Il viraggio creativo: tecniche alternative

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1 Lezioni di Photoshop Il viraggio creativo: tecniche alternative Viraggi semplici e viraggi professionali, viraggi senza usare le classiche selezioni. Una serie di lezioni per approfondire tecniche di lavoro in Photoshop che possono diventare utili anche in ambiti differenti dal classico viraggio. Nella fotografia analogica il viraggio ha innanzitutto una funzione pratica, che va oltre l estetica di un intonazione cromatica. Il viraggio analogico infatti, grazie ai suoi bagni chimici, garantisce alla stampa una maggiore conservazione nel tempo. Ma sulla scelta di effettuare un viraggio influisce molto anche il piacere del colore, e quanti come me sono reduci da decenni di pratica bianconero analogico, avranno certamente sperimentato l intonazione seppia, e probabilmente quella al selenio e all oro. Per non scordare poi tecniche più raffinate come la cianotipia o la resinotipia (vedi Progresso Fotografico Oro, Le antiche tecniche ) Ma in digitale le regole cambiano Cosa vuol dire oggi virare In digitale, come ovvio attendersi, le regole cambiano e chiunque sia in possesso di una fotocamera numerica può sperimentare subito da sé le gioie del viraggio, se così possiamo definirle, quando tenta di effettuare una stampa bianconero, sia che usi la propria stampante ink-jet o si appoggi ad un qualunque laboratorio, online o sotto casa. Infatti è probabile che la stampa che avrebbe dovuto essere un bianconero neutro assuma una spiacevole intonazione verso il verde o il magenta. Colpa della complessa gestione del colore che ancora affligge l utente alle prime armi. Peccato che l intenzione originaria fosse solo quella di bypassare la camera oscura tradizionale per realizzare una bella stampa bianconero da appendere in casa. Noi però vogliamo spingerci oltre nella sperimentazione di ciò che il digitale ci consente di fare in termini di elaborazione. Ancora una volta useremo Photoshop per le nostre perlustrazioni ed il tema delle lezioni di questo CD è il viraggio, nelle sue variazioni. Una piccola premessa è d obbligo: per viraggio non intendiamo la copia più o meno fedele di quello che si poteva fare (e si può tuttora) all interno di una camera oscura tradizionale; intendiamo piuttosto un qualunque metodo di modifica dell immagine che ci consenta di ottenere uno scatto fotografico differente croma- 50 PC PHOTO

2 Il metodo del viraggio a Due Tonalità è quello che consente di ottenere il risultato più professionale. Occorre fare una copia dell immagine in Scala di Grigio per poi definire due o tre inchiostri per le differenti gamme di luminosità. ticamente rispetto all originale, e senza effettuare mascherature. In fin dei conti virare vuole dire cambiare direzione, no? Fatte salve le solite raccomandazioni di non strafare, di evitare il kitsch e le modifiche d impulso, di avere ben presente fin dall inizio dove vogliamo tendere senza procedere a casaccio. Ci si potrebbe obiettare che in questo modo si perde tutto quello che di divertente Photoshop offre, ma non è vero. Photoshop è prima di tutto un programma che lavora col colore; che poi questo colore noi lo isoliamo con selezioni, maschere, livelli o altro non importa, sempre colore rimane. Il pixel stesso esiste in quanto definito dalle tre componenti cromatiche primarie Rosso, Verde e Blu. E di metodi per modificare i colori Photoshop ne è davvero pieno, basta aprire il menu Immagine o quello Filtro. Non solo, si può anche evitare di aprire i menu e ottenere viraggi esteticamente non banali lavorando sui Canali e sul metodo con cui questi interagiscono con i livelli. Ultima considerazione. Il modo con cui affrontiamo questi argomenti è orientato alla didattica, e quindi percorreremo anche strade non dirette, per fare in fretta, ma scegliendo percorsi che potranno tornare utili in lavorazioni di altro genere. Viraggio come intervento sul colore Il modo più immediato per iniziare a virare un immagine con Photoshop è quello di effettuare una modifica diretta, magari tramite i Livelli, di un canale cromatico. In pratica si tratta di introdurre dominanti laddove non ce ne sono, o ce ne sono di differenti. Ci sono però altri modi per modificare i canali. Ogni metodo di regolazione dell immagine in pratica fa questo, ma secondo modalità differenti. Quello che cambia sono le gamme di tonalità che, di volta in volta, di metodo in metodo, il programma considera come da modificare. Questo non è per complicare le cose, ma per fornire all utente strumenti di elaborazione leggermente differenti, in modo consentire, a seconda dei casi, di andare a lavorare sui dettagli voluti senza interferire con quello che già è corretto nel nostro fotogramma in lavorazione, e senza dover eseguire particolari operazioni di selezione, mascheratura o ritaglio. Esistono strumenti per lavorare su Rosso, Verde, Blu, PC PHOTO 51

3 Variazioni, in Photoshop, è un metodo di regolazione dell immagine che consente di effettuare progressive variazioni cromatiche rispetto ad un originale. Si consiglia di partire da un originale desaturato, lavorando sulle ombre. Magenta, Ciano, Giallo, Nero, Bianco, Luci, Ombre, Mezzi toni, Tonalità, Saturazione, Luminosità, Colore, Tinta ed altro. Il tutto con l opportunità di combinare insieme e con modalità diverse gli effetti ottenuti. In queste lezioni noi lavoreremo con pochissimi interventi di regolazione (Livelli, Curve, Tonalità/Saturazione, un paio di filtri) ma soprattutto con i livelli immagine, con i loro metodi di fusione e con le regole di trasparenza. In poche parole, da due livelli identici possiamo tirare fuori un infinità di versioni diverse della stessa immagine, di 52 PC PHOTO viraggi dunque, senza nemmeno effettuare modifiche distruttive dello scatto. Ecco allora il nuovo significato che attribuiamo al viraggio in questa sede: intendiamo definire una serie di interventi di modifica degli attributi cromatici dell immagine, nella totalità o in una sua parte, ma sempre senza effettuare le classiche selezioni. Le uniche che ci concederemo saranno quelle cromatiche, definendo di volta in volta la gamma di colore, tinta o luminosità. Photoshop consente tutto questo e con queste Lezioni di Photoshop vi insegniamo come farlo. A parte quanto spieghiamo nelle lezioni del CD, la regolazione cromatica di un immagine può avvenire percorrendo anche strade differenti da quelle descritte; qui di seguito vi proponiamo quindi anche tre differenti spunti operativi che vi permetteranno di realizzare lavori personali. Uno: giocare con WB e parametri Ogni fotocamera digitale che si rispetti dispone di un set di parametri estetici più o meno nutrito, oltre al sempre presente selettore per il bilanciamento del bianco. Quest ultimo non fa altro che modificare il colore di base; fermo restando che virare un immagine in bianconero è ben

4 Per una stessa immagine si possono creare molte differenti regolazioni cromatiche. Occorre individuare di volta in volta l intervento che meglio si presta a raggiungere il risultato voluto. diverso dall introdurre dominanti nell equivalente a colori, possiamo comunque sbagliare volutamente il settaggio del WB per ottenere immagini azzurre o caldissime, in base al tono che vorremo dare al nostro lavoro. Se poi aggiungiamo a questo intervento un aumento del contrasto, e magari della saturazione e della nitidezza, spesso è possibile giungere a buoni risultati espressivi. In questi casi conviene lavorare in Jpeg e soprattutto, Sia che impieghiamo i Livelli, le Curve, il Bilanciamento Colore o il Colore Selettivo, in Photoshop non facciamo altro che lavorare sui canali RGB. Quindi strumenti differenti possono condurre a risultati simili. Simili ma non identici: occorre comprendere le differenze per scegliere il metodo più adatto alle nostre esigenze. PC PHOTO 53

5 Lezione 1 del CD: un primo effetto di seppiatura può essere ottenuto sovrapponendo al livello di Sfondo un Livello colorato con un filtro fotografico caldo, di tono vagamente seppia, per poi fonderli con il metodo Tonalità. è un consiglio dettato dall esperienza, è preferibile realizzare un progetto di diverse immagini. Questo vuole dire non limitarsi ad uno scatto o due, che parrebbero irrimediabilmente sbagliati; proponendo invece una serie di 10 o anche 20 immagini, magari scelte all interno di un ampio numero di scatti, tutti caratterizzati dal tono virato; sarà così evidente che non c è nulla di casuale nel proprio lavoro, ma che si tratta invece di un preciso intento artistico. Il medesimo intervento può essere effettuato ricorrendo, in luogo del settaggio del WB, al caro vecchio filtro analogico. Ottimi quelli ambrati o nelle variazioni del ciano. 54 PC PHOTO Due: la stampa ink-jet su carta non bianca! Va da sè che, utilizzando una carta non neutra i toni dell immagine stampata non saranno neutri! In questo tipo di sperimentazione è facilissimo farsi prendere la mano dai materiali alternativi, magari finendo per distruggere le testine della propria stampante. Per evitare questo tipo di inconvenienti converrebbe utilizzare stampanti in cui tutta la testina di stampa sia sostituibile assieme ai serbatoi di inchiostro. Inoltre sconsigliamo ovviamente di effettuare simili operazioni se non sono consentite dal produttore della stampante. Detto ciò, i colorifici sono pieni di supporti che non sono espressamente destinati alla riproduzione digitale, ma che si prestano incredibilmente bene alla modifica cromatica in sede di stampa. Soprattutto esistono supporti poco regolari, di tonalità varia, che consentono di realizzare veri e propri capolavori. Occorre però sperimentare prima la resa delle varie tonalità e le tinte sui materiali che intendiamo utilizzare per capire quali soggetti e quali gamme cromatiche si prestino meglio a simili interventi. Anche una stampante laser, purché in grado di accettare cartoncini piuttosto pesanti, consente di ottenere eccellenti risultati artistici, straordinariamente simili alla pop-art degli anni 70. Per iniziare consiglio di partire con il caso più classico, ovvero la stampa di un file

6 Lezione 2 del CD: sfruttando le Opzioni di Livello possiamo scegliere quali colori far trasparire dal livello inferiore originale all interno del livello superiore monocromatico. Il tasto Alt aiuta a ottenere zone di transizione morbide. Lezione 3 del CD: creando un Livello di Riempimento di tipo Sfumatura, possiamo utilizzare una sfumatura lineare con modalità di fusione Colore per introdurre un intonazione regolare in un immagine bianconero, o anche solo parzialmente a colori. PC PHOTO 55

7 Lezione 4 del CD: il viraggio finto infrarosso può essere ottenuto secondo differenti modalità. Ad esempio si può applicare un livello di regolazione di tipo Inverti al livello di Sfondo, usando il metodo di fusione Tonalità. bianconero di buon contrasto su un cartoncino dal tono di fondo pastello, sempre all interno di un progetto composto da una serie di immagini per non dare l impressione che si tratti di un errore. Vi assicuro che spesso un immagine di tipo grafico su supporto beige, o anche di tonalità chiare verso il rosa o il giallo, magari accostando più versioni della stessa stampa, fornisce una resa estetica assolutamente pregevole. Ottimi anche i materiali al cotone, che potremo acquerellare prima o dopo la stesura degli inchiostri. Tre: una tecnica professionale All interno del CD non troverete tecniche professionali per ottenere opere digitali simili ai viraggi analogici in tonalità seppia. Avremmo dovuto iniziare a parlare di colori Pantone, di curve di inchiostro e di colore a Tre Tonalità, quando lo scopo di questa serie di Lezioni è quello di affrontare tematiche che interessano ad una vasto pubblico. Ma rimediamo subito. Per prima cosa occorre scegliere un immagine in bianconero di buona qualità per contrasto e definizione dei particolari. Convertiamola, se già non lo fosse, in Scala di Grigi da Immagine/Metodo. Ora, sempre dal medesimo menu, convertiamola in Due Tonalità. 56 PC PHOTO Nella finestra che compare scegliamo dalla tendina Tipo la voce Tre Tonalità. Clicchiamo nell area bianca al di sotto del primo riquadro in alto, quello nero, scegliamo Selettore e specifichiamo, quali componenti CMYK del colore voluto, i valori C 60%, M 80%, Y 100%, K 30%. Confermiamo, diamo un nome a piacere al colore e ripetiamo l operazione con il terzo riquadro bianco, quello più in basso. I valori CMYK saranno ora C 0%, M 40%, Y 100%, K 20%. Ancora confermiamo e diamo un nome al colore. Clicchiamo ora sul primo quadratino in alto di fianco al nero, quello diviso in due dalla linea diagonale. Inseriamo il valore 0 (zero) in tutte le caselle dallo 0 all 80, lasciando vuote quelle corrispondenti a 90 e 95 e lasciando la 100 al valore 100. Confermiamo passiamo alla casella sotto, sempre quella con la linea diagonale (di fianco al colore marrone): inseriamo il valore 2 in corrispondenza della casella 10. Confermiamo e facciamo lo stesso nella terza casella sotto (a lato del colore ocra), inserendo un valore di 15 nella casella relativa al numero 10 e di 80 nella casella 100. Confermiamo tutto quello che c è da confermare et voilà! Ecco un immagine perfettamente virata in seppia con uno stile d alto livello. Sono possibili ovviamente variazioni, ma è ovvio che non potranno essere molto grandi se si vuole ottenere un viraggio di qualità. Se siamo soddisfatti possiamo convertire in RGB con Immagine/Metodo. Le Lezioni del CD Le sei Lezioni del CD di questo mese propongono interventi che si aggiungono a quello appena proposto a proposito del viraggio seppia professionale, e consentono di ottenere quello che a prima vista potrebbe apparire come una semplice applicazione di un filtro digitale. A ben vedere, proprio in questo modo potrebbero essere definiti ma, a differenza dell applicazione di un filtro, lavorando per passi e in modo consapevole si ha il vantaggio di poter valutare in ogni istante, in ogni fase, l apporto delle modifiche che stiamo per attuare, e quindi di ritagliarle su misura per l immagine in corso di lavorazione. La prima situazione che affrontiamo vuole ricordare come un semplice viraggio seppia possa essere compiuto in modo diverso a seconda che ci affidiamo alla strada più breve e diretta offerta dal programma, oppure a tecniche più fini, che offrono risultati maggiormente simili ad un viraggio seppia analogico. Posso infatti tranquillamente affermare che il digitale, ben gestito, offre una fantasmagoria di possibilità, ben maggiori

8 Lezione 5 del CD: per effettuare un viraggio si può utilizzare un dettaglio dell immagine stessa, opportunamente ingrandito. Lo sovrapponiamo al livello Sfondo e ne sfruttiamo il colore tramite un metodo di fusione di tipo Luce Lineare, Tonalità o altri ancora. rispetto all analogico, e di controllo assai più fine. La lezione verte sull impiego del metodo di fusione Tonalità per il livello contenente il viraggio, allo scopo di ottenere un immagine in parte coerente con l originale ed in parte no! La tecnica si presta ad essere usata con pressoché tutti i generi fotografici, compatibilmente con il soggetto. Nella seconda lezione spieghiamo come isolare un particolare cromatico predominante nell immagine senza usare maschere o selezioni, bensì con un operazione di fusione basata proprio sui valori cromatici. Lo facciamo con le Opzioni di Fusione del livello, comando che pochi conoscono ma che è assai potente, sebbene un po rigido. La tecnica suggerisce di partire da scatti scelti con cura, ma nulla vieta di applicarla a piacere ove se ne senta la necessità, per poi affinare il risultato con altre tecniche, come nel secondo esempio che mostriamo. Nella terza lezione prendiamo in considerazione il viraggio compiuto con un colore che in realtà sono tanti! Usiamo infatti un riempimento di tipo Sfumatura per ridare enfasi a uno scatto dai colori un po deboli, oppure ad un bianconero che del colore potrebbe benissimo fare a meno ma che nella versione virata rivela un fascino nuovo. L impiego di sfumature è fattibile, ovviamente, nel momento in cui l immagine originale abbia un andamento che permetta l applicazione di una sfumatura regolare; nel nostro fotogramma vi è l orizzonte, e lo prendiamo come riferimento per applicare una sfumatura lineare. Lezione 6 del CD: il viraggio tabacco cui sottoponiamo questo scatto viene realizzato facendo la copia dello Sfondo, colorandolo in seppia da Tonalità/ Saturazione e applicando la modalità Moltiplica come metodo di fusione. Per affinare il risultato effettuiamo una regolazione dei Livelli (o delle Curve) in modo da recuperare i dettagli e applichiamo un filtro di Bagliore Diffuso (Glow) per accentuare le luci. PC PHOTO 57

9 Quale che sia l intervento di viraggio che preferiamo, è preferibile non cedere alla tentazione di convertire in seppia ogni genere di immagine. Conviene quindi preparare versioni diverse per poter poi scegliere la migliore. La quarta lezione del CD è un elaborazione per ottenere un finto infrarosso, con un intervento rapido mediante un singolo livello di regolazione. Il fulcro della lezione non è tanto l applicazione del (banale) metodo di conversione in infrarosso, bensì l affinamento della regolazione dei livelli cromatici o delle curve che apre la via ad altre applicazioni. Nel quinto esempio vediamo come impiegare alcuni ritagli di immagine, scelti opportunamente, per estrarre una trama o un colore da applicare al fotogramma originale. Il metodo è efficace. Un uso sapiente di questa tecnica può valorizzare molto uno scatto fotografico, pur modificandolo sensibilmente; si tratta di una sorta di doppia esposizione, compiuta però in modo assai più flessibile rispetto alla rigida sovrapposizione di immagini di memoria analogica. Per finire, all interno della sesta lezione sui viraggi del nostro CD vi proponiamo quello che, a mio parere, è l ambito più interessante da percorrere a livello di sperimentazione, ovvero il ritratto. Cerchiamo qui di simulare una resa a metà tra il seppia ed il color tabacco, nel primo caso chiudendo un po cinematograficamente i toni dello scatto, nell altro aprendoli in una versione più editoriale e patinata. In tutti i casi, nelle sei lezioni, è importante notare come con queste tecniche i migliori risultati non vengano mai dalla semplice applicazione dell effetto, bensì dalla sua modulazione con strumenti come l opacità, la fusione dei livelli, la 58 PC PHOTO variazione delle tonalità e della saturazione di partenza. L elaborazione degli scatti, ed il viraggio con essa, deve poi essere sempre espressione di una ricerca, e non la mera applicazione di effetti. Riflessioni sul viraggio Può sembrare eccessivo, ma ritengo necessario aggiungere qualche nota sulle tecniche di elaborazione presentate in queste pagine. Il viraggio altro non è se non una correzione cromatica, nulla di più e nulla di meno. La differenza con gli altri interventi sul colore è negli obiettivi che ci si propone; in generale quella che chiamiamo correzione tende ad ottenere un miglioramento dello scatto per una migliore resa della scena, oppure per una sua migliore interpretazione. Il termine virare implica un intervento maggiore, più forte, che potrebbe snaturare i connotati del fotogramma originale; di certo non a correggere lievemente una dominante appena accennata da un bilanciamento del bianco approssimativo. Non per questo però ci esenta dal riflettere sull intervento che stiamo per fare, sul soggetto per prima cosa, ed in secondo luogo sull estetica finale dell immagine. Insomma un paesaggio restituito con toni violetti non è detto che abbia un senso, ma potrebbe acquistarne in base a ciò che mostra, al taglio del fotogramma, a quanto faremo trasparire degli elementi cromatici originali tra le tonalità contraffatte ed anche in base ai nuovi rapporti di luci ed ombre che si vengono a creare dopo il viraggio. Un ritratto non deve per forza essere seppiato per avere un connotato retrò; può anche banalmente acquisire le tonalità proprie di una fotografia sbiadita per essere rimasta troppo a lungo al sole. Anche l intervento di pseudo-infrarosso può valorizzare un immagine trasformandola in un opera onirica. Quello che è importante è chiedersi sempre perché stiamo per compiere un intervento, dove vogliamo andare e se per raggiungere questi obiettivi non sarebbe meglio fare scelte differenti. Ricordo ancora l importanza di non limitarsi ad eseguire una sola versione del nostro viraggio/modifica, ma di realizzarne alcune differenti, di poco o di molto, e sempre senza osservare quello che si è fatto precedentemente. Alla fine avremo una declinazione di immagini tra cui scegliere se non l opera finale, di certo la strada più promettente da seguire. Ed infine valutiamo la qualità dei nostri lavori secondo due punti di vista: quanto ci soddisfa quello che abbiamo ottenuto nei riguardi degli obiettivi che ci eravamo posti, e quanto il risultato sia tecnicamente ben eseguito, ovvero se avremmo potuto fare di meglio ponendo maggiore attenzione. Fermo restando che un immagine fotografica presuppone un pubblico a cui tale immagine va mostrata e con cui confrontarsi. Altrimenti potremmo tranquillamente fotografare ed elaborare, così come virare, solo nella nostra mente. Eugenio Tursi