master mi Scenari e posizionamento strategico nel territorio Sistemi gestionali avanzati per territori complessi Sergio Zucchetti
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1 Sistemi gestionali avanzati per territori complessi Scenari e posizionamento strategico nel territorio Sergio Zucchetti Milano 25 febbraio 2011
2 Finalità e ingredienti del nuovo modello di programmazione Le ragioni teoriche per cui un corretto sistema di programmazione sono figlie sia di antiche esigenze sempre attuali, come eliminare le incertezze sui livelli di crescita e i rischi potenziali le diseconomie esterne, sia di nuove esigenze strettamente correlate alla nuova architettura istituzionale coordinamento tra i diversi livelli istituzionali, come la valutazione ex-ante dei costi, certezza sui tempi, coinvolgimento dei capitali privati.
3 Le determinanti del Funzionamento delle A. P. SISTEMA POLITICO SISTEMA SOCIALE SISTEMA AZIENDALE SISTEMA ISTITUZIONALE SISTEMA TERRITORIALE SISTEMA ECONOMICO
4 Programmazione La programmazione diviene quindi la leva per coordinare l intervento degli attori pubblici al fine di conseguire gli obiettivi condivisi definiti nella fase di definizione delle strategie. Più in generale, il processo di programmazione delle amministrazioni pubbliche è condizionato dall equilibrio delle determinanti che ne regolano il comportamento.
5 Segue Le determinanti delle A. P. In dottrina, il sistema istituzionale, politico e aziendale, può essere definito come l insieme delle regole tramite cui si persegue un equilibrio di diritti - doveri dei comportamenti; sia tramite cui si persegue un equilibrio tra valori della società e scelte finalizzate a consentire la piena espressione di tali valori e tramite cui si realizzano forme di composizione, mediazione, contemperamento, convivenza di valori e culture diverse; sia tramite cui si persegue un equilibrio tra bisogni e risorse limitate rispetto agli stessi, tra domanda e offerta di beni.
6 Segue Le determinanti delle A. P. L analisi combinata del sistema economico, sociale e territoriale, determina l insieme delle variabili che: caratterizzano, contraddistinguono e condizionano in termini di bisogni, aspettative, priorità, risorse disponibili e attivabili, il comportamento delle amministrazioni pubbliche; grazie alla sana contaminazione con il sistema aziendale, incidono sulle scelte del sistema politico e istituzionale nella formulazione delle proposte di cambiamento, di governo e sviluppo del territorio.
7 Gli ingredienti della programmazione DIFFUSA RAPPRESENTANZA IMPEGNO POLITICO DELLA MAGGIORANZA ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA LA PROGRAMMAZIONE MENTALITA DELLA CLASSE DIRIGENTE CAPACITA TECNICHE ADEGUATE CONOSCENZE DEL TERRITORIO DISPONIBILITA STATISTICHE
8 IMPEGNO POLITICO DELLA MAGGIORANZA S INTENDE LA CAPACITÀ DEL GRUPPO DOMINANTE DI ADOTTARE METODI MODERNI DI ANALISI DELLE PRIORITÀ DI SVILUPPO. L IMPEGNO MAGGIORE CONSISTE NEL MANTENERE COERENTE L AZIONE POLITICA RISPETTO AGLI OBIETTIVI PROGRAMMATI
9 MENTALITA DELLA CLASSE DIRIGENTE SI RIFERISCE A TUTTE LE CATEGORIE ECONOMICHE E SOCIALI CHE CONTRIBUISCONO AL PROCESSO DI SVILUPPO, OSSIA, CLASSE POLITICA, CLASSE INTELLETTUALE E PARTI SOCIALI
10 DISPONIBILITA STATISTICHE NELLE DINAMICHE QUOTIDIANE DI FUNZIONAMENTO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE SONO SEMPRE SCARSAMENTE CONSIDERATE; LA PROGRAMMAZIONE SENZA SOLIDE BASI STATISTICHE NON È ATTUABILE
11 CONOSCENZA DEL TERRITORIO È UNA VARIABILE DECISIVA NELLA FORMULAZIONE DI UN PIANO. CONOSCERE IL TERRITORIO SU DIVERSE SCALE (DA QUELLA NAZIONALE A QUELLE REGIONALI, PROVINCIALI E LOCALI) E SU DIFFERENTI VARIABILI, CONSENTE LA FORMULAZIONE DI UN SISTEMA DI PROGRAMMAZIONE PIÙ COERENTE CON LE REALI ESIGENZE ENDOGENE DELL AREA A CUI SI FA RIFERIMENTO. E OGGI IMPENSABILE L INTERVENTO SU UN TERRITORIO SENZA CONOSCERE A FONDO CHI FA CHE COSA SUL TERRITORIO STESSO
12 CAPACITA TECNICHE ADEGUATE L UTILIZZO DI TECNICHE DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E PROGRAMMAZIONE ECONOMICA È LEGATO A CONOSCENZE TRASVERSALI CHE POSSONO ESSERE GARANTITE, PER UNA BUONA PROGRAMMAZIONE, DA GRUPPI ETEROGENEI CHE COMPONGONO IL NUCLEO CENTRALE DI PROGRAMMAZIONE. GRUPPI DI LAVORO COSTITUITI DA ECONOMISTI, GIURISTI, AZIENDALISTI, INGEGNERI, GEOGRAFI, POLITOLOGI E SOCIOLOGI
13 ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA SPECIFICA PER LA PROGRAMMAZIONE IN MOLTI PAESI È STATA CARATTERIZZATA PER NUMEROSI DECENNI DA STRUTTURE CENTRALIZZATE COME GLI UFFICI DI PIANIFICAZIONE (NEL REGNO UNITO), LE PREFETTURE (IN FRANCIA), I MINISTERI (IN ITALIA). OGGI, A PIÙ LIVELLI E SU DIVERSE SCALE TERRITORIALI, C È LA FORTE NECESSITÀ DI UN ORGANIZZAZIONE TECNICO-AMMINISTRATIVA IN GRADO DI TRADURRE GLI OBIETTIVI DELLA PROGRAMMAZIONE IN AZIONI GESTIONALI COERENTI
14 DIFFUSA RAPPRESENTANZA QUANTO PIÙ VASTA È LA RAPPRESENTANZA CHE PARTECIPA ALLA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI E ALLA SCELTA DELLE AZIONI NECESSARIE, TANTO PIÙ ROBUSTO SARÀ IL PROGRAMMA NELLA FASE ESECUTIVA. PER DIFFUSA RAPPRESENTANZA S INTENDE LA PARTECIPAZIONE EX ANTE ALLA DEFINIZIONE DEI PROGRAMMI DELLE RAPPRESENTANZE ECONOMICHE E SOCIALI ORGANIZZATE E DEL COINVOLGIMENTO, SUI TEMI DI SPECIFICO INTERESSE DELLE STESSE AUTONOMIE FUNZIONALI
15 Architettura del nuovo modello di programmazione
16 Fasi della nuova programmazione La progettazione del nuovo modello di programmazione è caratterizzata dall'integrazione di differenti attività e fasi consequenziali, direttamente legate alle nuove determinanti che regolano il funzionamento delle amministrazione pubbliche. Il DNA del modello di programmazione proposto è composto dalle seguente fasi: analisi multidisciplinare delle componenti territoriali; raccolta delle esigenze, dei bisogni e delle aspettative settoriali di sviluppo; definizione del posizionamento strategico; definizione del modello di governance da adottare per finalizzare l attività decisionale della rete istituzione;
17 segue Fasi della nuova programmazione definizione dello scenario di base, inerziale e di sviluppo ottimale del territorio; analisi dello stato di salute economico e finanziario del bilancio degli enti coinvolti nel processo di co-programmazione; definizione del sistema di policy settoriali e azioni territoriali integrate, in grado di contribuire e perseguire lo scenario di sviluppo ottimale; definizione delle attività, degli obiettivi e delle responsabilità organizzative della rete istituzionale;
18 segue Fasi della nuova programmazione valutazione integrata dell impatto specifico e cumulato delle policy sul territorio; monitoraggio e analisi dello scostamento tra risultati dichiarati e conseguiti dalle policy rispetto all evoluzione del territorio; ri-calibratura delle politiche e degli interventi programmati e definizione del nuovo set di policy.
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