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1 P e r i o d i c o d e l l O S A O p e r a t o r i S a n i t a r i A s s o c i a t i A L S E R V I Z I O D E L L A S A L U T E A n n o I V n. 1 L u g l i o Cresce l impegno di OSA nei servizi di assistenza domiciliare Web Adi: il primo bilancio della piattaforma telematica di OSA è positivo Papa Francesco, una carezza di Dio per i ragazzi di Villa 21 Padre Charly: La Provvidenza è stata molto buona con noi NUMERO SPECIALE PER L ASSEMBLEA DEI SOCI 5 LUGLIO 2013

2 AL SERVIZIO DELLA SALUTE w w w. o s a. c o o p

3 Lettera ai soci ditoria ditoriale Cari Soci, anche quest anno possiamo essere soddisfatti dei risultati che tutti insieme abbiamo raggiunto. Traguardi incoraggianti, che danno speranza per il futuro, ancor più se rapportati alla situazione di estrema incertezza che il Paese sta attraversando, con aziende che chiudono e posti di lavoro che si perdono ogni giorno. Da sempre nella cooperazione La nostra Cooperativa, è bene ricordarlo, nacque alla fine degli anni 80 per dare lavoro a giovani neolaureati in medicina e assistenza domiciliare alle persone con AIDS, assistite sino ad allora solo negli ospedali. Dai suoi inizi OSA ha posto la massima attenzione nel garantire lavoro e quindi assistenza. Abbiamo cercato, fra mille difficoltà, di custodire questo spunto iniziale, e fra un posto di lavoro in più e un maggior profitto, abbiamo sempre scelto, nella sostenibilità, la prima via. Conservando nel tempo la struttura giuridica della cooperativa, senza farci attirare da altri modelli, che avrebbero allontanato inevitabilmente tutti noi da questo scopo iniziale. Difendiamo, infatti, la cooperazione, in Confcooperative, come strumento, oggi più di ieri, ideale per la difesa e la tutela di chi non può competere con logiche collegate al capitale, che per sua natura, è finalizzato alla produzione di utile, tendendo a schiacciare le fasce più deboli. Il modello cooperativo, con tutte le sue dinamiche particolari, è basato, invece, sul rapporto fra persone che lavorano insieme, con le complicazioni a volte connesse a ciò, ma preferibili rispetto alle logiche che portano a guardare solo al profitto e alla sua massimizzazione. Alcuni dati dal Bilancio 2012 Numeri sicuramente importanti quelli del 2012, che fanno della nostra cooperativa una realtà importante nel settore, e che riguardano il fatturato, da sempre in crescita, e i margini operativi, che hanno consentito anche quest anno di chiudere in utile (la cui destinazione sarà decisa nella prossima assemblea dei soci del 5 luglio). La proposta del CdA conterrà anche quest anno una piccola parte dello stesso da dedicare al ristorno per tutti i soci. Ricordo, infatti, che in una cooperativa ciò che avanza, sottraendo i costi dai ricavi, deve essere ripartito fra tutti i soci. Negli ultimi 15 anni sono stati attribuiti ai soci ristorni per quasi 5 milioni di euro. Cifre che avrebbero potuto essere addirittura più elevate se la Pubblica Amministrazione ci avesse pagato nei limiti di Cari soci, tempo previsti dall Unione Europea. Se ciò avverrà potremo ridurre drasticamente la spesa per gli interessi bancari - che quest anno supera i 3 milioni di euro! - e aumentare, appunto, la voce ristorni nel nostro bilancio. Com è ingiusto un Paese in cui, per poter pagare gli stipendi ogni mese, una cooperativa come la nostra, nella quale il lavoro rappresenta la voce maggiore di costo, deve andare a comprare il denaro in banca. E ancora più strano se si pensa che gli oneri finanziari sono una delle componenti su cui si calcola una tassa ingiusta come l Irap (nel 2012 circa 1,4 milioni di euro) che penalizza maggiormente chi come noi ha una base di lavoratori così numerosa. Speriamo che qualcosa cambi in fretta e che le Istituzioni sappiano riconoscere il valore della cooperazione e ci diano almeno quanto ci spetta, con pagamenti in tempi civili. Il Lavoro Nonostante queste difficoltà anche nel 2012 abbiamo conservato tutte le nostre commesse, dalla Sicilia alla Lombardia, e creato nuove opportunità di NUMERO 1 LUGLIO

4 lavoro. Il numero degli occupati rispetto all anno precedente, infatti, è cresciuto ancora e siamo ormai soci lavoratori, dei quali dedicati direttamente all assistenza e 182 alle attività di coordinamento. Altro aspetto di rilievo è che circa il 67% è composto da donne. La composizione per età indica che, nonostante gli anni passino, solo 270 soci lavoratori hanno più di 50 anni e che la grande maggioranza (774) ha fra trenta e quaranta anni e che 688 hanno meno di trenta anni. Se le istituzioni comprendessero il valore della cooperazione, nelle sue dinamiche più concrete e nella capacità di creare lavoro, anche il problema della disoccupazione giovanile nel nostro Paese sarebbe meno grave. I nuovi servizi Una realtà, quella della nostra Cooperativa, sempre in costante evoluzione. Lo dimostrano i nuovi servizi che abbiamo attivato e quelli che saranno avviati a breve: in Lombardia nei territori di Crema e Cremona, e in Sicilia nelle provincie di Agrigento e Caltanissetta. Senza contare il fatto che OSA ha contribuito a costruire e andrà a gestire una nuova residenza sanitaria con oltre 100 posti letto in Puglia. Prospettive future Oltre a portare assistenza, in un Sistema come quello Sanitario in grave crisi, non solo economica e finanziaria, ma principalmente di idee, siamo impegnati, nella Federazione Sanità di Confcooperative, nella progettazione di nuovi modelli assistenziali che saremo chiamati ad applicare in futuro. Modelli in cui l Assistenza Primaria avrà finalmente un ruolo centrale, e che prevedono un integrazione reale fra gli operatori che si occupano di assistenza nel territorio, fra cooperative socio-sanitarie, cooperative di medici di famiglia e cooperative di farmacisti. In questa direzione ci stiamo già muovendo, con la realizzazione di nuovi soggetti consortili, nelle diverse regioni, integrandoci con le migliori risorse espressione dei territori dove operiamo. Se da una parte gli sforzi che stiamo sostenendo sono orientati a dare il nostro contributo perché il Sistema sanitario funzioni sempre meglio, in un sistema pubblico che sta arretrando paurosamente, tagliando risorse, dall altra abbiamo deciso di puntare con più forza sui servizi integrativi, rafforzando il marchio "Mai soli. Si tratta, come sapete, di un programma che mira a garantire continuità assistenziale una volta terminate le attività previste dal piano individuale formulato dalle AA.SS.LL. Abbiamo bisogno dell impegno, della disponibilità e della professionalità di tutti voi per il buon esito di questo progetto. Intendiamo, infatti, fornire una concreta risposta alle esigenze che registriamo quotidianamente, relazionandoci con le persone che assistiamo e con i loro cari. A breve partiranno programmi assistenziali rivolti direttamente ai cittadini, in sinergia con i farmacisti e i medici di medicina generale, con cui cercheremo di portare alle famiglie in difficoltà risposte assistenziali appropriate. La comunicazione Con questo spirito e nell'intento di collegarci sempre di più ai nostri assistiti, abbiamo scelto, inoltre, di impegnarci in uno sforzo di comunicazione esterna. Abbiamo, così, rinnovato completamente il sito e ridato linfa a OSA News, con una redazione costituita da giornalisti professionisti impegnata quotidianamente nella scrittura di contenuti online pensati per i nostri assistiti. Si tratta di uno strumento essenziale per raccontare OSA all esterno, un utile diario di bordo del nostro lavoro, al quale ognuno di noi può dare il proprio contributo. Se sapremo, in futuro, collegarci alle persone con cui veniamo in contatto, e sapremo stabilire con esse un patto fiduciario, facendole sentire parte del nostro sistema, e non semplici clienti, il nostro percorso continuerà, dando sostanza a quello scambio mutualistico per cui nasce e cresce una cooperativa come la nostra. Scambio mutualistico che per una cooperativa sociale deve estendersi alla società civile, e per quanto ci riguarda, e per fortuna, a quella gente che nel momento di bisogno potrà trovare risposte ed essere contenta di aver trovato sulla sua strada un socio lavoratore della Cooperativa OSA. Con questo augurio mi sento quindi di ringraziarvi personalmente per l impegno e la dedizione che mettete nel vostro lavoro. Invio un caro saluto a tutti voi e alle vostre famiglie. Giuseppe Maria Milanese Presidente OSA 4 NUMERO 1 LUGLIO 2013

5 Questo numero di OSA News è dedicato al nostro amico e collega Roberto Natale omma ommario 6 OSA chiude in positivo il bilancio Gli operatori OSA? Disponibili, empatici, professionali 10 Cresce l impegno di OSA nei servizi di assistenza domiciliare 13 Vincenti grazie a qualità ed esperienza OSA NEWS (in attesa di registrazione) Periodico ad uso interno riservato ai soci e dipendenti OSA Direttore Giuseppe Milanese Coordinamento editoriale Gnoti Lab Massimiliana Ilari (OSA) Comitato di Redazione Elio Guzzanti Francesco Giuffrida Daniele Palumbo Gina Gasbarrone Flaviano Ponziani Mauro D Orazio Redazione OSA - Operatori Sanitari Associati soc. coop. a r.l. Via Lucio Volumnio, Roma Telefono 06/ Fax 06/ Realizzazione grafica MitoGroup srl Finito di stampare nel mese di luglio 2013 dalla tipografia Artigrafiche srl Roma 14 Cap, l assistenza al cittadino passa anche dalle farmacie 16 Papa Francesco, una carezza di Dio per i ragazzi di Villa Non lasciate che vi rubino la speranza 20 La Provvidenza è stata molto buona con noi 21 Web Adi, il primo bilancio è positivo 22 Assistenza primaria: ora più che mai, il nuovo modello illustrato al Sanit 24 Qualità dei servizi e intrattenimento: la ricetta per l eccellenza della Residenza Bellagio 26 Ritorno in comunità, ma stavolta da operatore 27 Mai Soli, un servizio a misura di assistito 29 Nasce OSA News online, il diario di bordo della Cooperativa sul web 30 Encomi NUMERO 1 LUGLIO

6 OSA chiude in positivo il bilancio 2012 Crescono i ricavi, il valore della produzione e la compagine dei lavoratori, nonostante le difficoltà dovute ai ritardi della Pubblica Amministrazione e alla difficile congiuntura economica Il 2012 è stato ancora un anno difficile. Un periodo caratterizzato da una grande sofferenza dell economia e della finanza nel Paese. Argomenti in apparenza complicati, da addetti ai lavori, ma mai come ora le famiglie comprendono appieno le conseguenze concrete della crisi. Un momento complicato che attraversa il mondo del lavoro e quello delle imprese, che tocca tutti, che induce a ridurre i consumi, a fare attenzione alle spese, a scegliere ogni giorno di acquistare o di investire, quando si può, in cose necessarie, in cose sicure, rimandando a tempi più sereni tutto ciò che ci appare superfluo. In greco, la parola crisi significa scelta. In giapponese, la stessa parola è rappresentata da due ideogrammi che, tradotti, indicano pericolo e opportunità. I tempi attuali, si sa, sono complessi. Ogni periodo di difficoltà, tuttavia, porta con sé l inizio di una soluzione e lo spostamento verso un equilibrio diverso, magari più utile e più sostenibile. La Cooperativa OSA vive immersa in questa realtà e, come le famiglie, è fortemente impegnata a sostenere i redditi dei propri soci lavoratori esercitando quotidianamente scelte e ricerche delle migliori opportunità che il mercato offre per massimizzare le risorse, comprimendo al massimo le spese pur garantendo la qualità di un servizio cosi delicato come quello che si rivolge alla persona. Quando è in ballo la salute delle persone, è necessaria un attenzione particolare per controllare che i servizi erogati siano costantemente verificati e valutati Nonostante queste difficoltà oggettive, OSA ha comunque fatto registrare numeri positivi: i ricavi sono aumentati del 10,6 per cento rispetto all anno precedente, il valore della produzione passa da 68,6 a 75,9 milioni di euro. Cresce anche la compagine dei soci lavoratori, incrementata di circa il 5 per cento. Bene anche l utile di esercizio sociale, che si chiude con un risultato di euro, al netto delle imposte e del ristorno (100 mila euro) destinato ai soci cooperatori. Si conferma la consistenza del fondo di mutualità, ampiamente utilizzato nell'anno, ma ripristinato con adeguato accantonamento, che chiude registrando un valore di fine anno pari a 103 mila euro. Nel 2012 la Cooperativa ha inoltre mantenuto il proprio patrimonio netto, stabile a quota 8,9 milioni di euro. L utile di esercizio, invece, fa registrare una lievissima contrazione: passando dai euro del 2011 ai euro del 2012 (si tratta dello 0,67 per cento del fatturato). La voce degli interessi e degli oneri bancari rappresenta, come sempre, una voce di spesa molto significativa, correlata alla natura dell'azienda, eminentemente labour intensive e con capitali generati dall'autofinanziamento. Nell anno che si è appena concluso, OSA ha sostenuto costi per interessi ed oneri per circa 3,2 milioni di euro, a fronte di utilizzi di affidamenti concessi dal sistema creditizio per circa 6 NUMERO 1 LUGLIO 2013

7 Spazio OSA di creare maggiore opportunità di lavoro e di sviluppo per il futuro. Il sistema creditizio è quindi necessariamente partner insostituibile per poter sostenere lo squilibrio temporale tra incassi e pagamenti. Il sistema bancario offre STATO PATRIMONIALE 31/12/2012 A) CREDITI VERSO SOCI B) IMMOBILIZZAZIONI (al netto dei fondi) C) ATTIVO CIRCOLANTE II - CREDITI verso clienti D) RATEI E RISCONTI Totale ATTIVO A) PATRIMONIO NETTO CAPITALE SOCIALE RISERVE utile d esercizio B) FONDI C) TFR D) DEBITI verso banche verso banche oltre 12 mesi E) RATEI E RISCONTI Totale PASSIVO milioni di euro. Come noto, la voce più importante tra i costi del conto economico della Cooperativa è rappresentata dagli stipendi e dai salari corrisposti mensilmente ai soci e dai correlati oneri legati al costo del lavoro: oneri previdenziali, assistenziali, tasse e contributi. La corresponsione degli stipendi e degli oneri connessi viene erogata mensilmente, mentre la Pubblica Amministrazione, alla quale OSA presta i propri servizi, paga le fatture con un ritardo medio di 240 giorni. Altrettanto noto è il fatto che alcune commesse abbiano tempi di pagamento ancora più lunghi rispetto ai 240 giorni di media, arrivando a superare l anno. Si tratta, come appare evidente a chiunque si informi costantemente tramite giornali e tv, di un grave problema che affligge tante imprese che, come OSA, offrono i propri servizi o vendono i propri beni alla Pubblica Amministrazione, ritrovandosi loro malgrado a fare da "banche" del sistema pubblico. Per poter puntualmente adempiere alle proprie obbligazioni, per condurre la Cooperativa con la stessa diligenza con cui ciascuno conduce la propria famiglia, OSA è chiamata quindi a massimizzare le risorse e a vagliare e scegliere gli investimenti nella prospettiva Si conferma la consistenza del fondo di mutualità, ampiamente utilizzato nell'anno, ma ripristinato con adeguato accantonamento il proprio "prodotto", il denaro, e il prezzo che si paga per ottenerlo è determinato dal tasso di interesse da cui scaturiscono gli oneri bancari che la Cooperativa deve fronteggiare. OSA, con la sua puntuale condotta pluriennale, ha mantenuto un significativo accesso al credito, conseguendo affidamenti totali per circa 100 milioni di euro. Questo fattore pone la Cooperativa in una condizione migliore rispetto a tante altre imprese che sperimentano ogni giorno quanto sia diventato difficile, nel nostro Paese, ottenere prestiti bancari per sostenere sia la propria attività sia per affrontare il momento di crisi. Naturalmente, tale possibilità ha un costo che si manifesta con la consistente spesa per interessi che OSA sostiene. Se il sistema della Pubblica Amministrazione effettuasse il pagamento delle fatture secondo i termini previsti dall Unione Europea, cioè a 30 o 60 giorni, tale voce verrebbe drasticamente ridotta a tutto vantag- NUMERO 1 LUGLIO

8 gio dei soci, che vedrebbero aumentare il volume dei margini da destinare a ristorno. Nel corso degli ultimi 16 anni, OSA ha corrisposto al sistema bancario oneri finanziari cumulativi per circa 20 milioni di euro a fronte di ristorni attribuiti ai soci per 5 milioni di euro complessivi. Se fosse possibile ottenere una riduzione dei termini di pagamento dei crediti, la Cooperativa ridurrebbe il ricorso al finanziamento da parte del sistema creditizio, ottenendo una minore spesa per interessi, impiegando cosi i margini per un ulteriore sviluppo ed una maggiore remunerazione del fattore lavoro, in linea con i propri scopi. CONTO ECONOMICO 31/12/2012 A) VALORE DELLA PRODUZIONE B) COSTI DELLA PRODUZIONE ) materie prime ) per servizi ) godimento beni di terzi ) per il personale ) ammortamenti e svalutazioni ) variazioni delle rimanenze ) 13) altri accantonamenti ) oneri diversi di gestione DIFFERENZA TRA RICAVI E COSTI DELLA PRODUZIONE C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI D) RETTIFICHE DELLE ATTIVITA' FINANZIARIE - E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI ) imposte sul reddito dell'esercizio IRAP/IRES Utile di esercizio RISTORNO A SOCI NUMERO 1 LUGLIO 2013

9 Spazio OSA Gli operatori OSA? Disponibili, empatici, professionali Così gli assistiti descrivono il lavoro di chi ogni giorno si prende cura di loro. I risultati dell indagine condotta nei territori della Asl Roma G e Palermo Fretta Disponibilità, empatia, professionalità, umanità, cordialità. Sono le parole che hanno scelto gli assistiti e i loro familiari - figli, coniugi, genitori - per descrivere il lavoro degli operatori OSA. È quanto emerge da due indagini che sono state svolte nei territori della Asl Roma G e di Palermo. Una fotografia, quella scattata dalle due ricerche, che fornisce un quadro puntuale dei rapporti umani che si vengono a instaurare fra assistiti e operatori e che rivela anche l eccellente livello qualitativo del servizio fornito. Emerge, sono gli stessi intervistati a raccontarlo, lo sforzo degli operatori nel cercare un dialogo continuo con le persone di cui si prendono cura. Un impegno relazionale portato avanti con cortesia, gentilezza, disponibilità all ascolto e a dare consigli. Più di tre assisiti su quattro, ad esempio, alla domanda l operatore le spiega cosa fare in sua assenza? ha risposto positivamente (con punte del 92 per cento raggiunte a Palermo) e tra l 80 e il 92 per cento di loro ha dichiarato che l operatore è sempre stato pronto a ascoltare le loro esigenze e a dispensare informazioni. Se poi si osservano le percentuali relative al quesito l operatore la saluta e le chiede come si sente? emerge come l educazione e la cortesia siano ormai tratti distintivi dello stile OSA, diffusi in maniera capillare. Quasi tutti gli intervistati sia a Roma sia a Palermo hanno risposto positivamente. Rari i casi di ritardi gravi, altra conferma della professionalità degli operatori della Cooperativa. Sia nel territorio della Asl Roma G sia in quello palermitano, nell 82 per cento dei casi gli assistiti hanno affermato di aver ricevuto le prestazioni di cura da operatori estremamente puntuali o che, in caso di ritardi, sono stati avvisati tempestivamente attraverso la centrale operativa di riferimento o tramite il contatto diretto con i domicili. Giudizio positivo non solo per chi fisicamente si reca nelle case delle persone, ma anche per chi lavora dietro le quinte, nella Centrale Operativa che coordina il servizio e a cui si rivolgono gli assistiti che affrontano le problematiche. Anche qui, 9 intervistati su 10 hanno disponibilità PocaUmanità professionalità fiducia coinvolgimento amicizia empatia soddisfazione PocaCordialità umanitàpocaprofessionalità cordialità PocaAssistenza PocaProfessionalità dichiarato di aver risolto il problema per cui avevano chiamato. Uno sforzo che ha portato i risultati attesi, come appare evidente ascoltando gli stessi assistiti. È come un figlio per me, quando so che deve venire a casa mia mi sento già meglio, ha detto ad esempio un paziente in riferimento all operatore che si è preso cura di lui. Un rapporto di fiducia difficile da instaurare, viste le problematiche di salute dell utenza, ma che è fondamentale per il buon esito del percorso assistenziale, se è vero, come dice un utente di Palermo, che un sorriso può essere più efficace di mille terapie. NUMERO 1 LUGLIO

10 Cresce l impegno di OSA nei servizi di assistenza domiciliare Nel corso del 2013 sono aumentati gli assistiti. Al via nuovi progetti in Sicilia e in Lombardia Assistere nelle proprie case le persone che ne hanno bisogno. Era questa la prima missione da cui ha avuto origine la Cooperativa nel Di strada, negli ultimi 28 anni, gli operatori di OSA ne hanno fatta moltissima. Un percorso iniziato con il primo progetto di assistenza domiciliare a favore di persone malate di Aids a Roma e proseguito con i tanti servizi che la Cooperativa ha realizzato negli anni per anziani e disabili, specializzandosi anche nel seguire utenti con patologie che necessitano di livelli assistenziali avanzati e di tecnologia a domicilio. La Cooperativa arriva ogni anno nella casa di oltre 25 mila persone, di cui quasi due terzi nella sola regione Lazio, assistiti e curati a casa da oltre mille professionisti tra infermieri, fisioterapisti e medici secondo un modello consolidato. La crescita dei servizi di assistenza domiciliare sviluppati da OSA è ormai da anni un dato di fatto. Una sicurezza a cui operatori, referenti e dirigenti sono ormai quasi abituati. Ma, in realtà, si tratta di un lavoro continuo, che nasce dai momenti di progettazione e sviluppo di nuovi servizi e prosegue nella gestione delle problematiche che si manifestano quando si incontrano migliaia di fa- Crema e Cremona, obiettivo qualità in Lombardia La presenza di OSA in Lombardia si rafforza con l arrivo di due nuovi servizi. Si tratta della centrale operativa Adi di Crema, inaugurata nel febbraio 2013, e dell Adi di Cremona, avviata a giugno. L obiettivo della Cooperativa è di aumentare il volume di accessi e gestire un numero sempre crescente di esigenze. Come noto, in Lombardia, il Sistema sanitario garantisce dei voucher a titolo mensile, utilizzabili per l'acquisto di prestazioni Adi a favore di soggetti fragili affetti da patologie cronico-degenerative. Con questo sistema, in sostanza, è sempre l interessato che sceglie il provider per i servizi assistenziali. La strategia di espansione, ha sottolineato Andrea Trappolini (responsabile del servizio privato in OSA), punterà quindi sulla qualità e sulla puntualità. L Adi conta su un equipe di professionisti per la valutazione delle singole problematiche e per la stesura di piani di assistenza ad hoc. 10 NUMERO 1 LUGLIO 2013

11 Spazio OSA miglie e si portano nelle loro case quei necessari corpi estranei che sono gli operatori di OSA. Entrare nelle abitazioni delle persone, parlare con i medici di medicina generale e delle Asl, spiegare ai famigliari le terapie o le motivazioni di una scelta di orario, motivare gli operatori, controllare la programmazione delle attività, entrare in sintonia con le persone assistite. È il pane quotidiano di chi si occupa di assistenza domiciliare, delle equipe di coordinamento ormai collaudate che lavorano per assicurare che tutti gli oltre assistiti ricevano ogni giorno le giuste cure. Nel 2012, OSA ha sviluppato l assistenza domiciliare in sei regioni per conto di 12 diverse Asl. Rispetto all anno precedente, si sono aggiunte due nuove attività: una al Nord (nell Asl di Cremona) ed una al Sud (nell Asl di Caltanissetta). Per il 2013 è in partenza una nuova attività ad Agrigento. In aggiunta, nel corso del 2012, hanno visto la luce due nuovi servizi nelle Asl Roma D e Latina a seguito di aggiudicazione di nuovi appalti, che hanno dato continuità alla presenza consolidata di OSA in quelle Asl. Una menzione particolare la merita il servizio svolto per la Asl di Latina. Si tratta di uno stretto partenariato tra Asl e OSA, all interno di un progetto sperimentale di cure di comunità che affianca ai servizi di assistenza domiciliare sanitaria un coinvolgimento dei medici di medicina generale, dei momenti valutativi congiunti, la creazione di ambulatori di comunità ed una informatizzazione globale dei servizi. La rilevanza dell assistenza domiciliare è cresciuta negli anni all interno di OSA ed è oggi organizzata nella Divisione assistenza domiciliare. Un nucleo con una sua direzione, strutturata in due aree operative (centro-nord e centro-sud), 12 gruppi di coordinamento con altret- Agrigento, l ultimo arrivato in Sicilia Negli ultimi mesi, la presenza di OSA in Sicilia si è consolidata con la partenza dei servizi Adi presso l Asp di Agrigento. Un progetto che si affianca all analoga esperienza della Cooperativa a Caltanissetta, attivata nell ottobre dello scorso anno, e alla sede di Palermo (che gestisce il servizio di cure sanitarie e sociosanitarie a domicilio a scopo preventivo). Nel mese di maggio, gli accessi nell Agrigentino si sono attestati a unità, in larga parte relativi ad assistenza di tipo infermieristico (2.547 accessi). Anche in questo caso, considerando il potenziale bacino di utenza delle zone, la Cooperativa conta di aumentare gradualmente il volume di gestione. Dopo l avvio a fine 2012, a Caltanissetta i numeri iniziano a salire. A maggio gli accessi sono stati 3.300, divisi tra servizi di tipo infermieristico (2.041 in totale) e riabilitativi (1.259). NUMERO 1 LUGLIO

12 Spazio OSA Aprilia Adi, quando il sociale incontra il sanitario Una stretta cooperazione tra Comune, Asl e OSA per la presa in carico di persone non autosufficienti. Questo il punto di forza del servizio Adi di Aprilia, una delle ultime novità nel panorama della Cooperativa. Attivato a marzo, il progetto è fortemente integrato a livello istituzionale ed è stato ideato per portare ad un livello qualitativo superiore l assistenza socio sanitaria nel territorio. Come? Attraverso riunioni tra operatori, medici e personale OSA ogni 30 giorni (il primo mercoledì del mese), durante le quali vengono valutati i singoli casi ed elaborati i Piani assistenziali individualizzati (Pai). Un modello complesso ma ambizioso, che vede la partecipazione contemporanea di diversi attori, tutti orientati alla salute degli assistiti. tanti responsabili ed uffici dislocati nei vari territori. L obiettivo è di assicurare che tutto avvenga secondo le corrette modalità, una missione svolta rapportandosi costantemente con la direzione di divisione. Quando è in ballo la salute delle persone, è necessaria un attenzione particolare per controllare che i servizi erogati siano costantemente verificati e valutati. Per questo è in continua evoluzione un sistema di qualità che definisce regole, protocolli operativi e standard da rispettare. Si tratta, anche in questo caso, del risultato di anni di esperienza confluiti nell impianto di un sistema che, già nel lontano 2001, consentì alla Cooperativa di ottenere - tra i primi in Italia - la Certificazione di qualità secondo le norme ISO 9002:1999, aggiornata poi alla successiva normativa ISO 9001:2000. Ma la migliore certificazione arriva ogni giorno da tutti gli assistiti. Il loro numero, che cresce ogni anno, è la prova più evidente di quella qualità che è l obiettivo primo ed ultimo del lavoro che tutti i soci di OSA coinvolti in questi servizi mettono in campo ogni giorno. Villa Bianca rafforza la presenza di OSA in Puglia Tra le principali novità del 2013, la residenza Villa Bianca è destinata a diventare uno dei fiori all occhiello della Cooperativa. Due piani e 64 stanze doppie con bagno privato attrezzato, per un totale di 116 posti. È la dotazione della struttura di Mesagne (Brindisi), che conterà anche su 14 mini appartamenti indipendenti. Oltre ai comfort, i punti di forza della nuova Rssa saranno le attività ad ampio spettro dedicate agli ospiti, tra cui il cineforum, i corsi di musica e le attività artistiche e sportive. 12 NUMERO 1 LUGLIO 2013

13 Assistenza domiciliare Vincenti grazie a qualità ed esperienza La responsabile Alessandra Leoni racconta il lavoro dell Ufficio gare e adempimenti contrattuali, organo fondamentale di OSA che nel 2012 si è aggiudicato l 80 per cento dei bandi a cui ha partecipato Lavorano tutto l anno, a ritmi più serrati proprio quando altrove si progettano ormai le vacanze. Ma all Ufficio gare e adempimenti contrattuali, il vero motore di OSA (se si fermasse non ci sarebbe praticamente lavoro per la Cooperativa), ci sono abituati. I bandi possono uscire in qualsiasi momento - racconta la responsabile Alessandra Leoni -, ma per prassi la Pubblica Amministrazione ne realizza la maggior parte nei mesi di giugno e nel periodo post natalizio, quindi per forza di cose dobbiamo aumentare i ritmi a luglio e a febbraio. Una regola non scritta, che però chi conosce i meccanismi degli enti pubblici ha imparato nel tempo. E di esperienza in materia, il personale dell Ufficio gare ne ha da vendere. Leoni lavora a questo organo fondamentale di OSA dal 1997, anche se fa parte della Cooperativa dal Lei, che è ormai una veterana, come si definisce sorridendo, e che ha visto aumentare negli anni la concorrenza, racconta che oggi, rispetto al decennio precedente, è più difficile aggiudicarsi un appalto. La responsabile dell Ufficio gare, però, è serena: È vero che è aumentata la concorrenza, ma è anche vero che sono poche le realtà che possono vantare l esperienza e il bagaglio di professionalità che ha la nostra Cooperativa. Capacità ed esperienza che fanno la differenza, anche e soprattutto per gli enti pubblici che alle realtà come OSA affidano uno dei beni più importanti per la comunità: la salute dei cittadini. Per aggiudicarsi una gara sono fondamentali la qualità del servizio offerto e l affidabilità del soggetto che concorre, che viene considerata non solo in base alla solidità economica, ma anche e soprattutto in base agli anni di lavoro che questo può vantare nel settore, dice Leoni. Si spiegano così i successi della Cooperativa, che nel tempo ha visto crescere con costanza non solo il numero dei lavoratori e il monte ore di lavoro svolto, ma anche la percentuale di gare vinte su quelle a cui ha partecipato. Con risultati a volte sorprendenti. Nel 2012, ci siamo aggiudicati circa l 80 per cento dei bandi a cui abbiamo partecipato - racconta la responsabile dell Ufficio - e anche se dell ultimo anno non siamo in grado di fornire risultati precisi, in quanto molte gare sono ancora in corso di aggiudicazione, sicuramente il trend che abbiamo registrato negli ultimi dieci anni è positivo. Non mancano le difficoltà, soprattutto in un periodo difficile per gli Enti pubblici, alle prese con i tagli imposti dalla spending review. La crisi ha influito non tanto nel numero di bandi pubblicati quanto nella fase di gestione del contratto - rivela Leoni -. Le Aziende sanitarie locali arrivano a chiedere addirittura fino al 10 per cento di sconto e per noi si fa dura, dato che lavoriamo principalmente con le persone e che dobbiamo fare riferimento ai contratti collettivi. Visto che siamo una realtà seria e non vogliamo abbassare il livello qualitativo del servizio offerto, spesso l unica strada è la riduzione del margine operativo. NUMERO 1 LUGLIO

14 e politica sanitaria Cap, l assistenza al cittadino passa anche dalle farmacie Da luglio, gli utenti possono prenotare servizi socio sanitari e diagnostici o essere indirizzati a un medico di medicina generale tramite le farmacie aderenti al consorzio L intento è raggiungere il cittadino sotto casa, attraverso la rete capillare dei consorzi farmaceutici aderenti Attraverso il sistema Cap si vuole realizzare una completa presa in carico degli assistiti in continuità assistenziale Medici di medicina generale, operatori socio sanitari e farmacie insieme, per fornire un assistenza puntuale e continua ai cittadini. Il consorzio Cap, contenitore di soci erogatori di attività socio-sanitaria, ha un progetto ambizioso. L obiettivo è elevare a sistema la collaborazione fra i soggetti che si occupano di dare una risposta alle esigenze socio sanitarie delle persone, così da garantire standard qualitativi elevati e, soprattutto, disponibilità nel territorio sette giorni su sette. Il progetto, che già negli scorsi anni ha iniziato a prendere forma, si avvale a partire da luglio della collaborazione delle farmacie. L intento è raggiungere il cittadino sotto casa, attraverso la rete capillare dei consorzi farmaceutici aderenti. I consorziati Cap possono fornire un insieme di attività di intervento: non solo cura e assistenza (anche domiciliare, a cui proprio partendo dal Cap si può accedere), ma anche di prevenzione, educazione sanitaria e per le corrette pratiche di autogestione delle malattie croniche. OSA, come gli altri attori che aderiscono al progetto, fornirà le prestazioni socio sanitarie (anche domiciliari). Il consorzio, invece, è chiamato a redigere le regole e a controllare che queste vengano rispettate. Grazie al Cap, l utente che necessita una prestazione socio sanitaria o diagnostica può contattare la farmacia aderente alla rete, dove è supportato tempestivamente. L operatore provvede, infatti, a fissare un appuntamento di prestazione e lo fa consultando un portale online dove sono a disposizione i centri aderenti. In alternativa, può prenotare un appuntamento per la valutazione per l assistenza sanitaria e sociale direttamente a casa dell utente. All assistito viene consegnato un documento di prenotazione e vengono illustrate le modalità di accesso al servizio. Basta recarsi in farmacia, insomma, per prenotare servizi socio sanitari e diagnostici ed essere indirizzati al professionista più opportuno, se l esigenza è specifica, oppure a un medico di medicina generale. Un sistema che è in grado di garantire una significativa riduzione dei tempi di attesa. A disposizione degli utenti, anche un numero verde, a cui è possibile rivolgersi per ottenere chiarimenti e informazioni. Per gli assistiti, oltre alla comodità di avere uno sportello di accesso al servizio sul territorio, c è la garanzia di una prestazione che viene erogata in stretta collaborazione con i consorzi di medici di famiglia, i quali redigono l'atto di valutazione multidimensionale socio-sanitario, a sua volta richiesto dai farmacisti per la gestione della presa in carico. Il tutto a tariffe sociali e sostenibili, in linea con i ticket del Ssn. I fruitori del servizio possono avere a disposizione una carta associativa: una ricaricabile Postepay, adoperabile attraverso i pos installati presso tutte le farmacie. La Cap Card, questo il nome, è utilizzabile da tutto il nucleo familiare e dà diritto a sconti e all assistenza telefonica per informazioni su servizi, prestazioni, tariffe e consulenza sanitaria e sociale. Nello specifico, fra i servizi che vengono proposti sotto l unico tetto del Cap ci sono visite medico-specialistiche, diagnostica, assistenza sociale alla famiglia, esami a domicilio e l assistenza domiciliare infermieristica e fisioterapica. E ancora: pac- 14 NUMERO 1 LUGLIO 2013

15 Attualità e politica sanitaria chetti di prevenzione, presidio medico-chirurgico, assistenza medica specialistica domiciliare, servizio di telemedicina e telesoccorso. Nel pacchetto Cap rientrano inoltre l assistenza sociale, il badantato e i servizi di trasporto e alla persona. Attraverso il consorzio degli aderenti al Cap si vuole, insomma, realizzare una completa presa in carico degli assistiti in continuità assistenziale. Il servizio si pone come integrazione di quanto già erogato dal Servizio sanitario regionale, della rete ospedaliera e delle attività di prevenzione. Grazie al Cap, l utente che necessita una prestazione socio sanitaria o diagnostica può contattare la farmacia aderente alla rete, dove è supportato tempestivamente L obiettivo dichiarato del progetto è, infatti, diventare il perno del sistema delle cure primarie in sistema di governance, un governo clinico che costruisca la squadra tra gli operatori socio sanitari e i centri medico diagnostici con il supporto di un sistema di recup di indirizzo governato presso le sedi delle farmacie. Si tratta di una vera e propria rivoluzione, che potrebbe registrare, tra gli effetti positivi, lo smaltimento parziale del carico di lavoro per i pronto soccorso. NUMERO 1 LUGLIO

16 Papa Francesco, una carezza di Dio per i ragazzi di Villa 21 Padre Charly è il sacerdote che si occupa del progetto Mamà Osa, fondato grazie all aiuto di Bergoglio. Ci racconta come nel barrio di Buenos Aires hanno vissuto l elezione del Pontefice Fratelli e sorelle, buonasera!. Chissà quanto sono risuonate forti, le prime parole di Papa Francesco, nel primo pomeriggio di Buenos Aires. Una frase tanto semplice e diretta, da commuovere immediatamente milioni di credenti in tutto il mondo. A migliaia di chilometri da quel cielo di metà marzo di piazza San Pietro iniziava anche un altra festa, quella della Villa 21. I ragazzi di questo barrio della Capitale argentina sfregiato dalla droga e dalla povertà, infatti, conoscono bene quel sorriso genuino che illuminava il volto del nuovo Papa. È lo stesso di quel padre Bergoglio che si è speso per loro, aiutandoli a lottare contro povertà e dipendenza. Ci racconta le emozioni di quel pomeriggio Padre Charly, che a Villa 21 porta avanti il progetto Mamà Osa, nato proprio dall incontro fra l allora Cardiale Bergoglio e i sacerdoti che si occupano dei ragazzi del barrio. Il Santo Padre è ben noto per il suo impegno verso gli ultimi della società. Quanto è stato importante il suo contributo per l avvio del Progetto Mamà Osa? Fu proprio l allora Cardinale Bergoglio, Arcivescovo di Buenos Aires, a metterci in contatto con Giuseppe Milanese, che era già all epoca molto interessato alla sua opera religiosa e sociale. Giuseppe venne diverse volte in città con il suo gruppo, per sostenere un progetto di una fattoria sociale per il recupero di consumatori di paco (una droga economica molto diffusa nei quartieri poveri di Buenos Aires, ndr). Se è vero che nella parrocchia di Caacupe stavamo finendo il lavoro di recupero dei tossicodipendenti di paco, non eravamo riusciti però a completare il progetto della fattoria sociale. Per queste ragioni, in uno dei suoi viaggi, Angelo Caciolo, che faceva parte del gruppo di Giuseppe, pensò che si poteva favorire un progetto per la protezione dei bambini del Hogar Nino Jesus. E così è nata Mamà Osa Infatti, una realtà che permette a molti ragazzi della nostra città di poter fare colazione, pranzo, partecipare a laboratori di appoggio scolastico, ricreazione e sport, di ricevere sostegno nel percorso scolastico. Vi tenete ancora in contatto con Papa Francesco? Il Cardinale Bergoglio sosteneva tanto la nostra opera. Da quando è stato eletto al Soglio Pontificio non abbiamo più parlato personalmente con lui. Sappiamo che potremmo contattarlo senza difficoltà: è sempre stato dispo- 16 NUMERO 1 LUGLIO 2013

17 Spazio OSA nibile e potremmo arrivare a lui tranquillamente, ma senza dubbio capiamo che avrà molti problemi con la conduzione e il risanamento della Chiesa Universale, quindi non lo disturbiamo. Preghiamo per lui, e lo teniamo vicino al cuore. Sappiamo che vi ha anche inviato una lettera. Ci ha scritto nel marzo di quest anno, in occasione del quinto anniversario del nostro Hogar de Cristo, il centro di recupero per i tossicodipendenti che lui stesso ha inaugurato nel Nonostante non sia ancora stata pianificata, in Argentina c è grande fermento per la prima visita del Papa. Lo aspettate anche per mostrargli i passi in avanti del progetto? L impressione che abbiamo al momento qua è che il Cardinale Bergoglio ora è il Papa Francesco ed è di tutti. Se e quando verrà a Buenos Aires, suppongo avrà poco tempo e tutti cercheranno di avvicinarlo. Se vorrà, sarà lui stesso a cercarci, non proveremo a inserirci nella sua agenda perché sarà sicuramente molto fitta. Come hanno reagito i bambini alla notizia di un Papa argentino? Ricordo perfettamente ogni momento di quel giorno. La città era in festa, grandi e bambini sono usciti in strada e per le piazze, la Chiesa si è subito riempita di gente che voleva condividere la notizia. I telefoni non smettevano di squillare. La gente gridava di allegria e piangeva di emozione. Molti mostravano foto con lui e sembrava incredibile che una persona a noi così vicina, che visitava costantemente il nostro quartiere, fosse diventato Papa. Noi, come tutti, abbiamo sempre visto la figura del Pontefice come un qualcosa di molto lontano e irraggiungibile. Era davvero difficile credere e capire che cosa stava succedendo realmente. Questa splendida novità ha dato una spinta al progetto da un punto di vista pastorale? Per molti l elezione di Papa Francesco è stata l occasione di una nuova conversione. Persone stanche e sfiduciate sembrano aver ritrovato di colpo la forza e la vitalità per affrontare le difficoltà. La parrocchia, sempre molto popolata, ha avuto un flusso straordinario di persone in quei giorni. La situazione nel quartiere è cambiata dal giorno della fumata bianca? Qualcosa si è mosso nella scala di interesse dei gruppi politici e mediatici. Dall elezione di Papa Francesco si percepisce chiaramente il potere dei media, che hanno NUMERO 1 LUGLIO

18 contribuito a far scoprire al mondo dei luoghi altrimenti sconosciuti a livello internazionale, come la Villa 21. Ci racconta le sue emozioni quando ha saputo che il Cardinale che ha contribuito a fondare il progetto era diventato Papa? Inizialmente sono rimasto stupito e perplesso. Non riuscivo a capire la portata di quanto stesse succedendo. Sentivo come se una nube di grazia fosse arrivata ad abbracciare la nostra patria, come se la rugiada di Dio ci stesse dolcemente accarezzando dall alto. Mi sentivo estasiato da Dio, per qualcosa di così vasto che non capivo e non potevo spiegare. La dedizione di Papa Francesco per i poveri e i disagiati è un esempio per tutti. Come ha cambiato il vostro impegno quotidiano la sua elezione? Ha gettato su di noi una grande luce, anche a livello Passiamo a Villa 21, qual è la situazione attuale nel barrio? Il quartiere, purtroppo, è sempre lo stesso. Povero, emarginato e con gravi problemi strutturali. Come sempre, la povertà porta con sé emarginazione, violenza e morte. Nonostante tutto gli abitanti, per la maggior parte immigrati, continuano a lottare per migliorare la propria vita, per portare avanti le proprie tradizioni, la propria fede, la loro cultura e i loro valori. Come procede il centro diurno Niño Jesus? Il Niño Jesus è in piena salute, supporta e accompagna la crescita di molti ragazzi. È uno spazio sereno, pieno di vita. Attualmente abbiamo attivato anche un laboratorio di murga (una sorta di teatro di strada che coniuga musica, danza e recitazione, ndr) e abbiamo ampliato la capacità gestionale a livello sociosanitario, con la presenza di uno psichiatra infantile che affronta di comunicazione e visibilità. Speriamo, tuttavia, che la vicinanza espressa da media e politici non sia una moda passeggera, ma di qualcosa che possa mettere radici. Tutta quest attenzione complica un po il nostro lavoro, ma la accogliamo di buon grado, nella speranza che qualche messaggio arrivi anche a chi ha la possibilità di fare qualcosa per la nostra realtà. Seguite regolarmente Papa Francesco, per esempio nell Angelus domenicale? I media argentini trasmettono praticamente ogni parola o gesto del Papa. Quando il Santo Padre dice qualcosa che richiama l attenzione mondiale, cosa che avviene con molta frequenza, la notizia inonda i canali tv, le radio, i portali internet e i periodici. Si sente sempre più spesso la gente in strada che commenta i gesti, le parole e gli inviti del Papa. È un fatto che ci riempie davvero il cuore d orgoglio. le difficoltà legate alle diverse forme di violenza ed altri conflitti gravi che spesso si vengono a creare nelle famiglie. Oltre allo psichiatra, lavora con noi anche un endocrinologo che monitora costantemente la crescita dei bambini. Sono previste nuove attività nel quartiere da parte della Cooperativa OSA? Stiamo costruendo un centro di recupero, che permetterà ad alcune madri tossicodipendenti di stare in luogo sicuro e pulito con i propri figli. La maggior parte di loro è spesso costretta a vivere in strada, con i bambini al seguito. Una situazione insostenibile, ingiusta. Questo nuovo spazio ci permetterà di accogliere queste donne, di aiutarle a disintossicarsi e di prenderci cura della formazione e della salute dei loro figli. 18 NUMERO 1 LUGLIO 2013

19 Spazio OSA Non lasciate che vi rubino la speranza La lettera di Papa Francesco in occasione del quinto anniversario del Hogar de Cristo, inaugurato dal Santo Padre nel 2008 Il pensiero di Papa Francesco, nei giorni successivi alla sua elezione al Soglio Pontificio, non poteva non raggiungere anche i quartieri più disagiati della sua Buenos Aires. Nella lettera che vi proponiamo (ricevuta anche da Padre Charly), il Santo Padre ha voluto ringraziare i ragazzi del Hogar de Cristo, le case in cui i disagiati della periferia della Capitale argentina trovano accoglienza e riparo dal flagello della droga e della violenza. Cara Famiglia del Hogar de Cristo, oggi mi hanno ricordato che cinque anni fa cominciammo questo cammino con molta timidezza. Lo Hogar de Cristo è la casa di Gesù, dove, insieme a sua Madre Maria e suo Padre Giuseppe, ha scoperto l amore. Ha imparato ad amare e ad essere amato, a ridere e piangere, ringraziare e chiedere, festeggiare e soffrire. Il luogo in cui si è sempre sentito compreso, ascoltato, valorizzato, dove nessuno mai gli ha negato affetto, tenerezza e dove apprese ad amare la povertà, l umiltà, il lavoro e lo sforzo, l onestà, la coerenza, la pazienza ed il saper tollerare l ingiustizia, il saper aspettare il tempo di Dio... Oggi lo Hogar de Cristo è una realtà grande, molto grande. Tre quartieri, che immagino uniti, uniti al cuore di Gesù e della Vergine, e dalla quale unione arriveranno tutte le grazie. Quanto dobbiamo ringraziarli per questo posto. Sono molto vicino a Voi! Come mi sarebbe piaciuto essere lì di persona! Cinque anni fa lavavo i piedi ai primi ragazzi del quartiere, magari qualcuno di loro adesso sta festeggiando. Da qui concedo loro la mia benedizione, che possano anche loro lavare i piedi per Gesù... che tutti guardino ciò che Lui ha creato! È dalla mano di questi ragazzi che Gesù si mette al servizio dei più bisognosi, dei suoi sacerdoti e di tutta la gente meravigliosa che spende il proprio tempo, la propria vita e il proprio cuore in questa enorme sfida difficile, però necessaria Quanto mi avete insegnato con la vostra lotta quotidiana, quanto ringrazio di avervi conosciuto, quanto bene mi avete fatto e mi fate ancora oggi! Oggi in questo anniversario, in questa festa vi abbraccio tutti. E vi ricordo: vale la pena andare avanti... Vale la pena lottare Vale la pena per Gesù e per sua Madre la Vergine Maria... Non lasciatevi rubare la speranza, non lasciatevi ingannare. Gesù vi ama molto La Vergine via ama molto. E vi amo molto anche io. E a voi, miei amati sacerdoti, vorrei inviare un abbraccio speciale vi ringrazio di cuore per tutto quello che fate per questo gregge di Dio, al quale mi sento molto unito e che tanto amo. E di nuovo dico a voi NON LASCIATE CHE VI RUBINO LA SPERANZA. E a tutti voi, che festeggiate i 5 anni del Hogar de Cristo, vi benedica il buon Dio per mezzo dei sui angeli guardiani, di San Giuseppe, Santa Teresa, per mezzo dei suoi santi protettori: San Michele Arcangelo, Madre Teresa di Calcutta, San Alberto Hurtado, San Giovanni Bosco e Padre Carlos Mugica. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Festeggiate, Celebrate e COMPORTATEVI BENE!! E per favore, non dimenticatevi di pregare e far pregare per me. Ne ho tanto bisogno, Francisco NUMERO 1 LUGLIO

20 La Provvidenza è stata molto buona con noi Padre Charly e la curiosa storia dei nuovi fondi per Mamà Osa, arrivati in Argentina proprio mentre OSA News era in fase di realizzazione Giuseppe Querido. Inizia così la lettera di padre Charly al presidente di OSA Giuseppe Maria Milanese. Poche righe, scritte di getto, che tradiscono la grande emozione del giovane religioso argentino. Questa storia inizia nei giorni in cui la redazione giornalistica che si è occupata di OSA News contatta padre Charly per l intervista che leggete in queste pagine. Una serie di domande, studiate per mettere in luce il grande ruolo di Papa Francesco nel progetto Mamà Osa e tracciare un bilancio della Villa 21 e del centro diurno Nino Jesus. Proprio nei giorni precedenti l invio della nostra intervista, padre Charly aveva contattato gli uffici dell arcidiocesi di Buenos Aires per avere notizie sull arrivo di nuovi fondi dall Italia. Finanziamenti vitali, destinati alla costruzione di una nuova struttura per il recupero di madri tossicodipendenti, che però mancavano all appello, o almeno così avevano comunicato dagli uffici della Capitale. La nostra intervista, quindi, ha incuriosito il religioso. Perché tante domande da Roma? Armato di speranza, fede e forza di volontà, il giovane padre Charly si è rivolto nuovamente alla curia per saperne di più. Ed è così che ha fatto una splendida scoperta: si era trattato solamente di un equivoco, un errore tecnico che aveva spinto il religioso a pensare che il progetto Mamà Osa fosse stato addirittura sospeso. Forse un semplice sbaglio, un computer impazzito, un incomprensione o probabilmente un ritardo nella comunicazione. Alla fine, infatti, i fondi sono arrivati regolarmente. La providencia es muy buena con nosotros ( la provvidenza è molto buona con noi, ndr), festeggia padre Charly nella lettera, che potete leggere integralmente in questa pagina. Per chi vive da sempre in una realtà ordinaria come la nostra, dove cibo, cure mediche e sicurezza sociale sono una semplice routine, può sembrare una cosa da poco. Ma non è così. Soprattutto per chi ogni giorno si occupa di costruire il futuro di decine e decine di giovani in un ambiente complesso, avvelenato dalla droga e sconvolto dalla violenza e dalla povertà. Giuseppe querido, escribo para agradecerte te cuento que por un error de la curia, nosotros pensamos que Mamà Osa se habia suspendido a principio del año pasado llame un par de veces al arzobispado y me dijeron que no habia entrado nada del dinero hace poco, me llego un mail de un periodista de OSA en el que me hacia un monton de preguntas. Me sonaron medio raro las preguntas que me hacia y por eso llame a la curia para preguntar si habia entrado algo de dinero. El contador busco y hoy me contestó: tenemos el dinero guardados en la curia!!! No te imaginas la alegria que tenemos todos aca, estabamos buscando el dinero para construir la nueva granja, y no sabiamos de donde sacarla. La providencia es muy buena con nosotros. Agradezco tu generosidad y la de todo OSA Te mando un abrazo grande y espero contigo que Francisco lleve a la Iglesia por los caminos que todos anhelamos Te esperamos cuando quieta Carlos Olivero 20 NUMERO 1 LUGLIO 2013

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