18 gennaio luglio 2007
|
|
- Camillo Evangelista Ferrante
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Progetto A.G.I.R.E. POR: Trasferimento di conoscenze e protocolli operativi finalizzati al controllo delle emissioni in atmosfera, al monitoraggio di qualità dell aria e alla modellistica di diffusione degli inquinanti per un impianto di termovalorizzazione dei rifiuti 18 gennaio luglio 2007 Gioia Tauro 5 luglio 2007
2 Introduzione alla modellistica della qualità dell aria Linda Passoni Arpa Emilia Romagna, Sezione Provinciale di Bologna Beneficiaria: ARPA CALABRIA Offerente: ARPA EMILIA - ROMAGNA
3 Campi di applicazione dei modelli di QA valutazione di QA in zone senza misure (valutazione preliminare, zonizzazione, relazioni QA) individuazione di zone critiche per collocazione centraline analisi di scenario (p.es.: misure di riduzione delle emissioni, rinnovo parco macchine, provvedimenti delle Amministrazioni) valutazioni di impatto ambientale (valutazione degli impatti di soluzioni alternative) previsioni di QA rilasci accidentali (gestione di emergenze)
4 Cosa è un modello per la qualità dell aria Uno strumento matematico/informatico che cerca di ricostruire il più fedelmente possibile la concentrazione dei vari inquinanti in un dominio di calcolo spazio-temporale di interesse, descrivendo i fenomeni fisico chimici (trasporto, diffusione, reazioni chimiche deposizioni) subiti dall inquinante in atmosfera, tramite equazioni o relazioni funzionali fra le grandezze fondamentali che descrivono tali fenomeni
5 Classificazione dei modelli QA modelli statistici modelli regressivi lineari modelli deterministici lagrangiani alberi di classificazione reti neurali analitici euleriani a particelle a traiettoria gaussiani modificati gaussiani a puff a box a griglia
6 La scelta del modello Elementi da considerare: scala spaziale (microscala, locale, regionale, mesoscala, globale) scala temporale (short-term/long-term) terreno piano/complesso, dominio urbano/rurale, siti costieri, valli, canyon urbani... inquinante inerte/reattivo, gas/aerosol deposizione sì/no complessità dei fenomeni meteo, presenza di calme di vento, brezze... sorgenti emissive da considerare (puntuali, lineari, areali) tempi di calcolo tempi di predisposizione degli input costi
7 Modelli gaussiani Integrazione dell equazione generale di trasporto e diffusione, in condizioni semplificate: C( x, y, z) = Q = emissione Q 2π Vσ y σ z e y z σ y σ z + C f il pennacchio (plume) viene trasportato nella direzione del vento (x) e diffuso nelle direzioni trasversali (y, z) C f σ y = = fondo f ( x, turbolenza), σ z = f ( x, turbolenza) condizioni meteo stazionarie e omogenee velocità del vento non nulla (V al denominatore) inquinante passivo, inerte nessuna rimozione terreno piatto
8 Modello gaussiano utilizzato nel progetto: ISC3 -ST (Industrial Source Complex Model Short Term) (US EPA, 1995)
9 Scaricabile gratuitamente dal sito: t.htm AERMOD - modello gaussiano modificato - (che può trattate anche orografia complessa ed è dotato di un proprio preprocessore meteo AERMET) 9 dicembre 2005 (Linea guida sui modelli QA di EPA)
10 SCOPI DI APPLICAZIONE DEL MODELLO ISC Valutazione in fase di progettazione di un impianto dell impatto ambientale sulla qualità dell aria nelle zone circostanti Valutazione degli effetti di piani di ristrutturazione di impianti industriali (modifiche sui parametri di esercizio sulle caratteristiche geometriche delle sorgenti etc.) Strumento di supporto per la progettazione di una rete di monitoraggio oppure a scopi di pianificazione territoriale con individuazione delle aree di ricaduta Metodo di studio per strategie di controllo o riduzione delle emissioni Stima del contributo di un insediamento industriale agli esistenti livelli di inquinamento
11 CARATTERISTICHE DEL MODELLO ISC Modello a pennacchio gaussiano stazionario permette di studiare emissioni da siti industriali Flessibile, economico, facile da usare Può essere applicato sia in ambiente urbano che rurale Permette di trattare emissioni da camino, areali, volumetriche Permette di lavorare con qualsiasi tipo di coordinate, anche in quelle locali Tiene conto dei processi di deposizione secca e umida, e del deposito per effetto gravitazionale per il particolato Contiene degli algoritmi per trattare l effetto WAKE (influenza dovuta alla presenza di edifici in prossimità della sorgente) I coefficienti di dispersione (σ y, σ z ) sono ricavati dalle curve di PASQUILL- GIFFORD e di BRIGGS Tiene conto dell altezza effettiva del pennacchio: H e = H f + h
12 PRINCIPALI LIMITI DEL MODELLO ISC È monoinquinante Tratta inquinanti inerti Le distanze dei recettori dalla sorgente devono essere comprese tra 100 m e 50 Km Terreno pianeggiante Non va bene in condizioni di calma, velocità del vento inferiore a 1 m/s È un modello stazionario pertanto va utilizzato in modo adeguato in condizioni in cui le variabili meteorologiche e le caratteristiche emissive non cambiano sensibilmente durante il periodo della simulazione L altezza dei recettori deve essere inferiore alla quota di emissione delle sorgenti
13 VERSIONI LONG TERM E SHORT TERM Esistono due versioni del modello ISC: La versione long-term ISC-LT La versione short-term ISC-ST La versione long-term può essere applicata per valutare la concentrazione media degli inquinanti durante un periodo climatologico (un semestre invernale, una stagione, un anno mediati su dati riferiti a più anni) La versione short-term (intervallo minimo di un ora) può essere applicata per valutare l impatto medio in funzione delle condizioni micrometeorologiche ad intervalli temporali di un ora. Le due versioni si differenziano, oltre che per gli scopi, anche per i tipi di dati di input richiesti e per i dati di output forniti
14 DATI INPUT EMISSIONI MODELLO ISC -ST DATI INPUT METEOROLOGICI (orari) DATI INPUT RECETTORI ISC-ST - CONCENTRAZIONI MEDIE - CONCENTRAZIONI PIU ALTE (orarie o giornaliere) - DEPOSIZIONI (secche/umide) Visualizzazione delle isoconcentrazioni nell area di studio tramite il sofware Golden Surfer 8
15 DATI INPUT EMISSIONI NOME - indicativo sorgente LOCAZIONE coordinate della sorgente HS altezza di emissione (m) DS diametro interno del camino (m) QS flusso di massa (g/s) TS temperatura fumi ( K) VS velocità di emissione gas (m/s) Dati ricavabili dall Autorizzato Dati ricavabili dallo SME (Sistema di Monitoraggio in continuo delle Emissioni) Possibilità di inserire un andamento orario delle emissioni
16 Esponente del profilo verticale del vento (default, dato non obbligatorio) Gradiente verticale di temperatura (K/m) (default, dato non obbligatorio) Velocità di frizione (m/s) (per deposizione secca o umida) Lunghezza di Monin-Obukhov (m) (per deposizione secca o umida) Rugosità (m) (per deposizione secca o umida) Codice precipitazione (00 45) (solo per deposizione umida) Intensità precipitazione (mm/hr) (solo per deposizione umida) DATI INPUT METEOROLOGICI 1 record: Codice della stazione di superficie., Anno dati, Codice della stazione in quota, Anno dati aa (anno) mm (mese) gg (giorno) hh (ora) Direzione del vento (direzione verso cui soffia il vento). Velocità del vento (m/s) Temperatura (K) Preprocessore Classe di stabilità (1 6) Altezza dello strato di rimescolameto urbano (m) Altezza dello strato di rimescolameto rurale (m) dr. Roberto Sozzi Centralina meteorologica meteorologico ARPA_PBL Arpa Lazio 2004
17 DATI INPUT RECETTORI Altezza Coordinate (UTM, polari, locali )
18 ESEMPI DI APPLICAZIONE DEL MODELLO NEL PROGETTO TMV di Gioia Tauro Dipartimento di Reggio Calabria Inceneritore di rifiuti speciali Ecologia Oggi di Lamezia Terme Dipartimento di Catanzaro Centrale Termoelettrica Edison di Altomonte Dipartimento di Cosenza F a s e 6. 2, B o l o g n a N o v e m b r e
Sabina Bellodi,, Enrica Canossa Ecosistema Urbano, Servizio Sistemi Ambientali ARPA sez.provinciale di Ferrara
La Qualità dell Aria stimata: applicazioni modellistiche ADMS per uno studio della diffusione degli inquinanti atmosferici nel comune di Ferrara e aree limitrofe Sabina Bellodi,, Enrica Canossa Ecosistema
DettagliModelli e strumenti per lo studio della qualità dell aria presso il Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari
Modelli e strumenti per lo studio della qualità dell aria presso il Applicazione dei modelli SPRAY e Micro SWIFT SPRAY per la dispersione degli inquinanti in atmosfera Ing. Marco Zaccanti marcomichele.zaccanti@unimore.it
DettagliApplicazione del modello ADMS URBAN a Ferrara
SCHEDA SOURCE - Dominio INPUT = 15 X 12 km, OUTPUT = 13 X 10 Km SORGENTE GRIGLIA PARAMETRI: georef.. Celle 250mX250m (ArcView( ArcView), h griglia (m), emissioni (t/a) La sorgente griglia contiene la sommatoria
DettagliFocus Valutazione degli impatti in atmosfera
Focus Valutazione degli impatti in atmosfera VALUTAZIONE di IMPATTO AMBIENTALE ai sensi del D. Lgs 152/2006 e smi e Legge Regionale 9/99 di un Impianto per la valorizzazione energetica di sottoprodotti
DettagliAllegato C. Ricadute PM 2,5, HCl, HF e Metalli. (Integrazioni gassificatore - Punto 1)
Impianto dissociazione molecolare e relativa discarica ALLEGATO C Allegato C (Integrazioni gassificatore - Punto 1) Ricadute PM 2,5, HCl, HF e Metalli Indice I INDICE 1. METODOLOGIA... 1 1.1. Risultati...
DettagliValutazione modellistica ricaduta al suolo delle emissioni dell impianto Rena Energia srl
Valutazione modellistica ricaduta al suolo delle emissioni dell impianto Rena Energia srl Studio Settembre 2014 1 Pag / indice 3 / Premessa 4 / Descrizione della catena modellistica 6 / Lo scenario simulato
DettagliMONITORAGGIO DEL PM10 MEDIANTE STAZIONE RILOCABILE VICENZA. Località Maddalene - Strada Pasubio (Cortile Scuole Elementari J.
MONITORAGGIO DEL PM10 MEDIANTE STAZIONE RILOCABILE VICENZA Località Maddalene - Strada Pasubio (Cortile Scuole Elementari J. Cabianca) ARPAV Dipartimento Provinciale di Vicenza Vincenzo Restaino Progetto
DettagliIL CONTRIBUTO DEL TRAFFICO NAVALE E DELLE EMISSIONI PORTUALI ALL INQUINAMENTO ATMOSFERICO A BRINDISI
IL CONTRIBUTO DEL TRAFFICO NAVALE E DELLE EMISSIONI PORTUALI ALL INQUINAMENTO ATMOSFERICO A BRINDISI D. Contini Istituto di Scienze dell Atmosfera e del Clima, ISAC-CNR, Lecce, Italy Gruppo di ricerca
Dettagli10 anni di modellistica operativa di qualità dell'aria in Emilia-Romagna
10 anni di modellistica operativa di qualità dell'aria in Emilia-Romagna Michele Stortini, Giovanni Bonafè, Marco Deserti, Simona Maccaferri, Enrico Minguzzi, Antonella Morgillo Centro Tematico Regionale
DettagliImpianto di compostaggio: applicazione del modello di dispersione dell odore. Cireddu-Barbato
Impianto di compostaggio: applicazione del modello di dispersione dell odore Cireddu-Barbato Ruolo della modellista nella valutazione Cos è un modello degli impatti odorigeni Modelli matematici: Deterministici:
DettagliAnalisi del ciclo di vita per processi industriali
Analisi del ciclo di vita per processi industriali Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie per l Ambiente e il Territorio Corso a scelta 6 CFU Seconda Università di Napoli Dipartimento di Scienze e Tecnologie
DettagliPOLITECNICO DI MILANO
POLITECNICO DI MILANO Facoltà di Ingegneria per l Ambiente e il Territorio Sezione Tecnologie di Risanamento Ammoniaca in Atmosfera in Lombardia Confronto tra stima modellistica e risultanze analitiche
DettagliIL PRE-PROCESSORE METEOROLOGICO CALMET-SMR. Una breve descrizione: caratteristiche, input, output, limiti
IL PRE-PROCESSORE METEOROLOGICO CALMET-SMR Una breve descrizione: caratteristiche, input, output, limiti Meteorologia per la qualità dell aria la valutazione della qualità dell aria e in particolare l
DettagliAllegato C 1. Precipitazioni (grafico dimostrativo )
Allegato C 1 Precipitazioni (grafico dimostrativo ) 1 segue Allegato C 1 Precipitazioni Mappe relative al numero di giorni in cui si sono verificate precipitazioni superiori ai 5 mm nei vari mesi degli
DettagliLINEE GUIDA PER IL POSIZIONAMENTO E L INSTALLAZIONE DELLE STAZIONI ANEMOMETRICHE DELLA RETE POWERED
LINEE GUIDA PER IL POSIZIONAMENTO E L INSTALLAZIONE DELLE STAZIONI ANEMOMETRICHE DELLA RETE POWERED Prof. Renato Ricci Dipartimento di Energetica Università Politecnica delle Marche LA RETE DI RILEVAZIONE
Dettagli16 APRILE 2014 SEMINARIO TECNICO EMISSIONI ODORIGENE IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO: APPLICAZIONE DEL MODELLO DI DISPERSIONE DELL ODORE
16 APRILE 2014 SEMINARIO TECNICO EMISSIONI ODORIGENE IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO: APPLICAZIONE DEL MODELLO DI DISPERSIONE DELL ODORE Ing. Elena Barbato Dott. Giacomo Cireddu RUOLO DELLA MODELLISTICA NELLA
DettagliQuadro di riferimento ambientale Allegato QAMB.A3. Interventi di adeguamento tecnico - funzionale del Porto commerciale di Salerno
Interventi di adeguamento tecnico - funzionale Quadro di riferimento ambientale Allegato QAMB.A3 G i u g n o 2 0 1 3 In copertina: Vue de la ville de Salerno, (1763) disegno di Claude Louis Chatelet incisione
DettagliATTIVITA 5 Modellistica
ATTIVITA 5 Modellistica qualità dell aria Giuseppe Maffeis Giampiero Malvasi consulenti ARPAV-ORAR ATTIVITA' 1 Stima delle emissioni in atmosfera ATTIVITA' 5 Modellistica qualità dell'aria ATTIVITA' 4
DettagliModellistica di Qualità dell'aria a supporto del D. lgs 155/2010. Mauro M. Grosa
Modellistica di Qualità dell'aria a supporto del D. lgs 155/2010 Mauro M. Grosa Responsabile del coordinamento delle attività di qualità dell aria di Arpa Piemonte Regione Piemonte nel 2000 ha avviato
DettagliPROVINCIA DI RAVENNA (Con la collaborazione di ARPA - SIMC)
laborazione dati della qualità dell aria Provincia di Ravenna - Rapporto 213 3 - L ONIZIONI MTOROLOGIH NL TRRITORIO LL PROVINI I RVNN (on la collaborazione di RP - SIM) 3.1 - Gli indicatori meteorologici
DettagliLa modellistica fotochimica nel Piano della qualità dell aria in Umbria
La modellistica fotochimica nel Piano della qualità dell aria in Umbria Marco Vecchiocattivi Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale dell Umbria Sommario Introduzione Modellistica fotochimica Applicazione
DettagliAppendice III. Criteri per l utilizzo dei metodi di valutazione diversi dalle misurazioni in siti fissi
Appendice III (articolo 5, comma 1 e art. 22 commi 5 e 7) Criteri per l utilizzo dei metodi di valutazione diversi dalle misurazioni in siti fissi 1. Tecniche di modellizzazione 1.1 Introduzione. In generale,
DettagliTRASPORTI 2013 Trasporto stradale Autovetture per standard emissivo
TRASPORTI 2013 Trasporto stradale Autovetture per standard emissivo Nome indicatore DPSIR Fonte dati Autovetture per standard emissivo P ACI Disponibilità Copertura Obiettivo dati Temporale Spaziale Monitorare
DettagliANPA. Agenzia Nazionale per la Protezione dell'ambiente
ANPA Agenzia Nazionale per la Protezione dell'ambiente LINEE GUIDA PER LA SELEZIONE E L'APPLICAZIONE DEI MODELLI DI DISPERSIONE ATMOSFERICA PER LA VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELL ARIA RTI CTN_ACE 4/2001
DettagliEvoluzione della rete Regionale di monitoraggio e analisi dei dati delle polveri nel periodo 2005-2010. M. Angelucci, G. Marchetti Arpa Umbria
Evoluzione della rete Regionale di monitoraggio e analisi dei dati delle polveri nel periodo 2005-2010 M. Angelucci, G. Marchetti Arpa Umbria Qualità dell Aria Inventario delle emissioni Inventario delle
DettagliCommittente: GRUPPO MASTROTTO SpA. Località: Sede: Via IV Strada n. 7 Arzignano Stabil.: Via III Strada n.15 Arzignano. Data: 20 giugno 2014
Progetto: MODELLAZIONE PROGNOSTICA DEL TRASPORTO AEREO E DISPERSIONE INQUINANTI DALLE EMISSIONI Committente: GRUPPO MASTROTTO SpA Località: Sede: Via IV Strada n. 7 Arzignano Stabil.: Via III Strada n.15
DettagliArRISK RILASCIO E DISPERSIONE DI GAS TOSSICI, INFIAMMABILI, ODORIGENI
OBIETTIVI. ArRISK È UN SISTEMA MODELLISTICO SVILUPPATO PER SIMULARE LA DISPERSIONE IN ATMOSFERA DI AERIFORMI, E PER LA VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI IN TERMINI DI TOSSICITA, INFIAMMABILITA E IMPATTO ODORIGENO.
DettagliREGIONE CALABRIA -ARPACAL- DIPARTIMENTO DI VIBO VALENTIA. LABORATORIO BIONATURALISTICO - DIRIGENTE: dott.ssa ANGELA MARIA DIANO
REGIONE CALABRIA -ARPACAL- DIPARTIMENTO DI VIBO VALENTIA LABORATORIO BIONATURALISTICO - DIRIGENTE: dott.ssa ANGELA MARIA DIANO Analisi microbiologica delle acque potabili da reti idriche, fonti di approvvigionamento:
DettagliCALWin Gestione dei modelli CALMET CALPUFF
CALWin Gestione dei modelli CALMET CALWin è un sistema di gestione modellistica, realizzato per ambiente MS Windows (da Windows 2000) e scritto interamente in italiano, che permette la gestione integrata
DettagliEmissioni polverulente: l applicativo web di Confindustria Firenze e ANCE Firenze, in collaborazione con ARPAT
Seminario informativo Il controllo dell'inquinamento atmosferico, la nuova normativa e soluzioni verso un economia sostenibile Firenze 15.12.2010 Emissioni polverulente: l applicativo web di Confindustria
Dettagli6.1. Risultati simulazioni termovalorizzatore Osmannoro2000
pag. 217 6. Risultati Di seguito si riportano i risultati relativi alle diverse simulazioni di diffusione atmosferica degli inquinanti effettuate. In particolare sono riportati i risultati sotto forma
DettagliMaind S.r.l Milano P.za L. Da Vinci, 7 20133 Milano C.F. e P.IVA 09596850157 Informazioni: info@maindsupport.it. MMS Calpuff.
Maind S.r.l Milano P.za L. Da Vinci, 7 20133 Milano C.F. e P.IVA 09596850157 Informazioni: info@maindsupport.it MMS Calpuff Manuale utente Aggiornamento 26/03/2015 Sommario 1. Introduzione... 4 1.1. Novità
DettagliLe nuove strategie nazionali e comunitarie sulla qualità dell aria
Le nuove strategie nazionali e comunitarie sulla qualità dell aria Fabio Romeo Ministero dell ambiente e della tutela del territorio e del mare - ISPRA LA NUOVA NORMATIVA SULLA QUALITÀ DELL ARIA Direttiva
DettagliFigura 1. Approccio sistemico per l applicazione modellistica. Inquadramento Socio-economico. Caratterizzazione orografica
APPLICAZIONE DI UN MODELLO GAUSSIANO IBRIDO AD UN SITO INDUSTRIALE CARATTERIZZATO DA OROGRAFIA COMPLESSA. Bruno Bove, Anna Maria Crisci, Lucia Mangiamele, Mario Scarciolla, Lucilla Ticconi Italia Agenzia
DettagliCampagna di Monitoraggio della Qualità dell'aria
Campagna di Monitoraggio della Qualità dell'aria Comune di Rosà Via dei fanti Periodo di attuazione: 05/06/2013 27/06/2013 (semestre estivo) 23/10/2013 25/11/2013 (semestre invernale) RELAZIONE TECNICA
DettagliCentrale a Biomassa Porto Torres (SS) Studio di Impatto Ambientale. QUADRO AMBIENTALE - Cap. 3 I N D I C E C A P I TO L O 3
Fg. 1 di 109 Rev. 01 I N D I C E C A P I TO L O 3 3 ATMOSFERA 3 3.1 Premessa 3 3.2 Inquadramento normativo 6 3.3 Inquadramento dell area 9 3.3.1 Caratterizzazione climatologica 10 3.3.2 Caratterizzazione
DettagliR. Gaddi, M. Cusano, P. Bonanni, C. Cacace, A. Giovagnoli
Degrado dei monumenti e inquinamento atmosferico: studio dei processi di annerimento, erosione e corrosione sui materiali costituenti i beni culturali di Roma R. Gaddi, M. Cusano, P. Bonanni, C. Cacace,
DettagliScenari di emissione SRES (Special Report on Emission Scenarios) e proiezioni globali
Scenari di emissione SRES (Special Report on Emission Scenarios) e proiezioni globali Informazioni e grafici tratte dal IV rapporto IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change): Climate Change 2007:
DettagliApplicazione di modelli per l analisi di scenari di mitigazione
Applicazione di modelli per l analisi di scenari di mitigazione Stefano Zauli Sajani, Stefano Marchesi Centro Tematico Regionale Ambiente e Salute ARPA Emilia- Romagna Applicazione di modelli Nell ambito
DettagliIl radiometro MP-3000A Caratteristiche e potenzialità nel monitoraggio del boundary layer
Il radiometro MP-3000A Caratteristiche e potenzialità nel monitoraggio del boundary layer Modalità di osservazione della troposfera 35 canali di frequenza: 21 in banda K (22-30 GHz), 14 in banda V (51-59
DettagliIl modello DIMULA, sviluppato dall'enea (Ente per le Nuove tecnologie, l Energia e l Ambiente), è inserito nei rapporti ISTISAN 90/32 ("Modelli per
IL MODELLO DIMULA Il modello DIMULA, sviluppato dall'enea (Ente per le Nuove tecnologie, l Energia e l Ambiente), è inserito nei rapporti ISTISAN 90/32 ("Modelli per la progettazione e valutazione di una
DettagliANALISI DELL'IMPATTO DEL TRAFFICO VEICOLARE SULLA QUALITÀ DELL'ARIA IN UN AGGLOMERATO URBANO DI PICCOLE DIMENSIONI
8 Congresso Nazionale CIRIAF Perugia, 5 aprile 2008 ANALISI DELL'IMPATTO DEL TRAFFICO VEICOLARE SULLA QUALITÀ DELL'ARIA IN UN AGGLOMERATO URBANO DI PICCOLE DIMENSIONI Rossella Prandi A. Bertello, E. Bracco,
DettagliEvoluzione del clima in Veneto nell ultimo cinquantennio
DIPARTIMENTO PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO Centro Meteorologico di Teolo Evoluzione del clima in Veneto nell ultimo cinquantennio Il Veneto si colloca in una zona di transizione confinante a Nord con
DettagliMonitoraggio di PM2.5 e PM1 in prossimità del termovalorizzatore RSU di Bologna
Monitoraggio di PM2.5 e PM1 in prossimità del termovalorizzatore RSU di Bologna Mauro Rossi Responsabile Campagne di Monitoraggio del Progetto Moniter ARPA Emilia-Romagna Progetto Moniter 2007-2011 ORGANIZZAZIONE
DettagliImpatto sulla qualità dell'aria della centrale elettrica a biomasse di Bazzano: valutazione modellistica e suggerimenti per un sito di monitoraggio
Impatto sulla qualità dell'aria della centrale elettrica a biomasse di Bazzano: valutazione modellistica e suggerimenti per un sito di monitoraggio Gabriele Curci 1, Paolo Tuccella 1, Giovanni Cinque 2,
DettagliRelazione previsionale di impatto atmosferico Committente: Solenergia Srl
SOMMARIO 1 Premessa...3 2 Inquadramento dell area ed elaborazione dei dati orografici...5 3 Caratterizzazione meteorologica dell area ed elabo-razione dei dati meteo...8 4 Situazione di progetto... 12
DettagliMisure di prevenzione primaria per la riduzione del rischio nella saldatura
SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN MEDICINA DEL LAVORO Direttore: Prof. Massimo Corradi Associazione Parmense dei Medici del Lavoro Seminari monografici di medicina del lavoro Edizione 2016 Rischio cancerogeno
DettagliProspetto 4.1. Pesi per unità di volume dei principali materiali strutturali
4.PESI PROPRI DEI MATERIALI STRUTTURALI. I pesi per unità di volume dei più comuni materiali, per la determinazione dei pesi propri. strutturali, possono essere assunti pari a quelli riportati nel prospetto
DettagliArRISK RILASCIO E DISPERSIONE DI GAS TOSSICI O INFIAMMABILI
OBIETTIVI. ArRISK È UN SISTEMA MODELLISTICO PER L ANALISI DELLE CONSEGUENZE IN ATMOSFERA DI RILASCI TOSSICI O INFIAMMABILI. È DOTATO DI UN INTERFACCIA GRAFICA CHE PERMETTE ALL UTENTE DI PREDISPORRE ED
DettagliA21Locale San Filippo del Mela
Il 12 dicembre 2005 IN SEDUTA STRAORDINARIA I responsabili di Area di AGENDA 21L sulla scorta del documento pervenuto sul nuovo elettrodotto a 380kV Sorgente Rizziconi Hanno raccomandato al SINDACO di
DettagliDiscariche e qualità dell aria: modelli predittivi e misure di biogas. Silvia Giamberini TEA Ambiente S.r.l. Consorzio Pisa Ricerche Gruppo TEA
Discariche e qualità dell aria: modelli predittivi e misure di biogas Silvia Giamberini TEA Ambiente S.r.l. Consorzio Pisa Ricerche Gruppo TEA Produzione e diffusione del biogas Distruzione O 3 stratosferico
DettagliAnalisi di parametri cinematici e situazioni di traffico in ambito urbano finalizzate al calcolo delle emissioni
XIV Incontro EXPERT PANEL EMISSIONI DA TRASPORTO STRADALE ARPAV Venezia, 16 ottobre 2008 Analisi di parametri cinematici e situazioni di traffico in ambito urbano finalizzate al calcolo delle emissioni
DettagliAmbiente. Consulenza Globale. Sicurezza
Ecoricerche S.r.l. nasce nel 1986 per iniziativa di professionisti operanti nel settore delle problematiche ambientali. Consulenza Globale Sicurezza Ambiente Successivamente, nel 1994, nasce anche grazie
DettagliALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA FACOLTÀ DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO DICMA TESI DI LAUREA in Modellistica Ambientale M UTILIZZO DEL MODELLO CALPUFF
DettagliD6 - D14 SMET GALVANOTECNICA SRL V.I.A. E D A.I.A. PROGETTO AGGIORNAMENTO ED AMPLIAMENTO IMPIANTO GALVANICO A L L E G A T I S C H E D A D
REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI VICENZA COMUNE DI MALO SMET GALVANOTECNICA SRL V.I.A. E D A.I.A. PROGETTO AGGIORNAMENTO ED AMPLIAMENTO IMPIANTO GALVANICO A L L E G A T I S C H E D A D Aprile 2015 Il richiedente:
DettagliSTUDIO DELLE SORGENTI DI INQUINAMENTO NEL TERRITORIO CIRCOSTANTE LA CENTRALE TERMOELETTRICA TORINO NORD
STUDIO DELLE SORGENTI DI INQUINAMENTO NEL TERRITORIO CIRCOSTANTE LA CENTRALE TERMOELETTRICA TORINO NORD SINTESI DEI RISULTATI (tratto da Uno sguardo all Aria Relazione annuale sui dati rilevati dalla rete
DettagliDipartimento Provinciale ARPAV di Padova Via Ospedale, 22 35121 Padova Italy Tel. +39 049 8227801 Fax +39 049 8227810 e-mail: dappd@arpa.veneto.
Dipartimento Provinciale ARPAV di Padova Via Ospedale, 22 35121 Padova Italy Tel. +39 49 822781 Fax +39 49 822781 e-mail: dappd@arpa.veneto.it Servizio Osservatorio Aria Via Lissa, 6 3171 Venezia Mestre
DettagliMOZIONE. Oggetto: Osservazioni al Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani e speciali, anche pericolosi" ; Il Consiglio Comunale
Verona, 17/05/2013 Al Signor Presidente del Consiglio Comunale S E D E MOZIONE Oggetto: Osservazioni al Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani e speciali, anche pericolosi" ; Il Consiglio Comunale
DettagliSAN QUIRICO COMUNE DI ORISTANO
SAN QUIRICO COMUNE DI ORISTANO PROGETTO DI UN IMPIANTO IBRIDO SOLARE TERMODINAMICO CLIENTE: San Quirico solar power s.r.l. Via L. da Vinci, 12-39100 Bolzano - Tel. +39 0471 98 28 36 STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE
DettagliEMISSIONI IN ATMOSFERA
EMISSIONI IN ATMOSFERA RAPPORTO DI PROVA Rif. AMB-2014/2714 Insediamento: ZOLA PREDOSA TELERISCALDAMENTO SRL - VIALE DELLO SPORT, 101 - ZOLA PREDOSA - BO Committente: ZOLA PREDOSA TELERISCALDAMENTO SRL
DettagliPROGRAMMA 1 FITO-ZOOPLANCTON, CARATTERISTICHE CHIMICO-FISICHE DELLA COLONNA D ACQUA RIFIUTI SPIAGGIATI
FITO-ZOOPLANCTON, CARATTERISTICHE CHIMICO-FISICHE DELLA COLONNA D ACQUA RIFIUTI SPIAGGIATI Franco Giovanardi (ISPRA) Francesca Pedullà (ARPACAL) Sala Conferenze Arpa Sicilia, Reale Albergo delle Povere
DettagliCorso di Idrogeologia applicata. (prof. Alessio Fileccia) Presentazione
Corso di Idrogeologia applicata (prof. Alessio Fileccia) Presentazione Le immagini ed i testi rappresentano una sintesi, non esaustiva, dell intero corso di Idrogeologia tenuto presso il Dipartimento di
DettagliCMR - Centro di Medicina Riabilitativa. Relazione tecnico-diagnostica
CMR - Centro di Medicina Riabilitativa Telefono: 0942.794510 - Fax: 0942.797103 - E-mail: info@cmr-marchese.it Prove in situ per il monitoraggio periodico dell umidità a seguito dell installazione di tecnologia
Dettagli4 Planning Soluzioni software per fornire risposte concrete ed affidabili alle esigenze di pianificazione aziendale.
4 Planning Soluzioni software per fornire risposte concrete ed affidabili alle esigenze di pianificazione aziendale. 4 Planning srl Via Martiniana 325/A 41126 Modena www.4planning.it info@4planning.it
DettagliLa progettazione bioclimatica degli spazi urbani
La progettazione bioclimatica degli spazi urbani Arch. Valentina Dessì Diagramma a blocchi per la valutazione delle condizioni di comfort nella progettazione/riqualificazione di ambienti urbani A:ESIGENZE
DettagliLe iniziative del Ministero dell Ambiente in materia di difesa delle coste dal 2006 e gli obiettivi di indirizzo generali
Le iniziative del Ministero dell Ambiente in materia di difesa delle coste dal 2006 e gli obiettivi di indirizzo generali Leonardo Di Maggio Consulente Sogesid presso la Direzione Generale per la Salvaguardia
DettagliLaboratorio di monitoraggio Cavone
Laboratorio di monitoraggio Cavone Sulla base dell accordo per la prima applicazione delle Linee Guida del 23/07/2014 è stata elaborata la presente nota per valutare in modo preliminare gli eventi sismici
DettagliPresentazione della relazione finale progetto A.G.I.R.E. POR
Presentazione della relazione finale progetto A.G.I.R.E. POR Convenzione n. 1 del 19/10/2005 PROGETTO A.G.I.R.E. POR Gemellaggio tra: Offerenti: ARPA Emilia Romagna ed ARPA Piemonte Beneficiaria: ARPA
DettagliTITOLO I - NORME GENERALI
TITOLO I - NORME GENERALI - CAPO I - GENERALITÀ Art. 1 - Natura, scopi, contenuti e riferimenti del PRG pag. 1 Art. 2 - Modalità generali di attuazione, piani attuativi pag. 1 Art. 3 - Effetti e cogenza
DettagliSTRUMENTO PER LA LOCALIZZAZIONE DI CAMPI EOLICI. Eolo-CISMA
STRUMENTO PER LA LOCALIZZAZIONE DI CAMPI EOLICI Eolo-CISMA è un sistema di previsioni meteorologiche messo a punto da CISMA srl che ci permette di disporre di previsioni del potenziale eolico di un sito
DettagliIl Metodo Scientifico
Unita Naturali Il Metodo Scientifico La Fisica si occupa di descrivere ed interpretare i fenomeni naturali usando il metodo scientifico. Passi del metodo scientifico: Schematizzazione: modello semplificato
DettagliRELAZIONE TECNICA ATTIVITA DI VIGILANZA, CONTROLLO e MONITORAGGIO SULL INCENERITORE DI Via dei Gonzaga Reggio Emilia Anno 2011
RELAZIONE TECNICA ATTIVITA DI VIGILANZA, CONTROLLO e MONITORAGGIO SULL INCENERITORE DI Via dei Gonzaga Reggio Emilia Anno 2011 A cura di: Servizio Territoriale Dr.ssa Loretta Camellini Responsabile Distretto
DettagliGidasADM (Calcolo e monitoraggio della diffusione degli odori) Manuale utente
GidasADM (Calcolo e monitoraggio della diffusione degli odori) Manuale utente Aggiornamento 20/05/2013 Cod. SWUM_01029_it Sommario 1. Introduzione... 3 1.1. Il modello di calcolo applicato... 3 2. Requisiti
DettagliPrincipi e Metodologie della Progettazione Meccanica
Principi e Metodologie della Progettazione Meccanica ing. F. Campana a.a. 06-07 Lezione 11: CAE e Ottimizzazione Strutturale Il ruolo dell ottimizzazione nell ambito della progettazione meccanica Durante
DettagliELABORATO 14 Sintesi non tecnica
Discarica di rifiuti non pericolosi Rio della Busca Cesena (FC) Valutazione di Impatto Ambientale L.R. 9/99 come integrata ai sensi del D. Lgs. 152/06 e s.m.i. STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE Progetto di
DettagliLa luce naturale per il risparmio energetico ed il comfort visivo: un esempio di analisi
La luce naturale per il risparmio energetico ed il comfort visivo: un esempio di analisi Francesca Fragliasso E possibile progettare la luce naturale? - Le difficoltà legate al suo sfruttamento La disponibilità
DettagliLE SUPERFICI OPACHE ED I MATERIALI
LE SUPERFICI OPACHE ED I MATERIALI LA TRASMISSIONE DEL CALORE NELLE SUPERFICI OPACHE Abbiamo visto come nello studio delle dispersioni termiche dell'edificio una delle componenti essenziali da analizzare
DettagliLinea progettuale 2: Organizzazione e realizzazione della sorveglianza ambientale nelle aree di indagine
inea progettuale 2: rganizzazione e realizzazione della sorveglianza ambientale nelle aree di indagine biettivi specifici li obiettivi della inea Progettuale 2 sono i seguenti: 1. a realizzazione di inee
DettagliGESTIONE DELLE ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE
GESTIONE DELLE ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE Indice 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RIFERIMENTI 4. RESPONSABILITA' 5. PROCEDURA 5.1 Individuazione dei problemi ambientali 5.2 Predisposizione Piano
DettagliKICKOFF MEETING. Milano 03 Dicembre 2014. Sergio Luzzi. Milano 3 dicembre 2014 Sergio Luzzi 1
Milano 03 Dicembre 2014 Sergio Luzzi Milano 3 dicembre 2014 Sergio Luzzi 1 Il Gruppo Tecnico P4 di AIAS si occupa di tutti i campi dell acustica applicata (ambientale, edilizia, nei luoghi di lavoro) metodologie,
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 ESTRAZIONE GAS, PETROLIO, CARBONE, MINERALI E LAVORAZIONE PIETRE Processo Estrazione di gas e petrolio
DettagliAnalisi Anemometrica Rose dei venti
Doc. Provincia di Bologna ervizio Pianificazione Ambientale Comune di an Pietro in Casale Analisi Anemometrica Rose dei venti a integrazione della documentazione già allegata alla Domanda di Autorizzazione
DettagliCENSIMENTO AMIANTO 2016
COMUNE DI GRAZZANISE PROVINCIA DI CASERTA Insignito con Medaglia di bronzo al Merito Civile CENSIMENTO AMIANTO 2016 L AMIANTO È FUORI LEGGE DA PIÙ DI VENTI ANNI, MA È ANCORA DIFFUSO E PERICOLOSO. L AMMINISTRAZIONE
DettagliCampagna di Monitoraggio della Qualità dell'aria
Dipartimento Provinciale ARPAV di Venezia Via Lissa, 6 30171 Venezia Mestre Italy Tel. +39 041 5445511 Fax +39 041 5445500 e-mail: dapve@arpa.veneto.it Servizio Sistemi Ambientali Responsabile del Procedimento:
DettagliImpianto di scarico meteorico - Calcoli esecutivi
1. PREMESSA...2 2. RETI DI SCARICO ACQUE METEORICHE...3 2.1 Norme di riferimento...3 2.2 Portata di scorrimento di acque meteoriche...3 2.3 Intensità di precipitazione, r...3 2.4 Valutazione del coefficiente
DettagliSistema modellistico previsionale della qualità dell'aria
Sistema modellistico previsionale della qualità dell'aria La qualità dell'aria nell'agglomerato Torinese, Situazione e Prospettive, Torino 30 novembre 2011 ARPA Piemonte, su incarico del competente Settore
DettagliLe barriere a lama d acqua. Fabio Alaimo Ponziani. Alberto Tinaburri
DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE Direzione Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica Le barriere a lama d acqua Fabio Alaimo Ponziani Alberto Tinaburri
DettagliTAVOLO ISTITUZIONALE ARIA. 12 gennaio 2016
TAVOLO ISTITUZIONALE ARIA 12 gennaio 2016 LA QUALITA DELL ARIA CONFRONTI TREND PM10 (dati ARPA) 2 LA QUALITA DELL ARIA CONFRONTI TREND PM10 (dati ARPA) 3 LA QUALITA DELL ARIA CONFRONTI TREND PM10 (dati
DettagliLa progettazione degli impianti di climatizzazione negli edifici Anna Magrini
La progettazione degli impianti di climatizzazione negli edifici Anna Magrini Uno strumento indispensabile per tutti coloro che devono progettare, realizzare e installare impianti di climatizzazione negli
DettagliIL SISTEMA DI PREVISIONE DEL DISAGIO BIOCLIMATICO IN EMILIA-ROMAGNA
IL SISTEMA DI PREVISIONE DEL DISAGIO BIOCLIMATICO IN EMILIA-ROMAGNA Studio del fenomeno dell isola di calore Area urbana di Bologna Struttura Tematica di Epidemiologia Ambientale ARPA Emilia Romagna IL
DettagliGTTS5: Processi produttivi innovativi. Introduzione R-0353-D0415-CI-I 1
GTTS5: Processi produttivi innovativi Introduzione R-0353-D0415-CI-I 1 Facts and figures 3D Printing Impact (CSC Source) 2 Le sfide specifiche Obiettivo della linea di intervento LI5: Processi produttivi
DettagliDIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DEI TRASPORTI. Tecnica e gestione dei trasporti. Indicatori. Corso di. Prof. Francesco Murolo. Prof.
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DEI TRASPORTI Corso di Tecnica e gestione dei trasporti Prof. Luigi Biggiero Prof. Francesco Murolo Indicatori Organizzazione aziendale T.P.L. AZIENDE FERROVIARIE LOCALI Amministratore
DettagliLa pianificazione urbanistica in Toscana: Il Piano di indirizzo territoriale PIT
Università di Pisa Facoltà di Ingegneria AA 2014/2015 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA Luisa Santini TECNICA URBANISTICA I La pianificazione urbanistica in Toscana: Il Piano di indirizzo
DettagliTRATTAMENTO DI NO X DA GAS DI SCARICO: CONFRONTO TRA LE TECNICHE SCR E SNCR
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II Scuola Politecnica e della Scienze di Base Tesi di Laurea in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale
DettagliMaind S.r.l Milano P.za L. Da Vinci, 7 20133 Milano C.F. e P.IVA 09596850157 Informazioni: info@maindsupport.it
Strumenti aggiuntivi All interno della Maind Model Suite sono inclusi alcuni utili strumenti per i modelli Caline, WinDimula e NFTPIso9613: Analisi Grafica programma per la visualizzazione bi/tri-dimensionale
DettagliLA PREVISIONE METEOROLOGICA
LA PREVISIONE METEOROLOGICA Bernardo GOZZINI Consorzio Consorzio LaMMA LaMMA Seminario RISCHIO ALLUVIONI IN TOSCANA: PRECIPITAZIONI ED EFFETTI AL SUOLO Firenze, 22 aprile 2015 16 giugno 1996 12 aprile
DettagliNEI QUATTRO PRINCIPALI TERRENI FERRARESI IN RELAZIONE ALLE CONDIZIONI O IDROMETEREOLOGICHE O OGC
PERCOLAZIONE DEL NITRATO NEI QUATTRO PRINCIPALI TERRENI FERRARESI IN RELAZIONE ALLE CONDIZIONI O IDROMETEREOLOGICHE O OGC E MODELLAZIONE NUMERICA COME STRUMENTO GESTIONALE Mastrocicco M., Colombani N.,
DettagliVARIABILI METEROROLOGICHE E CONCENTRAZIONI DI PM10. 5.1 Introduzione
VARIABILI METEROROLOGICHE E CONCENTRAZIONI DI PM10 5.1 Introduzione Tra gli interventi finanziati dalla Regione Emilia Romagna per il 2004, ai fini della messa a punto di strumenti conoscitivi utili per
DettagliHELP DESK SERVIZIO METEO INVERNALE PER I GESTORI DELLA VIABILITÀ
HELP DESK SERVIZIO METEO INVERNALE PER I GESTORI DELLA VIABILITÀ Il servizio meteo invernale rappresenta la soluzione più efficace per la gestione delle criticità che colpiscono la viabilità durante questa
DettagliProgetto BES. Sulla qualità della vita. Giornata della trasparenza 2015. Lia Coniglio. Brescia, 27 Ottobre 2015
Progetto BES Sulla qualità della vita Giornata della trasparenza 2015 Lia Coniglio Brescia, 27 Ottobre 2015 Indice 1. Premessa 2. Oltre il PIL 3. BES e i suoi domini 4. La qualità dei servizi 5. Utilizzo
Dettagli