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2 Corso di formazione nazionale per Dirigenti Scolastici e Docenti della scuola secondaria di II grado con sezioni associate di scuola ospedaliera Quali esempi di protocolli di rete tra istituzioni scolastiche e realtà territoriali? Castel San Pietro Terme, 24 marzo 2009

3 La necessità dell integrazione È evidente evincere una consapevolezza europea, e non solo, che la scuola da sola non può farcela ad adempiere ad una delega sociale sul versante dell'educazione e della formazione onnicomprensiva come la complessità dell'oggi sembra richiedere. (Angela Nava, Presidente Coordinamento Genitori Democratici) Ogni volta che un processo produce qualità, esso suscita nuova domanda che era latente, nascosta. Tutte le volte che offriamo dei servizi di qualità, la domanda sociale che produciamo è una domanda di esercizio di nuovi diritti, di nuove opportunità La qualità dell integrazione ha una prima risposta che è la capacità di suscitare una domanda sociale, per rispondere alla quale è necessario il coinvolgimento di tutti gli attori: la scuola, l ASL, gli enti locali (Raffaele Leoni, Assessore prov. Reggio Emilia, Rappresentante U.P.I., Seminario integrazione, Imola, 2003)

4 I cambiamenti del quadro normativo nel nuovo secolo Legge costituzionale 18 ottobre 2001, n.3 - (Modificazione del titolo V della parte seconda della Costituzione) avvia l assetto federale dello Stato riconosce rilevanza costituzionale all autonomia scolastica attribuisce al principio di sussidiarietà la dignità di principio generale dell ordinamento giuridico Legge 8 novembre 2000, n. 328 "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali" riforma l'assistenza, con modelli di poteri e competenze integrate che vanno molto al di là della precedente Legge 104/92 adotta il metodo della concertazione e cooperazione tra i diversi livelli istituzionali e della programmazione degli interventi e delle risorse promuove la partecipazione attiva dei cittadini

5 Il principio di sussidiarietà Fare svolgere all'ente gerarchicamente inferiore tutte le funzioni e i compiti di cui esso è capace, lasciando all'ente sovraordinato la possibilità di intervenire per surrogarne l'attività, dove le risorse dell'ente sottordinato non consentano di raggiungere con efficacia ed efficienza la soddisfazione di un interesse o l'effettuazione di un servizio. Il cittadino diventa partner dell amministrazione, che è chiamata, nello specifico del proprio compito, a rimuovere gli ostacoli che limitano libertà ed uguaglianza dei cittadini

6 La sussidiarietà come strumento di efficacia 1. La Repubblica assicura alle persone e alle famiglie un sistema integrato di interventi e servizi sociali, promuove interventi per garantire la qualità della vita, pari opportunità, non discriminazione e diritti di cittadinanza, previene, elimina o riduce le condizioni di disabilità, di bisogno e di disagio individuale e familiare, derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà sociali e condizioni di non autonomia, in coerenza con gli articoli 2, 3 e 38 della Costituzione. 2. ( ) 3. La programmazione e l organizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali compete agli enti locali, alle regioni ed allo Stato secondo i principi di sussidiarietà, cooperazione, efficacia, efficienza ed economicità

7 La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato Sussudiarietà verticale Stato Regioni Province Comuni Politiche di diritto allo studio Determina principi e norme generali Assicura i livelli essenziali delle prestazioni Opera il monitoraggio Disegno sistema e programmazione Gestione servizi A.S.L. Scuole Piani territoriali Sussidiarietà orizzontale

8 Le reti collaborative ISTITUZIONE SANITARIA ISTITUZIONE SCOLASTICA ISTITUZIONI CULTURALI Prot. MPI- Beni Cult. SCUOLA IN OSPEDALE ENTI LOCALI Diritto allo studio; Obbligo formativo; Educazione adulti VOLONTARIATO Associazioni fam. Docenti in pensione AGENZIE FORMATIVE Formazione prof.le Mediatori culturali

9 Una buona prassi scuola in ospedale equipe medica famiglia ente locale e ist. terr. Il territorio scuola di appartenenza sussidi tecnici A.S.L. distribuzione moduli percorsi di cura e recupero educatori/volontari attrezzature tecnologiche patto educativo

10 La scuola in ospedale nel nuovo secolo Supporto normativo: Protocollo d intesa tutela dei diritti alla salute, al gioco, all istruzione ed al mantenimento delle relazioni affettive ed amicali dei cittadini di minore età malati, MPI-Sanità- Solidarietà sociale, 27/09/2000; Protocollo d intesa tutela del diritto alla salute e allo studio dei cittadini di minore età affetti da gravi patologie, attraverso il servizio d istruzione domiciliare, MIUR-Salute, 24/10/2003 Piano sanitario nazionale riduzione delle degenze, in particolare in pediatria Aumentata consapevolezza della funzione della scuola nella riabilitazione sociale e nella guarigione globale Crescente coinvolgimento degli insegnanti nel recupero neuro-psichiatrico

11 Problematiche del nuovo secolo Modificazione della legislazione scolastica Incremento dei casi di depressione e di disturbi della personalità Aumento delle lungodegenze in certi reparti specialistici ( neuropsichiatria (riabilitazione fisica, Tempi di degenza più brevi nei reparti pediatrici Permanenza di studenti a casa, con conseguente incremento dei casi di istruzione domiciliare Crescita del numero di giovani stranieri Presenza più frequente nei reparti pediatrici di studenti della scuola secondaria superiore Problemi di svolgimento e di certificazione delle attività scolastiche (debiti formativi, giorni di presenza)

12 Modificazioni della legislazione scolastica Orientamento, scrutini ed esami (D.P.R. 323/99, OM 90/2001, Legge 1/2007) Recupero debiti formativi (DM 80/2007 e OM 92/2007) Prevista entrata in vigore del D. Lgs. 226/05 dal Accordi MPI - Regioni per assolvere il diritto-dovere all istruzione e alla formazione Obbligo di istruzione (Legge 296/2006, DM 139/2007, Legge 133/2008) «L'obbligo di istruzione si assolve anche nei percorsi di istruzione e formazione professionale di cui al Capo III del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226» (Legge 133/2008, art. 64, c.4bis)

13 Accordi interistituzionali - Indicazioni nazionali (legge quadro) - Revisione dei protocolli d intesa tra i ministeri - Protocollo d intesa tra: Uffici Scolastici Regionali - Regioni - Aziende Sanitarie Locali - parti sociali Progettualità integrata di rete Responsabilità dei vari soggetti nella messa in rete di risorse umane e funzionali Definizione di strumenti di valutazione e verifica degli interventi condivisi

14 Strumenti regolanti le relazioni interistituzionali Le CONVENZIONI e i PROTOCOLLI D INTESA regolano i rapporti tra i vari soggetti: MINISTERI ISTITUZIONI SCOLASTICA e SANITARIA REGIONE ED ENTI LOCALI ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO Il COMITATO OPERATIVO MISTO costituito all interno di ogni struttura ospedaliera - è composto dai rappresentanti delle varie istituzioni: è strumento di dialogo e organismo che organizza la cooperazione tra le varie figure professionali che lavorano in ospedale Gli ACCORDI DI RETE assicurano forme di collaborazione tra Scuole in ospedale e scuole territoriali; Scuole in ospedale di diverse regioni e Paesi.

15 I protocolli d intesa scuola-ospedale per creare un alleanza terapeutica per favorire la guarigione globale

16 Rete locale ISTITUTO TECNICO E PROFESSIONALE LICEO SCUOLA CAPOFILA SCUOLA COORDINATA IN OSPEDALE La C.M. 43/2001 prevede di individuare : una scuola capofila per gli istituti secondari superiori Questo modello consente: Osmosi di informazioni e di esperienze Flessibilità nell utilizzo del personale docente

17 La rete nazionale Il progetto di ricerca La scuola in ospedale come laboratorio per le innovazioni nella didattica e nell organizzazione ( ) attivato dal Ministero dell Istruzione ha trovato una naturale prosecuzione nel progetto HSH (Hospital-school-Home). Obiettivi comuni socializzare, valorizzare e diffondere le migliori esperienze; confrontarsi e condividere le informazioni di carattere normativo mediante seminari in presenza; costituire ed arricchire una casa virtuale con prodotti multimediali

18 Convenzioni e accordi con il territorio Direzione sanitaria Scuola in ospedale A.S.L. Scuola

19 Rapporti interistituzionali -Obiettivi Piani sociali di zona Politiche dell integrazione Politiche culturali e formative Politiche giovanili Politiche di diritto allo studio Partecipare ad accordi regionali, provinciali, comunali, territoriali nella logica della partnership e della governance, che "metta insieme" competenze e risorse, per evitare frammentazioni e sovrapposizioni

20 Impegni dell USR E-R Gli ambiti prioritari di impegno sono molti, a partire: dalla nostra più partecipata presenza ai piani di zona annuali previsti dalla Legge 328; da nuovi accordi locali che rimettano ordine, efficacia e vitalità ai precedenti accordi di programma fondati sulla Legge 104, superando gli anacronismi, le inefficienze, e valorizzando il nuovo quadro normativo e di distribuzione delle responsabilità; da una cornice regionale di relazioni interistituzionali che armonizzi le competenze e innalzi le sinergie tra sistema scuola e sistema degli enti locali; da una maggiore partecipazione della famiglie, del mondo associativo, della cooperazione, della società civile e del volontariato alla grande sfida dell integrazione per tutti. Lucrezia Stellacci, Direttore generale scolastico regionale Emilia Romagna, Una scuola a misura di tutti e di tutte, in una regione accogliente, 2003, in occasione dell apertura dell Anno Europeo delle persone disabili

21 Legge regionale - integrazione Legge Regionale n. 12/2003 REGIONE EMILIA-ROMAGNA NORME PER L UGUAGLIANZA DELLE OPPORTUNITÀ DI ACCESSO AL SAPERE, PER OGNUNO E PER TUTTO L ARCO DELLA VITA, ATTRAVERSO IL RAFFORZAMENTO DELL ISTRUZIONE E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE, ANCHE IN INTEGRAZIONE TRA LORO Art.23 Integrazione fra le politiche scolastiche e le politiche sociali e sanitarie 1.La Regione e gli Enti locali perseguono l integrazione fra le politiche educative, scolastiche e formative e le politiche sociali e sanitarie, al fine di sostenere le persone e le famiglie nei loro compiti educativi e di cura, prevenire il disagio giovanile, favorire i percorsi di accompagnamento dei ragazzi in difficoltà e l inserimento delle persone disabili o in condizioni di disagio sociale, nonché degli stranieri immigrati.

22 Legge regionale politiche per le giovani generazioni Legge Regionale 28 luglio 2008, n.14 REGIONE EMILIA-ROMAGNA NORME IN MATERIA DI POLITICHE PER LE GIOVANI GENERAZIONI Art. 25 Bambini e adolescenti assistiti nei presidi ospedalieri e nelle attività ambulatoriali 1. Le strutture pubbliche e private che assistono la nascita ed erogano cure intensive e cure in regime di degenza a bambini e adolescenti, devono possedere i requisiti strutturali ed organizzativi definiti dalla legge regionale 12 ottobre 1998, n. 34 ( ). In particolare, anche ai sensi della legge regionale 1 aprile1980, n. 24 (Norme per l'assistenza familiare e per la tutela psico-affettiva dei minori ricoverati nei presidi ospedalieri), tali strutture devono: a) ; b) riservare appositi spazi al gioco e all intrattenimento dei bambini ricoverati; c) garantire il diritto allo studio; d) 2. Al fine indicato dal comma 1, lettera c) la Regione promuove accordi con gli uffici scolastici.

23 La centralità dello studente Ripensando a quei momenti, infatti, non li ricordo con tristezza: in reparto c era un atmosfera serena e familiare; inoltre ho sempre nutrito profonda stima e fiducia nei confronti dei medici, oncologi e ortopedici, e degli infermieri. Io allora avrei dovuto frequentare la quarta liceo scientifico, ma le mie condizioni di salute non mi avrebbero permesso di andare a scuola neppure un giorno. Poiché avevo cominciato la terapia in estate, già mi ero rassegnata a perdere l anno scolastico: i miei professori, seppur disponibili, non erano organizzati per affrontare una simile emergenza. Invece un giorno venne nella mia camera una gentile signora a chiedermi se volevo partecipare al Progetto Scuola-Ospedale che sarebbe iniziato in settembre rinacque la speranza Lettera di E. P., ricoverata al Rizzoli nell a.s

24 Grazie dell attenzione

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