PRODUZIONE E GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI IN PROVINCIA DI LECCO: DATI 2016.

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1 Direzione Organizzativa V Ambiente Territorio Servizio Rifiuti Osservatorio Rifiuti PRODUZIONE E GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI IN PROVINCIA DI LECCO: DATI Il presente documento vuole costituire una sintesi dei dati più significativi relativi alla produzione e alla gestione dei rifiuti urbani in provincia di Lecco nell anno 2016, raccolti ed elaborati, come di consueto, dall Osservatorio Provinciale Rifiuti. Nel 2016 la produzione dei Rifiuti Urbani in provincia di Lecco ha registrato un aumento rispetto all anno precedente, in controtendenza rispetto all andamento osservato nel 2015 e in linea con il trend regionale. L analisi dei dati mostra come nel 2016 sono state prodotte t di rifiuti urbani, t in più rispetto al 2015 (+3%). La produzione media pro-capite dei rifiuti urbani è passata dai 445,89 kg/abitante del 2015 ai 459,31 kg/abitante del 2016 (+3%), valore comunque inferiore all obiettivo previsto dal Piano regionale di gestione dei rifiuti (di seguito: PRGR) per il medesimo anno (461,9 kg/abitante). Il Grafico I illustra la composizione dei Rifiuti Urbani in provincia di Lecco nel 2016: la Frazione Residuale (rifiuto indifferenziato, comprensivo anche dello Spazzamento Strade) rappresenta il 32,7% dei Rifiuti Urbani, gli Ingombranti (per la sola quota a smaltimento) il 5,7% e le Raccolte Differenziate (comprensive dei materiali recuperati dagli ingombranti) il 61,6%. La Tavola I e il corrispondente Grafico II riportano la serie storica della produzione dei rifiuti urbani in provincia di Lecco nell ultimo quinquennio. Dall analisi dei dati si evince che, a fronte della riduzione rilevata nel 2015, l anno scorso i rifiuti urbani hanno ripreso a crescere, pur mantenendosi su livelli ampiamente inferiori rispetto al dato del 2011 ( t). Il tasso di crescita medio annuo composto nell ultimo quinquennio risulta in leggero aumento (+0,7%), confermando l ormai raggiunta stabilizzazione della crescita della produzione dei rifiuti urbani. L incremento dei rifiuti urbani totali rilevato nel 2016 è stato accompagnato, in termini assoluti, da un aumento di tutte e tre le macrocategorie in cui risultano convenzionalmente suddivisi (Frazione Residuale, Ingombranti a smaltimento e Raccolte Differenziate). In particolare, la Frazione Residuale, comprensiva dello spazzamento strade, con una produzione di t ha registrato un aumento di 700 t rispetto all anno precedente, pari all 1,4%. Tale incremento è imputabile principalmente al rifiuto indifferenziato propriamente detto (+1,9%), considerato che la componente dovuta allo spazzamento strade ha registrato una diminuzione. A livello provinciale la produzione media annua pro-capite della Frazione Residuale è risultata pari a 150,40 kg/abitante, valore di poco superiore al dato 2015 (148,33 kg/abitante). Nell anno 2016 i rifiuti Ingombranti hanno registrato una produzione di t, corrispondente ad un pro-capite di 27,18 kg/abitante, con una riduzione dello 0,5% rispetto all anno precedente. Gli Ingombranti a smaltimento, invece, sono

2 aumentati, passando dalle t del 2015 alle t dello scorso anno (+21,6%), a causa della diminuzione del quantitativo di materiali recuperati dai rifiuti ingombranti. Le Raccolte Differenziate con una produzione di t (considerando anche i materiali recuperati dai rifiuti ingombranti) hanno registrato, in termini assoluti, un incremento di t rispetto al 2015 (+2,4%). Il dato è stato penalizzato dal basso quantitativo di materiali recuperati dagli ingombranti, tenuto conto che tutte le frazioni merceologiche oggetto di raccolta differenziata, fatta eccezione per il vetro rimasto stabile, hanno migliorato i propri livelli di intercettazione. La percentuale di raccolta differenziata è passata dal 61,9% al 61,6% (-0,3%), in considerazione del maggior aumento della produzione dei rifiuti urbani; il risultato è comunque migliore del dato medio regionale (60,8%). Il Grafico III illustra la composizione delle Raccolte Differenziate, in termini di quantità intercettata a livello provinciale, prescindendo dalla modalità di conferimento. Nel 2016 la raccolta differenziata che ha intercettato le maggiori quantità di rifiuto è costituita dagli Scarti Vegetali (25,1%), seguita dalla Frazione Umida (22%), dal Sacco Viola (18,4%), dal Vetro (13,8%) e, a maggior distanza, dalla Carta e Cartone (7,2%). Per quanto concerne la diffusione dei servizi di raccolta differenziata, si precisa che i comuni che a fine 2016 hanno attivato il servizio di raccolta della Frazione Umida risultano essere 80 (ha introdotto ex novo tale servizio di raccolta il Comune di Casargo), i comuni rimanenti hanno una popolazione complessiva di soli abitanti. Il Sacco Viola viene utilizzato per il conferimento della frazione secca riciclabile in tutti gli 88 comuni della provincia. La raccolta domiciliare del Vetro è stata effettuata in 61 comuni, 3 in più rispetto al L andamento delle raccolte differenziate nei comuni della provincia è molto diversificato: l obiettivo previsto dal PRGR per il 2020 (65% a livello di singolo comune; 67% a livello regionale) risulta raggiunto, o addirittura migliorato, prevalentemente nei comuni briantei (Casatese e Meratese), mentre nelle aree a nord (Lago e Valsassina) si registrano generalmente percentuali di raccolta differenziata anche ampiamente inferiori al traguardo stabilito, come si rileva dalla Cartina che riporta la georeferenziazione dei comuni lecchesi e le relative percentuali di raccolta differenziata. Una conferma emerge dalla classifica dei circondari per percentuale di raccolta differenziata, riportata nella Tavola IV. Nel 2016 la palma del Circondario riciclone spetta al Meratese (65,1%), seguito dal Casatese (65%) e, a maggior distanza, dalla Valle San Martino (62,9%), dall Oggionese (62,1%), dal Lario Orientale (60,8%) e dal Lecchese (59,3%); chiude la graduatoria la Valsassina (47,4%). Quanto alle performance dei singoli Comuni, nel 2016 è cambiato il vertice della classifica provinciale: al 1 posto Dorio, con il 77,6% di raccolta differenziata e con un pro-capite di rifiuti differenziati pari a 677,87 kg/ab, seguito a breve distanza da Lierna con il 74,7%, Ello ed Erve (74,1%). Chiudono la graduatoria, con percentuali inferiori al 35%, Morterone (24,4%), Varenna (28,6%), Introzzo (32,2%), Sueglio (32,3%), Vendrogno (33,7%), Casargo (34%), Parlasco (34,1%), Tremenico (34,4%). Tra i Comuni che hanno migliorato in modo significativo la percentuale di raccolta differenziata si distinguono Erve (dal 20 al 4 posto) e Annone Brianza con il 63,4% (dal 63 al 39 posto). Lecco passa dal 58,2% al 57,2%, collocandosi al 61 posto nella graduatoria provinciale. Nella Tavola III è riportata la graduatoria dei primi 10 Comuni più virtuosi per percentuale di raccolta differenziata conseguita. Coerentemente con l analisi già condotta negli scorsi anni, in aggiunta ai consueti dati relativi alla produzione dei rifiuti urbani e alle raccolte differenziate sono stati

3 analizzati i destini dei principali flussi di rifiuti urbani prodotti in provincia di Lecco (frazione residuale, ingombranti, spazzamento strade, sacco viola, frazione umida, carta e cartone, plastica, vetro, metalli, scarti vegetali, legno, RAEE). L analisi dei destini associati alle diverse frazioni di rifiuti urbani evidenzia come delle t di rifiuti urbani prodotte nel 2016 il 25% circa è stato conferito, direttamente o transitando dalla piattaforma ecologica provinciale, ad impianti di recupero o di smaltimento ubicati fuori provincia, sostanzialmente in linea con il dato 2015 (24%). Mentre la frazione residuale e i rifiuti ingombranti sono stati trattati prevalentemente in impianti provinciali (rispettivamente per il 98% e il 99%), le raccolte differenziate sono state conferite per il 36% ad impianti di recupero extraprovinciali: in particolare il vetro è stato totalmente esportato, stante l assenza di impianti provinciali di recupero, e una parte consistente degli scarti vegetali è stata conferita ad impianti di compostaggio extraprovinciali, in quanto l impianto di Annone Brianza, autorizzato per t/anno, non consente di soddisfare pienamente il fabbisogno provinciale di frazione organica, pari nel 2016 a tonnellate. Infatti, l impianto di compostaggio ha potuto garantire la completa autosufficienza provinciale nel recupero della frazione umida da raccolta differenziata, ma di sola quota parte del verde (24% circa). Il Grafico IV illustra il ciclo dei rifiuti urbani in provincia di Lecco nel Allegati Grafico I, Tavola I, Grafico II, Grafico III, Cartina, Tavola II, Tavola III, Tavola IV, Grafico IV.

4 Grafico I

5 EVOLUZIONE DELLA PRODUZIONE DEI RIFIUTI URBANI IN PROVINCIA DI LECCO IN KG (ANNI ) FRAZIONE RESIDUALE INGOMBRANTI A SMALTIMENTO RACCOLTE DIFFERENZIATE (inclusi ing. recuperati) TOTALI Tavola I Grafico II

6 Grafico III

7 OBIETTIVI DI RACCOLTA DIFFERENZIATA D. Lgs. 152/2006 L. 269/2006 PRGR L.R. 26/2003 (Finanziaria 2007) scenario di piano anno obiettivo obiettivo obiettivo obiettivo anno anno anno RD RD RD RD % % % % (*) % % % % % (*) 65% a livello di singolo Comune Tavola II GRADUATORIA COMUNI IN BASE ALLA % RD Classifica Comune %RD 1 Dorio 77,6 2 Lierna 74,7 3 Ello 74,1 4 Erve 74,1 5 Montevecchia 74,0 6 Viganò 71,8 7 Monticello Brianza 71,4 8 Verderio 71,2 9 Bulciago 70,4 10 Robbiate 69,8 Tavola III Cartina

8 PRODUZIONE DEI RIFIUTI URBANI NEI CIRCONDARI - ANNO 2016 CIRCONDARIO FRAZIONE RESIDUALE (Kg) INGOMBRANTI A SMALTIMENTO (Kg) RD TOT. (Kg) RIFIUTI URBANI TOT. (Kg) RD (%) MERATESE ,1 CASATESE ,0 VALLE SAN MARTINO ,9 OGGIONESE ,1 LARIO ORIENTALE ,8 LECCHESE ,3 VALSASSINA ,4 PROVINCIA DI LECCO ,6 Tavola IV

9 SCHEMA GESTIONE FLUSSI RIFIUTI URBANI IN PROVINCIA DI LECCO - ANNO 2016 Grafico IV

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