La classificazione delle miscele ai sensi del Regolamento (UE) 1272/2008 (CLP)

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1 La classificazione delle miscele ai sensi del Regolamento (UE) 1272/2008 (CLP) Pericoli per la salute : Sensibilizzazione delle vie respiratorie e della pelle; Mutagenicità ; Cancerogenicità ; Tossicità per la riproduzione Dott. Giorgio Cipolla Venezia - Mestre 28 novembre 2017

2 Classificazione delle miscele in base ai componenti Relativamente ai seguenti pericoli per la salute : Mutagenicità ; Cancerogenicità ; Tossicità per la riproduzione; Sensibilizzazione delle vie respiratorie e della pelle ; Per queste classi di pericolo non vale il principio di additività ( ciascun componente pericoloso contribuisce alle proprietà pericolose complessive della miscela proporzionalmente alla sua potenza e concentrazione)

3 MUTAGENI CANCEROGENI TOSSICI PER LA RIPRODUZIONE CATEGORIA 1A: La classificazione nella categoria 1A si basa su risultati positivi di studi sull'uomo. CATEGORIA 1B: La classificazione nella categoria 1B si basa su studi su animali CATEGORIA 2: La classificazione nella categoria 2 si basa su studi non sufficientemente convincenti per giustificare la classificazione della sostanza nelle categorie 1A o 1B

4 Mutagenicità sulle cellule germinali Definizioni Per mutazione s intende una variazione permanente della quantità o della struttura del materiale genetico di una cellula. Il termine «mutageno» designa gli agenti che aumentano la frequenza delle mutazioni in popolazioni di cellule e/o di organismi. Questa classe di pericolo riguarda principalmente le sostanze che possono causare mutazioni nelle cellule germinali umane trasmissibili alla progenie.

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6 Cancerogenicità Definizioni È cancerogena una sostanza o una miscela di sostanze che causa il cancro o ne aumenta l'incidenza ( 1A ). Le sostanze che hanno causato l insorgenza di tumori benigni o maligni nel corso di studi sperimentali correttamente eseguiti su animali sono anche considerate cancerogene presunte ( 1B ) o sospette ( 2 ) per l'uomo, a meno che non sia chiaramente dimostrato che il meccanismo della formazione del tumore non è rilevante per l uomo.

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8 P201 Procurarsi istruzioni specifiche prima dell'uso. P202 Non manipolare prima di avere letto e compreso tutte le avvertenze. P280 Indossare guanti/indumenti protettivi/proteggere gli occhi/proteggere il viso. P308 + P313 In caso di esposizione o di possibile esposizione, consultare un medico. P405 Conservare sotto chiave. P501 Smaltire il prodotto/recipiente in... [ in conformità alla regolamentazione locale/regionale/nazionale/internazionale (da specificare)].

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12 Tossicità per la riproduzione Definizioni Sono sostanze tossiche per la riproduzione le sostanze che hanno effetti nocivi sulla funzione sessuale e sulla fertilità degli uomini e delle donne adulti, nonché sullo sviluppo della progenie. Ai fini della classificazione, la classe di pericolo «Tossicità per la riproduzione» è così suddivisa: Effetti nocivi sulla funzione sessuale e la fertilità o sullo sviluppo; Effetti sull allattamento o attraverso l allattamento.

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14 P201 Procurarsi istruzioni specifiche prima dell'uso. P260 Non respirare la polvere / i fumi / i gas / la nebbia / i vapori / gli aerosol. P263 Evitare il contatto durante la gravidanza / l'allattamento. P264 Lavare accuratamente con... dopo l'uso. P270 Non mangiare, né bere, né fumare durante l'uso.

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17 EUH 210 Scheda dati di sicurezza disponibile su richiesta

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19 Le sostanze STOT-RE Tossiche specifiche per organi bersaglio (esposizione ripetuta) hanno un limite di concentrazione generico del 10% p/p. Vi sono 2 componenti nella miscela. Nessuna delle sostanze è presente oltre il 10%, quindi la classificazione della miscela non è STOT-RE (CLP Allegato I, tabella 3.9.4).

20 Le sostanze TOSSICHE PER LA RIPRODUZIONE di Categoria 2 hanno un limite di concentrazione generico del 3 % p/p (Repr.2). La Sostanza 2 costituisce il 4% della miscela Quindi la classificazione della miscela per la Tossicità riproduttiva è 2, H361f ( CLP Allegato I, tabella 3.7.2)

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22 Le sostanze MUTAGENE di Categoria 1 hanno un limite di concentrazione generico del 0,1 % p/p (Mut. 1B). La Sostanza 3 costituisce lo 0,4% della miscela quindi la classificazione della miscela per la Mutagenesi è 1B, H340 (CLP Allegato I, tabella 3.5.2) Le sostanze CANCEROGENE di Categoria 1 hanno un limite di concentrazione generico del 0,1 % p/p (Canc. 1B). La Sostanza 3 costituisce lo 0,4% della miscela quindi la classificazione della miscela per la Cancerogenesi è 1B, H350 (CLP allegato I, Tabella 3.6.2)

23 Classificazione della miscela secondo il CLP: Muta. 1B, H340 Carc. 1B, H350 Repr.2, H361f

24 3.4. Sensibilizzazione delle vie respiratorie o della pelle Definizioni a) Per sostanza sensibilizzante delle vie respiratorie s'intende una sostanza che, se inalata, provoca un'ipersensibilità delle vie respiratorie. b) Per sostanza sensibilizzante della pelle s'intende una sostanza che, a contatto con la pelle, provoca una reazione allergica. Ai fini della sezione 3.4, la sensibilizzazione è suddivisa in due fasi: la prima consiste nell'induzione di una memoria immunologica specializzata in una persona esposta a un allergene, la seconda nella produzione di una reazione allergica mediata da cellule o da anticorpi quando una persona sensibilizzata è esposta a un allergene. In genere, sia per la sensibilizzazione della pelle sia per quella delle vie respiratorie, per lo scatenamento sono sufficienti livelli inferiori a quelli richiesti dall'induzione. Le indicazioni di cui all allegato II, punto 2.8. sono destinate ad avvertire le persone sensibilizzate della presenza in una miscela di un particolare sensibilizzante.

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26 Verificare la presenza di SCL

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28 Nota 1: Questo limite di concentrazione per lo scatenamento è utilizzato per l applicazione di disposizioni particolari per l etichettatura di cui alla sezione 2.8 dell allegato II, per proteggere persone già sensibilizzate. EUH 208 Contiene sostanza xy. Può provocare una reazione allergica Per le sostanze sensibilizzanti il cui limite di concentrazione specifico è inferiore allo 0,1 %, il limite di concentrazione per lo scatenamento deve essere fissato a un decimo del limite di concentrazione specifico. Per le miscele contenenti un componente in concentrazione pari o superiore a questo limite è richiesta una scheda di dati di sicurezza. EUH 210 Scheda dati disponibile su richiesta

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30 Regolamento (UE) 1272/2008 (CLP) ETICHETTATURA

31 Articolo 17 Contenuto dell'etichetta Disposizioni generali 1. Una sostanza o miscela classificata come pericolosa e contenuta in un imballaggio è provvista di un'etichetta in cui figurano gli elementi seguenti: a) nome, indirizzo e numero di telefono del fornitore o dei fornitori; b) la quantità nominale della sostanza o miscela contenuta nel collo messo a disposizione dal pubblico, se tale quantità non è indicata altrove nel collo; c) gli identificatori del prodotto specificati all'articolo 18; d) se del caso, i pittogrammi di pericolo conformemente all'articolo 19; e) se del caso, le avvertenze conformemente all'articolo 20; f) se del caso, le indicazioni di pericolo conformemente all'articolo 21; g) se del caso, gli opportuni consigli di prudenza conformemente all'articolo 22; h) se del caso, una sezione per informazioni supplementari conformemente all'articolo 25.

32 Articolo 17 Contenuto dell'etichetta Disposizioni generali 2. L'etichetta è scritta nella lingua o nelle lingue ufficiali dello Stato membro o degli Stati membri in cui la sostanza o miscela è immessa sul mercato salvo altrimenti previsto dallo Stato membro o dagli Stati membri in questione. I fornitori possono utilizzare nell'etichetta più lingue di quelle prescritte dagli Stati membri, purché in tutte le lingue utilizzate siano riportate le stesse informazioni. Articolo 23 Deroghe alle disposizioni relative all'etichettatura in casi particolari Le disposizioni particolari relative all'etichettatura di cui all'allegato I, punto 1.3, si applicano: ( bombole,aerosol, metalli in forma massiva.)

33 Articolo 26 Ordine di precedenza per i pittogrammi di pericolo 1. Laddove la classificazione di una sostanza o miscela comporti più di un pittogramma di pericolo sull'etichetta, si applicano le seguenti regole di precedenza per ridurre il numero di pittogrammi di pericolo necessari: a) se presente «GHS01», di norma facoltativi «GHS02» e «GHS03»; b) se presente «GHS06», non figura «GHS07»; c) se presente «GHS05», non figura «GHS07» per l'irritazione della pelle o degli occhi; d) se presente «GHS08» per la sensibilizzazione delle vie respiratorie, non figura «GHS07» per la sensibilizzazione della pelle o per l'irritazione della pelle o degli occhi; e) se presente «GHS02» o «GHS06», diventa facoltativo «GHS04».

34 Articolo 27 Ordine di precedenza per le indicazioni di pericolo Se una sostanza o miscela è classificata in più classi di pericolo o in più differenziazioni di una classe di pericolo, figurano sull'etichetta tutte le indicazioni di pericolo risultanti dalla classificazione, tranne in caso di evidente ripetizione o ridondanza. Articolo 28 Ordine di precedenza per i consigli di prudenza Sull'etichetta non figurano consigli di prudenza che risultino palesemente ridondanti o superflui dato il tipo particolare di sostanza, miscela o imballaggio.

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36 Articolo 31 Disposizioni generali relative all'apposizione delle etichette 1. L'etichetta è apposta saldamente su una o più facce dell'imballaggio.. 2. Il colore e la presentazione dell'etichetta sono tali. 3. Gli elementi dell'etichetta di cui all'articolo 17, paragrafo 1, sono riportati in modo chiaro e indelebile,.. 4. La forma, il colore e le dimensioni di un pittogramma di pericolo e le dimensioni dell'etichetta sono definiti nell'allegato I, punto

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40 Grazie per l attenzione

41 Sostanze registrate Xylene La banca dati dell inventario C&L

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