RIUNIONE DEI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI A.S. 2009/2010 SCIENZA DEI MATERIALI DENTALI / CHIMICA IPSIA ODONTOTECNICI

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1 RIUNIONE DEI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI A.S. 2009/2010 SCIENZA DEI MATERIALI DENTALI / CHIMICA IPSIA ODONTOTECNICI Il giorno 9 settembre 2009 si riuniscono i docenti di Scienza dei materiali dentali e Chimica per discutere in base al seguente o.d.g: 1. verifica andamento prove di settembre relative al superamento del debito scolastico 2. linee generali della programmazione comune per l a.s. 2009/2010 (definizione degli obiettivi minimi disciplinari declinati in conoscenze, competenze e abilità; definizione dei contenuti; criteri e griglie di valutazione; modalità di verifica) 3. test di ingresso 4. progetti disciplinari curriculari ed extracurriculari 5. varie ed eventuali La riunione ha inizio alle ore 9,30. Sono presenti i proff. Candiani, Pizzi, Mazzucca. All unanimità, viene proposto alla presidenza, come coordinatore la prof.ssa Pizzi Per quanto riguarda il primo punto all ordine del giorno, si fa presente che nessun allievo ha avuto sospensione di giudizio per smd e solo quattro allievi hanno avuto sospensione di giudizio per chimica. Per questi quattro allievi la verifica di settembre ha avuto esito positivo ad eccezione di un allievo. I docenti, pertanto, ritengono che non sarà necessario, molto probabilmente, per questo anno scolastico, attivare corsi di recupero, in alcuna delle modalità che sarà decisa dal collegio dei docenti, anche perché spesso i due insegnamenti, nelle singole classi, sono affidati ad un solo docente e il monte ore complessivo permette al docente un recupero in itinere per gli allievi che evidenziassero alcune carenze. I docenti, dopo ampia discussione, definiscono la seguente programmazione didattica, di SCIENZA DEI MATERIALI secondo il programma Ministeriale, valida in modo generale poiché il singolo docente, in seno alle proprie classi, deciderà se attenersi scrupolosamente al programma o effettuare scelte diverse e non ripetitive degli argomenti, come risulterebbe dai programmi Ministeriali. Classi terze Per il 3 anno di corso si pongono le seguenti finalità generali: 1) Fornire all allievo una conoscenza adeguata dei materiali usati nel laboratorio odontotecnico, delle principali fasi di lavorazione e delle più elementari norme di prevenzione di infortunio e igiene del lavoro; 2) Favorire l acquisizione del linguaggio tecnico per poter trasmettere e ricevere i contenuti della disciplina; 3) Facilitare la comprensione delle relazioni esistenti fra Scienza dei materiali dentali e materie affini. Contenuti. Obiettivi di apprendimento. Modulo 1 Proprietà generali dei materiali dentali UD 1 Richiami sulle unità di misura UD 2 Proprietà dei liquidi e dei solidi. Stati di aggregazione della materia. UD 3 Proprietà chimiche, fisiche, biologiche ed estetiche. UD 4 Proprietà meccaniche e tecnologiche. - saper usare le unità di misura del SI e relativi multipli e sottomultipli; - conoscere le principali caratteristiche dei materiali; - correlare tali proprietà con gli impieghi odontoiatrici e odontotecnici. Modulo 2 Protesi dentali UD 1 Requisiti fondamentali e classificazione dei dispositivi odontoiatrici. UD 2 Descrizione dei vari tipi di protesi. - saper distinguere fra protesi fissa, protesi mobile e protesi combinata; - conoscere i materiali più utilizzati per la costruzione dei diversi tipi di protesi. Modulo 3 Materiali ausiliari UD 1 Gessi dentali UD 2 Cere dentali 1

2 - apprendere le composizioni e le classificazioni dei gessi e delle cere; - conoscere le principali proprietà e gli impieghi dei gessi e delle cere in odontotecnica. Modulo 4 Materiali metallici e procedimenti di fusione UD 1 Metalli e leghe: composizione, classificazione, proprietà e impieghi. Corrosione e passivazione. UD 2 Leghe nobili. UD 3 Leghe non nobili. UD 4 Masse da rivestimento. UD 5 Procedimento di fusione a cera persa. - essere in grado di valutare le leghe in relazione all uso dentale; - saper classificare le leghe; - individuare il rivestimento adatto per ogni tipo di lega; - saper descrivere il procedimento di fusione a cera persa. Modulo 5 Resine per protesi UD 1 Composizione, struttura, classificazione, proprietà e impieghi delle resine dentali. UD 2 Metodi di attivazione, reazione di polimerizzazione, fasi di lavorazione e apparecchiature usate. - comprendere il processo di polimerizzazione; - conoscere gli usi delle resine in campo dentale. Modulo 6 Ceramica dentale UD 1 Composizione, proprietà e classificazione dei materiali ceramici. UD 2 Porcellane dentali: impieghi e principali fasi di lavorazione. UD 3 Materiali compositi. - conoscere le caratteristiche e gli impieghi delle ceramiche in campo dentale; - saper descrivere le fasi di lavorazione di un manufatto in ceramica; - considerare i vantaggi derivanti dall uso dei materiali compositi. Metodologia didattica - Lezione frontale - Lezione interattiva - Lavoro di gruppo - Uso di riviste e altri supporti, compatibilmente con le risorse disponibili Classi quarte Finalità dell insegnamento 1) Fornire all allievo un esauriente conoscenza dei materiali, degli strumenti di lavoro nonché della terminologia specialistica che si richiede per il raggiungimento di un adeguata preparazione tecnico-professionale; 2) sviluppare collegamenti con le discipline teoriche affini; 3) favorire l applicazione delle conoscenze teoriche acquisite al lavoro svolto in laboratorio in sintonia con l insegnante tecnico-pratico. Contenuti. Obiettivi di apprendimento. Modulo 1 Proprietà dei materiali UD 1 Proprietà fisiche, chimiche e biologiche. UD 2 Proprietà meccaniche. UD 3 Proprietà tecnologiche. - conoscere le principali caratteristiche dei materiali dentali; - correlare ogni proprietà con l impiego specifico dei materiali. Modulo 2 Classificazione delle protesi dentali UD 1 Requisiti fondamentali e classificazione dei dispositivi odontoiatrici su misura. 2

3 UD 2 Descrizione dei vari tipi di protesi. - conoscere i diversi tipi di odontoprotesi e i criteri di classificazione; - conoscere i principali materiali utilizzati per la costruzione dei vari tipi di protesi. Modulo 3 Materiali ausiliari UD 1 Materiali da rivestimento - conoscere le proprietà e la classificazione delle masse da rivestimento; - correlare gli impieghi in odontotecnica alle proprietà dei rivestimenti. Modulo 4 Materiali metallici e leghe dentali UD 1 Metalli e leghe: solidificazione, struttura cristallina. UD 2 Diagrammi di equilibrio delle leghe. UD 3 Trattamenti termici. UD 4 Leghe nobili da colata. UD 5 Leghe non nobili da colata. UD 6 Fusione a cera persa. - conoscere le proprietà fisiche, chimiche, biologiche, meccaniche e tecnologiche delle leghe dentali - conoscere i principali trattamenti attuabili sulle leghe per migliorarne le proprietà; - conoscere gli impieghi dentali delle leghe nobili e non nobili; - acquisire la capacità di scegliere la lega più idonea perla realizzazione di una struttura protesica; - apprendere le fasi del procedimento di fusione a cera persa e l uso delle apparecchiature utilizzate. Modulo 5 Polimeri UD 1 Classificazione, struttura, proprietà e impieghi. UD 2 Polimerizzazione - conoscere le principali caratteristiche dei polimeri in relazione al loro uso dentale; - apprendere i meccanismi della polimerizzazione. Programmazione dell attività in codocenza. Richiamare gli argomenti svolti durante le lezioni in classe, abbinandoli ad esperienze pratiche di laboratorio in modo da poter discutere e confrontare quanto trattato in termini teorici con quanto viene svolto in pratica. Alcune ore potranno essere svolte in laboratorio per verificare sperimentalmente le proprietà dei materiali ausiliari (cere, gessi, rivestimenti, impronte) e protesici (leghe, resine, ceramiche e compositi) affinché l impiego dei materiali, apparecchiature e strumenti sia ottimale, altre saranno dedicate a preparare gli allievi alla corretta impostazione dello svolgimento della seconda prova di esame. Metodologia didattica - Lezione frontale - Lezione interattiva - Lavoro di gruppo - Uso di riviste e audiovisivi - Attività di laboratorio - Consultazione dei siti Internet delle aziende dentali. Classi quinte Finalità dell insegnamento: 1) Fornire agli allievi una esauriente conoscenza dei materiali, degli strumenti di lavoro nonché della terminologia specialistica che si richiede per il raggiungimento di una adeguata preparazione tecnico-professionale; 2) Sviluppare collegamenti con le discipline affini; 3) Apprendere i criteri di scelta dei materiali e le tecniche di lavorazione più adatte per la realizzazione dei dispositivi odontoiatrici. Contenuti. Obiettivi di apprendimento. 3

4 Modulo 1 Corrosione dei materiali metallici UD 1 Corrosione chimica ed elettrochimica. Passivazione. UD 2 Corrosione nella cavità orale. - individuare le possibili cause dei processi corrosivi; - prevenire la corrosione dei materiali metallici dentali. Modulo 2 Saldatura dei metalli UD 1 Brasatura dentale. UD 2 Saldatura per fusione. UD 3 Saldatura per resistenza elettrica. - apprendere i principali metodi di saldatura usati nel settore dentale; - scegliere leghe d apporto per la saldatura delle leghe nobili, delle leghe non nobili e degli acciai inossidabili austenitici. Modulo 3 Leghe semilavorate UD 1 Leghe d oro in fili. UD 2 Acciai inossidabili austenitici. UD 3 Leghe non nobili in fili. - conoscere le proprietà e gli impieghi delle principali leghe in fili usate per costruire apparecchi ortodontici e ganci per protesi parziali rimovibili. Modulo 4 Resine sintetiche per protesi UD 1 Strutture e proprietà. Polimerizzazione. UD 2 Resine per basi protesiche. UD 3 Formatura e rifinitura delle basi protesiche. UD 4 Denti artificiali in resina. UD 5 Ricopertura estetica di corone e ponti metallici. UD 6 Intarsi in resina composita. - apprendere le caratteristiche generali delle resine sintetiche per protesi; - descrivere le fasi delle lavorazioni e le apparecchiature utilizzate per la realizzazione dei restauri dentali; - scegliere i materiali e le tecniche di lavorazione al fine di ottenere manufatti in resina esenti da difetti. Modulo 5 Materiali per impronte UD 1 Materiali non elastici. UD 2 Materiali elastici. - esaminare le proprietà dei materiali elastici e rigidi, in relazione ai loro impieghi; - apprendere la tecnica di duplicazione delle impronte. Modulo 6 Ceramica e metallo-ceramica UD 1 Struttura, composizione e proprietà delle ceramiche. UD 2 Corone totali in ceramica. UD 3 Faccette ed intarsi in ceramica. UD 4 Leghe e ceramiche per protesi in metallo-ceramica. UD 5 Costruzione della struttura metallica, applicazione della ceramica e rifinitura della protesi. UD 6 Denti artificiali in ceramica. - conoscere le proprietà generali delle ceramiche, delle leghe nobili, delle leghe non nobili e delle leghe del titanio utilizzate per la costruzione dei restauri in ceramica e in metallo-ceramica; - descrivere i procedimenti di lavorazione e le apparecchiature usate; - confrontare le protesi in metallo-ceramica con le protesi in metallo-resina. Modulo 7 Leghe del titanio UD 1 Composizione, proprietà ed impieghi. UD 2 Tecniche di lavorazione. 4

5 - confrontare le leghe del titanio con le leghe nobili e non nobili; - apprendere i processi di lavorazione e l uso delle apparecchiature necessarie. Modulo 8 Leghe a base di allumina e zirconio UD 1 Composizione, proprietà ed impieghi. UD 2 Tecniche di lavorazione. - confrontare le leghe a base di allumina e a base di zirconio con le leghe del titanio e le leghe nobili e non nobili per costruire sottostrutture per protesi metallo-ceramica; - apprendere i processi di lavorazione e l uso delle apparecchiature necessarie. Modulo 9 Scienza del colore UD 1 Le dimensioni del colore. Le scale colori C.I.E. e Munsell. UD 2 Valutazione e riproduzione del colore. - comprendere i meccanismi fisici alla base della percezione del colore; - conoscere le proprietà ottiche dei materiali protesici rispetto ai denti naturali nell ambiente orale; - individuare correttamente le specifiche estetiche e cromatiche di un dente naturale in riferimento ad una scala di colori per poterle riprodurre con un materiale ceramico o resinoso. Metodologia didattica - Lezione frontale - Lezione interattiva - Lavoro di gruppo - Uso di riviste e audiovisivi - Consultazione dei siti Internet delle aziende dentali. Verifiche Le verifiche saranno sia scritte che orali ed almeno in numero di due per tipo e per quadrimestre. Valutazione Per la valutazione si terrà conto dei seguenti parametri: a) Conoscenza: capacità di richiamare e riprodurre informazioni; b) Comprensione: capacità di utilizzare correttamente conoscenze e abilità in un contesto noto: - comprendere le informazioni essenziali in un testo; - tradurre i contenuti nei diversi codici (verbale, grafico) c) Applicazione: capacità di utilizzare correttamente conoscenze e abilità in un contesto nuovo; capacità di usare consapevolmente gli elementi di diversi codici per comunicare. d) Analisi: capacità di suddividere un informazione complessa in più parti e di trovare le relazioni fra esse; capacità di individuare, selezionare e classificare gli elementi di un contesto secondo un criterio noto e concordato; capacità di confrontare gli elementi e le parti, distinguendo marginale-essenziale ed esplicitando le relazioni esistenti. e) Sintesi: capacità di organizzare in modo autonomo le conoscenze e le procedure acquisite; capacità di individuare le procedure più idonee alla soluzione di situazioni problematiche. Punti a, b, c, per le classi terze; a, b, c, d per le classi quarte; a, b, c, d, e per le classi quinte. I docenti non ritengono necessaria la somministrazione di test di ingresso in quanto nelle classi terze vengono svolti nell insegnamento di chimica e smd gli argomenti propedeutici allo studio delle materie anche se già affrontati in altre discipline negli anni precedenti; nelle classi quarte e quinte è previsto, inizialmente, il ripasso degli argomenti svolti nell a.s. precedente a cui segue verifica. I docenti definiscono la seguente programmazione didattica di CHIMICA valida in modo generale poiché il singolo docente, in seno alle proprie classi, deciderà l ordine di trattazione degli argomenti e i tempi necessari Classi Terze, Quarte, Quinte Odontotecnico 5

6 L obiettivo ultimo della disciplina è quello di concorrere alla formazione di individui che possano operare nella società individualmente e in gruppo con responsabilità e spirito critico, trasmettendo informazioni e sollecitando l acquisizione di abilità che possano permettere il proseguimento di studi individuali o universitari. Gli obiettivi disciplinari generali sono così riassunti: Abilità di richiamare informazioni Abilità di costruire schemi di risoluzione di un problema Abilità di classificare ed elaborare informazioni (dati, grafici) Abilità di applicare concetti appresi in precedenza per formulare ipotesi su situazioni inconsuete Abilità di analizzare informazioni relative a problemi chimici dimostrando di possedere criteri di giudizio Capacità di ripetere e commentare, in forma scritta e orale, argomenti riguardanti la chimica elementare Consapevolezza del ruolo che la chimica riveste tra le altre discipline e nella società Per tutte le unità didattiche affrontate, anche se diverse, gli allievi devono conseguire, anche se in estensione variabile in base all età, gli obiettivi cognitivi seguenti: Conoscenza dei termini Conoscenza dei fatti Conoscenza dei principi e delle regole Abilità nell uso di metodi e procedimenti Capacità di effettuare trasformazioni Capacità di effettuare applicazioni Per tutte le unità didattiche affrontate valgono gli obiettivi comportamentali seguenti: lo studente: Sa usare i termini tecnici e scientifici in modo appropriato Sa ripetere le definizioni e le sa riconoscere tra una serie di definizioni date Sa usare correttamente le unità di misura del SI per le grandezze esaminate Sa comprendere il testo di un problema Sa applicare le regole e i principi chimici esaminati nella unità specifica e in quelle precedenti, per la risoluzione di un problema Sa osservare un fenomeno e rilevare dati Sa classificare i dati in base al valore letto e/o riportarli in grafico e/o trarre le relazioni esistenti tra questi Sa riconoscere gli argomenti trattati nella disciplina anche in altre e viceversa Sa fare collegamenti tra diverse discipline Sa fare trasformazioni sui contenuti (concreto/astratto-verbale/simbolico-particolare/generale) METODI E MEZZI Le lezioni sono svolte trattando parte delle unità in funzione dell orario di lezione, delle affinità e relazioni tra gli argomenti dell unità e in base al livello di apprendimento degli studenti nonché degli eventuali approfondimenti richiesti. L attività dell insegnante è riassunta come segue: Dice quali argomenti verranno trattati Chiede agli alunni se hanno già conoscenze in merito derivanti dallo studio di altre discipline o da interessi personali Spiega i concetti fondamentali in modo interattivo, ponendo domande, al fine di guidare gli allievi alle corrette deduzioni avendo esplicitato l obiettivo da raggiungere Sottolinea l importanza di alcuni PR chimici necessari per l applicazione dei principi esaminati Sottolinea l importanza di alcuni PR matematici e fisici necessari alla risoluzione di problemi chimici Sottolinea l importanza delle unità di misura dettate dal SI e del corretto uso delle stesse Sottolinea l importanza delle definizioni che devono essere sintetiche ma complete, senza dar adito a interpretazioni errate Sottolinea l importanza del raggiungimento di un certo obiettivo facendo esempi paralleli Indirizza gli studenti a progettare uno schema corretto di risoluzione di un problema, richiamando concetti assimilati precedentemente Perché siano raggiunti gli obiettivi specifici di ogni unità, il docente parcellizzerà l argomento trattato per dare agli allievi informazioni che secondo logica li conducano, passo per passo, alla meta onde evitare salti logici, costruendo, cioè una gerarchia di obiettivi intermedi. Al termine della trattazione, il docente invita gli studenti a ripetere le definizioni, i principi e le regole esaminate, ad applicare i concetti studiati a semplici problemi facendo intervenire il maggior numero di studenti alla lavagna o dal posto. Durante le lezioni gli allievi devono abituarsi a prendere appunti confrontando direttamente sul libro di testo o a posteriori a casa; parte del testo, in base all orario, viene letto in classe soprattutto per evidenziare problemi di comprensione. 6

7 Vengono promossi lavori di gruppo che facilitano l apprendimento da parte degli allievi che incontrano maggiori difficoltà e favoriscono il consolidamento dei concetti acquisiti da parte degli studenti che assimilano più rapidamente. VERIFICHE Le verifiche devono consentire di controllare il livello di preparazione del singolo e della classe, all inizio dell anno scolastico, in itinere e alla fine. Le verifiche saranno soprattutto scritte per consentire un minor dispendio di tempo, un controllo più accurato e oggettivo degli obiettivi della unità didattica esaminata e al fine di sottoporre tutti gli studenti, contemporaneamente allo stesso tipo di verifica. Per le classi terze: scritte sia aperte che strutturate per preparare gli allievi alle prove finali, prima degli esami di qualifica; orali per recupero delle verifiche. Per le classi quarte: scritte aperte per la parte riguardante la chimica generale, scritte e orali per la parte inerente la chimica organica. Per le classi quinte: scritte aperte, strutturate e di altro genere per abituare gli allievi a prove di tipo diverso e orali. Si proporranno anche terze prove disciplinari e multidisciplinari ai fini delle prove da superare agli esami di stato. Gli allievi di tutte le classi vengono abituati al colloquio con interventi dal posto, durante le spiegazioni, per sintetizzare quanto appreso nelle lezioni precedenti e per risolvere esercizi alla lavagna. Le verifiche saranno almeno due a quadrimestre. VALUTAZIONE La valutazione delle prove scritte verrà fatta assegnando un punteggio ad ogni domanda. Per le prove strutturate un punto a domanda e in funzione della percentuale delle risposte esatte la valutazione sarà da zero a dieci. Per le prove aperte sarà assegnato un punteggio diverso in base al livello dell obiettivo da raggiungere e in funzione della percentuale del punteggio ottenuto la valutazione sarà da zero a dieci. La valutazione globale dell allievo terrà conto, invece, sia dei risultati ottenuti nelle prove scritte e orali, della partecipazione durante le lezioni, dell attenzione, della continuità nell assolvere i propri doveri, degli obiettivi raggiunti in base al livello di preparazione iniziale. ARGOMENTI Classi terze Grandezze fisiche-si-prefissi del sistema metrico decimale e uso delle potenze del 10-Grandezze estensive e intensive, assolute e relative-proprietà materia: Massa F=ma, Peso P=mg, volume dm 3 l, Densità, Energia, Calore, Calore specifico, Q=m C s ΔT, Temperatura (K, C, F), Pressione, Stati di aggregazione: solido, liquido e gas-passaggi di stato, PE,PF, Evaporazione/Ebollizione, Grafici cambiamento di stato Costituisce prerequisito per la trattazione di chimica a SMD e pertanto sarà svolta inizialmente prima degli argomenti specifici, durante le ore sia di chimica, sia di SMD Elementi, composti, miscugli: proprietà, definizioni, rappresentazioni chimiche e non; miscugli omo e eterogenei; metodi di separazione: filtrazione, distillazione cenni sui miscugli particolari: nebbie, fumi, schiume, emulsioni Atomo: Z, A, particelle e dimensioni; Isotopi e calcolo massa atomica media Legami: ionico, ioni positivi e negativi, formule di composti ionici; covalente, dativo, elettroni di Lewis, elettroni di valenza, formule molecolari e di struttura Strutture molecolari: C, N, O; polarità e solubilità; legami a H, forze di Van der Waals, dipolo-dipolo Reazioni: concetto e tipi di reazione (scambio, sintesi, decomposizione, combustione); Bilanciamento di reazione Mole: definizione, concetto; massa atomica assoluta e relativa (PA, PM), Costante di Avogadro, mole/g, g/mole, mole/atomi, atomi/mole, g/atomi, atomi/g Calcoli ponderali: in reazione calcolo mole/mole, g/mole, g/g di reagenti e prodotti Tavola periodica: metalli e non; elettronegatività, potenziale di ionizzazione, gruppi e periodi Nomenclatura e formule di: ossidi, acidi, basi, sali Classi quarte Chimica generale primo quadrimestre 7

8 Equilibrio: concetto di reazione di equilibrio-costante di equilibrio-significato del valore della K-principio di Le Chatellierdissociazione acido e base- Ka e Kb-acidi forti e deboli-definizione di acido e base secondo Arrhenius, Bronsted,Lewis Cenni di termodinamica/ concetto di entalpia, entropia, energia libera PH: significato-scala di ph-misurazione di ph-calcolo di ph di soluzioni di acidi forti, basi forti, miscele acido base, tampone, idrolisi Redox: numero di ossidazione-reazioni di ossidazione e riduzione-bilanciamento redox in ambiente acido e basico-potenziali di ossidazione-fenomeni di corrosione-pila-elettrolisi Organica secondo quadrimestre gruppi famiglie formule estese e sintetiche nomenclatura polarita' solubilita' pf e pe variazioni velocita' di reazione catalizzatore eso e endo reazioni di sostituzione addizione eliminazione e redox isomeria Laboratorio, se possibile NORME ANTINFORTUNISTICA VETRERIA (classificazione, uso, lettura, errori di lettura, menisco). ETICHETTE (anche di prodotti odontotecnici) EXP: densità dell acqua EXP: saggi alla fiamma EXP: soluzioni a concentrazione nota EXP: riconoscimento di reazioni con formazione di precipitato, cambiamento di colore, svolgimento di gas, endo ed esotermica EXP: velocità di reazione EXP: misurazione di ph di diverse soluzioni con cartine indicatrici e phmetro (soluzioni acide, basiche, saline e di alcuni alimenti e uso degli indicatori nelle reazioni EXP due reazioni EXP: redox nei beckers. EXP: l elettrolisi soluz. KI EXP: la galvanostegia di solfato di rame EXP: miscibilità EXP: riconoscimento di gruppi funzionali EXP: estrazione con solvente di sostanze organiche vegetali e riconoscimento per tlc Classi quinte CHIMICA ORGANICA GENERALE Ripasso argomenti anno precedente Mesomeria SISTEMATICA Proprietà nomenclatura, reazioni di: Alcani Alcheni Alchini Polimeri Benzene e aromatici Alogenuri alchilici Alcoli Eteri Aldeidi e chetoni Acidi carbossilici e Derivati acidi carbossilici Ammine 8

9 BIOCHIMICA Lipidi Aminoacidi Proteine Carboidrati Cenno al catabolismo: schema generale DNA e RNA strutture e funzione Per quanto riguarda le griglie di valutazione ci si attiene a quelli inserite nel pof dell anno precedente per le prove ORALI VALUTAZIONE CHIMICA ORALE VOTO Conoscenze pressoché nulle 1-2 Conoscenze molto lacunose su parti fondamentali delle richieste, interpretazioni del tutto erronee dei concetti base, incoerenza Conoscenze lacunose su parti fondamentali degli argomenti richiesti e/o errori gravi o numerosi nell interpretazione e/o incoerenza Conoscenze superficiali e/o con lacune non gravi, interpretazioni semplicistiche o non sempre consapevoli ma non contraddittorie dei contenuti, linguaggio semplice non sempre corretto Conoscenze delle linee fondamentali dei temi, interpretazione corretta dei contenuti principali o con errori marginali, trattazione lineare anche se semplicistica, linguaggio semplice ma complessivamente adeguato Conoscenza adeguata dei temi, interpretazione corretta dei contenuti, linguaggio appropriato o con errori poco rilevanti, trattazione chiara ed efficace o con incertezze limitate Conoscenza completa dei temi, interpretazione sicura dei contenuti, linguaggio specifico preciso, trattazione articolata, riferimenti e collegamenti chiari su richiesta Conoscenza completa dei temi, interpretazione sicura e/o personale dei contenuti, collegamenti effettuati in modo autonomo e sicuro, linguaggio specifico preciso e ricco, capacità di muoversi in ambiti complessi VALUTAZIONE SCIENZA DEI MATERIALI DENTALI ORALE VOTO Conoscenze pressoché nulle 1-2 Conoscenze molto lacunose su parti fondamentali delle richieste, interpretazioni del tutto erronee dei concetti base, incoerenza Conoscenze lacunose su parti fondamentali degli argomenti richiesti e/o errori gravi o numerosi nell interpretazione e/o incoerenza Conoscenze superficiali e/o con lacune non gravi, interpretazioni semplicistiche o non sempre consapevoli ma non contraddittorie dei contenuti, linguaggio semplice non sempre corretto Conoscenze delle linee fondamentali dei temi, interpretazione corretta dei contenuti principali o con errori marginali, trattazione lineare anche se semplicistica, linguaggio semplice ma complessivamente adeguato Conoscenza adeguata dei temi, interpretazione corretta dei contenuti, linguaggio appropriato o con errori poco rilevanti, trattazione chiara ed efficace o con incertezze limitate Conoscenza completa dei temi, interpretazione sicura dei contenuti, linguaggio specifico preciso, trattazione articolata, riferimenti e collegamenti chiari su richiesta Conoscenza completa dei temi, interpretazione sicura e/o personale dei contenuti, collegamenti effettuati in modo autonomo e sicuro, linguaggio specifico preciso e ricco, capacità di muoversi nell ambito di discipline affini quali

10 gnatologia, esercitazioni pratiche, chimica VALUTAZIONE SCIENZA DEI MATERIALI DENTALI SCRITTO VOTO Prova non aderente alla traccia con numerosi e gravi errori e terminologia non adeguata 1-3 Prova non completamente aderente alla traccia con errori non particolarmente gravi e terminologia non sempre adeguata 4-5 Prova aderente alla traccia con alcuni lievi errori e terminologia adeguata 6 Prova aderente alla traccia con qualche imprecisione e terminologia adeguata 6-7 Prova completamente aderente alla traccia non priva di dati, con qualche collegamento interdisciplinari e terminologia adeguata Prova completamente aderente alla traccia non priva di dati, con collegamenti interdisciplinari e terminologia adeguata e trattazione organica, consequenziale Prova completamente aderente alla traccia ricca di dati, con collegamenti interdisciplinare e terminologia adeguata e trattazione organica, consequenziale sintetica non priva di rielaborazione personale OBIETTIVI MINIMI SMD per tutte le classi in funzione delle unità didattiche svolte conoscere le principali caratteristiche dei materiali esaminati conoscere la composizione essenziale dei materiali esaminati o saper classificare i materiali esaminati in base alle proprietà o saper correlare tali proprietà con gli impieghi odontoiatrici e odontotecnici o saper individuare il materiale più adatto per lavorazioni specifiche o saper esporre con semplicità e terminologia tecnica adeguata OBIETTIVI MINIMI CHIMICA per tutte le classi in funzione delle unità didattiche svolte Conoscenza dei termini Conoscenza dei fatti Conoscenza dei principi e delle regole Sa usare i termini tecnici e scientifici in modo appropriato Sa applicare le regole e i principi chimici esaminati nella unità specifica e in quelle precedenti, per la risoluzione di un problema semplice Sa usare correttamente le unità di misura del SI per le grandezze esaminate Sa ripetere le definizioni Sa comprendere il testo di un problema Abilità di richiamare informazioni Abilità di classificare informazioni Capacità di ripetere, in forma scritta e orale, argomenti riguardanti la chimica elementare I docenti non presentano progetti curriculari o extracurriculari La riunione termina alle ore 11,30 Letto, approvato e sottoscritto, i docenti Milano, 9 settembre

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