NORMATIVA ITALIANA SULLA SICUREZZA STRADALE: SITUAZIONE ATTUALE E PROSPETTIVE FUTURE

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1 NORMATIVA ITALIANA SULLA SICUREZZA STRADALE: SITUAZIONE ATTUALE E PROSPETTIVE FUTURE Do3. Ing. Salvatore Leonardi Dipar5mento di Ingegneria Civile e Ambientale Università degli Studi di Catania E- Mail: sleona@dica.unict.it Tel: Fax:

2 19 dicembre dicembre 2011

3 19 dicembre 2010 Entro tale data gli StaF membri dell UE (Italia compresa) devono me3ere in vigore le disposizioni legislafve, regolamentari e amministrafve necessarie per conformarsi alla DireOva 2008/96/CE sulla gesfone della sicurezza delle infrastru3ure stradali.

4 19 dicembre 2011 Entro tale data gli StaF membri dell UE (Italia compresa) garanfscono che siano ado3af orientamenf, qualora non esistano già, al fine di coadiuvare gli organi competenf nell applicazione della DireOva 2008/96/CE sulla gesfone della sicurezza delle infrastru3ure stradali.

5 19 dicembre 2011 Entro tale data gli StaF membri dell UE (Italia compresa) garanfscono che siano ado3af Programmi di formazione per i controllori della sicurezza, qualora non esistano già.

6 AMBITO DI APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA 2008/96/CE La DireOva 2008/96/CE si applica alle strade che fanno parte della Rete Stradale Transeuropea, (Trans European Road Network - TERN) siano esse in fase di proge3azione, in costruzione o già aperte al traffico.

7 AMBITO DI APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA 2008/96/CE La DireOva 2008/96/CE si applica alle strade che fanno parte della Rete Stradale Transeuropea, (Trans European Road Network - TERN) siano esse in fase di proge3azione, in costruzione o già aperte al traffico. Sviluppo della rete stradale TERN in Italia (estensioni espresse in km) Categoria di strada Anno 2005 Anno 2020 Autostrade 5977, ,67 Strade principali 444,90 912,60 Strade secondarie 1688,60 595,60 Totale 8111, ,87

8 AMBITO DI APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA 2008/96/CE Gli StaF membri possono anche applicare le disposizioni della DireOva, come codice di buone prassi, per le infrastru3ure nazionali di trasporto stradale, non comprese nella rete stradale transeuropea, che sono state costruite con il finanziamento parziale o totale della Comunità. Ad oggi, non è noto come verrà recepita la DireOva in Italia

9 AMBITO DI APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA 2008/96/CE Gli StaF membri possono anche applicare le disposizioni della DireOva, come codice di buone prassi, per le infrastru3ure nazionali di trasporto stradale, non comprese nella rete stradale transeuropea, che sono state costruite con il finanziamento parziale o totale della Comunità. La speranza è che tu3o l interesse e le risorse disponibili non vengano convogliaf solo su una porzione limitata della rete stradale, quale è la rete TERN.

10 AMBITO DI APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA 2008/96/CE Gli StaF membri possono anche applicare le disposizioni della DireOva, come codice di buone prassi, per le infrastru3ure nazionali di trasporto stradale, non comprese nella rete stradale transeuropea, che sono state costruite con il finanziamento parziale o totale della Comunità. La rete TERN ha già elevaf standard di sicurezza: è sopra3u3o la rete non- TERN a presentare livelli di sicurezza insufficienf.

11 DIRETTIVA 2008/96/CE PIANIFICAZIONE PROGETTO GESTIONE VALUTAZIONE DI IMPATTO SULLA SICUREZZA STRADALE (Road Safety Impact Assessment ) CONTROLLI DELLA SICUREZZA STRADALE (Road Safety Audit) CLASSIFICAZIONE E GESTIONE DELLA SICUREZZA DELLA RETE STRADALE (Network Safety Management) ISPEZIONI DI SICUREZZA SULLE STRADE ESISTENTI (Road Safety Review)

12 CONTROLLI DELLA SICUREZZA STRADALE (ROAD SAFETY AUDIT) Tali controlli si traducono nell analisi prevenfva di sicurezza di un proge3o al fine di idenfficarne le possibili crifcità prima che sia realizzato e fornire le raccomandazioni mirate a mifgare le crifcità medesime.

13 CONTROLLI DELLA SICUREZZA STRADALE (ROAD SAFETY AUDIT) La DireOva 2008/96/CE stabilisce che gli StaF membri devono garanfre: che siano effe[ua5 controlli della sicurezza stradale per tu] i proge] dell infrastru[ura; che entro il 19 dicembre 2011 siano ado[a5 programmi di formazione per i controllori della sicurezza stradale, qualora non esistano già; che i controllori della sicurezza seguano una formazione iniziale sancita da un cer5ficato di idoneità professionale e partecipino a ulteriori periodici corsi di formazione;

14 CONTROLLI DELLA SICUREZZA STRADALE (ROAD SAFETY AUDIT) La DireOva 2008/96/CE stabilisce che gli StaF membri devono garanfre: che i controllori della sicurezza stradale siano 5tolari di un cer5ficato di idoneità professionale. I cer5fica5 rilascia5 prima dell entrata in vigore della dire]va sono riconosciu5;

15 CONTROLLI DELLA SICUREZZA STRADALE (ROAD SAFETY AUDIT) La DireOva 2008/96/CE stabilisce che gli StaF membri devono garanfre: che i controllori siano designa5 in base ai seguen5 criteri: a) possesso di per5nen5 esperienze o formazione nei se[ori della proge[azione stradale, della sicurezza stradale e dell analisi degli inciden5; b) 2 anni dopo l adozione degli orientamen5 previs5 dalla Dire]va da parte degli Sta5 membri, i controlli sono realizza5 esclusivamente da controllori che soddisfino i requisi5 indica5 nella Dire]va; c) il controllore non partecipa né alla proge[azione né al funzionamento del proge[o interessato dall a]vità di controllo della sicurezza.

16 DIRETTIVA 2008/96/CE PIANIFICAZIONE PROGETTO GESTIONE VALUTAZIONE DI IMPATTO SULLA SICUREZZA STRADALE (Road Safety Impact Assessment ) CONTROLLI DELLA SICUREZZA STRADALE (Road Safety Audit) CLASSIFICAZIONE E GESTIONE DELLA SICUREZZA DELLA RETE STRADALE (Network Safety Management) ISPEZIONI DI SICUREZZA SULLE STRADE ESISTENTI (Road Safety Review)

17 CLASSIFICAZIONE E GESTIONE DELLA SICUREZZA DELLA RETE STRADALE (Network Safety Management) L arfcolo 5 della DireOva precisa che la classificazione e la gesfone della sicurezza della rete stradale aperta al traffico devono svolgersi a3raverso le seguenf azioni: individuazione, a3raverso procedure di analisi incidentale, degli elemenf della rete in cui sono presenf fenomeni di incidentalità parfcolarmente frequenf e gravi con modalità ricorrenf;

18 CLASSIFICAZIONE E GESTIONE DELLA SICUREZZA DELLA RETE STRADALE (Network Safety Management) L arfcolo 5 della DireOva precisa che la classificazione e la gesfone della sicurezza della rete stradale aperta al traffico devono svolgersi a3raverso le seguenf azioni: classificazione in ordine di priorità dei trao della rete definif al punto precedente, in relazione ai potenziali benefici in termini di miglioramento della sicurezza stradale che si possono conseguire intervenendo in modo mirato su di essi.

19 CLASSIFICAZIONE E GESTIONE DELLA SICUREZZA DELLA RETE STRADALE (Network Safety Management) L applicazione delle tecniche di analisi dell incidentalità (analisi aggregata e disaggregata) stanno dunque alla base del processo di Network Safety Management richiesto dalla DireOva 2008/96/CE e basato su un esame del funzionamento della rete stradale con cadenza almeno triennale. La DireOva precisa che almeno uno dei membri del gruppo di esperf che deve occuparsi della classificazione della rete soddisfi i requisif previsf in merito al processo di designazione e di formazione che deve compiersi entro il 19 dicembre 2011.

20 DIRETTIVA 2008/96/CE PIANIFICAZIONE PROGETTO GESTIONE VALUTAZIONE DI IMPATTO SULLA SICUREZZA STRADALE (Road Safety Impact Assessment ) CONTROLLI DELLA SICUREZZA STRADALE (Road Safety Audit) CLASSIFICAZIONE E GESTIONE DELLA SICUREZZA DELLA RETE STRADALE (Network Safety Management) ISPEZIONI DI SICUREZZA SULLE STRADE ESISTENTI (Road Safety Review)

21 ISPEZIONI DI SICUREZZA SULLE STRADE ESISTENTI (ROAD SAFETY REVIEW) Tali ispezioni si traducono nell analisi di sicurezza di un infrastru3ura esistente allo scopo di individuare gli aspeo di pericolosità associaf ai vari elemenf che compongono l infrastru3ura medesima. La finalità delle Road Safety Review è quella di proporre adeguate raccomandazioni in merito alla predisposizione di azioni e di intervenf direo al miglioramento complessivo del livello di sicurezza dell infrastru3ura esistente.

22 ISPEZIONI DI SICUREZZA SULLE STRADE ESISTENTI (ROAD SAFETY REVIEW)

23 ISPEZIONI DI SICUREZZA SULLE STRADE ESISTENTI (ROAD SAFETY REVIEW) La DireOva 2008/96/CE stabilisce che gli StaF membri devono: ado[are le misure necessarie affinché le strade aperte al traffico siano sogge[e alle ispezioni di sicurezza con adeguata frequenza temporale; predisporre, entro il 19 dicembre 2011, idonee linee guida per lo svolgimento dei programmi di ispezione, qualora non esistano già.

24 DIRETTIVA 2008/96/CE PIANIFICAZIONE PROGETTO GESTIONE VALUTAZIONE DI IMPATTO SULLA SICUREZZA STRADALE (Road Safety Impact Assessment ) CONTROLLI DELLA SICUREZZA STRADALE (Road Safety Audit) CLASSIFICAZIONE E GESTIONE DELLA SICUREZZA DELLA RETE STRADALE (Network Safety Management) ISPEZIONI DI SICUREZZA SULLE STRADE ESISTENTI (Road Safety Review) ROAD SAFETY AUDIT LINEE GUIDA PER LE ANALISI DI SICUREZZA DELLE STRADE ANNO 2001 ROAD SAFETY REVIEW LINEE GUIDA PER LE ANALISI DI SICUREZZA DELLE STRADE ANNO 2001 PANORAMA NORMATIVO ITALIANO

25 CIRCOLARE LL.PP. N /06/2001 In Italia, gli indirizzi operafvi per le analisi di sicurezza stradale sono esplicitaf nella Circolare del Ministero dei Lavori Pubblici n dell 8 Giugno 2001, recante le Linee guida per le analisi di sicurezza delle strade. Essa definisce in maniera organica gli obieovi, i vantaggi, le procedure di effe3uazione sia nel caso di proge3o che nel caso di strade in esercizio, i ruoli e le competenze dei diversi a3ori del procedimento. Le procedure di Road Safety Audit e di Road Safety Review, previste dalla DireOva Europea 2008/96/CE non rappresentano dunque un fa3o nuovo per l Italia.

26 CIRCOLARE LL.PP. N /06/2001 Una delle problemafche a3ualmente diba3ute in merito alle analisi di sicurezza stradali, è quella relafva alle competenze dei membri del gruppo di analisi; a tal proposito le Linee guida italiane, in maniera estremamente sintefca, affermano che: La complessità del compito affidato al gruppo di analisi richiede competenze mul5disciplinari ed esperienza rela5va alla proge[azione stradale, all ingegneria del traffico, alla ges5one del traffico, all ingegneria stradale, all analisi ed al rilievo dell incidentalità e, più in generale, la conoscenza dei principi della sicurezza stradale.

27 CIRCOLARE LL.PP. N /06/2001 Una delle problemafche a3ualmente diba3ute in merito alle analisi di sicurezza stradali, è quella relafva alle competenze dei membri del gruppo di analisi; a tal proposito le Linee guida italiane, in maniera estremamente sintefca, affermano che: Un aspe[o essenziale riguarda l indipendenza del gruppo di analisi dal processo di proge[azione, costruzione e ges5one dell opera. Gli analis5 della sicurezza devono avere come pre- requisito una preparazione di livello universitario e la possibilità di documentare esperienze di proge[azione stradale, analisi di incidentalità, ingegneria del traffico, o altre a]vità ineren5 alla sicurezza stradale.

28 CIRCOLARE LL.PP. N /06/2001 Le sudde3e indicazioni, tu3avia, appaiono abbastanza morbide nella richiesta dei requisif che devono essere posseduf dagli analisf e non prevedono una specifica cerfficazione degli auditor così come accade a livello internazionale (ad es., Regno Unito, Australia, Canada) dove esistono albi nazionali ai quali possono iscriversi gli auditor/reviewer in possesso delle competenze previste da specifici regolamenf. L iscrizione a tali albi è aperta a professionisf che abbiano partecipato e superato degli apposif corsi di formazione, in genere non parfcolarmente lunghi.

29 CIRCOLARE LL.PP. N /06/2001 Il conce3o di formazione specifica nel campo della sicurezza stradale, rappresenta dunque un punto cardine della DireOva, la quale, quando sarà recepita anche in Italia, dovrà necessariamente dare impulso al processo di cerfficazione degli auditor/reviewer con l importante risultato di veder precisate ed ufficializzate, un volta per tu3e, le competenze dei professionisf preposf allo svolgimento delle analisi di sicurezza.

30 DIRETTIVA 2008/96/CE PIANIFICAZIONE PROGETTO GESTIONE VALUTAZIONE DI IMPATTO SULLA SICUREZZA STRADALE (Road Safety Impact Assessment ) CONTROLLI DELLA SICUREZZA STRADALE (Road Safety Audit) CLASSIFICAZIONE E GESTIONE DELLA SICUREZZA DELLA RETE STRADALE (Network Safety Management) ISPEZIONI DI SICUREZZA SULLE STRADE ESISTENTI (Road Safety Review) ROAD SAFETY AUDIT LINEE GUIDA PER LE ANALISI DI SICUREZZA DELLE STRADE ANNO 2001 PANORAMA NORMATIVO ITALIANO PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE ANNO 1999 PIANI LOCALI DI SICUREZZA ANNO 2001 ROAD SAFETY REVIEW LINEE GUIDA PER LE ANALISI DI SICUREZZA DELLE STRADE ANNO 2001

31 PNSS e PIANI LOCALI DI SICUREZZA Gli obieovi di classificazione e di gesfone della sicurezza della rete stradale indicaf dalla DireOva europea (Network Safety Management), sono già presenf nel quadro normafvo italiano, in quanto contemplaf sia dalle linee d azione del PNSS, che dai Pianilocalidisicurezza di ulfma generazione. Misura C1: individuazione delle tra3e stradali extraurbane che presentano le maggiori concentrazioni di viome per incidenf stradali, analisi dei fa3ori di rischio, definizione della gamma di intervenf efficaci, valutazione delle alternafve e scelta della alternafva più soddisfacente

32 PNSS e PIANI LOCALI DI SICUREZZA Gli obieovi di classificazione e di gesfone della sicurezza della rete stradale indicaf dalla DireOva europea (Network Safety Management), sono già presenf nel quadro normafvo italiano, in quanto contemplaf sia dalle linee d azione del PNSS, che dai Pianilocalidisicurezza di ulfma generazione. Gli indirizzi introdoo dalla DireOva 2008/96/CE in merito al processo di Network Safety Management non cosftuiscono una novità assoluta né per quanto riguarda gli obieovi prefissaf, né per ciò che concerne gli strumenf deputaf al loro raggiungimento.

33 DIRETTIVA 2008/96/CE PIANIFICAZIONE PROGETTO GESTIONE VALUTAZIONE DI IMPATTO SULLA SICUREZZA STRADALE (Road Safety Impact Assessment ) CONTROLLI DELLA SICUREZZA STRADALE (Road Safety Audit) CLASSIFICAZIONE E GESTIONE DELLA SICUREZZA DELLA RETE STRADALE (Network Safety Management) ISPEZIONI DI SICUREZZA SULLE STRADE ESISTENTI (Road Safety Review) ROAD SAFETY AUDIT LINEE GUIDA PER LE ANALISI DI SICUREZZA DELLE STRADE ANNO 2001 PANORAMA NORMATIVO ITALIANO PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE ANNO 1999 PIANI LOCALI DI SICUREZZA ANNO 2001 ROAD SAFETY REVIEW LINEE GUIDA PER LE ANALISI DI SICUREZZA DELLE STRADE ANNO 2001

34 VALUTAZIONE DI IMPATTO SULLA SICUREZZA STRADALE (Road Safety Impact Assessment) La Valutazione di Impa3o sulla Sicurezza Stradale è una procedura operafva basata sull analisi comparafva strategica dell impa3o di una nuova strada o di una modifica sostanziale della rete esistente sul livello di sicurezza della rete stradale. Nell ambito di tale procedura dovranno essere esposte le considerazioni in materia di sicurezza stradale che hanno contribuito a scegliere la soluzione proposta; in parfcolare, dovrà essere quanfficata l uflità sociale di ciascun intervento, espressa in termini di potenziale capacità di riduzione degli incidenf, dei morf e dei ferif.

35 VALUTAZIONE DI IMPATTO SULLA SICUREZZA STRADALE (Road Safety Impact Assessment) Gli strumenf per svolgere queste valutazioni sono in genere basaf su procedure di analisi benefici- cosf all interno delle quali sono codificate le modalità con cui monefzzare gli effeo di miglioramento della sicurezza stradale potenzialmente offerf da ciascun intervento. Tale metodologia si può riferire a nuove opere stradali (ad es., un ponte, una rotatoria, una nuova dire3rice, etc.), proge3ate con o senza l intenzione di elevare il livello di sicurezza, oppure può riguardare un contesto più ampio come la pianificazione del miglioramento del livello di sicurezza di una intera rete stradale.

36 VALUTAZIONE DI IMPATTO SULLA SICUREZZA STRADALE (Road Safety Impact Assessment) Nel primo caso (proge3o di una singola opera stradale) possono essere idenfficaf qua3ro modi di valutazione dell impa3o: 1) opinione degli esperf: è la valutazione qualitafva degli esperf che può graduare l importanza di ciascun aspe3o rilevante per la sicurezza, negafvo, neutrale o posifvo. È di semplice applicabilità ma sono discufbili sia la sua validità che la sua affidabilità;

37 VALUTAZIONE DI IMPATTO SULLA SICUREZZA STRADALE (Road Safety Impact Assessment) Nel primo caso (proge3o di una singola opera stradale) possono essere idenfficaf qua3ro modi di valutazione dell impa3o: 2) manuali di sicurezza: gli effeo delle misure di sicurezza stradale vengono sfmaf uflizzando i manuali di sicurezza prodoo a livello nazionale ed internazionale. Tali manuali sono basaf su risultaf scienffici, ma spesso presentano ampi intervalli di confidenza, per cui i risultaf a3esi dipendono fortemente dalla situazione confngente;

38 VALUTAZIONE DI IMPATTO SULLA SICUREZZA STRADALE (Road Safety Impact Assessment)

39 VALUTAZIONE DI IMPATTO SULLA SICUREZZA STRADALE (Road Safety Impact Assessment) Nel primo caso (proge3o di una singola opera stradale) possono essere idenfficaf qua3ro modi di valutazione dell impa3o: 3) estensione del contesto alla rete: oltre ai risultaf a3esi mediante l applicazione del metodo 2, vengono consideraf gli effeo sulla rete adiacente. Generalmente ciò viene fa3o a3raverso un modello che valuta le variazioni dei flussi veicolari ed applica i fa3ori di rischio (locali e nazionali) per ciascun Fpo di strada;

40 VALUTAZIONE DI IMPATTO SULLA SICUREZZA STRADALE (Road Safety Impact Assessment) Nel primo caso (proge3o di una singola opera stradale) possono essere idenfficaf qua3ro modi di valutazione dell impa3o: 4) analisi cosf- benefici: può essere contenuta nei metodi precedenf o può essere sviluppata in modo più incisivo considerando gli effeo sull ambiente, sulla accessibilità, sulla pianificazione, etc. Potrebbe emergere un risultato svantaggioso se le misure di sicurezza stradale hanno un impa3o negafvo sull ambiente o sulla accessibilità.

41 VALUTAZIONE DI IMPATTO SULLA SICUREZZA STRADALE (Road Safety Impact Assessment) Nel secondo caso (pianificazione a livello di rete) si possono individuare le seguenf fasi disfnte: 1) individuazione della situazione di base: descrive la situazione a3uale (all anno 0) in relazione ai volumi di traffico e agli incidenf per Fpo di strada;

42 VALUTAZIONE DI IMPATTO SULLA SICUREZZA STRADALE (Road Safety Impact Assessment) Nel secondo caso (pianificazione a livello di rete) si possono individuare le seguenf fasi disfnte: 2) analisi della situazione futura in assenza di misure: in molf casi, per effe3o delle modifiche a livello di rete (inserimento di zone 30, adeguamento di alcuni rami della rete, etc.), si avrà una variazione delle condizioni di deflusso (redistribuzione del traffico con incremenf/decremenf delle portate veicolari sui rami della rete) che occorre prevedere con idonei algoritmi di simulazione;

43 VALUTAZIONE DI IMPATTO SULLA SICUREZZA STRADALE (Road Safety Impact Assessment) Nel secondo caso (pianificazione a livello di rete) si possono individuare le seguenf fasi disfnte: 3) applicazione delle misure di sicurezza stradale: vengono valutaf gli effeo delle misure per Fpo di strada e per gruppi di utenf stradali. Anche in questo caso, ci si può avvalere dei manuali di sicurezza stradale e della le3eratura tecnica del se3ore;

44 VALUTAZIONE DI IMPATTO SULLA SICUREZZA STRADALE (Road Safety Impact Assessment) Nel secondo caso (pianificazione a livello di rete) si possono individuare le seguenf fasi disfnte: 4) analisi cosf- benefici: in questa fase si prevede la valutazione monetaria degli impao di sicurezza che vengono confrontaf con i cosf delle misure;

45 VALUTAZIONE DI IMPATTO SULLA SICUREZZA STRADALE (Road Safety Impact Assessment) Nel secondo caso (pianificazione a livello di rete) si possono individuare le seguenf fasi disfnte: 5) oomizzazione: le ipotesi di proge3o (misure, funzioni delle strade) vengono modificate con l obieovo di raggiungere l effe3o oomale per la sicurezza o il miglior rapporto cosf/benefici.

46 DIRETTIVA 2008/96/CE PIANIFICAZIONE PROGETTO GESTIONE VALUTAZIONE DI IMPATTO SULLA SICUREZZA STRADALE (Road Safety Impact Assessment ) CONTROLLI DELLA SICUREZZA STRADALE (Road Safety Audit) CLASSIFICAZIONE E GESTIONE DELLA SICUREZZA DELLA RETE STRADALE (Network Safety Management) ISPEZIONI DI SICUREZZA SULLE STRADE ESISTENTI (Road Safety Review) NESSUNA PROCEDURA CORRISPONDENTE ROAD SAFETY AUDIT LINEE GUIDA PER LE ANALISI DI SICUREZZA DELLE STRADE ANNO 2001 PANORAMA NORMATIVO ITALIANO PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE ANNO 1999 PIANI LOCALI DI SICUREZZA ANNO 2001 ROAD SAFETY REVIEW LINEE GUIDA PER LE ANALISI DI SICUREZZA DELLE STRADE ANNO 2001

47 CONCLUSIONI La maggior parte dei criteri sulla gesfone della sicurezza indicaf nella DireOva europea 2008/96/CE non sono in sé delle novità assolute, né si prospe3ano come strumenf in grado di stravolgere l a3uale ordinamento italiano in materia di sicurezza stradale e, in generale, in tema di programmazione, proge3azione e gesfone del patrimonio viario.

48 CONCLUSIONI Buona parte dei contenuf della DireOva cosftuiscono disposizioni ed indirizzi operafvi in tema di sicurezza stradale, cogenf e non, preesistenf in Italia alla DireOva medesima.

49 CONCLUSIONI La DireOva 2008/96/CE, in definifva, non equivale in alcun modo ad un terremoto all interno del panorama tecnico- normafvo italiano per la proge3azione e la gesfone delle strade, ma si pone invece come valore aggiunto e come una sorta di legge quadro sulla sicurezza stradale.

50 GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE!! Do3. Ing. Salvatore Leonardi Dipar5mento di Ingegneria Civile e Ambientale Università degli Studi di Catania E- Mail: sleona@dica.unict.it Tel: Fax:

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