Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione collettiva

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1 Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione collettiva Tutela della salute dell utente e salvaguardia dell ambiente Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN) Dipartimento di Prevenzione -ASUR Marche ZT4

2 Anno 2010 grandi novità per la ristorazione collettiva aprile 2010 Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica dicembre 2010 Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione ospedaliera ed assistenziale

3 Anno 2011 altra novità per la ristorazione scolastica Gennaio 2011 La Regione Marche ha recepito l Intesa delle Linee di Indirizzo Nazionali

4 Documento istruttorio sottolinea come sia di FONDAMENTALE IMPORTANZA elevare il livello qualitativo dei pasti, come qualitànutrizionale e sensoriale, mantenendo saldi i principi della sicurezza alimentare la finalitàdi tale documento sia fornire indicazioni finalizzate al miglioramento dei profili nutrizionali ma anchedell organizzazione e gestione del servizio di ristorazione

5 Domanda di BIO dei consumatori: crescita notevole negli ultimi anni Reg. (CE) n. 834/2007 relativo a produzione ed etichettatura biologica Programma di Azione Nazionale per l Agricoltura Biologica e i Prodotti Biologici asse 3: aumento della domanda interna e comunicazione istituzionale Promozione del bio nella ristorazione coll pubblica (contributo alle spese sostenute da enti pubblici, es. Regioni)

6 Politiche alimentari per la salute promozione della salute promozione della qualità Ristorazione che promuove salute

7 Linee di i. nazionale per la ristorazione scolastica Obiettivo prioritario è favorire sani stili di vita adottando abitudini alimentari corrette per promuovere la salute prevenire le patologie cronico degenerative

8 Linee di i. nazionale per la ristorazione ospedaliera ed assistenziale Obiettivo prioritario èil rispetto delle esigenze nutrizionali specifiche del paziente ospedalizzato Migliore rapporto dei pazienti con il cibo

9 Entrambe le linee di indirizzo condividono al personale scolastico alle famiglie all utente sano al personale di produzione pasto al personale di distribuzione pasto ai decisori l aspetto educativo della ristorazione ai decisori all utente malato al personale di produzione pasto al personale di distribuzione pasto al personale sanitario alle famiglie

10 Servizio di Ristorazione C R I T E R I qualità salubrità gradimento Capitolato ben delineato e caratterizzante il tipo di servizio che si richiede e si eroga

11 Linee di i. nazionale per la ristorazione scolastica Capitolato Da definiresia per Comuni e Scuole che gestiscono il servizio con personale proprio (e acquistano solo forniture alimentari), sia per quelli che affidano parzialmente o totalmente il servizio al fornitore (con differenti modelli gestionali).

12 Il capitolato deve riportare Criteri ispirati alla promozione della salute e ad esigenze sociali, che contribuiscano alla tutela dell utente e alla salvaguardia dell ambiente

13 Il capitolato rappresenta un occasione importante per definire requisiti e progettare azioni che, oltre a garantire la qualità igieniconutrizionale degli alimenti, promuovano comportamenti alimentari correttie perseguano obiettivi di tutela della salute collettiva e di salvaguardia dell ambiente. Importante èil supportodei Servizi del Dipartimento di Prevenzione alla valutazione dei requisiti tecnici di propria competenza

14 Qualità dei prodotti A paritàdi requisiti di qualitàe coerenza con modelli di promozione della salute, porre attenzione ad una sostenibile valorizzazione di prodotti rispettosi dell ambiente e di altri valori di sistema, direttamenteed indirettamentecorrelaticon le politiche alimentari, quali agricoltura sostenibile, sicurezza del lavoratore, benessere animale, tradizioni locali e tipicità, coesione sociale e commercio equo-solidale.

15 Priorità suggerite nella valutazione della qualità offerta alimenti a filiera corta brevi tempi di trasporto di alimenti e pasti alimenti DOP, IGT, STG e altre connotazioni locali prodotti a ridotto impatto ambientale (produzionebioed integrata) prodotti del mercato equo e solidale per alimenti non deperibili del mercato locale utilizzo di prodotti non alimentari a ridotto impatto ambientale (stoviglie, piatti, tovaglioli ) privilegiando materiali riutilizzabili e utilizzo di detersivi ad alta biodegradabilità..

16 Valutazione e gestione delle eccedenze, avanzi e riduzione della produzione di rifiuti Iniziative di educazione ambientale e di educazione al consumo e alla solidarietà in cui i ragazzi siano coinvolti in merito a: - riciclaggio rifiuti organici (compostaggio) - educazione al consumo - iniziative di solidarietà per la destinazione del cibo ad enti assistenziali Gestire con attenzione i rifiuti diversi dagli alimenti secondo i principi della raccolta differenziata

17 Linee di i. nazionale per la ristorazione ospedaliera ed assistenziale Capitolato Criteri ecologici e sociali 1 es. acquisti pubblici verdi (green public procurement) Obiettivo di sostenibilitàambientalecon scelta di prodotti provenienti da agricoltura bio o da lotta integrata, ecocertificati, o del commercio equo e solidale, che considerano, nei processi, l impatto dei mezzi di trasporto, la quantità e il tipo di smaltimento dei rifiuti

18 Criteri ecologici e sociali 2 es. filiera corta Convenzioni coi fornitori di zona per l utilizzo di prodotti locali. L accorciamento delle distanze tra produzione e consumo determina minore utilizzo dei mezzi di trasporto, imballaggio, energia e numero di passaggi, con evidenti effetti sull ambiente.

19 Si attivano percorsi di tipo partecipativo, di salvaguardia dell ambiente, di sostegno all economia locale, che determinano maggiore responsabilitàe controllo sociale, con ricadute in termini di salute sulla collettività.

20 Educare attraverso il biologico Rispetto dell ambiente -mantenimento fertilità, biodiversità, stabilità, prevenzione della compattazione e dell erosione del suolo, nutrizione delle piante attraverso l ecosistema del suolo - riduzione impiego risorse non rinnovabili, - riciclo rifiuti, -equilibrio ecologico locale/regionale, - tutela salute animali, - tutela salute piante, - rispetto ecosistemi acquatici - ecc.. ecc..ecc ecc. rispetto della propria salute

21 Educare attraverso il biologico nella pratica L esempio delle fattorie didattiche Nel corrente anno i SIAN della Regione Marche, nell ambito del progetto..e vai con la frutta, sosterranno i docenti delle classi delle scuole primarie e secondarie di I grado aderenti, nello svolgimento di attività pratiche in fattorie didattiche. Numerosi i possibili percorsi educativi attivabili, che verranno scelti assieme ai docenti, e saranno sostenuti da un contributo economico per le classi.

22 Grazie per l attenzione

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