LA MERITOCRAZIA DELLE CHIACCHIERE Ddl Gelmini
|
|
- Fortunato Papi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 LA MERITOCRAZIA DELLE CHIACCHIERE Ddl Gelmini 1. C è poco da valutare se vince la burocrazia Walter Tocci (Direttore del Crs) Che il ddl sia in contrasto con la politica del merito risulta evidente già a un sommario sguardo del testo. Infatti, se fosse approvato la mole spropositata di norme, circa 500 disposizioni e 1000 regolamenti, avrebbe l'effetto di rafforzare la convergenza degli atenei verso un modello unico, quello appunto preferito dal legislatore, che non è detto sia il più efficace. Una volta realizzata questa uniformità normativa non si capisce cosa si dovrebbe valutare. La qualità di un ateneo, ad esempio, dipende per grande parte dai suoi professori, ma se la politica delle risorse umane è ingabbiata in un pesante apparato normativo le performance risulteranno inevitabilmente molto appiattite. Al contrario, la politica del merito presuppone la promozione di differenze e di innovazioni che poi si espandono per emulazione e per competizione, innalzando la qualità del sistema. Tutto ciò può avvenire solo con una legislazione mite che lasci ampi spazi alla realizzazione di diversi modelli universitari. Questa prospettiva di differenziazione è in atto in tutto il mondo ma non ha mai avuto molta fortuna nel nostro paese e anche da sinistra è stata vista con diffidenza. Pesa una malintesa concezione egualitaria che dovrebbe riguardare le condizioni di accesso ma non la disponibilità dell'offerta. A ben vedere questo è il principale problema italiano. Il vecchio modello dell'università di élite che funzionava dignitosamente con pochi studenti è stato tirato come un elastico per rispondere a una popolazione studentesca dieci volte maggiore senza che intervenisse nessuna sostanziale differenziazione. Ed è molto difficile che tutti gli atenei sappiano fare bene le stesse cose, dalle lauree brevi ai dottorati, dalla didattica alla ricerca avanzata. La vera riforma avrebbe dovuto promuovere una nuova concezione dell università pubblica con un'offerta molteplice di percorsi formativi e diversi assetti dell attività di ricerca. 2. Il blocco dell'anvur e del Civr Il ministero ha bloccato qualsiasi attività di valutazione. In due anni e mezzo la Gelmini non è riuscita a presentare neppure un dato sulla produttività scientifica degli atenei e non sarebbe ormai in grado di farlo neppure se malauguratamente dovesse concludere il mandato alla scadenza prevista del In due anni e mezzo il ministro non è stato capace neppure di attivare l'anvur che pure era già stata legiferata dal precedente governo. Ha perso inutilmente tempo nell'incertezza se abrogarla o approvarla, per poi concludere di mantenerla in vita riducendone però l'indipendenza rispetto al ministero. Il buon senso avrebbe voluto che nel frattempo si consentisse al Civr di proseguire le valutazioni dopo la buona prova data da questo organismo nel rapporto relativo agli anni , che ancora oggi rimane l'unico ranking disponibile sulla qualità scientifica dell'università italiana. Anche in questo caso ci sono voluti due anni per fare il decreto che autorizzava il Civr a riprendere le attività, ma dopo qualche mese c'è stato di nuovo un blocco. Che cosa è successo? Il primo passo della procedura di valutazione prevede la nomina dei valutatori per le diverse aree disciplinari. Qui viene da pensar male. Forse la lista predisposta dal Civr non è piaciuta al ministro e vorrebbe modificarla? Se si pretende di controllare i valutatori in sede politica è finita prima di cominciare la valutazione indipendente. Se anche l'anvur dovesse funzionare in questo modo sarebbe meglio non farne niente. 3. Come NON si deve fare valutazione Uno dei capisaldi della metodologia internazionale consiste nel rendere certi e preventivi i criteri di valutazione in modo che gli atenei possano regolare i propri comportamenti. L attuale gestione ministeriale, al contrario, potrebbe costituire una sorta di manuale degli errori che bisogna
2 assolutamente evitare nella valutazione. Già lo scorso anno per il famoso Fondo per il merito vennero improvvisati i criteri in corso d'opera e si poteva pensare che fosse un difetto di avvio. Invece, a ottobre di quest anno è uscito un nuovo schema di attribuzione dei punteggi che introduce modifiche a posteriori e addirittura esclude alcune voci precedentemente considerate: ad esempio, l'occupabilità dei laureati e il giudizio degli studenti sulla didattica. Proprio questi parametri lo scorso anno ebbero molto risalto nella propaganda ministeriale e furono ripresi con molta enfasi dai giornali a riprova che si faceva sul serio nel valutare le università in relazione ai risultati negli studi. Tuttavia la fretta comunicativa andò a discapito della significatività nella misura di quei parametri, come feci osservare a suo tempo nel documento di critica al ddl ( Finita l'operazione propagandistica i tecnici del ministero hanno dovuto ammettere che non sono disponibili dati attendibili per misurare quei parametri. Se però nel frattempo qualche ateneo ci avesse creduto cominciando a muoversi in quelle direzioni vedrebbe vanificato il proprio impegno. E' questa la strada per far perdere credibilità alla cultura della valutazione prima ancora che si consolidi nel nostro paese. Nel frattempo i ritardi della gestione ministeriale rischiano di sprecare i soldi del Fondo di programmazione circa 60 milioni che di solito vengono attribuiti secondo parametri di qualità verso obiettivi di offerta didattica, ricerca scientifica, servizi per gli studenti, internazionalizzazione, mobilità dei docenti che invece sono ben conosciuti dagli atenei. 4. La valutazione che non scontenta nessuno Mentre si chiacchiera di meritocrazia la Gelmini ha stretto un patto con i rettori per ridurre l'impatto sui finanziamenti dei pur timidi esercizi di valutazione. Hanno concordato, infatti, una regoletta che funziona in questo modo: il taglio dei finanziamenti 2010 rispetto all'anno precedente è di 3.72% (e il prossimo anno sarà quasi lo stesso, a proposito degli aumenti di cui parlano le veline governative). L'ateneo che otterrà i risultati peggiori non potrà scendere sotto il 5%, mentre il più virtuoso potrà al massimo evitare il taglio e attestarsi allo stesso finanziamento del Ciò significa che la banda di oscillazione tra gli atenei sarà del 5%. Tuttavia per esigenze di propaganda si annuncerà che il fondo per merito quest'anno si attesterà al 10% del FFO in modo da poter dire che si fanno dei passi in avanti rispetto alla percentuale fissata al 7% lo scorso anno. Peccato però che l'aumento è sterilizzato dalla regola di attenuazione al 5%. La valutazione va bene, purché non scontenti nessun rettore, soprattutto mentre in Parlamento si discute la legge. Inoltre, nel ddl al primo articolo c è una norma ambigua che potrebbe costituire una via di uscita per gli atenei che perdono finanziamenti in base ai risultati della valutazione. Si prevede infatti la possibilità di fondi aggiuntivi da assegnare tramite accordi di programma per i quali non sono definiti criteri trasparenti. Infine, era stata annunciata l anagrafe dei ricercatori con l elenco delle pubblicazioni. I dati sono già inseriti nel sistema Cineca e basterebbe un click per attivare la procedura. È tutto pronto da mesi, ma non si parte. Secondo il decreto 180 del 2008 su questa base si sarebbero dovuti escludere dalle commissioni di concorso i professori che mostrano un evidente inattività scientifica. Poiché molti degli inattivi sono spesso anche quelli che frequentano di più il ministero viene il sospetto che qualche papavero delle burocrazie accademiche voglia ritardare l attivazione dello strumento. 5. L'idoneità non si nega a nessuno Si continua a leggere nei giornali che il ddl reintroduce il concorso nazionale per farla finita con il localismo. La realtà è ben diversa. Il testo introduce un'idoneità senza limiti numerici, quindi non comparativa e molto poco selettiva. Nelle commissioni nazionali si faranno gli stessi accordi che ieri si facevano nelle commissioni locali. Il bravo professore sosterrà l'allievo di valore, ma non avendo vincoli comparativi da rispettare, lascerà fare il collega che sostiene una persona meno capace. L'idoneità senza limiti non si nega a nessuno. Poi si dovrà passare a una sorta di concorso locale per la chiamata effettiva. Con molta probabilità vincerà di nuovo il candidato locale, con l'unica differenza di aver raddoppiato inutilmente le procedure e le burocrazie. La legge Gelmini
3 produce quindi una grave dequalificazione degli accessi alla docenza, altro che merito. Ma la cosa più pericolosa è la lista nazionale degli idonei che si formerà a prescindere dal fabbisogno. E' uno strumento criticabile anche in linea di principio poiché stabilisce una sorta di condizione giusnaturalistica del professore, i cui requisiti individuali hanno valore a prescindere dai posti disponibili. Il sistema universitario ha già dimostrato di concepire l'idoneità come un diritto certo a diventare professore, basta ricordare il forte aumento di chiamate in seguito alle terne della vecchia legge sui concorsi. La lista costituirà quindi una pressione continua per l'accesso alla docenza e una tentazione per il legislatore a inserire una qualche ope legis in uno dei tanti disegni di legge omnibus coperti da voti di fiducia senza discussione parlamentare. D'altro canto si dovrebbe sapere in Italia cosa significa stilare una lista di idonei a prescindere dal fabbisogno. È già successo con le abilitazioni nella scuola degli anni ottanta e ne paghiamo ancora le conseguenze con circa 200 mila insegnati precari che premono per entrare nei ruoli e bloccano nei fatti ogni discorso sull'accesso secondo il merito. Quando avremo accumulato anche nell'università una lista di venti-trentamila idonei la pressione diventerà insostenibile e farà impazzire la politica e l'accademia. 6. Quando si ribellano i professori associati? A regime quasi tutti i professori saranno inquadrati nel ruolo di associato. Questo perderà la funzione attuale e sarà caratterizzato da un forte appiattimento nel riconoscimento dei meriti. Se il ddl è stato criticato con tante ragioni dai ricercatori avrebbe dovuto ricevere contestazioni ben più rumorose dagli attuali professori associati che ne subiscono tutti gli effetti negativi. Essi avranno, infatti, molte difficoltà nel passaggio a ordinario - anche chi ne avrebbe i meriti - perché troveranno il muro del blocco del turn-over e in generale i freni determinati dai tagli ai finanziamenti e dai tempi lunghi delle nuove procedure nazionali di idoneità. Nel frattempo il ruolo in cui si trovano diventerà l'unica ancora di salvezza per 26 mila ricercatori collocati a esaurimento e per circa 50 mila giovani ricercatori in attesa di entrare nel sistema. La figura dell associato perderà di significato, non denoterà alcun livello competenza e tanto meno individuerà una funzione da espletare. D'altro canto non sono ben definite neppure le differenze funzionali con il professore ordinario, al quale la legge attribuisce in più solo alcune prerogative nella composizione delle commissioni di concorso e nelle norme di elettorato passivo degli organi di ateneo. Si può quindi concludere che l'insieme dei professori associati e ordinari, pur distinti formalmente in due ruoli, di fatto costituiranno una sorta di Ruolo unico della docenza. Il ddl governativo realizza così il sogno sindacalese degli anni settanta. Per una sorta di eterogenesi dei fini a mettere in pratica l'appiattimento egualitario sarà proprio il ministro che ossessivamente predica la fuoriuscita dal sessantottismo. Al contrario, la complessità organizzativa della moderna università richiederebbe ruoli diversi per competenze scientifiche, didattiche e gestionali e uno sviluppo di carriera davvero basato sul merito e sull'impegno dei professori. Questa era la vera riforma da fare, ormai matura nella consapevolezza generale, ma il ddl invece di andare avanti guarda al passato. 7. La discrezionalità nei fondi per la ricerca Negli ultimi tempi i fondi Prin hanno perduto il rigore nella trasparenza delle procedure. Il ministero ormai li gestisce con la vecchia logica burocratica, invece di seguire i metodi di peer review diffusi a livello internazionale. La conferma viene da quanto accaduto nella designazione dei garanti per gli ultimi bandi del Su quattordici designati ben tre scienziati di valore hanno rinunciato all incarico: uno del MIT di Boston, un altro di un istituto di ricerca di Parigi e un importante economista italiano. Un garante, invece, è stato nominato pur non avendo dichiarato alcuna pubblicazione scientifica. Non è certo un risultato brillante per la credibilità della procedura. D altro canto, mentre i ricercatori si affannano a partecipare ai bandi per pochi soldi e in grave ritardo sulle scadenze previste (ritardi purtroppo cominciati ai tempi del nostro governo), diventa sempre più importante un altra fonte di finanziamento della ricerca che opera in assoluta
4 discrezionalità. L IIT ha in dote circa 300 milioni di euro non spesi e un finanziamento annuo di circa 100 milioni, superiore a quello disponibile per tutte le università italiane e in tutte le discipline. Chi ha i denti non il pane e chi ha il pane non ha i denti. L istituto si trova col problema insolito in Italia di possedere risorse superiori alle sue possibilità di spesa. Ha deciso quindi di investire nel consenso stipulando convenzioni con diversi rettori per distribuire finanziamenti senza bandi ai rispettivi atenei e ottenendo in cambio un clima più favorevole verso la propria esistenza. E questo dovrebbe essere il soggetto innovativo della ricerca italiana! 8. La costante universale dei dipartimenti Il ddl stabilisce in 35 il numero di professori che compongono il dipartimento, a prescindere dalle discipline scientifiche e dalle diverse vocazioni degli atenei. Non è un risultato di poco conto. Nessuno era mai riuscito finora a misurare questa costante universale dei dipartimenti. La scoperta avrebbe meritato una pubblicazione scientifica invece che un semplice testo normativo! L attuazione della norma imporrà la supremazia della quantità con effetti che potranno essere molto negativi sulla qualità. Ci saranno aree forti numericamente che imporranno le proprie scelte non sempre coincidenti con quelle di settori disciplinari più piccoli ma preziosi per la crescita della conoscenza. Inoltre, molte occasioni di crescita della conoscenza oggi nascono proprio dagli attraversamenti dei vecchi saperi e anche questo fenomeno può essere frenato da forti organizzazioni disciplinari. Ciò vale non solo per la ricerca fondamentale ma anche per settori molto finalizzati, come ad esempio la scienza della Terra. Non si capisce quale sia il supremo interesse nazionale che porta a stabilire in una legge dello Stato il numero di professori per dipartimento. Questo dovrebbe essere il risultato di scelte organizzative che possono cambiare secondo le diverse strategie degli atenei. Ad esempio, se si vuole accentuare il ruolo della didattica oppure della ricerca saranno necessarie organizzazioni dipartimentali molto diverse. Inoltre, ciò che è valido per Medicina o Ingegneria non è detto che debba valere per Giurisprudenza o Lettere e così via. L unica esigenza nazionale che dovrebbero rispettare i diversi modelli organizzativi è la comparabilità dei risultati ai fini della valutazione nazionale. Ma questo obiettivo avrebbe richiesto un approccio al problema del tutto diverso. Bisognava partire dalle Linee Guida dell Anvur o del Civr per stabilire criteri qualitativi da rispettare nell organizzazione dipartimentale, lasciando liberi gli atenei e i settori disciplinari di fare le proprie scelte assumendosene la responsabilità. 9. La numerologia cabalistica della didattica Un esempio concreto dei provvedimenti attuativi che seguirebbero l approvazione della legge Gelmini è dato dal DM 17 del 22 settembre relativo alla didattica. E un delirio di norme che ingabbiano l organizzazione dei corsi di studio in rapporto al numero degli studenti e dei professori. Anche in questo caso si ricorre alla numerologia come fosse una magia cabalistica. La quantità viene imposta come unico riferimento, ma ci possono essere corsi di studio di scarsa qualità che pure rispettano le soglie previste dalla legge o viceversa corsi davvero innovativi che scontano all inizio numeri bassi. L esigenza da cui parte il decreto di limitare i corsi di studio è falsa, poiché la proliferazione esplosa ai tempi della Moratti è stata contenuta con il decreto 270 del 2007 emanato dal governo di centrosinistra e oggi la situazione è in linea con le dimensioni presenti prima dell avvio del 3+2. Anzi, alcuni effetti imprevisti del DM 17 potrebbero addirittura riaprire il problema. Ad esempio, il requisito che impone distinti corsi di studio quando sia presente una differenziazione di almeno 40 crediti potrebbe portare a una forzosa proliferazione dei medesimi. E solo un esempio di come la numerologia cabalistica può portare a risultati paradossali e in contrasto con criteri di qualità dichiarati. Oltre alle norme scritte si vanno aggiungendo sempre di più le norme digitali che scaturiscono da vincoli assunti arbitrariamente dalle griglie informatiche di accesso utilizzate dal ministero. Infine, si devono considerare gli inutili disagi che tutto questo armamentario di regole scarica sugli studenti, sui docenti e sulle strutture amministrative. Si dovrà mettere mano nuovamente all ordinamento didattico gestendo allo stesso tempo la sovrapposizione
5 col precedente. Gli studenti in ritardo del vecchio ordinamento si troveranno un offerta didattica non allineata con i precedenti piani di studio e avranno difficoltà a recuperare il tempo perduto. I legislatori non si rendono mai conto della fatica che nella vita reale produce ogni norma, anche quando è appropriata, e non è sempre questo il caso. L avvenuto riallineamento quantitativo dei corsi di studio era invece l occasione buona per cambiare approccio e assumere la qualità come unico criterio di regolazione. La politica del merito nella didattica non si fa con i numeri, ma con la verifica dei programmi formativi, delle concrete metodologie adottate e dell efficacia nei risultati. In tale direzione era maturo il tempo per attivare anche in Italia un moderno sistema di accreditamento dei corsi di studio, secondo le migliori esperienze e le precise indicazioni europee, tra l altro già sottoscritte dal governo. Anche questo obiettivo di riforma è completamente disatteso dal ddl. 10. Si affaccia la meritocrazia del CEPU Le università telematiche sono un esempio del cattivo uso che spesso si fa in Italia dell innovazione tecnologica. La formazione a distanza doveva essere uno strumento diffuso in tutto il sistema e ben integrato con la normale attività didattica. Invece, si è deciso di farne atenei finti che costituiscono una sorta di lascia passare per i peggiori vizi dell accademia e servono solo a vendere i titoli di studio e le cattedre. I meccanismi son ben noti: si bandiscono concorsi non per assumere i vincitori, ma semplicemente per ottenere idoneità da spendere negli atenei pubblici. Tutto ciò è un regalo della Moratti, anche lei a suo tempo presentata come campione della meritocrazia sulle colonne del Corriere della Sera e del Sole-24 Ore. Mussi bloccò le nuove autorizzazioni e poi la Gelmini si era impegnata ad affrontare la questione dopo avere ricevuto un rapporto molto negativo dal CNVSU. Non solo l impegno non è stato mantenuto dal ministro, ma si affaccia la vera soluzione in un documento inviato il 27 ottobre alla Crui per il parere di competenza. In esso compare il seguente obiettivo:..la trasformazione delle università non statali telematiche esistenti in Università non statali (non telematiche), su proposta delle università interessate, che preveda l erogazione di almeno la metà della propria offerta formativa con modalità tradizionale o mista. Sembra solo un gioco di parole, ma l effetto è devastante. Le attuali telematiche assumono il rango della Bocconi o della Luiss ed entrano a pieno titolo nel relativo capitolo di finanziamento che è stato appena integrato di 25 milioni con l emendamento della maggioranza alla Camera. Ma non finisce qui, le nuove università potranno, come dice la norma, presentare un offerta mista, in parte a distanza come è già adesso e in parte con didattica frontale tradizionale. Sembra una concessione innocua, ma per capirne le ragioni bisogna fare un esempio. La E-Campus è una delle più potenti fra le telematiche annovera ad esempio tra i suoi docenti un certo Marcello Dell Utri e soprattutto è direttamente collegata al Cepu. Con il decreto Gelmini questa struttura, dotata di 120 sedi in tutta Italia, può entrare nel sistema pubblico delle università non statali facendosi trascinare dalla trasformazione di E-campus. E il gioco è fatto. D altro canto, Berlusconi di recente ha visitato la sede del Cepu additandolo come esempio da seguire per l università italiana. E così la meritocrazia può passare dalle chiacchiere agli affari.
Trentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI
Trentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI Approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 21 dicembre 2012 In vigore dal 22 dicembre 2012
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliLa verità sulle immissioni in ruolo del Ministro Moratti
La verità sulle immissioni in ruolo del Ministro Moratti Il Ministro ha ripetutamente affermato di: avere effettuato oltre 150.000 immissioni in ruolo nella scuola avere provveduto ad un numero di assunzioni
DettagliSEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1
SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre
Dettagli1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti?
DOMANDE FREQUENTI Palermo, Largo Esedra nr.3, tel. 091 6254431 ONLUS 1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? Le Università sono pubbliche o private riconosciute dal
DettagliCoordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA
Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA DOC3/14 Palermo, 7 Luglio 2014 1 1. PREMESSE Prima della definizione
DettagliSTRUTTURA DELL UNIVERSITA in una prospettiva storica. I. Università negli anni 50 e 60
STRUTTURA DELL UNIVERSITA in una prospettiva storica I. Università negli anni 50 e 60 Organi di Ateneo: - Consiglio di Amministrazione - Senato Accademico (solo Presidi di Facoltà) - Rettore Facoltà: responsabile
DettagliLA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL 2000
ASSOCIAZIONE DOTTORANDI E DOTTORI DI RICERCA ITALIANI LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL Nel dicembre del la sezione di Bologna dell ADI ha condotto un questionario tra gli iscritti ai
DettagliLa carriera universitaria e l inserimento nel mondo del lavoro dei laureati in Ingegneria dei Materiali
La carriera universitaria e l inserimento nel mondo del lavoro dei laureati in Ingegneria dei Materiali Studenti che hanno conseguito la laurea specialistica nell anno solare 2009 Questa indagine statistica
DettagliDALL IMMOBILISMO AL CONTINUO CAMBIAMENTO
DALL IMMOBILISMO AL CONTINUO CAMBIAMENTO MIO CONTRIBUTO: ALCUNE RIFLESSIONI NON DA STUDIOSO DI DOCENZA UNIVERSITARIA E MEDIO SUPERIORE, MA DA PERSONA CHE HA UNA LUNGA ESPERIENZA DI INCARICHI E VITA ACCADEMICA
DettagliREGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI DOTTORATO DI RICERCA (approvato da C. d A. del 12 ottobre 2004)
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI DOTTORATO DI RICERCA (approvato da C. d A. del 12 ottobre 2004) 1 INDICE Articolo 1 Finalità Articolo 2 Ambito di applicazione Articolo 3 Istituzione
DettagliIL MINISTRO DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA
VISTO il decreto del Ministro dell Istruzione dell Università e della Ricerca 11 aprile 2006, n. 217; VISTO il decreto legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito dalla legge 17 luglio 2006, n. 233, istitutivo
DettagliDebiti scolastici e finanziamenti
Debiti scolastici e finanziamenti La questione dei finanziamenti per lo svolgimento degli interventi di recupero del debito scolastico è decisiva per la riuscita di tutta l iniziativa. Ma un intervento
DettagliLa manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti
La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa
DettagliS E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A
S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 4369 D I S E G N O D I L E G G E d iniziativa del senatore PASSIGLI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 1 o DICEMBRE 1999 Norme in materia
DettagliDiamogli Credito. Protocollo d Intesa tra ABI e Governo per giovani studenti che decidono di investire sulla propria formazione
Diamogli Credito Protocollo d Intesa tra ABI e Governo per giovani studenti che decidono di investire sulla propria formazione Il Ministero per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive (POGAS) e l
DettagliFacoltà: SCIENZE STATISTICHE Corso: 8053 - FINANZA, ASSICURAZIONI E IMPRESA (L) Ordinamento: DM270 Titolo: FINANZA, ASSICURAZIONI E IMPRESA Testo: SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Regolamento
Dettagli5 per mille al volontariato 2007
Indice COORDINAMENTO REGIONALE DEI CENTRI DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO DELLA LOMBARDIA 5 per mille al volontariato 2007 Inquadramento Come funziona Beneficiari Come le OdV possono accedere 1. Iscrizione
DettagliModelli Aziendali per le Amministrazioni Pubbliche a.a. 2009-2010
Modelli Aziendali per le Amministrazioni Pubbliche a.a. 2009-2010 Fonte: Decimo rapporto sullo stato del sistema universitario (dicembre 2009) Studenti immatricolati Maturi anno 2007 Immatricolati a.a.
DettagliCONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA
CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso
DettagliREGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO. Politecnico di Bari
REGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO Politecnico di Bari Decreto di emanazione D.R. n. 307 del 24/05/2002 D.R. n. 307 IL RETTORE VISTO VISTO lo Statuto di questo Politecnico; il Regolamento
DettagliREGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE
DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio
DettagliD.Lgs. 626/1994 (art. 1, c. 2)
D.Lgs. 81/08 - Prevenzione e protezione da agenti fisici negli ambienti di lavoro. Dubbi, quesiti, prospettive 8 aprile 2009 Auditorium Cav. Mario Magnetto - Almese La problematica della gestione dei rischi
DettagliDalle Province alle Città metropolitane. Firenze 22 ottobre 2013
Dalle Province alle Città metropolitane Firenze 22 ottobre 2013 1 Il caos del Disegno di legge del Governo: una legge in attesa di Il Disegno di Legge sulle Città metropolitane riscrive le leggi su queste
DettagliDocumento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013
Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013-1. Premessa Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 06/05/2013 del DM 45/2013 Regolamento recante modalità
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU)
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU) Art. 1 Ambiti d applicazione In attuazione della legislazione vigente (L. 64/2001; L.
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA
1. Domanda: I c.d. requisiti Sapienza sono di applicazione obbligatoria o sono solo raccomandazioni? Risposta: Il possesso dei requisiti Sapienza è obbligatorio per tutti i corsi che vengono istituiti
DettagliPREMESSO CHE VISTE INDIVIDUATA
CONVENZIONE TRA L UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI E L UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI PER L ISTITUZIONE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE INTERATENEO IN LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MODERNE (ABILITAZIONE
DettagliArticolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione
DettagliTIROCINIO FORMATIVO ATTIVO
2. TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO Il Tirocinio Formativo Attivo (TFA) è un corso abilitante all insegnamento istituito dalle università. Esso ha durata annuale e attribuisce, tramite un esame finale sostenuto
DettagliDL 112 = Scomparsa dell Università Pubblica
Una cronistoria - Il 25 giugno 2008, su proposta del Ministro del Tesoro On. Tremonti, il Consiglio dei Ministri approva (all unanimità, Ministro dell Università On. Gelmini compresa!) il Decreto Legge
DettagliFacoltà: ECONOMIA - SEDE DI RIMINI Corso: 8847 - ECONOMIA DEL TURISMO (L) Ordinamento: DM270 Titolo: ECONOMIA DEL TURISMO Testo: SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Sede Di Rimini Corso di Laurea
DettagliCapo I - PARTE GENERALE
Regolamento delle procedure di trasferimento e di mobilità interna dei professori ordinari, dei professori associati e dei ricercatori, ai sensi degli artt. 1, comma II, e 3 della legge 3 luglio 1998,
DettagliREGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA. (art. 15, comma 12, dello Statuto di Ateneo)
REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA (art. 15, comma 12, dello Statuto di Ateneo) Art. 1 Oggetto, denominazione e sede Il presente regolamento
DettagliDIRIGENTI Valutano e sono valutati
Commento alla Bozza di decreto legislativo di attuazione della legge 4 marzo 2009 n. 15 in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche
DettagliIL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;
OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la formazione del personale tecnicoamministrativo novellato dalla delibera del Consiglio di Amministrazione in data 22/12/2010. IL RETTORE D.R. N. 1 VISTO lo Statuto
DettagliARTICOLO DM N. 47/2013. Art. 2 (Procedure CUN ed ANVUR finalizzate all accreditamento dei corsi di studio)
Art. 2 (Procedure CUN ed ANVUR finalizzate all accreditamento dei corsi di studio) E' possibile la modifica degli obiettivi formativi e risultati di apprendimento attesi in sede di attivazione dei corsi
DettagliCAPO I - PARTE GENERALE. Art. 1 Oggetto
1 REGOLAMENTO RELATIVO ALLA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI TRASFERIMENTO E DI MOBILITA INTERNA PER LA COPERTURA DEI POSTI VACANTI DI PROFESSORE ORDINARIO, DI PROFESSORE ASSOCIATO E DI RICERCATORE, AI SENSI
DettagliLE PRINCIPALI TAPPE LEGISLATIVE
LA RIFORMA DEL DIRITTO ALLO STUDIO ALLA LUCE DELLA L. 240/10 Università della Calabria 24/02/2010 LE PRINCIPALI TAPPE LEGISLATIVE 1948 Costituzione - art. 34 Sancisce il principio del diritto allo studio.
DettagliIl settore moto e il credito al consumo
Il settore moto e il credito al consumo Rapporto di ricerca ISPO per Marzo 2010 RIF. 1201V110 Indice 2 Capitolo 1: Lo scenario pag. 3 Capitolo 2: Il Credito al Consumo: atteggiamenti 13 Capitolo 3: Il
DettagliINTERVENTO DELL ON. CARFAGNA Nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. 26 novembre 2014
a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia - Il Popolo della Libertà - Berlusconi Presidente 836 INTERVENTO DELL ON. CARFAGNA Nella Giornata internazionale per l'eliminazione
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994
DettagliCOMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.
COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa
DettagliAttività federale di marketing
Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato
DettagliPensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla
Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla Maggio 2015 Più si va avanti e più si allontana l accesso alla pensione degli italiani. Col passare degli anni, infatti, aumenta l età
DettagliScuola di Lettere e Beni culturali
Scuola di Lettere e Beni culturali LAUREA IN CULTURE E TECNICHE DELLA MODA CLASSE L- 3 REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO PARTE NORMATIVA Art. 1 Requisiti per l'accesso al corso Requisiti di accesso
Dettagli3. Passando all illustrazione di dettaglio dell articolato si precisa quanto segue.
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CONCERNENTE REGOLAMENTO RECANTE DISCIPLINA DELL'ELENCO DEI FUNZIONARI INTERNAZIONALI DI CITTADINANZA ITALIANA, A NORMA DELL'ARTICOLO 2, COMMA 7, DELLA LEGGE 17 DICEMBRE
DettagliProgramma triennale per la trasparenza e l integrità ANVUR
Programma triennale per la trasparenza e l integrità ANVUR 2012-2014 1 1. PREMESSA L art. 2, comma 138, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre
DettagliPERCHÉ INSERIRE GLI ABILITANDI ISCRITTI A SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA NELLE GRADUATORIE AD ESAURIMENTO?
PERCHÉ INSERIRE GLI ABILITANDI ISCRITTI A SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA NELLE GRADUATORIE AD ESAURIMENTO? Coordinamento Precari Scienze Della Formazione Primaria L Aquila Dott.a Clara Calvacchi Gli
DettagliEmanato con D.R. n. 170 del 26 marzo 2009
Regolamento per l'utilizzazione dei fondi destinati alle iniziative e alle attività culturali e sociali degli studenti dell Università degli Studi della Basilicata Emanato con D.R. n. 170 del 26 marzo
Dettaglia) Per "Ministero" si intende il Ministero dell'università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica.
REGOLAMENTO RELATIVO ALLA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI [TRASFERIMENTO]* E DI MOBILITA' INTERNA PER LA COPERTURA DEI POSTI VACANTI DI PROFESSORE ORDINARIO, DI PROFESSORE ASSOCIATO E DI RICERCATORE, AI
DettagliGuida Compilazione Piani di Studio on-line
Guida Compilazione Piani di Studio on-line SIA (Sistemi Informativi d Ateneo) Visualizzazione e presentazione piani di studio ordinamento 509 e 270 Università della Calabria (Unità organizzativa complessa-
DettagliPROFESSIONALITÀ PER L INSTAURAZIONE DI RAPPORTI DI LAVORO SUBORDINATO PRESSO L AZIENDA SPECIALE UFFICIO D AMBITO DELLA PROVINCIA DI CREMONA.
REGOLAMENTO DI SELEZIONE DI PROFESSIONALITÀ PER L INSTAURAZIONE DI RAPPORTI DI LAVORO SUBORDINATO PRESSO L AZIENDA SPECIALE UFFICIO D AMBITO DELLA PROVINCIA DI CREMONA. (Approvato con Delibera del Consiglio
DettagliRisorse e regole per la ricerca: L Università di Cagliari
1 Risorse e regole per la ricerca: L Università di Cagliari 2 Risorse e regole Non c è ricerca, non c è qualità, non c è alcuna possibilità di attrarre e mantenere i talenti se non ci sono risorse adeguate
DettagliRegolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente
Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente (Decreto Rettorale n.34 del 12 dicembre 2008) Sommario Articolo 1
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
Dettagli(emanato con Decreto del Direttore n. 238 del 05.06.2014, pubblicato in pari data all Albo Ufficiale on-line della SNS)
Regolamento per l attribuzione degli incentivi economici una tantum di cui all art. 29, comma 19 della legge 30 dicembre 2010, n. 240, ai professori e ricercatori della Scuola Normale Superiore (emanato
DettagliREGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F.
REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F. Art. 1 - Istituzione del Master in Criminologia Forense MA.CRI.F. E istituito presso l Università Carlo
DettagliRISOLUZIONE N.100/E QUESITO
RISOLUZIONE N.100/E Roma, 19 ottobre 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 Articolo 1, commi 280-283, della legge 27 dicembre 2006,
DettagliMANUALE MOODLE STUDENTI. Accesso al Materiale Didattico
MANUALE MOODLE STUDENTI Accesso al Materiale Didattico 1 INDICE 1. INTRODUZIONE ALLA PIATTAFORMA MOODLE... 3 1.1. Corso Moodle... 4 2. ACCESSO ALLA PIATTAFORMA... 7 2.1. Accesso diretto alla piattaforma...
DettagliAggiornamento sulle disposizioni MIUR / ANVUR relative ad Accreditamento delle Sedi e dei CdS
Aggiornamento sulle disposizioni MIUR / ANVUR relative ad Accreditamento delle Sedi e dei CdS Università degli Studi di Roma Foro Italico Presidio di Qualità 13 febbraio 2013 Le novità delle ultime settimane
DettagliIL CODICE UNICO DI PROGETTO (CUP) FAQ PER L AREA RICERCA
IL CODICE UNICO DI PROGETTO (CUP) FAQ PER L AREA RICERCA A. CUP: QUANDO INIZIA, QUANDO FINISCE E COME 1) Quando si chiede il CUP? Il Soggetto responsabile (ovvero titolare) deve chiedere il codice dopo
DettagliCapitolo 2. Operazione di limite
Capitolo 2 Operazione di ite In questo capitolo vogliamo occuparci dell operazione di ite, strumento indispensabile per scoprire molte proprietà delle funzioni. D ora in avanti riguarderemo i domini A
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA FORO ITALICO. Ufficio Stampa. Rassegna stampa. Roma 18 settembre 2015
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA FORO ITALICO Ufficio Stampa Rassegna stampa Roma 18 settembre 2015 Argomento Testata Titolo Pag. Università scuola24.ilsole24ore.com Atenei, si parte da abilitazioni e risorse
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Stampa
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Stampa La Riforma dell Università Le linee ispiratrici E il primo provvedimento organico che riforma l intero sistema universitario. Il
Dettagli8481 - IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L)
Page 1 of 5 Facoltà: Corso: Ordinamento: DM270 MEDICINA E CHIRURGIA 8481 - IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L) Titolo: IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE
DettagliMOBILITÀ INTERNAZIONALE PER STUDIO
MOBILITÀ INTERNAZIONALE PER STUDIO MOBILITÀ INTERNAZIONALE PER STUDIO Fin dalla sua istituzione l Università Iuav di Venezia ha sviluppato le sue attività accademiche in ambito internazionale con l intento
DettagliUniversità degli Studi Milano Bicocca
Università degli Studi Milano Bicocca Bandi per i laboratori per il corso di abilitazione per l'insegnamento di sostegno scadenza: 3 settembre 2013 BANDO 9072 PER LA COPERTURA A TITOLO RETRIBUITO DI INCARICHI
DettagliRINUNCIO IN UNA GRADUATORIA ACCETTO IN UNA GRADUATORIA ACCETTO SU SOSTEGNO HO AVUTO IL RUOLO SECONDO LE ISTRUZIONI MINISTERIALI DEL 25 AGOSTO 2009
SECONDO LE ISTRUZIONI MINISTERIALI DEL 25 AGOSTO 2009 a cura di Laura Razzano RINUNCIO IN UNA GRADUATORIA PER QUEST'ANNO (2009/2010)O NON POTRO' PIU' LAVORARE NELLA GRADUATORIA DI QUELLA PROVINCIA POTRO'
DettagliIndice. Presentazione p. 7 Una grande prova di democrazia di Domenico Pantaleo
Indice Presentazione p. 7 Una grande prova di democrazia di Domenico Pantaleo PARTE PRIMA - La RSU 11 Capitolo I Che cosa è la RSu 13 Capitolo II Come lavora la RSu 18 Capitolo III - Il negoziato: tempi
DettagliI libri di testo. Carlo Tarsitani
I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE SBROLLINI, SCUVERA
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1479 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI SBROLLINI, SCUVERA Disposizioni per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili di
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1
UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1 Art. 1 - Riconoscimento dei crediti universitari. Art. 2 - Competenza. 1 ART. 23 Regolamento
DettagliIl successo degli studenti del liceo Cornaro all Università di Padova nell anno accademico 2010-11
Il successo degli studenti del liceo Cornaro all Università di Padova nell anno accademico 2010-11 Materiali per l autovalutazione e la rendicontazione sociale Settembre 2011 Il successo degli studenti
DettagliIL MINISTRO DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA
ALLEGATO I parametri e i criteri, definiti mediante indicatori quali-quantitativi (nel seguito denominati Indicatori), per il monitoraggio e la valutazione (ex post) dei risultati dell attuazione dei programmi
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA FORO ITALICO. Ufficio Stampa. Rassegna Stampa. Roma 29 ottobre 2015
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA Ufficio Stampa Rassegna Stampa Roma 29 ottobre 2015 Argomento Testata Titolo Pag. Università Scuola 24 Le tre proposte concrete per salvare il diritto allo studio 2-3 Università
DettagliIl ruolo del chimico per la sicurezza ambientale
ambientale di Piero Frediani * Ciampolini A. (a cura di). L innovazione per lo sviluppo locale ISBN 88-8453-362-7 (online) 2005 Firenze University Press Nell Anno Accademico 1996-97 l Università di Firenze
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO
Scadenze amministrative per l anno accademico 2012-2013 Per l anno accademico 2012-2013 le scadenze amministrative di seguito riportate che devono essere osservate necessariamente per tutti i corsi di
DettagliAmministrazione classi
Amministrazione classi Guida breve per il docente che amministra la classe Premessa Le classi vengono creata solo dall amministratore della Scuola. Il docente che è stato inserito nella classe come moderatore
DettagliIL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI
IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI Eccoci ad un altra puntata del percorso di costruzione di un budget annuale: i visitatori del nostro sito www.controllogestionestrategico.it possono vedere alcuni
DettagliCONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta
DettagliOggetto: Regolamento interno delle procedure di trasferimento e di mobilita interna dei professori e ricercatori - modifica.
DECRETO N. 1099 /Prot. N. 22837/I-3 Div. Affari Istituzionali Sez. Pers. Doc. Oggetto: Regolamento interno delle procedure di trasferimento e di mobilita interna dei professori e ricercatori - modifica.
DettagliRisultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014
Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliD.R. n. 57 IL RETTORE
RIPARTIZIONE LEGALE, ATTI NEGOZIALI ED ISTITUZIONALI UFFICIO AFFARI ISTITUZIONALI D.R. n. 57 OGGETTO: Avviso pubblico per la selezione di candidature alla nomina di n. 1 componente esterno del Consiglio
DettagliIl Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca D.M. N 74
Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della D.M. N 74 VISTO il Testo Unico delle leggi in materia di istruzione approvato con il Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e successive modifiche
DettagliTECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (AB. ALLA PROF. SANITARIA DI TECNICO DELLA PREV. NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO)
Page 1 of 5 Facoltà: Corso: Ordinamento: DM270 MEDICINA E CHIRURGIA 8487 - TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DELLA PREVENZIONE
DettagliManuale Operativo per la Compilazione dei Questionari di Valutazione della Didattica
Università degli Studi di Messina Area Sistema Informativo per l'analisi dei Dati e Calcolo Scientifico Settore Supporto Informatico per l'analisi Decisionale di Ateneo Manuale Operativo per la Compilazione
DettagliDecreto Ministeriale 21 maggio 2010
Decreto Ministeriale 21 maggio 2010 D.M. definizione modalità e contenuti prove di ammissione ai corsi di laurea Specialistica/Magistrale delle Professioni sanitarie anno accademico 2010/2011 VISTA la
DettagliGELMINI E TREMONTI: 8 MILIARDI IN MENO ALLA NOSTRA SCUOLA
GELMINI E TREMONTI: 8 MILIARDI IN MENO ALLA NOSTRA SCUOLA I governi di destra hanno fatto cassa tagliando per anni proprio in questo settore vitale; noi, al contrario, investiamo sulla scuola per ottenere
DettagliL investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno
L investimento immobiliare delle Casse e degli di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno Pubblicato su Il Settimanale di Quotidiano Immobiliare del 27/04/2013 n. 19 Introduzione Dopo
DettagliSentito per le vie brevi MIUR e CUN, per questa tipologia di classi sembrerebbe non applicarsi
Documento contenente le linee guida per l attivazione dei Corsi di studio delle professioni sanitarie (DM 8 gennaio 2009 e DI 19 febbraio 2009) a partire dall offerta formativa dell a.a. 2011-2012 In attesa
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA
T:\Borse di Studio\ATTCULSTUD\REGATTCULTSTUD.DOC Decreto Rettorale n. Prot. n. Classif. z 43 y k / ~ 1 ; del 1/{4 IL RETTORE VISTO lo Statuto dell università di Verona approvato con D.R. n. 6435 del 7/10/1994
DettagliREGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA
REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA Art. 1 - Finalità, durata, e modalità di assegnazione 1. La
DettagliPASSAGGI DI CORSO E RICONOSCIMENTO CREDITI
PASSAGGI DI CORSO E RICONOSCIMENTO CREDITI (Riconoscimento di crediti conseguiti nel Corso di laurea in Scienze giuridiche (classe 31) dell Università di Messina) 1. Gli studenti che hanno conseguito la
DettagliCome si diventa insegnanti: ecco le nuove regole Nuovo regolamento per la formazione degli insegnanti
Come si diventa insegnanti: ecco le nuove regole Nuovo regolamento per la formazione degli insegnanti Il Ministro dell'istruzione, Mariastella Gelmini, ha presentato il 10 settembre 2010 a Palazzo Chigi
DettagliIl Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Allegato n. 2 (Procedure per l iscrizione, l accesso ai risultati e lo scorrimento della graduatoria) 1. Ciascun candidato deve presentare la richiesta di partecipazione al test selettivo per l accesso
DettagliUniversità degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria
REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO DELLE PROVE FINALI PER I CORSI DI LAUREA EX DM 270/04 (Approvato CDF 9-3-2011) 1. Riferimenti normativi. 1.1. Decreto Ministeriale 22-10-2004 n. 270, art. 10 (Obiettivi ed attività
Dettagli