Audit e verifiche di conformità in Enti dell Aeronautica Militare a rischio esplosione Cap. G.A.r.n. SPE Massimo VIRGA

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1 Aeronautica Militare Audit e verifiche di conformità in Enti dell Aeronautica Militare a rischio esplosione Cap. G.A.r.n. SPE Massimo VIRGA

2 SOMMARIO ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO LOGISTICO CHIMICO-FISICO DELL AERONAUTICA MILITARE COMPITI DEL 1 LABORATORIO TECNICO DI CONTROLLO A.M. PROCESSO DI VALUTAZIONE DELLE ZONE A RISCHIO ESPLOSIONI GESTIONE DEL KEROSENE AVIO TIPO JP8 RACCOMANDAZIONI E MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

3 ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO LOGISTICO CHIMICO-FISICO DELL AERONAUTICA MILITARE DELL AERONAUTICA MILITARE

4 COMPITI DEL 1 LABORATORIO TECNICO DI CONTROLLO A.M. Eseguire, sulla base delle normative vigenti, i controlli a carattere chimicofisico, chimico-tecnologico ed ecologicoambientale disposti dal 2 Reparto del Servizio dei Supporti del Comando Logistico.

5 COMPITI DEL 1 LABORATORIO TECNICO DI CONTROLLO A.M. Controlli di qualità sui combustibili, lubrificanti, ossigeno, e prodotti speciali avio.previsti dagli accordi di standardizzazione NATO: STANAG 3149, STANAG 3747, STANAG 7036, STANAG 7106 e dalle direttive di forza Armata: COMLOG 403, COMLOG 404

6 COMPITI DEL 1 LABORATORIO TECNICO DI CONTROLLO A.M. Analisi SOAP (Spectrometric Oil Analisys Program) sugli oli motore Analisi e manutenzione predittiva relativa allo stato di usura degli ingranaggi a bagno d olio

7 COMPITI DEL 1 LABORATORIO TECNICO DI CONTROLLO A.M. Visite Tecnico Analitiche Ispettive (VTAI) ai Reparti di Volo Esecuzione di controlli analitici e funzionali sugli impianti (fissi e mobili) di stoccaggio e rifornimento dei carburanti e dell ossigeno avio dei Reparti di Volo.

8 COMPITI DEL 1 LABORATORIO TECNICO DI CONTROLLO A.M. Supporto tecnico analitico alle attività di volo nel corso di esercitazioni ed operazioni OFCN Supporto chimico-fisico attraverso l invio ed il ripristino dei materiali di consumo necessari al funzionamento delle strumentazioni analitiche dello shelter laboratorio chimico dislocato attualmente in Afghanistan

9 COMPITI DEL 1 LABORATORIO TECNICO DI CONTROLLO A.M. Controlli ecologico ambientali (D. Lgs. 152/2006 D.M. 22/10/2009) Partecipazione con personale appositamente addestrato alla Squadra di Valutazione Ambientale (S.V.A.), istituita dal Comando Logistico - Servizio dei Supporti, con compiti di eseguire indagini preliminari su siti militari di Forza Armata potenzialmente contaminati da eventi inquinanti.

10 COMPITI DEL 1 LABORATORIO TECNICO DI CONTROLLO A.M. Controlli ecologico ambientali ( D. Lgs. 81/08 ) finalizzati alla salute e sicurezza dei lavoratori negli ambienti di lavoro Microclima ed illuminamento negli ambienti di lavoro Esposizione agli agenti chimici e cancerogeni Esposizione al rumore Amianto aerodisperso e massivo nelle infrastrutture e nei processi lavorativi (D.M. 6/9/94)

11 COMPITI DEL 1 LABORATORIO TECNICO DI CONTROLLO A.M. Controlli ecologico ambientali ( D. Lgs. 81/08 ) finalizzati alla salute e sicurezza dei lavoratori negli ambienti di lavoro Esposizione alle vibrazioni meccaniche Determinazione dei P.C.B. negli oli isolanti Esposizione alle polveri di legno Esposizione ai fumi di saldatura e metalli aerodispersi Classificazione zone a rischio di esplosione

12 PROCESSO DI VALUTAZIONE DELLE ZONE A RISCHIO ESPLOSIONI Obblighi del Datore di lavoro D.Lgs. 81/08 Art. 288 ss Valutazione preliminare delle fattispecie rischiose da parte del S.L.P.P. Richiesta di intervento del Laboratorio per la classificazione delle zone a rischio esplosioni. Valutazione del rischio esplosione con dati oggettivi. Compilazione del Documento sulla protezione contro le esplosioni Attuazione degli interventi tecnici di prevenzione e protezione sulla base delle priorità assegnate sul D.V.R.

13 PROCESSO DI VALUTAZIONE DELLE ZONE A RISCHIO ESPLOSIONI

14 PROCESSO DI VALUTAZIONE DELLE ZONE A RISCHIO ESPLOSIONI Condotte ed impianti di Gas Quando si libera gas metano o GPL in conseguenza di perdite o analoghi fenomeni, si possono formare miscele esplosive gas/aria. Falegnamerie Sale verniciatura Officine meccaniche e Centri manutenzione Nelle operazioni di lavorazione del legno si producono polveri di legno che possono formare, ad esempio, in filtri, nelle vicinanze delle macchine o nei silos di raccolta polveri, miscele esplosive di polvere/aria. L'overspray che si forma durante la verniciatura di superfici mediante pistola in cabina di verniciatura e i vapori dei solventi miscelati ad aria possono dar luogo ad atmosfere esplosive. Nella produzione di pezzi stampati di metallo, ovvero durante il trattamento della superficie (smerigliatura) possono formarsi polveri metalliche esplosive. Ciò è vero particolarmente nel caso dei metalli leggeri (leghe di alluminio e magnesio). Queste polveri metalliche possono originare un rischio d'esplosione nei separatori.

15 PROCESSO DI VALUTAZIONE DELLE ZONE A RISCHIO ESPLOSIONI Autoreparti e distributori benzina Laboratori con utilizzo sostanze chimiche Attività saldatura ossiacetilenica Nelle condotte, pozzetti,sfiati, cisterne dei distributori e colonnine di erogazione interni di carburante per auto trazione, nonché durante le procedure di manutenzione di automezzi a benzina. Nelle varie attività che prevedano l uso di prodotti con sostanze chimiche infiammabili. Attività di manutenzione e riparazione che impiegano attrezzature di saldatura ossi-acetilenica. Locali adibiti a carica batteria Nelle fasi di carica/ ricarica batterie per mezzi di auto trazione e velivoli si producono gas di tipo idrogeno.

16 GESTIONE DEL KEROSENE AVIO JP-8 Panavia PA-200 Tornado

17 GESTIONE DEL KEROSENE AVIO JP-8

18 GESTIONE DEL KEROSENE AVIO JP-8

19 GESTIONE DEL KEROSENE AVIO JP-8

20 RACCOMANDAZIONI E MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Curare la verifica di funzionalità degli impianti elettrici, di illuminazione e ventilazione, dei sistemi di messa a terra e di scariche atmosferiche (impianto elettrico antideflagrante); Tenere aperte le paratie di ventilazione naturale dell ambiente; Accendere l impianto di ventilazione centrale preventivamente all ingresso del personale; Sollevare le guarnizioni parafiamma delle porte bunkerizzate, al fine di incrementare la ventilazione naturale all interno dell ambiente; Posizionare sempre sotto i punti previsti di sgocciolamento del combustibile delle vasche di raccolta carburante; Fornire il personale di indumenti antistatici o scaricare eventuali cariche elettrostatiche a massa lontano dal velivolo; Appendere in vista segnali di pericolo ATEX; Trainare il velivolo fuori dall hangar prima della messa in moto.

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