SPECIALE RICLASSIFICAZIONE

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1 N 3 Luglio 2007 Commissione Odontoiatri Presidente Valerio Brucoli Segretario Ercole Romagnoli Componenti SPECIALE RICLASSIFICAZIONE La Newsletter odontoiatri nasce con l intento di essere uno strumento agile e snello di comunicazione e di raccordo tra istituzione e professione odontoiatrica. Aiutateci a renderla tale:scriveteci all indirizzo odontoiatri@omceomi.it Dino Dini Claudio Gatti Luigi Paglia Commissione Medici Referente odontoiatra Massimo Parise Direttore del Bollettino Marcello Costa Angeli CAO: mercoledì dalle ore 10,30 alle ore Tel CONTATTI odontoiatri@omceomi.it Cari colleghi, come saprete il 6 giugno abbiamo avviato, anche pubblicamente, quel rapporto tra la categoria e l ASL 3 di Milano che tutti auspicavamo. L occasione è stato l incontro presso il Teatro Villoresi a Monza, un incontro che ha visto la presenza di circa 300 colleghi della zona, ma che è stato seguito da vicino, per ovvie ragioni, anche da quelli residenti nel territorio delle altre ASL. Un incontro, quindi, non fine a se stesso, ma da inquadrare all interno di un discorso più ampio che vede l Ordine (cioè ognuno di noi più o meno in prima persona) impegnato ad interagire con tutti quegli organismi con cui ogni giorno, direttamente o indirettamente, abbiamo a che fare. In termini istituzionali questo significa relazionarci sia con chi governa, sia con chi fattivamente controlla l applicazione delle normative: solo da un azione complessiva a più livelli (quello che noi percepiamo come unico corpo nella realtà è un insieme di diverse entità con tutta una serie di autonomie) può scaturire una vera condivisione di intenti, una presa di coscienza di come tutti si abbia un unico obiettivo, e cioè la tutela della salute. In questo modo è possibile avviare un virtuoso processo di collaborazione che supera la riduttiva categoria di controllore e controllato. Un virtuoso processo che sarà esteso a tutte le ASL della provincia di Milano (processo in corso, di cui vi daremo notizia al più presto) e che non potrà prescindere da confronti con la regione, con cui abbiamo già consolidato proficui rapporti. Ma il vero e importante passaggio da sottolineare è che l avvio di questo colloquio è stato possibile perché ci siamo mossi unitariamente, come unico organismo ordinistico a cui tutti apparteniamo, e non come singole associazioni a cui peraltro (parliamo di ASL) era già stato rifiutato più volte un

2 Informazione odontoiatrica confronto pubblico. Come dire che il presupposto implicito di questa serata era lasciare a casa i vari distintivi sindacal/associativi che tante volte hanno portato a premettere l affermazione del proprio ruolo al conseguimento del risultato. Tentazione a cui purtroppo non tutti sono riusciti a sfuggire neanche questa volta: piccoli dettagli, ininfluenti nella circostanza, a cui però è importante porre attenzione per il futuro. Dicevo della condivisione del comune obiettivo della tutela della salute: questo è stato il presupposto del primo colloquio avuto con il Dott. Pezzano, Direttore Generale dell ASL, che ha portato come effetto pratico la già a voi nota revoca della richiesta di autocertificazione per gli studi monoprofessionali (firmata dal Dott. Altomonte, Direttore del Distretto) e la disponibilità ad incontrarsi pubblicamente. Come ricorderete era rimasto in sospeso il nodo del registro degli apparecchi elettromedicali, se dovessimo o meno averlo, come richiesto dall ASL ma non espressamente previsto dalla check list regionale. Ma non era l unico nodo che si voleva sciogliere durante l incontro.. Premesso che non ci si aspettavano eventi miracolosi (che non si sono stati) come la revoca o la modifica dei parametri dei controlli, piuttosto che la remissione di multe già date, bisogna dire che la serata è stata proficua. L obiettivo era promuovere il progressivo avvicinamento tra due istituzioni (ASL e Ordine) per poter contare nel tempo su una, secondo noi dovuta, maggiore flessibilità interpretativa delle regole, piccoli passi verso un futuro che si spera di vera collaborazione. Un modo di procedere che si basa sulla scelta di proporre le nostre idee pacatamente, senza urlare, nell ambito di una cordialità che non esclude il mantenere quella fermezza derivante dalla consapevolezza delle proprie giuste ragioni. Durante il dibattito si è scelto, dopo i saluti iniziali, di procedere ad una disamina, punto per punto, della check list regionale con relative domande per chiarimenti da parte del pubblico. Al di là del fatto che, prevedibilmente, più che di una serata ci sarebbe stato bisogno di un intera giornata, è emerso il primo dato incontrovertibile recepito dalla dirigenza ASL: ci sono tanti passaggi dubbi, giustificatamente dubbi, che dimostrano come molte potenziali inadempienze non fossero dovute a cattiva volontà, ma a non coincidenti interpretazioni. Quello che abbiamo voluto far capire è che il nostro lavoro è curare le persone e che tante problematiche di ordine burocratico, soprattutto quelle non chiaramente dirette a migliorare la sicurezza del nostro paziente o dei nostri collaboratori, sono recepite come impedimenti a quel nostro dovere primario. E in effetti alcune norme rispondono più a logiche di tipo teorico - giuridico che non pratico - sanitario. Quello che noi abbiamo chiesto è stato soprattutto questo: l attenzione alla giusta pratica. Sicuramente pratica è stata la spiegazione sulle norme antincendio (all. 1) e sulla parte riguardante la 626. Le molte questioni poste hanno spinto uno dei relatori, il Dott. Cecchetti, a rendersi disponibile per degli incontri che, siamo sicuri, il nostro Alberto Cazzaniga, insieme allo storico gruppo di volontari, organizzerà con la consueta capacità. La stessa capacità che ha dimostrato nella fattiva organizzazione di questa serata per cui va il plauso di tutti noi. Quanto prima vi comunicheremo le date di questi incontri che concretizzano il secondo risultato della serata. Altro punto dolente era la questione del registro degli apparecchi elettromedicali: alla nostra obiezione che non era uno dei punti presenti nella check-list regionale, la risposta è stata che il possesso di questo registro era un pre-requisito. Se nel corso della discussione, molto vivace, si è concordato sul non sostanziale dettaglio che si trattava di un elenco (tipo quello che bisogna avere per le apparecchiature senza marchio CEE), la vera novità per molti è stata che ogni apparecchio dovesse essere sottoposto a verifica biennale. Senza entrare nei dettagli di quanto si è detto (si è parlato di cosa venisse inteso per apparecchio elettromedicale, della necessità di avere sempre a disposizione i libretti di uso e manutenzione, ecc.) devo dire che le posizioni non sono molto cambiate, anche se c è stato anche qui un piccolo passo in avanti, un terzo risultato della serata: la disponibilità a collaborare in questo caso si è concretizzata con la decisione del Dott. Pezzano di sospendere per un mese (come la legge gli concede) la comunicazione dei verbali di addebito delle sanzioni in attesa di un pronunciamento della regione. Un quarto ed ultimo risultato è stato il poter avere a disposizione la check-list (all. 2) utilizzata dai funzionari dell ASL nei loro controlli. Anche qui un piccolo risultato, ma che almeno ci permette di affrontare con più serenità eventuali verifiche. Come avrete capito la situazione è in divenire e noi saremo a vostra disposizione per aiutarvi a risolvere qualsiasi dubbio possiate avere. Se invece avete problematiche che preferite risolvere direttamente con l ASL 3, il Dott. Altomonte ci ha messo a disposizione la propria e quella

3 del suo staff: In conclusione, non posso che ribadire quanto detto prima, e cioè l assoluta necessità di muoverci tutti insieme, animati da quello spirito di voler fare sempre meglio che so essere presente nella stragrande maggioranza di noi. Con i miei più cordiali saluti. Informazione odontoiatrica Valerio Brucoli Allegato n. 1 Il DECRETO MINISTERIALE 10 marzo 1998 tratta dei criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro, ed è stato pubblicato sulla (G.U. 7 aprile 1998, n. 81, suppl. ord.). Definisce, tra l altro, le linee guida per la valutazione dei rischi di incendio nei luoghi di lavoro e la dotazione e le procedure necessarie per la prevenzione, l abbattimento del rischio e l intervento in caso di necessità. Infatti al punto 3 dell allegato 1 recita : -La valutazione dei rischi di incendio deve consentire al datore di lavoro di prendere i provvedimenti che sono effettivamente necessari per salvaguardare la sicurezza dei lavoratori e delle altre persone presenti nel luogo di lavoro.. La prevenzione dei rischi costituisce uno degli obiettivi primari della valutazione dei rischi. Nei casi in cui non è possibile eliminare i rischi, essi devono essere diminuiti nella misura del possibile e devono essere tenuti sotto controllo i rischi residui, tenendo conto delle misure generali di tutela di cui all'art. 3 del decreto legislativo n In base alle metrature medie e, quindi, alle quantità presenti, gli studi dentistici sono, di solito, a rischio basso. ( Si intendono a rischio di incendio basso i luoghi di lavoro o parte di essi, in cui sono presenti sostanze a basso tasso di infiammabilità e le condizioni locali e di esercizio offrono scarse possibilità di sviluppo di principi di incendio ed in cui, in caso di incendio, la probabilità di propagazione dello stesso è da ritenersi limitata.) Le figure generali coinvolte ( non solo per antincendio) sono il DdL (Datore di Lavoro), RSPP (Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione), RLS (Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza), SPP (Servizio di Prevenzione e Protezione, con a capo il RSPP), eventuale MC (Medico Competente) L allegato V definisce e classifica gli incendi ed i mezzi estinguenti. In definitiva si tratta di dotarsi di estintori, come disposto dal punto due dell allegato V, con una tabella che li identifica in base alla metratura del luogo di lavoro ed al rischio di incendio (basso, medio, elevato) Estintori portatili e carrellati La scelta degli estintori portatili e carrellati deve essere determinata in funzione della classe di incendio e del livello di rischio del luogo di lavoro. Il numero e la capacità estinguente degli estintori portatili devono rispondere ai valori indicati nella tabella I, per quanto attiene gli incendi di classe A e B ed ai criteri di seguito indicati: - il numero dei piani (non meno di un estintore a piano); - la superficie in pianta; - lo specifico pericolo di incendio (classe di incendio); - la distanza che una persona deve percorrere per utilizzare un estintore (non superiore a 30 m). Per quanto attiene gli estintori carrellati, la scelta del loro tipo e numero deve essere fatta in funzione della classe di incendio, livello di rischio e del personale addetto al loro uso.

4 Informazione odontoiatrica Tabella I Superficie protetta da un estintore Tipo di estintore rischio basso rischio medio rischio elevato 13 A - 89 B 100 m A B 150 m2 100 m A B 200 m2 150 m2 100 m2 55 A B 250 m2 200 m2 200 m2 Sempre l allegato V, al punto 4, indica l ubicazione degli estintori: UBICAZIONE DELLE ATTREZZATURE DI SPEGNIMENTO Gli estintori portatili devono essere ubicati preferibilmente lungo le vie di uscita, in prossimità delle uscite e fissati a muro. In ogni caso, l'installazione di mezzi di spegnimento di tipo manuale deve essere' evidenziata con apposita segnaletica. Naturalmente gli estintori dovranno essere a norma, ed adeguatamente controllati e verificati da un tecnico specializzato che rilascerà la documentazione relativa. L allegato IX del decreto stabilisce l obbligatorietà di un corso di formazione antincendio e ne stabilisce le modalità in base alla classe di rischio

5 Informazione odontoiatrica Allegato n.2 DENOMINAZIONE A.O.M. (apporre il timbro della struttura con controfirma del titolare/legale rappresentante) TITOLARE/LEGALE RAPPRESENTANTE: INDIRIZZO: DATA DELLA VERIFICA: FUNZIONARI ACCERTATORI: La mancanza dei requisiti OG è sanzionabile in ragione del grado richiesto: E - Esistenza: è sufficiente che il documento sia esistente, preferibilmente detenuto presso la struttura A - Accessibilità: oltre che esistente il documento deve essere presente presso la struttura e nella disponibilità di chi ne necessita D - Diffusione: deve essere provato (lettera di trasmissione, verbale, lista di consegna) che il documento è diffuso

6 CODICE REQUISITO TIPO (grado più elevato) Esistenza Accessibilità Diffusione Evidenza Documentale NP SÌ NO PROVVEDIMENTO OGPAZ01/d E' adottato un documento in cui siano esplicitati la missione, gli obiettivi e l'organizzazione interna della struttura? E Documento specifico sulle Politiche Aziendali OGPRO07/d Sono predisposti documenti riguardanti le modalità di pulizia, lavaggio, disinfezione e sterilizzazione di tutti gli strumenti ed accessori? D Protocollo sottoscritto ed applicato dagli addetti OGPRO08/d Sono predisposti documenti riguardanti la pulizia e sanificazione degli ambienti? D Protocollo sottoscritto ed applicato dagli addetti

7 SGTEC 01/d COD. REQUISITO previsti dalle vigenti leggi in EVIDENZE Dichiarazione di conformità alla L. 64/74 (solo per strutture in Comuni che ricadono nell elenco del D.M. 5 marzo 1984; Ordinanza n del 12/06/1998 Dipartimento della protezione civile) Nei Comuni ASL3 contrassegnare sempre NON PERTINENTE. Requisito da applicare solo in presenza di lavoratori considerati lavoratori subordinati, secondo la vigente normativa in materia di sicurezza e igiene del lavoro (al punto 3 è suffi- 1. È presente un documento sulla valutazione del rischio d incendio (o I autocertificazione in caso di A.O.M. con meno di 10 dipendenti), redatto conformemente al D.Lgs , n. 626 e al D.M. 10 marzo 1998? 2. È stato designato il responsabile del servizio di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze? La persona designata è lo stesso datore di lavoro che si è nominato RSPP entro il ? N P SÌ N O PROVVEDIMENTO X Nulla SGTEC 02/d previsti dalle vigenti leggi in materia di protezione antincendio? La persona designata è lo stesso datore di lavoro che, essendosi nominato RSPP successivamente al , è in possesso di attestato di partecipazione al corso di formazione di 16 ore per RSPP previsto dal D.M ? oppure La persona designata è in possesso di attestato di partecipazione al corso di formazione di 4 ore per addetti antincendio in quanto: è lo stesso datore di lavoro che si è nominato RSPP dopo il ? è persona diversa dal datore di lavoro? 4. La scelta del tipo e numero degli estintori risponde alla Tabella 1 dell Allegato V del D.M. 10 marzo 1998, qui riassunta, per attività a basso rischio d incendio? TIPO DI ESTINTORE SUPERFICIE PROTETTA DA UN E- STINTORE 13 A - 89 B 100 mq. 21 A B 150 mq. 34 A B 200 mq. 5. Risulta prova della regolare manutenzione semestrale degli estintori? Poiché la A.O.M. ha più di 10 dipendenti, è stato redatto il piano di emergenza ed evacuazione e sono pertanto esposti i simboli e le cartografie inerenti il piano di emergen-za? Nel caso di AOM con numero di addetti fino a 10, contrassegnare NON PERTINENTE SGTEC 03/d previsti dalle vigenti leggi in L'immobile è stato costruito dopo il 1997? X L'immobile è stato ristrutturato dopo il 1997 (partizioni verticali e orizzontali)? X Se SÌ in una delle due precedenti domande, è presente il documento di collaudo ai requisiti acustici passivi degli edifici, come previsto dalla legge 447/95 e dal D.P.C.M. 5 dicembre 1997? X X

8 COD. REQUISITO EVIDENZE N P SÌ N O PROVVEDIMENTO È predisposto un elenco aggiornato degli apparecchi elettromedicali in uso? Le attrezzature acquistate dopo il 1997 hanno la marcatura CE, oppure la dichiarazione di conformità CE o certificazione CE, come previsto dalla direttiva CEE 93/42 del 1993 o sono in possesso di relazione di adeguamento o equivalente se commercializzati prima del ? Esiste un registro delle verifiche periodiche delle apparecchiature elettromedicali, effettuate ai sensi della Norma CEI 62-5, regolarmente aggiornato e redatto da tecnico qualificato? Gli impianti di messa a terra e gli impianti di protezione contro le scariche atmosferiche sono stati realizzati prima del 2001? SGTEC 04/d previsti dalle vigenti leggi in materia di sicurezza elettrica e di continuità elettrica? Se SI alla precedente domanda, e in caso vi sia almeno un dipendente, sono presenti: denuncia fatta all'ispel (modello A e B) o omologazione rilasciata dall'ispesl? registrazione delle verifiche periodiche biennali dell'impianto, eseguite ai sensi del DPR 462/01 da parte di organismo abilitato e accreditato presso il Ministero o da parte dell'asl o ARPA? (nel caso in cui I'A.O.M. fosse collegata agli impianti condominiali la dichiarazione di conformità è rilasciata dall'amministratore) Gli impianti di messa a terra e gli impianti di protezione contro le scariche atmosferiche sono stati realizzati dopo l entrata in vigore del DPR 462/01? Se SÌ alla precedente domanda, e in caso vi sia almeno un dipendente, sono presenti: dichiarazione di conformità rilasciata dall'installatore registrazione delle verifiche periodiche biennali dell'impianto, eseguite ai sensi del DPR 462/01 da parte di organismo abilitato e accreditato presso il Ministero o da parte dell'asl o ARPA? (nel caso in cui I'A.O.M. fosse collegata agli impianti condominiali la dichiarazione di conformità è rilasciata dall'amministratore) e comunicazione ad U.O. Impiantistica L impianto elettrico è stato realizzato o modificato dopo l'entrata in vigore della Legge 46/90? La A.O.M. possiede la dichiarazione di conformità ai sensi della legge 46/90 e suoi decreti attuativi? Nella dichiarazione di conformità ai sensi della legge 46/90 è dichiarato che l'impianto elettrico è conforme alle normative tecniche della CEI 64-4 e/o CEI 64/8? Esiste un registro delle verifiche periodiche, effettuate ai sensi della CEI 64-4 e/o CEI 64-8, regolarmente aggiornato e redatto da tecnico qualificato?

9 COD. REQUISITO EVIDENZE DOCUMENTALI È presente certificato di agibilità rilasciato dal Comune o copia della domanda di richiesta di agibilità protocollata al Comune? NP SÌ N O PROVVEDIMENTO È presente autorizzazione ex DPR 327/80 (solo in caso di mensa interna)? Comunicazione U.O. SIAN È presente autorizzazione in deroga all art. 8 del DPR 303/56 (solo in caso di utilizzo di seminterrati o interrati)? Comunicazione ad U.O. PSAL SGTEC 05/d 06/d Si è in possesso dei requisiti previsti dalle vigenti leggi in materia di sicurezza antinfortunistica? Si è in possesso dei requisiti previsti dalle vigenti leggi in materia di igiene dei luoghi di lavoro? Requisiti da applicare solo in presenza di lavoratori considerati lavoratori subordinati, secondo la vigente normativa in materia di sicurezza e igiene del lavoro È presente lettera di nomina del RSPP (anche lo stesso datore di lavoro se sotto i 30 dipendenti) inviata a ASL e Ispettorato (necessita prova dell invio)? La persona nominata RSPP (anche lo stesso datore di lavoro se sotto i 30 dipendenti) è in possesso di attestato di partecipazione al corso di formazione di 16 ore previsto dal D.M ? contrassegnare NON PERTINENTE nel caso il datore di lavoro si sia autonominato RSPP prima del È presente documento di valutazione dei rischi (obbligatoria solo sopra i 10 dipendenti)? (Quando il documento non sia richiesto, autocertificazione o lettera di autonomina che contenga dichiarazione da parte del datore di lavoro di avere effettuato la valutazione) In caso di designazione del RSL (Rappresentante sicurezza dei lavoratori), il medesimo è stato formato come da D.M ? È presente il registro infortuni? È presente cassetta di pronto soccorso (o pacchetto di medicazione) rifornita secondo le indicazione del D.M. 388/2003? È stato designato l addetto al Pronto Soccorso come previsto dall art. 3 del D.M. 388/2003? La persona designata come addetto (se non medico/odontoiatra) ha frequentato l apposito corso previsto dal D.M. 388/2003? Esiste l atto di nomina del medico competente X Nel caso fosse presente impianto termico autonomo, è presente certificato di conformità rilasciato dall installatore? Comunicazione ad U.O. PSAL Comunicazione a U.O. Impiantistica L autoclave o l impianto di sterilizzazione sono conformi alla normativa UNI EN? Comunicazione a U.O. Impian- È presente Dichiarazione di conformità dell Impianto di sollevamento persone (se esistente e interno all attività)? Comunicazione a U.O. Impiantistica

10 COD. REQUISITO EVIDENZE Requisito da applicare solo se nella AOM è utilizzata apparecchiatura radiologica N P SI NO PROVVEDIMENTO È presente lettera di nomina e accettazione dell esperto qualificato? SGTEC 07/d È presente la Comunicazione preventiva di pratica radiologica ai sensi dell art. 22 del D.Lgs. 230/95 e successive modifiche? È presente il registro di radioprotezione? previsti dalle vigenti leggi in materia di protezione dalle radiazioni ionizzanti? Sul registro di radioprotezione sono indicati i punti prescritti all'art. 81, lettera: relazione valutazioni verbali dei controlli Sono affissi gli avvisi (o è presente altra documentazione idonea) per invitare la paziente a segnalare allo specialista lo stato di gravidanza, certa o presunta? È definito un programma della qualità sulla prestazione? SGTEC 08/d previsti dalle vigenti leggi in materia di eliminazione delle barriere architettoniche? Dichiarazione di superamento della barriere architettoniche (accessibilità alla struttura) oppure Dichiarazione di impossibilità tecnica o di esistenza di vincoli al superamento delle barriere architettoniche, sottoscritte dal progettista. In questo caso con descrizione delle soluzioni alternative utilizzate; Dichiarazione resa ai sensi del DPR , n. 503 (edificio esistente non sottoposto a ristrutturazione negli ultimi 10 anni) SGTEC 09/d È presente convenzione/contratto con ditta autorizzata? previsti dalle vigenti leggi in materia di smaltimento dei rifiuti? Trattandosi di AOM la cui titolarità non è intestata direttamente al medico/odontoiatra, è presente registro di carico e scarico e denuncia annuale MUD? Comunicazione ARPA Requisiti specifici di Attività Odontoiatrica Monospecialistica (la verifica comporta la visione documentale e dello stato di fatto

11 CODICE QUESITO SÌ NO PROVVEDIMENTO SSASA 01/d SSASA 02/d SSASA 03/d La sala per l esecuzione delle prestazioni è di dimensioni non inferiori a 7,5 mq. per riunito e garantisce il rispetto della privacy del paziente? Esistono degli spazi per l attesa, per l accettazione, per le attività amministrative? (Tali spazi possono anche coincidere qualora sia comunque salvaguardato il diritto alla riservatezza Esiste almeno un servizio igienico con accesso da area disimpegnata (corridoio, antibagno e non in diretta comunicazione con la sala per l esecuzione delle prestazioni)?* SSASA 04/d Esiste uno spazio, o dei locali per il deposito del materiale pulito? SSASA 05/d Esiste uno spazio, o dei locali per il deposito del materiale sporco? SSASA 06/d Esiste uno spazio, o degli armadi per il deposito del materiale d uso, delle attrezzature, delle strumentazioni? SSASA 07/d In tutti i locali, sono assicurate, di regola, l illuminazione e la ventilazione naturali? SSASA 10/d È presente un kit per la gestione dell emergenza? OSASA01/d OSASA03/d OSASA05/d Durante lo svolgimento dell'attività clinica le prestazioni vengono erogate direttamente dal medico odontoiatra? (Devono essere presenti i certificati di iscrizione all ordine dei Medici e degli odontoiatri di tutti gli operatori. In caso negativo procedere con semplice richiesta) Tutti i materiali, i farmaci, le confezioni soggetti a scadenza, portano in evidenza la data della scadenza stessa?** Le registrazioni e le copie dei referti vengono conservate secondo le modalità ed i tempi sanciti dalla normativa vigente?*** Segnalazione alla Procura della Repubblica Comunicazione all Ordine dei Medici (relativamente al Responsabile Sanitario) * Al requisito SSASA 03: se l edificio ha subito opere di ristrutturazione, il servizio igienico deve essere adeguato alla normativa sui disabili (vedi L.R. 6/89 e DPR 503 del ) ** Al requisito OSASA 03: il requisito è ottemperato se i farmaci e i materiali sono conservati nella confezione originale. La detenzione di farmaci scaduti, non immagazzinati in contenitori non riapribili recanti la dicitura Farmaci scaduti, comporta la segnalazione alla Procura della Repubblica ai sensi degli artt. 173 TULLSS e 443 C.P. *** Al requisito OSASA05: sulle modalità di conservazione fare riferimento alla normativa sulla privacy (D.Lgs. 196/03).

12 CARATTERISTICHE E COMPITI DEL RESPONSABILE SANITARIO: QUESITO NP SÌ NO PROVVEDIMENTO L incarico di Responsabile sanitario è ricoperto da soggetto abilitato all esercizio della professione di odontoiatra, regolarmente iscritto all Albo professionale? Comunicazione all Ordine Nelle AOM configurabili quali studi associati, la designazione del Responsabile Sanitario risulta da atto formale firmato da tutti i soci? Prescrizione Nelle AOM autorizzate a società, è presente dichiarazione del Responsabile Sanitario di non ricoprire tale ruolo in un numero di AOM superiore a due? Nelle AOM autorizzate a società, è presente autocertificazione scritta da parte del Responsabile Sanitario relativa al periodo di permanenza settimanale? Prescrizione Prescrizione Il nominativo del Responsabile Sanitario, ed ogni eventuale variazione dello stesso, è stato comunicato alla ASL? Il Responsabile Sanitario ha emesso direttive e regolamenti in ottemperanza alla normativa vigente in tema di igiene, sicurezza, disinfezione, sterilizzazione e smaltimento rifiuti sanitari? Prescrizione Esiste prova che il Responsabile Sanitario esegua la verifica semestrale su: corretta attuazione delle procedure di lavoro, di disinfezione e sterilizzazione corretto immagazzinamento dei farmaci scaduti e presenza data di scadenza sui farmaci in utilizzo corretta effettuazione della conservazione e dello smaltimento dei rifiuti pericolosi potenzialmente infetti e speciali pericolosi? Prescrizione

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