DAL 1 GENNAIO 2016 LA CRISI DELLA BANCA PUO AVERE CONSEGUENZE ANCHE SUI DEPOSITI E I CONTI CORRENTI

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1 BRUZZO DOTT. ADOLFO D O T T O R E C O M M E R C I A L I S T A - R E V I S O R E C O N T A B I L E Circolare n. 12 Ai gentili Clienti Loro sedi Padova, 29/10/2015 DAL 1 GENNAIO 2016 LA CRISI DELLA BANCA PUO AVERE CONSEGUENZE ANCHE SUI DEPOSITI E I CONTI CORRENTI La direttiva europea introduce in tutti i paesi europei regole armonizzate per prevenire e gestire le crisi delle banche e delle imprese di investimento. Una delle misure che permettono alle autorità bancarie di provvedere alla ristrutturazione della banca in crisi è data dal bail in. DEFINIZIONE DEL BAIL IN: letteralmente salvataggio interno. E uno degli strumenti per la gestione delle crisi bancarie contemplati nella direttiva BRRD (Bank recovery and resolution directive). La normativa europea recepita dall Italia prevede che, a partire del 2016, solo se necessario e nei casi più estremi di intervento, potranno essere chiamati a contribuire alla soluzione dell eventuale crisi di una banca anche i creditori della banca stessa cioè i depositanti e i correntisti. Sono completamente esclusi dall ambito di applicazione e non possono quindi essere né svalutati né convertiti in capitale: i) i depositi protetti dal sistema di garanzia dei depositi, cioè quelli di importo fino a euro; ii) le passività garantite, inclusi i covered bonds e altri strumenti garantiti; iii) le passività derivanti dalla detenzione di beni della clientela o in virtù di una relazione fiduciaria, come ad esempio il contenuto delle cassette di sicurezza o i titoli detenuti in un conto apposito; iv) le passività interbancarie (ad esclusione dei rapporti infragruppo) con durata originaria inferiore a 7 giorni; v) le passività derivanti dalla partecipazione ai sistemi di pagamento con una durata residua inferiore a 7 giorni; vi) i debiti verso i dipendenti, i debiti commerciali e quelli fiscali purché privilegiati dalla normativa fallimentare Dunque i depositi fino a euro sono espressamente esclusi dal meccanismo del bail in e continueranno ad essere integralmente protetti dai Fondi di garanzia dei depositi.

2 Limite massimo di rimborso per depositante è pari a euro e il termine di rimborso è di 20 giorni lavorativi, prorogabili ( ), a decorrere dalla data in cui si producono gli effetti del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa ai sensi dell art. 83 del D.Lgs n. 385 (TUB). Fonte : Fondo interbancario di tutela dei depositi. GENESI DEL BAIL IN: accordo europeo firmato nel giugno 2013 a seguito del salvataggio di Cipro. Direttiva europea 2014/59/Ue. Il legislatore italiano ha recepito la Direttiva 94/19/CE con il D.Lgs n.49, in vigore dal e recepita in Italia nel luglio UNO SGUARDO ALLO STATO DI SALUTE DELLE NOSTRE BANCHE I 13 ISTITUTI ITALIANI VIGILATI DALLA BCE. Nell ultima classifica sui risultati ufficiosi (esame SREP-supervisory review and evaluation process) le Banche italiane sono state così classificate: Classe 1 (banche che non rappresentano rischi evidenti) = nessuna Classe 2 ( banche a basso livello di rischio) = Intesa San Paolo; Classe 3 (banche a medio livello di rischio) = Ubi, BPM, BPER, Banco Popolare, Mediobanca, Unicredit, Popolare di Sondrio, Iccrea; Classe 4 (banche a rischio elevato) = Carige, Mps, Popolare Vicenza, Veneto Banca. PARAMETRI DI SOLIDITÀ. Tier 1 Per valutare la solidità patrimoniale delle banche vengono impiegati degli indicatori, chiamati ratio. Quello che dal 2014 è diventato il parametro più utilizzato per valutare la solidità di una banca è il Cet 1 (Common equity tier 1) ratio cioè il rapporto tra Cet 1 (rappresentato principalmente dal capitale ordinario versato) e le attività ponderate per il rischio. Secondo le norme della Bce, il Cet 1 ratio deve essere superiore all'8%. Dal bilancio della banca si ricava il CORE TIER1, che corrisponde ad un indicatore che definisce il rischio bancario inteso come quantità di investimenti fatti rispetto al suo patrimonio,ovvero il rapporto fra investimenti bancari ponderati per il loro rischio ed il capitale proprio della banca; ora sostituito dal cet1. CET1. Common Equity Tier 1 Ratio. (Tier = classe) Il denominatore è di valore più piccolo del Core Tier1, perché è composto solo dal capitale sociale, dagli utili accantonati e dalle riserve. Valore minimo = 8% (significato = una banca potrà fare investimenti ponderati per il rischio pari a 12,5 volte il proprio capitale).

3 Si indicano di seguito, secondo la fonte del sole24ore del 29/9/2015, un elenco di banche con i relativi indici di solidità patrimoniale: DENOMINAZIONE Cet1 obiettivo BCE Cet1 al Intesa San Paolo 9 13,4 Ubi Banca 9,5 12,9 Banca Carige 11,5 12,3 Banco Popolare 9,4 12,2 Banca Pop emilia 9 11,5 BPM 9 11,4 MPS 10,2 11,3 Mediobanca 9 11,0 Unicredit 9,5 10,8 Pop Sondrio 9 10,2 Veneto Banca 10 8,1 Popolare Vicenza 10,3 6,8 Si indica di seguito una serie di banche in crisi e con i vertici soggetti a procedimento penale: DENOMINAZIONE INDAGINE IN CORSO NOTE HYPO ALPE ADRIA Associazione a Friuli Venezia Giulia delinquere Veneto Banca Aggiotaggio Per Pop.Marostica Pop.Marostica Falso in bilancio Rif. Veneto Banca Pop.Vicenza Aggiotaggio Vicenza CaRiFe Irregolarità gestione Emilia Romagna Banca Marche Associazione a Marche delinquere TERCAS Associazione a delinquere e Bancarotta Teramo (ora Banca di Bari) fraudolenta MPS Falso in bilancio Toscana Banca Etruria Ostacolo alla vigilanza Toscana Carige Riciclaggio ed evasione Liguria

4 VIGILANZA BANCARIA E FINANZIARIA Servizio Costituzioni e Gestione delle Crisi(904) Divisione Amministrazioni straordinarie Procedure di amministrazione straordinaria e gestione provvisoria Codice ABI BANCHE in essere al INTERMEDIARIO Provincia Data D.M./Provv. G.P Istituto per il Credito Sportivo RM 28-dic-11 (*) Cassa di Risparmio di Ferrara FE 27-mag Banca delle Marche AN 15-ott BCC Irpina Soc. Coop. AV 02-gen Cassa di Risparmio di Loreto S.p.A. AN 17-apr Banca Popolare dell Etna Soc. Coop. CT 18-apr Banca Padovana Credito Cooperativo PD 5-mag CRU di Folgaria Bcc TN 14-lug Credito Trevigiano Bcc Soc. Coop. TV 29-lug Banca Popolare delle Province Calabre Soc. Coop. per Azioni Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti S.p.A Banca di Cascina Credito Cooperativo Soc. Coop. BCC Banca Brutia Soc. Coop. CZ CH PI CS 08-ago set ott ott BCC di Terra D Otranto Soc. Coop. LE 29-dic Banca Popolare dell Etruria e del Lazio Soc. Coop. AR 10-feb-15

5 INTERMEDIARI NON BANCARI Medioleasing S.p.A AN 4-feb Commercio e Finanza S.p.A. L.&F. (**) NA 5-mag EstCapital S.g.r. S.p.A. PD 21-mag Prisma S.g.r. S.p.A. MI 10-ott-14 (*) Con effetto dall (**) Intermediario finanziario iscritto nell elenco ex art. 107 del Testo Unico Bancario, gruppo Cassa di risparmio di Ferrara.

6 Secondo una indagine svolta dal sole24ore del settembre scorso in merito al grado di informazione degli italiani su questo argomento specifico del bail in bancario è risultato che per la fascia di soggetti compresa tra i anni l argomento risulta totalmente sconosciuto mentre per i più anziani (>55) le risposte sono più coerenti ed informate. Rimane però una ignoranza di fondo del risparmiatore italiano e la necessità di una una cultura finanziaria da diffondere. COSA FARE PER IL FUTURO Diventa una necessità monitorare le banche utilizzando gli strumenti che già ci sono e cioè: 1. Verificare in corso d anno o fine esercizio il valore CET1 Common Equity Tier1 Ratio (Valore minimo = 8%); 2. Se quotate verificare le performance in Borsa: prezzo delle azioni o un indice chiamato FTSE Banche, facilmente confrontabile; 3. Lettura della cronaca giudiziaria Lo studio rimane a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti. Distinti saluti VIA N. TOMMASEO, PADOVA TEL.: 049/ FAX: 049/656563

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