Master in Didattica dell italiano lingua non materna. I linguaggi giovanili: le componenti del lessico Scheda di Sandra Covino
|
|
- Amedeo Angelini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Master in Didattica dell italiano lingua non materna I linguaggi giovanili: le componenti del lessico Scheda di Sandra Covino Premessa Dal punto di vista dell insegnamento dell italiano lingua non materna e dell interazione del docente con la classe, il tema del linguaggio, o meglio dei linguaggi giovanili, offre diversi spunti di interesse. 1) Lo scopo ludico, che è tra le principali funzioni di questa varietà dell italiano contemporaneo, e la naturale attrattiva esercitata dal mondo giovanile facilita il coinvolgimento emotivo dei discenti, favorendo l apprendimento di contenuti e soprattutto di modalità di osservazione e di analisi applicabili anche ad altre varietà della lingua e situazioni comunicative; 2) parlare di linguaggio giovanile può servire ad approfondire il concetto di competenza linguistica: conoscere, e dunque imparare una lingua, non significa infatti solo assimilare norme astratte e il patrimonio lessicale registrato nei vocabolari, ma arrivare ad usare in modo appropriato i diversi registri di quella lingua, sviluppando dunque abilità comunicative in senso sociolinguistico e pragmalinguistico; 3) l esame delle diverse componenti del linguaggio giovanile permette di chiarire la nozione di tratto linguistico ed il ruolo che i tratti linguistici svolgono nell identificazione di una varietà del repertorio, rafforzando nei discenti la consapevolezza della ricchezza e dell articolazione del panorama linguistico italiano, che dallo standard ai dialetti offre una gamma di varietà intermedie e di influssi reciproci di difficile classificazione, come dimostrano le diverse proposte avanzate dagli studiosi; 4) l importanza che l innovazione e la figuralità rivestono nel linguaggio giovanile aiuta anche la riflessione sui meccanismi retorici che intervengono nella creazione dei neologismi, e in generale sull espressività come fattore fondamentale della comunicazione. Compito del docente di italiano L2 non è formare dei linguisti, ma insegnare gli usi sociali della lingua: è questo un possibile modo di interpretare oggi il vecchio binomio lingua e civiltà. Nel caso specifico del linguaggio giovanile, all obiettivo pratico della comprensione da parte degli alunni stranieri si unisce quello che potremmo definire, parafrasando Barthes, il piacere della lingua, che può diventare addirittura un attrazione turistica. Questa consapevolezza ha spinto, ad esempio, il Comune di Torino a dedicare la sezione orecchio del suo sito in rete proprio al giovaturin, cioè al linguaggio dei gruppi giovanili presenti in città (v. sitografia). Origini relativamente recenti La formazione di un linguaggio specificamente giovanile è piuttosto recente in Italia; precedenti possono essere identificati nel gergo studentesco e in quello militare; solo a partire dal 68 però si assiste alla diffusione ad ampio raggio di una lingua parlata dai giovani, che, essendo legata ai valori della contestazione e dell impegno, appariva all epoca ricca di una terminologia politica e sindacale. Tra gli anni Settanta e Ottanta, con l avvento dei paninari, dei punk, del rap e dei centri sociali, il fenomeno conosce un vero e proprio boom e anche il linguaggio giovanile si caratterizza per il ritorno al privato. Dagli anni Novanta a oggi si è andata accentuando la tendenza alla polverizzazione dei modelli e delle tendenze (Cortelazzo).
2 Frammentazione e instabilità Oggi, se si escludono i gruppi pacifisti e no global, la politica costituisce un tema marginale; dominano piuttosto la scuola, il sesso, le droghe leggere, ma è difficile individuare delle costanti. Le varietà giovanili appaiono mutevoli, evanescenti, transitorie; dunque di difficile classificazione. Gli usi sono influenzati, oltre che dalla situazione comunicativa, anche dalla provenienza geografica, dall estrazione sociale dei vari gruppi e dalla loro differente visione del mondo. Inoltre il linguaggio giovanile è legato alle mode (la musica, i divi, i siti Internet, ecc.) e al variare dei gusti da una generazione all altra. Non esiste dunque un linguaggio giovanile unico, ma tante varietà giovanili, in gran parte diverse nel lessico ma accomunate da regole di acquisizione, formazione e trasformazione delle parole (Miglietta). Funzioni principali 1. Intento ludico, cioè giocoso e scherzoso. 2. Rafforzamento della coesione del gruppo e affermazione del senso di appartenenza (delimitazione verso l esterno). La ricerca di un identità, bisogno molto sentito nelle anonime periferie urbane, può spiegare come mai, nel linguaggio giovanile, siano piuttosto le aree marginali a influenzare il centro che non viceversa. Componenti della lingua dei giovani Nei linguaggi giovanili si intersecano più varietà dell italiano contemporaneo. Vi possiamo individuare: 1) una base di italiano colloquiale informale Tra lo scherzoso e il disfemistico. È lo strato più resistente all innovazione: termini come casino, palla, cagare, fregare, sparare, culo, cazzo, scopare sono ampiamente utilizzati tanto nelle varietà giovanili quanto nei registri più bassi dell italiano informale. D altra parte, nonostante la volatilità del linguaggio giovanile, certe sue forme hanno tanto successo che riescono a entrare stabilmente nell italiano medio parlato o nelle varietà substandard: si pensi a espressioni, risalenti alla fine degli anni Ottanta, come essere fuori di testa matto, stordito e schizzato nervosissimo, squilibrato, ma anche ai romaneschi sgamare scoprire, intuire e paraculo persona che sa sfruttare a proprio vantaggio le situazioni. Recentemente si sta diffondendo sclerare impazzire, andare fuori di testa, già registrato dal Dizionario della lingua italiana di Tullio De Mauro (consultabile anche in rete all indirizzo 2) uno strato dialettale Numerosi i dialettalismi adattati fono-morfologicamente all'italiano: ad es. raspa 'persona avara' (dal bolognese, 'lima'), ganzo (dal toscano, persona o cosa bella, simpatica ), besugo (dal genovese, sciocco ), giaberna (dal perugino, sberla ), tamarro (dal napoletano, ragazzo volgare e rozzo ), corrispondente al romano coatto e al settentrionale truzzo. Per quanto riguarda in generale la componente dialettale dei gerghi giovanili, si assiste a un fenomeno apparentemente sorprendente: l adozione di forme dialettali provenienti da altre aree; in particolare l ingresso di meridionalismi nei linguaggi giovanili di Torino, Milano e Genova. Ciò si può interpretare non solo come un esito, a livello linguistico, delle complesse dinamiche sociali legate alle migrazioni interne, ma testimonia anche la rapida circolazione delle innovazioni presso i giovani grazie a potenti strumenti di diffusione come la musica e Internet. Basti pensare al termine siciliano abbummamento 'stordimento' utilizzato dagli Articolo 31, gruppo
3 dell hinterland milanese, e poi ancora ai meridionalismi capa, appicciare, minchia, lampascione stupido (sic.), ben acclimati in parlate giovanili settentrionali. 3) uno strato gergale "tradizionale" (linguaggio giovanile "a lunga durata") Rientrano in questo strato il gergo studentesco di antica formazione (ad es. per esprimere le "fughe" da scuola: bigiare, marinare, bruciare, fare sega, fare lippa, fare chiodo, fare forca, fare vela, fare manca, fare salina, ecc.), il gergo militare (ad es. imbranato, cazziare, pezzo grosso, tempo zero!) e il gergo della droga (ad es. intrippare, farsi una pera, rollare, sballare); ma anche termini non legati ad ambienti e contesti specifici (ad es. figo!, gasato, beccare, pacco, toppare). 4) uno strato gergale innovativo ed effimero È l'unico strato prettamente giovanile; lo caratterizzano proprio le neoformazioni, spesso originali e diversificate da gruppo a gruppo; sono comuni però i procedimenti di innovazione. Esaminiamone alcuni: a) dal punto di vista del significato: iperboli ed estensioni di significato (da dio, una bomba, pazzesco, bestiale, allucinante, ecc. ); metafore (ameba 'pigro', pizza 'cosa o persona noiosa', manzo tranquillo, scrostarsi spostarsi, cozza, scorfano, cofano, cancello ragazza brutta, ecc.); metonimie e sineddochi (osram 'persona che si fa le lampade', frizza vagina e ragazza bella, ecc.); antonomasia (mandrake 'tipo intelligente', berlusconare dire e fantasticare cose impossibili, ecc.) antifrasi (attopparsi vestirsi in modo elegante, ecc.) b) dal punto di vista del significante: apocopi e scorciamenti (arterio 'genitore', hendy da handicappato, tranqui, para, fanculo, ecc.); distorsioni foniche (figiata, appusto, ciauuu, ecc.); suffissazioni in oso (cagoso, palloso, ecc.), in ata (figata, cagata, ecc.), in arsela (tirarsela, buttarsela, pipparsela, ecc.) 5) uno strato proveniente dalla lingua dei mass-media (televisione, Internet e lingua della pubblicità) Dal linguaggio informatico provengono ad es. sciftare, giga, chattare, resettare; dalla televisione e dalla pubblicità tormentoni vari, legati al successo del momento, come il paninaro diffuso dalla
4 trasmissione televisiva degli anni Ottanta Drive in; il sei connesso? diffuso da Zelig; gli slogan pubblicitari O così o pomì, Più lo mandi giù e più ti tira su, ecc. 6) uno strato costituito da inserti di lingue straniere Accanto agli internazionalismi (rocker rocchettaro, hard duro, floppy fallimento, flippare perdere il controllo, fashion persona, cosa o azione alla moda, ecc.), di cui il linguaggio giovanile facilita il processo di accettazione e diffusione, numerosi sono gli pseudoforestierismi, termini inventati sul modello di parole straniere (ad es. cucador, che ricalca gli spagnoli matadore goleador; arrapescion, rifatto sull inglese satisfaction, compilation, ecc.). 7) uno strato costituito da parole ed espressioni tratte da linguaggi specialistici (o da altri gerghi). Ci limitiamo a citare il caso forse più clamoroso, che riguarda gli slang giovanili e più in generale l italiano colloquiale: la banalizzazione della terminologia psicanalitica (complessato, isterico, nevrotico, paranoia, rimosso, ecc.). Usi orali e scritti Sebbene sia largamente diffuso a livello orale, il linguaggio giovanile ha anche una solida base scritta. È significativo ad esempio che, per realizzare il Dizionario storico del linguaggio giovanile (Torino, UTET, 2004), dal suggestivo titolo Scrostati, gaggio! (ovvero Spostati, idiota! ), gli autori Renzo Ambrogio e Giovanni Casalegno, si siano basati, come hanno essi stessi sottolineato, su numerosi testi di canzoni e di narrativa contemporanea. Scrittori come Pier Vittorio Tondelli, Silvia Ballestra, Niccolò Ammaniti, Isabella Santacroce, Enrico Brizzi, Giuseppe Culicchia, Aldo Nove, Paola Mastrocola, sono stati fonti importanti; lo stesso dicasi per i cantanti, tra cui Elio e le Storie Tese, i Colle der Fomento, gli Articolo 31, i Sottotono, gli Skiantos. Il linguaggio giovanile inoltre è fortemente presente e trova una straordinaria cassa di risonanza nelle nuove testualità, a metà strada tra oralità e scrittura, diffuse da Internet, dalle chat ai blog, dai forum alla posta elettronica, per non parlare poi degli ancor più popolari messaggini telefonici. Sitografia e bibliografia La presente scheda raccoglie nozioni, schemi ed esempi ricavati dai seguenti siti e fonti cartacee: (cliccare su orecchio) (digitare slangopedia) (In questi ultimi due siti si trovano repertori on line di termini ed espressioni giovanili aggiornati periodicamente con le nuove segnalazioni inviate dagli utenti) A. Miglietta, Varietà giovanili, in A.A. Sobrero e A. Miglietta, Introduzione alla linguistica italiana, Roma-Bari, Laterza, 2006, pp ; G. Antonelli, Il linguaggio giovanile, in L italiano nella società della comunicazione, Bologna, Il Mulino, 2007, pp ; M. A. Cortelazzo, Il parlato giovanile, in Storia della lingua italiana, vol. II, Scritto e parlato, a cura di Luca Serianni e Pietro Trifone, Torino, Einaudi, 1994, pp
5 Raccolgono importanti studi e ricerche sul linguaggio giovanile i seguenti volumi: Il linguaggio giovanile degli anni Novanta. Regole, invenzioni, gioco, a c. di E. Banfi e A.A. Sobrero, Bari, Laterza, 1992; La lingua dei giovani, a c. di E. Radtke, Tübingen, Narr, 1993; Forme della comunicazione giovanile, a c. di F. Fusco e C. Marcato, Roma, Il Calamo, 2005; A. Scholz, Subcultura e lingua giovanile in Italia. Hip-hop e dintorni, Roma, Aracne, 2005.
CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014
CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa
DettagliLINGUA COMUNITARIA INGLESE SCUOLA SECONDARIA CLASSE PRIMA
LINGUA COMUNITARIA INGLESE SCUOLA SECONDARIA CLASSE PRIMA Livello A2 Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue del Consiglio d Europa TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI AD ASCOLTO
DettagliL intelligenza numerica
L intelligenza numerica Consiste nel pensare il mondo in termini di quantità. Ha una forte base biologica, sia gli animali che i bambini molto piccoli sanno distinguere poco e molto. È potentissima e può
DettagliCOMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE
DIREZIONE DIDATTICA 1 CIRCOLO MARSCIANO Piazza della Vittoria,1 06055- MARSCIANO (PG)- C.F.800005660545 Centralino/Fax 0758742353 Dirigente Scolastico 0758742251 E.mail:pgee41007@istruzione.it Sito Web:
DettagliProgetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE
Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE L interesse verso la lettura ed il piacere ad esercitarla sono obiettivi che, ormai da anni, gli insegnanti della scuola primaria di Attimis si prefiggono
DettagliFINESTRE INTERCULTURALI
Scuola Classe 1C FINESTRE INTERCULTURALI DIARIO DI BORDO 2013 / 2014 IC Gandhi - Secondaria di primo grado Paolo Uccello Insegnante / materia lettere Data Febbraio Durata 4h TITOLO DELLA FINESTRA INTERCULTURALE
DettagliInsegnare con il blog. Materiale tratto da:
Insegnare con il blog Materiale tratto da: Weblog La parola "blog" nasce dalla contrazione del termine anglosassone "weblog" che, letteralmente, significa "traccia nella rete". Il blog infatti rappresenta
DettagliIL PORTFOLIO EUROPEO DELLE LINGUE. Mónica Sandra Lista Rodríguez
IL PORTFOLIO EUROPEO DELLE LINGUE Mónica Sandra Lista Rodríguez COME NASCE E SI SVILUPPA IL PEL Nel contesto europeo, l insegnamento/apprendimento delle lingue straniere ha lo scopo di far acquisire agli
DettagliLa produzione del testo scritto: generare e pianificare le idee
Lab.D.A. Laboratorio sui Disturbi dell Apprendimento Galleria Berchet, 3 Padova Via Cavour, 24 Rovigo Direttore: Prof. Cesare Cornoldi La produzione del testo scritto: generare e pianificare le idee Come
DettagliCURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO. Traguardi per lo sviluppo delle competenze. Obiettivi di apprendimento( conoscenze e
CURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO Traguardi per lo sviluppo delle competenze 1.Partecipa a scambi comunicativi con compagni ed insegnanti, formulando messaggi chiari e pertinenti Obiettivi
DettagliATTIVITA E TECNICHE PER L INSEGNAMENTO DELL ITALIANO L2 BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE. 17.05.2014 Piacenza IV Circolo didattico Marta Pioggiosi
ATTIVITA E TECNICHE PER L INSEGNAMENTO DELL ITALIANO L2 BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE 17.05.2014 Piacenza IV Circolo didattico Marta Pioggiosi Ministero dell Istruzione, dell Università e della ricerca, Linee
DettagliProgrammi specializzati nell insegnamento della lingua inglese e strutturati secondo una progressione didattica.
È l offerta che RAI Educational e il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca dedicano alla scuola italiana, a sostegno delle attività di insegnamento della lingua inglese. Si può considerare
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE PER L INSEGNAMENTO DELLA LINGUA E CIVILTA INGLESE - I BIENNIO ANNO SCOLASTICO 2013/2014
PROGRAMMAZIONE ANNUALE PER L INSEGNAMENTO DELLA LINGUA E CIVILTA INGLESE - I BIENNIO ANNO SCOLASTICO 2013/2014 L insegnamento di lingue straniere nel biennio si propone di promuovere lo sviluppo graduale
DettagliCOMPETENZE DI BASE IN LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE FISSATI DALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO 2012
DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: DISCIPLINE CONCORRENTI: COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Fonti di legittimazione: TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO L alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali
DettagliCartoni animati: alleati educativi?
Percorso media educativo per insegnanti e genitori 20 gennaio 2013 Dott.ssa AlessiaRosa Cartoni animati: alleati educativi? Percorso media educativo per insegnanti e genitori I media pervadono oggi la
DettagliPRIMA LINGUA COMUNITARIA: INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
PRIMA LINGUA COMUNITARIA: INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente
DettagliI libri di testo. Carlo Tarsitani
I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti
DettagliLINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA
LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA (I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d Europa per la sc. primaria) (I traguardi
DettagliQuadro comune europeo di riferimento per le lingue. Apprendimento, insegnamento, valutazione
Quadro comune europeo di riferimento per le lingue Apprendimento, insegnamento, valutazione I concetti chiave Storia del Quadro di riferimento europeo Le competenze di chi usa e apprende la lingua I livelli
DettagliFondazione Pirelli Educational. Scuola secondaria di II grado
Fondazione Pirelli Educational 2013 2014 Laboratori Fondazione Pirelli La Fondazione Pirelli si occupa di conservare e valorizzare il patrimonio storico prodotto dall azienda in oltre 140 anni di attività.
Dettagliuna società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea
a coop Creare una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie esente, Pass 1 Creare una società cooperative Europea (SCE) Introduzione La società cooperativa è un associazione autonoma
DettagliGiochi nel mondo. Laboratorio di intercultura
Progetto per le attività laboratoriali Anno 2012-2013 Giochi nel mondo Laboratorio di intercultura Premessa: Oggi, più di ieri, ci si rende conto che le nuove generazioni hanno bisogno di una proposta
DettagliCERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ITALIANO
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ITALIANO Livello di base non raggiunto Non ha raggiunto tutte le competenze minime previste nel livello di base Riconosce ed utilizza le strutture linguistiche di base Comprende
DettagliARTE ED IMMAGINE MODULI OPERATIVI:
ARTE ED IMMAGINE INDICATORE DISCIPLINARE Promuovere l alfabetizzazione dei linguaggi visivi per la costruzione e la lettura dei messaggi iconici e per la conoscenza delle opere d arte con particolare riferimento
DettagliFINESTRE INTERCULTURALI
Scuola Classe 1C FINESTRE INTERCULTURALI DIARIO DI BORDO 2013 / 2014 IC Gandhi - Secondaria di primo grado Paolo Uccello Insegnante / materia Anelia Cassai/lettere Data Febbraio Durata 4h TITOLO DELLA
DettagliPROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15
Indice Introduzione pag. 9 Ringraziamenti» 13 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 1. I contenuti curati, interessanti e utili aiutano il business» 15 2. Le aziende
DettagliI.C. CLEMENTE REBORA STRESA CURRICOLO VERTICALE DI INGLESE
I.C. CLEMENTE REBORA STRESA CURRICOLO VERTICALE DI INGLESE INGLESE Scuola primaria di Gignese Classi I, II, II, IV, V COMPETENZE CHIAVE EUROPEE PL. 1 / 2 Comunicazione nelle lingue straniere Imparare ad
DettagliProgetto. a cura di. Massimo Merulla
Progetto Poesia Educativa per Figli e Genitori Ri Conoscersi attraverso l espressione poetica Corso Intensivo di Scrittura Poetica Creativa a cura di Massimo Merulla I Introduzione Questo corso è il risultato
DettagliPROGETTAZIONE ANNUALE. A. S. 200_/0_ Classe sez.
PROGETTAZIONE ANNUALE CORSO: A. S. 200_/0_ Classe sez. Disciplina: ANALISI DELLA CLASSE: Situazione di partenza Descrivere tipologia, (caratteristiche cognitive, comportamentali, atteggiamento verso la
DettagliINGLESE COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE. b. Utilizza la lingua inglese nell uso delle tecnologie dell informazione e della comunicazione
INGLESE COMPETENZE SPECIFICHE AL a. Nell incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese. b. Utilizza la lingua inglese nell uso delle tecnologie
DettagliAREA TEMATICA SVILUPPO COMPETENZE DI BASE LINGUE STRANIERE
AREA TEMATICA SVILUPPO COMPETENZE DI BASE LINGUE STRANIERE Lingua italiana per stranieri (base/intermedio/avanzato) 1 Lingua Inglese (livello intermedio) 2 Lingua Inglese (apprendimento/mantenimento/avanzamento)
DettagliLINGUA INGLESE DALLE INDICAZIONI NAZIONALI
LINGUA INGLESE DALLE INDICAZIONI NAZIONALI L apprendimento della lingua inglese e di una seconda lingua comunitaria, oltre alla lingua materna e di scolarizzazione, permette all alunno di sviluppare una
DettagliPromoter e hostess (2008)
Promoter e hostess (2008) Guide Informative Tascabili SCHEDA INFORMATIVA PER PROMOTER/HOSTESS Questa piccola guida vuole essere uno strumento di facile consultazione, suddivisa per capitoli tematici, che
DettagliDal Profilo dello studente a I discorsi e le parole Inglese e seconda lingua Comunitaria
Dal Profilo dello studente a I discorsi e le parole Inglese e seconda lingua Comunitaria Profilo dello studente Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola,
DettagliIPOTESI DI CURRICOLO
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE Enrico Fermi via Capitano Di Castri - 72021 Francavilla Fontana (BR) Tel. e fax 0831/ 852132 (centr.) 0831/852133 (pres.) Specializzazioni: ELETTRONICA E TELECOM. -
DettagliIL CURRICOLO PER IL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE SCUOLA PRIMARIA E
IL CURRICOLO PER IL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO LINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA - CLASSE PRIMA L apprendimento della lingua inglese permette all alunno di
DettagliDidattica per competenze in ambito matematico. Semplificando possiamo schematizzare in due i modi di vedere la matematica: per il matematico
Semplificando possiamo schematizzare in due i modi di vedere la matematica: per il matematico è una disciplina dalla profonda bellezza intrinseca. La purezza del modello, la sua non ambiguità, il senso
DettagliIC SIGNA- Curricolo verticale di INGLESE (in raccordo con le competenze previste dall UE e in ambito Nazionale al termine dell obbligo di istruzione)
IC SIGNA- Curricolo verticale di INGLESE (in raccordo con le competenze previste dall UE e in ambito Nazionale al termine dell obbligo di istruzione) COMPETENZE DI BASE A CONCLUSIONE DELL OBBLIGO DI Utilizzare
DettagliUniversità per Stranieri di Siena Livello A2
Unità 17 Il Centro Territoriale Permanente In questa unità imparerai: a comprendere testi che danno informazioni sui Centri Territoriali Permanenti per l istruzione e la formazione in età adulta parole
DettagliPROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA
PROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA INDIVIDUAZIONE DEI TEMI/CONCETTI SELEZIONE DEI TEMI/CONCETTI ESPRESSIONE DEI CONCETTI NEL LINGUAGGIO DI INDICIZZAZIONE TIPI DI INDICIZZAZIONE SOMMARIZZAZIONE INDICIZZAZIONE
DettagliGli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05
Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05 Comune di Nembro Progetti dematerializzazione del Comune di Bergamo 26/092011 Finalità e caratteristiche
DettagliInsegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino
Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliVisita il sito www.epc.it
Guarda tutti i titoli in collana Visita il sito www.epc.it seguono diapositive di esempio del corso selezionato Durante la proiezione di questa diapositiva il relatore si presenta ed effettua un rapido
DettagliApprendere nelle biblioteche toscane
Apprendere nelle biblioteche toscane attività di formazione e istruzione degli utenti Seminario AIB Pisa 25 settembre 2006 Crediti liberi e tirocini nelle biblioteche dell Università di Pisa dott.ssa Patrizia
DettagliI disturbi di comprensione del testo scritto
I disturbi di comprensione del testo scritto Le difficoltà nella comprensione del testo sono pervasive e difficili da identificare. L insegnante avverte una sensazione di disagio nell interazione con il
DettagliFine classe terza COMPETENZE SPECIFICHE CONOSCENZE ABILITÀ METODOLOGIA/ STRATEGIE COMUNI. Lessico approfondito relativo agli argomenti trattati.
ISTITUTO COMPRENSIVO 3 VICENZA DIPARTIMENTO DI LINGUA STRANIERA CURRICOLO DI INGLESE SCUOLA SECONDARIA COMPETENZE CHIAVE EUROPEE Comunicazione in lingua straniera Fine classe terza COMPETENZE SPECIFICHE
DettagliTraguardi per lo sviluppo delle competenze
CURRICOLO VERTICALE DELLE LINGUE COMUNITARIE (INGLESE E FRANCESE) COMPETENZE CHIAVE La comunicazione nelle lingue straniere Nell incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello
DettagliTest di Autovalutazione
Test di Autovalutazione Il test può essere fatto seguendo alcune semplici indicazioni: Nelle aree segnalate (risposta, domanda successiva, spazio con la freccia,) sono collocati già dei comandi Con un
DettagliLICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE Dallo studio delle scienze sperimentali alla comprensione del mondo tecnologico
LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE Dallo studio delle scienze sperimentali alla comprensione del mondo tecnologico Non si impara mai pienamente una scienza difficile, per esempio la matematica,
DettagliIstituto Comprensivo di Pralboino Curricolo Verticale
ASCOLTO E PARLATO L allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri. Usa la comunicazione orale per collaborare
DettagliLa prima pagina uno schema fisso La testata manchette
IL QUOTIDIANO La prima pagina è la facciata del quotidiano, presenta gli avvenimenti trattati più rilevanti e solitamente sono commentati; gli articoli sono disposti secondo uno schema fisso che ha lo
DettagliI CAMPI DI ESPERIENZA
I CAMPI DI ESPERIENZA IL SE E L ALTRO sviluppa il senso dell identità personale; riconosce ed esprime sentimenti e emozioni; conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e della scuola, sviluppando
DettagliI WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO. Palermo 9 novembre 2011
I WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA Palermo 9 novembre 2011 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Webquest Attività di indagine guidata sul Web, che richiede la partecipazione attiva degli studenti,
DettagliUNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA
ENTE DI APPARTENENZA ASSOCIAZIONI Coinvolgimento prima e durante l esperienza Riflessione sull esperienza Collegamenti con realtà vissuta Scoperta di nuovi bisogni e nuove opportunità Possibilità di provare
DettagliIstituto Tecnico Industriale Minerario Giorgio Asproni
Istituto Tecnico Industriale Minerario Giorgio Asproni Programmazione Italiano, storia e geografia. Classe IV Costruzioni, ambiente e territorio Anno 2014/2015 Professoressa Pili Francesca Situazione di
DettagliLINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA
CLASSE PRIMA LINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA 1 RICEZIONE ORALE 1. Familiarizzare coi primi suoni della lingua inglese 2. Comprendere semplici espressioni di uso quotidiano, pronunciate chiaramente. 3. Comprendere,
DettagliPROMUOVIAMO LA LETTUR! ANNO SCOLASTICO 2015/2016 DIREZIONE DIDATTICA IS MIRRIONIS - CAGLIARI
P R O G E T T O D I C I R C O L O NOI A SCUOLA DI RACCONTERIA PROMUOVIAMO LA LETTUR! ANNO SCOLASTICO 2015/2016 DIREZIONE DIDATTICA IS MIRRIONIS - CAGLIARI PREMESSA Com è possibile riuscire a far sì che
DettagliRelatore: Paula Eleta
A scuola nessuno è straniero Firenze, 30 settembre 2011 Sessione: L integrazione comincia dai più piccoli Una scuola aperta che guarda al futuro Percorsi interculturali e di integrazione presso le Scuole
DettagliSCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE CLASSI TERZE e QUARTE (RIM, Turismo) TERZA LINGUA STRANIERA
SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE CLASSI TERZE e QUARTE (RIM, Turismo) TERZA LINGUA STRANIERA a.s. 2013-2014 INDIRIZZI E ARTICOLAZIONI: TURISMO e RIM DISCIPLINA TERZA LINGUA COMUNITARIA- TEDESCO PROFILO
DettagliNota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali
Nota interpretativa La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Febbraio 2012 1 Mandato 2008-2012 Area di delega Consigliere Delegato
DettagliMinistero dell Università e della Ricerca
DIPLOMA DI SECONDO LIVELLO IN FOTOGRAFIA PREMESSA La fotografia nel Mezzogiorno d Italia si è sempre tradizionalmente caratterizzata come fotografia di ricerca o di informazione. Questo perché quasi assenti
DettagliSECONDA LINGUA COMUNITARIA: FRANCESE, SPAGNOLO,TEDESCO.
LINGUA COMUNITARIA: FRANCESE, SPAGNOLO,TEDESCO. TRAGUARDI PER LO SVILIPPO DELLE COMPETENZE DELLA SCUOLA RIA DI PRIMO GRADO PER LA LINGUA COMUNITARIA I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro
DettagliQUADRO COMPETENZE OBBLIGO: PERITI AZ.LI CORR.TI LINGUE ESTERE/TURISTICO
Materia: ITALIANO Totale Abilità: 15 Competenza: 1. Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l interazione comunicativa verbale in vari contesti 1. 1.1 Comprendere
DettagliComparazione dei Risultati dell Indagine
Comparazione dei Risultati dell Indagine DOCTAE (Agr. nr. 2007-1983 001/001) Questo progetto è stato finanziato con il supporto della Commissione Europea. Questo documento riflette unicamente il punto
DettagliIl Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria
Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria Il Problem-based learning (apprendimento basato su un problema) è un metodo di insegnamento in cui un problema costituisce il punto di inizio del processo
DettagliLe storie sociali. Francesca Vinai e Clea Terzuolo
Le storie sociali Francesca Vinai e Clea Terzuolo . Qual è il punto di forza delle Storie Sociali??? PENSIERO VISIVO Uso di strategie visive migliora la comprensione, lo svolgimento delle attività, ma
DettagliOGGETTO: Indicazioni per la certificazione delle competenze in esito ai percorsi di formazione in lingue europee
Circolare n. 56a Lecco, 23 maggio 2016 A tutti i docenti del CPIA Ai docenti esterni OGGETTO: Indicazioni per la certificazione delle competenze in esito ai percorsi di formazione in lingue europee Con
DettagliMinerva. Un ambiente integrato per la Didattica e la Divulgazione. dr. Augusto Pifferi. dr. Guido Righini. http://minerva.mlib.cnr.
Minerva Un ambiente integrato per la Didattica e la Divulgazione dr. Augusto Pifferi Istituto di Cristallografia C.N.R. dr. Guido Righini Istituto di Struttura della Materia C.N.R. http://minerva.mlib.cnr.it
DettagliABSTRACT PROGETTO DIDATTICO
ABSTRACT PROGETTO DIDATTICO ALLA LARGA DAI PERICOLI A.S. 2013/2014 CON IL PATROCINIO IN COLLABORAZIONE Per l anno scolastico 2013/2014 ANCI Umbria, forte di un esperienza di 5 anni nella divulgazione di
DettagliGlossario ANG. Apprendimento non formale: Youthpass:
Glossario ANG Apprendimento non formale: è l'apprendimento connesso ad attività pianificate ma non esplicitamente progettate come apprendimento (quello che non è erogato da una istituzione formativa e
DettagliIpertesti e Internet. Ipertesto. Ipertesto. Prof.ssa E. Gentile. a.a. 2011-2012
Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Informazione Editoriale, Pubblica e Sociale Ipertesti e Internet Prof.ssa E. Gentile a.a. 2011-2012 Ipertesto Qualsiasi forma di testualità parole, immagini,
DettagliPercorso Formativo. indirizzo. M a r k e t i n g. E - C o m m e r c e
Percorso Formativo Tecnici della Gestione Aziendale indirizzo M a r k e t i n g and E - C o m m e r c e DESCRIZIONE DELL INDIRIZZO L'Istituto forma Tecnici della Gestione Aziendale, dotati di conoscenze
DettagliPIANO DELL OFFERTA FORMATIVA A. S. 2014/15 ATTIVITA EXTRACURRICULARI. PROGETTO Lingua Inglese
Denominazione del progetto/laboratorio English time Responsabile di progetto D Aniello Michelina PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA A. S. 2014/15 ATTIVITA EXTRACURRICULARI PROGETTO Lingua Inglese SCUOLA Primaria
DettagliTECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA
ISTITUTO COMPRENSIVO RIVA 1 PIANO DI STUDIO DI ISTITUTO TECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA PREMESSA Secondo le Linee Guida per l elaborazione dei Piani di Studio Provinciali (2012) la TECNOLOGIA, intesa nel suo
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE
UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE COMUNITA DI PRATICA E COMUNICAZIONE ON LINE : IL CASO MASTER GESCOM RELATORE Prof.ssa Giuditta ALESSANDRINI Laureanda Chiara LOLLI Matr. n. 203597 CORRELATORE Prof.ssa Isabella
DettagliUNITÀ DI APPRENDIMENTO 1 o QUADRIMESTRE SCUOLE PRIMARIE CLASSI PRIME
UNITÀ DI APPRENDIMENTO 1 o QUADRIMESTRE SCUOLE PRIMARIE CLASSI PRIME Denominazione IO E GLI ALTRI UNITA DI APPRENDIMENTO Compito-prodotto Cartellone e/o video e/o manufatti e/o fascicolo Competenze mirate
DettagliII.f. Altre attività sull euro
Altre attività sull euro II.f È consigliabile costruire modelli in carta o cartoncino di monete e banconote, e farli usare ai bambini in varie attività di classe fin dal primo o al più dal secondo anno.
DettagliPLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana
PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri
DettagliPROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia
PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia Nel mondo ci sono 150 milioni di Italici: sono i cittadini italiani d origine, gli immigrati di prima e seconda generazione, i nuovi e vecchi emigrati e i loro discendenti,
DettagliDIPARTIMENTO ITALIANO E STORIA. Introduzione
SETTORE TECNOLOGICO CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE ARTICOLAZIONI BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI, BIOTECNOLOGIE SANITARIE SETTORE ECONOMICO DIRIGENTI DI COMUNITÀ SEDE CENTRALE: Via Cantù 39-41-43-34134 Trieste
DettagliPROF. Silvia Tiribelli MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: II E
PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-14 PROF. Silvia Tiribelli MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: II E DATA DI PRESENTAZIONE: 30/11/2013 FINALITÀ E OBIETTIVI FORMATIVI DELLA DISCIPLINA La geografia
DettagliPIANO BIENNALE PER I DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ
PIANO BIENNALE PER I DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ 15 novembre 2014 Daniela Sangiovanni Comunicazione e Ufficio stampa Policlinico S,Orsola ACCESSIBILITÀ Gli Stati dovrebbero riconoscere l importanza
DettagliPresentazione delle prove ITALIANO. Alessia Mattei - Ricercatrice INVALSI 10 luglio 2014
Presentazione delle prove ITALIANO Alessia Mattei - Ricercatrice INVALSI 10 luglio 2014 Cosa contiene il QdR Esplicita i punti di riferimento concettuali e i criteri operativi utilizzati nella costruzione
DettagliIL NUOVO INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING
IL NUOVO INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING Itis Galilei di Roma - 4 dicembre 2009 - VI CONFLUISCONO GLI INDIRIZZI PREESISTENTI: ISTITUTI TECNICI COMMERCIALI Ragioniere e perito commerciale
DettagliIl mondo dell affettività e della sessualità. Per genitori e ragazzi
Il mondo dell affettività e della sessualità Per genitori e ragazzi Monica Crivelli IL MONDO DELL AFFETTIVITÀ E DELLA SESSUALITÀ Per genitori e ragazzi Manuale www.booksprintedizioni.it Copyright 2015
DettagliIl corso di italiano on-line: presentazione
Il corso di italiano on-line: presentazione Indice Perché un corso di lingua on-line 1. I corsi di lingua italiana ICoNLingua 2. Come è organizzato il corso 2.1. Struttura generale del corso 2.2. Tempistica
Dettagli1) Il mio avatar: uguali o diversi? L esercizio permette di apprendere il concetto di avatar e comprenderne la tipologia.
DISCUSSION STARTERS - Definisci a parole tue cosa è un avatar. - Quali sono le funzioni psicologiche dell avatar? - L avatar può essere sempre come tu lo vorresti? - Quanti tipi di avatar conosci? - In
DettagliProject Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.
Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo
DettagliA.D.H.D. DISTURBO DA DEFICIT DELL ATTENZIONE E DELL IPERATTIVITA Negli ultimi anni, con una frequenza superiore rispetto al passato, si sente parlare di bambini e adolescenti iperattivi o con problemi
DettagliGenerazione Web "Consapevolezza e prevenzione dei rischi in Rete Competenze e certificazioni informatiche nella scuola
Generazione Web "Consapevolezza e prevenzione dei rischi in Rete Competenze e certificazioni informatiche nella scuola Castelfranco Veneto 19 gennaio 2015 Paola Stefanelli e Mara Quarisa Provincia di Treviso
Dettaglihttp://www.ilveliero.info veliero@samnet.it Il nuovo browser italiano dedicato alla navigazione e comunicazione sicura in internet per bambini
http://www.ilveliero.info veliero@samnet.it Il nuovo browser italiano dedicato alla navigazione e comunicazione sicura in internet per bambini versione scuola SAM Via di Castro Pretorio, 30 00185 ROMA
DettagliRISORSE UMANE E INTERNAZIONALIZZAZIONE: IL NUOVO MASTER UNIVERSITARIO IN ECONOMIA E GESTIONE DEGLI SCAMBI INTERNAZIONALI
Venerdì, 9 luglio 2010 RISORSE UMANE E INTERNAZIONALIZZAZIONE: IL NUOVO MASTER UNIVERSITARIO IN ECONOMIA E GESTIONE DEGLI SCAMBI INTERNAZIONALI Progetto quadro L INNOVAZIONE FORMATIVA PER LE IMPRESE DEL
DettagliITALIANO L2.0. Gli strumenti e le potenzialità del web 2.0 nella didattica dell italiano L2/LS
ITALIANO L2.0. Gli strumenti e le potenzialità del web 2.0 nella didattica dell italiano L2/LS L utilizzo dei social network nelle attività di progetto in classe XXVIII Corso PLIDA di aggiornamento per
DettagliSCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Dante Arfelli
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Dante Arfelli Via Sozzi, N 6-47042 Cesenatico (FC) - Cod. fisc. 90041150401 Tel 0547 80309 fax 0547 672888 - Email: fomm08900a@istruzione.it Sito web: www.smcesenatico.net
DettagliNOVITÀ LIBRI DI TESTO 2014
NOVITÀ LIBRI DI TESTO 2014 Per ogni classe il progetto comprende: Attività di ascolto Esercizi in formato digitale e materiali per la LIM Libro sfogliabile interattivo e scaricabile in pdf Testi semplificati
DettagliOSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4
OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 Finalità: Sistematizzare concetti e definizioni. Verificare l apprendimento. Metodo: Lettura delle OSSERVAZIONI e risoluzione della scheda di verifica delle conoscenze
DettagliI Gas palestre di democrazia
I Gas palestre di democrazia Alcune riflessioni a partire da una ricerca sull associazionismo in Lombardia Francesca Forno Università degli Studi di Bergamo Gruppo di Studio e di conricerca Cittadinanza
DettagliCome archiviare i dati per le scienze sociali
Come archiviare i dati per le scienze sociali ADPSS-SOCIODATA Archivio Dati e Programmi per le Scienze Sociali www.sociologiadip.unimib.it/sociodata E-mail: adpss.sociologia@unimib.it Tel.: 02 64487513
DettagliCreare una Rete Locale Lezione n. 1
Le Reti Locali Introduzione Le Reti Locali indicate anche come LAN (Local Area Network), sono il punto d appoggio su cui si fonda la collaborazione nel lavoro in qualunque realtà, sia essa un azienda,
Dettagli