Dott. Giovanni Chirico

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1 Diploma COUNSELLING INTEGRATO LA PERSONALITA IN UN OTTICA INTEGRATA Dott. Giovanni Chirico Psicologo-Psicoterapeuta-Counsellor Docente Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Sistemico-Relazionale Consulente Ufficio Scolastico Provinciale di Caserta Counsellor Formatore riconosciuto CNCP Presidente APA

2 INTRODUZIONE AL COUNSELLING -LBI -Amo -Odio -Un attività che preferisco è -Un aspetto positivo di me -Nella mia vita il significato che mi guida è -Io non vorrei che mi capitasse -Spero che -Non capisco perché -Se potessi cambierei

3 INTRODUZIONE AL COUNSELLING In materia di motivazione abbiamo la scala dei bisogni di Maslow, che presenta i seguenti BISOGNI: -fisiologici, -di sicurezza, -di ricerca di amore e senso di appartenenza, -di ricerca della stima propria, -di successo ed autorealizzazione.

4 INTRODUZIONE AL COUNSELLING Introduzione al counselling La personalità secondo il modello Integrato

5 Premessa

6 Definizione di Counselling Il counselling è: un intervento di aiuto interpersonale nel quale due o più persone condividono saperi ed esperienze atti a creare le condizioni perché la persona che chiede aiuto scelga e decida in modo autonomo di attivare comportamenti, pensieri e modi di sentire che soddisfino le sue intenzioni e le sue aspettative costruttive di vita (Scilligo Scilligo).

7 INTRODUZIONE AL COUNSELLING counselling, consultazione e consulenza Counselling in inglese è dare consigli in italiano è Consultazione

8 INTRODUZIONE AL COUNSELLING Counselling nel contesto dei professionisti dell aiuto ha il significato (secondario) di Discutere e decidere insieme in vista di un obiettivo proposto dal cliente e condiviso dal counsellor.

9 INTRODUZIONE AL COUNSELLING Consultazione Quindi dovremmo usare consultazione perche in italiano è il termine che piu si avvicina al concetto di discutere e decidere insieme Consulenza è la parola più vicina al concetto di dare consigli. Ma tutti i professionisti usano la parola consulenza come discutere e deliberare insieme

10 INTRODUZIONE AL COUNSELLING La parola consultazione è quella più vicina al significato di counselling dei professionisti dell aiuto ma è la parola usata più raramente di tutte in italiano al posto di counselling.

11 INTRODUZIONE AL COUNSELLING Oggi prevale la tendenza ad usare la parola Counselling Anziché Consulenza o Consultazione

12 counselling, consultazione e consulenza

13 La legge 53/03 nell art.2 afferma: sono assicurate a tutti pari opportunità di raggiungere elevati livelli culturali e di sviluppare le capacità e le competenze, attraverso conoscenze e abilità, generali e specifiche. Nelle Raccomandazioni per l attuazione delle Indicazioni Nazionali per i piani di studio personalizzati nella scuola primaria, allegate al DM 100/02, si ha che CAPACITA : si intende una potenzialità e una inclinazione dell essere umano, nel nostro caso del fanciullo, a fare, pensare, agire in un certo modo. CONOSCENZE: sono il prodotto dell attività teoretica dell uomo e, nella scuola, sono soprattutto ricavate dalla ricerca scientifica. Riguardano, quindi, il sapere: quello teoretico, ma anche quello pratico. ABILITA : si riferiscono al saper fare: non solo al fare, ma anche al sapere le ragioni e le procedure di questo fare. La personalità COMPETENZE: e le sue DIMENSIONI sono l insieme delle buone capacità potenziali di ciascuno portate effettivamente al miglior compimento nelle particolari situazioni date: ovvero, indicano quello che siamo effettivamente in grado di fare, pensare ed agire, adesso, nell unità della nostra persona, dinanzi all unità complessa dei problemi e delle situazioni di un certo tipo (professionali e non) che siamo chiamati ad affrontare e risolvere.

14 LA PERSONALITA Ci sono diversi pareri sulle competenze relazionali dell insegnante: L AIUTO EFFICACE DEL COUNSELLOR Se vogliamo aiutare una persona a maturare Bisogna farla crescere in tutte le DIMENSIONI della sua personalità.

15 Personalità Il Counsellor integrato quali dimensioni sviluppa/potenzia?

16 Scuola ed Antropologia In realtà alla base di ogni intervento o c è un antropologia, una visione dell uomo ben precisa.

17 Antropologia: chi è l uomo? Chi è l uomo? O meglio: quante sono le dimensioni della Personalità?

18 L UOMO IN PSICOLOGIA Filosofia Greca: Platone, Aristotele. Medioevo e Rinascimento. Rivoluzione scientifica: Galileo. Razionalisti. Innato Empiristi. Appreso Associazionisti. Ideologi. Strutturalismo:Wundt (1832). Funzionalismo: James (1890). Riflessologia: Secenov (1900). Gestalt: Wertheimer (1912). Psicoanalisi: (1900) Inconscio. Comportamentismo: Watson (1913) Animali. Umanistico: (1950) Homo Sapiens.

19 L UOMO IN PSICOLOGIA W. Wundt (1878) Psicoanalisi: (1900) Inconscio. Comportamentismo: Watson (1913) Animali. Umanistico: (1950) Homo Sapiens. Umanistico Esistenziale-Personalistico ROGERS INTERPERSONALE COGNITIVO-COMPORTAMENTALE COMPORTAMENTALE GESTALT PNL LOGOTERAPIA ANALISI TRANSAZIONALE SISTEMICO-RELAZIONALE

20 Freud: dimensione Sessuale Lo studio sistematico e profondo sulla personalità si è avviato con Freud. Alla base del suo modello c è la Teoria della Libido (Sessualità) e dell aggressività. SESSUALE Secondo Freud l etiologia delle nevrosi era sempre di natura sessuale. Antropologia che nasce dalla psicopatologia. Una visione (perverso polimorfo) meccanicistica della personalità

21 Dimensione Motoria L aspetto Senso-motorio è certamente centrale nell età evolutiva. Il bambino da piccolo comunica e vive soprattutto l aspetto senso-motorio. Piaget affermava che anche lo sviluppo cognitivo passava attraverso il canale senso-motorio. La cura per la dimensione motoria, per la salute del corpo e per il benessere fisico in generale è una condizione indispensabile per avere un valido sviluppo della personalità.

22 Area Atletica Teoria della personalità Sottolinea l importanza della relazione mente-corpo nello sviluppo armonico della personalità (Ferrari). Questa corrente sottolinea che alla base di qualsiasi psicopatologia ci sia un cattivo rapporto con il proprio corpo e grosse difficoltà ad integrare il corpo con la dimensione psichica.

23 Atletica Sessuale-Ag Estetica Salute

24 Dimensione Cognitiva Piaget, Neisser, Miller, Pribram... Con Piaget e più tardi con la psicologia cognitivista ci sarà l avvento della dimensione cognitiva nell uomo: questa studia come l uomo acquisisce informazioni e conoscenze sul mondo circostante e come si comporta nell ambiente a partire da queste conoscenze. La dimensione cognitiva ci permette di risolvere i problemi (problem solving) e di adattarci alle situazioni grazie alle abilità cognitive come l apprendimento (scittura/lettura/calcolo), la memoria, l attenzione, il problem solving...

25 Atletica Sessuale Estetica Salute Cognitiva

26 Dimensione Relazionale Murray, Sullivan, Bowlby, Benjamin. Aristotele, Hobbes, McDougal, Allport, Lewin

27 Dimensione Relazionale Aristotele, Hobbes, McDougal, Allport, Lewin Murray, Sullivan, Bowlby, Benjamin. Anni 80 - Psicologia evolutiva Teoria dell attaccamento Studia la complessa interazione tra madre-bambino. La teoria dell'attaccamento ha dimostrato che il principio strutturante dell attività psichica e il BENESSERE PERSONALE non dipendono dal principio del piacere o dal espressione libera del proprio IO, ma da una buona Relazione con la figura di Attaccamento. 4 stili di Attaccamento 1.Attaccamento insicuro-evitante 2.Attaccamento sicuro 3.Attaccamento insicuro-resistente 4.Attaccamento Disorientato-Disorganiz.

28 Dimensione Relazionale LA COMUNICAZIONE La scuola di Palo Alto, con Watzlawick, ha dato un notevole impulso. Si è iniziato a capire l importanza della comunicazione Verbale e non Verbale nel processo educativo. La comunicazione verbale (Digitale) CONTENUTO La comunicazione non verbale (analogica) RELAZIONE Sono alla base di qualsiasi interazione sociale.

29 Atletica Sessuale Estetica Salute Cognitiva Relazionale

30 Intelligenza Emotiva 1. Persone con brillanti QI possono essere incapaci di gestire emozioni e passioni. 2. Il QI contribuisce solo al 20% del successo nella vita. Quindi abbiamo l 80% che è affidato ad altri aspetti. Quali sono? 3. Murray e Hernstein affermano che uno studente che si diploma con 60 alla fase finale dei suoi studi deve dimenticarsi di diventare un matematico, ma può benissimo aspirare a diventare: -il senatore degli stati uniti, -un miliardario, -capace di gestire grossi affari.

31 Intelligenza Emotiva Il QE è: -la capacità di motivare se stessi e di persistere nonostante un fallimento; -di controllare gli impulsi; -di rimandare la gratificazione; -di regolare i propri stati d animo e la capacità di essere empatici. E mentre il QI non può essere potenziato ulteriormente, il QE può essere appreso e ampliato se viene insegnato agli alunni.

32 Intelligenza Emotiva RICERCA 1: si studiarono 95 studenti della prestigiosa Harvard, li seguirono fino ai 50 anni. Erano gli studenti che avevano ottenuti i voti più alti e il QI più elevato ai vari tests. Si scopri che confrontati rispetto a studenti che si erano diplomati con votazioni mediocre non avevano raggiunto particolare successo, nelle seguenti aree: -il salario; -la produttività; -lo status raggiunto nel proprio campo.

33 Intelligenza Emotiva RICERCA 2: Un altra ricerca venne effettuata su 450, figli di immigrati e residenti nella 167 degli Stati Uniti. 1/3 di loro aveva un QI inferiore ai 90. Furono visti all età di 47 anni e il successo riscosso nel lavoro e nella vita in genere era determinato da altre competenze che non rientravano nel QI. Infatti coloro che superavano il QI di 100 non ebbero più fortuna di quelli che avevano ottenuto un QI inferiore agli 80. Le capacità maturate nell infanzia davano ad alcuni giovani una marcia in più: -capacità di superare le frustrazioni; -controllo delle emozioni; -buone relazioni con gli altri.

34 Intelligenza Emotiva 1. Le buone prestazioni scolastiche ci dicono solo che quell alunno è dotato di capacità in diversi settori, ma non ci predice il successo nella vita (Karen Arnold). 2. Il QI non offre migliori possibilità per affrontare le difficoltà della vita e coglierne le opportunità. 3. Le persone con un buon QE si trovano avvantaggiate in tutti i campi della vita, sia nelle relazioni intime che in quelle politiche.

35 Intelligenza Emotiva Le componenti dell intelligenza emotiva: 1. CONSAPEVOLEZZA EMOTIVA 2. CONTROLLO EMOTIVO 3. MOTIVARE SE STESSI 4. EMPATIA 5. GESTIONE DELLE RELAZIONI

36 Atletica Sessuale Estetica Salute Cognitiva Emotiva Relazionale

37 Area Significato Questa dimensione viene dalla corrente Umanistico- Esistenziale (Allport, Maslow, Murray, Rogers ). Il suo portavoce è V. Frankl, fondatore della logoterapia. Questa viene definita come terapia per la ricerca del senso della vita. Diventa pertanto essenziale il rapporto che l uomo ha con il proprio progetto di vita.

38 Area Significato Frankl afferma che l uomo nell uscire fuori di sé, nell andare verso l altro, espande la sua personalità e compie un processo di autotrascendenza. In questo modo si attivano energie, progetti e speranze che danno vitalità alla persona. Chi non si dimentica di sé, perde se stesso.

39 Area Significato I Disturbi Psichici sono determinati dall assenza di un significato da dare alla vita. Quindi ogni persona deve scoprire il SUO PERSONALE SIGNIFICATO DA DARE ALLA VITA.

40 Etica Legalità Valori Atletica Sessuale Estetica Salute Trascendente Significato Poesia Arte Musica Emotiva Cognitiva Relazionale

41 Intelligenze Multiple Gardner parla di Intelligenze multiple ( ). Afferma che le capacità per affermarsi nella vita vanno ben oltre quelle che ci insegnano a scuola: QI verbale (linguaggio) QI logico-matematico QI spaziale QI musicale QI motorio QI interpersonale (comprensione sociale) QI intrapsichico (consapevolezza di sé) QI esistenziale QI spirituale

42 Essere competenti e abili in specifiche aree Essere Autonomi nella gestione orari, attività, vestire, cucinarsi, studiare Essere abili nel rispondere alle varie esigenze e compiti della vita

43 Antropologia: chi è l uomo? Siamo partiti dalla domanda: Chi è l uomo? E cosa valorizzare nel sistema scolastico BISOGNA VALORIZZARE TUTTO

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45 MATURITA E LIVELLI DELL IDENTITA 1. Corporale Tutti per identificarci passiamo per questa fase. Ma il problema è che ci sono molti adulti che s identificano ancora a questo livello. Coloro che hanno questo tipo d identità danno un valore esagerato al proprio corpo. Il soggetto ha un estremo bisogno di apparire, di far colpo. Avere un identità a questo livello significa, necessariamente, essere soddisfatti per quello che siamo esteticamente. Per questo motivo colui che s identifica a questo livello ha un estremo bisogno di apprezzamenti estetici.

46 MATURITA E LIVELLI DELL IDENTITA 2. Psichico A questo livello si fa riferimento alle proprie qualità e doti. Capacità intellettive, emotive, relazionali... Chi s identifica a questo livello sarà fiero soprattutto delle sue qualità e s impegnerà soprattutto a realizzarsi a questo livello. -Qualità: le doti e le qualità che si hanno assumeranno a questo livello un importanza eccezionale. La qualità del saper parlare, capire, organizzare, dirigere... La conseguenza di ciò sarà la ricerca affannata di un ruolo dove esprimere le proprie capacità. Il soggetto non solo s identifica con le sue qualità ma cerca in ogni modo di far sapere agli altri quali sono le sue qualità, i suoi talenti

47 MATURITA E LIVELLI DELL IDENTITA 2. Psichico -Ruolo: Il soggetto trova nel ruolo la possibilità di realizzare se stesso, di affermarsi. Diventa allora inamovibile da quella posizione, da quel posto. Il ruolo sarà l unico modo per affermare se stesso, senza di esso ci sentiremmo una nullità. -Risultati positivi: Il soggetto si giudica per ciò che fa, ma soprattutto per come lo fa, per la qualità della sua prestazione sociale, per i risultati visibili. Cercherà in tutti i modi di piacere agli altri, soprattutto a chi conta. La conseguenza sarà la:

48 MATURITA E LIVELLI DELL IDENTITA 2. Psichico -Paura del fallimento: Fallire in un attività per questi soggetti significa fallire come persone. Non si distanziano dal ruolo. Se la mia attività di... è un fallimento, non ha risultati significativi ci si sentirà in crisi, il segnale della crisi è la sofferenza che si prova. Il soggetto avrà un estremo bisogno di riuscire. Dopo ogni successo cercherà una nuova fonte di successo... Basta un fallimento per dimenticare tutto ciò che di bello si è fatto fino ad oggi. In questi casi si avranno due conseguenze: La depressione/sconforto La rabbia/stizza

49 MATURITA E LIVELLI DELL IDENTITA 2. Psichico -Non accettazione del limite: Un altra conseguenza sarà l incapacità di accettare serenamente la propria condizione di fallibilità. Al soggetto da fastidio scoprirsi imperfetto... La soluzione sarà: tendere verso ideali sempre più alti sentirsi senza colpa

50 MATURITA E LIVELLI DELL IDENTITA 2. Psichico USCIRE DA SE Il problema è che i soggetto ha legato il valore di sé a degli aspetti che se pur importanti non sono l essenza dell uomo. Quindi l uomo non si troverà mai cercandosi troppo, così come non soddisferà mai il suo bisogno di stima con l affermazione del proprio sé. Gli applausi, le lodi, i trionfi non sono elementi essenziali per un identità che si è strutturata a livello spirituale/profondo.

51 MATURITA E LIVELLI DELL IDENTITA 3. Spirituale Non basta sapere di aver tante doti, ma è fondamentale sapere per chi e perché usarle, per quali obiettivi ( Frankl). A tale livello ci si definisce per quello che si è nel più profondo del proprio essere. In un rapporto dinamico tra ciò che sono e ciò che desidero essere, tra bisogni immediati e valori oggettivi e finalità superiori.

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53 Livello Benessere estetica salute sessuale Valori atletica Arte cognitiva fede relazioni significato emotiva

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