Foreste Alpine il GdL della Convenzione delle Alpi
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1 Foreste Alpine il GdL della Convenzione delle Alpi Klimaenergy, Bolzano, 19 settembre 2013 Francesco Dellagiacoma Dipartimento Territorio Ambiente Foreste Provincia Autonoma di Trento
2 Perimetro definito sulla base di criteri geografici a livello comunale: il confine taglia regioni e province (difficoltà a reperire dati complessivi)
3 area popolazione km² % abitanti % Slovenia 6.671,0 3,5% ,7% Austria ,2 28,7% ,9% Italia ,8 27,3% ,1% Liechtenstein 152,5 0,1% ,2% Svizzera ,2 13,2% ,8% Germania ,8 5,8% ,1% Francia ,4 21,4% ,0% Monaco 1,9 0,0% ,2% totale ,8 100,0% ,0% Area rurale e naturale, circondata da grandi agglomerati urbani e da aree fra le più ricche e dinamiche in Europa
4 PROTOCOLLO FORESTE MONTANE DIFESA delle FORESTE MONTANE - riduzione dell inquinamento atmosferico, delle popolazioni di ungulati (compatibilità con la rinnovazione naturale), pascolo e ricreazione compatibili con la rinnovazione del bosco; difesa dagli incendi boschivi AZIONI - promozione uso legno da foreste gestite in modo sostenibile - formazione e aggiornamento personale e proprietari, consulenza - pianificazione, definizione funzioni - priorità alla protezione diretta (compensazione per le prestazioni oltre gli obblighi di legge) - produzione di reddito e occupazione sostenibili - funzioni ecologiche e sociali (protezione acqua, clima, aria, rumore, biodiversità, ricreazione) - sistema di riserve forestali ad evoluzione naturale (lungo termine, monitorate)
5 Il Gruppo di Lavoro Foreste Montane Istituito dalla Conferenza di Poschiavo (settembre 2012) MANDATO - analisi situazione: naturalità, stabilità, danni, espansione, nuovi boschi, accessibilità, grado di utilizzazione - il valore dei boschi alpini: verifica strumenti di mercato per la valorizzazione delle funzioni delle foreste, - la gestione forestale sostenibile: le foreste alpine come esempio di gestione e tutela degli ambiti naturali
6 MULTIFUNZIONALITA - Quasi tutti i boschi montani svolgono funzioni protettive, paesaggistiche, di conservazione di naturalità e biodiversità, produttive, protezione climatica - si è presto riconosciuto il legame fra alluvioni e foresta (regolamenti locali e poi nazionali) - proprietà collettive, pubbliche, diritti di uso: oltre 1/3 della proprietà >>> GESTIONE SOSTENIBILE conservare le foreste come habitat vicino alla natura, migliorarne la stabilità: rinnovazione, utilizzazione da modelli naturali
7 i boschi alpini superficie territoriale superficie forestale (EURAC, 2010) % copertura 45,7% provvigione tot m³ biomassa totale t crescita annuale m³ crescita annuale % 2,45% utilizzazione annuale m³ utilizzazione della crescita annuale % 59% proprietà privata 64%
8 Espansione: forte sul versante sud, soprattutto nella fascia montana al di sopra della zona dei frutteti; minore su quello nord Forse in rallentamento (sostegno all agricoltura montagna) % bosco per fasce altimetriche Piemonte 14,4% 39,5% 75,4% 78,9% 33,7% Valle d Aosta 0,0% 32,5% 63,2% 65,3% 62,5% Lombardia 6,0% 56,1% 82,1% 76,1% 39,0% Trentino Alto Adige 16,6% 45,5% 64,3% 77,0% 69,6% Veneto 3,9% 54,0% 74,1% 74,2% 49,5% Friuli V.G. 14,2% 78,3% 89,9% 75,5% 29,8% totale 16,6% 45,5% 64,3% 77,0% 51,0%
9 Lo stato delle foreste alpine Boschi quasi completamente seminaturali (quasi assenti piantagioni e specie introdotte); in prevalenza misti e pluristratificati Forte aumento della consistenza (biomassa) del bosco Il bosco alpino è attualmente utilizzato su ca 2/3 della superficie, anche se in parte in modo molto estensivo. Forte differenza fra versante nord e sud % foreste Francia 40,5% Italia 48,2% Svizzera 30,2% Liechtenstein 48,3% Austria 52,7% Germania 40,4% Slovenia 68,0% Alpi 45,7% Pratiche colturali assenti Pratiche colturali minimali Pratiche colturali classiche Altro Piemonte 25,2% 62,0% 7,4% 5,3% Valle d Aosta 54,9% 43,6% 1,5% 0,0% Lombardia 39,5% 35,7% 19,9% 5,0% Alto Adige 11,2% 35,1% 49,4% 4,3% Trentino 24,2% 15,5% 58,4% 1,9% Veneto 16,5% 48,9% 32,4% 2,2% Friuli V.G. 61,4% 26,8% 7,8% 3,9% totale 30,1% 41,8% 24,2% 4,0%
10 Conservazione natura Natura 2000 % Austria 8644,28 15,8% Germania 2511,75 22,7% Francia 9181,06 22,5% Italia 14436,87 27,7% Slovenia 2791,19 41,8% Alpi UE 37565,15 22,7% Il 22% della superficie che fa capo all UE della Convenzione rientra in Natura 2000 (rete della biodiversità), con % maggiori in Slovenia e Italia. Il bosco costituisce 55% dell area Natura Austria (81%), Slovenia e Germania (70%) hanno siti caratterizzati da foreste. Il 25% dell area forestale è in Natura % della superficie forestale è certificata PEFC o FSC: Liechtenstein (98% FSC), Germania (67% PEFC), Austria (62% PEFC) e Svizzera (49% PEFC)
11 Produzione legnosa - È la sola funzione che crea reddito per il proprietario - Mercato europeo/globale: Italia paese importatore - Legno: materia prima dello sviluppo sostenibile - rinnovabile, prodotto nell ambito di una gestione multifunzionale - basso impatto nella produzione, lavorazione e smaltimento - elevate proprietà tecnologiche rispetto e basso peso - Energia: legna da ardere e cippato (da foresta e da I lavorazione) - legna: da latifoglie e residui di utilizzazione; difficile da quantificare; tuttora importante; autoproduzione, uso civico, mercato grigio - cippato: basso valore (all imposto 5-10% di legna, legname); logistica della produzione è essenziale
12 Simulazione: valori provincia di Trento proiettati sull area forestale alpina Gestione Forestale Sostenibile: multifunzionalità, attenzione a paesaggio e conservazione natura, buona dotazione infrastrutturale e organizzativa (imprese forestali); utilizzazione 60% incremento annuale m³ utilizzati posti lavoro filiera forestale cippato da foresta t cippato da segherie t totale cippato legna da ardere tot biomassa energia Gwh
13 Stoccaggio carbonio, assorbimento CO 2 La biomassa delle foreste alpine è costituita essenzialmente da carbonio (oltre 50% della massa): la quantità stoccata è pari a 650 milioni di t (si considera solo quella della biomassa epigea: altro carbonio è stoccato inoltre nelle radici, lettiera e suolo forestale La ricrescita annuale del bosco porta all assorbimento di un ingente quantità di CO 2 : circa 60 milioni di t (oltre 16 milioni t C) Nella contabilizzazione ai fini dell accordo di Kyoto vengono detratte le utilizzazioni (60% della ricrescita), anche se il legno strutturale viene sottratto al ciclo per vari decenni.
14 Nuove sfide per le foreste alpine (specialmente versante sud e ovest) - Espansione del bosco su terreni abbandonati dall agricoltura in media-alta montagna (zootecnia) forte impatto su agricoltura, paesaggio, biodiversità (agricoltura estensiva), turismo: servizi ecosistemici, contributi, sviluppo rurale -foreste di neoformazione (sp. pioniere, latifoglie) e nuovi proprietari forestali (inurbamento, demografia) proprietari non residente, addetti ad attività non agricole, scarsa capacità manuale, poco interesse alla gestione forestale, legame culturale invece che materiale con il bosco cooperazione, imprese terziste per la realizzazione degli interventi
15 Nuove sfide (2) I boschi crescono in estensione e in consistenza: buon potenziale per le biomasse forestali Utilizzazione e gestione sostenibili comportano investimenti in infrastrutture (soprattutto strade: costose e talora oggetto di controversie), meccanizzazione appropriata, formazione di imprese, operatori e proprietari C è un area forestale crescente in cui non si fa alcuna gestione per problemi di accessibilità, costi, interesse e frazionamento della proprietà: si tratta di boschi per lo più giovani ma molto dinamici e di buona npotenzialità Problemi più forti nel versante sud ma presnti su tutto il territorio alpino
16 Grazie dell attenzione
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