CAPITOLO 4 IL SISTEMA AEROPORTUALE

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1 CAPITOLO 4 IL SISTEMA AEROPORTUALE

2 Il Sistema dei Trasporti nella Provincia di Pesaro-Urbino 174 Premessa Per la provincia di Pesaro-Urbino assumono importanza gli aeroporti di Falconara Marittima e Rimini ove nel triennio 91, 92, 93 si è svolto un traffico commerciale 30 con numero di passeggeri superiore alle 1000 unità e ciò li identifica come scali regionali mentre lo scalo di Fano ha essenzialmente funzioni di aeroclub. E da segnalare inoltre la presenza dell aviopista (pista per il volo a vela) tra S.Leo e Secchiano in località Pieve gestita dall Aeroclub di Rimini dove anche piccoli aerei possono atterrare. A S.Leo era localizzato l eliporto che attualmente è stato adattato a parcheggio per i pullman. 4.1 Descrizione e caratteristiche tecniche esssenziali Aeroporto di Ancona Falconara L aeroporto di Ancona-Falconara, per le sue caratteristiche tecniche moderne si presta all atterraggio di qualsiasi veicolo passeggeri o merci. La struttura è collocata in posizione ottimale nel territorio della regione e grazie al collegamento dell aeroporto con la A14 o la SS16 30 Per traffico aereo commerciale si intende quello effettuato per trasportare persone o cose dietro corrispettivo. Esso comprende quindi il traffico di linea, quello charter e quello degli aerotaxi. Il traffico residuo, che prende il nome di aviazione generale, si riferisce al traffico aereo non finalizzato al trasporto di cose o persone dietro corrispettivo e comprende sostanzialmente l attività degli aeroclub, delle scuole di volo, dei piccoli aerei privati ed i

3 Capitolo 4-Il Sistema Aeroportuale 175 e la variante SS16 bis sono facilmente raggiungibili i quattro capoluoghi provinciali e tutti gli altri centri maggiori. La stazione ferroviaria di Falconara Marittima si trova inoltre a soli 2 chilometri, consentendo quindi un ulteriore collegamento con la gran parte del territorio. Della difficoltà di inserimento dell aeroporto di Falconara tra quelli di rilievo nazionale ed europeo, se ne discuteva già nella I Conferenza Regionale sui Trasporti (Ancona, Giugno 1978). Le cause erano da ricercarsi nella crisi che aveva investito, a partire dal 1972, l intero settore del trasporto aereo, nella recessione economica e nel forte aumento delle tariffe, dovuto ai rincari energetici. Lo scalo di Falconara, che costituisce di fatto l unico scalo della regione Marche, ha ripreso la sua attività a regime solo dal L aeroporto era stato inaugurato nel 1981 con il primo volo sulla linea: Milano- Falconara-Pescara. Dovevano essere risolti una serie di problemi tecnici per potenziare maggiormente questa struttura per collegamenti importanti come quello con Roma. Nel 1984 il piano di investimenti, finanziato con legge n.825/73, gli aveva dato la configurazione di uno scalo adeguato ad ogni tipo e dimensione di traffico. servizi di lavoro aereo pubblicitari, aerofotografici e di rilevazione, spargimento di sostanze, ecc.).

4 Il Sistema dei Trasporti nella Provincia di Pesaro-Urbino 176 Attualmente l aeroporto Raffaello Sanzio è classificato aeroporto nazionale, di classe A, è l unico scalo aperto al traffico commerciale di linea nelle Marche ed ha una dotazione di infrastrutture e di impianti che gli consente un significativo livello di funzionalità non corrispondente al grado di utilizzazione. Quindi c è una sottoutilizzazione dello scalo in termini di operatività, limitata a collegamenti aerei con Milano e Pescara, mentre una notevole spinta espansionistica può venire da una adeguata attenzione ai settori del III livello 31, charter e di aviazione generale. Occorre pertanto attivare e promuovere tutte le iniziative che ne incrementino l utilizzazione non esclusivamente dal punto di vista del trasporto regolare passeggeri. In questo senso ha senz altro contribuito la Legge Regionale n.6 del 24/3/86 che prevede la partecipazione della Regione Marche alla costituenda Società Aerdorica-Sogesam S.p.A.. Questo provvedimento è un fatto importante poiché viene a crearsi 31 I collegamenti di terzo livello sono caratterizzati da: 1) percorsi brevi, a bassa densità di traffico; 2) collegamenti tra centri minori, o con centri di livello superiore in funzione di feeder ; 3) operazioni svolte con aeromobili a turboelica di piccola capacità (inferiore a 40 posti); 4) gestioni improntate alla massima economicità, con servizio di bordo ridotto all essenziale, utilizzando il supporto tecnico e commerciale di compagnie maggiori e usufruendo anche di particolari regolamentazioni normative; 5) tariffe proporzionalmente molto alte per assorbire gli elevati costi, per posto offerto, caratteristici di aeromobili di dimensioni ridotte.

5 Capitolo 4-Il Sistema Aeroportuale 177 un momento gestionale dei servizi idoneo a rilanciare sotto tutti i profili l attività di questa struttura. L aeroporto di Fano è situato tra la foce del fiume Metauro e la città di Fano, dal cui centro è posto a circa 2 Km. verso sud-est. L accessibilità da Fano è resa agevole da un collegamento viario derivato dalla circonvallazione dell abitato. L aeroporto è situato in prossimità di un rilevante nodo stradale formato dalla confluenza della SS 3 Flaminia con la SS 16 Adriatica, dalla superstrada Fano- Fossombrone, dall Autostrada A 14 Bologna-Bari, immediatamente a nord dell aeroporto, nonché dalle vicinanze della linea ferroviaria Bologna-Lecce. L aeroporto non gode di adeguate strutture di scalo. E composto da una pista di volo, una via di rullaggio ed un piccolo piazzale di sosta aeromobili. Esiste un progetto Ristrutturazione e sviluppo dell Aeroporto di Fano. Studio di fattibilità e progetto preliminare I Fase del 1982 redatto dalla Società ItalAirport Italian Engineering for Airports S.p.A. (la cui planimetria generale è riportata nella figura che segue). Sulla base del progetto esecutivo sono stati realizzati due hangar per ricovero aerei e la palazzina servizi. Si discute sulla cementificazione della pista e la recinzione dell area. Per quest ultima c è un progetto di massima per la recinzione sulla base della legge Merloni per una spesa di

6 Il Sistema dei Trasporti nella Provincia di Pesaro-Urbino 178 L aeroporto di Rimini-Miramare è localizzato in una zona di primaria importanza turistica essendo posizionato nelle immediate vicinanze della città di Rimini, a sud della stessa, nel territorio della frazione Miramare di cui prende il nome. L'ingresso all'aerostazione civile e militare (immediatamente a nord di quello civile), avviene attualmente dalla SS 16, punto di confluenza dei traffici provenienti dalla via Emilia sulla direttrice Cesena-Forlì e dei traffici provenienti da Pesaro. Nelle immediate vicinanze si trovano i caselli autostradali dell A14: Rimini Sud e Riccione. Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, secondo le previsioni elaborate dal P.R.I.T. l'aerostazione di Rimini: non necessita di ampliamenti della zona partenze e zona arrivi, capacità landside, in quanto la capacità attuale è più che sufficiente anche nelle ipotesi di sviluppo previste; per quanto riguarda la capacità airside l aeroporto di Rimini ha un unica pista che garantisce il limite superiore di 20 movimenti all ora. L unica limitazione di traffico da valutare attentamente in relazione all'eventuale espansione della domanda di servizio su tale aeroporto deriva dai vincoli militari; i parcheggi disponibili degli aeromobili sono risultati insufficienti nell'ora di punta già nelle attuali condizioni di esercizio.

7 Capitolo 4-Il Sistema Aeroportuale 179 Le caratteristiche tecniche essenziali di questi tre aeroporti sono evidenziate nella Tab.1 seguente Caratteristiche fisiche ed operative essenziali.

8 Il Sistema dei Trasporti nella Provincia di Pesaro-Urbino Tab.1 Caratteristiche fisiche ed essenziali Località Denominazione D.C.A. di Utilizzazione principale Qualifica 33 appartenenza 32 Tipo traffico 34 di Area sedime (ha) 35 area parcheggio aerei (mq.) Classe ICAO (da A ad E in fuzione della lunghezza della pista base) Classe antince ndio 36 Pista di volo Lunghezza x larghezza (m) Tipo di paviment azione Fano (PS) Enzo Oniccioli (Ancona) Aeroclub Pesaro Non ancora stabilita 98 D IX 1300x50 erbosa n.d. Ancona Falconara Ministero Trasporti Aerodorica SO.GE.S.A.M. M I,N,G A IV 2822x45 LCN 80 Rimini Miramare Ministero Trasporti e AERADRIA s.r.l. M I,N,G A III 2541x45 LCN 65 Fonte: Ministero dei trasporti Direzione Generale POC (Dati aggiornati al ) Resiste nza E la Direzione di Circoscrizione Aeroportuale (D.C.A.) d appartenenza del singolo scalo. Gli aeroporti nazionali sono raggruppati in 26 D.C.A., ognuna localizzata nell Aeroporto più importante della rispettiva Circoscrizione; esse rappresentano la struttura periferica della Direzione Generale dell Aviazione Civile. 33 Con la qualifica si distinguono i vari scali, C civili statali, M militari aperti al traffico civile, P privati e civili statali con qualifica di privato. 34 Il tipo di traffico prevalente è suddiviso in I Internazionale, N Nazionale, G Aviazione Generale. 35 L area di sedime è la superficie di terreno compresa all interno della recinzione aeroportuale. 36 La classe antincendio indicata è quella prevista dal Ministero degli Interni che in base alla legge 23/12/1980 n.930 ha suddiviso gli aeroporti nazionali in nove classi antincendio funzioni della capacità estinguente esistente in ognuno di essi (in termini di mezzi antincendio, tipi e quantità di sostanze antincendio a disposizione). 37 La resistenza delle piste è espressa in LCN (Load Classification Number: indice di carico ammissibile).

9 Capitolo 4-Il Sistema Aeroportuale I servizi aeroportuali Aeroporto di Falconara I servizi che fanno capo alla struttura dell aeroporto di Falconara sono: i voli di linea (come Ancona-Milano, Ancona-Roma); i voli charter che sono presenti sia pure con scarso peso; il trasporto merci che è presente sia pure in forma del tutto trascurabile rispetto al totale nazionale. La tendenza al diffondersi del trasporto combinato di merci e passeggeri, può far sì che lo sviluppo di voli passeggeri, anche di terzo livello, porti ad un aumento dei volumi di traffico. Per quanto riguarda gli altri servizi, accanto ad attività sportive in genere, connesse alla presenza di un Aeroclub, non vanno trascurate alcune potenzialità su attività nuove per la regione marchigiana quale: a) l utilizzo del mezzo aereo in agricoltura (anche se lo sviluppo di tale attività è limitata dai frequenti insediamenti abitati e dalla notevole frammentazione degli appezzamenti); b) il servizio di pronto soccorso da effettuarsi anche con ambulanze a servizio della struttura sanitaria regionale; c) il servizio di protezione civile ed antincendio.

10 Il Sistema dei Trasporti nella Provincia di Pesaro-Urbino 182 Aeroporto di Fano L aeroporto è utilizzato da velivoli di aviazione generale e le attività principalmente svolte sono di due tipi: scuola di volo turismo privato Il traffico è generato in buona parte da utenti locali soci dell aeroclub e, minore, da utenti esterni o di transito. Per il traffico aereo turistico non è necessaria alcuna specifica autorizzazione all atterraggio al contrario dei vicini aeroporti di Rimini e Falconara. Aeroporto di Rimini-Miramare Attualmente il traffico civile è quasi esclusivamente di tipo charter, un traffico cioè di tipo meramente stagionale (maggio-settembre), legato alla forte attrattiva turistica della riviera romagnola. Dal Piano Integrato dei Trasporti di Bacino (P.I.T.B.) viene segnalata l esigenza che: il ruolo dell'aeroporto di Rimini non si limiti a quello fondamentale di terminale charter ma possa includere, seppure in modo graduale, anche una funzione di trasporto di linea. Il problema viene affrontato essenzialmente da due punti di vista: il primo, di carattere generale, consiste nell'inserimento della stazione aeroportuale di Rimini nel quadro più generale del sistema aeroportuale italiano e ciò è compito essenziale della pianificazione

11 Capitolo 4-Il Sistema Aeroportuale 183 nazionale (P.G.T.). Il secondo, di carattere più strettamente locale, si riferisce all'utilizzo dello scalo riminese per voli di linea a medio e breve raggio. Tale seconda eventualità rientra a pieno titolo nella questione dell'introduzione nel panorama aeroportuale italiano del cosiddetto terzo livello... Per quanto riguarda invece le capacità infrastrutturali sia landside che airside 38 il P.I.T.B. assume, ritenendole in ogni caso congruenti, le ipotesi formulate dal P.R.I.T Variazione dei valori di traffico commerciale, internazionale e nazionale, di servizi di linea e non di linea tra il 1993 e il Aeroporto di Falconara Per quanto riguarda i valori di traffico commerciale nell aeroporto di Falconara merita osservare le seguenti variazioni di traffico nel periodo temporale compreso tra il 1992 e il 1993 su dati del Ministero dei Trasporti e della Navigazione 39 : 38 La capacità aeroportuale comprende tanto la movimentazione dei passeggeri e delle merci (landside), quanto il movimento degli aeromobili in fase di atterraggio, di decollo e di movimentazione a terra (airside). 39 sono esclusi i voli di trasferimento o di rientro dell aeromobile, nonché quelli di addestramento, controllo o attinenti a scali tecnici

12 Il Sistema dei Trasporti nella Provincia di Pesaro-Urbino 184 a) si ha un incremento del numero di aeromobili pari al 41,62% passando da a 4.396; a) si ha un incremento del numero dei passeggeri pari al 28,95% passando da a ; b) nel periodo considerato, l incremento nella movimentazione della posta non ha superato le 100 tonn., è passato infatti da 59 tonn. nel 1992 a 158 tonn. nel 1993; c) c è stato un incremento della movimentazione di merce pari al 40,51% passando da 141 tonn. nel 1992 a 199 tonn. nel Aeroporto di Rimini Per quanto riguarda i valori di traffico commerciale nell aeroporto di Rimini merita osservare le seguenti variazioni di traffico nel periodo temporale compreso tra il 1992 e il 1993 su dati del Ministero dei Trasporti e della Navigazione: a) si ha una diminuzione del numero di aeromobili pari a -10,88% passando da nel 1992 a nel 1993; b) si ha una diminuzione del numero dei passeggeri pari a -14% passando da a ; c) nel periodo considerato, la movimentazione della posta è passata da da 0 tonn. nel 1992 a 2 tonn. nel 1993;

13 Capitolo 4-Il Sistema Aeroportuale 185 d) c è stato un incremento nella movimentazione di merce non significativo passando da 0 a 6 tonn. E da notare che a livello nazionale il trasporto aereo commerciale è assorbito in grande parte dagli aeroporti di Roma Fiumicino e Milano Linate: a) rispetto il numero di aeromobili totali nazionali l aeroporto di Roma Fiumicino assorbe nel 1993 il 27,76% e Milano Linate il 17,68%, mentre l aeroporto di Falconara rappresenta lo 0,63% e l aeroporto di Rimini lo 0,32% di aeromobili rispetto il totale; b) rispetto il traffico passeggeri totale nazionale l aeroporto di Fiumicino pesa per il 36,06% e Milano Linate il 17,99% mentre Falconara e Rimini rispettivamente pesano per lo 0,25% e lo 0,16%; c) nelle merci i pricipali scali sono Roma Fiumicino con il 50,82% del totale e Milano Malpensa con il 19,68%, segue Milano Linate con il 12,56%. Falconara e Rimini pesano rispettivamente per lo 0,04% e lo 0%.

14 Il Sistema dei Trasporti nella Provincia di Pesaro-Urbino Evoluzione del trasporto aereo commerciale (traffico complessivo). Aeroporto di Rimini-Miramare La scheda seguente e i corrispondenti grafici, mostrano l evoluzione del trasporto aereo commerciale nell aeroporto di Rimini tra il 1974 e il 1993: Anni Aeromobili Passeggeri Posta(Kg) Merci (Kg) Fonte: Civilavia Statistica Ministero dei trasporti e della Navigazione

15 Capitolo 4-Il Sistema Aeroportuale 187 Movimentazione Merce e Posta nell'aeroporto di Rimini dal 1974 al Tonn Anni

16 Il Sistema dei Trasporti nella Provincia di Pesaro-Urbino 188 Movimento passeggeri nell'aeroporto di Rimini dal 1974 al N passeggeri Anni Movimentazione aeromobili - aeroporto di Rimini dal 1974 al Numero Aeromobili Anni

17 Capitolo 4-Il Sistema Aeroportuale 189 Aeroporto di Ancona Falconara La scheda seguente e i corrispondenti grafici, mostrano l evoluzione del trasporto aereo commerciale nell aeroporto di Falconara tra il 1974 e il 1993: Anni Aeromobili Passeggeri Posta(Kg) Merci (Kg) Fonte: Civilavia Statistica Ministero dei trasporti e della Navigazione

18 Il Sistema dei Trasporti nella Provincia di Pesaro-Urbino 190 Movimentazione Merce e Posta nell'aeroporto di Falconara dal 1974 al Tonn Anni

19 Capitolo 4-Il Sistema Aeroportuale 191 Movimentazione passeggeri nell'aeroporto di Falconara dal 1974 al Passeggeri Anni Movimentazione aeromobili nell'aeroporto di Falconara dal 1974 al N. Aeromobili Anni

20 Il Sistema dei Trasporti nella Provincia di Pesaro-Urbino Ipotesi di sviluppo del sistema aeroportuale nel P.R.T. Il Piano Regionale Trasporti del 1986, attraverso un esame del movimento dei veicoli, dei passeggeri e delle merci, giudicava positivo il servizio di linea passeggeri e negativo il servizio charter e il traffico merci rispetto alle previsioni. Già da allora si ipotizzava che lo sviluppo aeroportuale dovesse basarsi sia sull istituzione di nuovi servizi di linea su direttrici a forte domanda di traffico sia sullo sviluppo del servizio merci e del servizio charter. Ciò presupponeva la concertazione di interventi integrati tra i vari Enti e soggetti privati responsabili dello sviluppo del turismo, del trasporto passeggeri e di quello delle merci. Per il settore merci venivano individuate buone prospettive di sviluppo nell istituendo centro merci che doveva concorrere ad una completa riorganizzazione del trasporto che avrebbe inserito l aeroporto come struttura importante dell intero ciclo di trasporto soprattutto per le merci ad elevato valore aggiunto. Per lo sviluppo del settore charter si presupponeva una incisiva azione degli operatori turistici per una migliore offerta da proporre sul mercato internazionale e quindi le sorti dell aeroporto dipendevano in larga parte dalla capacità di autoorganizzazione delle categorie interessate.

21 Capitolo 4-Il Sistema Aeroportuale 193 Per quanto riguarda l aspetto gestionale, nel P.R.T. 1986, veniva avanzata una proposta: tra la struttura dell Aeroporto, del Centro Merci e del Porto si dovrebbe pensare ad un unico Ente di Gestione diversamente articolato nei tre settori piuttosto che a tre enti distinti dato che tra queste infrastrutture sono individuabili forti elementi di interconnessioni. La Proposta di Piano del 1986 così come quella del 1992 individuava due scali che componevano il sistema aeroportuale marchigiano: quello di Ancona-Falconara che fa parte della rete degli scali nazionali, affidandogli quindi un ruolo centrale; quello di Fano, di interesse locale, il cui ruolo rilevante è da ricercarsi nelle funzioni turistiche, ricreative e sportive. Questa impostazione iniziale non ha subito modificazioni di rilievo nel testo proposto della IV Commissione (seduta del 2/6/1994) e viene confermata nella delibera Amministrativa n.213 del , Piano Regionale dei Trasporti :..accertate le potenzialità di offerta dello scalo Falconarese, per altro confermate dai drammatici eventi che hanno colpito la Jugoslavia, resta il problema di un suo adeguato sfruttamento in quattro direzioni: 1) Voli di linea nazionali ed internazionali; 2) Trasporto merci; 3) Voli charter;

22 Il Sistema dei Trasporti nella Provincia di Pesaro-Urbino 194 4) Altri servizi (Aeroclub, protezione civile, ecc.) Posto che per i servizi aerei di linea, a livello nazionale, non sono previsti sussidi, e tenuto conto dei forti condizionamenti esterni di cui soffre il settore, l esperienza maturata fino ad oggi mentre può essere valutata positivamente con riferimento ai Voli di linea (collegamenti con Milano e con Roma) e agli Altri servizi, lascia nel complesso aperto il problema del Trasporto merci e dei Voli Charter dove i condizionamenti nazionali e locali sono più pesanti e non possono trovare una soluzione solo nella gestione dello scalo. Infine, nella Regione esiste la struttura minore di Fano, adibita principalmente a scuola di volo che in tal senso può essere valorizzata rimanendo l aeroporto di Falconara l unico scalo della regione.

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