20-21 MAGGIO Psicomotricista

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1 20-21 MAGGIO Psicomotricista TRENTO Elena Matuzzi

2 La Riabilitazione psicomotoria del bambino con Autismo secondo il modello S.I.F.Ne L obiettivo principale della riabilitazione psicomotoria è l integrazione e lo sviluppo di Funzioni esecutive Interazione

3 La Riabilitazione psicomotoria del bambino con Autismo secondo il modello S.I.F.Ne. Le Funzioni Esecutive Funzione prassica Attivazione/Inibizione Selezione Imitazione Pianificazione Imitazione in presenza di modello Imitazione in assenza di modello Imitazione differita Problem solving

4 La Riabilitazione psicomotoria del bambino con Autismo secondo il modello S.I.F.Ne. L Interazione Condivisione delle Intenzioni Condivisione attentiva Accettaz ione / Accomo damento Adesione Adatta bilità Condivisione dell azione Condivisione emotiva Collaborazione Fare insieme Reciprocità e scambio Aggiustam ento

5 La Riabilitazione psicomotoria del bambino con Autismo secondo il modello S.I.F.Ne. Obiettivi riabilitativi Funzioni esecutive Progressione dell intervento Interazione Attivazione / Inibizione Vicinanza e contatto Favorire iniziative Accettazione / Accomodamento Selezione Esecuzione di richieste semplici Adesione Imitazione in presenza di modello Imitazione in assenza di modello Imitazione differita Attività strutturate Attività sincronizzate Giochi in alternanza Giochi con ruoli Adattabilità Fare insieme Reciprocità e scambio Problem solving Giochi simbolici e/o con regole Adattamento

6 La Riabilitazione psicomotoria del bambino con Autismo secondo il modello S.I.F.Ne. Il Setting Il setting è individuale o di gruppo Vengono proposte situazioni di gioco e/o attività motorie L ambiente psicomotorio è ampio, essenziale (c è quel che serve) e confortevole I materiali sono quelli tipici dell attività psicomotoria. Viene lasciato un ampio spazio di movimento al bambino e quindi i materiali sono preferibilmente disposti lungo le pareti. È previsto un luogo per il genitore e per un osservatore

7 La Riabilitazione psicomotoria del bambino con Autismo secondo il modello S.I.F.Ne. Principi generali dell intervento Proposta di contesti strutturati di condivisione Uso di Strategie di facilitazione

8 Proposta di contesti strutturati di condivisione Scelta del contesto adatto Individuare il livello funzionale (esecutivo e interattivo) e gli obiettivi specifici Valutare le attività/giochi più adatti Strutturare il contesto (spazio, materiali)

9 Proposta di contesti strutturati di condivisione Proposta e condivisione del progetto Coinvolgere e motivare il bambino Proponendo giochi o attività adeguati all età Verbalizzando il senso dell attività proposta Utilizzando tecniche alternative di comunicazione

10 Proposta di contesti strutturati di condivisione Richiesta verbale Definire chiaramente il compito Usare un linguaggio essenziale ma con contenuti adatti all età Esecuzione del compito Uso di Strategie di Facilitazione per favorire il raggiungimento dello scopo

11 Proposta di contesti strutturati di condivisione Raggiungimento dello scopo Motivare il bambino Riconoscendo il successo o l impegno del bambino Mantenendo un alto livello di coinvolgimento emotivo Coinvolgere il bambino: Stimolando l analisi di eventuali difficoltà da superare Riproponendo e/o modificando il contesto dell attività/gioco e le strategie di facilitazione

12 Strategie di facilitazione Sono azioni dirette o indirette dell operatore finalizzate a favorire un miglior controllo consapevole (sul gesto, sull altro, sul contesto) da parte del soggetto durante l esecuzione di compiti o attività concordate

13 Strategie di facilitazione Richiesta verbale Strutturazione del contesto Attivatori attentivi Attivatori del movimento Inibitori Facilitazione con contatto Imitazione Guida verbale Guida del movimento

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