Elaborazione generale dei risultati dei questionari sulla lettura. Prime riflessioni

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1 Elaborazione generale dei risultati dei questionari sulla lettura. Prime riflessioni Coordinamento di Feljeu : Caterina Colonna, Anna Cornacchia, Annalisa Divincenzo Finalità della ricerca Il sondaggio lanciato con il progetto Feljeu (Festival europeo del libro e della lettura giovane) si propone di avviare una riflessione tra tutti coloro che hanno a cuore la questione e di dare inizio ad una ricerca che coinvolga quanti entrano in contatto con il libro - dall autore alla casa editrice, dalle librerie alle biblioteche, ai lettori e di costituire un osservatorio permanente sulla lettura poiché non si intende chiudere una ricerca o definire classifiche definitive, ma lavorare in sinergia. Intanto, con questi primi esperimenti e iniziative, non solo si è avuta una prima valutazione sul rapporto dei giovani con la lettura, ma si è aperto anche il problema del ruolo della letteratura nel processo di unificazione europea e della funzione del libro nella scuola rappresentativo di un canone. Motivazione e destinatari Le lamentele ricorrenti sui bassi indici di lettura nei Paesi dell Unione e la difficoltà di proporre soluzioni valide non hanno portato a concentrare l attenzione sui primi e decisivi anelli della catena della lettura: la famiglia e la scuola. Tralasciando la prima che non costituisce l ambito privilegiato del presente progetto, bisogna convenire che la scuola rappresenta il luogo e il tempo in cui il piacere del racconto e della lettura deve essere rafforzato e consolidato dall istituzione scolastica. Questo piacere si potrà consolidare anche attraverso opportune raccomandazioni comunitarie, al fine di sensibilizzare i ministeri per l istruzione dei Paesi aderenti su questo tema specifico. Nell Europa dei 25 è importante, infatti, estendere le letture scolastiche a opere letterarie di altri Paesi: FELJEU si propone pertanto di contribuire al raggiungimento di questo obiettivo, favorendo la conoscenza e il dialogo tra le culture grazie alla lettura e allo studio congiunto dei classici delle varie tradizioni letterarie e promuovendo lo 1

2 scambio di esperienze e i gemellaggi tra scuole di Paesi diversi attraverso progetti incentrati sul libro e sulla lettura. La pratica didattica della lettura è poco utilizzata dalla scuola, nonostante abbia un ruolo fondamentale per la formazione del pensiero. Il piacere della lettura, invece, se coltivato, rimane come eredità per la vita. Un aspetto negativo che la scuola spesso lascia all adulto è il cattivo rapporto con i libri. E non si parla solo dei libri di testo, strumento fondamentale per la conoscenza delle discipline curricolari, in seguito, strumento di ricerca durante gli studi universitari, ma anche e soprattutto dei libri di lettura, affascinanti oggetti dell immaginario. Il presente sondaggio sui giovani e la lettura ha interessato un campione forse non scientificamente rappresentativo, ma è tuttavia un campione significativo e si legittima perché costituito da ragazzi europei appartenenti alla stessa fascia d età e culturalmente omogenei. Il sondaggio, oltre a darci la percezione del rapporto tra i giovani e la lettura, ci fa riflettere su un altro interrogativo: esiste una letteratura europea? La ricerca, per certi versi parallela, condotta per conto della Università la Sapienza di Roma ad opera del professor Roberto Antonelli e della professoressa Maria Serena Sapegno, si pone la medesima finalità e sostiene che una letteratura europea esiste, ma come fenomeno complesso, soggetto a diverse e talvolta contrastanti interpretazioni (i risultati di questo lavoro sono consultabili sul sito: m). Analisi dei dati Il questionario è stato somministrato, tra il 2006 e il 2008, a 3644 studenti (655: Italia; 392:Romania; 331 Svezia; 403: Repubblica Ceca; 364 : Francia; cui si sono aggiunti Spagna, Grecia, Polonia) tra i 15 e i 19 anni e a 298 docenti (Svezia 32; Italia 132; Rep. Ceca 74; Francia 60; 366 Spagna; 650 Grecia; 483 Polonia). Da un esame delle risposte degli studenti emerge che la lettura è una risorsa positiva, un vero piacere per la Svezia e per l Italia. In realtà se per Italia, Francia e Romania la lettura è strumento per arricchire le conoscenze, per la Svezia è sì una passione ma anche, di pari percentuale, una perdita di tempo; rappresenta un passatempo per Polonia, Spagna e Grecia. In Italia il tempo dedicato alla lettura è quello della pausa da impegni scolastici mentre in Romania, Repubblica Ceca, Polonia, 2

3 Spagna e Francia si legge più spesso. Per tutti, basse sono le percentuali in cui si legge raramente o mai. Più del 50% di tutti gli studenti, di ogni nazione, preferisce leggere opere di narrativa, trascurando le opere poetiche. Questo dato sottolinea il disinteresse e la scarsa sensibilità nei confronti della poesia a favore di altri linguaggi più immediatamente fruibili e meno impegnativi. Si evince lo spiccato interesse dei Francesi per i libri di arte, mentre gli Svedesi e i Polacchi prediligono decisamente i quotidiani. Poco rappresentative le preferenze espresse a favore di alcune tipologie di lettura (produzione fantascientifica, scientifica, tecnologica). I giovani svedesi non fanno della lettura uno strumento di conversazione mentre i giovani Spagnoli Francesi e Italiani ne discutono volentieri in famiglia e con gli amici; preferiscono invece discutere con gli insegnanti i Rumeni, i Cechi e i Greci. Letture scolastiche I risultati della ricerca riguardano anche il sistema scolastico: in Europa il 55,1% del campione dichiara di avere poco interesse per le proposte di lettura della scuola, il 14,3 % risponde di non essere affatto interessato e solo la restante parte risponde molto. In particolare risultano abbastanza interessati gli studenti italiani, al contrario di Polacchi, Spagnoli, Francesi, Svedesi. Tra i fattori che ostacolano il rapporto con i testi proposti a scuola per il 41,4 % del campione si segnala una mancanza di interesse per le tematiche trattate da tali testi (soprattutto per la Romania, la Svezia, la Francia). A scuola in Romania, Francia e Italia sono gli insegnanti a suggerire la lettura diretta dei testi più che negli altri Paesi dove i lettori preferiscono letture svincolate dagli orientamenti scolastici. I lettori più assidui risultano essere Spagnoli (da 6 a 10 libri l anno), Rumeni, Italiani e Francesi (da 1 a 5 libri l anno). Il passaparola è lo strumento di maggior successo nella divulgazione dei testi letti in privato, soprattutto in Francia, Repubblica Ceca, Italia, Polonia, Spagna e Svezia (bassa la percentuale in Grecia). Modalità di lettura In merito alla frequenza con cui si va in biblioteca, solo l 11% degli Europei va quasi tutti i giorni (il 16,8% degli Italiani) mentre raramente ci va il 59,9% e mai o quasi mai il 27,6% degli Europei (in Italia rispettivamente il 50,5% e il 30,8%). Alla domanda se per documentarsi i ragazzi frequentino la biblioteca o navighino su internet, solo il 9,9% del campione ha scelto la prima 3

4 opzione, ben il 52,7% preferisce invece il web. Il 38,8 % ha risposto entrambi. Gli Italiani e i Francesi acquistano i libri, mentre i Cechi e i Rumeni per le loro letture frequentano le biblioteche e consultano internet. A tal proposito per tutti gli altri Paesi emerge, in modo diffuso, che il ricorso ad internet è relativo alla ricerca di informazioni, poco si ricorre all uso dell e-book e di siti bibliografici. L allestimento di una biblioteca personale è molto curato dagli studenti in Italia, Francia, Spagna e Svezia. In merito all utilizzo delle biblioteche, gli studenti dichiarano di preferire quelle pubbliche a quelle scolastiche, pur non recandovisi abitualmente. I vantaggi riconosciuti alle biblioteche sono legati alla vasta e variegata scelta di libri presenti (fanno eccezione gli Spagnoli). A sorpresa gli Italiani, considerati nelle ultime posizioni d Europa per utilizzo di tecnologia informatica: solo l 8,5% del campione di liceali italiani ha risposto che frequenta la biblioteca per documentarsi, il 65,5% usa internet. Canone di testi di riferimento In relazione ai testi indicati come classici di paesi diversi dal proprio, Cechi, Rumeni e Italiani leggono testi proposti dalla scuola, mentre gli studenti delle altre nazioni fanno scelte più autonome. La lettura di classici stranieri è presentata ovunque in traduzione, anche facendo ricorso al testo a fronte. I professori (425) sottolineano l esistenza di testi obbligatori proposti nella scuola e letti integralmente (solo in Svezia si ammette il ricorso anche in antologie) mentre i testi di letteratura straniera sono letti in antologie. I professori dichiarano di documentarsi facendo ricorso sia alla frequentazione delle biblioteche che ad internet. Alla domanda relativa all uso di altri linguaggi per divulgare un testo letterario (pubbliche letture, cinema, teatro), gli studenti dichiarano di non perdere comunque interesse alla lettura del testo d autore. Letteratura al femminile Una riflessione a parte meritano i risultati del sondaggio relativi alla letteratura al femminile in quanto si registra una scarsa presenza delle scrittrici nelle letture degli studenti anche dovuta alla marginale presenza delle autrici nei manuali scolastici. Difficile pertanto ricostruire una letteratura a firma femminile. Nonostante il valore che le donne hanno dimostrato di meritare sul campo, la 4

5 scrittura femminile non ha alcuna possibilità di confrontarsi con se stessa. La scrittura femminile perciò, manca di una tradizione, di un canone appunto, di una serie di modelli che hanno seguito l evoluzione del pensiero, come è accaduto invece per quelli maschili. Le preferenze degli studenti hanno fatto emergere qualche dato significativo che può dare il via a qualche riflessione: il primato è stato attribuito ad Oriana Fallaci, cui segue quasi ex aequo Saffo. A poca distanza si attestano Mary Shelley e Jane Austen. Infine rappresentativa risulta la lettura dei testi della Rowling. 5

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