DT7 - Analisi di scenari tecnologici e identificazione di un
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- Raffaello Simoni
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1 Realizzazione Studi di Settore al fine di facilitare l'emersione di cluster di imprese operanti nel settore ICT Intervento SD07B) CLUOS DT7 - Analisi di scenari tecnologici e identificazione di un numero limitato di piattaforme tecnologiche per lo sviluppo di cluster locali di PMI ICT Destinatario Regione Campania DING- Dipartimento di Ingegneria dell Università del Sannio 1
2 Indice Premessa Introduzione Organizzazione del documento Caratterizzazione delle imprese ICT Distribuzione delle imprese ICT per tipologia di cliente Distribuzione delle imprese ICT per tipologia di prodotti Distribuzione delle imprese ICT per competenze delle risorse umane Considerazioni Descrizione dei Cluster Tecnologie ICT Tecnologie Orientate agli Oggetti Tecnologie DBMS Tecnologie di Programmazione non OO Tecnologie per il WEB Gestione del ciclo di vita Service Oriented Architecture (SOA) SAP Tecnologia per immagini virtuali Open Source Software Meccanica Elettronica Reti SDH Descrizione dei Cluster identificati Piattaforme tecnologiche Piattaforme tecnologiche generiche Piattaforme tecnologiche specialistiche Piattaforme tecnologiche innovative Piattaforme software Product Lifecycle Management (PLM) Enterprise resource Planning (ERP) Service Delivery Platform (SDP) Customer Relationship Management (CRM) Content Management System (CMS) Enterprise Content Management (ECM) Piattaforme per lo sviluppo software Sistemi per la logistica ed il controllo E-learning E-government Associazione tra le piattaforme Conclusioni Bibliografia Indice delle Figure Indice delle Tabelle
3 PREMESSA Il presente documento è finalizzato a fornire alla Regione Campania una analisi dello stato dell ICT e delle aziende campane basandosi sull analisi dei dati raccolti ed organizzati secondo le linee guida delineate nei precedenti deliverable. L attività è stata svolta tenendo conto degli scenari tecnologici ed applicativi e delle aree di forecasting tecnologico di potenziale impatto sul sistema regionale ICT campano che sono state oggetto dei deliverable precedenti Le finalità del documento sono state perseguite a partire dai dati elaborati nel corso del progetto sul settore ICT con riferimento alle caratteristiche specifiche del contesto delle PMI Campane operanti nel settore. 3
4 1. Introduzione Per rafforzare e sostenere le competenze sviluppate dalle imprese ICT nei progetti finanziati e per stimolare la competitività sia a livello nazionale che internazionale, i contenuti dei progetti stessi, oltre che essere per loro natura innovativi, devono rientrare in aree tematiche ritenute strategiche a livello non solo nazionale ma anche europeo e mondiale. Questo consentirà alle piccole e medie imprese campane una più facile partecipazione a progetti di ricerca sia nazionali che internazionali e la formazione di consorzi di imprese tesi a far massa critica per la produzione su larga scala di prodotti innovativi di interesse diffuso. Per l analisi dello stato dell arte in ambito tecnologico e di capacità di competere sul mercato ICT sono stati considerati i dati relativi a tre caratterizzazioni statistiche condotte durante il progetto: distribuzione delle imprese ICT per tipologia di cliente, distribuzione delle imprese ICT per tipologia di prodotti e Distribuzione delle imprese ICT per competenze delle risorse umane. Tali analisi sono state poi ulteriormente dettagliate e la classificazione ha portato alla descrizione di raggruppamenti di tecnologie e competenze: le piattaforme tecnologiche. Tali piattaforme consentono un maggiore focalizzazione degli obiettivi aziendali ed il loro orientamento a fruttuose collaborazioni inter-aziendali. 1.1 Organizzazione del documento Nei paragrafi seguenti sono riportati un breve descrizione delle analisi effettuate sulle aziende e la descrizione dei risultati. Tali analisi sono poi impiegate per definire e descrivere delle piattaforme tecnologiche per raggruppare le aziende ICT. 4
5 2. Caratterizzazione delle imprese ICT Di seguito vengono illustrati i principali risultati emersi dall indagine avente per oggetto le piccole e medie imprese ICT della regione Campania. Le analisi sono state condotte, nell ambito del progetto, per identificare e caratterizzare le imprese nelle loro caratteristiche economiche, tecnologiche e giuridiche. In questo documento considereremo le analisi relative a tre caratterizzazioni di interesse per i raggruppamenti in piattaforme tecnologiche e di competenza. Le tre caratterizzazioni sono quelle basate su: distribuzione delle imprese ICT per tipologia di cliente, distribuzione delle imprese ICT per tipologia di prodotti e distribuzione delle imprese ICT per competenze delle risorse umane. La distribuzione delle imprese per tipologia di cliente consente di identificare l obiettivo delle attività produttive di una azienda e conseguentemente permette di definire la natura dei processi produttivi e realizzativi. La tipologia di prodotti consente una ulteriore caratterizzazione dei processi produttivi e dei loro obiettivi commerciali e tecnologici. La competenza delle risorse umane, infine, consente di identificare la natura delle tecnologie impiegate dalle aziende in relazione alla capacità di tradurre in un processo produttivo l accesso a metodologie e tecniche proprie di settori differenti delle discipline informatiche. Di seguito presenteremo una descrizione delle categorie identificate nelle varie analisi e una breve discussione dei risultati, disponibili in forma maggiormente dettagliata negli altri documenti di progetto. 2.1 Distribuzione delle imprese ICT per tipologia di cliente La prima caratterizzazione statistica impiegata durante le analisi delle imprese ICT è stata orientata ad identificare la natura dei clienti tipo per le aziende. Il seguente grafico illustra, impiegando un istogramma a barre, la situazione delle aziende rispetto alle tipologie di cliente 5
6 28,68% 21,32% 14,71% 8,82% 7,35% 5,15% 3,68% 2,94% 2,94% 1,47% 1,47% 1,47% Professionisti e piccole imprese Enti pubblici Locali Medie e grandi imprese di servizi Medie e grandi imprese ad alta tecnologia Medie e grandi imprese manifatturiere Grandi imprese del settore aereospaziale Clienti interni Consumatori finali Università Alberghi e ristoranti Enti pubblici extra- Locali Mercati vari Figura 1. Istogramma raffigurante la distribuzione delle imprese ICT per tipologia di cliente. Come è possibile vedere dal grafico esistono tre tipologie di clienti preminenti nel mondo ICT campano che sono: I professionisti e le piccole imprese Enti pubblici locali Medie e grandi imprese di servizi Le imprese ICT quindi stabiliscono relazioni di fornitura dei loro prodotti soprattutto con piccole realtà imprenditoriali, professionisti o piccole imprese oppure con enti pubblici su scala locale. Rilevante è anche l interazione con PMI presenti nel mondo dei servizi. Queste tre tipologie di clienti coprono il 64% circa dei clienti delle imprese ICT. Un 16%, circa, è dedicato a clienti di tipo PMI tecnologiche o manifatturiere. Vi sono poi altre sette diverse tipologie di cliente che in modo frammentario coprono il rimanente 20% circa delle tipologie. 2.2 Distribuzione delle imprese ICT per tipologia di prodotti La seconda caratterizzazione considerata tra le analisi statistiche ottenute durante il progetto riguarda la natura dei prodotti realizzati dalle aziende ICT nelle loro attività produttive nei confronti dei clienti identificati al punto precedente. 6
7 Software Consulenza IT Servizi IT Software gestionali Customizzazione software Commercializzazione hw e sw Ricerca e sviluppo Consulenza aziendale Servizi internet Sw per servizi CAD/CAM Componenti per uso aerospaziale Piattaforme per l'e-learning Sistemi integrati hw sw Reti Servizi telecomunicazioni Call center Monitoraggio controllo tracciabilità Impiantistica Progettazione meccanica Servizi internet/giochi on line Prodotti CRM in ambiente client/server Formazione Piattaforma e-governement Produzione hw Integrazione Hw e sw per uso spaziale Software per l'edilizia Software alberghi e ristoranti Figura 2. Istogramma raffigurante la distribuzione delle imprese ICT per tipologia di prodotti. Il prodotto sviluppato in modo preminente, viene identificato, dalle stesse imprese, come prodotto software generico e quindi lo si può meglio descrivere come sistemi o componenti generiche da impiegare nelle forniture di prodotti e servizi per i clienti identificati nella analisi precedente. La natura dei cliente permette di identificare tali software come software di natura generale orientati a soddisfare esigenze specifiche. Un altra fetta rilevante è relativa alla fornitura di consulenza e di servizi riguardanti il settore IT in generale, attività orientata a soddisfare la necessità di gestire prodotti IT o usufruire di servizi IT che i clienti preferiscono non gestire autonomamente. Di seguito si rilevano prodotti software per la realizzazione di funzionalità orientata ai servizi, alle attività gestionali, di archiviazione e altre funzionalità ausiliare a queste. Continuando l analisi si rilevano tipologie di prodotti rilevanti nell ambito della customizzazione del software, ovvero realizzazione di prodotti aventi come target il cliente specifico. Di interesse minore risultano i prodotti che integrano componenti hardware e software. Di rilevanza minore sono le attività svolte nell ambito della ricerca e dello sviluppo di nuove tipologie di servizi ed applicazioni. Seguono attività di consulenza alle aziende di natura generica, non relative e ristrette solo alle teconologie IT ma che le coinvolgono solo parzialmente. Vi sono poi un numero elevato 7
8 di altre tipologie di prodotti meno rilevanti come peso generale ma che evidenziano la capacità delle imprese ICT di proporsi nei vari aspetti del multiforme mercato che le riguarda. 2.3 Distribuzione delle imprese ICT per competenze delle risorse umane L ultimo aspetto di caratterizzazione delle imprese ICT che si è tenuto in considerazione è quello legato alle competenze delle risorse umane impiegate dalle imprese. Programmazione O.O. Linguaggi Web Reti Meccanica Programmazione NON O.O. Progettazione DB n.d. Sap Esperti marketing Assemblaggio e riparazione Tecnologie per immagini virtuali SOA SDH PLM OSS EDM Elettronica Figura 3. Istogramma raffigurante la distribuzione delle imprese ICT per competenze delle risorse umane. La competenza relativa alla programmazione Orientata agli Oggetti (Paradigma O.O.) raccoglie i maggiori consensi nell ambito delle imprese ICT essendo vista come una metodologia che non solo consente una elevata efficacia durante le fasi di sviluppo e realizzazione di applicazioni software ma consente anche una elevata efficienza durante le successive fasi di manutenzione e gestione delle applicazioni durante il loro ciclo di vita. La programmazione O.O. viene dichiarata come competenza posseduta dal 48% delle aziende. Le competenze immediatamente seguenti tra quelle dichiarate dalle aziende riguardano i Linguaggi per il Web e le reti di computer, tecnologie abilitanti alla realizzazione di applicazioni distribuite ed accessibili mediante internet. Tali competenze sono presenti nel 26% circa delle aziende. Vi sono poi metodologie inerenti il trattamento di tecnologie riguardanti il settore della meccanica, rilevanti per il 6% circa delle aziende. 8
9 Seguono svariati altri settori con percentuali molto ridotte, di cui si considerano come rilevanti solo quelle relative alla programmazione di tipo non Orientato agli Oggetti, quindi di tipo procedurale un paradigma usato precedentemente a quello O.O. ed ancora in uso in alcune nicchie del mondo ICT. Tale metodologia è dichiarata dal 4% delle aziende. 2.4 Considerazioni Le caratterizzazioni illustrate e riassunte sono state impiegate per identificare dei cluster di tecnologie da impiegare. Nel seguito ogni cluster verrà identificato rispetto al prodotto realizzato, legato ad un tipo di cliente quindi, ed alle competenze coinvolte. Le competenze di ogni cluster verranno quindi descritte rispetto alle tecnologie ed alle metodologie dichiarate. 9
10 3. Descrizione dei Cluster In questa parte del documento si considereranno i cluster identificati rispetto ai prodotti realizzati e le rispettive competenze dichiarate dalle aziende. CLUSTER Cliente Competenze 1. Commercializzazione 2. Componenti meccaniche 3. Consulenza 4. Customizzazione SW 5. Integrazione Hw e SW 6. Piattaforme SW Professionisti e piccole imprese 71% Programmazione NON O.O. 29% Enti pubblici Locali 15% Assemblaggio e riparazione hw 29% Consumatori finali 14% Programmazione O.O. 14% Linguaggi web 14% Reti 14% Grandi imprese del settore aereospaziale 40% Meccanica 60% Medie e grandi imprese ad alta tecnologia 40% Programmazione O.O. 20% Clienti interni 20% PLM 20% Enti pubblici Locali 42% Programmazione O.O. 54% Medie e grandi imprese di servizi 27% Linguaggi Web 15% Medie e grandi imprese manifatturiere 12% SAP 8% Professionisti e piccole imprese 12% Medie e grandi imprese ad alta tecnologia 7% Medie e grandi imprese di servizi 33% Programmazione O.O. 67% Medie e grandi imprese manifatturiere 22% Linguaggi Web 11% Professionisti e piccole imprese 22% Reti 11% Medie e grandi imprese ad alta tecnologia 12% Progettazione DB 11% Enti pubblici Locali 11% Professionisti e piccole imprese 28% Programmazione O.O. 29% Enti pubblici Locali 15% Reti 29% Grandi imprese del settore aereospaziale 15% Programmazione NON O.O. 14% Medie e grandi imprese di servizi 14% Progettazione DB 14% Medie e grandi imprese manifatturiere 14% Meccanica 14% Medie e grandi imprese ad alta tecnologia 14% Università 60% Programmazione O.O. 60% Enti pubblici Locali 20% Linguaggi Web 20% Medie e grandi imprese ad alta tecnologia 20% Progettazione DB 20% 7. R&S Clienti interni 57% Programmazione O.O. 57% Enti pubblici extra locali 15% SOA 15% Medie e grandi imprese ad alta tecnologia 14% Elettronica 14% Università 14% Tecnologie per immagini virtuali 14% Medie e grandi imprese di servizi 50% 8. Reti Reti 100% 9. Servizi ICT Professionisti e piccole imprese 46% Linguaggi Web 58% Consumatori finali 12% Programmazione O.O. 25% Medie e grandi imprese di servizi 12% Reti 8% Medie e grandi imprese manifatturiere 12% Esperti marketing 5% Enti pubblici Locali 8% SDH 4% Mercati vari 5% Medie e grandi imprese ad alta tecnologia 5% 10
11 10. SW gestionale 11. SW per l'ingegneria 12. SW TLC 13. n.cl. Professionisti e piccole imprese 42% Programmazione O.O. 71% Enti pubblici Locali 29% Linguaggi Web 17% Medie e grandi imprese di servizi 12% Programmazione NON O.O. 8% Alberghi e ristoranti 8% Progettazione DB 4% Enti pubblici extra locali 5% Medie e grandi imprese ad alta tecnologia 4% Professionisti e piccole imprese 38% Programmazione O.O. 69% Grandi imprese del settore aereospaziale 30% Meccanica 31% Enti pubblici Locali 16% Medie e grandi imprese ad alta tecnologia 16% Medie e grandi imprese di servizi 50% Programmazione O.O. 50% Mercati vari 50% OSS 50% Enti pubblici Locali 60% Linguaggi Web 20% Medie e grandi imprese di servizi 20% Programmazione O.O. 20% Medie e grandi imprese manifatturiere 20% Reti 20% Tabella 1. Tabella descrittiva dei Cluster di imprese per prodotti, con i relativi clienti e le competenze dichiarate dalle aziende appartenenti al Cluster. Dalla tabella si possono vedere i 12 cluster identificati, più un 13esimo cluster che raggruppa tipologie di prodotti di natura generica e non caratterizzabili con una specificità sufficiente. Di seguito descriveremo, nel dettaglio le tecnologie dichiarate dalle aziende e che caratterizzano i differenti cluster. Forniremo quindi una descrizione dei cluster dal punto di vista del prodotto realizzato. 3.1 Tecnologie ICT In questo raggruppamento di competenze rientrano tutte le tecnologie e le metodologie di natura strettamente ICT che sono state suddivise in diverse categorie, per rendere possibile una migliore rilevazione delle effettive competenze delle aziende Tecnologie Orientate agli Oggetti Le tecnologie O.O. che supportano solo il paradigma di programmazione orientata agli oggetti sono Smalltalk ed Eiffel(poco usati). Le tecnologie che supportano anche il paradigma di programmazione orientata agli oggetti sono: C++; Java; Delphi; Python; 11
12 C#; Visual Basic.NET; Prendiamo in considerazione il C++ [1], le sue caratteristiche peculiari sono: - è un linguaggio di programmazione orientato agli oggetti, con tipizzazione statica, supporta l'ereditarietà multipla e programmazione generica con i template; - è possibile scrivere programmi C validi anche come programmi C++ - ha una libreria standard. Di particolare importanza è la Standard Template Library (STL), la parte della libreria standard che utilizza i template per implementare contenitori generici, come vettori, code, array associativi, e così via; - manipolazione degli oggetti tramite puntatori; Problematiche: - a causa della variabilità del comportamento dei compilatori nel maneggiare le funzioni più avanzate del linguaggio, i programmatori C++ che scelgono di farne uso si rivolgono ad un'architettura (processore, sistema operativo e compilatore) particolare sacrificando la portabilità su altre piattaforme. Ci sono però standard di terze parti per particolari macchine o sistemi operativi che cercano di standardizzare i compilatori per tali piattaforme, ad esempio l'abi per C++, ed ora molti compilatori hanno standardizzato questi elementi; - lo standard del C++ non specifica l'implementazione della decorazione dei nomi, della gestione delle eccezioni e altre funzioni specifiche dell'implementazione, e ciò rende incompatibile il codice oggetto prodotto da compilatori diversi; - non supporta con librerie proprie la costruzione di GUI; supporto: - compilatori per C++ sono: GCC (disponibile per molte piattaforme diverse), MinGW (porting di GCC per Windows) e DJGPP. Oltre a questi ci sono i compilatori commerciali come VisualC++ e il compilatore di Borland C++ Builder. Consideriamo ora il linguaggio Java [2]: - la piattaforma di programmazione Java è fondata sul linguaggio stesso, sulla Macchina virtuale Java (Java Virtual Machine o JVM) e sulle API Java; - la sintassi di base (strutture di controllo, operatori e così via) è stata 12 alla
13 mantenuta pressoché identica a quella del C; - è completamente orientato agli oggetti; - manipolazione trasparente degli oggetti tramite riferimenti; - è indipendente dalla piattaforma: possibile con la compilazione del codice di Java in un linguaggio intermedio, il bytecode, eseguito dalla JVM; - contenere strumenti e librerie per il networking; - è progettato per eseguire codice da sorgenti remote in modo sicuro: Un Java applet è un particolare tipo di applicazione che può essere avviata all'interno del browser dell'utente, eseguendo codice scaricato da un server web remoto. Questo codice viene eseguito in un'area (sandbox) altamente ristretta, che protegge l'utente dalla possibilità che il codice sia malevolo o abbia un comportamento non desiderato. Presuppone che il client in cui essi vengono eseguiti abbia installata la JRE; - possibilità di costruire GUI (interfacce grafiche) con strumenti standard e non proprietari utilizzando i package java.awt e javax.swing; - supporta il multithreding; - supporta la programmazione generica; - supporta la reflection (la capacità di un programma di agire sulla propria struttura e di utilizzare classi caricate dinamicamente dall'esterno); - vastità delle librerie standard di cui il linguaggio è dotato, e che in particolare contribuiscono a renderlo altamente integrabile con le altre tecnologie. Supporto: - JDK Java Development Kit, comprende Java Runtime (la virtual machine e le librerie di classi), e gli strumenti di sviluppo (es. il compilatore Java); - JRE pacchetto che comprende solo Java runtime. Le caratteristiche della tecnologia Delphi sono: - è sia un linguaggio di programmazione sia un ambiente di sviluppo; - è molto utilizzato per lo sviluppo di applicazioni desktop e aziendali che utilizzano database, ma essendo uno strumento di sviluppo di carattere generico lo si può utilizzare per molti tipi di progetti; - manipolazione degli oggetti tramite puntatori; - le componenti principali degli ambienti di lavoro Delphi sono il 13
14 linguaggio, Delphi, la VCL (Visual Component Library) e CLX (Component Library for Cross Platform), e una facile e robusta connettività ai database, combinati con un potente IDE (Integrated Development Environment) e altri strumenti di supporto; - Può compilare in un singolo eseguibile, semplificando la distribuzione e riducendo i problemi di diverse versioni delle DLL; - La VCL e i componenti di altri produttori sono solitamente disponibili con il codice sorgente; - Compilatore potente, veloce e ottimizzante; - Compilazione in codice nativo per diverse piattaforme dallo stesso codice sorgente; - Supporto per le più moderne tecnologie e standard. Caratteristiche del linguaggio Python [3]: - è un linguaggio di programmazione ad alto livello interpretato; - è un linguaggio multi-paradigma. Infatti permette in modo agevole di scrivere programmi seguendo il paradigma object oriented, oppure la programmazione strutturata, oppure la programmazione funzionale; - spesso è classificato linguaggio di scripting, ma pur essendo utile per scrivere script di sistema (in alternativa ad esempio a bash), la grande quantità di librerie disponibili e la facilità con cui questo linguaggio permette di scrivere software modulare favoriscono anche lo sviluppo di applicazioni molto complesse; - dalla versione 2.4 sono disponibili anche i numeri decimali (decimal), ovvero numeri con la virgola a precisione illimitata, che non soffrono di numeri floating point classici; problemi di arrotondamento e stabilità tipici dei - ha una vasta libreria standard, il che lo rende adatto a molti impieghi. Oltre ai moduli della libreria standard se ne possono aggiungere altri scritti in C oppure Python per soddisfare le proprie esigenze particolari. Tra i moduli già disponibili ce ne sono per scrivere applicazioni web (sono supportati MIME, HTTP e tutti gli altri standard internet). Sono disponibili anche moduli per creare applicazioni con interfaccia grafica, per connettersi a database relazionali, per usare le espressioni regolari etc.; - la libreria standard è uno dei punti forti di Python. Essa infatti è compatibile con tutte le piattaforme; - possibile scrivere un'estensione in C o C++ e poi utilizzarla 14
15 all'interno di Python, sfruttando così l'elevata velocità di un linguaggio compilato solo nelle parti in cui effettivamente serve, e sfruttando invece la potenza e versatilità di Python per tutto il resto del software. Problematiche: - la velocità di esecuzione non è uno dei punti di forza di Python, specie nel calcolo matematico; Caratteristiche del linguaggio C# [4]: - supporta la programmazione generica; - Type safe, Consistenza, Supporto alle versioni, Object Orientation, Flessibilità; - non ci sono i puntatori; - può essere considerato il linguaggio di programmazione per eccellenza del Framework.NET: diversamente dagli altri linguaggi, come Visual Basic o C++, esso è nato espressamente per la nuova piattaforma. In questo senso, è significativo il fatto che Microsoft stessa si sia servita di C# per scrivere gran parte delle librerie di.net Microsoft Visual Basic.NET [5] è un linguaggio di sviluppo interpretato e orientato agli oggetti appartenente alla famiglia Microsoft.NET. Il VB.NET (come è comunemente chiamato), e il suo corrispondente C#, è un punto di congiunzione di tante iniziative e tecnologie di sviluppo Microsoft del passato come ad esempio: il COM e gli ActiveX, sostituiti con assembly e classi di oggetti completamente gestiti. Con VB.NET è possibile realizzare applicazioni windows forms, web, servizi, componenti COM, MQ, Web service ed anche destinate a dispositivi mobile tramite l'uso delle librerie del Compact framework. Visual Basic.Net è implementato in Visual Studio, la suite per programmatori della Microsoft, basata interamente sul.net Tecnologie DBMS MYSQL [6]: - composto da un client con interfaccia a caratteri e un server, entrambi disponibili sia per sistemi Unix come GNU/Linux che per Windows; - viene distribuito con la licenza GNU GPL oltre che con una licenza commerciale; - supporta la maggior parte della sintassi SQL; - possiede delle interfacce per diversi linguaggi, compreso un driver 15
16 ODBC, due driver Java e un driver per Mono e.net; - MySQL, essendo scritto in linguaggio C e C++, è disponibile su molti differenti sistemi operativi tra cui AIX, AmigaOS, BSDi, Digital Unix, FreeBSD, HP-UX, GNU/Linux, Mac OS X, NetBSD, Novell NetWare, OpenBSD, OS/2 Warp, SGI IRIX, Solaris, SunOS, SCO OpenServer, SCO UnixWare, SGI Irix, Tru64, Windows 95, Windows 98, Windows NT, Windows 2000, Windows XP, Windows 2003, Windows Vista. PostgreSQL [7]: - è un completo database relazionale ad oggetti rilasciato con licenza libera. Oracle [8]: - piattaforme supportate:linux[9] x86, Linux x86-64, Linux POWER, Linux zseries, Linux Itanium, Microsoft Windows x86, Microsoft Windows x86-64, Microsoft Windows Itanium, Sun Solaris x86, Sun Solaris x86-64, Sun Solaris SPARC,HP HP-UX PA-RISC, HP HP-UX Itanium, HP Tru64 UNIX Alpha, HP OpenVMS Alpha, IBM AIX5L POWER, IBM z/os PowerPC,Apple Inc. Mac OS X Server x86-64; - licenza proprietaria. DB2 [9]: - DBMS relazionale a oggetti; zseries, Apple Inc. Mac OS X Server - diffuso su qualsiasi tipo di server, perfino su PDA e altri dispositivi portatili; esistono versioni per GNU/Linux, Unix (AIX, HP-UX, Solaris) e Microsoft Windows; - piattaforme supportate: FreeBSD, Linux, Mac OS X, Solaris, Windows ; - licenza proprietaria. MICROSOFT SQL SERVER [10]: - usa una variante del linguaggio SQL standard chiamata T-SQL; - licenza proprietaria Tecnologie di Programmazione non OO La programmazione non orientata agli oggetti viene usata principalmente in: Ambienti embedded: dove la dimensione del programma è un fattore fondamentale; Ambienti performance critical: dove è necessario ottenere le massime prestazioni possibili; 16
17 Ambienti legacy: dove è troppo costoso oppure non conveniente cambiare tecnologie; Inoltre dato che i linguaggi di programmazione non object oriented sono sul mercato da ormai più di 50 anni, c'è da considerare che esistono già migliaia di righe di codice scritte e testate in modo più che approfondito, che permettono di risolvere quasi tutti i problemi legati alla programmazione. Vi sono diverse classi di linguaggi di programmazione non Object Oriented: Linguaggi imperativi In questi linguaggi ogni istruzione è un comando esplicito, che opera su una o più variabili oppure sullo stato interno della macchina e le suddette istruzioni vengono eseguite in un ordine prestabilito. Esempi di linguaggi imperativi sono: Assembly, Cobol, Basic e Fortran Linguaggi strutturati Lo scopo per cui questa famiglia di linguaggi è nata è di limitare la complessità della struttura del controllo dei programmi. Il programmatore è vincolato ad usare solo le strutture di controllo canoniche ovvero la sequenza, la selezione e il ciclo, evitando le istruzioni di salto incondizionato. Esempi di linguaggi strutturati sono: Pascal e C Linguaggi funzionali Basati sul concetto matematico di funzione; l'assegnazione esplicita risulta completamente assente (si utilizza soltanto il passaggio dei parametri ad ogni funzione invocata). Esempi di linguaggi funzionali sono: Logo e Lisp Linguaggi logici In questo tipo di programmazione ci si limita a descrivere le relazioni esistenti fra i dati ed il risultato voluto, ogni istruzione è una clausola. L'esempio più noto di questo tipo di programmazione è il Prolog Un generico programma scritto con programmazione non Object Oriented attraversa le seguenti fasi: Generazione del codice sorgente: il programmatore scrive uno o più file di testo rispettando le regole sintattiche e semantiche definite dal linguaggio di programmazione utilizzato Compilazione: il codice sorgente viene tradotto in codice eseguibile da un componente detto compilatore. La compilazione se da un lato ha il vantaggio di produrre eseguibili molto piccoli e veloci, dato che vengono generati sulla base dell'hardware e del sistema operativo 17
18 utilizzato, ha però lo svantaggio di dover produrre eseguibili diversi nel caso le condizioni sopra descritte mutino Collegamento Se il programma è composto da più file sorgente e fa uso di librerie, è necessario collegare fra loro suddetti componenti. Tale incombenza viene assolta dal linker, che si occupa di risolvere le interconnessioni fra i diversi moduli di cui un programma può essere composto Tecnologie per il WEB I linguaggi per il web sono molteplici e articolati, quelli riconosciuti, nella loro versione ufficiale, sono standardizzati dal W3C (World Wide Web Consortium - ). Ad oggi i più diffusi sono: HTML Acronimo di HyperText Markup Language, è senza dubbio il linguaggio per il web più diffuso. Ha accompagnato il web fin dai suoi primi utilizzi commerciali, ad oggi siamo alla versione E' un linguaggio di markup, pensato per descrivere la struttura dei documenti ipertestuali del web. Un'importante caratteristica di HTML è che esso è stato concepito per definire il contenuto logico e non l'aspetto finale del documento. JAVASCRIPT È un linguaggio di scripting lato client (che opera cioè nel browser dell'utente), incorporato da HTML. È utilizzabile per compiere azioni non possibili con il solo HTML come ad esempio controllare i valori nei campi di input, nascondere o visualizzare determinati elementi, etc..., ma anche per implementare applicazioni più complesse basate sul web. CSS I fogli di stile CSS (Cascading Style Sheet ) vengono usati principalmente per definire la rappresentazione di documenti HTML. L'introduzione dei fogli di stile è stata dettata dalla necessità di separare i contenuti dalla formattazione XML Acronimo di extensible Markup Language è un metalinguaggio di markup, ovvero un linguaggio che definisce un meccanismo sintattico che consente di estendere o controllare il significato di altri linguaggi di markup. Il suo scopo ed uso principale è di descrivere documenti strutturati, permettendo in questo modo l'interscambio di informazioni 18
19 fra sistema diversi. È molto utilizzato anche per lo scambio di dati fra diversi database. CGI Acronimo per Common Gateway Interface, si tratta di un'applicazione scritta in un qualsiasi linguaggio di programmazione (anche se per lo più si utilizza il C), che se invocata genera un output formattato secondo le regole dell'html. Vengono di solito utilizzate per risolvere problemi che richiedono una logica più complessa di quanto possa gestire il semplice HTML. Ad oggi si tende ad abbandonare le applicazioni CGI per diversi motivi. Uno dei principali è che i CGI sono solitamente in forma compilata e non di sorgente e questo comporta la difficile verifica della bontà dell'applicazione stessa rendendo il server che le esegue vulnerabile ad attacchi di tipo buffer overflow. Inoltre le applicazioni CGI soffrono di intrinseca rigidezza. Lo sviluppo di un'applicazione CGI risulta complesso ed una volta portata a termine si tende ad adattarne l'uso piuttosto che modificarla. ASP Acronimo di Active Server Pages sono pagine web contenenti, oltre al puro codice HTML, degli script che verranno eseguiti dal server per generare runtime il codice HTML da inviare al browser dell'utente. In questo modo è possibile mostrare contenuti dinamici (ad esempio estratti da database che risiedono sul server web) e modificarne l'aspetto secondo le regole programmate negli scripts, il tutto senza dover inviare il codice del programma all'utente finale (al quale va inviato solo il risultato), con un notevole risparmio di tempi e di banda, ottenendo contestualmente un aumento della sicurezza. Di recente introduzione è l'estensione ASP.NET che coniuga alla flessibilità di ASP le potenzialità del framework.net. PHP Acronimo ricorsivo di PHP Hypertext Preprocessor, è un linguaggio di scripting con licenza open source e parzialmente libera. Nei server web che gestiscono il PHP è possibile inserire pagine web dinamiche con codice PHP misto a HTML; le funzionalità offerte sono quelle tipiche di tutte le altre pagine web dinamiche, ma restano ancore irrisolte alcune falle di sicurezza, principalmente dovute al mancato adempimento della best practice nella scrittura del codice e da vulnerabilità presenti in vecchie versioni. JSP 19
20 Acronimo di Java Server Pages è una tecnologia Java per lo sviluppo di applicazioni web che forniscono contenuti dinamici. All'atto della prima invocazione le pagine JSP vengono tradotte automaticamente da un compilatore JSP in servlet. Richiede quindi la presenza di un server web dotato di un servlet container e di un motore JSP (ad esempio Tomcat). Differisce dagli altri sistemi per il tipo di architettura interna, che va ad impattare positivamente sui tempi di sviluppo, la portabilità, le prestazioni ed in generale sulla qualità del software prodotto AJAX Acronimo di Asynchronous JavaScript and XML, è una tecnica di sviluppo per applicazioni web interattive. Lo sviluppo di tali applicazioni si basa su uno scambio di dati in background fra web browser e server che consente l'aggiornamento dinamico di una pagina web Gestione del ciclo di vita La gestione del ciclo di vita del prodotto, o Product Lifecycle Management (PLM) è un approccio strategico alla gestione delle informazioni, dei processi e delle risorse a supporto del ciclo di vita di prodotti e servizi, dalla loro ideazione, allo sviluppo, al lancio sul mercato, al ritiro. Il PLM non è solo una tecnologia informatica, ma piuttosto un approccio integrato, basato su un insieme di tecnologie, su metodologie di organizzazione del lavoro collaborativo e sulla definizione di processi. L'obiettivo del PLM è ottimizzare (minor tempo, minori costi, maggiore qualità, minori rischi) lo sviluppo, la modifica e il ritiro dei prodotti o servizi dal mercato Service Oriented Architecture (SOA) Con l'acronimo di SOA (Service Oriented Architecture) si indica generalmente un'architettura software adatta a supportare l'uso di softare come servizi per garantire l'interoperabilità tra diversi sistemi così da consentire l'utilizzo delle singole applicazioni come componenti del processo di business e soddisfare le richieste degli utenti in modo integrato e trasparente. Di SOA esistono molte definizioni formali, ma quella universalmente accettata è quella prodotta dall'oasis: "SOA è un paradigma per l'organizzazione e l'utilizzazione delle risorse distribuite che possono essere sotto il controllo di domini di 20
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