Medicina resiste anche senza il numero chiuso

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Ladislao Lombardi
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RASSEGNA Stampa 01-02-03-04-05-Gennaio-2015 S O M M A R I O GdS Medicina resiste anche il numero chiuso.

1 RASSEGNA Stampa Gennaio-2015 S O M M A R I O GdS Medicina resiste anche il numero chiuso. Orto Botanico<<I presepi dei cinque continenti>. La Sicilia - La situazione del Consorzio universitario sarà esaminata dal Parlamento siciliano. GdS Tasse universitarie? Soltanto in contanti.

2 UNIVERSITÀ. Per reggere le matricole, riammesse dopo l'annullamento dei test da parte del Tar, «dirottati» docenti di altre aree Medicina resiste anche senza il numero chiuso Medicina scoppia ma resiste, arrivano in Ateneo gli ultimi 150 studenti vincitori di ricorso al Tar in seguito alla bocciatura nei test: da due settimane sono in corso le loro iscrizioni in soprannumero e Moro arrivo porta a quota numero delle matricole Si tratta di oltre settecento iscritti in più rispetto ai previsti 440. La facoltà comunque tiene, con aule e docenti moltiplicati. Gli ultimi arrivati andranno a frequentare il previsto quinto canale, aperto dall'ateneo per fare fronte all'obbligo di iscrizioni che viene dal Tribunale amministrativo del Lazio. Qualche ulteriore unità potrebbe arriva- re dalle decisioni del Consiglio di Stato, ma si tratterebbe di pochissimi iscritti da aggiungere. È dunque l'ultima on di ricorrenti vittoriosi, tutti seguiti dallo studio legale dell'avvocato Francesco Leone, il gruppo inizierà le lezioni il 7 gennaio. Nel corso delle riunioni per gestire l'anomala situazione 2014 è stato lamentato il «silenzio romano»: nessuna norma di sostegno finora è stata predisposta dal ministero per l'università e la Ricerca e gli atenei più colpiti dai grandi numeri come Palermo, Napoli e Bari, sono in difficoltà. L'allarme è stato più volte indirizzato al ministero dalla Crui, la con- ferenza dei rettori italiani, presieduta da Stefano Paleari e in cui alla vicepresidenza c'è il rettore dell'università di Palermo, Roberto Lagal-i la. Per gestire i corsi è stato necessario il reclutamento di altri docenti di informatica, chimica, inglese, facilmente reperibili in altre aree didattiche. Il-problema diventerà notevole nei prossimi anni accademici, quando sarà necessario il qua-, drupio di specialisti della Medicina. can Università degli studi di Palermo Servizio Stampa

gli ultimi 150 studenti vincitori di ricorso al Tar in seguito alla bocciatura nei test: da due settimane sono in corso le loro iscrizioni in soprannumero e Moro arrivo porta a quota 115011 numero

3 I ORTO BOTANICO. All'Orto Botanico «I presepi dei cinque continenti», mostra organizzata dalla Settimana delle Culture con Lo Stato dell'arte. In mostra nella Sala Tineo centinaia di presepi della collezione privata di Adriano Sinibaldi. Fino al 6 gennaio, 9-17.

4 LA SICILIA La situazione del Consorzio universitario sarà esaminata dal Parlamento siciliano Il futuro del Consorzio universitario di Agrigento entra nel dibattito dell'ars. Il quattordici gennaio, infatti, la situazione del Cupa sarà al centro dei lavori della quinta commissione. A renderlo noto è stata la vicepresidente della stessa commissione, la deputata regionale del Pd, Mariella Maggio, la quale ha precisato anche che il tutto è avvenuto in seguito alla "richiesta avanzata dai parlamentari Giovanni Panepinto e Tonino Moscatt", "Speriamo - ha commentato - che si possano trovare elementi risolutivi per risolvere una vicenda che vede coinvolto un caposaldo della crescita culturale, economico e sociale del territorio agrigentino". La questione da affrontare, però, è tutta di natura strettamente economica. In questo momento, come si ricorderà, l'università di Agrigento è - in prospettiva - a "secco" di risorse economiche dopo l'atto di recesso da parte del Libero consorzio firmato dal commissario Di Liberto (in vista della man- canza, nel previsionale, delle somme) e dopo la fuoriuscita della Camera di Commercio dai soci fondatori in seguito al processo di riforma e accorpamento degli enti camerali. Mancano, per il 2015, almeno 880mila euro (appunto le quote dei due enti), cui si aggiungono però anche i fondi che dovrebbero essere versati dal Comune di Agrigento, il quale non ha potuto impegnare la propria quota trovandosi in un periodo di gestione commissariale: Qualcuno, nei giorni scorsi, aveva tra l'altro avanzato la proposta che il Governo regionale chiedesse a Di Liberto (del resto è un dirigente regionale) di ritirare l'atto di recesso, ma a giudicare gli effetti non molto è successo. Il nodo, quindi, è capire chi e in che modo potrà garantire queste somme necessarie per il sostentamento dell'università agrigentina. Di certo non la Regione, che al momento non è capace nemmeno di chiudere sul bilancio e deve "accontentarsi" dell'esercizio provvisorio. G. S.

A renderlo noto è stata la vicepresidente della stessa commissione, la deputata regionale del Pd, Mariella Maggio, la quale ha precisato anche che il tutto è avvenuto in seguito alla "richiesta

5 ez ATENEO. La maggioranza deve recarsi in uno degli sportelli dell'istituto di credito, fare la fila e consegnare le banconote. La replica: miglioreremo nel prossimo bando Tasse universitarie? Soltanto in contanti i O Nell'era delle tecnologie la segnalazione di alcuni genitori: «Pagamenti online consentiti solo per i correntisti Unicredit» Diversi coloro che hanno tentato Invano di are l'iscrizione all'università offline, come si fa ormai quasi per tutto. Il May fornito dell' università però nonio consente, se non si è correntista Unicredit. Delia Parrinello «È ammissibile che le tasse universitarie si possano are solo in una banca e solo in contanti?». A chiederlo sono alcuni genitori che per l'iscrizione dei propri figli in ateneo hanno tentato invano di are online, come si fa ormai quasi per tutto. Il Mav fornito dall'università però non lo consente, se non si è correntista Unicredit: solo chi ha un conto aperto nella banca che gestisce i servizi di tesoreria per l'ateneo può are via Internet, tutti gli altri devono recarsi a uno sportello della medesima banca, «fare la fila e depositare banconote sonanti», dice una mamma, A.G., che parla di «fatto grave e discriminatorio». E racconta: «Ho tentato di utilizzare il Mav fornito dall'università ma la procedura si inceppava. Allora ho chiamato la segreteria e lì mi hanno chiarito che quel servizio era riservato solo ai clienti di Unicredit. E io? Dovevo andare in banca...». Le sorprese però non erano finite lì. «Dopo aver fatto la coda, ho chiesto al cassiere se potevo fare un assegno o se era possibile un bonifico dalla mia banca, ma mi ha spiegato che potevo are solo in contanti. Ed era una cifra ragguardevole, oltre 900 euro». La signora è dunque dovuta andare nella sua banca, prelevare le banconote e tornare all'unicredit, «con tutti i rischi del caso - aggiunge - Mi chiedo inoltre se sia normale che si stia introducendo l'obbligo di far are con il Pos anche per l'idraulico e invece in un istituto di credito non si possano usare questo tipo di amenti». Dopo l'immatricolazione, entro fine dicembre gli universitari sono stati chiamati a saldare il conto per la frequenza e il metodo è rimasto lo stesso: andare allo sportello con le banconote in tasca. Di fatto la diversità di trattamento è operativa per legge, è stata sottoposta a regolare gara fra banche che hanno concorso al bando per la gestione della tesoreria dell'ateneo ed è regolata da una convenzione fra Unipa e Unicredit sottoscritta nel dicembre (Ma il monopolio Uni- Credit fa sapere l'ufficio stampa dell' istituto - è a maglie larghe e offre una serie di possibilità: «Le tasse universitarie si possono are agli sportelli di una qualsiasi agenzia UniCredit, altra possibilità è il amento con carte "Genius Card Unipa" senza alcuna commissione, c'è il amento mediante utilizzo di carte di credito Visa, Mastercard e American Express, oppure il amento con addebito in conto corrente mediante il servizio Banca via internet di UniCredit. Tutte modalità pubblicizzate nel sito dell'ateneo nella sezione Portale Studenti - amenti online», spiega l'ufficio stampa di Unicredit. «Poichè le diverse modalità di amento si concreti7zano in un Mav atipico, le tasse sono abili esclusivamente presso UniCredit o a mezzo canale internet con una delle elencate modalità». «lo ho provato a are con la carte di credito - racconta ancora A.G. - Ma a parte il fatto che la commissione dell'1,20 per cento sull'importo mi era sembrata davvero esosa, la procedura si è inceppata lo stesso. L'unica soluzione sarebbe la carta Genius, anche quella da fare co- IL MODELLO MAV FORNITO SAREBBE ATIPICO: «L'ITER SI BLOCCA» munque all'unicredit...». L'Università ammette l'errore: pare che nel bando per la scelta dell'ente cassiere sia mancata una definizione chiara di questo aspetto da «monopolio». E assicura: «Nel prossimo bando ci impegneremo a stabilire che i amenti possano essere fatti attraverso Mav con qualsiasi banca». con

l'iscrizione all'università offline, come si fa ormai quasi per tutto. Il May fornito dell' università però nonio consente, se non si è correntista Unicredit.

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