CHIMICA LE SCIENZE PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTO CLASSI SECONDE. Modulo Mod. PSI A Progettazione Modulo Disciplinare I.I.S. ENZO FERRARI.

Transcript

1 PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTO LE SCIENZE CHIMICA CLASSI SECONDE Rev. 0 del pag. 1 di 6

2 Il sistema periodico Questo modulo tratta uno degli argomenti più importanti della chimica, propedeutico per quelli successivi in quanto mostra le caratteristiche di quello che è lo strumento fondamentale per un chimico o per chiunque si accinga a studiare questa materia. Senza la tavola periodica non è possibile capire quali sono le caratteristiche di ciascun elemento, e come e perché essi si combinino tra di loro per formare le infinite sostanze che ci circondano. Lo studente imparerà ad utilizzare la tavola periodica in modo da trarre tutte le informazioni necessarie anche per meglio comprendere lo studio dei moduli successivi. Sviluppo cronologico: settembre- novembre Verifica: Verifica scritta e/o orale Verifica di laboratorio Comprendere che la sistematizzazion e delle conoscenze possedute permise ai chimici di scoprire le proprietà della periodicità Comprendere che la legge di periodicità è stata strumento sia di classificazione sia di predizione dell esistenza di nuovi Riconosce che gli stessi oggetti possono essere ordinati secondo criteri diversi; individua nella valenza uno dei principali parametri per classificare gli Descrive l opera di Mendelev, consapevole del criterio ordinatore per masse atomice crescenti Tavola periodica Gruppi e periodi Variazione delle proprietà periodiche degli all interno della tavola in relazione alla posizione occupata al suo interno Raggio atomico, elettronegativ ità,affinità elettronica, energia di ionizzazione Conoscen ze Principali simboli degli, differenza tra elemento e composto lezione frontale lezione attività di laboratorio Settembrenovembre Rev. 0 del pag. 2 di 6

3 La natura elettrica della materia: modelli atomici e legami chimici Il modulo si articola concentrandosi sugli esperimenti che hanno portato alla scoperta delle particelle sub-atomiche; dopo aver studiato le loro caratteristiche sono stati ipotizzati, sempre attraverso esperimenti il modo in cui queste particelle potessero trovarsi nell atomo da qui le diverse teorie atomiche grazie alle quali è stato possibile sapere che l atomo è costituito da un nucleo e da orbitali. In questa parte del programma viene approfondito il concetto di valenza, introdotto nel modulo precedente, fondamentale per la formazione dei diversi tipi di legame. Lo studente avvalendosi della configurazione di Lewis e delle diverse rappresentazioni dei modelli atomici riuscirà a fare propri questi concetti che possono risultare di non immediata comprensione. Sviluppo cronologico: dicembre- marzo Verifiche: verifica scritta e/o orale verifica di laboratorio comprendere le prove sperimentali che hanno portato ad ipotizzare l esistenza di particelle con carica elettrica unitaria spiegare come la composizione del nucleo determina l identità chimica dell atomo definire la natura di un legame sulla base della differenza di elettronegatività Descrive la scoperta particelle di elettrone e subatomiche: protone attraverso degli esperimenti elettrone, Definisce il numero protone e atomico e il numero neutrone di massa di un struttura elemento dell atomo indicandoli numero rispettivamente con atomico e la le lettere Z ed A massa Descrive i 3 diversi atomica modelli atomici definizione di riportando degli isotopi esempi l evoluzione Rappresenta dei modelli graficamente la atomici: configurazione Thomsonelettronica a gusci Rutherforddegli atomi e correla Bohr configurazione configurazion esterna e e elettronica appartenenza al dei principali gruppo. Rappresenta gli concetto di elettroni di valenza valenza rappresentazi Sistema periodico frontale Attività laboratorio Rev. 0 del pag. 3 di 6 di Dicembremarzo

4 attraverso la configurazione a pallini di Lewis Definisce la formazione di un legame ionico o covalente in base alle proprietà degli coinvolti Distingue un legame covalente puro da un legame covalente polare one di Lewis degli elettroni di valenza legame chimico: ionico; covalente puro, covalente polare Rev. 0 del pag. 4 di 6

5 La nomenclatura Dopo aver preso dimestichezza con i diversi, con le loro proprietà e capito che possono legarsi tra di loro per formare composti è necessario mettere ordine tra di essi, classificandoli in base a delle loro caratteristiche ben precise e assegnando a ciascuno un nome secondo la nomenclatura tradizionale e secondo la nomenclatura IUPAC (International Union for Pure and Applied Chemistry) cosi chè tutti i composti possano essere chiamati allo stesso modo nelle diverse parti del mondo. Sviluppo cronologico: aprile -1/2 maggio Verifica: verifica scritta e/o orale verifica di laboratorio Essere consapevole che la classificazione dei composti inorganici si basa sul diverso comportamento di metalli e non metalli in combinazione con l ossigeno e/o l idrogeno Applicare le regole della nomenclatura tradizionale e IUPAC per attribuire il nome di semplici composti di cui è data la formula Distingue un composto binario da un composto ternario Distingue ossidi, idrossidi, ossiacidi, idruri e idracidi Assegna alla formula il nome Ricava dal nome la formula chimica Distingue le reazioni che portano alla formazione di un sale binario e di un sale ternario a composti binari con l ossigeno: ossidi acidi e basici (anidridi) a composti binari con l idrogeno : idruri e idracidi a composti ternari: ossiacidi, idrossidi a cenni sui Sali binari e ternari a regole per assegnare la nomenclatura tradizionale e IUPAC ai composti di ciascuna classe Formule chimiche Legge Lavoisier Simboli Sistema periodico di degli frontale Attività di laboratorio Aprile- ½ maggio Rev. 0 del pag. 5 di 6

6 La chimica dei composti organici La chimica organica era quella particolare branca della chimica che studiava i composti prodotti da organismi viventi. In seguito, quando ci si rese conto che nei composti organici erano sempre presenti atomi di carbonio, il termine chimica organica passò a indicare, più generalmente, la chimica dei composti del carbonio. In questo modulo si fanno solo degli accenni di quello che è un composto organico per far sì che lo studente abbia una visione completa della disciplina e che conosca i due aspetti della chimica. Sviluppo cronologico: 1/2 maggio - giugno Verifica: test risposte multiple distinguere un composto organico da un composto inorganico Definisce un idrocarburo Individua la composizione del petrolio e i prodotti che da esso si possono ricavare Riconosce le caratteristiche del petrolio a Definizioni di composti organici a Cenni sulla classificazion e dei composti organici a Il petrolio frontale ricerche ½ maggio- giugno Rev. 0 del pag. 6 di 6