STATUTO PROVINCIALE SEZ P A V I A -ONLUS ART. 1 GENERALITA

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1 Associazione Nazionale Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale Iscritta al n. 161/2002 del Registro delle Persone Giuridiche presso l UfficioTerritoriale del Governo Roma Firmissima est inter pares amicitia STATUTO PROVINCIALE SEZ P A V I A -ONLUS ART. 1 GENERALITA 1 E costituita l Associazione di volontariato denominata Associazione Nazionale Vigili del fuoco del Corpo Nazionale di seguito Associazione Nazionale VVF Sezione di PAVIA.ONLUS. La qualificazione di Organizzazione di Volontariato e l acronimo di ONLUS che ne deriva rappresenta un peculiare segno distintivo, ed a tale scopo devono essere inseriti in ogni comunicazione e manifestazioni esterne. I contenuti e la struttura dell Associazione sono ispirati a principi di solidarietà, trasparenza e democrazia che consentono l effettiva partecipazione della compagine associativa alla vita dell Associazione stessa. L Associazione è apartitica, non ha fini di lucro e persegue il fine della solidarietà civile, sociale e culturale. Essa si ispira ai principi e ai valori della costituzione italiana. La sua durata è illimitata. 2 L Associazione ha la sede sociale in PAVIA Viale Campari 34 presso il Comando Provinciale Vigili del Fuoco, l Associazione può comunque variare la propria sede sociale senza dover modificare il presente statuto, può costituire sedi staccate anche in altre località della stessa provincia. Essa opera in accordo alle direttive generali della Direzione Nazionale dell Associazione Nazionale Vigili del Fuoco del Corpo nella quale si riconosce e si configura quale Sezione Provinciale della stessa, pur avendo autonomia gestionale e patrimoniale e propria forma costitutiva. ART. 2 FINALITA ED ATTIVITA * 1 L Associazione si propone i seguenti scopi: a) Perseguire esclusivamente finalità di solidarietà sociale nei confronti delle persone svantaggiate in ragione di condizioni fisiche, economiche,sociali e familiari. b) promuove e cementa i vincoli di amicizia, di colleganza e di solidarietà tra i vigili del fuoco in congedo e in servizio, nonché fra loro e gli appartenenti ad altre associazioni aventi scopi affini; c) tenere vivi tra i Soci i valori di solidarietà sociale fra gli uomini, il ricordo delle tradizioni dei Corpi del Vigili del Fuoco, la memoria storica di coloro che sono caduti nell adempimento del loro servizio; d) svolgere nei limiti statutari ogni forma di assistenza morale, socio assistenziale,solidarietà sociale, culturale, ricreativa e sportiva a favore di chi ne richieda l opera, promuovendo tutte le iniziative a tale scopo necessarie. e) svolgere attraverso i Soci attività di volontariato, nonché di informazione, formazione e addestramento in materia di sicurezza, di difesa civile e di protezione civile in favore dei cittadini, Enti pubblici, privati, associazioni e persone svantaggiate in ragione di condizioni fisiche economiche sociali o familiari; f) svolgere attività di collaborazione, anche mediante convenzioni con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, secondo le forme e i modi indicati dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile. Più in generale, l Associazione può istituire rapporti di collaborazione, anche in forma di convenzione o gemellaggio, con altre associazioni ed Enti publici a livello internazionale e territoriale. g) Svolgere attività e tutela,promozione e valorizzazione delle cose di interesse artistico storico di cui la legge 1 giugno 1939 in particolare alla documentazione a automezzi storici del Corpo Nazionale VVF con la creazione e il mantenimento di musei Storici esistenti o in creazione; h) promuovere e valorizzare la tutela della natura e dell ambiente con attività informativa e giornate di studio nelle scuole e presso ogni struttura che richieda la nostra collaborazione Tutte le attività dell Associazione vengono svolte avvalendosi delle prestazioni personali, volontarie, gratuite dei propri soci. Non possono altresì essere svolte attività che risultino in contrapposizione a quelle del Corpo Nazionale o di sua specifica competenza. Art. 3 RAPPRESENTANZA In occasione di manifestazioni o celebrazioni del Corpo Nazionale VV.F. sia a livello centrale che periferico, nonché di altre Istituzioni, la Sezione Provinciale assumerà idonee iniziative che permettano ai Soci la loro partecipazione in rappresentanza dell Associazione. ART. 4 STENDARDO Lo stendardo della Sezione Provinciale avrà la forma della bandiera in uso presso il Corpo Nazionale VV.F., come indicato dalla struttura Nazionale. Nelle manifestazioni ufficiali lo stendardo interviene con Rappresentanza d Onore di tre Soci. In tale occasioni è consigliato indossare l abito sociale. 1

2 ART. 5 ABITO SOCIALE L abito sociale od altro indumento identificativo sono definiti dal Regolamento Nazionale. ART. 6 SOCI 1 I Soci hanno il dovere di: - versare la quota annuale associativa entro il termine stabilito dalle direttive nazionali ratificate dal Consiglio Provinciali; - partecipare alla vita e alle attività dell Associazione e cooperare al suo potenziamento morale e materiale; - mantenere un comportamento leale e dignitoso che non contraddica agli scopi del Sodalizio, non leda l onorabilità dell Associazione e degli organi sociali, nonché di tutti i soci; - rispettare le norme statutarie e regolamentari. I Soci hanno altresì il diritto di: - ricevere la tessera comprovante la sua qualità di socio; - collaborare alla realizzazione degli scopi dell Associazione; - godere dei benefici previsti. 2 L Associazione costituisce un elenco generale degli iscritti, da far confluire poi nell albo Nazionale, e provvede alla consegna della tessera associativa. Il mantenimento della qualifica di Socio è subordinato al pagamento della quota associativa annuale la cui entità economica, comprensiva della quota nazionale, è stabilita dall Assemblea Provinciale dei Soci. 3 La domanda di ammissione a socio deve essere presentata al Consiglio Provinciale. Il Consiglio deciderà sull accoglimento o il rigetto dell ammissione dell aspirante, l ammissione decorre dalla data di deliberazione. Il rigetto della domanda di iscrizione deve essere comunicato per iscritto all interessato, specificando i motivi. In questo caso l aspirante Socio, entro trenta giorni ha la facoltà di presentare ricorso all Assemblea dei soci, che prenderà in esame la richiesta nel corso della sua prima convocazione. 4 Il numero dei soci è illimitato, i soci hanno tutti parità di diritti e di doveri e sono tutti eleggibili secondo le modalità del presente Statuto e dalle eventuali norme regolamentari e a tutti spetta l elettorato attivo e passivo. L adesione all Associazione è a tempo indeterminato e non può essere disposta per un periodo temporaneo. 5 La qualità di socio si perde: a) per morte; b) per morosità; c) dietro presentazione di dimissioni scritte; d) per esclusione. Perdono la qualità di soci per esclusione coloro che si rendono colpevoli di atti di indisciplina e/o comportamenti scorretti ripetuti che comportano violazione di norme statutarie o regolamentari interni. La perdita del diritto all uso della tessera e del distintivo, comporta l obbligo di restituzione dei medesimi all Associazione. La stessa scade ogni anno il 31 dicembre qualunque sia la data di iscrizione. 6 Non possono far parte dell Associazione colore che : - siano stati destituiti dai ruoli del Corpo Nazionale VV.F. o di altre organizzazioni pubbliche; - abbiano riportato condanne penali; - siano stati espulsi in precedenza dall Associazione. Il Socio che successivamente alla sua iscrizione risulti non avere o aver perduto i requisiti di ammissione, viene cancellato dall albo generale degli iscritti e dall elenco della Sezione Provinciale. ART. 7 LE CATEGORIE DEI SOCI L Associazione è costituita dalle seguenti categorie di Soci: - D ONORE - BENEMERITI - EFFETTIVI - SOSTENITORI a) SOCI D ONORE E attribuita la qualifica di Socio d Onore, previo consenso degli interessati, su proposta del Consiglio Provinciale e ratifica dell Assemblea dei Soci e della Direzione Nazionale: - al personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco in servizio e fuori servizio decorato di medaglia d oro o d argento al valore civile ed alla persone parimenti decorate o insignite di altri riconoscimenti di pari dignità o che abbiano titoli di particolare benemerenza nei riguardi del Corpo o dell Associazione; - ai famigliari deceduti per causa di servizio. 2

3 b) SOCI BENEMERITI Sono Soci benemeriti i soci fondatori dell Associazione. Su proposta del Consiglio Provinciale e relativa ratifica assembleare, possono essere nominati soci benemeriti, previa accettazione degli stessi, coloro che abbiano dato un contributo determinante e sostanziale allo sviluppo dell Associazione, anche se non appartenenti al C. N. VV.F. c) SOCI EFFETTIVI Sono Soci effettivi tutti coloro che fanno domanda d iscrizione e versano la relativa quota secondo le procedure previste. Tale categoria comprende : a) il personale del C. N. VV.F. che ha lasciato il servizio per raggiunti limiti di età o per altri motivi non in contrasto con i requisiti richiesti; b) il personale in servizio per ogni effetto nei ruoli del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco c) gli ex vigili ausiliari e i volontari iscritti nelle liste del Comando Provinciale e i cittadini chiamati ad espletare il servizio civile nel Corpo Nazionale VVF i quali non svolgano servizio attivo nel Corpo. Ai Soci di cui alla lettera b) si applicano le disposizioni del presente Statuto nei limiti compatibili con il loro stato di dipendenti del Corpo Naz.VVF d) SOCI SOSTENITORI Sono Soci sostenitori coloro che fanno domanda d iscrizione e versano la relativa quota. Sono ammessi a far parte di tale categoria: - i famigliari degli iscritti alle precedenti categorie; - i famigliari dei colleghi deceduti non per causa di servizio; - gli ex atleti che hanno praticato attività sportiva nel Corpo VV.F. COLLABORATORI SIMPATIZZANTI Possono altresì essere individuati dei collaboratori simpatizzanti ; la cui opera è a titolo gratuito, i quali non hanno il diritto di elettorato attivo e passivo, ma sono informati sulle iniziative che di volta in volta vengono intraprese dall Associazione. ART. 8 SANZIONI DISCIPLINARI 1 A carico dei soci e dei Dirigenti Provinciali dell Associazione che contravvengono alle finalità e alle norme dello Statuto o Regolamento possono essere adottati i seguenti provvedimenti disciplinari: - richiamo semplice - censura; - sospensione per comportamento contrario alle norme dello statuto e ai doveri morali dell Associazione, nonché per atti che producano danni all Associazione; - espulsione per gravi infrazioni o per atteggiamenti contrari ai principi dell Associazione. 2 Il provvedimento di richiamo semplice è adottato dal Presidente Provinciale, nonché dal Presidente Nazionale per Il solo Presidente Provinciale. 3 La censura, nel caso di più richiami, viene adottata dal Presidente Provinciale, mentre per il Presidente Provinciale viene adottata dalla Direzione Nazionale. 4 I provvedimenti di sospensione ed espulsione dei Soci sono adottati dal Presidente Nazionale su proposta documentata del Consiglio Provinciale, sentita la Direzione Nazionale, mentre per il Presidente e i componenti del Consiglio Provinciale, i provvedimenti sono adottati dalla Direzione Nazionale. ART. 9 RICORSI 1 Avverso l adozione del provvedimento di richiamo o di censura, adottato dal Presidente, il Socio può presentare ricorso, al Consiglio Provinciale. Esso deve essere presentato in forma scritta, entro 30 giorni dalla notifica del primo provvedimento, al Segretario Provinciale dell Associazione. 2 Avverso l adozione del provvedimento di sospensione o di espulsione il Socio può presentare ricorso al Collegio Nazionale dei Probiviri. 3

4 3 Avverso l adozione dei provvedimenti disciplinari nei confronti del Presidente o dei componenti il Consiglio Provinciale è ammesso ricorso al Collegio Nazionale dei Probiviri. 4 Tutti i ricorsi per il Collegio Nazionale dei Probiviri debbono essere presentati per iscritto al Segretario Nazionale entro 30 giorni dalla notifica del primo provvedimento. Tutti i ricorsi sospendono temporaneamente i provvedimenti adottati. ART.10 STRUTTURA L Associazione si articola come segue: - Sede locale. Essa viene costituita di norma a livello locale ( zona sede di distaccamento VV.F.) e viene inquadrata nella sede provinciale e funge da punto di coordinamento; - Sede Provinciale. Viene costituita di norma a livello di Capoluogo di Provincia. La Sede dell Associazione Provinciale, denominata Sezione, raccoglie tutti i soci residenti nel territorio della Provincia. Essa inquadra tutte le Sedi Locali eventualmente costituite gestendone l Amministrazione in forma unitaria. ART.11 ORGANI SOCIALI DELL ASSOCIAZIONE 1 Organi sociali dell Associazione sono: a) l Assemblea dei Soci; b) il Consiglio Provinciale; c) il Presidente; d) il Consiglio dei Revisori dei Conti. 2 Tutte le cariche sociali sono conferite a titolo gratuito e una durata di quattro anni, ed attribuiscono solo il diritto al rimborso delle spese effettivamente sostenute per conto e nell interesse dell Associazione. L Associazione nell esercizio delle proprie funzioni deve raccordarsi, attraverso il Presidente e il Consiglio, con il Coordinatore Regionale. ART. 12 L ASSEMBLEA DEI SOCI 1 L Assemblea è composta da tutti i Soci dell Associazione, essa è convocata dal Consiglio Provinciale ed è di regola presieduta dal Presidente. La convocazione è fatta in via ordinaria, per iscritto, almeno una volta all anno per l approvazione del bilancio consuntivo e preventivo e, comunque ogni qualvolta si renda necessario per le esigenze dell Associazione. La convocazione può avvenire anche su richiesta di almeno 3 componenti del Consiglio Provinciale o di un decimo dei Soci : in tal caso l avviso di convocazione deve essere reso noto entro 15 giorni dal ricevimento della richiesta e l Assemblea deve essere tenuta entro 30 giorni dalla convocazione. 2 L Assemblea ordinaria viene convocata per : a) l approvazione del programma e del bilancio di previsione per l anno successivo; b) l approvazione della relazione di attività e del rendiconto economico ( bilancio consuntivo) dell anno precedente ( entro il 30 aprile dell anno seguente); c) l esame delle questioni sollevate dai richiedenti o proposte dal Consiglio; d) approvare gli indirizzi e il programma del Consiglio; e) ratificare i provvedimenti di competenza dell Assemblea adottati dal Consiglio per motivi d urgenza; f) sulla base delle indicazioni del Consiglio fissa l ammontare della quota associativa annuale, comprensiva della quota spettante alla struttura nazionale ed eventuali altri contributi a carico dei Soci quale forma di partecipazione alla vita dell'associazione, senza per questo instaurare un rapporto di partecipazione patrimoniale. 3 In sede congressuale l Assemblea dei Soci elegge ogni quattro anni : - i componenti il Consiglio Provinciale: - i componenti del collegio dei Revisori dei Conti. Di ogni assemblea deve essere redatto il verbale da inserire nel registro delle Assemblee dei Soci. Le decisioni dell Assemblea Provinciale e gli indirizzi assunti democraticamente ed emanati dagli organi dell Associazione Nazionale sono vincolanti per tutti i Soci. 4 L Assemblea straordinaria viene convocata per la discussione delle proposte di modifica dello Statuto o di scioglimento o liquidazione dell Associazione. L avviso di convocazione è inviato individualmente,per iscritto, ai Soci almeno 15 giorni prima dalla data stabilita; è anche reso pubblico nella Sede sociale e deve contenere l ordine del giorno. 4

5 5 In prima convocazione, l Assemblea ordinaria è regolarmente costituita con la presenza della metà più uno dei soci presenti in proprio o con delega scritta. La seconda convocazione deve avvenire almeno il giorno successivo alla prima ed è valida indipendentemente dal numero dei Soci presenti in proprio o con delega. Le deliberazioni dell Assemblea ordinaria sono adottate a maggioranza semplice dei presenti. Ogni aderente può essere assegnatario in proprio di massimo due deleghe scritte. Per le deliberazioni riguardanti le modifiche dello Statuto, lo scioglimento e la liquidazione dell Associazione, sono richieste le maggioranze successivamente indicate. Il voto palese adottato per alzata di mano è valido per l approvazione dei più disparati argomenti, salvo i casi riguardanti le singole persone ( elezione degli organi sociali ) allorchè si deve procedere con voto segreto espresso mediante scheda. ART. 13 CONSIGLIO PROVINCIALE 1 Il numero dei componenti è composto da un minimo di 5 membri ad un massimo di 9 membri nominati, in sede congressuale, dall Assemblea; esso dura in carica quattro esercizi sociali ed i suoi componenti sono rieleggibili. 2 Il Consiglio cura lo sviluppo della Sezione Provinciale secondo le direttive generali dell Associazione territoriale e le direttive generali degli Organi Nazionali che si impegna a rispettare, promuovendo altresì nelle forme migliori l assistenza morale, culturale, ricreativa dei Soci e si avvale, eventualmente, di appositi collaboratori che provvede a nominare per una più efficace attuazione della singole attività ricreative, assistenziali e culturali. Il Consiglio si riunisce, su convocazione del Presidente, almeno una volta ogni tre mesi e quanto ne faccia richiesta almeno 1/3 dei componenti. Alle riunioni possono essere invitati a partecipare, con voto consuntivo, esperti esterni e rappresentanti di eventuali coordinamenti interni di lavoro. Viene altresì invitato a partecipare, oltre al Presidente dei Revisori dei Conti, il Referente designato dal Comandante Provinciale per la tenuta dei rapporti con L Associazione. Le riunioni del Consiglio sono valide quando è presente la maggioranza dei suoi componenti eletti. Di ogni riunione deve essere redatto il verbale da iscrivere nel registro delle riunioni del Consiglio. 3 Compete al Consiglio: a) compiere tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione; b) fissare le norme per il funzionamento dell Associazione; c) sottoporre all approvazione dell Assemblea il bilancio preventivo e consuntivo entro la fine del mese di aprile dell anno successivo; d) determinare il programma di lavoro in base alle linee di indirizzo contenute nel programma generale approvato dall Assemblea, promuovendo e coordinando l attività e autorizzando la spesa; e) eleggere nella sua prima riunione il Presidente; nominare il V. Presidente, il Tesoriere e il Segretario, su proposta del Presidente. f) si raccorda nell esercizio delle sue funzioni,attraverso il presidente,con il Coordinatore Regionale, quale centro delle attività progettuali ed organizzative svolte dalle Sezioni nel territorio di propria competenza. Il Tesoriere è il responsabile della gestione amministrativa e finanziaria e cura la tenuta dei libri contabili. Cura la redazione dei bilanci consuntivi e preventivi sulla base delle determinazioni del Consiglio. Stante i compiti affidati al Tesoriere è conferito potere di operare con banche ed uffici postali, ivi compresa la facoltà di aprire o estinguere conti correnti, firmare assegni di traenza, effettuare prelievi, girare assegni per l incasso e comunque eseguire ogni e qualsiasi operazione inerente le mansioni affidategli dagli organi statutari. Il Segretario è il responsabile della redazione dei verbali delle sedute di Consiglio e di Assemblea che trascrive negli appositi libri affidati alla sua custodia, unitamente all elenco dei Soci. E altresì responsabile del trattamento dei dati personali di cui alla legge 675/96 da trascrivere in apposito libro. f) accogliere o respingere le domande degli aspiranti Soci ; g) istituire gruppi o sezioni di lavoro; h) valutare le richieste degli organi nazionali e i propri fabbisogni di funzionamento e determinare l ammontare della quota sociale per la prima iscrizione e i successivi rinnovi. 4 Il Consiglio Può delegare al Presidente o a un Comitato Esecutivo, l ordinaria amministrazione. Le riunioni dell eventuale Comitato devono essere verbalizzate nell apposito registro. Le deliberazioni sono prese a maggioranza dei presenti. 5 Nell intervallo tra un elezione e l altra, i componenti che vengono a mancare per qualsiasi motivo, sono sostituiti dai primi dei non eletti, in ordine di graduatoria nella precedente votazione. Esaurita la disponibilità di tali Soci,il consiglio potrà completare il proprio mandato se perlomeno viene mantenuto il numero minimo di cinque membri rispetto ai sette normalmente previsti. In mancanza di ciò si dovrà, nel più breve termine possibile, convocare l Assemblea per nuove elezioni. Tale convocazione compete al Presidente, se non tra i dimissionari, o al componente più anziano dei consiglieri rimasti in carica. 5

6 (Nota In alternativa, l Assemblea potrebbe essere convocata per valutare l opportunità di cooptare attraverso votazione i soli componenti mancanti senza procedere al rinnovo globale. ) Coloro che sono stati chiamati a far parte del citato organismo scadranno dalla loro carica allo scadere del mandato quadriennale di cui è stato inizialmente investito il Consiglio Provinciale. 6 I componenti del Consiglio decadono dalla loro carica : a) quando perdono la qualità di Soci; b) quando siano assenti ingiustificati per tre riunioni consecutive. Il Consiglio preso atto della decadenza dovrà darne comunicazione scritta, entro 10 giorni, all interessato; c) per negligenza grave nello svolgimento della propria funzione accertata con il voto di almeno 2/3 dei componenti del Consiglio. Tale provvedimento è oggetto di verifica assembleare; d) per fine mandato. Art. 14 PRESIDENTE 1 Il Presidente è eletto dal Consiglio Provinciale tra i suoi componenti a maggioranza dei voti: Il Presidente : - ha la firma e la rappresenta sociale e legale dell Associazione nei confronti di terzi e in giudizio; - è autorizzato ad eseguire incassi e accettare donazioni di ogni natura e di qualsiasi tipo da Pubbliche Amministrazioni, Enti, Istituzioni e da privati, rilasciandone liberatorie quietanze; - è autorizzato ad operare con banche e uffici postali, ha la facoltà di aprire o estinguere conti correnti, firmare assegni di traenza, effettuare prelievi, girare assegni per l incasso e comunque eseguire ogni e qualsiasi operazione inerente la gestione sociale. Ha la firma libera e disgiunta dal Tesoriere per importi il cui limite massimo viene definito dal Consiglio Provinciale; - ha la facoltà di nominare avvocati e procuratori nelle liti attive e passive riguardanti l Associazione di fronte a qualsiasi Autorità Giudiziaria e Amministrativa; - convoca e presiede le riunioni del Consiglio e dell eventuale Comitato Esecutivo; - in caso di necessità e di urgenza assume i provvedimenti di competenza del Consiglio, sottoponendoli a ratifica nella prima riunione successiva. 2 Il Presidente promuove, di concerto con il Segretario, tutte le iniziative che ritiene siano utili al raggiungimento delle finalità statutarie dell Associazione. In caso di assenza, di impedimento o di cessazione, le relative funzioni sono svolte dal V. Presidente. Di fronte ai Soci, a terzi, a tutti i pubblici uffici, il V. Presidente è delegato alla firma degli atti del Presidente assente per impedimento o cessazione. ART. 15 COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI 1 L Assemblea elegge, in sede congressuale, il Collegio dei Revisori dei Conti, costituito da 3 componenti effettivi e da 2 supplenti e quando la legge lo impone, tra gli iscritti al Registro dei Revisori Contabili. Il Collegio dei Revisori dei Conti : - elegge tra i suoi componenti il Presidente, che può partecipare alle riunioni del Consiglio Provinciale; - esercita i poteri e le funzioni previste dalle leggi vigenti per i Revisori dei Conti; - agisce su propria iniziativa, su richiesta di uno degli organi sociali oppure su segnalazione di un socio; - con relazione scritta riferisce annualmente all Assemblea la situazione amministrativa e contabile dell Associazione e provvede alla relativa trascrizione nell apposito registro dei Revisori dei Conti. 2 L incarico di Revisore dei Conti è incompatibile con qualsiasi altra carica sociale. Delle proprie riunioni i Revisori dei Conti redigono apposito verbale. ART. 16 PATRIMONIO, ESERCIZIO SOCIALE E BILANCIO. 1 L esercizio sociale decorre dal 1 gennaio al 31 dicembre di ogni anno. Le entrate dell Associazione sono costituite da: a) quote associative; b) contributi di Soci e simpatizzanti; c) contributi di privati, dello Stato, di Enti, di Organismi internazionali, di Istituzioni Pubbliche finalizzati al sostegno di specifiche e documentate attività o progetti; d) donazioni e lasciti testamentari; e) rimborsi derivanti da convenzioni; f) entrate derivanti da eventuali attività commerciali e produttive marginali; g) ogni altra entrata che a qualsiasi titolo pervenga all Associazione. 6

7 2 Le quote sociali non sono trasferibili. In caso di dimissioni, esclusione o morte di un Socio, la sua quota sociale rimane di proprietà dell Associazione. Ogni anno devono essere redatti, a cura del Consiglio Provinciale, i bilanci preventivo e consuntivo da sottoporre all approvazione dell Assemblea. I bilanci devono essere portati a conoscenza del Collegio dei Revisori dei Conti almeno 30 giorni prima della presentazione all Assemblea, conformemente a quanto stabilito dal Codice Civile e dalle disposizioni vigenti in materia. Gli avanzi di gestione residuanti dall attività annuale devono essere impiegati per la realizzazione dei fini sociali. Durante la vita dell Associazione è vietata la distribuzione in qualsiasi forma anche indiretta, nel rispetto del comma 6 dell art. 10 del D.L. 4 dicembre 1997 n. 46, di utili e avanzi di gestione nonché di fondi, riserve o capitali, fatti salvi i casi imposti o previsti dalla legge. ART.17 MODIFICHE ALLO STATUTO SCIOGLIMENTO DELL ASSOCIAZIONE 1 Le proposte di modifica allo Statuto possono essere presentate all Assemblea straordinaria da uno degli organi o da almeno un decimo dei Soci. Le relative deliberazioni sono approvate dall Assemblea con la presenza di almeno due terzi dei Soci e il voto favorevole della maggioranza dei presenti. 2 Lo scioglimento, la cessazione ovvero l estinzione e quindi la liquidazione dell Associazione,può essere proposta dal Consiglio Provinciale e approvata con il voto favorevole di almeno tre quarti dei Soci, dall Assemblea straordinaria convocata con specifico ordine del giorno. I beni che residuano dopo l esaurimento della liquidazione, sono devolute ad altre organizzazioni di volontariato operante in identico o analogo settore, secondo le indicazioni dell Assemblea, che nomina il liquidatore e comunque secondo il disposto dell articolo 5 comma 4 della legge n.266/91, salvo diversa destinazione imposta dalla legge. In nessun caso possono essere distribuiti beni, utili, riserve o capitali ai Soci. ART. 18 NORME DI FUNZIONAMENTO Le norme di funzionamento eventualmente predispose dal Consiglio Provinciale, tramite la redazione di appositi regolamento, e approvate dall Assemblea, saranno rese note per mezzo di copia affissa all albo avvisi esposto nella Sede sociale. I Soci possono richiedere copia personale. ART. 19 FORO COMPETENTE Avendo questa Associazione sede in _PAVIA, per tutte le controversie si elegge il Foro competente di _PAVIA. SEZIONE di PAVIA - O.N.L.U.S. V.le Campari n 34 Tel. 0382/4396 Fax 0382/ anvvf-prov.pv@libero.it Registro Regionale delle Organizzazioni di Volontariato Sez.Prov. Pavia Atto 7454 DR.del Prog.PV-167 7