SEZIONE II. Relazione Economica e Finanziaria LA GESTIONE DEL PATRIMONIO E LA STRATEGIA D INVESTIMENTO ADOTTATA

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1 SEZIONE II Relazione Economica e Finanziaria LA GESTIONE DEL PATRIMONIO E LA STRATEGIA D INVESTIMENTO ADOTTATA Il quadro di riferimento Cominciato sotto il segno di due eventi la strage di Parigi e la mossa a sorpresa della BNS sul franco svizzero che mostrano quanto sia instabile l ordine globale sia sul piano geopolitico che su quello economico-finanziario, il 2015 promette di porre un altra pietra miliare sull impervia strada della Grande Crisi che ci accompagna dal L anno appena trascorso, così come i due precedenti, ha deluso le previsioni economiche. Le conseguenze della crisi post Lehman, che risale ormai a sei anni fa, e la successiva crisi del debito sovrano in Europa sono state sistematicamente sottovalutate e continuano a tormentare soprattutto i mercati. La ripresa mondiale resta graduale e disomogenea. Dopo una crescita globale piuttosto volatile e moderata nella prima metà dell anno, l attività si è rafforzata nella seconda metà, sostenuta soprattutto da fondamentali più solidi in alcune delle maggiori economie avanzate, malgrado segnali di una certa attenuazione della dinamica di crescita nel quarto trimestre. Oltre il breve periodo, come si legge sulla stampa economica, l attività mondiale dovrebbe progressivamente migliorare, tuttavia perdurano le aspettative di una ripresa modesta. L effetto congiunto dovuto all accumulo di squilibri economici, a impedimenti di natura strutturale, all incertezza politica ed economica e, in diversi paesi, all inasprimento delle condizioni finanziarie grava sulle prospettive di crescita a medio termine. Gli indicatori delle indagini più recenti segnalano un certo indebolimento della dinamica di crescita nel quarto trimestre. I rischi geopolitici in Ucraina e Russia e in Medio Oriente permangono elevati, benché finora con ripercussioni limitate sull attività mondiale e sui prezzi dell energia. Il commercio internazionale è rimasto debole per via di un andamento fiacco degli investimenti in molti paesi, ma ha recuperato nel terzo trimestre, seppur con livelli bassi. L inflazione globale è diminuita nei mesi recenti, in larga misura sulla scia di un netto calo dei costi petroliferi. Ci si attende che le spinte inflazionistiche rimangano modeste in un contesto caratterizzato da un eccesso di capacità produttiva e da quotazioni delle materie prime in ribasso. Strategia d investimento della Fondazione In un quadro economico-finanziario che presenta tuttora forti criticità, posto che il patrimonio della Fondazione rappresenta il suo vero motore economico, ne deriva la necessità strategica di preservare e consolidare nel tempo tale patrimonio, attraverso oculate politiche di investimento che sappiano abbinare il conseguimento di un adeguata redditività all assunzione di un accettabile livello di rischio. 37

2 Il modello organizzativo e la strategia adottati negli ultimi esercizi hanno permesso di ottenere anche nel 2014 risultati complessivi in linea a quelli indicati nel DPP, privilegiando l acquisizione di strumenti finanziari dalla struttura chiara, produttivi di rendimenti sufficientemente certi e tali da garantire il finanziamento delle erogazioni programmate. Il portafoglio di investimento è così diventato il motore principale delle risorse generate dalla Fondazione per l attività istituzionale di sostegno sul territorio. La gestione finanziaria è finalizzata, pertanto, al raggiungimento degli obiettivi di salvaguardia del valore del patrimonio e di redditività annua necessaria a sostenere l attività erogativa. Nel corso dell esercizio una contenuta parte di esso è stata investita, al fine di una maggiore diversificazione, in prodotti finanziari, quali gestioni patrimoniali e fondi di investimento, con una particolare attenzione al rischio di breve/medio periodo. Le favorevoli previsioni sugli investimenti azionari, nel corso dell anno 2014, hanno visto in una prima fase un andamento positivo, che è venuto meno nel secondo semestre, in particolare per l azionariato italiano. La linea della Fondazione si modellerà ponendo attenzione, se ed in quanto possibile, sempre nei limiti disciplinati dal Regolamento, ad investimenti riguardanti l azionariato europeo, nonché quello USA e dei Paesi Emergenti. In tal modo si viene a favorire una ulteriore e maggiore diversificazione del rischio che resta un criterio importante cui fare riferimento nelle scelte di investimento. 38

3 SITUAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA DELLA FONDAZIONE La situazione economico finanziaria della Fondazione è stata legata per l esercizio 2014 principalmente ai proventi rivenienti dal portafoglio finanziario, con esclusione della gestione patrimoniale che ha registrato una perfomance negativa pari ad Euro Gli oneri di funzionamento e le imposte, come rappresentate in Bilancio, completano il quadro della situazione economica dell Ente. In particolare, il complesso dei proventi lordi realizzati nell esercizio 2014 pari ad Euro , dei costi di funzionamento, delle imposte e tasse, ha permesso il realizzo di un avanzo di esercizio pari ad Euro , avanzo superiore a quello stimato nel preconsuntivo pari ad

4 SITUAZIONE PATRIMONIALE Il patrimonio della Fondazione, comprendente anche valori che costituiscono impiego temporaneo di somme destinate alle erogazioni connesse con lo svolgimento dell attività istituzionale, risulta investito al nelle attività di seguito indicate per forma tecnica, in migliaia di euro: PATRIMONIO IMPORTO % IMPORTO % IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI TOTALE , ,48 IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE Cassa Depositi e Prestiti SpA Fondazione SUD Obbligazioni Titoli di Stato TOTALE , ,65 STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI E NON QUOTATI TOTALE 509 0, ,75 STRUMENTI FINANZIARI AFFIDATI IN GESTIONE TOTALE , ,02 CREDITI E DISP. LIQUIDE Dep. in c/c e cassa Polizze assicurative Altri crediti TOTALE , ,10 TOTALE

5 Composizione attività 3,99 4,66 42,58 48,11 0,66 IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI ED IMMATERIALI IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE STRUM. FIN. NON IMM. CREDITI E DISP. LIQUIDE GESTIONI PATRIM. 41

6 GLI STRUMENTI FINANZIARI IMMOBILIZZATI La quota delle attività finanziarie immobilizzate, pari ad euro milioni, risulta formata da partecipazioni, titoli di debito quotati e titoli di Stato. PARTECIPAZIONI Le partecipazioni detenute dalla Fondazione ammontano, al 31 dicembre 2014, a milioni di euro. Nel corso dell esercizio 2012 la Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. ha avviato il processo di conversione delle azioni privilegiate in azioni ordinarie attenendosi al rapporto di conversione stabilito dalle perizie di stima del valore di CDP rilasciate dalla Deloitte Financial Advisor S.r.l, come previsto dall'art.10 dello Statuto. I termini della conversione definiti dalla Cassa sono stati i seguenti: - valore di CDP alla data di trasformazione in società per azioni: milioni di euro; - valore di CDP al 31 dicembre 2012: milioni di euro; - Valore di liquidazione delle azioni privilegiate per le quali è stato esercitato il recesso: euro 6,299, ai sensi dell art. 9, comma 3, dello Statuto. Ai sensi dell art. 36, comma 3-quater, del dl 179/2012 e dell art. 7 comma 10.3 dello Statuto di CDP, i titolari di azioni privilegiate, che entro il 15 marzo 2013 non avessero esercitato il diritto di recesso, avrebbero versato al Ministero dell economia e delle finanze, a titolo di compensazione, un importo forfettario pari al 50% dei maggiori dividendi corrisposti da CDP per le azioni privilegiate per le quali avveniva la conversione, dalla data di trasformazione in società per azioni, rispetto a quelli che sarebbero spettati alle medesime azioni per una partecipazione azionaria corrispondente alla percentuale di cui all art. 7 comma 10.1, lettera b), dello Statuto. Sulla base di quanto sopra, si è proceduto alla conversione delle azioni privilegiate in azioni ordinarie della Cassa Depositi e Prestiti con il versamento al Ministero dell Economia della somma di Euro ,54, quale corrispettivo forfetario, dei maggiori dividendi corrisposti da CDP a titolo di compensazione. Inoltre, stante il disposto dell art. 36, comma 3-octies e 3-novies, del DL n. 179/2012, si è provveduto all acquisto dal MEF n azioni ordinarie, per un controvalore di Euro ,17, che verranno pagate ratealmente, di cui la prima in misura non inferiore al 20 per cento e per la parte restante in quattro rate annuali di pari importo. Al 31 dicembre risulta iscritta in bilancio la partecipazione in Cassa Depositi e Prestiti per un costo complessivo pari ad Euro ,17. Nel corso dell esercizio 2014 la Cassa Depositi e Prestiti ha distribuito un dividendo per un ammontare complessivo pari ad Euro ; il rendimento realizzato, riferito al valore di bilancio della partecipazione, è pari a 10,95%. 42

7 TITOLI DI DEBITO Al 31 dicembre sono presenti i seguenti titoli: TITOLI DI DEBITO IMMOBILIZZATI QUOTATI VALORE NOMINALE COSTO Valore al 31/12/2014 UNICREDIT 2017 CEDOLE VAR. MIN. 3,47% INTESA SAN PAOLO ,8% INTESA SAN PAOLO ,15% UNICREDIT ,375% UNICREDIT ,75% MONTE DEI PASCHI DI SIENA7,25% INTESA SAN PAOLO ,8% BANCO POPOLARE ,5% BANCO POPOLARE ,75% TELECOM % BANCA POPOLARE VICENZA 3,5% BANCA POPOLARE VICENZA 5% BANCA POPOLARE MILANO 4% MONTE DEI PASCHI DI SIENA 3,625% TOTALE Il valore dei titoli in portafoglio al 31 dicembre è stato incrementato/decrementato degli scarti di emissione e negoziazione maturati per competenza. Il rendimento lordo complessivamente maturato nel 2014 (cedole e ratei) è stato pari a mila euro. TITOLI DI STATO La Fondazione detiene in portafoglio BTP per un valore complessivo pari a mila euro, con rendimenti che variano dal 2,25% al 4,5%. 43

8 In particolare, al 31 dicembre 2014, sono presenti i seguenti titoli di Stato: TITOLI DI STATO QUOTATI VALORE NOMINALE COSTO VALORE AL 31/12/2014 BTP 01 MARZO ,25% BTP 1 AGOSTO ,75% BTP 1 APRILE % BTP 1 SET % BTP 01 MARZO ,75% BTP 01 MARZO ,5% BTP 01 NOV ,50% BTP 1 GIUGNO ,50% BTP 22 APRILE ,25% BTP 1 MAGGIO ,75% BTP 01 SET ,75% TOTALE Il rendimento lordo complessivamente maturato nel 2014 (cedole e ratei) è stato pari a mila euro. Come già precisato, considerata l importante funzione monetaria derivante dai flussi cedolari periodici, anche gli investimenti effettuati nel corso dell esercizio 2014 sono stati inseriti nelle immobilizzazioni finanziarie in quanto destinati ad essere utilizzati durevolmente dalla Fondazione. GLI STRUMENTI FINANZIARI NON IMMOBILIZZATI La quota delle attività finanziarie pari ad euro 3,6 milioni, comprendente anche valori che costituiscono impiego temporaneo di somme destinate alle erogazioni connesse con lo svolgimento dell attività istituzionale, è investita, al , negli strumenti finanziari non immobilizzati di seguito indicati: * * * Euro 3,084 milioni nelle seguenti gestioni patrimoniali: - Euro 2,583 milioni affidata alla Società Nextam Partners SIM; dopo un primo semestre positivo con un rendimento pari ad Euro , nel secondo semestre la gestione ha subito perdite. Il risultato di esercizio, sulla base del rendiconto del Gestore al 31 dicembre si attesta a Euro Euro 0,499 milioni affidata ad Intesa San Paolo Mix 10 Plus sottoscritta il 18 dicembre Euro 0,5 milioni in parti di organismi di investimento collettivo del risparmio: PARTI DI ORGANISMI DI INVESTIMENTO COLLETTIVO DEL N. QUOTE COSTO VALORE AL 31/12/2014 RISPARMIO FONDO INVESCO Al 31 dicembre la valorizzazione al mercato del Fondo ha fatto registrare un incremento di valore, rispetto al costo sostenuto alla sottoscrizione, avvenuta in data 7 maggio 2014, pari ad euro

9 ALTRE ATTIVITA ro 10,1 milioni in crediti di cui: - Euro 9,9 milioni in polizze a capitalizzazione dettagliate nel prospetto che segue: DESCRIZIONE VALORE NOMINALE VALORE AL 31/12/2014 POLIZZA GENERALI ASSICURAZIONI POLIZZA ALLIANZ RAS POLIZZA ALLIANZ POLIZZA UNIPOL SAI POLIZZA GENERALI TORO TOTALE Le polizze in oggetto a capitale garantito, garantiscono rendimenti annui minimi che si attestano tra il 2 ed il 3,25 per cento lordo. Per l esercizio 2014, in ossequio alle indicazioni contenute nel Documento approvato dal Consiglio ACRI nella seduta del 16 luglio 2014, titolato Orientamenti contabili in materia di bilancio, le voci in oggetto dalle attività finanziarie sono state imputate alla voce crediti, in quanto trattasi di contratti a capitale garantito ed i proventi maturati sulle predette polizze, pari ad Euro , sono stati imputati alla voce interessi attivi. Euro 22,8 milioni in depositi. Le liquidità sono state allocate in depositi (anche vincolati) che garantiscono un rendimento medio annuo lordo del 2,68%. 45

10 ANALISI DEI PROVENTI Composizione dei proventi 100,00 90,00 80,00 70,00 60,00 50,00 40, ,00 20,00 10, ,00 DIVIDENDI GESTIONI PATR. INTERESSI RIV./SVAL NETTA ALTRI PROVENTI PLUSV. NEG. TITOLI Dal grafico suesposto si evince che il maggior contributo al risultato di esercizio 2014 è attribuibile agli interessi (titoli di Stato, Obbligazioni depositi di conto corrente e rendimenti polizze assicurative). ANALISI DEGLI ONERI DI GESTIONE Gli oneri di gestione, dettagliatamente descritti nella nota integrativa, complessivamente ammontano a mila euro, in netto decremento rispetto all esercizio 2013 in cui erano stati sostenuti oneri per Euro , nonostante l incremento degli ammortamenti a seguito dell acquisto nell esercizio 2014 di nuova unità immobiliare ad incremento della sede della Fondazione. 46

11 FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL ESERCIZIO Protocollo d Intesa ACRI MEF In data 11 marzo 2015 l ACRI ha portato a conoscenza di tutte le Fondazioni la proposta di sottoscrizione di un Protocollo d Intesa con il Ministero dell Economia e delle Finanze. 47

12 Tavola Rotonda, Investire in Cultura. Perché? 48