REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI PERFEZIONAMENTO. Metodologia CLIL. (Teacher Training on Content and Language Integrated Learning) I edizione
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- Angelo Lamberti
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1 REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN I edizione a.a. 2012/2013
2 INDICE Art. - 1 Riferimenti normativi... 2 Art. 2 - Istituzione e attivazione... 3 Art. 3 - Obiettivi formativi... 3 Art. 4 Organi del Corso di perfezionamento... 4 Art. 5 Struttura generale del Corso di perfezionamento... 4 Art. 6 Requisiti per l ammissione... 5 Art. 7 Offerta didattica... 6 Art. 8 - Modalità di svolgimento e di valutazione delle attività formative... 8 Art. 9 Tirocinio... 8 Art. 10 Tutorato... 8 Art Prova finale... 8 Art. 12 Cause di decadenza, di esclusione... 9 Art. 13 Validità del Regolamento del Corso di perfezionamento... 9 Art. - 1 Riferimenti normativi La normativa di riferimento del presente regolamento è il Regolamento di Ateneo dei corsi di perfezionamento universitari di I e di II livello e dei corsi di perfezionamento e di alta formazione permanente e ricorrente emanato con DR n. 239 del 24 aprile del Ulteriori riferimenti normativi sono i seguenti: - Art. 14 Corsi di perfezionamento per l insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera del DPR 249 del gennaio 2011 Regolamento concernente: «Definizione della disciplina dei requisiti e delle modalità della formazione iniziale degli insegnanti della scuola dell infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado, ai sensi dell articolo 2, comma 416, della legge 24 dicembre 2007, n. 244» - Regolamento Decreto del Presidente della Provincia (R.D.P.P.) del 5 agosto 2011, n.11-69/leg. che prevede all interno dei Piani di studio provinciali l insegnamento di discipline non linguistiche (di seguito DNL) in una lingua straniera nell ultimo anno dei Licei e degli Istituti tecnici e negli ultimi tre anni dei Licei linguistici; - Decreto Ministeriale (MIUR) del 7 marzo 2012 (prot. 3889) (nota: decreto relativo alle certificazioni linguistiche di cui devono essere in possesso i candidati. Pagina 2 di 9
3 - Decreto del Direttore Generale n. 6 del 16 aprile 2012 che definisce le caratteristiche e le modalità dei corsi di formazione dei docenti in servizio per l insegnamento di DNL in lingua straniera secondo la metodologia CLIL. - Circolare ministeriale prot. AOODGPER del 9 dicembre 2010, aggiornata al 17 aprile 2012 con prot. AOODGPER per la formazione di insegnanti in servizio di discipline non linguistiche (DNL) secondo la modalità Content and Language Integrated Learning (CLIL); - Lettera da parte del Centro per la Formazione continua e l aggiornamento del personale insegnante della Provincia autonoma di Trento (a firma del dott. Luciano Covi) del 30 maggio 2012 (prot. PAT: S059/2012/312860/26.11/LC) indirizzata al preside della Facoltà di Lettere e Filosofia in merito alla richiesta di attivazione del Corso. Non vengono invece riportati i riferimenti normativi relativi all azione FSE, gestita dal Centro per la Formazione continua e l aggiornamento del personale insegnante della Provincia autonoma di Trento che partecipa al Corso come descritto all articolo successivo. Art. 2 - Istituzione e attivazione 1. La prima edizione del Corso di perfezionamento in (Teacher Training on Content and Language Integrated Learning) - di seguito corso CLlL - si attiverà nell a.a. 2012/ La struttura didattica di riferimento per il corso di perfezionamento è la Facoltà di Lettere e Filosofia o la struttura che la sostituirà a seguito del processo di riorganizzazione in corso presso l Università degli Studi di Trento (di seguito Unitn ). 3. Il Corso di perfezionamento è svolto in collaborazione con il Centro per la Formazione continua e l aggiornamento del personale insegnante della Provincia autonoma di Trento (di seguito Centro ) che è l ente finanziatore e che curerà alcuni aspetti organizzativi e scientifici del corso come definiti negli Accordi formalizzati in apposita Convenzione fra Unitn e il Centro. Art. 3 - Obiettivi formativi Il Corso ha come oggetto una metodologia trasversale alle lingue e non la didattica di una particolare lingua. Esso si concentra sull utilizzazione del metodo veicolare con riferimento a inglese, tedesco, francese e spagnolo, in conformità di quanto previsto dal DPR 249, art. 14, ove si fa riferimento alle lingue europee. Il Corso intende costruire il profilo del docente CLIL della Provincia di Trento orientato sui seguenti principi emergenti dalla ricerca internazionale: 1) Competenza didattica. Poiché la struttura della lezione CLIL è tanto più efficace quanto più si allontana dalla didattica tradizionale, generalmente trasmissiva, della disciplina, l insegnante CLIL deve conoscere gli approcci pedagogici che maggiormente si avvicinano alla richiesta integrazione tra lingua e contenuto: la didattica costruttivista, interazionista, il cooperative learning e il task-based learning devono essere non solo noti, ma sperimentati dal docente CLIL e criticamente rielaborati nei loro aspetti vantaggiosi e nelle eventuali criticità. Il docente CLIL deve essere in grado di applicare i principi di tali approcci nella programmazione e nello svolgimento della propria lezione disciplinare; 2) Competenza linguistica. Il livello C1 garantisce normalmente una buona competenza comunicativa anche al di fuori del linguaggio quotidiano. Tuttavia, il lavoro linguistico del docente CLIL si articola Pagina 3 di 9
4 soprattutto sulla base della lingua disciplinare, oltre che sul classroom language (linguaggio trasversale per l interazione in classe). Pertanto è necessario che la competenza linguistica del docente si estenda anche all ambito scientifico e accademico. Il docente CLIL deve essere in grado di riflettere sulle strategie linguistiche che maggiormente facilitano l apprendimento della propria disciplina sia nella L1 sia nella LS. L insegnante CLIL dovrebbe riconoscere ed applicare i principi della testualità comunicativa atti a veicolare informazioni e a promuovere lo sviluppo di competenze linguistiche specifiche della propria disciplina, riflettendo e facendo riflettere gli alunni sulle strategie possibili di decodifica dei testi autentici e sull esposizione di concetti chiave. Pur non essendo le lezioni CLIL lezioni di lingua bensì lezioni in lingua, è necessario che il docente conosca i meccanismi di acquisizione di una lingua straniera e li sappia declinare in chiave cognitiva relativamente agli obiettivi e alle competenze richieste nell area disciplinare di competenza; 3) Competenza interculturale specifica dell area disciplinare. Il docente CLIL dovrebbe operare un proficuo confronto tra significati, concetti e termini della propria disciplina nella tradizione didattica italiana e in quella del Paese nella cui lingua insegna. La lezione CLIL si avvale necessariamente di materiali autentici o didattici in lingua straniera. In entrambi i casi la prospettiva culturale e sociale in cui i materiali vengono presentati ed elaborati fornisce al discente gli strumenti per una lettura interculturale dei contenuti disciplinari, a patto che i docenti siano in grado di supportare con adeguate strategie questa analisi critica. Obiettivo ulteriore del corso è dunque fornire ai docenti una competenza interculturale mediante la quale procedere ad una analisi accurata dei materiali disciplinari nella lingua di lavoro e di insegnamento. Anche la produzione di materiali, coerente con l approccio disciplinare specifico del Paese nella cui lingua insegna, è un ulteriore obiettivo auspicabile del corso di perfezionamento. Art. 4 Organi del Corso di perfezionamento Sono organi del Corso il Coordinatore, il Collegio docenti, come previsto dal regolamento di Ateneo e il Comitato Scientifico, organo necessario per la programmazione delle attività formative del Corso. - il Coordinatore è nominato dal Rettore su proposta della struttura didattica di riferimento. - Il Collegio dei docenti è composto dai docenti che svolgono attività didattica nel corso ed è individuato dalla struttura didattica proponente fra professori di Unitn, professori di altre Università ed esperti del settore. - Il Comitato Scientifico è composto dal Coordinatore e da soggetti interni a Unitn ed esterni (in particolare il Direttore del Centro e altri afferenti al Centro) e viene nominato con decreto del Preside. - La Commissione per la valutazione dei candidati è costituita da almeno tre membri scelti all interno dei componenti il Comitato Scientifico e viene nominata con decreto del Preside. - Le Commissioni per la valutazione delle prove di profitto intermedie e finali sono presiedute dal Coordinatore e costituite dai docenti che partecipano alle attività formative; esse vengono nominate con decreto del Preside. Il Coordinatore rappresenta il corso, presiede gli organi collegiali sopra citati, vigila sul regolare svolgimento dell attività del Corso ed esercita tutte le attribuzioni che gli sono riservate dal presente regolamento del Corso. Pagina 4 di 9
5 Il Comitato scientifico elabora i contenuti delle attività formative, esercita un ruolo di supporto alle stesse e esprime pareri in merito agli aspetti disciplinari del corso. Il Collegio dei docenti esercita la propria attività rispetto al programma scientifico e culturale del Corso, al suo svolgimento, nonché alle attività preparatorie, informative, promozionali e a quelle di valorizzazione e rendicontazione dei risultati ottenuti. Art. 5 Struttura generale del Corso di perfezionamento Il Corso CLIL ha una durata di 10 mesi, da ottobre 2012 a luglio 2013, per 500 ore complessive (20 CFU). Il Corso si articola secondo la seguente struttura: Attività di base: aspetti teorici e scientifici delle modalità di apprendimento con particolare riferimento alle tematiche relative all acquisizione linguistica e al bilinguismo. Attività caratterizzanti: aspetti metodologici del CLIL, analisi e elaborazione di materiali didattici specifici delle diverse discipline. Tirocinio formativo da effettuare in classi CLIL. In considerazione della natura del corso, che si rivolge a insegnanti già in servizio e dunque occupati a tempo pieno nella scuola, ciascun blocco tematico viene svolto con tre diverse modalità di lavoro: ore in presenza, ovvero lezioni frontali o seminariali; ore in ambiente blended, ossia di lavoro a distanza, sotto la guida di un tutor, su una piattaforma moodle, per l approfondimento di temi delle lezioni e lo svolgimento di compiti assegnati dal tutor; ore di rielaborazione e studio personale. Art. 6 Destinatari del corso e modalità di accesso Il corso si rivolge ai docenti di DNL (Discipline non linguistiche) della Provincia autonoma di Trento: - a tempo indeterminato; - a tempo determinato in possesso di abilitazione e inseriti a pieno titolo nell anno scolastico e graduatorie provinciali per titoli (GPT), che abbiano prestato servizio per almeno un anno scolastico in un Liceo o in un Istituto Tecnico nella Provincia di Trento. Tenuto conto di quanto previsto dalle fonti normative citate in premessa, avranno priorità di accesso al corso i docenti DNL in servizio nei Licei Linguistici (e ai percorsi di Liceo linguistico attivati in altri istituti) * e i docenti DNL in servizio presso le Istituzioni scolastiche di secondo grado1 Il Corso si rivolge agli insegnanti DNL, in possesso di competenze linguistico-comunicative nella lingua d insegnamento pari al livello C1 del Quadro Comune di Riferimento per le Lingue del Consiglio d Europa, certificato dagli Enti internazionali ufficialmente riconosciuti ai sensi del Decreto del 7 marzo In seconda istanza potranno altresì accedere al percorso i docenti con competenza linguistica certificata pari al livello B2, con l impegno di raggiungere autonomamente il livello C1 entro il termine del corso di perfezionamento. Saranno considerati equipollenti alla certificazione linguistica di livello C1 anche i diplomi di 1 ultimo paragrafo della Premessa della Circolare ministeriale prot. AOODGPER del 17 aprile 2012 per la formazione di insegnanti in servizio di discipline non linguistiche (DNL) secondo la modalità Content and Language Integrated Learning (CLIL); Pagina 5 di 9
6 superamento dell esame di stato, conclusivo del secondo ciclo d istruzione, conseguito nelle scuole di lingua tedesca della Provincia Autonoma di Bolzano/Südtirol e/o un diploma di laurea specialistica conseguito in una università di un Paese la cui lingua ufficiale sia la lingua d insegnamento della DNL o presso la Libera Università trilingue di Bolzano. Sarà altresì riconosciuto come certificazione linguistica equiparabile al livello C1 il Patentino di bilinguismo di livello A della Provincia Autonoma di Bolzano/Südtirol. L accesso al Corso è limitato ad un numero massimo di 40 iscritti. Il Corso sarà attivato con un numero minimo di 12 iscritti. Considerati i rapporti intercorsi tra il Centro e la Provincia di Bolzano potranno accedere al corso, in qualità di uditori, anche i docenti DNL della provincia di Bolzano nel numero massimo di 10 docenti. Previo il possesso dei titoli necessari all ammissione la modalità di selezione prevede la valutazione dei titoli e un colloquio da parte della Commissione di valutazione costituita come previsto dall art. 4. La Commissione di valutazione attribuirà un punteggio ai titoli fino a un massimo di punti 18 e al colloquio fino ad un massimo di 12 punti, e produrrà una graduatoria. Il punteggio minimo per essere ammessi è di punti18. La valutazione dei titoli consiste nelle seguenti sezioni: titoli accademici (seconda laurea, master di I e II livello, corsi di perfezionamento universitari, dottorato di ricerca): da 1 a 8 punti; pubblicazioni nel settore specifico: da 1 a 4 punti; titoli professionali (ruolo di formatore o tutor in corsi formazione CLIL, frequenza di corsi di formazione CLIL, esperienze di insegnamento CLIL): da 1 a 6 punti. La valutazione del colloquio consiste nei seguenti segmenti: motivazione in un ottica di sviluppo professionale da 1 a 4 punti; disponibilità all assunzione di un patto formativo da 1 a 4 punti; apertura verso una riflessione formativa sulla propria attività professionale da 1 a 4 punti. Può essere prevista la presenza di uditori rispetto ai quali il bando di selezione regolamenta le modalità di individuazione e di partecipazione al corso. Art. 7 Offerta didattica struttura dei Crediti Il percorso formativo consiste in lezioni, attività di laboratorio/esercitazione e di tirocinio per un totale complessivo di 20 crediti formativi universitari (CFU) così distribuiti: Attività formative di base (aspetti di contenuto) totale 9 crediti; Attività caratterizzanti in forma laboratoriale (aspetti metodologici) totale 9 crediti; Tirocinio formativo totale 2 crediti, come specificato nella Tabella seguente La tabella che segue illustra quanto sopra: Pagina 6 di 9
7 Attività formative Di base Ambito disciplinare Aspetti teorici e metodologici trasversali Settore scientificodisciplinare L-LIN/* L-LIN/02 * lingua veicolare in oggetto (L-LIN/04/07/11/12/14) Crediti Formativi Universitari (CFU) 9 crediti = 225 ore (60 ore in presenza, 72 blended e 93 di rielaborazione) SSD della disciplina da veicolare * L-LIN/** L-LIN/02 Caratterizzanti (da un minimo di 1 a un massimo di 4 Laboratori per area disciplinare: area delle scienze; area della fisica/informatica; area dell arte; area delle materie umanistiche) Didattiche disciplinari in prospettiva veicolare * disciplina da veicolare (MAT/01/02/03/07/08 INF/01 FIS/01/02/07/08 CHIM/03/06/12 BIO/01/02/03 M-STO/04 L-ART/01/02/03 M-FIL/01/02/03/04/05/06/07/08 9 crediti = 225 ore (50 ore in presenza, 40 blended e 135 di rielaborazione) ** lingua veicolare in oggetto (L-LIN/04/07/11/12/14) Tirocinio CLIL con colloquio finale Totale 2 crediti = 50 ore (10 ore in presenza in classe e 40 ore di rielaborazione con gli insegnanti presso cui si è effettuato il tirocinio) 20 crediti (pari a 500 ore totali di cui 110 in presenza, 112 blended, e 228 di studio individuale e 50 ore di tirocinio) I singoli moduli didattici in cui di articoleranno le attività didattiche sopra schematizzate, sono definiti su proposta della struttura didattica di riferimento e saranno riportati nel bando. Pagina 7 di 9
8 Art. 8 - Modalità di svolgimento e di valutazione delle attività formative La frequenza alle lezioni frontali è obbligatoria per l 80% delle ore previste. Le ore di tirocinio devono essere frequentate al 100 %. Le presenze saranno rilevate per mezzo di firme su appositi registri. Sono previste le seguenti modalità di valutazione in itinere da parte delle Commissioni per la valutazione delle prove di profitto intermedie e finali di cui all art. 4: un unica valutazione complessiva con voto in trentesimi, relativa alle attività di base che riporterà la media delle prove parziali, consistenti in prove scritte valutate in trentesimi, ciascuna da sostenere a fine modulo. un unica valutazione complessiva con voto in trentesimi relativa alle attività caratterizzanti che riporterà la media delle prove parziali, consistenti in prove orali valutate in trentesimi, ciascuna da sostenere a fine modulo. Art. 9 Tirocinio formativo 1. L attività di Tirocinio formativo sarà svolta presso le Scuole Secondarie di secondo grado della Provincia autonoma di Trento. Lo studente è invitato a condurre presso la struttura di Tirocinio: osservazione, ricerca e svolgimento di brevi percorsi didattici. 2. Il prodotto dell attività di ricerca di Tirocinio confluirà in una relazione scritta. Il registro di Tirocinio, che lo studente dovrà compilare, dovrà essere approvato dal tutor di tirocinio e dal Coordinatore del corso, che attribuiranno un giudizio approvato/non approvato. 3. La durata totale del tirocinio è di 50 ore (10 ore in presenza in classe e 40 ore di rielaborazione con gli insegnanti presso cui si è effettuato il tirocinio) che corrispondono a 2 CFU. Art. 10 Tutorato Sono previste figure di tutoraggio e supervisione, in particolare: Tutoraggio on line, sia per le attività di base, sia per i laboratori; Tutoraggio nel tirocinio. Art Prova finale 1. Per conseguire l attestato di partecipazione al corso CLIL, lo studente deve aver frequentato il numero di ore richiesto, superato le prove previste e acquisito i crediti formativi universitari previsti. 2. La prova finale consiste in un elaborato di max 30 pagine in formato A4 in carattere 12, che verterà sui contenuti del corso e sui laboratori, compresa l esperienza di tirocinio, rielaborati criticamente, anche alla luce del percorso di studio personale. 3. La valutazione finale da parte di una Commissione formata dal coordinatore del Corso e da docenti delle attività formative di base avverrà sulla base della qualità dell elaborato e sarà espressa in trentesimi (votazione minima ritenuta sufficiente: 18). Pagina 8 di 9
9 Art. 12 Cause di decadenza e di esclusione Non riceveranno l attestato di partecipazione al corso di perfezionamento gli studenti che alla sua conclusione non avranno ottemperato agli obblighi didattici previsti (frequenza e superamento delle prove per l acquisizione dei crediti). Art. 13 Validità del Regolamento del Corso di perfezionamento Il presente regolamento è valido fino alla conclusione del corso. Pagina 9 di 9
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