Deliberazione n. 253

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Deliberazione n. 253"

Transcript

1 Protocollo RC n. 8367/13 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 22 MAGGIO 2013) L anno duemilatredici, il giorno di mercoledì ventidue del mese di maggio, alle ore 16,15, nella Sala delle Bandiere, in Campidoglio, si è adunata la Giunta Capitolina di Roma, così composta: 1 ALEMANNO GIOVANNI.. Sindaco 2 BELVISO SVEVA.... Vice Sindaco 3 BARBUSCIA BARBARA... Assessore 4 BORDONI DAVIDE... 5 CAVALLARI ENRICO CORSINI MARCO DE PALO GIANLUIGI.. 8 FUNARI LUCIA.. Assessore 9 GASPERINI DINO. 10 GHERA FABRIZIO LAMANDA CARMINE SENSI ROSELLA 13 SPENA MARIA... Sono presenti il Vice Sindaco e gli Assessori Barbuscia, Bordoni, Corsini, De Palo, Funari, Gasperini, Ghera, Lamanda e Spena. Partecipa il sottoscritto Segretario Generale Dott. Liborio Iudicello. (O M I S S I S) Deliberazione n. 253 Riorganizzazione dei servizi erogati nelle Case di Riposo di Roma Capitale. Progetto di assistenza domiciliare a favore degli anziani ospiti delle strutture residenziali capitoline. Premesso che, con l approvazione delle deliberazioni della Giunta Capitolina n. 103 del 6 aprile 2011 e n. 183 del 4 luglio 2012, è stato avviato un processo di riorganizzazione dei servizi erogati a favore degli anziani, ospitati nelle strutture residenziali di Roma Capitale; Che gli anziani in possesso dei requisiti previsti dalle deliberazioni del Commissario Straordinario, con i poteri del Consiglio Comunale, n. 1563/1986 e n. 42/2008, una volta ammessi ai predetti servizi, possono optare per soluzioni personalizzate, anche alternative alla istituzionalizzazione nelle Case di Riposo capitoline, ovvero trovare una sistemazione abitativa in autonomia o essere inseriti in una struttura residenziale privata, tra quelle individuate dall Amministrazione, sostenuti da un contributo economico erogato da Roma Capitale; Che i criteri di accesso stabiliti nelle citate deliberazioni del Commissario Straordinario n. 1563/1986 e n. 42/2008 per l accesso alle Case di Riposo, stabiliscono, tra l altro, che l anziano deve essere autosufficiente; Che l Amministrazione Capitolina gestisce attualmente quattro strutture residenziali per anziani: Roma 1, Roma 3, Casa Vittoria e Bruno Buozzi ;

2 2 Che agli anziani ospiti delle summenzionate strutture residenziali, vengono erogati oltre ai servizi di natura alberghiera, anche prestazioni di assistenza domiciliare; Che l anziano, tra l altro, pur se autosufficiente al momento dell accesso alla struttura, nel corso degli anni può aver bisogno di interventi assistenziali di intensità diversa; Che presso le strutture Roma 1 e Roma 3, sono presenti oltre al modulo ordinario di accoglienza, i cosiddetti moduli o reparti protetti, in coerenza con quanto previsto nella D.G.R. n. 1305/2004 come modificata dalla D.G.R. n. 39/2012; Che agli anziani parzialmente autosufficienti ospitati nei moduli protetti all interno delle strutture capitoline, vengono offerti servizi assistenziali di intensità diversa e che comprendono anche l assistenza infermieristica e le prestazioni sanitarie domiciliari, erogate dalle Aziende Sanitarie territorialmente competenti; Che, l Amministrazione ha sottoscritto Protocolli d Intesa e Convenzioni con le ASL competenti proprio al fine di offrire agli anziani ospiti nelle Case di Riposo i servizi sanitari domiciliari (CAD) cui hanno diritto; Che, con deliberazione della Giunta Capitolina n. 355/2012, è stato approvato il nuovo modello di erogazione dei servizi domiciliari in favore di anziani, disabili e minori, provvedendo, tra l altro, ai fini della programmazione della spesa, all adeguamento dei corrispettivi da riconoscere agli operatori dell assistenza domiciliare; Che anche nell ambito della riorganizzazione dei servizi di assistenza domiciliare prestati a favore degli anziani ospiti delle Case di Riposo, si ritiene indispensabile ridefinire il modello d intervento assistenziale, anche alla luce delle modifiche normative intervenute e, nel contempo, determinare i parametri economici dei corrispettivi riconosciuti agli operatori che svolgono l assistenza all interno delle suindicate strutture; Che, a tal fine, è stato elaborato il Progetto di assistenza domiciliare all interno delle strutture residenziali per anziani di Roma Capitale di cui all Allegato A al presente provvedimento che contiene gli elementi operativi per la riorganizzazione del servizio di cui trattasi e i parametri economici dei corrispettivi spettanti agli operatori che erogano le prestazioni socio-assistenziali; Che, per quanto riguarda la programmazione della spesa, occorre precisare, rispetto ai parametri economici approvati con la citata D.G.C. n. 355/2012, che nella fattispecie il calcolo del costo orario dell operatore, deve tener conto della necessità di assicurare la presenza, nelle 24 ore, del numero di operatori previsti dalla citata normativa regionale, in rapporto al numero di anziani presenti nella struttura, con l organizzazione di turni diurni, notturni e festivi e la corresponsione delle relative indennità; Che i costi della riorganizzazione in argomento, saranno finanziati non oltre le risorse disponibili in Bilancio derivanti dai fondi ordinari e dai residui vincolati del relativo centro di costo, cui resta subordinata l applicazione, in concreto, del presente provvedimento; Che, inoltre, il servizio residenziale offerto dalle Case di Riposo capitoline è compreso nei servizi a domanda individuale di cui al D.I. del 31 dicembre 1983 e alla D.A.C. n. 38/2012 per i quali l Amministrazione è tenuta a richiedere la contribuzione degli utenti che mensilmente versano, tramite apposito bollettino, l importo stabilito nella citata deliberazione Amministrazione Capitolina n. 38/2012 su un c/c presso la Tesoreria; Vista la L. n. 328/2000; Vista la Legge Regione Lazio n. 41/2003; Vista la deliberazione Giunta Regione Lazio n. 1305/2004 e ss.mm.ii.; Vista la deliberazione Giunta Comunale di Roma n. 8/2007; Vista la deliberazione G.R. n. 17/2011; Vista la deliberazione G.R. n. 39/2012;

3 3 Che in data 3 maggio 2013 il Dirigente della U.O. Terza Età e Case di Riposo, ai sensi e per gli effetti dell art. 49 del T.U.E.L. di cui al D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 e s.m. e i., ha espresso il parere che di seguito si riporta: Si esprime parere favorevole in ordine alla regolarità tecnico-amministrativa della proposta di deliberazione in oggetto. Il Dirigente F.to: O. Cherubini ; Che, in data 6 maggio 2013, il Direttore del Dipartimento Promozione dei Servizi Sociali e della Salute ha attestato ai sensi dell art. 29 del Regolamento degli Uffici e Servizi, come da dichiarazione in atti la coerenza della proposta di deliberazione in oggetto con i documenti di programmazione dell Amministrazione, approvandola in ordine alle scelte di natura economico-finanziaria o di impatto sulla funzione dipartimentale che essa comporta. Il Direttore F.to: A. Scozzafava ; Che, in data 14 maggio 2013, il Dirigente della XXIII U.O. della Ragioneria Generale ha espresso il parere che di seguito integralmente si riporta: Ai sensi e per gli effetti dell art. 49, comma 1, del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, si esprime parere favorevole in ordine alla rilevanza contabile della proposta di deliberazione di cui all oggetto. Il Dirigente F.to: M. L. Santarelli ; Che sulla proposta in esame è stata svolta, da parte del Segretario Generale, la funzione di assistenza giuridico-amministrativa, ai sensi dell art. 97, comma 2, del Testo Unico delle leggi sull ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e s.m. e i.; LA GIUNTA CAPITOLINA per i motivi espressi in narrativa, DELIBERA di approvare la riorganizzazione del servizio di assistenza domiciliare a favore degli anziani ospiti delle strutture residenziali di Roma Capitale, con la definizione dei costi relativi al servizio medesimo, come meglio specificato nell allegato A Progetto di assistenza domiciliare a favore degli anziani ospiti delle strutture residenziali capitoline, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

4 4 ALLEGATO A PROGETTO DI ASSISTENZA DOMICILIARE A FAVORE DEGLI ANZIANI OSPITI DELLE STRUTTURE RESIDENZIALI CAPITOLINE 1 DEFINIZIONE DEL SERVIZIO L Amministrazione Capitolina gestisce quattro strutture residenziali per anziani: Roma 1, Roma 3, Casa Vittoria e Bruno Buozzi, per un numero complessivo di 256 ospiti ai quali vengono erogati oltre ai servizi di natura alberghiera, anche le prestazioni di assistenza domiciliare. L accesso degli anziani alle suddette strutture è regolato dalle deliberazioni del Commissario Straordinario, con i poteri del Consiglio Comunale, n. 1563/1986 e n. 42/2008 e prevede, tra l altro, la condizione di autosufficienza dell anziano opportunamente certificata. L assistenza domiciliare offerta dalle strutture residenziali di Roma Capitale è erogata in conformità alle disposizioni contenute nella D.G.R. n. 1305/2004, come modificata dalla D.G.R. n. 39/2012, e deve assicurare alle predette strutture capitoline standard quali-quantitativi uniformi ed omogenei. Ogni intervento è finalizzato al mantenimento e al miglioramento delle condizioni di autonomia e benessere dell anziano, nonché ad una offerta complessiva in grado di soddisfare le esigenze del singolo. Lo stato di autosufficienza è condizione necessaria per l ammissione dell anziano alle strutture residenziali capitoline ma, nel tempo, lo stato di salute degli ospiti subisce modifiche. Per questo, anche la recente normativa regionale ha tenuto conto delle mutazioni delle condizioni dell anziano già ospitato in Casa di Riposo, prevedendo una diversa modulazione degli interventi assistenziali erogati nelle strutture residenziali per anziani: un modulo ordinario per gli ospiti anziani autosufficienti ed un modulo protetto per gli anziani parzialmente non autosufficienti. 2 MODULO ORDINARIO Il progetto assistenziale rivolto agli anziani ospiti delle strutture capitoline, in linea con l articolo 11, comma 1, lettera g), della L.R. n. 41/2003, prevede la predisposizione di un Piano Assistenziale Individuale (PAI) che indichi in particolare: gli obiettivi da raggiungere, i contenuti e le modalità degli interventi, finalizzati al mantenimento ed al recupero delle capacità fisiche, cognitive, relazionali e dell autonomia personale in coerenza con il progetto globale della struttura stessa. Il PAI viene predisposto sulla base degli elementi acquisiti al momento della presa in carico del singolo ospite e dal rapporto diretto e personale con l anziano, dai colloqui con la famiglia d origine e/o dalle informazioni provenienti dagli operatori territoriali eventualmente coinvolti nel caso. Il PAI è elaborato entro e non oltre i quindici giorni successivi all ammissione dell ospite nella struttura; viene redatto dall équipe (Responsabile della struttura, assistente sociale, operatore, ecc.) presente nella Casa di Riposo, nell ottica di una lettura globale dei bisogni dell ospite ed indica anche i tempi di attuazione degli interventi e gli obiettivi da raggiungere, la tipologia e l intensità della risposta assistenziale, le singole professionalità coinvolte nella sua attuazione e i compiti specifici del personale impegnato e la loro

5 5 azione, le prestazioni socio-assistenziali che la struttura fornisce ed ogni altro intervento necessario a conseguire i risultati attesi, il sistema di verifica, nonché i criteri di informazione e coinvolgimento dell anziano e del nucleo familiare di origine. L anziano deve produrre al momento della domanda di ammissione in struttura la certificazione medica richiesta dall Ufficio, attestante lo stato di autosufficienza, sulla base di tali condizioni verrà poi elaborato il PAI che sarà soggetto a verifiche periodiche. Il Piano assistenziale deve essere necessariamente aggiornato al verificarsi di mutamenti nella condizione dell anziano, informando la famiglia sul diverso bisogno assistenziale dell anziano e provvedendo all attivazione dei servizi territoriali interessati. Nel modulo ordinario l assistenza domiciliare residenziale prevede la presenza degli operatori 24 ore su 24, nel rapporto stabilito dalla normativa regionale, come riportato nella Tabella 1. Le attività espletate a favore degli anziani ospiti delle Case di Riposo Capitoline, sono quelle descritte al successivo punto Prestazioni socio-assistenziali offerte dalle strutture residenziali per anziani di Roma Capitale. 3 PRESTAZIONI SOCIO-ASSISTENZIALI OFFERTE Presso tutte le Strutture Residenziali di Roma Capitale il servizio di assistenza domiciliare è prestato, a seconda della diversa condizione di autosufficienza, nell intento di aiutare e stimolare l anziano ospite in ogni momento della giornata, per il soddisfacimento di tutti i bisogni della persona e perseguire l obiettivo del mantenimento e/o del recupero del benessere psicofisico dell anziano. L assistenza domiciliare nelle strutture per anziani di Roma Capitale, pur nel rispetto delle prestazioni tipiche del servizio, deve tenere necessariamente conto del contesto residenziale e comunitario nel quale si colloca, diverso dalla casa di abitazione. Al riguardo, infatti, occorre rilevare una particolare attenzione ai bisogni del singolo ospite, ma anche della comunità di riferimento di cui ciascun anziano è parte attiva, al fine di favorire positive dinamiche volte all integrazione tra gli ospiti della medesima struttura e al benessere di tutti. Le prestazioni, in coerenza con la normativa regionale in materia, si diversificano secondo il livello di intensità assistenziale rilevato nel PAI individuale anche in relazione al grado di autonomia e autosufficienza dell anziano. Diversi sono gli ambiti di intervento che possono essere individuati in quattro macro aree di riferimento: orientamento e accompagnamento per attività esterne alla struttura; stimolo e affiancamento per il mantenimento di livelli di autonomia; promozione di attività di gruppo per favorire socializzazione tra gli ospiti anche con il coinvolgimento delle realtà del territorio; interventi di assistenza personale di base. Le prestazioni possono, quindi, riguardare: accompagnamenti esterni per visite mediche e specialistiche, presso istituti previdenziali, posta, banche ecc. per disbrigo pratiche burocratiche; preparazione, con il coinvolgimento degli ospiti, di feste e eventi interni alla struttura e aperti al territorio; attivazioni di laboratori informativi e formativi per l occupazione del tempo libero e per il mantenimento di un adeguato livello di capacità;

6 6 attività di assistenza di base (sostegno nella pulizia personale e della camera, aiuto nella mensa, orientamento per l eventuale assunzione di farmaci). Quest ultima tipologia di prestazioni assume maggior rilevanza per quegli anziani che nel corso della loro permanenza in struttura, subiscono un decadimento fisico e psichico e per i quali sono stati individuati ambiti cosiddetti protetti (come meglio descritti al punto 4). Oltre alle attività di natura prevalentemente assistenziale, gli operatori collaborano alle iniziative ludico-ricreative organizzate dalla struttura, o alle altre attività finalizzate al mantenimento e al miglioramento delle abilità e capacità fisiche, cognitive e relazionali degli ospiti, nonché all integrazione sociale, con la collaborazione dell assistente sociale e dell educatore, figure professionali previste con una presenza programmata all interno della Casa di Riposo. Gli operatori impiegati nel servizio di assistenza domiciliare devono essere in possesso dei requisiti professionali previsti dalla normativa vigente e da ultimo dettate dalla D.G.R. n. 17/2011 concernente: Requisiti in deroga ai requisiti integrativi previsti dalla D.G.R. n. 1305/2004, Sezione residenziali e semiresidenziali per anziani, ai sensi dell art. 14, comma 4 della L.R. n. 41/2003. Il servizio di assistenza domiciliare a favore degli anziani ospitati nelle strutture è garantito 24 ore su 24 con l organizzazione delle presenze degli operatori addetti in turni di 6 ore ciascuno e di 12 ore per il servizio notturno (20,00 8,00) per 24 ore giornaliere, tutti i giorni inclusi i festivi. 4 MODULO PROTETTO Presso le strutture Roma 1 e Roma 3, sono presenti oltre al modulo ordinario di accoglienza, i Moduli Protetti in coerenza con quanto previsto nella D.G.R. n. 1305/2004 come modificata dalla D.G.R. n. 39/2012 nei quali sono ospitati per periodi limitati, gli anziani ricoverati divenuti parzialmente non autosufficienti, nelle more del loro trasferimento presso le strutture sociosanitarie. In caso di successiva e temporanea perdita della autosufficienza, documentata da certificazione medica salvo i casi di emergenza, l anziano ospite può essere trasferito nel modulo protetto dove riceverà l assistenza domiciliare integrata con i servizi sanitari erogati dal CAD della ASL di competenza. A tale proposito viene predisposto, in accordo con il CAD dell Azienda Sanitaria competente, un nuovo PAI che tenga conto della condizione di non autosufficienza dell anziano e preveda gli interventi sociosanitari resi a domicilio ed, in particolare: Visite domiciliari programmate, sia del medico di base dell assistito che del Medico specialista, ovvero dell infermiere professionale, del terapista della riabilitazione e dello Psicologo. All interno del modulo protetto, le attività prestate dagli operatori a favore dell anziano non autosufficiente hanno una intensità assistenziale di grado più elevato rispetto agli ospiti dei moduli ordinari, e sono finalizzate, comunque, al mantenimento e/o al recupero delle condizioni di autonomia residuali della persona.

7 7 Le attività prestate dagli operatori dell assistenza domiciliare, in coerenza con la normativa regionale in materia, sono rivolte a favore di anziani parzialmente non autosufficienti e riguardano in particolare: La pulizia personale e la vestizione degli ospiti; L assistenza nella sala mensa durante la colazione, il pranzo e la cena; Il riassetto del letto, del comodino e dell armadio personale; L attività indirizzata ad agevolare l approvvigionamento e la somministrazione dei medicinali prescritti dal medico curante e ad assicurare che gli ospiti seguano la cura prescritta dal medico; L accompagnamento dal medico di base, o presso i centri sanitari per accertamenti o per visite specialistiche; L accompagnamento per disbrigo di pratiche postali, bancarie, ecc.; L attività di socializzazione e relazione all interno e all esterno della struttura. Nell ambito dell assistenza domiciliare, le iniziative possono, inoltre, riguardare attività di socializzazione tese alla riabilitazione psicomotoria della persona, anche attraverso eventi, feste o ricorrenze, o tempo dedicato alla lettura e all informazione quotidiana, nonché all attivazione di laboratori tesi al coinvolgimento di altre realtà sociali del territorio e all integrazione dell anziano alla vita del quartiere. In attuazione del Protocollo d Intesa sottoscritto con la Prefettura di Roma, la Regione Lazio e la Provincia di Roma in data 2 aprile 2007, l anziano a seguito di specifico accertamento da parte della ASL competente, può rimanere ospite nel modulo protetto ed usufruire dei servizi domiciliari erogati dal CAD, fino al suo trasferimento presso una struttura prettamente sanitaria (RSA), come codificato dalla D.G.R. n. 39 del PROGRAMMAZIONE DELLA SPESA In relazione alla programmazione delle risorse economiche necessarie a coprire i costi del servizio, l Amministrazione in coerenza con quanto già avvenuto nell ambito della riforma dell assistenza domiciliare individuale in favore di anziani, disabili e minori di competenza dei Municipi di cui alla deliberazione della Giunta Capitolina n. 355/2012 intende allineare alla medesima deliberazione, i costi del servizio erogato all interno delle Case di Riposo capitoline, nel rispetto dei C.C.N.L. e della deliberazione Consiglio Comunale n. 135/2000. Occorre precisare, rispetto ai parametri economici approvati con la citata D.G.C. n. 355/2012, che le prestazioni effettuate dagli operatori sono rivolte ad un determinato numero di utenti contemporaneamente, in relazione al rapporto operatore/utenti stabilito dalla D.G.R. n. 1305/2004, la quale prevede, inoltre, che tali prestazioni devono essere assicurate nell arco delle 24 ore, come riportato nella Tabella 1. La presenza in ciascuna struttura delle altre figure professionali previste dalla normativa, è articolata secondo la programmazione settimanale delle attività, anche con riferimento ai PAI.

8 8 TABELLA 1 Struttura Residenziale Servizio Diurno Servizio Notturno Modulo Ordinario (anziani autosufficienti) Modulo Protetto (anziani parzialmente non autosufficienti) (per ogni turno di lavoro) (per ogni turno di lavoro) 1 operatore ogni 20 ospiti 1 operatore ogni 40 ospiti 1 operatore ogni 6 ospiti 1 operatore ogni 10 ospiti Il costo orario di ciascun operatore risulta così determinato, in funzione delle indennità riconosciute dal C.C.N.L. di settore (turnazione, lavoro notturno e festivo) e dalla normativa vigente, secondo gli importi riportati nella TABELLA 2: TABELLA 2 PARAMETRI COSTO ORARIO Figure Professionali Ctg. CCNL Costo h Responsabile E2 Euro 22,50 Educatore (1/20 diurno) D2 Euro 20,50 Operatore diurno C1 Euro 17,80 Operatore notturno C1 Euro 19,58 1 Indennità coordinamento e sostituzione 2 Spese generali di gestione ex DCC n. 135/2000 5% 12% L organizzazione del servizio di assistenza domiciliare all interno di ciascuna struttura capitolina (con riferimento al numero degli operatori, ai turni, alla programmazione delle presenze delle altre figure professionali ecc.) viene definita, con apposito provvedimento, dal Dirigente della U.O. Terza Età e Case di Riposo del Dipartimento Promozione dei Servizi Sociali e della Salute, ai fini del successivo affidamento del medesimo, nel rispetto della normativa vigente. 1 Tale percentuale è calcolata sul totale risultante dal prodotto del costo orario per le ore di servizio stabilite, considerando i turni e le sostituzioni come da contratto. 2 Le spese di gestione nella percentuale indicata, sono calcolate sul totale complessivo risultante al lordo della indennità di coordinamento e sostituzione.

9 9 L'On. PRESIDENTE pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato all'unanimità. Infine la Giunta, in considerazione dell'urgenza di provvedere, dichiara, all'unanimità, immediatamente eseguibile la presente deliberazione a norma di legge. (O M I S S I S) IL PRESIDENTE G. Alemanno S. Belviso IL SEGRETARIO GENERALE L. Iudicello

10 10 La deliberazione è stata pubblicata all Albo Pretorio dal al.. e non sono state prodotte opposizioni. La presente deliberazione è stata adottata dalla Giunta Capitolina nella seduta del 22 maggio Dal Campidoglio, lì.. p. IL SEGRETARIO GENERALE...

Deliberazione n. 163

Deliberazione n. 163 Protocollo RC n. 8938/12 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 6 GIUGNO 2012) L anno duemiladodici, il giorno di mercoledì sei del mese di giugno, alle ore 14,30,

Dettagli

Deliberazione n. 303

Deliberazione n. 303 Protocollo RC n. 16033/12 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 25 OTTOBRE 2012) L anno duemiladodici, il giorno di giovedì venticinque del mese di ottobre, alle

Dettagli

Deliberazione n. 240

Deliberazione n. 240 Protocollo RC n. 7334/13 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 22 MAGGIO 2013) L anno duemilatredici, il giorno di mercoledì ventidue del mese di maggio, alle ore

Dettagli

Deliberazione n. 158

Deliberazione n. 158 Protocollo RC n. 7277/11 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DELL 11 MAGGIO 2011) L anno duemilaundici, il giorno di mercoledì undici del mese di maggio, alle ore 14,45,

Dettagli

Deliberazione n. 286

Deliberazione n. 286 Protocollo RC n. 12205/11 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 4 AGOSTO 2011) L anno duemilaundici, il giorno di giovedì quattro del mese di agosto, alle ore 14,40,

Dettagli

Deliberazione n. 193

Deliberazione n. 193 Protocollo RC n. 11240/12 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 4 LUGLIO 2012) L anno duemiladodici, il giorno di mercoledì quattro del mese di luglio, alle ore 14,50,

Dettagli

Deliberazione n. 65. "Regolamento per la gestione e l'uso dei veicoli in dotazione a Roma Capitale".

Deliberazione n. 65. Regolamento per la gestione e l'uso dei veicoli in dotazione a Roma Capitale. Protocollo RC n. 13856/11 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 16 MARZO 2012) L anno duemiladodici, il giorno di venerdì sedici del mese di marzo, alle ore 13,35,

Dettagli

Deliberazione n. 189. Fissazione delle tariffe per il servizio di inumazione e di cremazione.

Deliberazione n. 189. Fissazione delle tariffe per il servizio di inumazione e di cremazione. Protocollo RC n. 8635/10 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA COMUNALE (SEDUTA DEL 25 GIUGNO 2010) L anno duemiladieci, il giorno di venerdì venticinque del mese di giugno, alle ore 12,00,

Dettagli

ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DELL 8 FEBBRAIO 2013)

ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DELL 8 FEBBRAIO 2013) Protocollo RC n. 2435/13 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DELL 8 FEBBRAIO 2013) L anno duemilatredici, il giorno di venerdì otto del mese di febbraio, alle ore 16,50,

Dettagli

Deliberazione n. 397

Deliberazione n. 397 Protocollo RC n. 19401/13 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 18 NOVEMBRE 2013) L anno duemilatredici, il giorno di lunedì diciotto del mese di novembre, alle ore

Dettagli

Deliberazione n. 378

Deliberazione n. 378 Protocollo RC n. 15399/09 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA COMUNALE (SEDUTA DEL 2 DICEMBRE 2009) L anno duemilanove, il giorno di mercoledì due del mese di dicembre, alle ore 14,45,

Dettagli

ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 2013)

ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 2013) Protocollo RC n. 21919/13 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 2013) L anno duemilatredici, il giorno di venerdì venti del mese di dicembre, alle ore

Dettagli

Deliberazione n. 115. Indirizzi finalizzati alla sospensione del Servizio delle Pubbliche Affissioni a carico dell'amministrazione Capitolina.

Deliberazione n. 115. Indirizzi finalizzati alla sospensione del Servizio delle Pubbliche Affissioni a carico dell'amministrazione Capitolina. Protocollo RC n. 5272/13 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 5 APRILE 2013) L anno duemilatredici, il giorno di venerdì cinque del mese di aprile, alle ore 13,00,

Dettagli

ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 1 FEBBRAIO 2013)

ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 1 FEBBRAIO 2013) Protocollo RC n. 1725/13 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 1 FEBBRAIO 2013) L anno duemilatredici, il giorno di venerdì uno del mese di febbraio, alle ore 13,05,

Dettagli

Deliberazione n. 203

Deliberazione n. 203 Protocollo RC n. 11807/12 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DELL 11 LUGLIO 2012) L anno duemiladodici, il giorno di mercoledì undici del mese di luglio, alle ore

Dettagli

Affidamento della gestione della Casa del Cinema alla Società Zètema Progetto Cultura S.r.l.

Affidamento della gestione della Casa del Cinema alla Società Zètema Progetto Cultura S.r.l. Protocollo RC n. 17069/10 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 22 DICEMBRE 2010) L anno duemiladieci, il giorno di mercoledì ventidue del mese di dicembre, alle

Dettagli

ALLEGATO 1 BANDO DI GARA PER LACREAZIONE DI UNA SHORT LIST DI FORNITORI DI SERVIZI DI CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DELLE DONNE

ALLEGATO 1 BANDO DI GARA PER LACREAZIONE DI UNA SHORT LIST DI FORNITORI DI SERVIZI DI CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DELLE DONNE ALLEGATO 1 BANDO DI GARA PER LACREAZIONE DI UNA SHORT LIST DI FORNITORI DI SERVIZI DI CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DELLE DONNE SERVIZI RIPARTITI PER TARGET DI RIFERIMENTO Centro diurno per

Dettagli

ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 29 GENNAIO 2014)

ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 29 GENNAIO 2014) Protocollo RC n. 148/14 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 29 GENNAIO 2014) L anno duemilaquattordici, il giorno di mercoledì ventinove del mese di gennaio, alle

Dettagli

Comune di Monchio delle Corti

Comune di Monchio delle Corti Comune di Monchio delle Corti PROVINCIA DI PARMA C.A.P. 43010 Tel. 0521.896521 Fax 0521.896714 Cod. Fisc. e Part. IVA 00341170348 REGOLAMENTO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ARTICOLO 1 Il Servizio di Assistenza

Dettagli

ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2014)

ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2014) Protocollo RC n. 27466/14 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2014) L anno duemilaquattordici, il giorno di martedì trenta del mese di dicembre, alle

Dettagli

"Progetto di sperimentazione di un nuovo modello di assistenza domiciliare per persone con disabilità e anziani".

Progetto di sperimentazione di un nuovo modello di assistenza domiciliare per persone con disabilità e anziani. Protocollo RC n. 13615/11 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 21 SETTEMBRE 2011) L anno duemilaundici, il giorno di mercoledì ventuno del mese di settembre, alle

Dettagli

COMUNE DI COGGIOLA VIA GARIBALDI, 24 13863 COGGIOLA REGOLAMENTO DI GESTIONE DELLA CASA SOGGIORNO ANZIANI DI COGGIOLA

COMUNE DI COGGIOLA VIA GARIBALDI, 24 13863 COGGIOLA REGOLAMENTO DI GESTIONE DELLA CASA SOGGIORNO ANZIANI DI COGGIOLA COMUNE DI COGGIOLA REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI BIELLA VIA GARIBALDI, 24 13863 COGGIOLA REGOLAMENTO DI GESTIONE DELLA CASA SOGGIORNO ANZIANI DI COGGIOLA FINALITA DEL SERVIZIO Articolo 1 Il Comune di Coggiola

Dettagli

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non

Dettagli

CORSI RICONOSCIUTI REGIONE LAZIO

CORSI RICONOSCIUTI REGIONE LAZIO CORSI RICONOSCIUTI REGIONE LAZIO I corsi riconosciuti dalla regione Lazio sono: Corso di addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o

Dettagli

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ;

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ; Consiglio di Amministrazione Deliberazione n. del OGGETTO: RECEPIMENTO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 79 11035 DEL 17/11/03 Approvazione linee d indirizzo per lo sviluppo di una rete di servizi

Dettagli

Deliberazione n. 130

Deliberazione n. 130 Protocollo RC n. 17046/10 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 22 DICEMBRE 2010) L anno duemiladieci, il giorno di mercoledì ventidue del mese di dicembre, alle

Dettagli

DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE

DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE SERVIZIO SANITARIO REGIONALE AZIENDA PER I SERVIZI SANITARI N. 1 TRIESTINA TRIESTE DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE n. 212 del 05/06/2014 OGGETTO Conto n. 330.500 "Assistenza riabilitativa residenziale

Dettagli

Deliberazione n. 136

Deliberazione n. 136 Protocollo RC n. 8694/14 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 7 MAGGIO 2014) L anno duemilaquattordici, il giorno di mercoledì sette del mese di maggio, alle ore

Dettagli

MODALITA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI DA PARTE DELL UTENTE PER I SERVIZI DOMICILIARI, SEMIRESIDENZIALI E RESIDENZIALI

MODALITA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI DA PARTE DELL UTENTE PER I SERVIZI DOMICILIARI, SEMIRESIDENZIALI E RESIDENZIALI MODALITA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI DA PARTE DELL UTENTE PER I SERVIZI DOMICILIARI, SEMIRESIDENZIALI E RESIDENZIALI La L.R. 41/2005 all art. 2 sancisce il carattere di universalità

Dettagli

BANDO DAL 15.03.2014 AL 30.06.2014

BANDO DAL 15.03.2014 AL 30.06.2014 INTERVENTI PREVISTI DALLA DGR 740 DEL 27/09/2013 APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE IN MATERIA DI GRAVI E GRAVISSIME DISABILITA DI CUI AL FONDO NAZIONALE PER LE NON AUTOSUFFICIENZE ANNO 2013

Dettagli

REGOLAMENTO PER PRESTAZIONI DI ASSISTENZA DOMICILIARE, TRASPORTO SOCIALE E TELESOCCORSO

REGOLAMENTO PER PRESTAZIONI DI ASSISTENZA DOMICILIARE, TRASPORTO SOCIALE E TELESOCCORSO REGOLAMENTO PER PRESTAZIONI DI ASSISTENZA DOMICILIARE, TRASPORTO SOCIALE E TELESOCCORSO Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 443 del 11/12/1989. Art. 1 Oggetto del servizio Il presente Regolamento

Dettagli

REGOLAMENTO SERVIZIO PASTI A DOMICILIO

REGOLAMENTO SERVIZIO PASTI A DOMICILIO REGOLAMENTO SERVIZIO PASTI A DOMICILIO Pagina 1 di 7 Indice ART. 1 DESCRIZIONE DEL SERVIZIO...3 ART. 2 QUANDO VIENE EROGATO IL SERVIZIO PASTI...3 ART. 3 MODALITA DI ACCESSO E AMMISSIONE AL SERVIZIO...3

Dettagli

PROVINCIA DI CAGLIARI

PROVINCIA DI CAGLIARI PROVINCIA DI CAGLIARI Allegato A REGOLAMENTO RECANTE MODALITA D INSERIMENTO IN STRUTTURA DI ADULTI, ANZIANI E DISABILI INDICE Art. 1 Oggetto Art 2 Destinatari Art. 3 Requisiti Art. 4 Valutazione del bisogno

Dettagli

COMUNE DI INARZO. Provincia di Varese REGOLAMENTO PER I SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE

COMUNE DI INARZO. Provincia di Varese REGOLAMENTO PER I SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE COMUNE DI INARZO Provincia di Varese REGOLAMENTO PER I SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE Art. 1 Il Comune di Inarzo istituisce per i residenti il Servizio di Assistenza Domiciliare (S.A.D.) agli anziani

Dettagli

) 21 38060 - NOMI (TN)

) 21 38060 - NOMI (TN) O P E R A R O M A N I (Azienda Pubblica di Servizi alla Persona ) Via Roma, 21 38060 - NOMI (TN) Costituita ai sensi della L.R. 21 settembre 2005, n.7 REGOLAMENTO DEL CENTRO DIURNO PER ANZIANI Gennaio

Dettagli

Lo sportello Unico Socio Sanitario Integrato Servizi Domiciliari

Lo sportello Unico Socio Sanitario Integrato Servizi Domiciliari Lo sportello Unico Socio Sanitario Integrato Servizi Domiciliari Consorzio Intercomunale per la gestione dei servizi socio-assistenziali dell Ovestticino (Comune di Cameri, Cerano, Galliate, Romentino,

Dettagli

Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006)

Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006) Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006) Art.1 (Oggetto e finalità) 1. La Regione con la presente legge, in armonia

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura

Dettagli

MODALITA DI ACCESSO E APPLICAZIONE DELL ISEE ALLE PRESTAZIONI DELL AREA DELLA NON AUTOSUFFICIENZA

MODALITA DI ACCESSO E APPLICAZIONE DELL ISEE ALLE PRESTAZIONI DELL AREA DELLA NON AUTOSUFFICIENZA MODALITA DI ACCESSO E APPLICAZIONE DELL ISEE ALLE PRESTAZIONI DELL AREA DELLA NON AUTOSUFFICIENZA Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 dicembre 2013, n. 159 Nuove modalità di calcolo dell

Dettagli

Proroga del Contratto di Servizio tra Roma Capitale e Roma Servizi per la Mobilità S.r.l. fino al 28 febbraio 2015.

Proroga del Contratto di Servizio tra Roma Capitale e Roma Servizi per la Mobilità S.r.l. fino al 28 febbraio 2015. Protocollo RC n. 28174/14 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2014) L anno duemilaquattordici, il giorno di martedì trenta del mese di dicembre, alle

Dettagli

REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI

REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI ENTE D AMBITO SOCIALE N. 34 VESTINA REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI 1 Articolo 1 DEFINIZIONI 1. Ai fini del presente regolamento per Piano Sociale di zona si intende quel provvedimento

Dettagli

COMUNE DI MORBEGNO REGOLAMENTO INERENTE IL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE (S.A.D.) (Provincia di Sondrio)

COMUNE DI MORBEGNO REGOLAMENTO INERENTE IL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE (S.A.D.) (Provincia di Sondrio) APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE. N. DEL 21 )J2O1a REGOLAMENTO INERENTE DOMICILIARE (S.A.D.) IL SERVIZIO DI ASSISTENZA (Provincia di Sondrio) COMUNE DI MORBEGNO Art. 3 Finalità Art, 2

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 10 DEL 18-02-2010 REGIONE PIEMONTE

LEGGE REGIONALE N. 10 DEL 18-02-2010 REGIONE PIEMONTE LEGGE REGIONALE N. 10 DEL 18-02-2010 REGIONE PIEMONTE Servizi domiciliari per persone non autosufficienti. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE PIEMONTE N. 8 del 25 febbraio 2010 Il Consiglio regionale

Dettagli

ARSAGO SEPRIO - BESNATE - CARDANO AL CAMPO CASORATE SEMPIONE - FERNO GOLASECCA LONATE POZZOLO - SOMMA LOMBARDO - VIZZOLA TICINO

ARSAGO SEPRIO - BESNATE - CARDANO AL CAMPO CASORATE SEMPIONE - FERNO GOLASECCA LONATE POZZOLO - SOMMA LOMBARDO - VIZZOLA TICINO INTERVENTI PREVISTI DALLA DGR 740 DEL 27/09/2013 APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE IN MATERIA DI GRAVI E GRAVISSIME DISABILITA DI CUI AL FONDO NAZIONALE PER LE NON AUTOSUFFICIENZE ANNO 2013

Dettagli

OGGETTO: APPROVAZIONE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE AD ANZIANI E SOGGETTI SVANTAGGIATI

OGGETTO: APPROVAZIONE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE AD ANZIANI E SOGGETTI SVANTAGGIATI OGGETTO: APPROVAZIONE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE AD ANZIANI E SOGGETTI SVANTAGGIATI I L C O N S I G L I O C O M U N A L E PREMESSO che l assistenza domiciliare

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015 OGGETTO: Approvazione "Progetto di Sviluppo delle cure domiciliari

Dettagli

REGIONE PIEMONTE CONSORZIO INTERCOMUNALE SOCIO ASSISTENZIALE VALLE DI SUSA

REGIONE PIEMONTE CONSORZIO INTERCOMUNALE SOCIO ASSISTENZIALE VALLE DI SUSA REGIONE PIEMONTE CONSORZIO INTERCOMUNALE SOCIO ASSISTENZIALE VALLE DI SUSA ESTRATTO DEL VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL CON.I.S.A. VALLE DI SUSA N. 9/2010 OGGETTO: SERVIZIO

Dettagli

COMUNE DI REVERE PROVINCIA DI MANTOVA REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE

COMUNE DI REVERE PROVINCIA DI MANTOVA REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE COMUNE DI REVERE PROVINCIA DI MANTOVA REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE Approvato con delibera della Giunta Comunale n. 51 del 25/05/2002 INDICE Art. 1 - oggetto pag. 2 Art. 2 - finalità

Dettagli

Regolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani, e persone in temporanea situazione di disagio.

Regolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani, e persone in temporanea situazione di disagio. Regolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani, e persone in temporanea situazione di disagio. Regolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani,

Dettagli

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali IL MINISTRO VISTO l articolo 9 del decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 502, e successive modifiche e integrazioni, il quale prevede la costituzione

Dettagli

REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI

REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI Definizione del Servizio di Assistenza Domiciliare Anziani Il Servizio di Assistenza Domiciliare Anziani è costituito dal complesso di prestazioni

Dettagli

DECRETO DEL COMMISSARIO AD ACTA (Delibera del Consiglio dei Ministri del 28 ottobre 2009)

DECRETO DEL COMMISSARIO AD ACTA (Delibera del Consiglio dei Ministri del 28 ottobre 2009) DECRETO DEL COMMISSARIO AD ACTA DECRETO n. 13 15 02 2010 OGGETTO: ASL RM/A - parere positivo ai sensi l art. 3 Decreto Commissariale n. U0016 27 febbraio 2009. IL COMMISSARIO AD ACTA VISTA la Legge costituzionale

Dettagli

PROGETTO ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI

PROGETTO ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI PROGETTO ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI PIANO DISTRETTUALE DEGLI INTERVENTI del Distretto socio-sanitario di Corigliano Calabro Rif. Decreto Regione Calabria n. 15749 del 29/10/2008 ANALISI DELBISOGNO

Dettagli

REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE DISABILI

REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE DISABILI ENTE D AMBITO SOCIALE N. 34 VESTINA REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE DISABILI 1 Articolo 1 DEFINIZIONI 1. Ai fini del presente regolamento per Piano Sociale di zona si intende quel provvedimento

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 17 APRILE 2015)

ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 17 APRILE 2015) Protocollo RC n. 10400/15 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 17 APRILE 2015) L anno duemilaquindici, il giorno di venerdì diciassette del mese di aprile, alle

Dettagli

COMUNE DI TARQUINIA Provincia di Viterbo - - - - - - D e l i b e r a z i o n e d e l l a G i u n t a

COMUNE DI TARQUINIA Provincia di Viterbo - - - - - - D e l i b e r a z i o n e d e l l a G i u n t a Copia COMUNE DI TARQUINIA Provincia di Viterbo - - - - - - D e l i b e r a z i o n e d e l l a G i u n t a n 173 del 08-06-2010 Oggetto: Approvazione del progetto definito di Assistenza Domiciliare leggera,

Dettagli

COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO

COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO ********** Allegato sub A alla deliberazione C.C. n. 70 del 26 maggio 2003 REGOLAMENTO COMUNALE PER L EROGAZIONE DEGLI INTERVENTI ECONOMICI NEL CAMPO DEI SERVIZI SOCIALI Premessa

Dettagli

Azione Disabilità. Per raggiungere gli obiettivi enunciati si perseguiranno sue punti: Le attività previste verranno realizzate in tre fasi:

Azione Disabilità. Per raggiungere gli obiettivi enunciati si perseguiranno sue punti: Le attività previste verranno realizzate in tre fasi: Azione Disabilità Num. Scheda 2 TITOLO AZIONE o o Assistenza domiciliare per disabili LIVEAS OBIETTIVI Scopo dell intervento è consentire alle persone disabili la permanenza nell abituale contesto di vita

Dettagli

COMUNE DI BIANCAVILLA Provincia di Catania

COMUNE DI BIANCAVILLA Provincia di Catania N 222 DEL 13 MARZO 2012 N 43 DEL 13/03/2012 DETERMINAZIONE DEL FUNZIONARIO RESPONSABILE OGGETTO: Approvazione avviso pubblico per i cittadini assistiti INPDAP residenti nel Comune di Biancavilla e nel

Dettagli

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI SETTEMBRE 2008 AMBITO TERRITORIALE DISTRETTO 5 REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI Relazione tecnica Il presente regolamento è lo strumento realizzato dai Comuni del Distretto 5 per

Dettagli

COMUNE DI MEDE GIUNTA COMUNALE VERBALE DI DELIBERAZIONE N. 39. Seduta del 7 MARZO 2011 ore 15.00. Presidente: GIORGIO GUARDAMAGNA SINDACO

COMUNE DI MEDE GIUNTA COMUNALE VERBALE DI DELIBERAZIONE N. 39. Seduta del 7 MARZO 2011 ore 15.00. Presidente: GIORGIO GUARDAMAGNA SINDACO COMUNE DI MEDE GIUNTA COMUNALE VERBALE DI DELIBERAZIONE N. 39 Seduta del 7 MARZO 2011 ore 15.00 Presidente: GIORGIO GUARDAMAGNA SINDACO Presenti gli Assessori comunali: MORENO BOLZONI ALBERTO GROSSI GUIDO

Dettagli

BUONO SOCIALE Dei Comuni dell Ambito n 5

BUONO SOCIALE Dei Comuni dell Ambito n 5 BUONO SOCIALE Dei Comuni dell Ambito n 5 CRITERI PER L EROGAZIONE Finalità dell intervento L erogazione del Buono Sociale da parte dei Comuni del Distretto n. 5 si configura come servizio consolidato per

Dettagli

ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI ADOTTATE DAL COMMISSARIO STRAORDINARIO CON I POTERI DELLA GIUNTA COMUNALE. Deliberazione n.

ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI ADOTTATE DAL COMMISSARIO STRAORDINARIO CON I POTERI DELLA GIUNTA COMUNALE. Deliberazione n. Protocollo RC n. 65522/08 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI ADOTTATE DAL COMMISSARIO STRAORDINARIO CON I POTERI DELLA GIUNTA COMUNALE L anno duemilaotto, il giorno di lunedì ventotto del mese di

Dettagli

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE AREA DI COORDINAMENTO POLITICHE DI SOLIDARIETA' SOCIALE E INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA SETTORE TUTELA DEI MINORI, CONSUMATORI

Dettagli

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N DD/2012-1703 DEL 28/12/2012. Comune di Parma F1300 INTERVENTI A FAVORE DI ANZIANI E STRUTTURE RESIDENZIALI

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N DD/2012-1703 DEL 28/12/2012. Comune di Parma F1300 INTERVENTI A FAVORE DI ANZIANI E STRUTTURE RESIDENZIALI DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N DD/2012-1703 DEL 28/12/2012 Comune di Parma Centro di Responsabilità: Centro di Costo: 65000 - SETTORE WELFARE E FAMIGLIA F1300 INTERVENTI A FAVORE DI ANZIANI E STRUTTURE

Dettagli

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 7 dicembre 2001, n. 32 concernente Interventi a sostegno della famiglia ;

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 7 dicembre 2001, n. 32 concernente Interventi a sostegno della famiglia ; DELIBERAZIONE N.1177 DEL 23/12/2005 Oggetto: L.r. 7 dicembre 2001, n. 32 Interventi a sostegno della famiglia. Individuazione degli interventi prioritari, nonché delle modalità e dei criteri di riparto

Dettagli

CITTÀ DI MOGLIANO VENETO PROVINCIA DI TREVISO

CITTÀ DI MOGLIANO VENETO PROVINCIA DI TREVISO Reg. pubbl. N. ORIGINALE lì CITTÀ DI MOGLIANO VENETO PROVINCIA DI TREVISO DETERMINAZIONE N. 594 DEL 09-09-2013 - SETTORE SERVIZI ALLA PERSONA - OGGETTO: Inserimento minore L.K. presso il Centro diurno

Dettagli

1. La disciplina di cui al presente regolamento si informa ai seguenti principi generali: - 1 -

1. La disciplina di cui al presente regolamento si informa ai seguenti principi generali: - 1 - Regolamento di disciplina dei profili formativi dell apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, ai sensi degli articoli 4, comma 1, lettera c) e 53 della legge regionale 16 novembre

Dettagli

Deliberazione n. 355

Deliberazione n. 355 Protocollo RC n. 20563/12 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 21 DICEMBRE 2012) L anno duemiladodici, il giorno di venerdì ventuno del mese di dicembre, alle ore

Dettagli

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Sede legale: via Valverde n.42-37122 Verona - tel. 045/8075511 Fax 045/8075640Cod. Fiscale e P. IVA 02573090236 Dipartimento delle Unità Organizzative della Direzione dei Servizi

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 3612 Seduta del 21/05/2015

DELIBERAZIONE N X / 3612 Seduta del 21/05/2015 DELIBERAZIONE N X / 3612 Seduta del 21/05/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI MARIA CRISTINA CANTU' CRISTINA

Dettagli

COMUNE DI TERNO D ISOLA PROVINCIA DI BERGAMO

COMUNE DI TERNO D ISOLA PROVINCIA DI BERGAMO COMUNE DI TERNO D ISOLA PROVINCIA DI BERGAMO ORIGINALE VERBALE N. 8 DEL 25.01.2011 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO: CONTRATTO DI SERVIZIO TRA IL COMUNE DI TERNO D'ISOLA E L'AZIENDA

Dettagli

COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA

COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA Cap 06060 P.zza della Repubblica n. 4 P.IVA 00436320543 Tel. 075.830186 e-mail: info@comune.paciano.pg.it fax. 075.830447 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI AFFIDAMENTO

Dettagli

Deliberazione n. 283

Deliberazione n. 283 Protocollo RC n. 11036/09 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA COMUNALE (SEDUTA DEL 16 SETTEMBRE 2009) L anno duemilanove, il giorno di mercoledì sedici del mese di settembre, alle ore

Dettagli

L.R. 41/1996, art. 14 ter, c. 7 B.U.R. 27/12/2013, n. 52

L.R. 41/1996, art. 14 ter, c. 7 B.U.R. 27/12/2013, n. 52 L.R. 41/1996, art. 14 ter, c. 7 B.U.R. 27/12/2013, n. 52 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 11 dicembre 2013, n. 0235/Pres. Regolamento recante criteri e modalità per la concessione dei contributi di

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d 32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del

Dettagli

Capitolo I Principi generali

Capitolo I Principi generali CONSORZIO SERVIZI SOCIALI DELL OLGIATESE CRITERI E MODALITÀ PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE A CITTADINI NON AUTOSUFFICIENTI ANNO 2015 Indice: Capitolo I Principi generali. 1. Principi generali e finalità

Dettagli

L ASSEMBLEA CONSORTILE

L ASSEMBLEA CONSORTILE Il Presidente dell Assemblea Sig. Claudio Scaglia chiede al Direttore del Consorzio Dott.ssa Luciana negri di illustrare la proposta di deliberazione. La Dott.ssa Negri fa presente che l adeguamento dei

Dettagli

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI SETTEMBRE 2008 REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI Relazione tecnica Il presente regolamento è lo strumento di cui si sono dotati i Comuni del Distretto 5, secondo quanto previsto dalla

Dettagli

I servizi sociali per gli anziani nella Regione Lazio

I servizi sociali per gli anziani nella Regione Lazio I servizi sociali per gli anziani nella Regione Lazio Premessa Progressivo aumento del numero degli anziani ripensamento dell assistenza Integrazione dell assistenza sanitaria e dei servizi alla persona

Dettagli

CONSORZIO SERVIZI SOCIALI DELL OLGIATESE

CONSORZIO SERVIZI SOCIALI DELL OLGIATESE CRITERI E MODALITÀ DI ASSEGNAZIONE DEI VOUCHER A FAVORE DELLE PERSONE CON DISABILITA' GRAVE E PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI (D.G.R. N. 2883 DEL 12.12.2014) 1 Definizione del Voucher Il Voucher a favore

Dettagli

L. 162/98 2000 353 123 230 1.337.964,89 2001 688 580 108 4.155.265,27 2002 1.648 1.524 124 10.516.445,00 2003 2.618 2.344 274 13.463.

L. 162/98 2000 353 123 230 1.337.964,89 2001 688 580 108 4.155.265,27 2002 1.648 1.524 124 10.516.445,00 2003 2.618 2.344 274 13.463. L. 162/98 Anno di presentazione Piani presentati Piani finanziati Piani esclusi Costo annuale 2000 353 123 230 1.337.964,89 2001 688 580 108 4.155.265,27 2002 1.648 1.524 124 10.516.445,00 2003 2.618 2.344

Dettagli

Deliberazione n. 180

Deliberazione n. 180 Protocollo RC n. 7702/13 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 2 MAGGIO 2013) L anno duemilatredici, il giorno di giovedì due del mese di maggio, alle ore 14,50,

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL 10.12.2008

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL 10.12.2008 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 Oggetto: LR 20/ 97, art. 3. Finanziamento di progetti d intervento a favore di persone con disturbo mentale e di persone con disabilità intellettive.

Dettagli

Il documento viene adeguato sulla base delle evoluzioni regolamentari e normative disposte dalle istituzioni competenti ai vari livelli.

Il documento viene adeguato sulla base delle evoluzioni regolamentari e normative disposte dalle istituzioni competenti ai vari livelli. Carta dei Servizi AREA ANZIANI E NON AUTOSUFFICIENTI L area comprende i seguenti servizi 1. Servizio di assistenza Domiciliare (SAD) 2. Centro aggregazione anziani 3. Comunità alloggio Il presente documento

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 14 gennaio

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 14 gennaio 5428 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 19 del 12 02 2014 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 14 gennaio 2014, n. 8 Azione di sistema Welfare to Work Aggiornamento delle indicazioni operative,

Dettagli

COMUNE DI SASSUOLO (Provincia di Modena) REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI ASSISTENZA DOMICILIARE PER ANZIANI

COMUNE DI SASSUOLO (Provincia di Modena) REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI ASSISTENZA DOMICILIARE PER ANZIANI COMUNE DI SASSUOLO (Provincia di Modena) REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI ASSISTENZA DOMICILIARE PER ANZIANI (Adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 43 in data 09/03/1995)

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE Art. 1 (Istituzione del servizio) Il Comune di Fossalto promuove il benessere dei propri cittadini, con il fine di inserire ed integrare socialmente

Dettagli

C O M U N E D I U D I N E

C O M U N E D I U D I N E COPIA C O M U N E D I U D I N E Verbale di deliberazione della Giunta comunale 1 APRILE 2008 N. 157 d ord. Oggetto:"Criteri per la determinazione delle quote di contribuzione dei congiunti tenuti all'obbligo

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ACCOGLIMENTO DI ANZIANI E INABILI IN STRUTTURE RESIDENZIALI.

REGOLAMENTO PER L ACCOGLIMENTO DI ANZIANI E INABILI IN STRUTTURE RESIDENZIALI. REGOLAMENTO PER L ACCOGLIMENTO DI ANZIANI E INABILI IN STRUTTURE RESIDENZIALI. 1. OGGETTO DEL REGOLAMENTO Il presente regolamento disciplina l inserimento di anziani non autosufficienti in strutture protette

Dettagli

COMUNE DI FARRA D ALPAGO Provincia di Belluno. Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale

COMUNE DI FARRA D ALPAGO Provincia di Belluno. Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale COMUNE DI FARRA D ALPAGO Provincia di Belluno COPIA Deliberazione n. 2 del 15.1.2014 Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale OGGETTO: ATTO DI INDIRIZZO DELLA GIUNTA COMUNALE SUL DIRITTO DI FRUIZIONE

Dettagli

DGR. n. 11496 del 17.3.2010

DGR. n. 11496 del 17.3.2010 DGR. n. 11496 del 17.3.2010 DEFINIZIONE DEI REQUISITI MINIMI DI ESERCIZIO DELL' UNITA' DI OFFERTA SOCIALE "CENTRO RICREATIVO DIURNO PER MINORI". ((PROSECUZIONE DEL PROCEDIMENTO PER DECORRENZA TERMINI PER

Dettagli

OGGETTO: Azienda USL RM/C parere positivo ai sensi dell art. 3 del Decreto Commissariale n. U0016 del 27 febbraio 2009. IL COMMISSARIO AD ACTA

OGGETTO: Azienda USL RM/C parere positivo ai sensi dell art. 3 del Decreto Commissariale n. U0016 del 27 febbraio 2009. IL COMMISSARIO AD ACTA DECRETO DEL COMMISSARIO AD ACTA DECRETO n. 4 del 18 01 2010 OGGETTO: Azienda USL RM/C parere positivo ai sensi dell art. 3 del Decreto Commissariale n. U0016 del 27 febbraio 2009. IL COMMISSARIO AD ACTA

Dettagli

Scheda relativa al servizio "Appartamenti protetti per anziani e disabili" oggetto del contratto con l ASP Giovanni XXIII.

Scheda relativa al servizio Appartamenti protetti per anziani e disabili oggetto del contratto con l ASP Giovanni XXIII. Scheda relativa al servizio "Appartamenti protetti per anziani e disabili" oggetto del contratto con l ASP Giovanni XXIII. 1 OBIETTIVI, DESCRIZIONE DEL SERVIZIO E UTENZA POSTI DISPONIBILI UBICAZIONE/LUOGO

Dettagli

PROVINCIA DI FROSINONE L. 328/2000. Comuni di:

PROVINCIA DI FROSINONE L. 328/2000. Comuni di: Comune Capofila Aalatri PROVINCIA DI FROSINONE L. 328/2000 Comuni di: Acuto, Alatri, Anagni, Collepardo, Filettino, Fiuggi, Guarcino, Paliano, Piglio, Serrone, Sgurgola, Torre Cajetani,Trevi nel Lazio,

Dettagli

COMUNE DI SERRAMAZZONI

COMUNE DI SERRAMAZZONI COMUNE DI SERRAMAZZONI PROVINCIA DI MODENA DETERMINAZIONE DEL SERVIZIO: SERVIZIO SOCIO ASSISTENZIALE CULTURALE EDUCATIVO UFFICIO: SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE, EDUCATORE PROFESSIONALE, TRASPORTI E

Dettagli

[REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI MOBILITA ESTERNA]

[REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI MOBILITA ESTERNA] 2010 Comune di Paglieta Provincia di Chieti [REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI MOBILITA ESTERNA] Deliberazione di Giunta Comunale n. 107 del 30/12/2010 Art. 1 Principi generali 1. Il presente

Dettagli

CITTA DI MORBEGNO Provincia di Sondrio

CITTA DI MORBEGNO Provincia di Sondrio CITTA DI MORBEGNO Provincia di Sondrio Deliberazione numero: 29 In data: 13/02/2015 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO: FONDAZIONE CASA DI RIPOSO AMBROSETTI PARAVICINI ONLUS - PROGETTO SPERIMENTALE

Dettagli

CENTRI DIURNI E RESIDENZE

CENTRI DIURNI E RESIDENZE 78 CENTRI DIURNI E RESIDENZE Centri diurni per disabili 8 Si tratta di un accoglienza diurna, con adeguata assistenza, per giovani adulti disabili che trascorrono la giornata in struttura, svolgendo attività

Dettagli