MANIFATTURIERO E SERVIZI NELLA TRANSIZIONE IN CORSO DEI DISTRETTI DELL'EMILIA-ROMAGNA: NUOVE INTEGRAZIONI E SPINTE INNOVATIVE
|
|
- Tiziano Romano
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Titolo Progetto di Ricerca: MANIFATTURIERO E SERVIZI NELLA TRANSIZIONE IN CORSO DEI DISTRETTI DELL'EMILIA-ROMAGNA: NUOVE INTEGRAZIONI E SPINTE INNOVATIVE Il ruolo dei servizi per le imprese Durante gli ultimi anni, le imprese manifatturiere hanno vissuto un incremento dell intensità della competizione dovuta a vari fattori, come la globalizzazione e l abbattimento delle barriere doganali, e l abbassamento dei prezzi finali che hanno eroso la profittabilità delle imprese locali. Questi cambiamenti hanno spinto le imprese manifatturiere a spostare la propria attenzione verso lo sviluppo di servizi complementari che conferiscono un vantaggio competitivo rispetto all accentuata concorrenza, sia locale che globale. Questo fenomeno, chiamato servitization, ha assunto un carattere strategico rilevante per le imprese italiane, alcune delle quali hanno sostenuto investimenti importanti per sviluppare tali servizi al proprio interno. Tuttavia, per le imprese di piccole e medie dimensioni, tali investimenti non possono essere sostenuti, spingendo loro a rivolgersi ad altri soggetti economici con un offerta di servizi specializzata a seconda delle esigenze particolari di ogni impresa. Un esempio è il distretto industriale, dove piccole e medie imprese operano in maniera non solo complementare, ma anche competitiva per la produzione di determinati prodotti (es. distretto dell abbigliamento, calzaturiero, ecc.). All interno dei distretti si collocano le imprese di servizi che sviluppano servizi ad-hoc per le attività produttive del territorio. Tuttavia, la ricerca dei servizi all esterno non è solo prerogativa dei distretti, ma di molte imprese presenti delle filiere produttive in Italia e all estero e, nell ambito del Progetto di Ricerca, nell Emilia-Romagna. Obiettivi del Progetto di Ricerca L obiettivo del progetto di ricerca è quello di analizzare il ruolo strategico dei servizi nei processi di transizione in corso nei sistemi distrettuali regionali e, più in generale, nelle filiere produttive dell Emilia-Romagna. In particolare il progetto si propone di rilevare e analizzare lo stato e le trasformazioni rilevabili nelle imprese di servizi che svolgono funzioni critiche nell'evoluzione dei distretti e nelle filiere industriali regionali, e le caratteristiche chiave che favoriscono la competitività nel mercato. In questo contesto ci si focalizzerà su servizi avanzati, con contenuti nuovi che consentono non solo di aumentare la competitività dei prodotti e delle imprese manifatturiere stesse, ma anche di creare relazioni nuove, sviluppando una rete di attori che favoriscono l innovazione e la competitività sul territorio locale, nazionale e internazionale. Tali servizi avanzati hanno un impatto locale diretto, sulla complessità e innovatività delle imprese manifatturiere che li utilizzano, ma anche indiretto, proiettando le imprese manifatturiere e di servizi verso nuovi mercati, sia locali che globali. 1
2 In particolare, il progetto si pone come obiettivo la rilevazione degli effetti di tali servizi avanzati e innovativi sul territorio e sul sistema dei flussi delle filiere produttive. Nell ambito di questi obiettivi, i temi e le attività specifiche in cui si svilupperà la ricerca saranno i seguenti: Analisi delle differenze tra i servizi gestiti internamente dalle imprese manifatturiere e quelli esterni, individuando in particolare i servizi chiave, le competenze manageriali, professionali e relazionali necessarie, e i fattori che determinano sia la decisione delle imprese sviluppare i servizi all interno, sia quelli che favoriscono l esternalizzazione degli stessi, come i fattori finanziari, strategici, ecc. Relazione tra le innovazioni sperimentate e proposte dalle imprese di servizi e la competitività delle imprese clienti che le hanno utilizzate; Individuazione dei fattori che determino lo sviluppo di un sistema prodotto-servizio, sia in ottica interna all impresa che esterna, per la creazione di reti di imprese. Per esempio, è importante valutare non solo le conseguenze della terziarizzazione delle imprese industriali, ma anche gli effetti sulla loro rete di relazioni con diversi attori economici presenti sul territorio e non; Analisi dell'ampiezza dei mercati che sono serviti dalle imprese del terziario della filiera considerata (es: la presenza nelle filiere di fornitori di servizi localizzati all'esterno nello spazio metropolitano più vicino o nello spazio nazionale e internazionale) e di operatori multinazionali che operano a scala trans-territoriale sia per la manifattura che per i servizi utilizzati), e quanto le relazioni delle imprese di servizi al di fuori dalla filiera generano vantaggi per l attività delle imprese nella filiera. Valutazione del contributo che le imprese di servizi apportano - in vari modi - alla qualità del capitale umano disponibile per il sistema produttivo locale (es. apprendimento tecnico, manageriale, ecc.), anche attraverso l analisi della mobilità del personale tra imprese di servizi e imprese industriali e delle variabili che favoriscono e inibiscono la mobilità del capitale umano (es: capitale sociale). Studio dei processi di imprenditorialità, spin-off, fusioni e acquisizioni, generati dalla relazione tra imprese di servizi e imprese industriali nel distretto, e tra le imprese di servizi stesse. Analisi di compatibilità tra domanda e offerta di servizi industriali. 2
3 Contesto empirico e metodi Il progetto di ricerca si focalizzerà su alcune filiere produttive in Emilia Romagna, in cui i servizi avanzati hanno favorito e continuano a favorire l evoluzione e la competitività delle imprese sia manifatturiere che di servizi che vi operano. Per il primo anno del progetto sono state identificate due filiere produttive con queste caratteristiche, quelle dell agroalimentare e della Motor Valley in Emilia Romagna. Inoltre, si prenderà in considerazione un settore di servizi trasversale come quello della logistica, che assume un ruolo strategico per le imprese manifatturiere, sia in termini di innovazione che di profittabilità. Il progetto di ricerca sarà inserito nell ambito delle attività di un Osservatorio sui servizi in fase di costituzione in Emilia-Romagna. Il progetto di ricerca di svolgerà su un intervallo di tempo di due anni. Nel primo anno, il progetto di ricerca si pone come obiettivi operativi l analisi della letteratura di riferimento e l identificazione degli attori, relazioni e variabili rilevanti, attraverso un analisi qualitativa e descrittiva delle filiere e di alcuni casi esemplari nell agroalimentare, nei motori, e nella logistica. Verranno individuate le imprese più rilevanti nei tre settori, alle quali si chiederà la collaborazione di individui chiave al loro interno per effettuare interviste qualitative approfondite. Questa fase esplorativa è fondamentale per la rilevazione di dinamiche innovative scaturite dall introduzione di servizi avanzati e innovativi. Con lo stesso obiettivo, il progetto si propone di avviare dei focus group con alcune imprese (champions), partendo da attori chiave nei tre contesti empirici. Nella seconda fase il progetto di ricerca si propone un analisi quantitativa delle imprese e dei settori presenti nei tre contesti empirici. A questo scopo saranno raccolti dati economico finanziari attraverso database esistenti e disponibili presso l Università di Bologna (AIDA, ABI-Inform, Lexis Nexis), fonti di dati settoriali identificate attraverso interviste e focus groups, e tramite l elaborazione e somministrazione di un questionario alle imprese delle diverse filiere su variabili rilevanti per gli obiettivi dell analisi non disponibili nelle banche dati. Piano delle azioni del progetto di ricerca Il progetto sarà organizzato nelle seguenti azioni: 1. Survey della letteratura sui servizi alle imprese e del fenomeno della servitization e individuazione delle domande specifiche della ricerca 3
4 2. Stesura di un protocollo di intervista per le interviste qualitative approfondite e dell organizzazione dei temi da discutere nei Focus Group 3. Individuazione e coinvolgimento delle imprese più importanti nei tre contesti empirici e svolgimento di interviste e focus group 4. Analisi dei dati qualitativi 5. Stesura di report basati sull analisi qualitativa 6. Elaborazione di articoli scientifici basati sull analisi qualitativa 7. Raccolta dati quantitativi 8. Predisposizione e invio di un questionario alle imprese 9. Costruzione del database e analisi dati 10. Stesura di report finale 11. Elaborazione di articoli scientifici. Di seguito una sintesi del piano delle attività con le relative tempistiche previste. 4
5 Tabella. Piano delle attività. Analisi della letteratura, definizione obiettivi di ricerca; stesura protocollo d'intervista Individuazione imprese chiave, interviste qualitative, focus group Analisi dati qualitativi Raccolta dati quantitativi Elaborazione questionario Somministrazione questionario Elaborazione dati quantitativi Preparazione report Redazione articoli scientifici
6 6
Obiettivo della ricerca e oggetto di analisi
Analisi dei comportamenti imprenditoriali ed organizzativi delle imprese del comparto del materiale rotabile nella realtà produttiva pistoiese e definizione di di politiche di di intervento a sostegno
DettagliIl sostegno all innovazione nelle Marche. Elvio Ciccardini Università di Camerino
Il sostegno all innovazione nelle Marche Elvio Ciccardini Università di Camerino Obiettivi del Progetto Individuare delle aree di azione nelle quali poter intervenire a livello istituzionale per: valorizzare
DettagliOsservatorio sulle imprese innovative della provincia di Torino
Osservatorio sulle imprese innovative della provincia di Torino Risultati indagine 2014 Torino, 16 marzo 2015 Osservatorio sulle imprese innovative della provincia di Torino Oltre 900 imprese locali hanno
DettagliL Osservatorio UniCredit Piccole Imprese
L Osservatorio UniCredit Piccole Imprese Workshop GEI Metodologie di analisi delle economie locali: le province di Lucca e Massa Carrara Attilio Pasetto, Terrritorial Research and Strategies Pietrasanta,
Dettagliwww.odmconsulting.com Indice Chi siamo 3 Reward & Performance 4 People Development 5 Trust & Engagement 6 Organization Design 7 HR Function Development 8 Research & Innovation 9 I nostri prodotti 10 Chi
DettagliI sistemi produttivi locali
BANCA D ITALIA E U R O S I S T E M A I sistemi produttivi locali Trasformazioni fra globalizzazione e crisi Massimo Omiccioli Centro Ricerche Economiche e Sociali Manlio Rossi-Doria Università Roma Tre
DettagliCENTRO STUDI SISTEMA - Cna Marche. di Gianluca Goffi. Contiene anche una ricerca diretta presso le imprese locali (di Giovanni Dini)
CENTRO STUDI SISTEMA - Cna Marche di Gianluca Goffi Contiene anche una ricerca diretta presso le imprese locali (di Giovanni Dini) INDICE Introduzione 1. Il territorio e la popolazione 1. Le nuove province
DettagliImprese, produttività e salari: Evidenze per le politiche del lavoro
Imprese, produttività e salari: Evidenze per le politiche del lavoro I. Brunetti, V. Cirillo, V. Ferri, A. Ricci, G. Tesauro, INAPP - Istituto Nazionale Analisi e Politiche Pubbliche- 22 novembre 2018-
DettagliIl business Plan. La parte descrittiva
Il business Plan La parte descrittiva LA STRUTTURA-TIPO DEL BUSINESS PLAN CHI SIAMO, DOVE SIAMO E CHE COSA VOGLIAMO FARE COME LO VOGLIAMO FARE PARTE DESCRITTIVA (ARGOMENTI) PARTE NUMERICA (DATI) BUSINESS
DettagliRino Ghelfi. La creazione del valore nelle filiere viticole-enologiche. Il caso delle imprese emiliano-romagnole
Accademia Italiana della Vite e del Vino Tornata Accademica La vitivinicoltura in Romagna Rino Ghelfi La creazione del valore nelle filiere viticole-enologiche. Il caso delle imprese emiliano-romagnole
DettagliProf.ssa Cinzia DESSI. Economia e Organizzazione Aziendale. Il Programma. Industriali A.A. A.A primo primo semestre
Prof.ssa Cinzia DESSI Economia e Organizzazione Aziendale Il Programma Università degli degli studi studi di di Cagliari Cagliari Corso Corso di di Laurea Laurea in in Biotecnologie Industriali A.A. A.A.
DettagliNUOVE IDENTITÀ DI SVILUPPO E MARKETING DEL TERRITORIO NELL AREA DI POMEZIA
NUOVE IDENTITÀ DI SVILUPPO E MARKETING DEL TERRITORIO NELL AREA DI POMEZIA - Rapporto finale - Roma, giugno 2004 INDICE Aprire il ventaglio delle risorse (considerazioni introduttive) Pag. 1 Parte prima
DettagliFARE RETE PER COMPETERE
RESPONSABILITA SOCIALE E PMI FARE RETE PER COMPETERE Sostenibile e inclusiva dei sistemi produttivi veneti. AZIONE DI SISTEMA RESPONSABILMENTE COMPETITIVE, SOCIALMENTE INNOVATIVE Dipartimento Formazione,
Dettaglicostituendo GalMolise Rurale
costituendo GalMolise Rurale MISURA 19 APPROCCIO LEADER - SSL STRATEGIA DI SVILUPPO LOCALE Burm n.19 del 24/05/2016 ISERNIA 21.costituendo Gal Molise Rurale 1 M19 Aree rurali M19 - BASE GIURIDICA Schema
DettagliPresentazione del progetto
1 Presentazione del progetto 1 Iscom Group 2 Premessa 3 Obiettivi 4 Aree Tematiche 5 Programma Operativo 6 I prossimi appuntamenti 2 Iscom Group, nel territorio nazionale Iscom Group è una società che
DettagliIndice. Parte I La strategia nel sistema impresa. 1 Il sistema impresa e l ambiente competitivo Matteo Caroli 1 XVII XXI XXIII XXV
Indice Prefazione alla quinta edizione Autori Ringraziamenti dell Editore In questo volume... XVII XXI XXIII XXV Parte I La strategia nel sistema impresa 1 Il sistema impresa e l ambiente competitivo Matteo
DettagliStrategia. Obiettivi tematici prioritari. Obiettivi strategici
Obiettivi tematici prioritari Strategia Obiettivi strategici Focalizzare l attenzione su lavoro e capitale umano Monitorare e valutare le politiche e proporre nuovi strumenti, dispositivi, modelli d Monitorare
DettagliLezione 6 12 marzo 2010
Lezione 6 12 marzo 2010 Concetti visti Analisi SWOT Richiamo analisi macro-ambiente e attrattività Paese Teorie dipendenza settoriale Paradigma SCP Struttura del settore Forma di mercato Barriere all entrata
DettagliANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI PER I DIRIGENTI DELLE IMPRESE DELLA DISTRIBUZIONE INTERMEDIA DI BENI DI CONSUMO NON ALIMENTARI
ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI PER I DIRIGENTI DELLE IMPRESE DELLA DISTRIBUZIONE INTERMEDIA DI BENI DI CONSUMO NON ALIMENTARI Nell attuale scenario di mercato, il terziario si manifesta come il settore
DettagliL Evoluzione industriale
Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente Imprese, università, organismi di ricerca, associazioni e enti territoriali: insieme per la crescita del Manifatturiero Gianluigi Viscardi Presidente
DettagliLe prospettive della misurazione statistica delle istituzioni non profit
Censimento permanente Istituzioni non profit Le prospettive della misurazione statistica delle istituzioni non profit ROMA 20 DICEMBRE 2017 Stefano Menghinello Istat Direzione Centrale per le Statistiche
DettagliProcurement Pubblico: opportunità di sviluppo delle PMI Paolo Moretti
Paolo Moretti OBIETTIVO Individuare gli elementi di sinergia fra la domanda pubblica di beni e servizi e le strategie di sviluppo delle PMI ARGOMENTI Tipologie di strategie di PMI Innovazione e PMI Innovazione
DettagliMIGLIORARE LA COMPETITIVITA DELLE PMI NELL ECONOMIA GLOBALE: STRATEGIE E POLITICHE
MIGLIORARE LA COMPETITIVITA DELLE PMI NELL ECONOMIA GLOBALE: STRATEGIE E POLITICHE La Conferenza di Bologna per i Ministri responsabili delle PMI e i Ministri dell Industria organizzata congiuntamente
DettagliI principali risultati dell Osservatorio Intesa Sanpaolo-Mediocredito Italiano sui contratti di rete in Italia e in Emilia Romagna
I principali risultati dell Osservatorio Intesa Sanpaolo-Mediocredito Italiano sui contratti di rete in Italia e in Emilia Romagna Fabrizio Guelpa Servizio Studi e Ricerche Bologna, 14 febbraio 2013 Agenda
DettagliRicostruzione degli spostamenti dei veicoli pesanti e commerciali su strada. Ing. Piersandro Trevisan
Ricostruzione degli spostamenti dei veicoli pesanti e commerciali su strada Ing. Piersandro Trevisan Premessa (1/2) Rete core Lombardia: 5 terminal intermodali 4 aeroporti 2 porti interni Premessa (2/2)
DettagliVerso il nuovo Piano strategico 1 ciclo di incontri Tavolo 1 - Economia. S. Maria La Palma, 11 luglio 2016 sede Impegno Rurale
Verso il nuovo Piano strategico 1 ciclo di incontri Tavolo 1 - Economia S. Maria La Palma, 11 luglio 2016 sede Impegno Rurale 19.00-21.00 Ordine del giorno 1. OBIETTIVI, MODALITA DI LAVORO DEI TAVOLI E
DettagliInformativa sulla valutazione Programma Operativo
Comitato di Sorveglianza Programma Operativo FONDO SOCIALE EUROPEO 2007/2013 Obiettivo 2 Competitività regionale e Occupazione Regione Emilia-Romagna Informativa sulla valutazione Programma Operativo 2007
DettagliIl processo di internazionalizzazione dell impresa
Il processo di internazionalizzazione dell impresa Obiettivi della lezione Le ragioni strutturali del processo di internazionalizzazione delle imprese Internazionalizzazione come processo evolutivo I principali
DettagliLa strategia regionale di ricerca e innovazione: nuove traiettorie di sviluppo per le imprese e possibili sinergie fra i Fondi strutturali
La strategia regionale di ricerca e innovazione: nuove traiettorie di sviluppo per le imprese e possibili sinergie fra i Fondi strutturali 2014-2020 Dott. Antonio Bonaldo Direttore Sezione Ricerca e Innovazione
DettagliLE MULTINAZIONALI IN PIEMONTE: ANALISI DELL INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO. novembre 2016
LE MULTINAZIONALI IN PIEMONTE: ANALISI DELL INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO novembre 2016 Flussi di Investimenti Diretti Esteri (IDE) A livello globale + Nel 2015 forte ripresa degli investimenti diretti
DettagliEXPERTISE ROAD ALTE COMPETENZE INDUSTRIA 2021
EXPERTISE ROAD ALTE COMPETENZE INDUSTRIA 2021 Bologna, 18 ottobre 2018 In collaborazione con Progetto di analisi del mercato del lavoro, sensibilizzazione e sperimentazione su percorsi ITS per le imprese
DettagliLa Strategia di Ricerca e Innovazione per la Specializzazione Intelligente della Regione Umbria - RIS 3 -
La Strategia di Ricerca e Innovazione per la Specializzazione Intelligente della Regione Umbria - RIS 3 - STRATEGIA DI SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE Condizionalità ex ante per lo sviluppo delle politiche
DettagliFare impresa nel turismo. a cura di Prof. Matteo Caroli mcaroli@luiss.it
Fare impresa nel turismo a cura di Prof. Matteo Caroli mcaroli@luiss.it Il tavolo ha l obiettivo di identificare le strategie e gli strumenti per accrescere la competitività, qualità e produttività del
DettagliALLEGATO B DGR nr del 01 agosto 2017
pag. 1 di 5 Regione del Veneto - POR FESR 2014-2020 Bando per l erogazione di contributi alle start-up innovative ASSE 1 RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE Obiettivo specifico Incremento dell
DettagliProgetto di mappatura della Filiera Tessile Pratese
in collaborazione con: Progetto di mappatura della Filiera Tessile Pratese Le prime fasi del progetto RICERCA SULLA FILIERA TESSILE DEL DISTRETTO PRATESE La mappatura della filiera tessile a cura del gruppo
DettagliCAP.7. Processi Strategici e le strategie di business
CAP.7 Processi Strategici e le strategie di business Il modello concettuale C-P-C PROCESSI CAPACITA COMPETITIVITA Capacità imprenditoriali e capacità manageriali Capacità interpretative del contesto Processi
DettagliComitato di Sorveglianza Programma Operativo FSE 2007/2013
Comitato di Sorveglianza Programma Operativo FSE 2007/2013 Obiettivo 2 Competitività regionale e Occupazione Informativa sull attività di valutazione Bologna, 15 marzo 2017 Riferimenti > Regolamento generale
DettagliPromuovere le competenze necessarie alla competitività dell Industria. Alfonso Morvillo
SINERGIE TRA INDUSTRIE CULTURALI E CREATIVE E TURISMO COME VOLANO PER CRESCITA E OCCUPAZIONE IN EUROPA: UN NUOVO PARTENARIATO TRA PUBBLICO E PRIVATO Milano, 2 febbraio 2017 Promuovere le competenze necessarie
DettagliLE INIZIATIVE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER IL CAPITALE DI RISCHIO DELLE PMI
LE INIZIATIVE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER IL CAPITALE DI RISCHIO DELLE PMI Andrea Pappacena Servizio Politiche Industriali Commercio, Turismo IL CONTESTO ECONOMICO FAVOREVOLE IL SISTEMA PRODUTTIVO
DettagliConoscenza, Imprenditorialità, Reti
Università degli Studi di Napoli Parthenope Conoscenza, Imprenditorialità, Reti Valore e Innovazione nei Distretti Tecnologici Francesco Schiavone schiavone@uniparthenope.it Key Words Conoscenza Reti di
DettagliFormare a riconoscere la complessità Dr.ssa Daniela Villani Psicologa, Ricercatrice
Formare a riconoscere la complessità Dr.ssa Daniela Villani Psicologa, Ricercatrice Il costo della cura 26/09/11 Riconoscere e prevenire il burnout nelle RSA e nei CDI Bergamp - 14 Novembre 2012 Burnout:
DettagliLA TANGIBILE PRESENZA DEI DISTRETTI NELLE AZIENDE SANITARIE QUALE PRIORITA PER LA MESSA A SISTEMA DEI CONTESTI DI CURA ED ASSISTENZA DEL TERRITORIO
CONVEGNO REGIONALE C.A.R.D. VENETO Padova 5 aprile 2013 LA TANGIBILE PRESENZA DEI DISTRETTI NELLE AZIENDE SANITARIE QUALE PRIORITA PER LA MESSA A SISTEMA DEI CONTESTI DI CURA ED ASSISTENZA DEL TERRITORIO
DettagliAggiornamento della Valutazione Intermedia del POR BASILICATA
Aggiornamento della Valutazione Intermedia del POR BASILICATA Comitato di Sorveglianza delle forme di intervento comunitario in Basilicata Potenza, 13 Luglio 2005 Regione Basilicata Indice Ambiti di valutazione
DettagliVarese 2020: prima fase. Fattori globali: oltre Varese il mondo Rossella Locatelli, Alfredo Biffi - Università degli Studi dell Insubria
Varese 2020: prima fase Fattori globali: oltre Varese il mondo Rossella Locatelli, Alfredo Biffi - Università degli Studi dell Insubria 9.a Giornata dell Economia, 6 maggio 2011 1 Schema dell intervento
DettagliCLUSTER SCC: il punto di vista di una azienda. Smau Milano 23 ottobre 2014
CLUSTER SCC: il punto di vista di una azienda Smau Milano 23 ottobre 2014 Vantaggi per una azienda: definizione ed obiettivi di un cluster Definizione Secondo la popolare definizione di M. Porter (Il vantaggio
DettagliLe linee d azione per un nuovo assetto della PA della Lombardia. Patto per lo Sviluppo 6 maggio 2016
Le linee d azione per un nuovo assetto della PA della Lombardia Patto per lo Sviluppo 6 maggio 2016 Una riforma amministrativa per le imprese In un epoca di rapidissimi cambiamenti che interessano la società,
DettagliPO FESR OT1 RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE
PO FESR 2014-2020 OT1 RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE Finanziamenti europei e nazionali: guida pratica alle opportunità per le imprese siciliane Focus sulle azioni 1.1.2, 1.1.3, 1.1.5 Camera
DettagliLa varietà dimensionale e di governance delle imprese. A cura di Maria Teresa Cuomo
La varietà dimensionale e di governance delle imprese A cura di Maria Teresa Cuomo Indice Definizioni dimensionali d impresa La grande impresa La microimpresa e l impresa artigiana La media impresa I sistemi
DettagliIl servizio di «Valutazione degli asset tecnologici di impresa»
Il servizio di «Valutazione degli asset tecnologici di impresa» Federico Munari Azzura Meoli Andrea Ravaioli Università di Bologna Progetto MISE Unioncamere ER Struttura Obiettivi generali del servizio
DettagliIL CLIMA ORGANIZZATIVO. Andrea Zammitti
IL CLIMA ORGANIZZATIVO Andrea Zammitti Il costrutto di clima - Approcci Strutturale Percettivo Interattivo Culturale Il clima è una caratteristica dell organizzazione L origine del clima è collocata all
DettagliDISCIPLINA DEI DISTRETTI INDUSTRIALI, DELLE RETI INNOVATIVE REGIONALI E DELLE AGGREGAZIONI DI IMPRESE
Legge regionale 30 maggio 2014, n. 13 (BUR n. 57/2014) DISCIPLINA DEI DISTRETTI INDUSTRIALI, DELLE RETI INNOVATIVE REGIONALI E DELLE AGGREGAZIONI DI IMPRESE Art. 1 - Finalità. 1. La Regione del Veneto,
DettagliLA RIFORMA DEGLI ORDINAMENTI SCOLASTICI IN EMILIA-ROMAGNA Piano Regionale
1 LA RIFORMA DEGLI ORDINAMENTI SCOLASTICI IN EMILIA-ROMAGNA Piano Regionale di COMUNICAZIONE, FORMAZIONE, RICERCA, MONITORAGGIO Anno scolastico 2004/2005 2 GRUPPO REGIONALE DI REGIA MONITORAGGIO OSSERVATORIO
DettagliGESTIRE L ENERGIA TRA AMBIENTE ED ARCHITETTURA
Provincia di Reggio Calabria - Assessorato all Ambiente Corso di Energy Manager, 6 giugno 2009 Reggio Calabria GESTIRE L ENERGIA TRA AMBIENTE ED ARCHITETTURA arch. Consuelo NAVA DA EMERGENZA A OPPORTUNITA
DettagliPOLO TECNICO PROFESSIONALE DELL ECONOMIA DEL MARE - PTP ECO MA «OSSERVATORIO SUI FABBISOGNI FORMATIVI E PROFESSIONALI»
POLO TECNICO PROFESSIONALE DELL ECONOMIA DEL MARE - PTP ECO MA «OSSERVATORIO SUI FABBISOGNI FORMATIVI E PROFESSIONALI» Italian Employers Day Udine, 24 novembre 2017 PPT Eco Ma POLO TECNICO PROFESSIONALE
DettagliScheda progetto SIS.CO. Sistema per la Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro nella Provincia di Pordenone
Scheda progetto Sistema per la Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro nella Provincia di Pordenone DATI DI RIFERIMENTO DEL SOGGETTO RESPONSABILE : Denominazione dell ente: Provincia di Pordenone Natura
DettagliATTIVITA DI RICERCA 2016 Il valore dell informazione economica e anagrafica al servizio del portafoglio Rami Elementari Programma delle attività
ATTIVITA DI RICERCA 2016 Il valore dell informazione economica e anagrafica al servizio del portafoglio Rami Elementari Programma delle attività 1 Strategia, innovazione e finanza. Questi i tre elementi
DettagliProgramma di Cooperazione Italia - Francia Marittimo
La cooperazione al cuore del Mediterraneo Programma di Cooperazione Italia - Francia Marittimo 2014 2020 Presentazione dell' Progetti semplici per l acquisizione di servizi da parte delle imprese esistenti
DettagliL AMBIENTE PER L IMPRESA
L AMBIENTE PER L IMPRESA Contesto generale all interno del quale l impresa è chiamata a svolgere le sue funzioni Insieme di attori Insieme di condizioni (vincoli e opportunità) AMBIENTE ESTESO AMBIENTE
DettagliPresentazione della linea di prodotti e servizi. Misura&Migliora
Presentazione della linea di prodotti e servizi Chi siamo è una società di professionisti che opera attraverso un network di competenze settoriali e di metodologie in linea con le ISO 9004/2000 Network
DettagliInternazionalizzazione e sviluppo territoriale
Internazionalizzazione e sviluppo territoriale Stefano De Rubertis Dipartimento Scienze Economiche e Matematico-Statistiche Università del Salento Contenuti Internazionalizzazione Attrattività del territorio
DettagliPRINCIPI ISPIRATORI E SINTESI METODOLOGICA
S.r.l. PRINCIPI ISPIRATORI E SINTESI METODOLOGICA 1 I PRINCIPI ISPIRATORI DEL PROGRAMMA MONITORARE (scenario) ANTICIPARE (eventi) ACQUISIRE (informazioni) INTERPRETARE (informazioni) 2 I PRINCIPI ISPIRATORI
DettagliTECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE PER LE AZIENDE
TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE PER LE AZIENDE Materiale di supporto alla didattica Tecnologie dell informazione e della comunicazione per le aziende CAPITOLO 5: La gestione delle informazioni
DettagliLa centralità delle filiere produttive in Italia e in Piemonte
La centralità delle filiere produttive in Italia e in Giovanni Foresti Direzione Studi e Ricerche Torino, 9 maggio 2017 al 3 posto in Italia per avanzo commerciale 1 Avanzo commerciale nel settore manifatturiero
DettagliPIANO DI ATTUAZIONE ANNO RETE POLITECNICA
ALLEGATO 2) PIANO DI ATTUAZIONE ANNO 2016 - RETE POLITECNICA La programmazione 2016 si pone all avvio del triennio di programmazione del Piano Rete Politecnica e dovrà permettere di perseguire gli obiettivi
DettagliAggiornamenti sui bandi approvati POR-FESR *
Aggiornamenti sui bandi approvati POR-FESR 2014-2020* Asse 1 Ricerca, Sviluppo Tecnologico e Innovazione Asse 3 Competitività dei Sistemi Produttivi Aggiornamenti sugli altri bandi approvati *Dati aggiornati
Dettagli- Milano, 2 febbraio 2017
SINERGIE TRA INDUSTRIE CULTURALI E CREATIVE E TURISMO COME VOLANO PER CRESCITA E OCCUPAZIONE IN EUROPA: UN NUOVO PARTENARIATO TRA PUBBLICO E PRIVATO - Milano, 2 febbraio 2017 Promuovere le competenze necessarie
DettagliMASTER IN SELEZIONE, GESTIONE E SVILUPPO DEL PERSONALE
Organizzazione PERSeO S.r.l. Personale MODULI E ARGOMENTI XXVII EDIZIONE MASTER IN SELEZIONE, GESTIONE E SVILUPPO DEL PERSONALE Edizione 2016 Moduli e argomenti trattati nell area: selezione e valutazione
DettagliLe prospettive dell innovazione energetica
Le prospettive dell innovazione energetica Massimo La Scala Politecnico di Bari - Dipartimento di Elettrotecnica ed Elettronica Driver per l innovazione in campo energetico Liberalizzazione del mercato
DettagliEvoluzione della contabilità analitica
Evoluzione della contabilità analitica differenziazione inteso come vantaggio competitivo decentramento (esternalizzazione) di attività e di processi fattori che hanno modificato la contabilità analitica
DettagliPromuovere equità nell accesso agli screening oncologici nella provincia di Reggio Emilia: lo strumento dell Health Equity Audit
Promuovere equità nell accesso agli screening oncologici nella provincia di Reggio Emilia: lo strumento dell Health Equity Audit I.Dall Asta, B. Riboldi, A. Chiarenza Staff Ricerca e Innovazione Ausl RE
DettagliRelazioni tra impresa, settore e dinamiche settoriali
Università degli Studi di Napoli Parthenope Relazioni tra impresa, settore e dinamiche settoriali (Capitolo II) Sommario: 1. Complessità settoriale e relativa evoluzione 2. Il rapporto tra impresa e settore
DettagliCompliance in Banks 2011
Compliance 2010 La sfida di integrazione dei controlli interni Compliance in Banks 2011 Stato dell arte e prospettive di evoluzione Il monitoraggio di compliance a distanza: gli Indicatori di Rischio di
DettagliOsservatorio sulla Green Economy
Osservatorio sulla Green Economy Edoardo Croci, Fabio Iraldo IEFE Bocconi Milano, 16 settembre 2013 1 Struttura dell Osservatorio L Osservatorio è articolato in due aree: Policy, che valuta gli approcci
DettagliGrant, L'analisi strategica per le decisioni aziendali, Il Mulino, 2011 Capitolo IV. L analisi dei concorrenti L ANALISI DEI CONCORRENTI
L ANALISI DEI CONCORRENTI 1 Saper eseguire una corretta analisi dei concorrenti comporta saper: 1. valutare l impatto e i profitti potenziali di prodotti e fornitori complementari; 2. valutare le implicazioni
DettagliModena, 23 maggio 2016
BUONA PRATICA: IL PATTO PER IL LAVORO SOTTOSCRITTO DA REGIONE, ISTITUZIONI LOCALI, UNIVERSITÀ, PARTI SOCIALI DATORIALI E SINDACALI E FORUM DEL TERZO SETTORE Modena, 23 maggio 2016 Il documento I firmatari
DettagliIDENTIKIT DELLE IMPRESE E DELLE FILIERE DEL BELLO E BEN FATTO
IDENTIKIT DELLE IMPRESE E DELLE FILIERE DEL BELLO E BEN FATTO Giovanni Barbieri Direttore statistiche strutturali su imprese ed istituzioni, commercio estero e prezzi al consumo Stefano Menghinello Dirigente
DettagliLe nuove imprese vincenti: le leve strategiche per tornare a crescere. Stefania Trenti Direzione Studi e Ricerche
Le nuove imprese vincenti: le leve strategiche per tornare a crescere Stefania Trenti Direzione Studi e Ricerche Casale Monferrato, 8 giugno 2016 1 Premessa 2 I nuovi protagonisti della crescita 3 Focus
DettagliISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA
ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA 1 Scopo e campo di applicazione 2 Riferimenti normativi 3 Termini e definizioni 4 Contesto dell organizzazione 5 Leadership
DettagliLo scenario del e-commerce, in sintesi
Lo scenario del e-commerce, in sintesi L e-commerce B2C vale il 10% degli acquisti globali. 22% in UK, 6% in Italia La vendita di prodotti on-line cresce in Italia del 28% annuo I canali digitali influenzano
DettagliVisioni per Vercelli 2020
Visioni per Vercelli 2020 Premessa. Presentazione e metodologia Le Visioni per Vercelli2020 derivano da un elaborazione di dati e risultanze a partire da: - analisi dei lavori dei 5 tavoli tematici e del
DettagliProcessi di Selezione, Accelerazione e Ri-Organizzazione Strategica nel distretto tessile
Processi di Selezione, Accelerazione e Ri-Organizzazione Strategica nel distretto tessile Mauro Lombardi, Marika Macchi 9 Ottobre 2013 Mauro Lombardi, Marika Macchi 9 Ottobre 2013 1 / 35 Indice Processi
DettagliIl sistema di reporting per gli organi di vertice delle compagnie assicurative: gli effetti di Solvency 2 e Regolamento 20 sulla governance
ATTIVITA DI RICERCA 2015 Il sistema di reporting per gli organi di vertice delle compagnie assicurative: gli effetti di Solvency 2 e Regolamento 20 sulla governance PROPOSTA DI ADESIONE 1 TEMI E OBIETTIVI
DettagliLA STRATEGIA SEN E LE RICADUTE SULLE PMI. Ing. Gabriele MUZIO Responsabile Area Tecnica Api Torino Referente Nazionale Energia/Ambiente Confapi
LA STRATEGIA SEN E LE RICADUTE SULLE PMI Ing. Gabriele MUZIO Responsabile Area Tecnica Api Torino Referente Nazionale Energia/Ambiente Confapi Contenuti La consistenza e la struttura di CONFAPI L attenzione
DettagliVerso una Food Policy per Milano
Verso una Food Policy per Milano Supporto tecnico-scientifico di: Associazione Economia e Sostenibilità via Cuccagna 2/a 20135 Milano - info@assesta.it Cosa è una food policy e cosa serve alla città Che
DettagliPoli di innovazione regionali (Decreti Regione Toscana n del 24/12/2008 e n del 18/03/2010, PRSE , linea 1.2)
INFORMATIVA N.8/2011 IL POLO DI INNOVAZIONE PER LA FILIERA DELLA MODA DELLA REGIONE TOSCANA Su iniziativa della Regione Toscana, a sostegno della competitività del sistema produttivo regionale, sono nati
DettagliCorso di Analisi e Contabilità dei Costi
Corso di Analisi e Contabilità dei Costi Paola Demartini Activity Based Management Il passaggio dall ABC all ABM L ABC è un sistema di calcolo dei costi L ABM è un sistema di controllo direzionale ATTIVITA
DettagliVecchi e nuovi modelli di competitività territoriale
Vecchi e nuovi modelli di competitività territoriale Fase fordista Sistemi nazionali caratterizzati dalla concentrazione in poli industriali ad alta dotazione infrastrutturale (spesso coincidenti con le
DettagliCOME EFFETTUARE L ANALISI DELLA CONCORRENZA
Aprile Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME EFFETTUARE L ANALISI DELLA CONCORRENZA QUAL E L UTILITA DI ANALIZZARE
DettagliINDAGINE FABBISOGNI FORMATIVI PRESSO LE IMPRESE PISANE DEL SETTORE TERZIARIO
INDAGINE FABBISOGNI FORMATIVI PRESSO LE IMPRESE PISANE DEL SETTORE TERZIARIO PISA, 07/01/2013 nella propria attività formativa, ha realizzato la seguente indagine presso le imprese dell'area PISANA, in
DettagliMisura la forza del tuo capitale intellettuale
Misura la forza del tuo capitale intellettuale Roberto Filippini Università di Padova - DTG Verona, 17 luglio 2014 Valutazione del patrimonio immateriale e tecnologico: strategia e valorizzazione Progetto
DettagliINDICE. Capitolo I Il punto vendita fisico tra ipercompetizione e disruption. pag. Indice delle figure. Indice delle tabelle.
INDICE pag. Indice delle figure Indice delle tabelle Introduzione XIII XVII XIX Capitolo I Il punto vendita fisico tra ipercompetizione e disruption 1. Il commercio e il suo ruolo innovativo nelle trasformazioni
DettagliL innovazione tecnologica dal fordismo al post-fordismo
L innovazione tecnologica dal fordismo al post-fordismo Obiettivi della lezione Definizione di tecnologia Il rapporto fra scienza e tecnologia nel paradigma della produzione di massa La crisi del fordismo
Dettaglismartcalabria.regione.calabria.it
S3 METODO E PERCORSO DEI TAVOLI TEMATICI DALL ELABORAZIONE DEL DOCUMENTO ALL ATTUAZIONE Dopo aver acquisito un solido quadro conoscitivo su: 1. esiti della programmazione 2007-2013 2. posizionamento della
DettagliLeadership e middle management scolastico Presentazione del progetto di ricerca Prof. Angelo Paletta
Leadership e middle management scolastico Presentazione del progetto di ricerca Prof. Angelo Paletta In collaborazione con: Ufficio Scolastico Regionale Emilia Romagna Ufficio Scolastico Regionale Friuli
DettagliDalla catena alle reti del valore
Dalla catena alle reti del valore Strategia e valore Lo studio delle strategie d impresa consente di individuare i fattori alla base dei differenziali di performance delle imprese L analisi dei diversi
DettagliIl Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale
Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale I sistemi di controllo nelle aziende bergamasche: risultati di una ricerca empirica Prof. Cristiana CATTANEO Bergamo, 21 settembre
DettagliSTEFANO SACCHI. Presidente INAPP Istituto Nazionale per l Analisi delle Politiche Pubbliche CAMBIAMENTO TECNOLOGICO,COMPETENZE E FUTURO DEL LAVORO
STEFANO SACCHI Presidente INAPP Istituto Nazionale per l Analisi delle Politiche Pubbliche CAMBIAMENTO TECNOLOGICO,COMPETENZE E FUTURO DEL LAVORO La Quarta Rivoluzione Produttiva Cambiamento tecnologico
DettagliLe imprese di subfornitura in 6 distretti industriali dell Emilia Romagna: c è chi ce la fa
Le imprese di subfornitura in 6 distretti industriali dell Emilia Romagna: c è chi ce la fa Adriano Maestri Direttore Regionale Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise Bologna, 19 novembre 2012 0 Criticità
DettagliRegioni e Città nella costruzione dello spazio comune europeo
Regioni e Città nella costruzione dello spazio comune europeo di Patrizia Messina patrizia.messina@unipd.it Spinea 10 marzo 2014 Le politiche europee di coesione economica e sociale o politiche regionali
Dettagli