERIALE Prima fase: un particolare miscuglio Viene richiamata alla mente la lezione di chimica sui miscugli e le soluzioni. La prof. ci invita a mescolare acqua e alcool ma dopo averne accuratamente misurato la massa e il volume. Seconda fase: esperimento 1 1. con un cilindro graduato vengono misurati 100 cm³ di acqua e 100 cm³ di alcool 2. i due cilindri pieni vengono pesati per definire le masse 3. entrambi i liquidi vengono travasati in un cilindro più grande e mescolati 4. il miscuglio viene misurato: le masse sommate corrispondono, ma i volumi non corrispondono: nel cilindro il liquido segna 194 cm³ Cilindro graduato Bilancia elettronica Acqua, Alcool, lenticchie, fagioli. Terza fase: esperimento 2 la metafora dei fagioli 1. vengono pesati 100 cm³ di fagioli e 100 cm³ di lenticchie, poi tutto viene mescolato e di nuovo pesato 2. anche questa volta il peso corrisponde ma il volume no 3. stavolta è visibile ed evidente che le lenticchie hanno occupato lo spazio vuoto fra i fagioli. Le molecole dell alcool occupano lo spazio vuoto fra le molecole dell acqua perché sono più piccole determinando la variazione del volume. Quindi la materia è fatta di atomi che formano le molecole. Le masse si possono sommare mentre i volumi no

6 Separare le sostanze di una soluzione di iodio MATERIALE 1. Alcool e iodio 2. si aggiunge benzina L esperimento non riesce Le due sostanze non si separano. Acqua, iodio e olio L esperimento riesce Lo iodio si separa dall acqua Premessa: le soluzioni acquose di iodio sono difficili da ottenere poichè lo iodio elementare (I 2 ) è poco solubile in acqua Esperimento: ipotesi vogliamo separare una soluzione di acqua e cristalli di iodio Prima fase: prepariamo una soluzione di iodio con i cristalli e per accelerare il processo riscaldiamo le due sostanze con un forellino Seconda fase: versiamo la soluzione ottenuta in un imbuto separatore Terza fase: aggiungiamo alla soluzione olio di semi Osserviamo: lo iodio si separa dall acqua e si aggrega all olio dato che risulta maggiormente solubile in solventi organici. A questo punto basta aprire l imbuto separatore e lasciar scorrere l acqua. Lo iodio è più solubile in solventi organici che in acqua per cui è sufficiente estrarre lo iodio tramite un solvente organico insolubile in acqua, come l olio e poi separare le due fasi organica ed acquosa. Imbuto separatore, fornellino, cristalli di iodio, benzina, alcool, olio di semi,

7 Indicatori di ph acidi e basi MATERIALE La fenolftaleina è una sostanza indicatrice, che normalmente è incolore. Con l'aggiunta di ammoniaca, la soluzione diventa rossa. per misurare il ph, si usano speciali cartine imbevute di indicatori, le quali cambiano colore quando vengono immerse in sostanze acide o basiche. Questo è il caso della famosa cartina al tornasole, che dà questi valori di ph: 2,5 il succo di limone 3 l'aceto da tavola 10 l'acqua saponata 12 l'ammoniaca in soluzione acquosa per uso domestico 1. In un becker, versiamo circa 100 ml d'acqua e 3 gocce di fenolftaleina. Otteniamo una soluzione incolore, di aspetto del tutto simile all'acqua. 2. Con un contagocce, aggiungiamo gocce di ammoniaca Ad un certo punto, vediamo che la soluzione diventa improvvisamente di colore porpora. 3. Ora, al liquido porpora che abbiamo ottenuto aggiungiamo gocce d'aceto. Il liquido torna ad essere incolore. Conclusione: Cartine di tornasole, provette, diverse sostanze di uso comune, indicatore chimico: fenolftaleina Aggiungendo aceto, la soluzione torna a divenire incolore. la fenolftaleina ha la proprietà di assumere un colore viola quando il ph della soluzione supera il valore di 8,3 Il grado di acidità o di basicità delle sostanze è misurato in ph. Questa scala va da 0 a 14. Le sostanze con ph inferiore a 7 sono considerate acide, quelle con ph pari a 7 sono considerate neutre e quelle con ph maggiore di 7 sono considerate basiche. Con il termine indicatore si intende, in chimica, un composto (o un sistema di più composti) in grado di subire modifiche facilmente osservabili - di solito il colore - in funzione dell'ambiente chimico in cui si trova: acido o basico. Gli indicatori vengono generalmente impiegati in soluzione o supportati su strisce di carta per rapide valutazioni (le cosiddette "cartine indicatrici"). Il fenomeno di variazione del colore di un indicatore viene detto viraggio. L'occhio umano lo recepisce quando una delle due forme colorate dell'indicatore è presente in rapporto almeno 10:1 sull'altra.

8 Un doppio esperimento: radicchio e the sono indicatori MATERIALE INDICATORE: DECOTTO DI RADICCHIO 1. INDICATORE + AMMONIACA 2. INDICATORE + LIMONE 3. VIRAGGIO LE PROVETTE CON LE DIVERSE REAZIONI ottenute aggiungendo acidi e basi al radicchio e al the. Ipotesi: vogliamo testare il valore e l efficacia del decotto di radicchio come indicatore di ph Prima fase: si prepara il decotto di radicchio che servirà come indicatore di acidità per gli esperimenti Seconda fase sperimentale: si mette il decotto in diverse provette e si osserva la reazione con elementi acidi e basici. Indicatore e limone = colore più chiaro Indicatore e bicarbonato = non cambia colore Indicatore e ammoniaca = colore verde Terza fase: riflettere sui risultati degli esperimenti osservati. In ambiente acido provocato dal limone aumenta la quantità di ioni H + che attribuiscono il colore più chiaro all indicatore. Con ammoniaca la reazione avviene e si modifica completamente il colore. In ambiente neutro il colore non cambia. CONTROPROVA Vogliamo provare se una sostanza basica riesce a neutralizzare l effetto acido riportando la miscela al valore iniziale di ph e ricostituendone il colore iniziale. Esperimento: alla provetta di colore chiaro che contiene indicatore + limone, viene aggiunto bicarbonato = il liquido ritorna al colore iniziale. Fornellino elettrico Una beuta Acqua Foglie di radicchio Bustina di tè Sostanze acide: limone, aceto. Sostanze basiche: ammoniaca, bicarbonato, olio Altre sostanze di cui scoprire l effetto sull indicatore. Alcune sostanze cambiano di colore a seconda dell ambiente in cui si trovano: acido o basico Gli acidi sono sostanze che poste in acqua liberano ioni idrogeno (H + ), chiamati anche idrogenioni. Le basi sono sostanze che poste in acqua liberano ioni idrossido (OH - ). Questi ioni reagiscono con gli ioni idrogeno formando molecole d'acqua: H + + OH - = H 2 O, in questo modo le sostanze basiche fanno diminuire la concentrazione degli ioni idrogeno. Una soluzione ricca di ioni idrogeno è acida, una sostanza povera di ioni idrogeno è basica.

9 Candela accesa per consumare l ossigeno I pezzi di mela nelle diverse condizioni La mela in assenza di ossigeno Ossidazione: l ossigeno agente ossidante Premessa: ipotesi dato che l ossigeno è l agente ossidante delle sostanze si vuole confrontare una situazione in assenza di ossigeno con una in presenza di ossigeno Prima fase: si prepara l esperimento si divide la mela in diverse parti Una parte viene collocata sotto una campana insieme ad una candelina accesa che brucia l ossigeno. Una parte chiusa dentro una campana con l ossigeno. Un altra parte viene lasciata all aria. Una parte viene bagnata con il succo di limone. L ipotesi da verificare è che nello stesso tempo l ossigeno dovrebbe ossidare maggiormente la mela lasciata all aria piuttosto che quella in assenza di ossigeno. Seconda fase: verifica dell ipotesi. dopo circa 2 ore La mela fuori dalla campana risulta la più scura. Risulta meno scura la mela dentro la campana e con la candela accesa che consuma l ossigeno. La mela bagnata con il succo di limone non diventa scura perché la vitamina C rallenta l ossidazione. MATERIALE campana di vetro, mela bianca affettata, limone, una candelina. In presenza di ossigeno le sostanze si ossidano più velocemente È l ossigeno che provoca la reazione ossidante

10 Ossidazione del ferro: la ruggine Si vuole misurare il grado di ossidazione che si riesce ad ottenere in un certo tempo sulla stessa sostanza in diverse condizioni. Esperimento: Si preparano le provette con acqua, con acqua ossigenata e con acqua con aceto e si aggiunge rispettivamente: 1. polvere di ferro 2. paglietta di ferro 3. limatura di ferro Si coprono di olio alcune provette con acqua per isolare l ambiente interno dall aria. Si creano le stesse condizioni in dischi di vetro di diametro più ampio e senza la pellicola protettiva dell olio. Si attendono alcune ore. Osservazioni: la polvere di ferro reagisce più velocemente della limatura e della paglietta l acqua ossigenata libera ossigeno che accelera la reazione l olio impedisce all ossigeno dell aria di entrare e all ossigeno dell acqua ossigenata di uscire l aceto accelera la reazione la reazione avviene più velocemente in una capsula che in una provetta Provette, vetrini ad orologio, altri recipienti, monetine ossidate e sporche. Olio, acqua, limone, aceto, limatura di ferro, polvere di ferro, paglietta di ferro. Si mette alla prova la capacità di deossidazione del limone, in quanto sostanza riducente, a contatto delle monetine di rame. ferro + ossigeno = ossidazione = ruggine, Fe 2 O 3 il ferro a contatto con diverse sostanze ha tempi diversi di ossidazione la ruggine è una sostanza nuova, un miscuglio, nel quale c è anche ossido di ferro. Reazione bilanciata della formazione di ossido ferrico Fe 2 O 3 : 4Fe + 3O 2 = 2Fe 2 O 3

11 (fig. 1) (fig. 2) (fig. 3) Una Reazione chimica che sviluppa gas ed energia termica Ipotesi: Questo esperimento serve per introdurre il concetto di reazione chimica. Serve inoltre a far capire che le sostanze acide reagiscono con quelle basiche. Esperimento: 1. in una beuta vengono versati 10 cl di aceto 2. in un palloncino si versano 5 g di bicarbonato 3. si sigilla il palloncino alla beuta (fig. 1) Osservazioni: si svilupperà un'abbondante produzione di bollicine (fig. 2). Che cosa è successo? E' avvenuta una reazione chimica fra il bicarbonato (sostanza basica) e l'aceto (sostanza acida). (fig. 2) Queste due sostanze hanno reagito fra loro, producendo un sale, acqua ed anidride carbonica. (fig. 3) E' stato proprio questo gas a produrre le bollicine che abbiamo osservato. MATERIA LE Un palloncino, una beuta, aceto, bicarbonato. CH 3 COOH NaHCO 3 CH 3 COONa H 2 O CO 2 Acido acetico Bicarbonato di sodio Acetato di sodio Acqua Anidride carbonica In generale, le sostanze acide e quelle basiche reagiscono fra loro, producendo un sale e spesso altre sostanze quali appunto acqua ed anidride carbonica. Legge di Lavoisier

12 Materiale La legge di Lavoisier dice che: "In una reazione chimica nulla si crea e nulla si distrugge, ovvero la somma delle masse dei reagenti è uguale alla somma delle masse dei prodotti ottenuti". Eseguiamo un esperimento che lo dimostri. Procedimento - fase 1 Mettiamo sulla bilancia di precisione una bustina di idrolitina e una ampolla di vetro con 20 cl di acqua e pesiamo tutto. Togliamo il tutto dalla bilancia e inseriamo l idrolitina (acido tartarico e bicarbonato di sodio) nell'acqua avendo cura di tappare l ampolla. Aspettiamo che si sviluppi la reazione chimica, evidenziata dalla formazione di un gas, CO 2. Quando la reazione è avvenuta, rimettiamo l ampolla sulla bilancia insieme alla carta della bustina. Considerando che un poco di gas formatosi è uscito nel tappare la beuta (errore sperimentale), la massa coincide con quella iniziale. La legge di Lavoisier è verificata! massa iniziale (massa acqua + massa bustina + tara) 25,6 g massa finale (acqua con idrolitina dopo la reazione) 25,5 g Procedimento - fase 2 Togliamo il tappo alla beuta e aspettiamo che esca la CO 2 formata, mescolando per accelerare il processo. Quando le bollicine si sono esaurite rimettiamo tutto sulla bilancia e controlliamo la massa. Che massa otteniamo? una beuta di vetro a chiusura ermetica una bustina di idrolitina, acqua, bilancia di precisione, massa iniziale (massa acqua + massa bustina + tara) massa misurata dopo la fuoriuscita del prodotto gassoso CO 2 25,6 g 24,7 g la reazione chimica ha prodotto 0,9 g di anidride carbonica che si è dispersa nell aria perché allo stato gassoso, ma che non è sparita.

Esperienza A: idrofilicità e idrofobicità

Esperienza A: idrofilicità e idrofobicità Esperienza A: idrofilicità e idrofobicità Obiettivo: Fare osservare che alcune sostanze, mescolate all'acqua, danno luogo a soluzioni omogenee mentre altre danno miscele eterogenee. Dalla descrizione delle

Dettagli

ACIDI E BASI IN CASA. Scheda studente n.1

ACIDI E BASI IN CASA. Scheda studente n.1 Scheda studente n.1 Come interagisce ciascun liquido con la polvere di marmo? Seguite le istruzioni, osservate con attenzione ciò che accade e completate la tabella. polvere di marmo e le seguenti sostanze:

Dettagli

PROGETTO. SID - Scientiam Inquirendo Discere IBSE - Inquiry Based Science. Education

PROGETTO. SID - Scientiam Inquirendo Discere IBSE - Inquiry Based Science. Education PROGETTO SID - Scientiam Inquirendo Discere IBSE - Inquiry Based Science Education 1 Anno scolastico 2013 2014 Classe I A ottici Modulo: Affonda o galleggia? Agata Conti 2 Sintesi Il modulo offre l'opportunità

Dettagli

Esperimenti per gioco. Progetto realizzato dagli alunni del liceo O.M. Corbino.

Esperimenti per gioco. Progetto realizzato dagli alunni del liceo O.M. Corbino. Esperimenti per gioco Progetto realizzato dagli alunni del liceo O.M. Corbino. Il progetto ha lo scopo di avvicinare i ragazzi al mondo della scienza tramite lo svolgimento di semplici esperienze di laboratorio

Dettagli

La combustione. Docente: prof.ssa Lobello Carmela

La combustione. Docente: prof.ssa Lobello Carmela La combustione Percorso didattico realizzato dalla classe II D Istituto d Istruzione secondaria di I grado S Francesco d Assisi Francavilla Fontana (Br) Docente: prof.ssa Lobello Carmela Perché la combustione?

Dettagli

LABORATORIO SCIENTIFICO

LABORATORIO SCIENTIFICO 3 ISTITUTO COMPRENSIVO-GIARRE LABORATORIO SCIENTIFICO Ascolto e dimentico. Guardo e ricordo. Eseguo e capisco. È con la pratica che si apprende. (Antico proverbio cinese) Il palloncino che si gonfia da

Dettagli

Trasformazioni materia

Trasformazioni materia REAZIONI CHIMICHE Trasformazioni materia Trasformazioni fisiche (reversibili) Trasformazioni chimiche (irreversibili) È una trasformazione che non produce nuove sostanze È una trasformazione che produce

Dettagli

L acqua assume un colore bluastro. Il BTB mescolato con acqua. Cucchiaino da caffè. Il BTB in polvere. In dosi maggiori l acqua diventa più scura

L acqua assume un colore bluastro. Il BTB mescolato con acqua. Cucchiaino da caffè. Il BTB in polvere. In dosi maggiori l acqua diventa più scura Con il termine indicatore si intende, in chimica, un composto (o un sistema di più composti) in grado di subire modifiche facilmente osservabili - di solito il colore - in funzione dell'ambiente chimico

Dettagli

Corso di Laboratorio di Chimica Generale Esperienza 6: ph, sua misura e applicazioni

Corso di Laboratorio di Chimica Generale Esperienza 6: ph, sua misura e applicazioni Corso di Laboratorio di Chimica Generale Esperienza 6: ph, sua misura e applicazioni Una delle più importanti proprietà di una soluzione acquosa è la sua concentrazione di ioni idrogeno. Lo ione H + o

Dettagli

Acidi e basi. HCl H + + Cl - (acido cloridrico) NaOH Na + + OH - (idrossido di sodio; soda caustica)

Acidi e basi. HCl H + + Cl - (acido cloridrico) NaOH Na + + OH - (idrossido di sodio; soda caustica) Acidi e basi Per capire che cosa sono un acido e una base dal punto di vista chimico, bisogna riferirsi ad alcune proprietà chimiche dell'acqua. L'acqua, sia solida (ghiaccio), liquida o gassosa (vapore

Dettagli

Costruire il pensiero scientifico in comunità di apprendimento

Costruire il pensiero scientifico in comunità di apprendimento Costruire il pensiero scientifico in comunità di apprendimento Questa attività è stata proposta nell ambito del Progetto LE PAROLE DELLA SCIENZA in una classe dell I.C. M.L.King di Torino e poi condivisa

Dettagli

P.D 4 Acqua come solvente P.D 4A Miscugli e separazione di miscugli Schede esperimenti Scuola secondaria di primo grado

P.D 4 Acqua come solvente P.D 4A Miscugli e separazione di miscugli Schede esperimenti Scuola secondaria di primo grado P.D 4 Acqua come solvente P.D 4A Miscugli e separazione di miscugli Schede esperimenti Scuola secondaria di primo grado ESPERIENZA: LE SOLUZIONI 3 bicchierini di plastica trasparenti sale zucchero Riempiamo

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO MASTER: MISSB. UDA di Fisica

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO MASTER: MISSB. UDA di Fisica UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO MASTER: MISSB UDA di Fisica CLASSE V Scheda di Fisica di: Rosalia Rinaldi Prof.ssa Sperandeo 1 PREMESSA: Calore e temperatura sono concetti che ricorrono frequentemente

Dettagli

CHIMICApisce? Una lezione di Chimica con. 7 Gennaio 2016 San Valentino in A.C. Classe IIC

CHIMICApisce? Una lezione di Chimica con. 7 Gennaio 2016 San Valentino in A.C. Classe IIC CHIMICApisce? Una lezione di Chimica con Marco Catalano 7 Gennaio 2016 San Valentino in A.C. Classe IIC CHIMICApisce in una parola Se dovessimo descrivere la lezione di Marco con una sola parola, la più

Dettagli

LIQUIDI. I esperimento

LIQUIDI. I esperimento LIQUIDI I esperimento TITOLO: Peso specifico dei liquidi OBIETTIVO: calcolare il peso specifico dei liquidi contenuti nelle bottigliette per capire di quale liquido si tratta. - 1 bilancia - 5 bottigliette

Dettagli

Quanta scienza in. una siringa?

Quanta scienza in. una siringa? S.M.S Puecher Colombo Via G. Pizzigoni n 9 20156 Milano Tel. 0239215302 e-mail: colomboscuola@tiscali.it Quanta scienza in. una siringa? Classe: 3^A (sede Colombo) Anno scolastico: 2002/2003 Insegnante:

Dettagli

La candela accesa. Descrizione generale. Obiettivi. Sequenza didattica e metodo di lavoro. Esperimenti sulla crescita delle piante

La candela accesa. Descrizione generale. Obiettivi. Sequenza didattica e metodo di lavoro. Esperimenti sulla crescita delle piante Esperimenti sulla crescita delle piante unità didattica 1 La candela accesa Durata 60 minuti Materiali per ciascun gruppo - 1 candela - 1 vaso di vetro - 1 cronometro - 1 cannuccia - fiammiferi - 1 pezzo

Dettagli

Cosa misura il ph: la concentrazione di ioni H +, che si scrive [H + ]. La definizione di ph è: ph = -log 10 [H + ]

Cosa misura il ph: la concentrazione di ioni H +, che si scrive [H + ]. La definizione di ph è: ph = -log 10 [H + ] La molecola d acqua è un dipolo perché l atomo di ossigeno è molto elettronegativo ed attira più vicini a sé gli elettroni di legame. Questo, unito alla forma della molecola, produce un accumulo di carica

Dettagli

Verifica sperimentale della legge di Proust delle proporzioni costanti

Verifica sperimentale della legge di Proust delle proporzioni costanti Verifica sperimentale della legge di Proust delle proporzioni costanti Un lavoro degli studenti della classe 4B del Liceo Scientifico Ernesto Balducci di Pontassieve Gli scienziati francesi Antoine Lavoisier

Dettagli

Capitolo 7. Le soluzioni

Capitolo 7. Le soluzioni Capitolo 7 Le soluzioni Come visto prima, mescolando tra loro sostanze pure esse danno origine a miscele di sostanze o semplicemente miscele. Una miscela può essere omogenea ( detta anche soluzione) o

Dettagli

Energia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti

Energia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti Energia nelle reazioni chimiche Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti VIDEO Introduzione (I) L energia chimica è dovuta al particolare arrangiamento degli atomi nei composti chimici e le varie forme di

Dettagli

LA MATERIA Suggerimenti didattici e schede

LA MATERIA Suggerimenti didattici e schede LA MATERIA Suggerimenti didattici e schede Iniziamo il percorso chiedendo a un bambino di consegnarci alcune cose: una gomma, una penna, un capello. Domandiamo a un altro di consegnarci una gioia, una

Dettagli

Polli e conigli. problemi Piano cartesiano. Numeri e algoritmi Sistemi e loro. geometrica. Relazioni e funzioni Linguaggio naturale e

Polli e conigli. problemi Piano cartesiano. Numeri e algoritmi Sistemi e loro. geometrica. Relazioni e funzioni Linguaggio naturale e Polli e conigli Livello scolare: primo biennio Abilità Interessate Calcolo di base - sistemi Risolvere per via grafica e algebrica problemi che si formalizzano con equazioni. Analizzare semplici testi

Dettagli

Una formula molecolare è una formula chimica che dà l'esatto numero degli atomi di una molecola.

Una formula molecolare è una formula chimica che dà l'esatto numero degli atomi di una molecola. Una formula molecolare è una formula chimica che dà l'esatto numero degli atomi di una molecola. La formula empirica e una formula in cui il rappporto tra gli atomi e il piu semplice possibil Acqua Ammoniaca

Dettagli

CHIMICA. Una teoria è scientifica solo se è falsificabile (cioè se è possibile sperimentalmente smentire le sue previsioni)

CHIMICA. Una teoria è scientifica solo se è falsificabile (cioè se è possibile sperimentalmente smentire le sue previsioni) CHIMICA SCIENZA SPERIMENTALE: cioè si basa sul metodo sperimentale (Galileo è il precursore). Osservazione dei fenomeni (raccolta e interpretazioni dati) Formulazione ipotesi Verifica sperimentale (eventualmente

Dettagli

1 a esperienza: il lievito produce anidride carbonica in presenza di zucchero

1 a esperienza: il lievito produce anidride carbonica in presenza di zucchero 1 a esperienza: il lievito produce anidride carbonica in presenza di zucchero DOMANDA DESTINATARI MATERIALE OCCORRENTE DESCRIZIONE DELL ESPERIMENTO La formazione di gas avviene in assenza di zucchero?

Dettagli

Domanda 1 Quesiti preliminari

Domanda 1 Quesiti preliminari Domanda 1 Quesiti preliminari 1.1 A che temperatura bolle l acqua nella vostra aula di scienze? 1.2 Se in una pentola senza coperchio posta su di un fornello ho dell acqua che bolle e continuo a riscaldare,

Dettagli

FISICA. Le forze. Le forze. il testo: 2011/2012 La Semplificazione dei Testi Scolastici per gli Alunni Stranieri IPSIA A.

FISICA. Le forze. Le forze. il testo: 2011/2012 La Semplificazione dei Testi Scolastici per gli Alunni Stranieri IPSIA A. 01 In questa lezione parliamo delle forze. Parliamo di forza quando: spostiamo una cosa; solleviamo un oggetto; fermiamo una palla mentre giochiamo a calcio; stringiamo una molla. Quando usiamo (applichiamo)

Dettagli

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo. DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti

Dettagli

La combustione della candela. Un esempio di "osservazione scientifica"

La combustione della candela. Un esempio di osservazione scientifica La combustione della candela Un esempio di "osservazione scientifica" L approccio sperimentale OSSERVAZIONE DOMANDA IPOTESI PREVISIONE VERIFICA L ipotesi è supportata dai risultati della verifica: la domanda

Dettagli

SOLUZIONI E MISCUGLI PERCORSO PER LA SCUOLA ELEMENTARE

SOLUZIONI E MISCUGLI PERCORSO PER LA SCUOLA ELEMENTARE SOLUZIONI E MISCUGLI PERCORSO PER LA SCUOLA ELEMENTARE 1 STADIO Identificazione e definizione delle soluzioni Obiettivo : il bambino, attraverso un approccio fenomenologico, impara il concetto di SOLUZIONE

Dettagli

LA COMBUSTIONE. Proposta didattica per la classe terza. Istituto Comprensivo di Barberino di Mugello Galliano. Anno scolastico 2011-2012

LA COMBUSTIONE. Proposta didattica per la classe terza. Istituto Comprensivo di Barberino di Mugello Galliano. Anno scolastico 2011-2012 LA COMBUSTIONE Proposta didattica per la classe terza Istituto Comprensivo di Barberino di Mugello Galliano Anno scolastico 2011-2012 IL FUOCO IO SO CHE Iniziamo il percorso con una conversazione: parliamo

Dettagli

LA CHIMICA DEGLI ALIMENTI

LA CHIMICA DEGLI ALIMENTI Sommario LA CHIMICA DEGLI ALIMENTI LA CHIMICA DEGLI ALIMENTI... 1 RICERCA DELLA VITAMINA C... 2 Metodo Qualitativo... 2 Metodo Quantitativo... 2 RICERCA DEGLI ZUCCHERI... 5 Metodo Qualitativo... 5 Metodo

Dettagli

I CIRCOLO DIDATTICO SESTO FIORENTINO IL FENOMENO DELLA COMBUSTIONE

I CIRCOLO DIDATTICO SESTO FIORENTINO IL FENOMENO DELLA COMBUSTIONE I CIRCOLO DIDATTICO SESTO FIORENTINO IL FENOMENO DELLA COMBUSTIONE COMPETENZE ATTESE AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA Osservare, registrare, classificare organismi viventi e fenomeni fisici con la guida dell

Dettagli

Ci facciamo un beckerino? SPERIMENTO ANCH IO. Relazione a cura di: Lorenzo De Matteo, Alberto Bario,

Ci facciamo un beckerino? SPERIMENTO ANCH IO. Relazione a cura di: Lorenzo De Matteo, Alberto Bario, Ci facciamo un beckerino? SPERIMENTO ANCH IO Relazione a cura di: Lorenzo De Matteo, Alberto Bario, Alberto Grosso. -Scopo: L esperimento, attraverso una serie di reazioni chimiche che variano il ph delle

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA. INDICATORI COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali

SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA. INDICATORI COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA INDICATORI 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali 2. Osservare e sperimentare sul campo Sviluppa atteggiamenti di curiosità verso il mondo circostante

Dettagli

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 Finalità: Sistematizzare concetti e definizioni. Verificare l apprendimento. Metodo: Lettura delle OSSERVAZIONI e risoluzione della scheda di verifica delle conoscenze

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO BARBERINO MUGELLO

ISTITUTO COMPRENSIVO BARBERINO MUGELLO IL PESO percorso didattico scuola primaria Sperimentazione didattica ISTITUTO COMPRENSIVO BARBERINO MUGELLO I bambini utilizzano spontaneamente il concetto di pesante? Collochiamo su un banco alcuni oggetti:

Dettagli

'RPDQGHFRQFHWWXDOL Alcuni interrogativi su fenomeni fisici e chimici

'RPDQGHFRQFHWWXDOL Alcuni interrogativi su fenomeni fisici e chimici ,OPDWHULDOHGLGDWWLFRFKHVHJXHqVWDWRVFHOWRWUDGRWWRHDGDWWDWRGDO*UXSSRGLFKLPLFD GHOO,7,60DMRUDQDGL*UXJOLDVFR7RULQR0DUFR)DODVFD$QJHOR&LPHQLV3DROD&RVFLD /RUHGDQD$QJHOHUL$QWRQHOOD0DUWLQL'DULR*D]]ROD*UD]LD5L]]R*LXVL'L'LR

Dettagli

SIAMO ANDATI AL LICEO SCIENTIFICO E. MAJORANA DI MONCALIERI E AL LICEO SCIENTIFICO V. MONTI DI CHIERI Nei laboratori di chimica, biologia e fisica per verificare che la pianta produce per tutti i viventi:

Dettagli

LA MOLE : UN UNITA DI MISURA FONDAMENTALE PER LA CHIMICA

LA MOLE : UN UNITA DI MISURA FONDAMENTALE PER LA CHIMICA LA MOLE : UN UNITA DI MISURA FONDAMENTALE PER LA CHIMICA Poiché è impossibile contare o pesare gli atomi o le molecole che formano una qualsiasi sostanza chimica, si ricorre alla grandezza detta quantità

Dettagli

DETERMINAZIONE DEL GRADO DI ACIDITÀ DI UN ACETO COMMERCIALE

DETERMINAZIONE DEL GRADO DI ACIDITÀ DI UN ACETO COMMERCIALE DETERMINAZIONE DEL GRADO DI ACIDITÀ DI UN ACETO COMMERCIALE L esperienza consiste nel misurare il grado di acidità di un aceto, acquistando i concetti di titolazione acido-base, punto di equivalenza, indicatore

Dettagli

L anidride carbonica è formata da carbonio e ossigeno

L anidride carbonica è formata da carbonio e ossigeno L anidride carbonica è formata da carbonio e ossigeno L anidride carbonica è una molecola, cioè un insieme costituito da un atomo di carbonio e due di ossigeno legati fra loro. Visualizziamo la molecola

Dettagli

REAZIONI ESOTERMICHE ED ENDOTERMICHE

REAZIONI ESOTERMICHE ED ENDOTERMICHE REAZIONI ESOTERMICHE ED ENDOTERMICHE Obiettivo di questo esperimento è confrontare l effetto termico di 0,1 moli di diverse sostanze ioniche solide quando vengono sciolte in una stessa quantità di acqua.

Dettagli

Dalle scatole alle figure piane. Percorso di geometria Classe prima Scuola Primaria Rispescia a.s. 2014-2015

Dalle scatole alle figure piane. Percorso di geometria Classe prima Scuola Primaria Rispescia a.s. 2014-2015 Dalle scatole alle figure piane Percorso di geometria Classe prima Scuola Primaria Rispescia a.s. 2014-2015 Dalle Indicazioni nazionali per il curricolo Le conoscenze matematiche contribuiscono alla formazione

Dettagli

TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE PER GRUPPI DIDATTICI

TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE PER GRUPPI DIDATTICI TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE PER GRUPPI DIDATTICI MATERIA: CHIMICA CLASSI: PRIME I II QUADRIMESTRE Competenze Abilità/Capacità Conoscenze* Attività didattica Strumenti Tipologia verifiche Osservare, descrivere

Dettagli

Tesina di scienze. L Elettricità. Le forze elettriche

Tesina di scienze. L Elettricità. Le forze elettriche Tesina di scienze L Elettricità Le forze elettriche In natura esistono due forme di elettricità: quella negativa e quella positiva. Queste due energie si attraggono fra loro, mentre gli stessi tipi di

Dettagli

LE PROPRIETÀ DEI METALLI E LA BOTTEGA DEL COLTELLINAIO DI SCARPERIA. Claudia Gurioli

LE PROPRIETÀ DEI METALLI E LA BOTTEGA DEL COLTELLINAIO DI SCARPERIA. Claudia Gurioli LE PROPRIETÀ DEI METALLI E LA BOTTEGA DEL COLTELLINAIO DI SCARPERIA CLASSE SECONDA SCUOLA PRIMARIA G. MAZZINI BARBERINO di MUGELLO 2014 Claudia Gurioli DA UN MUSEO DI OGGETTI AD UN MUSEO DI MATERIALI Discutendo

Dettagli

SEMPLICEMENTE ACQUA. Museo Scienze Naturali Bergamo

SEMPLICEMENTE ACQUA. Museo Scienze Naturali Bergamo SEMPLICEMENTE ACQUA Museo Scienze Naturali Bergamo L ACIDITA Prendete i contenitori riempiti con varie sostanze di uso comune e provate a metterli in fila a partire dalla sostanza secondo voi più acida

Dettagli

Impariamo a misurare la densità!

Impariamo a misurare la densità! Impariamo a misurare la densità! A cura di Martina Grussu Loredana Orrù Stefania Piroddi Eugenia Rinaldi Chiara Salidu Fabrizio Zucca La densità Si definisce densità il rapporto tra la massa di un corpo

Dettagli

LABORATORIO DI FISICA

LABORATORIO DI FISICA LABORATORIO DI FISICA 01.12.2014 Relazione: Davide Nali, Antonia Marongiu, Anna Buonocore, Valentina Atzori, Maria Sofia Piredda, Giulia Ghiani, Anna Maria Pala TITOLO: NON LASCIARMI AFFONDARE OBIETTIVO:

Dettagli

Determinazione del pka per un acido moderatamente debole per via potenziometrica C.Tavagnacco - versione 02.02.05

Determinazione del pka per un acido moderatamente debole per via potenziometrica C.Tavagnacco - versione 02.02.05 Determinazione del pka per un acido moderatamente debole per via potenziometrica C.Tavagnacco - versione 02.02.05 Dall equazione di Henderson-Hasselbalch (H-H), ph = pka + log ([A - ]/[HA]) si ricava che

Dettagli

Antonella Martinucci, Rossana Nencini, 2013 IL PESO. classe quarta

Antonella Martinucci, Rossana Nencini, 2013 IL PESO. classe quarta Antonella Martinucci, Rossana Nencini, 2013 IL PESO classe quarta I bambini utilizzano spontaneamente il concetto di pesante? Collochiamo su un banco alcuni oggetti: penne matite gomme fogli scottex quaderni

Dettagli

352&(662',&20%867,21(

352&(662',&20%867,21( 352&(662',&20%867,21( Il calore utilizzato come fonte energetica convertibile in lavoro nella maggior parte dei casi, è prodotto dalla combustione di sostanze (es. carbone, metano, gasolio) chiamate combustibili.

Dettagli

Ke = ] = Kw = 10 = 10-7 moli/litro, ed in base a quanto avevamo affermato in precedenza: [H + ] = [OH - ] = 10-7 moli/litro.

Ke = ] = Kw = 10 = 10-7 moli/litro, ed in base a quanto avevamo affermato in precedenza: [H + ] = [OH - ] = 10-7 moli/litro. Prodotto ionico dell acqua e ph Prodotto ionico dell acqua L acqua è un elettrolita debolissimo e si dissocia secondo la reazione: H 2 O H + + OH - La costante di equilibrio dell acqua è molto piccola

Dettagli

Materiale Occorrente:

Materiale Occorrente: Materiale Occorrente: una provetta, una molletta per supporta, un fornellino a gas, una cartina di indicatore universale, albume d'uovo, Idrossido di sodio Na(OH) Procedimento: aggiunge nella provetta

Dettagli

Pb Pb 2+ + 2e 2Ag + + 2e 2Ag

Pb Pb 2+ + 2e 2Ag + + 2e 2Ag ELETTROCHIMICA OBIETTIVO DELL ESPERIENZA: conoscere i fenomeni elettrici che si basano su trasformazioni chimiche che avvengono tramite l energia elettrica. Principio teorico: l elettrochimica studia quelle

Dettagli

DETERMINAZIONE DELL INTERVALLO DI VIRAGGIO DI ALCUNI INDICATORI ACIDO-BASE: Intervallo di viraggio ph

DETERMINAZIONE DELL INTERVALLO DI VIRAGGIO DI ALCUNI INDICATORI ACIDO-BASE: Intervallo di viraggio ph CLASSE 2 A ocb 22/11/2009 1 DETERMINAZIONE DELL INTERVALLO DI VIRAGGIO DI ALCUNI INDICATORI ACIDO-BASE: Principi Teorici: gli indicatori acido-base sono sostanze organiche complesse, che si comportano

Dettagli

Nel campo d'esperienza "Immagini, suoni e colori" gli obiettivi specifici sono stati:

Nel campo d'esperienza Immagini, suoni e colori gli obiettivi specifici sono stati: Mescolanze di colori L'attività laboratoriale è stata pensata e programmata per i bambini di 4/5 anni; il suo obiettivo generale è la scoperta dei colori derivati: viola, arancione e verde, principalmente

Dettagli

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede

Dettagli

ITAS Grazia Deledda LECCE

ITAS Grazia Deledda LECCE ITAS Grazia Deledda LECCE Piano Operativo Nazionale Obiettivo B- Azione 1-FSE 2008-27 Il cantiere delle scienze per l innovazione metodologica Percorso di formazione per docenti di Scienze di tutti gli

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: SCIENZE - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: SCIENZE - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PRIMA DELLA DISCIPLINA: SCIENZE - CLASSE PRIMA L alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Esplora i fenomeni

Dettagli

LE PIANTE. acqua anidride carbonica

LE PIANTE. acqua anidride carbonica Unità La foglia e la fotosintesi La foglia è la parte principale della pianta, perché nelle foglie la pianta produce il proprio cibo. luce solare acqua anidride carbonica clorofilla glucosio ossigeno Nella

Dettagli

Classificazione della materia: Sostanze pure e miscugli

Classificazione della materia: Sostanze pure e miscugli Classificazione della materia: Sostanze pure e miscugli la composizione e quindi le proprietà intensive sono le stesse in ogni parte del sistema La composizione e le proprietà intensive variano da una

Dettagli

Dal tridimensionale al bidimensionale

Dal tridimensionale al bidimensionale PRIMARIA OGGI: COMPLESSITÀ E PROFESSIONALITÀ DOCENTE Firenze, 13-14settembre 2013 Dal tridimensionale al bidimensionale Elena Scubla I Circolo Didattico Sesto Fiorentino INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO

Dettagli

DETERMINAZIONE DEL GRADO DI ACIDITÀ DI UN ACETO COMMERCIALE

DETERMINAZIONE DEL GRADO DI ACIDITÀ DI UN ACETO COMMERCIALE DETERMINAZIONE DEL GRADO DI ACIDITÀ DI UN ACETO COMMERCIALE L esperienza consiste nel misurare il grado di acidità di un aceto, acquistando i concetti di titolazione acido-base, punto di equivalenza, indicatore

Dettagli

Si definisce potabile un'acqua limpida, inodore, insapore, incolore e innocua, priva di microrganismi patogeni e sostanze chimiche nocive per l'uomo".

Si definisce potabile un'acqua limpida, inodore, insapore, incolore e innocua, priva di microrganismi patogeni e sostanze chimiche nocive per l'uomo. LE ACQUE POTABILI Si definisce potabile un'acqua limpida, inodore, insapore, incolore e innocua, priva di microrganismi patogeni e sostanze chimiche nocive per l'uomo". I dati più significanti per la valutazione

Dettagli

Esperimenti Informazioni per il PD

Esperimenti Informazioni per il PD Informazioni per il PD 1/7 Compito Gli alunni conducono degli esperimenti con il sale avendo così la possibilità di studiarlo in quanto composto chimico. Grazie ai vari esperimenti imparano anche quali

Dettagli

Forza. Forza. Esempi di forze. Caratteristiche della forza. Forze fondamentali CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA

Forza. Forza. Esempi di forze. Caratteristiche della forza. Forze fondamentali CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA Forza CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA Cos è una forza? la forza è una grandezza che agisce su un corpo cambiando la sua velocità e provocando una deformazione sul corpo 2 Esempi

Dettagli

Calore e temperatura. Calore e temperatura. Cos'è il calore? Il calore si chiama anche energia termica.

Calore e temperatura. Calore e temperatura. Cos'è il calore? Il calore si chiama anche energia termica. sono due cose diverse (in scienze si dice sono due grandezze diverse). 01.1 Cos'è il calore? Per spiegare cos è il calore facciamo degli esempi. Esempi: quando ci avviciniamo o tocchiamo un oggetto caldo

Dettagli

Filtrazione semplice con imbuto.

Filtrazione semplice con imbuto. Filtrazione semplice con imbuto. Se si dispone di carta da filtro in fogli quadrati di 60 cm di lato, occorre tagliarli in 16 parti. Prendere una quadrato di carta da filtro di 15 cm di lato e piegarlo

Dettagli

Appunti sul galleggiamento

Appunti sul galleggiamento Appunti sul galleggiamento Prof.sa Enrica Giordano Corso di Didattica della fisica 1B a.a. 2006/7 Ad uso esclusivo degli studenti frequentanti, non diffondere senza l autorizzazione della professoressa

Dettagli

Laura Beata Classe 4 B Concorso Sperimento Anch io Silvia Valesano Classe 4 B

Laura Beata Classe 4 B Concorso Sperimento Anch io Silvia Valesano Classe 4 B Laura Beata Classe 4 B Concorso Sperimento Anch io Silvia Valesano Classe 4 B RELAZINI DI LABRATRI (Italiano) Titolo: : Cosa mangiamo veramente? Scopo: 1. Scoprire in quali alimenti ci sono o non ci sono

Dettagli

POLARITÀ DELLE SOSTANZE

POLARITÀ DELLE SOSTANZE POLARITÀ DELLE SOSTANZE I liquidi si distinguono in polari e non polari. Obiettivo dell esperimento è controllare la polarità dei liquidi mediante bacchette caricate positivamente o negativamente. H2O

Dettagli

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCIENZE

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCIENZE (AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA) /ESPERIENZE LA CONOSCENZA DEL MONDO L alunno osserva con curiosità lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause, rendendosi sempre più

Dettagli

SCIENZE. Le scienze e il metodo sperimentale, la materia e le sue proprietà. Le scienze e il metodo sperimentale 01.1

SCIENZE. Le scienze e il metodo sperimentale, la materia e le sue proprietà. Le scienze e il metodo sperimentale 01.1 il testo: 01.1 sperimentale Le scienze studiano i fenomeni della natura (fenomeni naturali). Spesso noi osserviamo la natura e ci chiediamo perché avvengono certi fenomeni. Ad esempio, ti sarà capitato

Dettagli

LABORATORIO DI CHIMICA GENERALE E INORGANICA

LABORATORIO DI CHIMICA GENERALE E INORGANICA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea Triennale in Chimica CORSO DI: LABORATORIO DI CHIMICA GENERALE E INORGANICA Docente: Dr. Alessandro Caselli

Dettagli

SCIENZE E TECNOLOGIA

SCIENZE E TECNOLOGIA SCIENZE E TECNOLOGIA COMPETENZE Dimostra conoscenze scientifico-tecnologiche che gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l'attendibilità delle analisi quantitative e statistiche

Dettagli

Per una scuola hands on : esperienze

Per una scuola hands on : esperienze Per una scuola hands on : esperienze Scuola: Primaria G. Deledda - Gaggio in P. classe 2^ A Denominazione dell attività: Laboratorio bolle di sapone. Caccia alla ricetta per bolle resistenti. Conoscenze

Dettagli

LA NATURA E LA SCIENZA

LA NATURA E LA SCIENZA LA NATURA E LA SCIENZA La NATURA è tutto quello che sta intorno a noi: le persone, gli animali, le piante, le montagne, il cielo, le stelle. e tante altre cose non costruite dall uomo. Lo studio di tutte

Dettagli

CO 2 aq l anidride carbonica disciolta, reagendo con l'acqua, forma acido carbonico secondo la reazione:

CO 2 aq l anidride carbonica disciolta, reagendo con l'acqua, forma acido carbonico secondo la reazione: DUREZZA DELLE ACQUE. Quando si parla di durezza di un acqua ci si riferisce fondamentalmente alla quantità di ioni calcio e di ioni magnesio disciolti in un certo volume di tale acqua. Ad eccezione delle

Dettagli

CURRICOLO DISCIPLINARE DI SCIENZE

CURRICOLO DISCIPLINARE DI SCIENZE A.S. 2014/2015 MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Istituto Comprensivo Palena-Torricella Peligna Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado Palena (CH) SCUOLA PRIMARIA

Dettagli

A) Preparazione di una soluzione di NaOH 0.05 M

A) Preparazione di una soluzione di NaOH 0.05 M UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II A.A. 2015/16 Laurea triennale in CHIMICA ANALITICA I E LABORATORIO CHIMICA INDUSTRIALE Preparazione e standardizzazione di una soluzione di Esercitazione n

Dettagli

LA SOLUBILITÀ. Ad esempio i sali contenuti nell'acqua del mare abbassano il punto di congelamento degli oceani.

LA SOLUBILITÀ. Ad esempio i sali contenuti nell'acqua del mare abbassano il punto di congelamento degli oceani. LA SOLUBILITÀ Per le sue caratteristiche chimiche, l acqua è uno dei migliori solventi naturali. Nei sistemi viventi molte sostanze si trovano in soluzione, si può facilmente comprendere l importanza di

Dettagli

Dissociazione elettrolitica

Dissociazione elettrolitica Dissociazione elettrolitica Le sostanze ioniche si solubilizzano liberando ioni in soluzione. La dissociazione elettrolitica è il processo con cui un solvente separa ioni di carica opposta e si lega ad

Dettagli

Samuele Di Rita - Classe 2 B sa - 16/03/2015 - Gruppo 5: Di Rita, Dal Maso

Samuele Di Rita - Classe 2 B sa - 16/03/2015 - Gruppo 5: Di Rita, Dal Maso Samuele Di Rita - Classe 2 B sa - 16/03/2015 - Gruppo 5: Di Rita, Dal Maso SAGGI ANALITICI SU ALIMENTI CONTENENTI CARBOIDRATI OBIETTIVI Fase 1: Dimostrare, mediante l uso del distillato di Fehling, se

Dettagli

LEZIONE 1. Materia: Proprietà e Misura

LEZIONE 1. Materia: Proprietà e Misura LEZIONE 1 Materia: Proprietà e Misura MISCELE, COMPOSTI, ELEMENTI SOSTANZE PURE E MISCUGLI La materia può essere suddivisa in sostanze pure e miscugli. Un sistema è puro solo se è formato da una singola

Dettagli

Concetti fondamentali su acidità e basicità delle soluzioni acquose

Concetti fondamentali su acidità e basicità delle soluzioni acquose Concetti fondamentali su acidità e basicità delle soluzioni acquose Le molecole H 2 O dell acqua liquida pura possono andare incontro a dissociazione. Il processo può essere descritto come una reazione

Dettagli

Prova cantonale di scienze naturali. Anno scolastico 2007-2008. Classi IV medie. Fila - A

Prova cantonale di scienze naturali. Anno scolastico 2007-2008. Classi IV medie. Fila - A Prova cantonale di scienze naturali Anno scolastico 2007-2008 Classi IV medie Fila - A Sede: Classe: ome: Punteggio Prima parte Seconda parte Prova cantonale di scienze naturali IV media settembre 2007

Dettagli

IMMAGINANDO QUELLO CHE NON SI VEDE

IMMAGINANDO QUELLO CHE NON SI VEDE Laboratorio in classe: tra forme e numeri GRUPPO FRAZIONI - CLASSI SECONDE DELLA SCUOLA PRIMARIA Docenti: Lidia Abate, Anna Maria Radaelli, Loredana Raffa. IMMAGINANDO QUELLO CHE NON SI VEDE 1. UNA FIABA

Dettagli

Estrazione del DNA. 1. Introduzione

Estrazione del DNA. 1. Introduzione Estrazione del DNA 1. Introduzione L obiettivo di questa esperienza è quello di osservare la molecola degli acidi nucleici, una volta separata dall involucro cellulare in cui è contenuta all interno della

Dettagli

Programmazione individuale di Laboratorio Materia : Chimica e Laboratorio. Docenti : Giancarlo Cardone Classe : 2 CAT a.s.

Programmazione individuale di Laboratorio Materia : Chimica e Laboratorio. Docenti : Giancarlo Cardone Classe : 2 CAT a.s. Programmazione individuale di Laboratorio Materia : Chimica e Laboratorio. Docenti : Giancarlo Cardone Classe : 2 CAT a.s. 2015-2016 Mondovi 05/11/2015 Prof. Giancarlo Cardone PROGRAMMAZIONE DELL ATTIVITA

Dettagli

4. Conoscere il proprio corpo

4. Conoscere il proprio corpo 4. Conoscere il proprio corpo Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

Dispense di Informatica per l ITG Valadier

Dispense di Informatica per l ITG Valadier La notazione binaria Dispense di Informatica per l ITG Valadier Le informazioni dentro il computer All interno di un calcolatore tutte le informazioni sono memorizzate sottoforma di lunghe sequenze di

Dettagli

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta

Dettagli

Distinguere grandezze, unità di misura, strumenti di misura.

Distinguere grandezze, unità di misura, strumenti di misura. L A 145 ATTIVITÀ 1 Distinguere grandezze, unità di misura, strumenti di misura. Il tuo libro di scienze; strumenti di misura e non di misura forniti dal tuo insegnante. Osserva il tuo libro di scienze

Dettagli

La ricerca empirica in educazione

La ricerca empirica in educazione La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni

Dettagli

Programmazione annuale docente classi 2^A AM 2^B AM 2^C AM

Programmazione annuale docente classi 2^A AM 2^B AM 2^C AM Programmazione annuale docente classi 2^A AM 2^B AM 2^C AM Docente : Macaluso Maria Annunziata Classe : 2^ sez.a B - C Indirizzo AM Materia di insegnamento : Scienze Integrate (CHIMICA) Libro di testo

Dettagli

Pressione. Esempio. Definizione di pressione. Legge di Stevino. Pressione nei fluidi EQUILIBRIO E CONSERVAZIONE DELL ENERGIA NEI FLUIDI

Pressione. Esempio. Definizione di pressione. Legge di Stevino. Pressione nei fluidi EQUILIBRIO E CONSERVAZIONE DELL ENERGIA NEI FLUIDI Pressione EQUILIBRIO E CONSERVAZIONE DELL ENERGIA NEI FLUIDI Cos è la pressione? La pressione è una grandezza che lega tra di loro l intensità della forza e l aerea della superficie su cui viene esercitata

Dettagli

CURRICOLO SCIENZE SCUOLA PRIMARIA Classe 1, 2, 3

CURRICOLO SCIENZE SCUOLA PRIMARIA Classe 1, 2, 3 CURRICOLO SCIENZE SCUOLA PRIMARIA Classe 1, 2, 3 Nuclei tematici Scienza della materia Traguardi per lo sviluppo della competenza L alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità verso fenomeni del mondo fisico

Dettagli