Tumori, morti in meno l anno in Italia Progressi terapeutici, prevenzione, e stili di vita dettano il trend della mortalità

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Tumori, 2.000 morti in meno l anno in Italia Progressi terapeutici, prevenzione, e stili di vita dettano il trend della mortalità"

Transcript

1 Tumori, morti in meno l anno in Italia Progressi terapeutici, prevenzione, e stili di vita dettano il trend della mortalità Presentato oggi, 26 settembre 2005, al Ministero della Salute l ultimo rapporto sulle nuove tendenze della mortalità tumorale in Italia. Diminuisce la mortalità per quasi tutti i tipi di tumore grazie ai progressi diagnostici e terapeutici tanto che il nostro Paese ha la sopravvivenza più alta rispetto alla media europea. Si azzerano le differenze tra Nord e Sud. Sono le donne a pagare di più per i cambiamenti negli stili di vita, ma anche il Sud perde punti in salute per l abbandono della dieta mediterranea La mortalità per tumore diminuisce in Italia al ritmo di circa il 2% l anno. Vale a dire che ogni anno le statistiche registrano circa decessi in meno (1.300 per gli uomini e 930 per le donne) dovuti a neoplasie. La diminuzione della mortalità tumorale è più marcata al Nord e tra i giovani, ma le differenze tra Nord, Centro e Sud si sono pressoché azzerate, lasciando il posto ad una sostanziale omogeneità su tutto il territorio nazionale. Merito dei progressi nelle diagnosi, nelle terapie e nella prevenzione, ma colpa anche, oggi più che nel passato, degli stili di vita. È quanto emerge dal rapporto ISTAT Nuove evidenze nell evoluzione della mortalità per tumori in Italia, elaborato dall Istituto Superiore di Sanità, l ISTAT e l Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, e presentato oggi, al Ministero della Salute, alla presenza del Ministro Francesco Storace. La ricerca, che aggiorna i trend di mortalità tumorale nel nostro Paese a 10 anni dall ultimo rapporto, presenta i risultati osservati in 30 anni, dal 1970 al 1999, relativi a tutti i tumori maligni, per un totale di 20 tipi di cancro, che rappresentano nel loro insieme la causa dell 84% dei decessi per tumore maligno registrati nel Questi ottimi risultati, per la prima volta ufficiali dopo dieci anni dall ultimo monitoraggio della mortalità per tumore del nostro Paese, ci dicono che la ricerca scientifica e la promozione dei corretti stili di vita nel nostro Paese sono la chiave di volta per sconfiggere il cancro afferma Enrico Garaci, Presidente dell Istituto Superiore di Sanità L avanzamento delle conoscenze permette diagnosi più precoci e terapie più efficaci capaci di ridurre la mortalità in termini significativi. Ed è lungo questa linea prosegue Garaci che l ISS, insieme agli IRCCS, nell ambito della collaborazione con gli Stati Uniti ha varato un progetto, per il quale sono già stati investiti dieci milioni di euro, finalizzato a determinare nuovi marcatori biologici che consentano diagnosi più precoci e nuove molecole più mirate nell attività antitumorale. Per questo, l impegno del ministro Storace nella promozione dei fondi per la ricerca scientifica appare essenziale per continuare e intensificare questi studi che mirano direttamente ad aumentare la sopravvivenza e a migliorare la qualità della vita dei pazienti oncologici. Il valore di questo lavoro è rappresentato dall interazione delle diverse competenze frutto della collaborazione tra l ISTAT, l Istituto Superiore di Sanità e l Istituto Nazionale Tumori di Milano, come sottolinea Vittoria Buratta, Capo Dipartimento per la produzione statistica e il coordinamento tecnico-scientifico dell ISTAT: gli importanti risultati emersi da questo studio sono il frutto di una fattiva collaborazione tra ricercatori con competenze diverse in campo demografico, epidemiologico e sanitario. I risultati testimoniano l importanza del dato di mortalità per il monitoraggio e la valutazione del carico dei tumori per la popolazione e il sistema sanitario. Dimostrano inoltre la necessità di perseguire un ottica di integrazione nell osservazione dei fenomeni, utilizzando anche altre fonti come le indagini campionarie sulle famiglie condotte dall ISTAT e i Registri Tumori Italiani.

2 A commentare i risultati della ricerca sugli esiti della mortalità è intervenuto anche l oncologo Francesco Cognetti, Direttore scientifico dell Istituto Regina Elena di Roma, che ha sottolineato in particolare come questi dati confermino il valore dell oncologia italiana: La registrazione della mortalità in forte calo negli ultimi anni mostra chiaramente il valore degli interventi effettuati negli ultimi anni sul Servizio Sanitario Nazionale sia sulla prevenzione primaria che secondaria in campo oncologico. Si tratta di sforzi da implementare soprattutto in direzione degli screening pubblici dei tre tumori da cui i pazienti hanno tratto maggiori vantaggi: il cancro alla mammella, alla cervice uterina e quello al colon retto. Inoltre aggiunge Cognetti vorrei ricordare come ai successi della lotta contro questa malattia abbia contribuito la diffusione delle terapie adiuvanti, soprattutto nei casi a rischio di recidiva. Un successo anche italiano se si pensa che, oltre ad essere tra i Paesi evoluti più avanzati nel campo delle cure oncologiche siamo stati classificati dall Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), al secondo posto per il valore scientifico delle pubblicazioni oncologiche. Sul versante della promozione dei corretti stili di vita, uno degli altri fattori fondamentali che hanno contribuito a determinare i risultati ottenuti oggi sulla sopravvivenza è intervenuto Arduino Verdecchia, curatore del volume e Direttore del reparto epidemiologia dei tumori dell Istituto Superiore di Sanità. Il fenomeno afferma Verdecchia è evidente nel caso delle neoplasie correlate all abitudine al fumo: infatti, parallelamente alla diminuzione del numero dei fumatori, passati dal 55% nel 1970 al 33% nel 1999, è diminuita anche la mortalità dei tumori dei polmoni, del cavo orale, dell esofago, della laringe, del rene e della vescica. Non così per le donne e specificatamente per le giovani per le quali si registra un aumento dell incidenza degli stessi tumori; nello stesso periodo le fumatrici sono passate dal 12 al 18%. Un discorso analogo può essere fatto in relazione alle neoplasie associate alle abitudini alimentari. Se da un lato, l omogeneità territoriale del trend di mortalità è spiegata con il fatto che al Nord si è verificata una riduzione della mortalità per di tumore, dall altro è pur vero che il Sud, a causa dell introduzione e della diffusione di cibi industriali ricchi di zuccheri e grassi, ha perso quel vantaggio di salute che gli derivava dalla dieta mediterranea, considerata preventiva per diversi tipi di tumore. Da qui, l importanza della prevenzione. La prevenzione va avanti il ricercatore si conferma, almeno per quanto dipende dai comportamenti e dagli stili di vita, l unica vera strada da valorizzare. Nel complesso, il rapporto illustra come a diminuire in maniera sistematica, ovvero secondo un trend deciso e consolidato negli anni, sia la mortalità dei tumori dello stomaco del testicolo, del linfoma di Hodgkin e dell utero. Quasi tutti gli altri tumori fanno registrare una diminuzione della mortalità a partire dagli anni recenti pari, nel complesso, all 1.5% l anno. Nello specifico, i livelli di mortalità del tumore del cavo orale sono diminuiti del 3% per gli uomini e del 4,5% per gli ultrasettantacinquenni; la mortalità per cancro all esofago del 2.5% per gli uomini e un po meno, dell 1.5%, per le donne; per la laringe la diminuzione è del 4% per gli uomini e del 2,3% per le donne; per il polmone e il fegato il decremento riguarda solo gli uomini ed è pari rispettivamente all 1,8% e al 2,6%; per l intestino all 1,6% solo le donne ; per la mammella al 2%; per l ovaio allo 0,4%; per la vescica al 2%; per il rene allo 0,3%; per l encefalo e le leucemie all 1% ciascuno. Per altri tipi di neoplasie, invece, la diminuzione della mortalità è iniziata da poco e solo nei giovani: -0,5% nel caso del tumore al pancreas per chi ha meno di 55 anni; -1,5% per il cancro alla prostata. Vi sono, invece, tumori per i quali si osserva un incremento della mortalità generalizzato: è il caso del cancro ai polmoni e di quello al cavo orale nelle donne, tra cui i decessi aumentano, rispettivamente, dell 1% e dell 1,8%, del melanoma della pelle, per il quale la mortalità cresce dell 1,5% e dei linfomi non Hodgkin (associati spesso all infezione da HIV), per i quali l aumento di mortalità è quasi del 2%. 2

3 SINTESI GENERALE DEI DATI EPIDEMIOLOGICI L incidenza Anche l incidenza dei tumori maligni, al pari della mortalità, segue un andamento decrescente, ma solo per gli uomini a partire dalla seconda metà degli anni Novanta. Per le donne, infatti, l incidenza, che indica il numero di nuovi casi l anno, è ancora in crescita, sebbene con una velocità minore negli anni recenti. Oggi si stimano circa tumori maligni l anno. La sopravvivenza I livelli di sopravvivenza per tumore in Italia sono in linea con la media europea, secondo quanto attesta Eurocare, il più vasto studio comparativo europeo di sopravvivenza finalizzato a conoscere le differenze di sopravvivenza per tumore in Europa. Se in Italia, infatti, la sopravvivenza a 5 anni è in media del 46%, il valore medio europeo è del 45%. La sopravvivenza, poi, è più alta per le donne (54% contro il 40% degli uomini), a motivo della diversa distribuzione per tipi di cancro, più letali negli uomini (polmone, colon-retto, stomaco), meno severi nelle donne (mammella, colonretto, cervice e corpo uterino). La prevalenza La prevalenza in Italia continua a crescere, a differenza dei tassi di incidenza e di mortalità. Il fenomeno si spiega col carattere cumulativo della prevalenza, che include tutte quelle persone che hanno avuto una diagnosi di tumore, quindi anche coloro che ne sono guariti, i pazienti in trattamento per tumori diagnosticati di recente, quelli che sono in terapie per recidive e i pazienti terminali. In Italia, nel 2000 è stata calcolata una prevalenza di 202 casi ogni per gli uomini (2%) e di 256 ogni per le donne (2.5%). In numeri assoluti, si parla di uomini e donne che nel 2000 avevano o avevano avuto un tumore. La speranza di vita Gli uomini che si ammalano di cancro perdono in media 9 anni di vita, le donne 16. Il tempo medio vissuto con il tumore è aumentato di circa mezzo anno tra il 1970 e il 2000, contro i 7 anni di vita guadagnati invece nel medesimo periodo (in 30 anni la speranza di vita è passata da 69 anni per gli uomini e 75 per le donne nel 1970 a 76 e 83 nel 2000). È stato calcolato che, eliminando ipoteticamente il tumore come causa di morte, la speranza di vita arriverebbe a 80 anni per gli uomini e a 85 per le donne. 3

4 SINTESI DEI DATI SULLA MORTALITÀ PER TIPO DI TUMORE I tumori del cavo orale I tassi di mortalità per i tumori del cavo orale diminuiscono tra gli uomini del Nord e del Centro, ma crescono tra le donne. Includono: labbra, lingua, ghiandole salivari, pavimento della bocca, palato, gengive e tonsille. Fattori di rischio: l uso di tabacco e il consumo di alcol. L andamento della mortalità differisce notevolmente tra i due sessi: per gli uomini si osserva una riduzione costante a partire dal 1983, con la sola eccezione dei giovani del Sud. Il decremento coinvolge, invece, unico caso tra tutti i tumori, anche gli anziani al ritmo del - 4.5% l anno. La riduzione della mortalità è maggiore nel Nord-Est (- 4.3%) che era l area a più alto rischio. Per le donne, il trend di mortalità, invece, è raddoppiato dal 1970 al 1999, soprattutto al Centro e al Nord-Est. Semplificando si può dire che se il rapporto di mortalità uomini e donne era nel 1970 di 10 a 1, nel 1999 è di 5 a 1. Analogamente, l incidenza risulta stabile per gli uomini e in crescita per le donne. La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è complessivamente del 44%, maggiore per le donne (54%) che per gli uomini (41%). I tumori dell apparato digerente La mortalità per tumore gastrico diminuisce sistematicamente. Quella per tumori dell intestino ha iniziato un trend in discesa dal 1985, più marcato per le donne. Includono: esofago, stomaco, intestino, fegato e pancreas. Fattori di rischio: cibi conservati sotto sale (stomaco), un alimentazione povera di fibre vegetali e ricca di carni rosse specie se conservate (intestino), tabacco e alcol (esofago), fattori di origine genetica (cardias e del fondo dello stomaco), alcol, epatiti, cirrosi (fegato). Per tutti i tumori dell apparato digerente si osserva una marcata riduzione dei livelli di mortalità, con l eccezione del tumore al pancreas, che, in 30 anni, ha raddoppiato il tasso in tutte le aree del Paese, con punte più alte al Nord e con accenni di riduzione solo tra i giovani negli anni recenti, e per il carcinoma al fegato che, tuttavia, ha mostrato una repentina inversione di tendenza solo negli ultimi cinque anni. L incidenza dei tumori dell apparato digerente rispecchia sostanzialmente le tendenze della mortalità, tranne che per il cancro all intestino, il cui esito è nel 30-40% dei casi favorevole e con possibilità di cura. A cinque anni dalla diagnosi sono vivi il 50% dei malati di tumore all intestino, il 25% dello stomaco, il 10% dell esofago e il 5% dei tumori del fegato e del pancreas. La prevalenza di queste neoplasie è raddoppiata, tra il 1970 e il 2000, per i tumori dello stomaco e quintuplicata per quelli dell intestino. Aumento della sopravvivenza e invecchiamento della popolazione ne sono i fattori determinanti. I tumori dell apparato respiratorio La mortalità per i tumori dell apparato respiratorio diminuisce a partire dagli anni Ottanta in tutta Italia, ma più marcatamente al Nord. Continua ad aumentare nelle generazioni anziane e nelle donne. 4

5 Includono: la laringe, i bronchi e i polmoni. Fattori di rischio: fumo e alcol. Il rischio relativo dei fumatori è 11 volte maggiore di quello dei non fumatori, quello di chi beve è quasi il triplo rispetto ai non bevitori, il rischio combinato dei due fattori arriva a 43. Oltre al tabacco e all alcol, altri fattori di rischio sono: l inquinamento atmosferico, l esposizione ad amianto, a fumi di combustione di idrocarburi e ad alcune sostanze cancerogene dell industria chimica. La mortalità per cancro della laringe, molto più frequente negli uomini, mostra una sistematica riduzione per entrambi i sessi, anche se più spiccata per gli uomini. Per i tumori al polmone, si è osservata negli uomini una favorevole inversione di tendenza a partire dal 1987 che ha raggiunto, nel 1999, i livelli del Questo è vero soprattutto per la classe più giovane e progressivamente meno per gli anziani. Per le donne succede il contrario: la mortalità per tumore polmonare cresce, tanto da poter parlare, soprattutto per le giovani, di epidemia di cancro polmonare, con un incremento più spiccato al Centro-Sud. Geograficamente parlando, si osserva una certa uniformità della mortalità per gli uomini, una divaricazione invece per il gentil sesso a causa di un minore aumento nel Sud. L incidenza dei tumori dell apparato respiratorio mostra un trend simile a quello della mortalità La sopravvivenza a 5 anni per tumore della laringe arriva al 70%, un tasso tra i più alti d Europa; per tumore al polmone si arriva appena al 10%. Nonostante diminuisca l incidenza del cancro al polmone negli uomini, la prevalenza aumenta per effetto dell invecchiamento della popolazione e del miglioramento della sopravvivenza dei pazienti. È stato stimato che la prevalenza dei tumori polmonari tra gli uomini aumenterà del 15% tra il 1990 e il 2005, del 78% per le donne. I melanomi della pelle L incidenza dei melanomi continua crescere in tutto il Paese, come pure la mortalità anche se, grazie ai miglioramenti diagnostici e terapeutici, si è osservato di recente un rallentamento. Fattori di rischio: l esposizione ai raggi ultravioletti, la pelle chiara e con molti nei, una storia famigliare di melanoma o di tumori cutanei, ridotte difese immunitarie, forti scottature solari da giovani. La mortalità per melanoma maligno della pelle è in crescita in tutte le età e per entrambi i sessi, senza però uniformarsi a tutto il Paese. Livelli più bassi si osservano, infatti, nelle regioni del Sud a causa di una minore suscettibilità della pelle, sebbene nel Meridione la velocità di crescita sia più alta. La mortalità per le donne è circa il 20 per cento più bassa che per gli uomini. Nel complesso, la mortalità cresce del 70% ogni 10 anni. L incidenza di melanoma è in crescita sistematica in tutte le regioni, con una velocità che provoca un raddoppio del tasso ogni 10 anni. La sopravvivenza presenta un trend in crescita per entrambi i sessi: per gli uomini è passata dal 57 al 71% tra la fine degli anni Ottanta e l inizio degli anni Novanta, per le donne dal 78 all 83%. I tumori dell apparato genitale femminile La mortalità per i tumori dell utero si è ridotta a meno di un terzo in 30 anni. Nel caso dei tumori al seno, la mortalità ha iniziato a scendere negli ultimi anni, grazie soprattutto alle diagnosi precoci. Includono: mammella, utero, ovaio. Fattori di rischio: precocità al menarca, posticipazione delle gravidanze e minor numero di figli, non allattamento dei neonati, vita sedentaria, soprappeso, terapie ormonali e storia famigliare per i 5

6 tumori della mammella; scarsa igiene e infezione da HPV, il Papilloma Virus, per il tumore del collo dell utero; attività ovulatoria prolungata per i tumori dell ovaio. La mortalità per tumore della mammella mostra, a partire dai primi anni Novanta e fino a 74 anni, un inizio di riduzione da attribuire prevalentemente alla diffusione dello screening mammografico. Per i tumori dell utero si registra una riduzione della mortalità in tutte le classi di età e le aree geografiche, tanto da portare la mortalità del 1999 ad un quinto di quella del Merito della diffusione del Pap test. La mortalità per i tumori dell ovaio, mostra invece un trend in crescita con un rallentamento negli ultimi anni grazie ai miglioramenti nelle terapie (in particolare, grazie alle terapie al cisplatino). L incidenza del tumore alla mammella non presenta la tendenza alla diminuzione visto per la mortalità: ogni giorno in Italia vengono diagnosticati più di 100 casi di tumori alla mammella e l incidenza aumenta, tranne che per le generazioni più giovani. Diminuisce, invece, l incidenza dei tumori della cervice e del corpo dell utero e cresce quella dei tumori dell ovaio. La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi per i tumori del seno aumenta: era il 73% nei primi anni Ottanta, il 77% nel corso dello stesso decennio e l 81% nei primi anni Novanta. Analogamente per i tumori dell ovaio, i livelli di sopravvivenza crescono, passando dal 32% nella prima metà degli anni Ottanta al 37% nella prima metà degli anni Novanta. Nel caso del cancro alla cervice uterina la sopravvivenza aumenta nel corso degli anni Novanta fino a raggiungere il 66%. Dei pazienti con questo tipo di cancro, ne sopravvivono due su tre e tre su quattro di quelli con tumore dell endometrio, per il quale il tasso di sopravvivenza è del 76%. I tumori dell apparato genitale maschile Scende la mortalità per i tumori al testicolo e rimane stabile quella per il cancro alla prostata, grazie alla diffusione del test PSA. Includono: prostata e testicolo. Fattori di rischio: fattori genetici e abitudini alimentari. La mortalità per i tumori alla prostata mostra un andamento stabile e territorialmente omogeneo, eccezion fatta per le regioni del Sud dove partendo da livelli più bassi è cresciuta più velocemente. Nei giovani, fra cui questo tumore è raro, la mortalità si mostra in leggera diminuzione; nella fascia di età 55-74, quella maggiormente coinvolta dalla diffusione del PSA, si nota una tendenza alla riduzione dagli anni Novanta; per i più anziani il trend di mortalità è invece in netta crescita. La mortalità per tumore al testicolo mostra, invece, una decisa riduzione in tutte le aree e le età. L incidenza dei tumori alla prostata aumenta del 50% per gli over 75 e del 100% nella fascia 60-74, in conseguenza della sovra diagnosi dovuta alla diffusione del PSA. L incidenza del tumore al testicolo mostra un certo aumento nelle età più giovani. La sopravvivenza a 5 anni per tumore alla prostata è in Italia del 67%, a metà tra il 40% di Polonia, Malta e Danimarca, e l 80% di Germania, Austria, Francia e Islanda. La sopravvivenza per tumore al testicolo è in tutta Europa al di sopra del 90%, con l eccezione dell Estonia (73%) e della Polonia (81%). I tumori dell apparato urinario La mortalità per tumori della vescica è in diminuzione, quella per tumori del rene è stabile dal Includono: reni e vescica. Fattori di rischio: il fumo di sigaretta per entrambi i tipi di tumore (si stima che per i fumatori il rischio sia doppio o triplo rispetto ai non fumatori); l occupazione lavorativa in industrie chimiche 6

7 e della pelle o in attività quali parrucchieri, macchinisti, tipografi, per il tumore della vescica; l obesità per il tumore al rene. La mortalità per tumori della vescica è in netta diminuzione in tutte le fasce di età, in entrambi i sessi e in tutte le aree. Per gli uomini, tra i quali la mortalità è sei volte maggiore che nelle donne, la riduzione sembra maggiore, mentre per le donne sembra concentrarsi nella classe di età La mortalità per tumore del rene mostra un trend più in crescita con un inversione di tendenza in anni recenti e con un gradiente Nord-Sud più marcato: in tutte le aree, infatti, ad eccezione del Sud, è iniziata una riduzione della mortalità pari all 1% l anno. L incidenza dei tumori alla vescica e al rene risulta in salita per tutte le età al ritmo dell 1-2% l anno. La sopravvivenza per i tumori della vescica è del 70% a 5 anni dalla diagnosi ed è tra le più alte in Europa. Per i tumori che insorgono in giovane età, la sopravvivenza tocca punte dell 80-90%. Per i tumori al rene, la sopravvivenza è del 59%, anche in questo caso tra le più alte d Europa. I tumori del sistema nervoso centrale La mortalità dei tumori cerebrali ha cominciato a diminuire in anni recenti e più precocemente nei giovani. Includono: i glomi, ossia tumori originati dal tessuto di sostegno, mentre nei bambini i tumori cerebrali originano anche dai neuroni. Tumori secondari del cervello possono insorgere anche per la diffusione da tumori in altri organi. Fattori di rischio: esposizione a radiazioni ionizzanti, formaldeide, cloruro di vinile. La mortalità presenta un andamento in discesa già dai primi anni Ottanta sia per gli uomini che per le donne, senza differenze geografiche e di età, anche se dopo i 75 anni il fenomeno è più limitato. La sopravvivenza è piuttosto bassa, meno del 20% a 5 anni dalla diagnosi di tumore cerebrale, (17% per gli uomini e 18% per le donne). Arriva invece al 50% per i più giovani, ma scende al 10% già a 55 anni. I tumori del sistema emolinfopoietico La mortalità per i linfomi non-hodgkin è aumentata negli anni Ottanta, al contrario di quella per i linfomi di Hodgkin. Per le leucemie diminuisce solo tra i giovani. Includono: i linfomi non-hodgkin, la malattia di Hodgkin e il complesso di tutte le leucemie. Fattori di rischio: fattori genetici, esposizione a radiazioni ionizzanti e a benzene, immunosoppressione e alcuni virus quali EBV, HIV, HTLV-I, HHV-8. La mortalità per i linfomi non-hodgkin ha subito un drammatico aumento dal 1980 fino alla metà degli anni Novanta, senza alcuna differenza di età, sesso o provenienza geografica. Le tendenze degli anni recenti mostrano incrementi maggiori al Sud e per le età più avanzate. La mortalità per la malattia Hodgkin, invece, mostra una riduzione generalizzata, tanto da raggiungere un quinto di quello che era nel La mortalità per leucemie, infine, si mostra anch essa in diminuzione, grazie ai progressi nelle terapie. L incidenza dei linfomi non-hodgkin è crescente, non così quella dei linfomi di Hodgkin che in 10 anni si è ridotta del 40%. Per le leucemie, l incidenza si mantiene inalterata. La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è aumentata, dagli anni Ottanta ai Novanta, dal 60% ad oltre l 80% per i linfomi di Hodgkin, dal 40 al 50% per i linfomi non-hodgkin, dal 30 al 37% per le leucemie. 7

8 Quattro azioni per prevenire i tumori ancora in crescita Tratto dal volume Nuove evidenze nell evoluzione della mortalità per tumore in Italia a cura dell ISTAT e dell ISS 1) Alimentazione basata su prodotti naturali, con largo apporto di vegetali freschi, frutta, pesce, cereali, legumi, e relativamente povera di grassi animali, carni rosse, uova, formaggi, salumi, etc. Alimentazione variata e semplice, evitando prodotti fast food, merendine, alimenti industriali preconfezionati, eccesso di grassi e zuccheri. Questo tipo di alimentazione detta anche dieta mediterranea risulta preventiva per diversi tipi di tumore, quali tumori dell apparato digerente, tumori del polmone, tumori della mammella e tumori della prostata, oltre a prevenire obesità, diabete, malattie cardiovascolari. L omogeneità raggiunta dalla mortalità per tumore sul territorio nazionale, che si è verificata per molti tipi di tumore, è riconducibile alla omogeneità del regime alimentare indotta dalla pubblicità, dalla diffusione di supermercati e l uso di prodotti della grande distribuzione, l introduzione di cibi preconfezionati di cui poco si conosce del contenuto e del quale non si controllano le componenti alimentari. L uniformità alimentare ha prodotto un danno alle popolazioni del Sud che, in questi 30 anni, hanno perso un vantaggio di salute che avevano. 2) Prevenzione dell abitudine al fumo, particolarmente rivolto alle donne ed ai giovani, ovvero le fasce di popolazione che meno hanno recepito i messaggi di rischio per la salute che sembrano aver funzionato per gli uomini. 3) Induzione di cultura di rapporti sessuali protetti per la prevenzione di infezioni e malattie sessuali, epatiti e conseguente aumentato rischio di epatocarcinoma, di infezioni Hiv, con aumentato rischio di linfomi non Hodgkin. 4) Protezione dell esposizione ai raggi solari ed ultravioletti, uso di creme solari con filtri, cautela nell esposizione per i bambini atta ad evitare scottature ed ustioni, come fattori che aumentano il rischio di melanoma della pelle. È importante che queste poche indicazioni riguardo a comportamenti individuali divengano oggetto di azioni di prevenzione atte a contrastare un aumento di rischio di tumore per la popolazione. La riduzione quasi generalizzata della mortalità per tumore è un importante risultato sanitario e sociale, ma anche un notevole risparmio di domanda e di spesa sanitaria. Basti pensare alla impressionante riduzione della mortalità per tumore polmonare tra gli uomini, del tumore dello stomaco, e della cervice uterina, per rendersi conto del numero delle vite salvate e dei relativi costi sanitari evitati. 8

Incidenza, mortalità e sopravvivenza per tumore in Italia nel 2015

Incidenza, mortalità e sopravvivenza per tumore in Italia nel 2015 I numeri del cancro in Italia 2015 Ministero della Salute - Roma 24 Settembre 2015 Incidenza, mortalità e sopravvivenza per tumore in Italia nel 2015 Carmine Pinto Presidente Nazionale AIOM I quesiti per

Dettagli

ANNO MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE 1974 2513 4487

ANNO MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE 1974 2513 4487 MORTALITÀ Tra i residenti della ULSS n. 1 nel corso del triennio 2010-2012 si sono verificati 4487 decessi (1974 nei maschi e 2513 nelle femmine, media per anno 1496), in leggero aumento rispetto al dato

Dettagli

Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia

Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Sintesi L incidenza e la mortalità per il tumore del polmone stimate in nel periodo 197-215 mostrano andamenti differenti tra uomini e donne:

Dettagli

Quanta mortalità è evitabile e con quale tipo di intervento? I risultati dell analisi del registro di mortalità del Trentino

Quanta mortalità è evitabile e con quale tipo di intervento? I risultati dell analisi del registro di mortalità del Trentino LA PROMOZIONE DELLA SALUTE IN TRENTINO numeri, attività, prospettive Quanta mortalità è evitabile e con quale tipo di intervento? I risultati dell analisi del registro di mortalità del Trentino Laura Battisti

Dettagli

Longevità della donna in un mondo che invecchia: clinica, etica e società Bollate 24 maggio 2008

Longevità della donna in un mondo che invecchia: clinica, etica e società Bollate 24 maggio 2008 Longevità della donna in un mondo che invecchia: clinica, etica e società Bollate 24 maggio 2008 Ornella Gottardi - U.O. Oncologia I.R.C.C.S. Multimedica Sesto S. Giovanni Epidemiologia dei tumori Disciplina

Dettagli

REGIONE DEL VENETO - Assessorato alle Politiche Sanitarie Registro Tumori del Veneto

REGIONE DEL VENETO - Assessorato alle Politiche Sanitarie Registro Tumori del Veneto Luglio 2011 REGIONE DEL VENETO - Assessorato alle Politiche Sanitarie Analisi dell'incidenza dei tumori nell' di Treviso: periodo 2003-2005. Baracco M, Bovo E, Dal Cin A, Fiore AR, Greco A, Guzzinati S,

Dettagli

Le malattie non infettive nel Mondo: epidemiologia e strategie preventive

Le malattie non infettive nel Mondo: epidemiologia e strategie preventive Le malattie non infettive nel Mondo: epidemiologia e strategie preventive Problemi di metodo da affrontare nello studio epidemiologico delle malattie non infettive S ono spesso disponibili solo studi di

Dettagli

PREMESSA. Dott. Mario Fusco Direttore Registro Tumori di Popolazione Regione Campania c/o ASL NA4

PREMESSA. Dott. Mario Fusco Direttore Registro Tumori di Popolazione Regione Campania c/o ASL NA4 Il Contributo del Registro Tumori Campano alla conoscenza epidemiologica del territorio: analisi dei dati di incidenza oncologica per il periodo 1997 / Dott. Mario Fusco Direttore Registro Tumori di Popolazione

Dettagli

La sopravvivenza dei malati di tumore in Veneto

La sopravvivenza dei malati di tumore in Veneto luglio 2014, SER Sistema Epidemiologico Regionale Azienda ULSS 4 Alto Vicentino Area Sanità e Sociale - Sezione Controlli Governo e Personale SSR Regione Veneto La sopravvivenza dei malati di tumore in

Dettagli

L Insulina è un ormone prodotto dal pancreas implicato nel metabolismo dei carboidrati.

L Insulina è un ormone prodotto dal pancreas implicato nel metabolismo dei carboidrati. DIABETE E RISCHIO CANCRO: RUOLO DELL INSULINA Secondo recenti studi sono più di 350 milioni, nel mondo, gli individui affetti da diabete, numeri che gli regalano il triste primato di patologia tra le più

Dettagli

Epidemiologia del carcinoma della prostata in Ticino: fine di un'epidemia?

Epidemiologia del carcinoma della prostata in Ticino: fine di un'epidemia? Epidemiologia del carcinoma della prostata in Ticino: fine di un'epidemia? Laura Ortelli Registro Tumori Canton Ticino Istituto cantonale di patologia, Locarno Nuova classificazione WHO (2016) dei tumori

Dettagli

I tumori rappresentano un problema prioritario di salute pubblica nei Paesi occidentali.

I tumori rappresentano un problema prioritario di salute pubblica nei Paesi occidentali. I tumori rappresentano un problema prioritario di salute pubblica nei Paesi occidentali. Tuttavia, a livello mondiale, le principali cause di morte sono rappresentate da: -diarrea -malaria -tubercolosi

Dettagli

Incidenza e sopravvivenza dei tumori in Italia. Andamenti e Previsioni. Riccardo Capocaccia Reparto di epidemiologia dei tumori

Incidenza e sopravvivenza dei tumori in Italia. Andamenti e Previsioni. Riccardo Capocaccia Reparto di epidemiologia dei tumori Incidenza e sopravvivenza dei tumori in Italia Andamenti e Previsioni Riccardo Capocaccia Reparto di epidemiologia dei tumori Hanno contribuito ISS-CESPS: R. De Angelis, S. Francisci, S. Rossi, A. Tavilla

Dettagli

I TUMORI PER SINGOLE SEDI

I TUMORI PER SINGOLE SEDI I TUMORI PER SINGOLE SEDI MAMMELLA Età, la probabilità di ammalarsi aumenta esponenzialmente sino agli anni della menopausa (50 55) e poi rallenta, per riprendere a crescere dopo i 60 anni Familiarità

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati

Dettagli

Nella provincia di Latina sono diagnosticati in media ogni anno 98 casi ogni 100.000 uomini e 27 ogni 100.000 donne.

Nella provincia di Latina sono diagnosticati in media ogni anno 98 casi ogni 100.000 uomini e 27 ogni 100.000 donne. TUMORE DEL POLMONE Nel periodo 27-211 sono stati registrati complessivamente in provincia di Latina 172 nuovi casi di tumore del polmone. E risultato al 1 posto in termini di frequenza fra le neoplasie

Dettagli

web meeting News da ASCO GI 2014 23 gennaio 2014 h. 13.30-15.30

web meeting News da ASCO GI 2014 23 gennaio 2014 h. 13.30-15.30 23 gennaio 2014 h. 13.30-15.30 web meeting News da ASCO GI 2014 È con piacere che La invitiamo a partecipare a una riunione in rete dal vivo con Stefano Cascinu e Michele Reni. Moderazione di Luciano Onder.

Dettagli

Sintesi ragionata del Documento AIRTUM 2009 (I nuovi dati di incidenza e mortalità Periodo 2003-2005)

Sintesi ragionata del Documento AIRTUM 2009 (I nuovi dati di incidenza e mortalità Periodo 2003-2005) Sintesi ragionata del Documento AIRTUM 2009 (I nuovi dati di incidenza e mortalità Periodo 2003-2005) Documento a cura della Dr. Maria Vincenza Liguori Settore Epidemiologia Ambientale Direttore Dr. Laura

Dettagli

I tumori negli adolescenti e nei giovani adulti: i dati epidemiologici recenti come base per le prospettive future

I tumori negli adolescenti e nei giovani adulti: i dati epidemiologici recenti come base per le prospettive future 8 maggio 2008 I tumori negli adolescenti e nei giovani adulti: i dati epidemiologici recenti come base per le prospettive future Il volume I tumori negli adolescenti e nei giovani adulti presentato oggi,

Dettagli

Lavoro Salute Sicurezza Ambiente Brescia28 Aprile 2015 Marina Mastrantonio ENEA UTTAMB-BRA

Lavoro Salute Sicurezza Ambiente Brescia28 Aprile 2015 Marina Mastrantonio ENEA UTTAMB-BRA Analisi dei dati epidemiologici Lavoro Salute Sicurezza Ambiente Brescia28 Aprile 2015 Marina Mastrantonio ENEA UTTAMB-BRA La metodologia epidemiologica che si utilizza per indagare sui rapporti tra fattori

Dettagli

Sviluppo di un tumore

Sviluppo di un tumore TUMORI I tumori Si tratta di diversi tipi di malattie, che hanno cause diverse e che colpiscono organi e tessuti differenti Caratteristica di tutti i tumori è la proliferazione incontrollata di cellule

Dettagli

Tabella 1- Risultati delle analisi di mortalità nel comune di Rocchetta di Sant Antonio per causa (Maschi, 2000-2005) TOTALE OSSERVATI TOTALE ATTESI

Tabella 1- Risultati delle analisi di mortalità nel comune di Rocchetta di Sant Antonio per causa (Maschi, 2000-2005) TOTALE OSSERVATI TOTALE ATTESI Sede legale ARPA PUGLIA Corso Trieste 27, 70126 Bari Agenzia regionale per la prevenzione Tel. 080 5460111 Fax 080 5460150 e la protezione dell ambiente www.arpa.puglia.it C.F. e P.IVA. 05830420724 Direzione

Dettagli

STATO DELL AMBIENTE E ASPETTI SANITARI CORRELATI NELLA PROVINCIA DI BERGAMO CAPITOLO 1 IL CONTESTO DI RIFERIMENTO. Paragrafo 1.

STATO DELL AMBIENTE E ASPETTI SANITARI CORRELATI NELLA PROVINCIA DI BERGAMO CAPITOLO 1 IL CONTESTO DI RIFERIMENTO. Paragrafo 1. STATO DELL AMBIENTE E ASPETTI SANITARI CORRELATI NELLA PROVINCIA DI BERGAMO CAPITOLO 1 IL CONTESTO DI RIFERIMENTO Paragrafo 1.2 ASPETTI SANITARI Novembre 2003 1.2.1 DEMOGRAFIA Il contesto demografico Il

Dettagli

Bambini e ragazzi affetti da tumore

Bambini e ragazzi affetti da tumore Bambini e ragazzi affetti da tumore Firenze, 29 maggio 2014 Gianfranco Manneschi U.O. Epidemiologia clinica e descrittiva ISPO Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica introduzione La patologia

Dettagli

Precision Medicine e governance di sistema: Il contributo del Registro Tumori

Precision Medicine e governance di sistema: Il contributo del Registro Tumori PRECISION MEDICINE PER UNA ONCOLOGIA SOSTENIBILE: DALLA DIAGNOSTICA ALLA TERAPIA Precision Medicine e governance di sistema: Il contributo del Registro Tumori Dr. Mario Fusco Registro Tumori Regione Campania

Dettagli

Prevenzione diagnosi precoce come cambia la storia della malattia tumorale in italia. Sergio Fava Oncologia medica Legnano

Prevenzione diagnosi precoce come cambia la storia della malattia tumorale in italia. Sergio Fava Oncologia medica Legnano Prevenzione diagnosi precoce come cambia la storia della malattia tumorale in italia Sergio Fava Oncologia medica Legnano Oncologia Medica E'una disciplina che derivata dalla Medicina Interna e dalla Oncologia

Dettagli

MORTALITA dal 1971 al 2006 NEL COMUNE DI CASTIGLION FIORENTINO

MORTALITA dal 1971 al 2006 NEL COMUNE DI CASTIGLION FIORENTINO MORTALITA dal 1971 al 26 NEL COMUNE DI CASTIGLION FIORENTINO Fonte dei dati: Registro di Mortalità Regionale toscano [dati presentati il 27 maggio,28] 1 Mortalità generale Andamento temporale 1971-26 I

Dettagli

COME PREVENIRE IL CANCRO. Dott.ssa Giulia Marini

COME PREVENIRE IL CANCRO. Dott.ssa Giulia Marini COME PREVENIRE IL CANCRO Dott.ssa Giulia Marini LA PREVENZIONE DEL CANCRO Prevenire il cancro è possibile: 1. Prima che si manifesti la malattia: con stili di vita adeguati e vaccini contro il cancro 2.

Dettagli

Regione Puglia Assessorato alle Politiche della Salute

Regione Puglia Assessorato alle Politiche della Salute Regione Puglia Assessorato alle Politiche della Salute SINTESI RELAZIONE SULLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE PUGLIESE Bari, 20 luglio 2007 La Legge Regionale 25/2006, disegnando in un quadro organico

Dettagli

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento

Dettagli

sintesi dei risultati

sintesi dei risultati sintesi dei risultati In questo primo rapporto collaborativo tra i registri tumori delle province emiliane di Parma, Reggio Emilia e Modena vengono presentati i dati di incidenza, mortalità e sopravvivenza

Dettagli

ANZIANI E TUMORI LE NEOPLASIE PIU DIFFUSE NEGLI ANZIANI MAMMELLA

ANZIANI E TUMORI LE NEOPLASIE PIU DIFFUSE NEGLI ANZIANI MAMMELLA ANZIANI E TUMORI L invecchiamento è un fattore determinante nello sviluppo del cancro. Con l avanzare dell età, infatti, viene meno la capacità di riparazione cellulare dell organismo. Nell anziano (over

Dettagli

Le patologie tumorali nel VCO: il quadro epidemiologico. Valutazione epidemiologica

Le patologie tumorali nel VCO: il quadro epidemiologico. Valutazione epidemiologica Verbania 22 febbraio 2003 Le patologie tumorali nel VCO: il quadro epidemiologico Ennio Cadum Area di Epidemiologia Ambientale ARPA Piemonte Valutazione epidemiologica È È stata condotta un analisi descrittiva

Dettagli

A PESCARA. NASTRO ROSA 2011 Campagna di prevenzione dei tumori del seno

A PESCARA. NASTRO ROSA 2011 Campagna di prevenzione dei tumori del seno A PESCARA NASTRO ROSA 2011 Campagna di prevenzione dei tumori del seno LILT La LILT è l unico ente pubblico su base associativa impegnato nella lotta contro i tumori dal 1922 e operante sul territorio

Dettagli

Mortalità da disturbi circolatori dell encefalo. Stima del rischio relativo per comune di residenza. (2003-2007)

Mortalità da disturbi circolatori dell encefalo. Stima del rischio relativo per comune di residenza. (2003-2007) 5 La "cartella clinica" del Cesenate Conoscere quali sono le principali cause di morte e le malattie a maggior impatto sociale e sanitario in una popolazione può fornire utili indicazioni per l identificazione

Dettagli

Infezione da HIV e AIDS in Piemonte

Infezione da HIV e AIDS in Piemonte Infezione da HIV e AIDS in Piemonte anno 212 a cura di Chiara Pasqualini, Vittorio Demicheli si ringraziano i medici referenti del Sistema di Sorveglianza HIV/AIDS del Piemonte: O. Bargiacchi, S. Bonora,

Dettagli

IL TUMORE DELLA MAMMELLA EPIDEMIOLOGIA E FATTORI DI RISCHIO. Dott. Francesco Braccioni

IL TUMORE DELLA MAMMELLA EPIDEMIOLOGIA E FATTORI DI RISCHIO. Dott. Francesco Braccioni IL TUMORE DELLA MAMMELLA EPIDEMIOLOGIA E FATTORI DI RISCHIO Dott. Francesco Braccioni LE DIMENSIONI DEL PROBLEMA E il tumore più frequente nelle donne e quello che provoca più decessi Solo in alcuni paesi

Dettagli

1.4.11 ANNI POTENZIALI DI VITA PERSI (APVP) PRIMA DI 75 ANNI PER SE SSO E CAUSE PRINCIPALI

1.4.11 ANNI POTENZIALI DI VITA PERSI (APVP) PRIMA DI 75 ANNI PER SE SSO E CAUSE PRINCIPALI Repubblica e Cantone Ticino Dipartimento della sanità e della socialità Ufficio del medico cantonale Servizio di promozione e di valutazione sanitaria 1.4.11 ANNI POTENZIALI DI VITA PERSI (APVP) PRIMA

Dettagli

Numero 20 /2013 Le malattie professionali nell anno 2012 nelle statistiche INAIL

Numero 20 /2013 Le malattie professionali nell anno 2012 nelle statistiche INAIL Numero 20 /2013 Le malattie professionali nell anno 2012 nelle statistiche INAIL L'INAIL ha presentato i dati degli infortuni e delle malattie professionali relativi all'anno 2012. Nel 2012 si è avuto

Dettagli

Un sistema per guadagnare salute

Un sistema per guadagnare salute Un sistema per guadagnare salute PASSI è il sistema di sorveglianza sugli stili di vita degli adulti tra i 18 e i 69 anni PASSI (Progressi nelle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) é il sistema

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

La frazione dei guariti dal cancro

La frazione dei guariti dal cancro 13-15 Aprile 2016 Reggio Children c/o Centro Internazionale Loris Malaguzzi REGGIO EMILIA La frazione dei guariti dal cancro Stefano Guzzinati Registro Tumori del Veneto Luigino Dal Maso, Centro Riferimento

Dettagli

La prevenzione dei tumori femminili nelle donne straniere

La prevenzione dei tumori femminili nelle donne straniere La prevenzione dei tumori femminili nelle donne straniere Lisa Francovich 1, Lidia Gargiulo 1, Barbara Giordani 2, Paolo Giorgi Rossi 3, Alessio Petrelli 4 1 Istat 2 Servizio Epidemiologia ASLTO3 Regione

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977

OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977 24 aprile 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977 L Istat ha ricostruito le serie storiche trimestrali e di media annua dal 1977 ad oggi, dei principali aggregati del mercato del lavoro,

Dettagli

PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING. Relatore: Brunella Spadafora

PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING. Relatore: Brunella Spadafora PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING Relatore: Brunella Spadafora Epidemiologia e prevenzione dei tumori maligni I tumori nel loro insieme, costituiscono la seconda causa di morte,

Dettagli

IL FATTORE DI RISCHIO ALCOL NEGLI STILI DI VITA DEI LAVORATORI : I RISUL- TATI DI UN INDAGINE

IL FATTORE DI RISCHIO ALCOL NEGLI STILI DI VITA DEI LAVORATORI : I RISUL- TATI DI UN INDAGINE IL FATTORE DI RISCHIO ALCOL NEGLI STILI DI VITA DEI LAVORATORI : I RISUL- TATI DI UN INDAGINE Claudio Annovi (1), Roberta Biolcati (1), Renato Di Rico (2), Gianfranco De Girolamo (3), Clara Fogliani (2),

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati

Dettagli

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità

Dettagli

Registro tumori TARANTO

Registro tumori TARANTO Registro tumori TARANTO Asl Taranto S.C. Statistica Epidemiologia RTP Puglia REGISTRI TUMORI ACCREDITATI IN ITALIA 1 13 1 MARZO AIRTUM associazione italiana registri tumori Maschi triennio Registro Tumori

Dettagli

Roma, dicembre 2010. Introduzione

Roma, dicembre 2010. Introduzione Roma, dicembre 2010 VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEI COMUNI DI CIVITAVECCHIA, ALLUMIERE, TARQUINIA, TOLFA E SANTA MARINELLA Introduzione L obiettivo di questo

Dettagli

L aumento della mortalità per cancro in Romania continua: l età media e avanzata sono le più colpite

L aumento della mortalità per cancro in Romania continua: l età media e avanzata sono le più colpite XXII Congresso dell ALASS, Losanna 1-3 Settembre 2011 L aumento della mortalità per cancro in Romania continua: l età media e avanzata sono le più colpite Carmen Tereanu, Paolo Baili, Andrea Micheli, Franco

Dettagli

DISSAL - Dipartimento di Scienze della Salute, Università di Genova

DISSAL - Dipartimento di Scienze della Salute, Università di Genova DISSAL - Dipartimento di Scienze della Salute, Università di Genova Marina VERCELLI Dipartimento Scienze della Salute, Università di Genova S.S. Epidemiologia Descrittiva, IST Genova I NUMERI DEL CANCRO

Dettagli

2 Stato di salute. A - Mortalità generale e per causa

2 Stato di salute. A - Mortalità generale e per causa 2 Stato di salute A - Mortalità generale e per causa L analisi dei dati di mortalità costituisce ancora uno strumento importante per la comprensione dello stato di salute di una popolazione, in quanto

Dettagli

Dalla indagine demografica alla definizione del bisogno socio-sanitario

Dalla indagine demografica alla definizione del bisogno socio-sanitario Dalla indagine demografica alla definizione del bisogno socio-sanitario L analisi del contesto demografico è l introduzione ideale alla sezione della salute. Il bisogno del cittadino residente sul territorio

Dettagli

VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEI COMUNI DI CIVITAVECCHIA, ALLUMIERE, TARQUINIA, TOLFA E SANTA

VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEI COMUNI DI CIVITAVECCHIA, ALLUMIERE, TARQUINIA, TOLFA E SANTA VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEI COMUNI DI CIVITAVECCHIA, ALLUMIERE, TARQUINIA, TOLFA E SANTA MARINELLA Febbraio, 2012 Dipartimento di Epidemiologia del

Dettagli

Registro Tumori del Veneto. Baracco M, Bovo E, Dal Cin A, Fiore AR, Greco A, Guzzinati S, Monetti D, Rosano A, Stocco C, Tognazzo S e Zambon P.

Registro Tumori del Veneto. Baracco M, Bovo E, Dal Cin A, Fiore AR, Greco A, Guzzinati S, Monetti D, Rosano A, Stocco C, Tognazzo S e Zambon P. giugno 2009 REGIONE DEL VENETO - Assessorato alle Politiche Sanitarie ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO - IRCCS Analisi dell'incidenza dei tumori nell'asl 8 di Asolo: periodo 1999-2003 e andamenti temporali dal

Dettagli

I TUMORI prevenire circa un terzo dei casi di tumore

I TUMORI prevenire circa un terzo dei casi di tumore I TUMORI Il Rapporto Mondiale dell Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, dell Organizzazione Mondiale della Sanità, evidenzia come il cancro sia divenuto uno dei maggiori problemi per la sanità

Dettagli

Le malattie fumo correlate. Dott. Paolo Monte

Le malattie fumo correlate. Dott. Paolo Monte Le malattie fumo correlate Dott. Paolo Monte Fumo come fattore di rischio di malattia Il fumo costituisce il principale fattore di rischio evitabile per le principali malattie causa di mortalità ed invalidità

Dettagli

6. La mobilità sanitaria dei residenti nelle ASL 13 (NO) e ASL 14 (VCO) per i principali tumori

6. La mobilità sanitaria dei residenti nelle ASL 13 (NO) e ASL 14 (VCO) per i principali tumori 6. La mobilità sanitaria dei residenti nelle ASL 13 (NO) e ASL 14 (VCO) per i principali tumori L'analisi per il totale dei ricoveri oncologici, condotta separatamente per i residenti nell ASL 13 (NO)

Dettagli

I tumori negli adolescenti e nei giovani adulti

I tumori negli adolescenti e nei giovani adulti Istituto nazionale di statistica I tumori negli adolescenti e nei giovani adulti A seguito del processo di invecchiamento della popolazione, nelle zone del mondo più sviluppate i tumori costituiscono una

Dettagli

Il rischio cancerogeno e mutageno

Il rischio cancerogeno e mutageno Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato

Dettagli

Valutazione di Impatto Sanitario dell impianto di incenerimentotermovalorizzazione. Castenaso e Granarolo dell Emilia

Valutazione di Impatto Sanitario dell impianto di incenerimentotermovalorizzazione. Castenaso e Granarolo dell Emilia Valutazione di Impatto Sanitario dell impianto di incenerimentotermovalorizzazione ubicato nei comuni di Castenaso e Granarolo dell Emilia Il contributo dell Azienda USL di Bologna Dr. Paolo Pandolfi Dipartimento

Dettagli

Dossier 7 Il possesso e l acquisto di beni durevoli (1997-2004)

Dossier 7 Il possesso e l acquisto di beni durevoli (1997-2004) Dossier 7 Il possesso e l acquisto di beni durevoli (1997-2004) Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Luigi Biggeri presso le Commissioni congiunte V del Senato della Repubblica

Dettagli

XX CONGRESSO NAZIONALE SIUrO

XX CONGRESSO NAZIONALE SIUrO XX CONGRESSO NAZIONALE SIUrO Temi 1. Competenze in Italia e fuga dei cervelli all estero 2. Dati Prostata 3. Dati Vescica 4. Dati Rene e vie Urinarie 1. Competenze in Italia e fuga di cervelli all estero

Dettagli

Rassegna Stampa. Comunicato stampa. Intermedia s.r.l. per la comunicazione integrata

Rassegna Stampa. Comunicato stampa. Intermedia s.r.l. per la comunicazione integrata Rassegna Stampa Comunicato stampa TUMORE DEL SENO: FUNZIONA LA TERAPIA "ACCELERATA" "IL 94% DEI PAZIENTI GUARISCE CON I TEMPI DI CURA PIU' BREVI" Intermedia s.r.l. per la comunicazione integrata Via Malta,

Dettagli

PROGETTO PIEDIBUS : PUO FUNZIONARE?

PROGETTO PIEDIBUS : PUO FUNZIONARE? http://digilander.libero.it/riminisportmedicina riminisportmedicina@libero.it MEDICINA dello SPORT e PROMOZIONE dell ATTIVITA FISICA PROGETTO PIEDIBUS : PUO FUNZIONARE? dr. Eugenio Albini Tutte le più

Dettagli

7 domande sui tumori. Convivere con la malattia

7 domande sui tumori. Convivere con la malattia 1. 7 domande sui tumori 2. Convivere con la malattia Dott. Andrea Angelo Martoni Direttore Unità Operativa di Oncologia Medica Policlinico S.Orsola-Malpighi Bologna 1. Cosa sono i tumori? i tumori Malattia

Dettagli

ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute

ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute Alimentazione e cancro Relatore:dott Emanuela Romagnoli 15 gennaio 2014 Aula Piccolotto Osp S. Maria del Prato FATTORI DI RISCHIO MODIFICABILI NON MODIFICABILI

Dettagli

Discarica di Ginestreto e possibili effetti sullo stato di salute dei residenti

Discarica di Ginestreto e possibili effetti sullo stato di salute dei residenti Discarica di Ginestreto e possibili effetti sullo stato di salute dei residenti Negli ultimi anni i cittadini residenti nel territorio vicino all area della discarica di Ginestreto del comune di Sogliano,

Dettagli

LA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE E L ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA

LA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE E L ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA Direzione Affari Economici e Centro Studi LA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE E L ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA Il ritardo infrastrutturale italiano è il frutto di scelte di politica economica che da anni continuano

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

ANALISI CRITICA DELLA DOCUMENTAZIONE TECNICA RELATIVA ALLA CENTRALE TERMOELETTRICA DI QUILIANO E VADO LIGURE

ANALISI CRITICA DELLA DOCUMENTAZIONE TECNICA RELATIVA ALLA CENTRALE TERMOELETTRICA DI QUILIANO E VADO LIGURE 6.1 Salute umana Dall analisi della documentazione di progetto sottoposta ad autorizzazione emerge come la tematica della Salute Umana sia stata affrontata in modo inadeguato, ovvero con estrema superficialità

Dettagli

L approccio vaccinale al cancro*

L approccio vaccinale al cancro* L approccio vaccinale al cancro* La vaccinazione è una tecnica mirata a stimolare una reazione immunologica dell organismo verso l'antigene o gli antigeni contenuti nel vaccino somministrato. Oggi i vaccini

Dettagli

4 I LAUREATI E IL LAVORO

4 I LAUREATI E IL LAVORO 4I LAUREATI E IL LAVORO 4 I LAUREATI E IL LAVORO La laurea riduce la probabilità di rimanere disoccupati dopo i 30 anni L istruzione si rivela sempre un buon investimento a tutela della disoccupazione.

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

I NUOVI DATI DI SOPRAVVIVENZA DEI PAZIENTI ONCOLOGICI IN PROVINCIA DI RAGUSA

I NUOVI DATI DI SOPRAVVIVENZA DEI PAZIENTI ONCOLOGICI IN PROVINCIA DI RAGUSA I NUOVI DATI DI SOPRAVVIVENZA DEI PAZIENTI ONCOLOGICI IN PROVINCIA DI RAGUSA Ragusa, Camera di Commercio 6/12/2011 Rosario Tumino, Dirigente Medico di Anatomia Patologica Distretto Ospedaliero 1 OMPA,

Dettagli

La popolazione svizzera si considera in buona salute

La popolazione svizzera si considera in buona salute Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale di statistica UST Comunicato stampa Embargo: 12.09.2008, 9:15 14 Salute N. 0352-0809-10 Indagine sulla salute in Svizzera 2007 La popolazione svizzera

Dettagli

Quattro persone su dieci si ammalano di tumore

Quattro persone su dieci si ammalano di tumore Dipartimento federale dell interno DFI Ufficio federale di statistica UST Comunicato stampa Embargo: 07.02.2011, 9:15 14 Salute N. 0352-1101-20 I tumori in Svizzera dal 1983 al Quattro persone su dieci

Dettagli

Salute delle persone e sostenibilità ambientale: La Doppia Piramide BCFN. Milano 9 ottobre 2014

Salute delle persone e sostenibilità ambientale: La Doppia Piramide BCFN. Milano 9 ottobre 2014 Salute delle persone e sostenibilità ambientale: La Doppia Piramide BCFN Milano 9 ottobre 2014 Indice 1. Introduzione, motivazione e obiettivi del lavoro 2. Il framework teorico: la Doppia Piramide Alimentare

Dettagli

Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma

Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma Concetti di salute e malattia. La storia naturale delle malattie. Valutazione dell efficacia dei tests diagnostici: sensibilità, specificità e valori predittivi. Gli screening. Paolo Villari paolo.villari@uniroma1.it

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie della cervice uterina in provincia di Ravenna

Diagnosi precoce delle neoplasie della cervice uterina in provincia di Ravenna Dipartimento di Sanità Pubblica Direttore: Dr. Paolo Ghinassi Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Diagnosi precoce delle neoplasie della cervice uterina in provincia di Ravenna I

Dettagli

Indicatori di qualità nei carcinomi genitali femminili: ovaio e utero Serata di presentazione progetto Zonta Club Locarno 13.04.2010 Registro Tumori Canton Ticino Istituto Cantonale di Patologia Via in

Dettagli

Registro tumori TARANTO

Registro tumori TARANTO Registro tumori TARANTO Asl Taranto RTP Puglia S.C. Statistica Epidemiologia REGISTRI TUMORI ACCREDITATI IN ITALIA 2010 2013 21 MARZO AIRTUM associazione italiana registri tumori Maschi triennio Registro

Dettagli

ALIMENTAZIONE E SALUTE

ALIMENTAZIONE E SALUTE Istituto Arrigo Serpieri BOLOGNA Franco Minardi ALIMENTAZIONE E SALUTE 27 aprile 2013 BOLOGNA Definizione di tumore Cos è il tumore: proliferazione a partire da una cellula Tipi di proliferazione: controllata

Dettagli

PREVENIRE È PIÙ FACILE CHE DIRE OTORINOLARINGOIATRA.

PREVENIRE È PIÙ FACILE CHE DIRE OTORINOLARINGOIATRA. L Otorinolaringoiatra ospedaliero e la prevenzione CAMPAGNA NAZIONALE DI PREVENZIONE PREVENIRE È PIÙ FACILE CHE DIRE OTORINOLARINGOIATRA. 10 APRILE - 1 a Giornata della Prevenzione AOOI Fumo, alcol, Papillomavirus

Dettagli

PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE

PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE Lo screening come forma di prevenzione LE INFEZIONI DA HPV (PAPILLOMA VIRUS UMANO) Cos è l HPV? L HPV è una categoria di virus molto diffusa. La trasmissione

Dettagli

Il fumo in Italia. Sintesi dei risultati

Il fumo in Italia. Sintesi dei risultati Indagine effettuata per conto de l Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con l Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri e la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori Sintesi dei risultati

Dettagli

Regione del Veneto Giunta Regionale Ufficio Stampa COMUNICATO STAMPA

Regione del Veneto Giunta Regionale Ufficio Stampa COMUNICATO STAMPA COMUNICATO STAMPA SANITA : OGGI GIORNATA MONDIALE DELLA SALUTE DEDICATA ALLA SICUREZZA ALIMENTARE. LE INIZIATIVE DELLA REGIONE. OBESO IL 10% DEI VENETI TRA 18 E 69 ANNI. NELLA MEDIA NAZIONALE. MOLTO MEGLIO

Dettagli

LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA

LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA Antonio Nicolucci Direttore Dipartimento di Farmacologia Clinica e Epidemiologia, Consorzio Mario Negri Sud Coordinatore Data

Dettagli

Caffè tumore del pancreas e altri tumori: dai risultati epidemiologici alla divulgazione. Alessandra Tavani

Caffè tumore del pancreas e altri tumori: dai risultati epidemiologici alla divulgazione. Alessandra Tavani Caffè tumore del pancreas e altri tumori: dai risultati epidemiologici alla divulgazione Alessandra Tavani Scopo della epidemiologia Principali tipi di studi per epidemiologia analitica Tipi di analisi

Dettagli

4 a sezione Domande conclusive

4 a sezione Domande conclusive 4 a sezione Domande conclusive 101 Domande conclusive Non disponibile a collaborare con le iniziative formative Totale EPID STAT BIOL RILEV Numero (%) 121 (66%) 4.1 3.4 4.4 4.3 Interessato a partecipare

Dettagli

per una buona salute Claudio Andreoli

per una buona salute Claudio Andreoli Alimentazione e stili di vita per una buona salute Claudio Andreoli «Uno stile di vita non corretto può aumentare il rischio di tumori o di malattie cardiache?» UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO Facolta

Dettagli

La mortalità. La mortalità generale e le principali cause di morte

La mortalità. La mortalità generale e le principali cause di morte La mortalità La mortalità generale e le principali cause di morte Nel 211 sono decedute 4.543 persone residenti in provincia di Trento (di cui 2.42, pari al 53%), con un tasso di mortalità dell 8,5, uno

Dettagli

Capitolo 4 La mortalità per tumori

Capitolo 4 La mortalità per tumori Capitolo 4 La mortalità per tumori Introduzione I tumori causano circa un terzo dei decessi tra i residenti nella regione Veneto. ei maschi il numero di decessi per tumore è superiore a quello per disturbi

Dettagli

Incidenza, mortalità e sopravvivenza in provincia di Macerata

Incidenza, mortalità e sopravvivenza in provincia di Macerata 4.2 IL CANCRO NELLE MARCHE (Pannelli F) Fonti informative: ISTAT (Osservatorio della mortalità per tumori maligni nelle Marche dal 1980 al 2001); Registro tumori di popolazione della provincia di Macerata

Dettagli

PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE NOTA A CURA DELLA DIVISIONE SALUTE, ORGANIZZAZIONE PER LA COOPERAZIONE E LO SVILUPPO ECONOMICO (OCSE), A SEGUITO DI RICHIESTA

Dettagli

Università del Piemonte Orientale. Corsi di Laurea Triennale. Corso di Statistica e Biometria. Elementi di Epidemiologia

Università del Piemonte Orientale. Corsi di Laurea Triennale. Corso di Statistica e Biometria. Elementi di Epidemiologia Università del Piemonte Orientale Corsi di Laurea Triennale Corso di Statistica e Biometria Elementi di Epidemiologia Corsi di Laurea Triennale Corso di Statistica e Biometria: Elementi di epidemiologia

Dettagli

Fumo e alcol : aspetti epidemiologici in adolescenza Dott.ssa Felicetta Camilli

Fumo e alcol : aspetti epidemiologici in adolescenza Dott.ssa Felicetta Camilli Fumo e alcol : aspetti epidemiologici in adolescenza Dott.ssa Felicetta Camilli IL PROFILO DEL FUMATORE REATINO Dati Progetto PASSI - Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Nella

Dettagli

COMUNE DI UDINE. Dipartimento Programmazione Risorse finanziarie e patrimoniali - Politiche di acquisto U. Org. Studi e Statistica U.S.

COMUNE DI UDINE. Dipartimento Programmazione Risorse finanziarie e patrimoniali - Politiche di acquisto U. Org. Studi e Statistica U.S. COMUNE DI UDINE Dipartimento Programmazione Risorse finanziarie e patrimoniali - Politiche di acquisto U. Org. Studi e Statistica U.S. Studi ISTRUZIONE 1951-1991 COMUNE DI UDINE U.O. Studi e Statistica

Dettagli

Capitolo 11 Gli anni di vita persi per morte prematura

Capitolo 11 Gli anni di vita persi per morte prematura Capitolo 11 Gli anni di vita persi per morte prematura Introduzione Gli indicatori calcolati sugli anni di vita persi per morte prematura (PYLLs) combinano insieme le informazioni relative alla numerosità

Dettagli