CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA. Bruxelles, 23 maggio 2003 (04.06) (OR. EN) 5062/2/03 REV 2 CORDROGUE 3 COWEB 76
|
|
- Maria Teresa Marini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA Bruxelles, 23 maggio 2003 (04.06) (OR. EN) 5062/2/03 REV 2 CORDROGUE 3 COWEB 76 NOTA del: al: Oggetto: Presidenza del Gruppo orizzontale "Droga" COREPER/Consiglio Progetto di piano d'azione in materia di droga tra l'ue, i paesi dei Balcani occidentali e i paesi candidati (Bulgaria, Romania e Turchia) I. INTRODUZIONE Il Consiglio europeo di Feira del giugno 2000 ha confermato che "il suo obiettivo resta quello della massima integrazione possibile dei paesi della regione nel contesto politico ed economico dell'europa, mediante il processo di stabilizzazione e di associazione, il dialogo politico, la liberalizzazione degli scambi e la cooperazione nel settore della giustizia e degli affari interni. Tutti i paesi interessati sono candidati potenziali all'adesione all'ue. L'Unione sosterrà il processo di stabilizzazione e associazione mediante assistenza tecnica ed economica." Il Consiglio europeo di Laeken del dicembre 2001 ha confermato che "l'unione europea si è adoperata per incoraggiare e aiutare i paesi della regione a proseguire i loro sforzi nell'ambito del processo di stabilizzazione e di associazione. La prospettiva dell'adesione e l'assistenza fornita dall'unione rappresentano elementi chiave per stimolare tale processo, nel rispetto dei diritti dell'uomo, dei principi democratici e delle frontiere internazionalmente riconosciute." 5062/2/03 REV 2 fra/ac/bp 1
2 Il piano d'azione dell'unione europea in materia di droga ( ) invita ad "avvalersi pienamente delle nuove possibilità offerte dal trattato di Amsterdam, in particolare gli articoli relativi a controllo delle droghe, cooperazione di polizia e giudiziaria nonché norme minime comuni nella legislazione (obiettivo generale 7 della strategia)", e auspica inoltre che gli Stati membri promuovano la cooperazione regionale laddove si constatino analoghi problemi connessi alla droga". Alla Conferenza di Londra sulla criminalità organizzata nell'europa sudorientale del 25 novembre 2002, l'ue ed i partner internazionali hanno convenuto una strategia per far fronte alla criminalità organizzata nella regione (la dichiarazione di Londra) ed i paesi della regione si sono impegnati ad operare sulla base di settori di azione prioritaria specifici per ciascun paese. La Conferenza sulla criminalità organizzata nell'europa sudorientale ha posto in evidenza la gravità della minaccia della criminalità organizzata per la stabilità nella regione. Sono stati convenuti impegni e possibili settori di azione per Bosnia-Erzegovina, Albania, ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Croazia e Serbia e Montenegro. Su questa base la Presidenza greca del Consiglio dell'unione europea ha elaborato il piano d'azione in materia di droga tra l'unione europea ed i paesi dei Balcani. I paesi della regione devono ora porre in essere tali impegni per realizzare progressi tangibili nella lotta contro la droga e la criminalità organizzata in generale. II. OBIETTIVO L'obiettivo del progetto di piano d'azione proposto è di creare un quadro coerente per la cooperazione tra l'unione europea, i paesi candidati (Bulgaria, Romania e Turchia) ed i paesi dei Balcani occidentali (paesi aderenti al processo di stabilizzazione e associazione): Albania, ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Serbia e Montenegro, Croazia, Bosnia-Erzegovina ed inoltre di coordinare gli sforzi nel contesto dell'attuazione di vari programmi UE (PHARE, costruzione istituzionale, gemellaggi, CARDS, ecc.), per rafforzare la stabilità e la sicurezza della regione e dell'unione europea. 5062/2/03 REV 2 fra/ac/bp 2
3 Il piano d'azione sostiene e si fonda sul processo varato alla Conferenza di Londra sulla criminalità organizzata nell'europa sudorientale del 25 novembre 2002 e che sottolineava i legami tra varie forme di traffici illeciti lungo la rotta dei Balcani. In linea con i principi dell'ungass e della strategia UE, il piano ha carattere globale e multidisciplinare, e comprende anche la riduzione della domanda e dell'offerta. L'analisi della situazione e delle attività elencate nel piano d'azione si fonda inoltre sulle conclusioni del seminario sul traffico di eroina lungo le rotte dei Balcani svoltosi il febbraio 2003 ad Atene. L'attuale piano d'azione integra il piano d'azione UE-Asia centrale in materia di droga ed azioni condotte dai maggiori donatori nella regione quali il CADAP (Programma d'azione in materia di droga per l'asia centrale), nonché le iniziative della Commissione SCAD (Programma d'azione in materia di droga per il Caucaso meridionale) e BUMAD (Programma di azione in materia di droga per la Bielorussia, l'ucraina e la Moldova). Il piano d'azione dovrebbe condurre ad un rafforzamento delle attività antidroga nella regione mediante il coordinamento delle azioni degli Stati partner, della Commissione, dell'europol, dell'oedt, nonché della SECI e dell'iniziativa per i Mari Adriatico e Ionio. Il piano d'azione è aperto alla cooperazione con i paesi terzi situati lungo le rotte dei Balcani e interessati dal problema del traffico di droga. La cooperazione si fonderà sui seguenti punti: rispetto del diritto internazionale, dei diritti umani e delle libertà fondamentali; principi adottati nella Sessione speciale dell'assemblea generale delle Nazioni Unite sulla droga del giugno 1998, compresa la condivisione delle responsabilità; gli orientamenti contenuti nella strategia dell'unione europea in materia di droga ( ) e nel successivo piano d'azione; gli accordi di stabilizzazione e associazione esistenti tra l'unione europea e gli Stati dei Balcani; 5062/2/03 REV 2 fra/ac/bp 3
4 gli impegni assunti alla Conferenza di Londra sulla criminalità organizzata nell'europa sudorientale e i settori di azione prioritaria per paese individuati dagli Stati della regione; un approccio integrato ed equilibrato che abbia come base il partenariato; il sostegno dell'unione europea per consentire agli Stati dei Balcani di far fronte agli impegni assunti in materia di lotta alle droghe; l'attuazione delle misure di lotta contro le droghe sintetiche, come stabilito nel documento del Consiglio 12452/2/02 CORDROGUE 81 REV 2. la Convenzione Europol e decisione del Consiglio del 13 giugno 2002 che modifica la decisione del Consiglio del 27 marzo 2000 che autorizza il Direttore dell'europol ad avviare negoziati su accordi per lottare in modo efficace contro le forme di criminalità organizzata mediante l'europol con Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, ex Repubblica iugoslava di Macedonia e Serbia e Montenegro. L'Unione europea ed gli Stati dei Balcani ribadiscono che la cooperazione internazionale è essenziale ai fini della lotta contro tutti i traffici illeciti e le attività della criminalità organizzata connesse al traffico di droga nella regione. A tal fine essi compieranno ogni sforzo possibile per favorire la cooperazione dell'unione europea con altre iniziative nella regione (UNODC, processo di stabilizzazione e di associazione, Consiglio d'europa, OSCE, Processo di cooperazione dell'europa sudorientale, Iniziativa dei Mari Adriatico e Ionio, Iniziativa per la cooperazione nell'europa sudorientale/seci, Centro Vlora per la lotta ai traffici illeciti, ecc.), con la partecipazione dell'europol e dell'oedt, nell'ambito delle rispettive competenze. L'assistenza ai paesi partner sarà fornita a livello nazionale, subnazionale, regionale e subregionale, in particolare nello sviluppo di politiche e nella creazione di istituzioni che consentiranno loro di migliorare le capacità di far fronte al problema della droga. Le attività saranno coordinate con altri programmi ed organismi UE (Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, Europol, Eurojust, Rete giudiziaria europea, Commissione europea, rete europea di prevenzione della criminalità, ecc.) e tenendo conto degli impegni assunti nella dichiarazione di Londra e dei settori specifici di azione prioritaria. 5062/2/03 REV 2 fra/ac/bp 4
5 III. PANORAMICA DELLA SITUAZIONE a) L'eroina costituisce una notevole minaccia per l'europa La regione dei Balcani è la principale via di transito del traffico di droga dai paesi di origine dell'asia centrale verso i paesi dell'unione europea. Il 90 95% dell'eroina arriva in Europa dall'afganistan. La produzione in Afganistan è oggi tornata ai livelli del 1995, pari a tonnellate. Tuttavia non esiste più una sola rotta balcanica, che un tempo tracciava una linea retta dalla Turchia verso la Germania, i Paesi Bassi o l'italia, ma esistono varie rotte alternative. b) I paesi dell'asia centrale svolgono un ruolo particolarmente importante nei movimenti di eroina ed oppio verso l'unione europea. Il ruolo centrale di tali paesi si spiega considerando la vicinanza dell'afganistan e di altri paesi produttori di oppio nell'asia sudoccidentale ed il fatto che taluni paesi dell'asia centrale sono anch'essi produttori tradizionali o potenziali di oppio. L'incapacità di intervenire contro la coltivazione di oppio e il traffico di droga nell'asia centrarle costituirebbe una grave minaccia alla sicurezza e alla ricostruzione in Afganistan. La situazione della droga in Afganistan e nei paesi limitrofi rischia di ripercuotessi negativamente sulla stabilità regionale e globale. Il principale paese di origine è l'afganistan ed il recente aumento della produzione desta gravi preoccupazioni. Il Regno Unito è al primo posto nel settore della droga per quanto riguarda la gli sforzi di ricostruzione della comunità internazionale in tale paese. c) Il consumo nei paesi dei Balcani è in aumento, soprattutto per quanto riguarda le droghe sintetiche. d) Le organizzazioni del narcotraffico, che spesso sono impegnate anche in alti settori di attività criminali, quali la tratta di esseri umani ed il contrabbando, hanno grande flessibilità. Esse adeguano le loro rotte ai cambiamenti delle circostanze politiche, di applicazione della legge ed economiche. e) La corruzione incoraggia la produzione ed il traffico di droghe illegali e, se a ciò si aggiunge la debolezza dei sistemi giudiziari e l'inosservanza della legge, contrasta uno sviluppo economico sostenibile nella regione. 5062/2/03 REV 2 fra/ac/bp 5
6 IV. ATTIVITÀ A. Pianificazione strategica Un esame a livello internazionale, regionale e nazionale è vitale per garantire che tutti gli aspetti del problema siano presi in considerazione e che le risorse, sia nazionali, sia provenienti da fonti esterne pubbliche e private, siano correttamente mirate verso i settori di attività prioritari. È necessario un approccio strutturato, che chiami tutti i partecipanti a cooperare attivamente ed eviti sovrapposizioni degli sforzi. Le Nazioni Unite hanno un ruolo particolarmente importante da svolgere, in particolare l'ufficio delle Nazioni Unite per la lotta contro la droga e il crimine. Le azioni ai sensi del presente piano d'azione includono, se necessario, un sostegno: per assistere gli organismi governativi, in coordinamento con altri attori, nell'elaborazione e nell'attuazione di piani guida strategici nazionali e di piani d'azione per lo sviluppo in concreto di progetti e azioni; per assistere i governi nella creazione di organi di coordinamento orizzontali in materia di droghe; per assistere gli organismi governativi, in coordinamento con altri attori nella regione, nell'elaborazione e l'attuazione di una strategia regionale globale; per operare insieme a tutte le parti interessate allo scopo di garantire la coerenza e la complementarità, in modo che le azioni siano attuate in modo efficace e senza sovrapposizioni; per assistere i paesi dei Balcani occidentali nella creazione di una rete di punti di contatto simili a quelli nel quadro della REITOX in ambito OEDT; per porre in essere le azioni e le priorità convenute alla Conferenza di Londra sulla criminalità organizzata nell'europa sudorientale del 25 novembre per realizzare periodicamente valutazioni sulla base di criteri chiari. B. Consolidamento legislativo e istituzionale La dichiarazione UNGASS, insieme all'acquis dell'unione europea nella lotta contro le droghe per quanto riguarda sia la legislazione sia gli strumenti operativi e le azioni, devono costituire la base su cui poggia il piano d'azione. 5062/2/03 REV 2 fra/ac/bp 6
7 Un sistema giuridico efficace tutela i singoli cittadini e definisce cosa s'intende per attività criminale. Esso stabilisce procedure di esecuzione, definisce i poteri e i limiti delle autorità incaricate dell'applicazione della legge e costituisce la base dei procedimenti penali. Muovendo dalla legislazione, le istituzioni appropriate che sono attive, o potrebbero svolgere un ruolo nell'affrontare il problema della droga, possono beneficiare dell'esperienza maturata nell'ambito dell'unione europea. È importantissimo definire, tramite norme di legge e procedure operative, il ruolo delle autorità incaricate dell'applicazione della legge interessate, cosicché esse diventino complementari e lavorino efficacemente insieme; altrettanto importante è l'esistenza di un quadro legislativo che consenta a tali autorità di collaborare oltre frontiera, come nel caso delle consegne controllate. Inoltre, le politiche in materia di condanne dovrebbero operare una distinzione tra coloro che hanno commesso gravi reati e tossicodipendenti, che possono aver bisogno più di un'assistenza medica che di una condanna penale. Le attività potrebbero includere: assistenza al fine di portare la legislazione ai livelli dell'ue e di attuare tale legislazione; assistenza nell'attuazione delle pertinenti convenzioni dell'onu, compresa la Convenzione dell'onu contro la criminalità organizzata transnazionale; sostegno ai sistemi giudiziari per i problemi attinenti alla droga, per esempio migliorando la loro organizzazione e offrendo una formazione a magistrati e giudici e garantendo, tra l'altro, il rispetto dei diritti umani; assistenza per gli sforzi di sensibilizzazione ed attivazione della società civile e in materia di prevenzione e lotta alla droga; sostegno alla prevenzione della tossicomania, la protezione sociale, la riabilitazione dei tossicodipendenti, la riduzione dei rischi; programmi per rafforzare l'integrità del personale giudiziario, incaricato dell'applicazione della legge e governativo. Sviluppare ed attuare piani nazionali anticorruzione, in connessione con il traffico di droga; creare entità indipendenti che compiano indagini sui giudici ed i pubblici ministeri sospettati di attività criminali; sviluppo di una rete di cooperazione giudiziaria. 5062/2/03 REV 2 fra/ac/bp 7
8 C. Applicazione della legge e cooperazione giudiziaria La cooperazione tra l'unione europea e gli Stati dei Balcani nel settore dell'applicazione della legge e della cooperazione giudiziaria dovrà essere conforme agli standard e alle norme ONU in materia di giustizia penale, in particolare: la Convenzione contro il traffico illecito di stupefacenti e sostanze psicotrope (Convenzione di Vienna del 1988) e le misure per promuovere la cooperazione giudiziaria (estradizione, assistenza giudiziaria reciproca, trasferimento dei processi, formazione ed altre forme di cooperazione, consegne controllate, ecc.), adottate dalla sessione speciale dell'assemblea generale delle Nazioni Unite (UNGASS). Le autorità incaricate dell'applicazione della legge sono in prima linea nella lotta alla produzione e al traffico di droga. Inoltre, esse sono spesso il primo punto di contatto tra tossicodipendenti e organismi ufficiali. L'efficacia delle autorità incaricate dell'applicazione della legge, insieme al sostegno dei laboratori di polizia scientifica, è cruciale per la lotta agli aspetti criminali legati alla droga. Il sistema giudiziario nei paesi della regione deve adottare un'impostazione coerente verso i contravventori, in modo che il livello delle sanzioni non influisca negativamente sugli sforzi contro il traffico e i reati connessi, creando collegamenti deboli all'interno dei paesi e tra di essi. In tale contesto i partner prenderanno in esame: il sostegno a progetti operativi volti a combattere la fornitura di droghe e lo smantellamento di organizzazioni criminali coinvolte nel narcotraffico; il sostegno per l'ammodernamento delle autorità incaricate dell'applicazione della legge e dei loro metodi operativi (analisi strategica ed operativa delle informazioni, analisi del rischio, procedure investigative, raccolta, analisi, scambio, diffusione ed utilizzazione delle informazioni, promozione di un modello statistico uniforme per i sequestri di droga); il sostegno al miglioramento delle misure di sicurezza transfrontaliera, compresa una strategia integrata di gestione delle frontiere al livello degli aeroporti, porti, ferrovie, strade, con particolare riguardo alle strozzature nei trasporti, mediante progetti e programmi; 5062/2/03 REV 2 fra/ac/bp 8
9 la promozione della cooperazione interregionale tra le autorità incaricate dell'applicazione della legge, compreso lo scambio di informazioni e di cooperazione operativa; il potenziamento dello scambio di informazioni tra le autorità incaricate dell'applicazione della legge nell'unione europea e nei Balcani; il sostegno all'ammodernamento, promozione della cooperazione e scambio di informazioni tra i laboratori di polizia scientifica dell'ue e dei paesi dei Balcani occidentali (paesi aderenti al processo di stabilizzazione e di associazione) e dei paesi candidati (Bulgaria, Romania e Turchia); lo sviluppo di una rete di informazione e scambio in materia di droghe tra le Agenzie europee, segnatamente l'europol e Eurojust, e le agenzie locali coinvolte nella lotta contro il narcotraffico; l'organizzazione di operazioni congiunte di alto profilo per lottare contro il traffico di droga lungo le rotte dei Balcani nella regione, utilizzando appieno l'europol ed altre iniziative regionali, ove giuridicamente possibile; l'incentivazione e la facilitazione della cooperazione tra agenzie (polizia, dogane, giustizia); la promozione del ricorso alla tecnica della "consegna controllata" e di altri metodi investigativi particolari, l'eventuale introduzione di norme legislative nazionali e la promozione della formazione e del sostegno agli organismi incaricati dell'applicazione della legge e degli organi giudiziari; il sostegno ad azioni decisive contro singoli individui e bande criminali, compreso il sequestro di beni, e sezioni specializzate dei tribunali incaricate di trattare cause connesse alla droga e ad altri reati gravi; lo sviluppo di una rete di cooperazione giudiziaria; lo sviluppo di punti di contatto a livello nazionale per l'applicazione della legge in materia di droga, comprese unità di coordinamento sulla droga e la creazione di centri nazionali per la documentazione, l'informazione e la comunicazione sulle droghe; lo sviluppo di un sistema di scambio di informazioni relativo alle nuove droghe sintetiche nei Balcani occidentali (paesi aderenti al processo di stabilizzazione e di associazione) e dei paesi candidati (Bulgaria, Romania e Turchia), analogamente a quanto realizzato ai sensi dell'azione comune del 16 giugno 1997 sulle droghe sintetiche. 5062/2/03 REV 2 fra/ac/bp 9
10 D. Controllo dei precursori e dei prodotti chimici essenziali Tutte le misure elaborate nell'ambito del presente piano d'azione devono essere conformi all'articolo 12 della Convenzione di Vienna del 1988 e alle misure introdotte dalla dichiarazione politica dell'ungass. Ai fini della loro attuazione svolge un ruolo specifico il Consiglio internazionale per il controllo dei narcotici (INCB). Per la loro stessa natura, i precursori sono difficilmente controllabili, in quanto la maggior parte di essi è richiesta per usi legittimi e diffusi. L'assistenza giuridica e tecnica offerta dall'unione europea, in particolare nel quadro del programma PHARE, è molto utile per i paesi dei Balcani. I servizi doganali, insieme ai servizi preposti al rilascio delle licenze e alla polizia, svolgono un ruolo importante nella lotta alla diversione dei precursori: garantendo un adeguato controllo preventivo delle spedizioni di precursori prima che esse lascino il loro territorio doganale; raccogliendo e analizzando informazioni per creare una "intelligence" e anticipare in tal modo le tendenze diversive; mettendo in comune l'informazione a livello nazionale, regionale e internazionale. incoraggiando e fornendo assistenza ai paesi dei Balcani ai fini della conclusione di MI con l'industria chimica, al fine di prevenire la diversione dei precursori chimici verso la fabbricazione illecita di droghe e sostanze psicotrope, insieme all'individuazione di partite sospette; elaborando un elenco di autorità competenti ed una rete di persone responsabili del controllo dei precursori, da tenere costantemente aggiornata. Si potrebbe offrire un sostegno per le seguenti finalità: offrire una formazione ai funzionari degli Stati dei Balcani responsabili del controllo dei precursori nei settori amministrativo e dell'applicazione della legge. Tale formazione, preferibilmente accompagnata da una legislazione appropriata, dovrebbe comprendere in particolare un'assistenza in fatto di normativa sul controllo dei precursori e di tecniche di polizia scientifica volta alla lotta della diversione dei precursori (il ruolo dell'europol potrebbe essere particolarmente rilevante); 5062/2/03 REV 2 fra/ac/bp 10
11 rafforzare i sistemi nazionali e regionali di controllo dei precursori, principalmente per quanto riguarda l'informazione, come i meccanismi per valutare la capacità produttiva per quanto riguarda le sostanze controllate, le quantità effettivamente prodotte e le esigenze delle industrie che ne fanno uso legittimo; promuovere lo scambio di informazioni e l'ulteriore sviluppo di sistemi di sorveglianza e di indagine sulle forme di diversione, mettendo un accento particolare sulle attività elaborate da organismi regionali; promuovere lo scambio di esperienze pratiche nel campo del controllo dei precursori, allo scopo di agevolare una più efficace cooperazione a livello sia regionale che con l'ue; fornire consulenze sui meccanismi legali e operativi di sorveglianza per evitare la diversione e il traffico di precursori; sostenere le autorità incaricate dell'applicazione della legge nell'adempimento delle loro funzioni. E. Riciclaggio di denaro Si potrebbero prevedere le seguenti misure concrete: sostegno ad azioni di lotta al riciclaggio di denaro ad all'individuazione, congelamento, sequestro e confisca dei proventi della produzione, distribuzione e traffico di droga; impegno ad alto livello per combattere il riciclaggio di denaro in particolare per quanto riguarda gli impegni assunti alla conferenza di Londra del 25 novembre 2002; attuazione delle raccomandazioni del GAFI (Gruppo di azione finanziaria internazionale sul riciclaggio dei capitali) e della normativa CE vigente, assistenza nell'elaborazione della normativa ed istituzione di Unità di informazione finanziaria (UIF); attuazione delle raccomandazioni risultanti dalle valutazioni di "Moneyval" sul riciclaggio di denaro nel quadro del Consiglio d'europa; offerta di un'adeguata formazione ai settori pubblico, bancario e finanziario; organizzazione di seminari con l'assistenza dell'europol sull'analisi finanziaria, l'analisi delle transazioni finanziarie ed il riciclaggio di denaro. 5062/2/03 REV 2 fra/ac/bp 11
12 F. Riduzione della domanda Il mercato internazionale delle droghe illegali è condizionato dalla domanda. Tutti i programmi e le azioni nel quadro dell'attuale piano d'azione si fonderanno sulla Dichiarazione sui principi guida per la riduzione della domanda di droga adottata dall'ungass oltre che sul piano d'azione corrispondente. L'esperienza dell'ue e degli Stati membri nel settore della riduzione della domanda, nonché l'analisi e le esperienze dell'oedt e gli obiettivi stabiliti nel piano d'azione in materia di droga ( ) potranno inoltre essere utilizzati come valida base di cooperazione e come fonte di ispirazione. Occorre riservare un'attenzione particolare al problema delle droghe sintetiche, dell'eroina, della cocaina e della cocaina crack. La forma e la portata della tossicodipendenza hanno raggiunto nuovi strati della popolazione. Ciò vale in particolare per i giovani e per la popolazione urbana. La crescita della domanda è in gran parte collegata alla mancanza di istruzione e di sviluppo economico, oltre che a carenze sociali ed alla trasmissione errata di certi modelli di vita. Per contrastare l'aumento della domanda occorre affrontare diversamente le sue cause: politiche sociali fautrici di attività alternative, misure educative mirate ai giovani e ai soggetti particolarmente vulnerabili e, non ultimo, attività che contrastino le pressioni sociali verso la tossicomania. I fornitori e i trafficanti creano anch'essi domanda, non ultimo pagando in natura le persone implicate nello spaccio e nella distribuzione, aumentando così la pressione per vendere a livello locale i loro prodotti illeciti. Lo sviluppo economico e sociale, che sia o non sia finalizzato specificamente alla riduzione della domanda di droghe, può avere un notevole impatto su tale domanda. Tra le azioni specifiche ai sensi del presente piano d'azione potrebbero figurare: il sostegno alle azioni di riduzione della domanda, mirate sulle popolazioni ad alto rischio, (Rom, detenuti tossicodipendenti, ecc.); sostegno alla riduzione dei rischi; scambio di informazioni sugli indicatori dell'uso e dell'abuso di droghe, nonché del loro impatto sulla salute e la società; 5062/2/03 REV 2 fra/ac/bp 12
13 iniziative bilaterali e multilaterali volte a ridurre la domanda e l'offerta di droghe sintetiche, sia all'interno dell'ue sia nei paesi dei Balcani occidentali (paesi aderenti al processo di stabilizzazione e di associazione) e nei paesi candidati (Bulgaria, Romania e Turchia); sostegno ai programmi di prevenzione; scambio di informazioni sui programmi di intervento rapido e di prevenzione mediante i canali esistenti, ad esempio mediante l'oedt e la rete REITOX; creazione di centri di riabilitazione per i tossicodipendenti. G. Condivisione delle migliori pratiche Occorre inoltre promuovere lo scambio di esperienze, di conoscenze e di pratiche raccolte in entrambe le regioni sulla riduzione della domanda e dell'offerta. H. Finanziamento e azioni di follow-up Gli Stati membri e la Commissione europea considerano il finanziamento di progetti attinenti alla droga come una priorità nei loro sforzi di cooperazione. Il finanziamento delle iniziative ivi contenute proverrà dai programmi di cooperazione bilaterale, dal programma CARDS dell'unione europea e da altre linee di bilancio. Ogni anno i partner convengono sulle priorità del piano d'azione sulla base di una valutazione della cooperazione e della situazione nella regione. 5062/2/03 REV 2 fra/ac/bp 13
DICHIARAZIONE CONGIUNTA FRA IL MINISTRO DELLA SOLIDARIETA SOCIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
DICHIARAZIONE CONGIUNTA FRA IL MINISTRO DELLA SOLIDARIETA SOCIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA ed IL MINISTRO DEL LAVORO, DELLA FAMIGLIA E DELLE PARI OPPORTUNITA DELLA ROMANIA IN MATERIA DI PROMOZIONE DELL
Dettagli«DIRITTI, UGUAGLIANZA E CITTADINANZA 2014-2020 ( 439.473.000)
«DIRITTI, UGUAGLIANZA E CITTADINANZA 2014-2020 ( 439.473.000) COME NASCE? Il programma subentra a tre programmi che sono stati operativi nel periodo 2007-2013, ovvero i programmi specifici Daphne III e
Dettaglidella manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.
L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono
DettagliREGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione
REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,
DettagliPOLITICA DI COESIONE 2014-2020
INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo
DettagliMisure restrittive dell'ue
SCHEDA INFORMATIVA Bruxelles, 29 aprile 2014 Misure restrittive dell'ue Le sanzioni sono uno degli strumenti dell'ue per promuovere gli obiettivi della politica estera e di sicurezza comune (PESC): pace,
Dettaglivisto il trattato sul funzionamento dell Unione europea,
17.11.2012 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 320/3 REGOLAMENTO (UE) N. 1077/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per la supervisione da parte delle
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo
DettagliDECISIONE N.756 PROGRAMMA DI LAVORO DELL OSCE PER IL 2007 SULLA PREVENZIONE E LA LOTTA AL TERRORISMO
PC.DEC/756 Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa Consiglio permanente ITALIANO Originale: INGLESE 641 a Seduta plenaria Giornale PC N.641, punto 2 dell ordine del giorno DECISIONE
DettagliLegge 26 febbraio 1987, n. 49. Nuova disciplina della cooperazione dell'italia con i Paesi in via di sviluppo 1. Art.1. Finalità.
Legge 26 febbraio 1987, n. 49 Nuova disciplina della cooperazione dell'italia con i Paesi in via di sviluppo 1. (Pubblicata nella Gazz. Uff. 28 febbraio 1987, n. 49, S.O.) Art.1. Finalità. 1. La cooperazione
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
Dettagli(Avvisi) PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI COMMISSIONE EUROPEA
C 333/12 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 10.12.2010 V (Avvisi) PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI COMMISSIONE EUROPEA Invito a presentare proposte EAC/57/10 Programma «Gioventù in azione» 2007-2013 (2010/C
DettagliMeccanismo di monitoraggio. Convenzione del Consiglio d Europa sulla lotta contro la tratta degli esseri umani
Meccanismo di monitoraggio Convenzione del Consiglio d Europa sulla lotta contro la tratta degli esseri umani Obiettivi della Convenzione La Convenzione del Consiglio d Europa sulla lotta contro la tratta
DettagliSettore: Giovani Nome bando: Programma gioventù in azione Destinatari:
Settore: Giovani Nome bando: Programma gioventù in azione Destinatari: organizzazioni senza scopo di lucro o non governative. organismi pubblici locali e/o regionali. gruppi giovanili informali. enti attivi
DettagliEuropa per i cittadini 2007-2013
Europa per i cittadini 2007-2013 Il Programma ha come scopo primario la promozione della cittadinanza europea attiva, ovvero il coinvolgimento diretto dei cittadini e delle organizzazioni della società
DettagliCONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1
Convenzione 187 CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio
DettagliANALISI TECNICO-NORMATIVA
ANALISI TECNICO-NORMATIVA PARTE 1. ASPETTI TECNICO-NORMATIVI DI DIRITTO INTERNO. 1) Obiettivi e necessità dell'intervento normativo. Coerenza con il programma di governo. L Accordo, in piena coerenza con
DettagliEUROPA CREATIVA (2014-2020) Sottoprogramma Cultura. Invito a presentare proposte
EUROPA CREATIVA (2014-2020) Sottoprogramma Cultura Invito a presentare proposte EACEA 29/2015 : Sostegno a favore di progetti di cooperazione europei Attuazione del regime del sottoprogramma Cultura Europa
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
DettagliProtocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus)
Protocollo d intesa tra Regione Toscana e Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Consolidamento e sviluppo della collaborazione per attività cooperazione internazionale nel settore dell'accesso
DettagliIL DIRETTORIO DELLA BANCA D ITALIA
REGOLAMENTO DEL 18 LUGLIO 2014 Regolamento per l organizzazione e il funzionamento della Unità di Informazione Finanziaria per l Italia (UIF), ai sensi dell art. 6, comma 2, del d.lgs. 21 novembre 2007,
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA TRA ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI D ITALIA (ANCI) REGIONE CAMPANIA E TEMPI MODERNI SpA AGENZIA PER IL LAVORO
PROTOCOLLO D'INTESA TRA ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI D ITALIA (ANCI) REGIONE CAMPANIA E TEMPI MODERNI SpA AGENZIA PER IL LAVORO Premesso che l ANCI, in base alle previsioni dell art.1 del suo Statuto,
Dettagliagevolare e accelerare lo scambio di informazioni e fornire assistenza nelle indagini.
DISEGNO DI LEGGE RECANTE RATIFICA ED ESECUZIONE DELL ACCORDO DI COOPERAZIONE TRA LA COMUNITÀ EUROPEA E I SUOI STATI MEMBRI DA UN LATO, E LA CONFEDERAZIONE SVIZZERA, DALL ALTRO, PER LOTTARE CONTRO LA FRODE
DettagliIII.2 Condizioni finanziarie e contrattuali specifiche relative al finanziamento di progetti
RETTIFICA della guida al programma "Europa per i cittadini" CAPITOLO I INTRODUZIONE I.4 Temi prioritari del Programma "Europa per i cittadini" I temi permanenti (pagina 6-8) sono sostituiti da: Priorità
DettagliSTATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ
STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ Introduzione Il sito www.encj.net è il sito internet della Rete Europea dei Consigli di Giustizia (ENCJ). È stato stilato uno statuto redazionale al fine di regolare
DettagliCONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1
Convenzione 161 CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio di Amministrazione dell Ufficio Internazionale
DettagliLa Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)
SCHEDA 8 La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) Verona, Italia, 5-9 luglio 2000 LA SFIDA DI VERONA Investire in salute significa promuoverne
DettagliLe istituzioni politiche dell Unione europea. Le funzioni delle istituzioni politiche CONSIGLIO EUROPEO
Le istituzioni politiche dell Unione europea Le funzioni delle istituzioni politiche Riflettono il loro carattere rappresentativo delle istanze che coesistono nell UE Il centro nevralgico dell Unione europea
DettagliLe delegazioni troveranno in allegato la versione finale delle conclusioni del Consiglio EPSCO adottate il 3 Ottobre 2011.
CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA Bruxelles, 3 Ottobre 2011 14552/11 SOC 804 JEUN 53 CULT 66 NOTA Da : Il Segretariato Generale del Consiglio a : Le Delegazioni N. doc. prec.: 14061/1/11 REV 1 SOC 759 JEUN
DettagliDICHIARAZIONE RIGUARDANTE GLI SCOPI E GLI OBBIETTIVI DELL ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE DEL LAVORO
DICHIARAZIONE RIGUARDANTE GLI SCOPI E GLI OBBIETTIVI DELL ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE DEL LAVORO adottata dalla Conferenza internazionale del Lavoro nella sua Ventiseiesima Sessione Filadelfia, 10 maggio
DettagliMOBILITA SANITARIA IN AMBITO UE DIRETTIVA 2011/24/UE DGPROGS 1
MOBILITA SANITARIA IN AMBITO UE DIRETTIVA 2011/24/UE DGPROGS 1 Atto Entrata in vigore Termine ultimo per il recepimento negli Stati Gazzetta ufficiale Direttiva 2011/24/UE 24.4.2011 25.10.2013 GU L 88,
Dettagli92/241/CEE: Raccomandazione del Consiglio, del 31 marzo 1992, sulla custodia dei bambini
92/241/CEE: Raccomandazione del Consiglio, del 31 marzo 1992, sulla custodia dei bambini Gazzetta ufficiale n. L 123 del 08/05/1992 pag. 0016-0018 RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO del 31 marzo 1992 sulla
DettagliCODICE ETICO Approvato dai membri del CDA a ottobre 2011
CODICE ETICO Approvato dai membri del CDA a ottobre 2011 2 Premessa Con il la Belli S.r.l. vuole creare una sorta di carta dei diritti e doveri morali che definiscono la responsabilità etico-sociale di
DettagliPiano di Sviluppo Competenze
Piano di Sviluppo Competenze La proprietà e i diritti d'autore di questo documento e dei suoi allegati appartengono a RES. Le informazioni in esso contenute sono strettamente confidenziali. Il documento,
DettagliComune di Padova REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA PACE, DEI DIRITTI UMANI E DELLA SOLIDARIETA'
Comune di Padova REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA PACE, DEI DIRITTI UMANI E DELLA SOLIDARIETA' Approvato con deliberazione consiliare n. 51 del 20 maggio 1996 Modificato con deliberazione
DettagliDate di vigenza che interessano il documento:
Documento vigente Date di vigenza che interessano il documento: 01/03/2007 entrata in vigore Regione Umbria LEGGE REGIONALE 6 Febbraio 2007, n. 3 Diffusione del commercio equo e solidale in Umbria. Pubblicazione:
DettagliMinistero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA)
PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA) "Rafforzare il rapporto tra
Dettagli(1) Pubblicata nella G.U.C.E. 20 giugno 2002, n. L 162. Entrata in vigore il 20 giugno 2002.
Dec. 2002/465/GAI del 13 giugno 2002 (1). Decisione quadro del Consiglio relativa alle squadre investigative comuni. (1) Pubblicata nella G.U.C.E. 20 giugno 2002, n. L 162. Entrata in vigore il 20 giugno
DettagliVuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.
MASTER si propone come facilitatore nella costruzione e pianificazione di strategie di medio e lungo termine necessarie ad interagire con gli scenari economici e sociali ad elevato dinamismo. Vuole rappresentare
DettagliApprofondimento su Schengen
Approfondimento su Schengen INFORMAZIONI SUL DIRITTO COMUNITARIO INTRODUZIONE Le disposizioni dell accordo di Schengen prevedono l abolizione dei controlli alle frontiere interne degli Stati membri facenti
DettagliModelli ex d.lgs. 231/01 e Modelli di prevenzione della corruzione ex L. 190/2012. Massimo Malena & Associati 20 maggio 2015
Modelli ex d.lgs. 21/01 e Modelli di prevenzione della corruzione ex L. 190/2012 Massimo Malena & Associati 20 maggio 2015 L impatto immediato e diretto della L. 190/2012 sul d.lgs. 21/01 La Legge 190
Dettagli(Atti non legislativi) REGOLAMENTI
14.3.2014 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 74/1 II (Atti non legislativi) REGOLAMENTI REGOLAMENTO DELEGATO (UE) N. 240/2014 DELLA COMMISSIONE del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta
DettagliDisposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici
Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici DISEGNO DI LEGGE Art. 1. (Obiettivi e finalità) 1. La Repubblica riconosce e tutela il diritto di ogni persona ad accedere
DettagliIl D.lgs. 231/2007 in materia di antiriciclaggio, tra novità legislative, ruolo degli Organi e delle Autorità di Vigilanza ed impianto sanzionatorio
Il D.lgs. 231/2007 in materia di antiriciclaggio, tra novità legislative, ruolo degli Organi e delle Autorità di Vigilanza ed impianto sanzionatorio 1 La normativa Il D. lgs. 231/07 ha dato attuazione
DettagliNewsletter: Maggio Luglio 2014
Newsletter: Maggio Luglio 2014 ORDINE EUROPEO DI INDAGINE PENALE Direttiva 2014/41/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 3 aprile 2014 relativa all ordine europeo di indagine penale, pubblicata
DettagliElementi di progettazione europea Le diverse tipologie di finanziamento europeo e le loro caratteristiche
Elementi di progettazione europea Le diverse tipologie di finanziamento europeo e le loro caratteristiche Antonella Buja Coordinatrice Progetto Europa - Europe Direct - Comune di Modena Le diverse tipologie
DettagliPROGRESS 2007-2013 PROGRAMMA COMUNITARIO PER L OCCUPAZIONE E LA SOLIDARIETA SOCIALE
PROGRESS 2007-2013 PROGRAMMA COMUNITARIO PER L OCCUPAZIONE E LA SOLIDARIETA SOCIALE Davide Bonagurio DG Occupazione, Affari Sociali e Pari Opportunità Unità Italia, Malta e Romania IL CONTESTO POLITICO
DettagliProgramma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Azioni da adottare per il coinvolgimento del partenariato
D I R E Z I O N E R E G I O N A L E A G R I C O L T U R A E S V I L U P P O R U R A L E, C A C C I A E P E S C A Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Programma di Sviluppo Rurale
DettagliPOLITICA DI COESIONE 2014-2020
SVILUPPO LOCALE DI TIPO PARTECIPATIVO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A ottobre 2011, la Commissione europea ha adottato alcune proposte legislative per la politica di coesione 2014-2020 La presente scheda
DettagliAlbania, Croazia, Danimarca, * El Salvador, Israele, Perù, Filippine, Tailandia, Ucraina e Stati Uniti: bozza di risoluzione revisionata
Nazioni Unite Consiglio Economico e Sociale Rivisto E/CN.7/2012/L.8/Rev.1 Distribuzione Limitata 15 marzo 2012 Commissione stupefacenti 55ª sessione Vienna, 12-16 marzo 2012 Punto 6 (a) dell agenda Attuazione
DettagliLa violenza sulle donne è una violazione dei Diritti Umani come stabilito, per la prima volta nel 1992 dalla Raccomandazione n.
Piano d azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere Sala Polifunzionale Presidenza del Consiglio dei Ministri Roma, 7 maggio 2015 Il Piano attua la Convenzione sulla prevenzione e la lotta
DettagliCompetitività del Sistema: Ricerca, innovazione e creatività. Regione Lombardia - Delegazione di Bruxelles
Competitività del Sistema: Ricerca, innovazione e creatività Regione Lombardia - Delegazione di Bruxelles Spesa per ricerca e sviluppo in percentuale del PIL, 2006 3,0% 3,3% 2,6% 1,8% 1,3% UE Obiettivo
DettagliLegge accesso disabili agli strumenti informatici
Legge accesso disabili agli strumenti informatici da Newsletter Giuridica: Numero 81-26 gennaio 2004 Pubblicata sulla Gazzetta la Legge in materia di accesso dei disabili agli strumenti informatici, approvata
DettagliAnno Europeo dei. Rita Sassu Europe for Citizens Point
Anno Europeo dei Cittadini 2013 Rita Sassu Europe for Citizens Point Base giuridica Decisione n. 1093/2012/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 21 novembre 2012 Basata sulla Proposta della Commissione
DettagliDISEGNO DI LEGGE: Delega al Governo per la riforma della disciplina della cooperazione dell'italia con i Paesi in via di sviluppo.
DISEGNO DI LEGGE: Delega al Governo per la riforma della disciplina della cooperazione dell'italia con i Paesi in via di sviluppo. Consiglio dei Ministri: 05/04/2007 Proponenti: Esteri ART. 1 (Finalità
DettagliFinanziamenti per i gemellaggi Lecce, 14 ottobre 2011. Dott.ssa Rita Sassu ECP Europe for Citizens Point
Finanziamenti per i gemellaggi Lecce, 14 ottobre 2011 Dott.ssa Rita Sassu ECP Europe for Citizens Point Come preparare un buon progetto Idoneità dell applicant e dei parnter Validità della rete di partenariato
DettagliORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI BASSANO DEL GRAPPA
ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI BASSANO DEL GRAPPA Allegato C) alla delibera dell 1/02/2016 PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE IN MATERIA DI ANTICORRUZIONE
DettagliLa salute e la sicurezza sul lavoro riguardano tutti. Un bene per te. Un bene per l azienda.
La salute e la sicurezza sul lavoro riguardano tutti. Un bene per te. Un bene per l azienda. Ambienti di lavoro sani e sicuri Lavoriamo insieme per la prevenzione dei rischi www.healthy-workplaces.eu INVITO
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliPiani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali
Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi
DettagliRACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI
CONSIGLIO D EUROPA RACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI (adottata dal Comitato dei Ministri
DettagliIL RUOLO DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE NELLA LOTTA CONTRO LA VIOLENZA SESSUALE CONTRO I BAMBINI
CONFERENZA INTERNAZIONALE IL RUOLO DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE NELLA LOTTA CONTRO LA VIOLENZA SESSUALE CONTRO I BAMBINI Roma, 29-30 novembre 2012 Sala delle Conferenze Internazionali P.le della Farnesina,
DettagliRUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
DettagliProgramma volto a migliorare la competitività delle imprese e in particolare delle PMI (2014-2020) (COSME)
Programma volto a migliorare la competitività delle imprese e in particolare delle PMI (2014-2020) (COSME) Obiettivo Il passaggio dalla programmazione 2007-13 a quella 2014-2020 porterà molti cambiamenti
DettagliNORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI
NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI Art. 1 (Finalità e oggetto della legge) 1. La presente legge, nel rispetto del decreto legislativo 2 febbraio 2006,
DettagliL Assemblea Generale,
Dichiarazione delle Nazioni Unite sull educazione e la formazione ai diritti umani. Adottata il 23 marzo 2011 dal Consiglio diritti umani, con Risoluzione 16/1 L Assemblea Generale, 165 Riaffermando gli
DettagliORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE DEL LAVORO TTMLM/2013/14. Riunione Tecnica Tripartita sulla Migrazione per Lavoro
Conclusioni 1 La Riunione Tecnica Tripartita sulla migrazione per lavoro, ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE DEL LAVORO Riunione Tecnica Tripartita sulla Migrazione per Lavoro TTMLM/2013/14 Ginevra, 4-8 novembre
DettagliPROPOSTA DI LEGGE REGIONALE DI INIZIATIVA POPOLARE DELLA CISL PUGLIA SICUREZZA QUALITÀ E BENESSERE LAVORATIVO
PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE DI INIZIATIVA POPOLARE DELLA CISL PUGLIA SICUREZZA QUALITÀ E BENESSERE LAVORATIVO 1 OGGI IL LAVORO ANCORA UCCIDE 2 AL FINE DI SVILUPPARE IN PUGLIA UN APPROCCIO NUOVO AL PROBLEMA
DettagliDICHIARAZIONE DELLA FRANCIA
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 17 aprile 2015 (OR. fr) Fascicolo interistituzionale: 2013/0025 (COD) 7768/15 ADD 1 REV 1 NOTA PUNTO "I/A" Origine: Destinatario: Oggetto: Segretariato generale
DettagliInvestire nell azione per il clima, investire in LIFE
Investire nell azione per il clima, investire in LIFE UNA PANORAMICA DEL NUOVO SOTTOPROGRAMMA LIFE AZIONE PER IL CLIMA 2014-2020 istock Azione per il clima Cos è il nuovo sottoprogramma LIFE Azione per
DettagliS i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i
S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p
DettagliPROTOCOLLO D INTESA SUI CONTROLLI AMBIENTALI TRA COMUNE DI BENEVENTO ASSESSORATO ALL AMBIENTE CORPO FORESTALE DELLO STATO
Città di Benevento Ufficio Ambiente PROTOCOLLO D INTESA SUI CONTROLLI AMBIENTALI TRA COMUNE DI BENEVENTO ASSESSORATO ALL AMBIENTE CORPO FORESTALE DELLO STATO COMANDO PROVINCIALE DI BENEVENTO APRILE 2012
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2
DettagliAutorità Garante della Concorrenza e del Mercato
Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato PROTOCOLLO DI INTESA TRA l AUTORITA PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI E L AUTORITA GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO L Autorità per le garanzie
DettagliManifesto dei diritti dell infanzia
Manifesto dei diritti dell infanzia I bambini costituiscono la metà della popolazione nei paesi in via di sviluppo. Circa 100 milioni di bambini vivono nell Unione europea. Le politiche, la legislazione
DettagliI diritti dell adolescenza nelle convenzioni internazionali. Avv. Ivana Roagna
I diritti dell adolescenza nelle convenzioni internazionali Avv. Ivana Roagna 1 2 Fonti internazionali Convenzione sui diritti dell infanzia e dell adolescenza (CRC) (ONU, 1989) Convenzione europea dei
Dettaglirispetto a... La normativa Quadro normativo Quadro normativo Regolamento dell'unione Europea Regolamento rintracciabilità sicurezza
rispetto a... La normativa rintracciabilità sicurezza Quadro normativo COGENTE: disposizione di legge che impone l adozione di un sistema gestionale o di uno standard di qualità VOLONTARIO: regola tecnica
DettagliProject Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.
Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo
DettagliNelle regioni meno sviluppate che si iscrivono nell obiettivo di convergenza, il Fondo Sociale Europeo sostiene:
FONDO SOCIALE EUROPEO IN ROMANIA Il Fondo Sociale Europeo (FSE) è lo strumento principale tramite il quale l Unione Europea finanzia gli obiettivi strategici delle politiche di occupazione. Da 50 anni,
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra. - ROMA CAPITALE, in persona del Sindaco On.le Giovanni Alemanno, per la carica domiciliato in Roma, via del Campidoglio 1;
PROTOCOLLO D INTESA tra - CAPITALE, in persona del Sindaco On.le Giovanni Alemanno, per la carica domiciliato in Roma, via del Campidoglio 1; e - CONSIGLIO DELL ORDINE DEGLI AVVOCATI DI, con sede in Roma,
DettagliCOMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE PARERE DELLA COMMISSIONE
COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE Bruxelles, 28.11.2006 COM(2006)759 definitivo 2004/0218 (COD) PARERE DELLA COMMISSIONE a norma dell'articolo 251, paragrafo 2, terzo comma, lettera c) del trattato CE,
DettagliIl contratto di Rete
18 settembre 2014 Numero 2 Il contratto di Rete Speciale Contratto di Rete Con l art. 3, comma 4 ter, D.L. 5/2009, convertito con modificazioni in L. 33/2009, e successive modifiche e integrazioni, è stato
DettagliProspettive ed opportunità comunitarie nei sistemi di gestione portuale
Prospettive ed opportunità comunitarie nei sistemi di gestione portuale Gian Angelo Bellati Segretario Generale di Unioncamere del Veneto 1/12 Considerazioni preliminari 1 in Europa è in atto un grande
DettagliAtto di indirizzo e coordinamento sui sistemi di affidamento dei servizi alla persona ai sensi dell'art. 5 della legge 8 novembre 2000, n.
D.P.C.M. 30.3.2001 (G.U. n. 188/2001) Atto di indirizzo e coordinamento sui sistemi di affidamento dei servizi alla persona ai sensi dell'art. 5 della legge 8 novembre 2000, n. 328 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI PROTOCOLLO D INTESA Tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l Agenzia Nazionale per i Giovani in relazione alle attività e
DettagliL ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE
L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI
COMUNE DI VALLIO TERME - Provincia di Brescia - REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 1 del 30.04.2013 Articolo 1 OGGETTO 1. Il presente regolamento
DettagliManifesto IFLA Per la Biblioteca Multiculturale
Manifesto IFLA Per la Biblioteca Multiculturale La biblioteca multiculturale Porta di accesso a una società di culture diverse in dialogo Tutti viviamo in una società sempre più eterogenea. Nel mondo vi
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A
PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.
DettagliLa digitalizzazione della Pubblica Amministrazione ed il dato territorlale
Scuola di Dottorato Il Codice dell Amministrazione Digitale: le origini Alberto Leoni Università IUAV di Venezia a.leoni1@stud.iuav.it 1. I Fondamenti Normativi: Scaletta di Intervento La Direttiva Europea
DettagliIL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
D.P.C.M. 30 marzo 2001: ATTO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO SUI SISTEMI DI AFFIDAMENTO DEI SERVIZI ALLA PERSONA PREVISTI DALL ART. 5 DELLA LEGGE 8 novembre 2000, n. 328 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DettagliLinee guida sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro nella legislazione europea
Linee guida sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro nella legislazione europea Giovanni Bartoli Nell Unione europea la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro rappresentano argomenti tra i più
DettagliDeliverable 5.10 Comunication & Exploitation Plan Piano di comunicazione dei cluster
Deliverable 5.10 Comunication & Exploitation Plan Piano di comunicazione dei cluster Introduzione La comunicazione nei progetti finanziati dalla Commissione europea svolge sempre un ruolo rilevante in
DettagliLE POLITICHE DELL U.E. PER LA SCUOLA LE ISTITUZIONI E LE POLITICHE EUROPEE
GOVERNO ITALIANO Dipartimento Politiche Comunitarie COMMISSIONE EUROPEA PARLAMENTO EUROPEO LE POLITICHE DELL U.E. PER LA SCUOLA LE ISTITUZIONI E LE POLITICHE EUROPEE LE ISTITUZIONI E LE POLITICHE EUROPEE
DettagliDocumento della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri. l'emergenza rifiuti e oltre Napoli 9 febbraio 2008
Documento della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri l'emergenza rifiuti e oltre Napoli 9 febbraio 2008 PUNTI PRELIMINARI La direttiva 2006/12/UE relativa ai rifiuti
DettagliSGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA
SGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA COSA È IN PRATICA UN SISTEMA DI GESTIONE? L insieme delle regole e dei processi di funzionamento di un organizzazione. Comprende:
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
Dettaglidr.ssa PALMINA ROMANO promano@studioamconsulting.it - tel 349.3594459 - www.studioamconsulting.it.
LE FONTI DI FINANZIAMENTO PUBBLICO E PRIVATO PER IL TERZO SETTORE: ANALISI DELLE OPPORTUNITÀ, DELLE FONTI D INFORMAZIONE, GUIDA ALLA LETTURA DEI BANDI. dr.ssa PALMINA ROMANO promano@studioamconsulting.it
DettagliLA POLITICA DELL UNIONE EUROPEA PER LA CULTURA
LA POLITICA DELL UNIONE EUROPEA PER LA CULTURA Quale è la competenze dell Unione europea nell ambito della cultura? Il trattato di Maastricht (1993) ha consentito all'unione europea, storicamente orientata
DettagliCONVENZIONE DELLE NAZIONI UNITE SUI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ
CONVENZIONE DELLE NAZIONI UNITE SUI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ La Convenzione sui diritti delle persone con disabilità è stata adottata il 13 dicembre 2006 durante la sessantunesima sessione
Dettagli