Convegno «Teleriscaldamento: verso la smart grid» Le potenzialità del teleriscaldamento da biomasse legnose
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- Samuele Basso
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1 Convegno «Teleriscaldamento: verso la smart grid» Le potenzialità del teleriscaldamento da biomasse legnose Vanessa Gallo Segretario nazionale FIPER Torino 25 Maggio 2012
2 Chi siamo
3 Dati aggregati Fiper aggiornati al 31/12/ * impianti di teleriscaldamento a biomassa 26 impianti a biogas agricolo e gassificazione 422 MW potenza termica 630 MW installati utenze finali 5 MW elettrici in co-generazione 21,766 MW elettrici dal biogas agricolo 910 Km. rete di trasmissione calore 85 Milioni di Euro fatturati Tonnellate di CO2 risparmiata 480 Dipendenti aziende e indotto Edifici allacciati * Di cui 5 cogenerativi
4 Quale sviluppo per le FER termiche in Italia?
5 Il settore delle biomasse legnose L impiego delle biomasse legnose pellet, cippato, legna da ardere costituisce circa il 60% dell obiettivo delle FER termiche
6 Possibile impiego biomasse filiere agro-energetiche Percorsi preferenziali (linea continua) e secondari (linea tratteggiata) Biocarburanti da colture dedicate Biomasse lignocellulosiche da colture agrarie Residui agricoli e forestali Reflui Colture oleaginose Colture zuccherine e amidacee Colture legnose Colture erbacee Ramaglie/Potature Paglie / Stocchi Residui ortofloroviv. Zootecnici Agroindustriali Biodiesel Bioetanolo (I o II generazione) Biocombustibile solido (combustione diretta,gassificazione pellets, ecc) Biogas
7 Filosofia FIPER 1-La biomassa è una fonte rinnovabile, ciò non ne giustifica il suospreco o l utilizzo non conforme 2-Per il raggiungimento dell obiettivo del 17% di energia rinnovabilela produzione e l utilizzo del caloresono destinati a fornire il contributo più rilevante 3-Realizzazione, in particolare nei territori montani,di centrali di teleriscaldamento e/o cogenerativea biomassa di potenza da 5/10 MW termici e 0,5/1 MW elettrici 4-Siamocontrari agli impianti di sola produzione elettrica con utilizzo di biomasse vergini CHIEDIAMO Normative e leggi certe e durature nel tempo
8 Quale sviluppo per il teleriscaldamento a biomassa in Italia?
9 Studio FIPER 2011 POTENZIALE DI PENETRAZIONE DEL TELERISCALDAMENTO A BIOMASSA IN ITALIA NEI COMUNI NON METANIZZATI NELLE ZONE CLIMATICHE E-F Nord Valle d Aosta, Piemonte,Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia Centro Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise Sud e Isole maggiori Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
10 Comuni non metanizzati Zona climatica E N comuni non metanizzati Zona E 314 Sud e Isole 47 15% Centro % Nord % Zona climatica E : gradi-giorno > 2100 e < The Fiper management limited. All rights reserved
11 Comuni non metanizzati Zona climatica F Sud e Isole 1 0,2% Centro 15 3,1% N comuni non metanizzati Zona F 487 Nord ,7% Zona climatica F: gradi-giorno > The Fiper management limited. All rights reserved
12 Comuni non metanizzati Zona E + Zona F N comuni non metanizzati Zone E - F 801 Centro % Sud e Isole 40 5% Nord % 2012 The Fiper management limited. All rights reserved
13 Comuni piemontesi non metanizzati Zona E + Zona F Piemonte N comuni non metanizzati E+ F 169 Tot abitanti Verbania; 8; 5% Alessandria ; 5; 3% Vercelli; 25; 15% Asti; 8; 5% Biella; 14; 8% Torino; 51; 30% Cuneo; 58; 34% 2012 The Fiper management limited. All rights reserved
14 Comuni piemontesi non metanizzati Zona climatica E Piemonte N comuni non metanizzati Zona E 36 Tot abitanti Torino; 4; 11% Vercelli; 3; 8% Cuneo; 14; 39% Alessandria; 4; 11% Asti; 7; 20% Biella; 4; 11% Zona climatica E : gradi-giorno > 2100 e < The Fiper management limited. All rights reserved
15 Comuni piemontesi non metanizzati Zona climatica F Piemonte N comuni non metanizzati Zona F 133 Tot abitanti Verbania-6% Alessandria; 1; 1% Vercelli; 22; 17% Torino; 47; 35% Asti; 1; 1% Biella; 10; 7% Cuneo; 44; 33% Zona climatica F: gradi-giorno > The Fiper management limited. All rights reserved
16 Potenziale tele a biomassa Se in Italia di dovessero realizzare n 400 impianti di teleriscaldamento a biomassa (cogenerativi) si potrebbe ottenere: Potenza termica disponibile da a MW termici Potenza elettrica disponibile da 200 a 400 MW elettrici Valore investimenti da 2,5 a 4 Miliardi di. Utilizzo di biomassa da 3 a 6 Milioni di Ton. anno (da filiera corta)
17 Promozione dell energia da FER Il Decreto Legislativo 3 marzo 2011, n 28 ha finalmente riconosciuto l importante ruolo del CALORE al fine di raggiungere gli obiettivi previsti dal P.A.N. Si propone che i meccanismi di incentivazione abbiano a: -privilegiare la cogenerazione, remunerando sia la parte elettrica che quella termica, ciascuna sulla base dei relativi incentivi, in maniera paritetica e coerente ai rispettivi costi-benefici; - garantire un adeguata remunerazione alla sola generazione di calore - disincentivare forme di produzione di energia al di sotto del 55% di efficienza, quale ad esempio il solo assetto elettrico
18 Promozione del teleriscaldamento Il Decreto Legislativo 3 marzo 2011, n 28 ha finalmente riconosciuto l importante ruolo del TELERISCALDAMENTO al fine di raggiungere gli obiettivi previsti dal P.A.N. di efficienza energetica All art.22 Fondo di garanzia per le reti di teleriscaldamento e raffrescamento É istituito presso la Cassa conguaglio per il settore elettrico un fondo di garanzia a sostegno della realizzazione di reti di teleriscaldamento, alimentato da un corrispettivo applicato al consumo di gas metano, pari a 0,05 c /Sm3, posto a carico dei clienti finali.
19 CARTE: il coordinamento delle FER termiche Il risveglio del gigante dormiente Il 24 Aprile è stato costituito il Coordinamento delle Associazioni delle Rinnovabili Termiche e l Efficienza energetica (C.A.R.T.E.), di cui fanno parte AIRU, ANEST, ASSOLTERM, ASSOTERMICA, COAER, Consorzio GEOHP, FIPER, ITABIA, ITALCOGEN, UGI, ASSOCIAZIONE REGIONALE CONSORZI FORESTALI LOMBARDI, LOMBARDY ENERGY CLUSTER, AMICI DELLA TERRA. L obiettivo del coordinamento è sostenere l attivazione dei diversi strumenti utilizzabili nell intervento pubblico per le rinnovabili termiche: incentivazione, regolazione, informazione e sviluppo del monitoraggio statistico di un settore dei consumi di energia poco conosciuto.
20 Teleriscaldamento a biomassa: attività economica privata con interesse pubblico
21 Mini reti esperienza Toscana: impianto Pomino Firenze 30 marzo 2012
22 Mini reti teleriscaldamento esperienza Toscana POMINO CASTAGNO VALLOMBROSA n. Utenze edifici (Abbazia-albergostrutture CFS) Volume servito (mc) Lunghezza rete (ml) Potenza caldaie KW Fabbisogno cippato (t) Costo impianto ( ) (2) 980 (2) 900 (2)
23 Sostenibilità impianto Pomino Prima impianto Dopo impianto Combustibili fossili 75% Biomassa forestale Legna da ardere 25% Combustibili fossili 0% Gasolio e GPL =0 Biomassa forestale (cippato) 100% Firenze 30 marzo 2012
24 Centrale di Tirano 20 MW Potenza Termica 1,1 MW Potenza elettrica 30,6 Km Rete di tubazioni 664 Utenze Allacciate 51,925 MW Potenza Allacciate Mc Volumetria Allacciata Centrale di Sondalo 10 MW Potenza Termica 17,6 Km Rete di tubazioni 346 Utenze Allacciate 22,670 MW Potenza Allacciate Mc Volumetria Allacciata
25 Teleriscaldamento a biomassa: Customer satisfaction Questionario di gradimento servizio T.C.V.V.V. spa Inviato ai Clienti allacciati alle reti di teleriscaldamento a biomassa vergine nei Comuni di: TIRANO SONDALO S.CATERINA VALFURVA 01/02/2012
26 Risposte al questionario Totali Risposte Edifici (unità) ,5% Appartamenti/Uffici (unità) ,0% Potenza (MWtermici) 92,955 38,640 41,6%
27 Come giudica l esperienza del tele a biomassa sul suo comune? 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 55% 52% 51% 48% 49% 45% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% SCHEDE APPARTAMENTI POTENZA
28 Come giudica il funzionamento dell impianto di teleriscaldamento in questi anni? 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 43% 40% 40% 57% 58% 55% Il 3% 1% 1% 1% 2% 1% 0% 0% 0% SCHEDE APPARTAMENTI POTENZA
29 Com è il costo del servizio in confronto al teleriscaldamento precedente? 80% 70% 71% 72% 70% 60% 50% 40% 30% SCHEDE 20% 10% 0% 17% 18% 12% 14% 8% 8% 1% 1% 1% 2% 2% 2% APPARTAMENTI POTENZA
30 Confronto tra il prezzo del kwh termico prodotto da teleriscaldamento e gasolio 0,1850 0,1800 0,1750 0,1700 0,1650 0,1600 0,1550 0,1500 0,1450 0,1400 0,1350 0,1300 0,1250 0,1200 0,1150 0,1100 0,1050 0,1000 0,0950 0,0900 0,0850 0,0800 0,0750 0,0700 0,0650 0,0600 0,0550 0,0500 0,0450 0,0400 0,0350 0,0300 0,0250 0,0200 0,0150 0,0100 0,0050 0,0000 0,05769 andamento costo kwh gasolio (1lt di gasolio=8,4 kwh) andamento costo kwh teleriscaldamento 0, , ,07221 prodotto con il gasolio 0,08189 set-00 nov-00 gen-01 mar-01 mag-01 lug-01 set-01 nov-01 gen-02 mar-02 mag-02 lug-02 set-02 nov-02 gen-03 mar-03 mag-03 lug-03 set-03 nov-03 gen-04 mar-04 mag-04 lug-04 set-04 nov-04 gen-05 mar-05 mag-05 lug-05 set-05 nov-05 gen-06 mar-06 mag-06 lug-06 set-06 nov-06 gen-07 mar-07 mag-07 lug-07 set-07 nov-07 gen-08 mar-08 mag-08 lug-08 set-08 nov-08 gen-09 mar-09 mag-09 lug-09 set-09 nov-09 gen-10 mar-10 mag-10 lug-10 set-10 nov-10 gen-11 mar-11 mag-11 lug-11 set-11 nov-11 gen-12 mar-12 mag-12 Costo al kwh con IVA e Sconto Periodo 0, , , , ,10248 Il costo del kwh termico con il prezzo del gasolio è determinato dividendo il prezzo del litro del gasolio (+ IVA -sconto), come indicato ogni quindici giorni dalla CCIAA di SO, per 8,4 kwh corrispondenti ai kwh prodotti con 1 lt. di gasolio con caldaia ad alta efficienza. 0, ,10699
31 Oltre gli aspetti economici come considera l utilizzo delle energie rinnovabili?
32 E disponibile a investire parte del risparmio ottenuto in interventi di questo genere? 70% 65% 67% 60% 56% 50% 40% SCHEDE 30% 20% 30% 17% 19% 14% 19% 14% APPARTAMENTI POTENZA 10% 0% SI NO Non risponde
33 Sintesi risposte al questionario I motivi più rilevanti dell utilizzo delle energie rinnovabili: 62 Riduzione inquinamento 37 Rispetto ambientale 21 Indipendenza dal petrolio a favore di materie prime locali 12 Risparmio economico 7 Gestione impianto facilitata 4 Occupazione e indotto locale 3 Risparmio sulla manutenzione dell impianto di teleriscaldamento 2 Innovazione tecnologica
34 Ambiente e emissioni
35 Riduzione PM10 e polveri sottili
36 Gestione ceneri di combustione Attualmente le CENERI sono considerate rifiuto Cod. CER Denominazione: Ceneri leggere di torba e legno non trattato Produzione: circa 1% in peso della biomassa utilizzata (Tirano 250 Ton/anno Sondalo 50 Ton/anno) Le ceneri sono avviate ad attività di recupero R3 presso impianti autorizzati COSTI : di conferimento. 219 di trasporto. 21 TOTALE. 240Ton.
37 Approvvigionamento e gestione della biomassa: fattore strategico per il teleriscaldamento!
38 La filiera della biomassa forestale ed agricola locale Gestione forestale Pulizia bosco da incendi, bostrico Potature vigneti e frutteti Scarti industria legno Fase di cippatura CIPPATO prodotto finale
39 I BOSCHI IN MONTAGNA Filiera di approvvigionamento: boschi di montagna
40 Filiera di approvvigionamento: boschi di collina
41 A Pulizia dei boschi in Valtellina
42
43 Particolare del tronco
44 Recupero legname da manutenzioni boschive in Valtellina == TOTALE
45 Filiera di approvvigionamento:potature agricole
46 Offerta potenziale potature vigneti delle Langhe- Monferrato 1 Metro di filare di vigna = 1 kg di biomassa dalle potature
47 Prove di SRF in Valtellina Prove medium rotation in Valtellina Pioppi Salici Robinie
48 Prove di SRF Prove in Valtellina medium rotation in Valtellina
49 Prove medium rotation in Valtellina Prove di SRF in Valtellina Dopo 36 mesi
50 2010 The Fiper management limited. All rights reserved
51 Grazie per l attenzione!
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