4. Il trasporto e la distribuzione di energia elettrica e gas naturale
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1 4. Il trasporto e la distribuzione di energia elettrica e gas naturale Nell ambito del servizio elettrico, la gestione della fase della trasmissione o del trasporto dell energia elettrica sulla Rete di Trasmissione Nazionale (RTN) ad alta ed altissima tensione è conferita in via esclusiva e in regime di concessione al GRTN S.p.A., secondo quanto previsto dall art. 1 del Decreto del Ministero per l Industria 17 luglio Lo stesso Gestore della Rete provvede a programmare lo sviluppo della stessa in linea con le necessità di copertura della domanda di energia elettrica e di svolgimento del servizio, perseguendo nell ambito della propria attività anche obiettivi quali il concorso alla promozione della tutela dell ambiente e della sicurezza degli impianti (art. 4 della Convenzione tra il Ministero per l Industria e il GRTN S.p.A. approvata con il citato decreto). Lo strumento di programmazione all uopo individuato dalla Convenzione di cui sopra (art. 9) è rappresentato dal Programma Triennale scorrevole di Sviluppo (PTS) da predisporsi entro il 31 dicembre di ogni anno. Relativamente a tale Programma, il DM 22 dicembre 2000 prevede che le Regioni interessate siano chiamate ad esprimere un parere sugli aspetti di localizzazione di nuovi tratti di rete, e di razionalizzazione dei percorsi o di eventuale dismissione dei tratti in esercizio, prima della prevista approvazione da parte del Ministero per l Industria. Fermo restando il quadro di competenze in materia di sviluppo e di programmazione elettrica delle linee ad alta ed altissima tensione sinteticamente illustrato, si attribuisce in via generale, quale indirizzo di piano, una valenza prioritaria agli interventi di razionalizzazione ed ammodernamento della RTN, compresi gli interventi di potenziamento e riclassamento degli impianti, che utilizzino infrastrutture esistenti e porzioni di territorio già impegnate, rispetto alla realizzazione di nuove opere che per contro producano nuova occupazione di territorio regionale. Particolare attenzione ed interesse devono essere prestati alle soluzioni più innovative che la tecnologia offre in materia di trasporto di energia elettrica, tra cui la realizzazione di linee in corrente continua utilizzando infrastrutture esistenti, da coordinarsi con la normativa in evoluzione. Il Protocollo d Intesa tra Regione Piemonte e GRTN S.p.A. del 17 gennaio 2002 Si evidenzia inoltre la necessità che la programmazione effettuata dal GRTN S.p.A. nell ambito del PTS sia accompagnata da una valutazione ambientale strategica, peraltro già in fase di sperimentazione sulla base degli impegni assunti con la firma di un Protocollo d Intesa tra la Regione Piemonte e lo stesso Gestore, in data 17 gennaio 2002, finalizzata ad individuare le soluzioni di volta in volta più sostenibili in ordine alla previsione degli interventi di sviluppo della porzione piemontese di RTN. 172
2 La Valutazione Ambientale Strategica sul PTS Sulla base delle previsioni del citato Protocollo d Intesa, il rapporto ambientale che accompagnerà il PTS, a partire dalla versione , provvederà gradualmente a: illustrare il programma complessivo e gli interventi ritenuti più significativi dal punto di vista ambientale, unitamente alla congruenza con gli obiettivi di altri piani e programmi regionali e nazionali; illustrare i fattori motivazionali di ordine energetico, economico e funzionale del Programma, unitamente alle esigenze che giustificano gli interventi in ordine alla continuità, sicurezza ed affidabilità della RTN, nonché alla razionalizzazione della stessa e alla compatibilità ambientale e territoriale; illustrare le esigenze di carattere esogeno che motivano gli interventi in ordine alle richieste di connessione alla RTN di nuovi impianti di generazione elettrica, alla strategia di soddisfacimento della previsione di incremento della domanda elettrica, nonché alle richieste di potenziamento delle reti di interconnessione con l estero; individuare gli obiettivi di qualità ambientale e le relative modalità di conseguimento; evidenziare i criteri territoriali per la definizione dei corridoi ambientali nell ambito dei quali prevedere la realizzazione delle nuove opere, e successiva localizzazione degli stessi; valutare la complessiva sostenibilità del Programma e degli interventi ambientalmente più significativi, definendo le possibili azioni di mitigazione e compensazione degli impatti eventualmente attesi; monitorare con l ausilio di un sistema di indicatori opportunamente definito gli effetti ambientali conseguenti alla realizzazione degli interventi e il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. Gli indirizzi specifici Per quanto concerne invece gli indirizzi più specifici, si ritiene che lo sviluppo della RTN in Piemonte, data l alta densità di rete per unità di territorio considerato, in rapporto ad altre regioni d Italia, debba uniformarsi non solo a criteri ed indirizzi di carattere tecnico quali, ad esempio, gli indici di massimizzazione della qualità del servizio elettrico (riduzione del tasso di guasto e della disalimentazione della rete), il grado di funzionamento della rete e dei suoi componenti (diminuzione delle perdite di rete e del grado di utilizzo e di invecchiamento degli impianti), nonché l incremento della possibilità di gestione della rete in condizioni ottimali (grado di libertà del dispacciamento), e di carattere economico (valorizzazione economica delle perdite di rete, del risparmio dovuto all importazione di energia, riduzione del danno economico derivante dalle disalimentazioni, ), ma altresì a criteri ed indirizzi di matrice ambientale e sociale. Tra questi si evidenziano da un punto di vista socio-ambientale: il supporto alla connessione alla rete della produzione da fonti rinnovabili; il miglioramento, laddove possibile, del bilancio territoriale di rete, inteso quale rapporto tra km di linee ed unità di 173
3 territorio interessato, conseguente ad azioni di razionalizzazione e ottimizzazione della stessa; la limitazione del grado di interferenza delle nuove linee con infrastrutture esistenti; l utilizzo preferenziale di porzioni di territorio già interessate da infrastrutture di carattere energetico (corridoi energetici) o modale (corridoi infrastrutturali), previa verifica di inesistenza di esigenze di risanamento; la congruenza con le previsioni e il rispetto dei vincoli dei piani regionali e infraregionali, nonché la tutela di elementi di pregio paesistico-ambientale; il rispetto dei limiti, valori ed obiettivi di qualità della normativa tecnica vigente in materia tutela dall esposizione ai campi elettromagnetici, anche senza escludere il ricorso, laddove esistano particolari e straordinarie condizioni di criticità, ad interventi dimostrativi sostenuti da accordi di programma; L individuazione dei Corridoi ambientali I criteri territoriali di esclusione, repulsione ed attrazione In particolare, poi, per quanto atterrà alla prevista programmazione di nuovi elettrodotti, al fine di garantire condizioni di sicurezza, affidabilità e di accesso alla rete, si ritiene che grande attenzione dovrà essere posta nell individuazione, sulla base di criteri territoriali di esclusione, repulsione ed attrazione, di opportuni corridoi ambientali, intesi quali porzioni vocate di territorio regionale, nel cui ambito prevedere la successiva collocazione di tracciati, avuto riguardo della minimizzazione degli impatti attesi. Che infatti la RTN in Piemonte, grazie anche alla sua funzione di cerniera e di vettoriamento tra i Paesi esportatori d Oltralpe, quali la Francia e la Svizzera, e il resto d Italia, nonché in ragione del prossimo incremento del parco elettroproduttivo regionale, necessiti di prossimi interventi di rafforzamento, trovandosi già oggi in condizioni di sofferenza, con riferimento ad alcune situazioni di collegamento a 380 kv con la Lombardia e al sovraccarico delle linee di interconnessione estera, è affermazione più volte resa dallo stesso GRTN S.p.A. che merita la massima attenzione sotto il profilo ambientale e territoriale. A questo proposito, i criteri territoriali per l individuazione dei corridoi ambientali, che si ritiene di proporre a seguito di un azione di concertazione e di confronto con le programmazioni settoriali regionali interessate e con lo stesso GRTN S.p.A. sono: 1. Criteri di esclusione dovuti alla presenza di un vincolo di carattere normativo: Presenza di aeroporti, avio superfici, e aree di interesse militare. 2. Criteri di esclusione stabiliti da accordi di merito tra le parti: presenza di edificato urbano continuo (secondo classificazione Corine); aree a vincolo ambientale individuate con provvedimento amministrativo (art. 139 e Titolo I D. Lgs. 490/99) aree archeologiche; presenza di superfici lacustri; parchi naturali regionali, riserve naturali integrali, speciali e orientate, aree attrezzate, ex l.r. 12/90; parchi nazionali ex Legge 394/91. Trattasi di aree in esclusione, salvo che venga dimostrata la strategicità dell opera prevista: condizione 174
4 quest ultima che determina la realizzabilità della stessa in assenza di alternative e previo rispetto di prescrizioni. aree caratterizzate da frane e conoidi attivi di pericolosità molto elevata, e valanghe; aree in zone di esondazione e dissesto morfologico di carattere torrentizio di pericolosità elevata; aree in fascia A del PAI. Trattasi di aree in esclusione limitatamente al posizionamento di basamenti e/o strutture, e non al sorvolo aereo delle stesse. 3. Criteri di repulsione con previsione realizzativa in assenza di alternative e previo rispetto di prescrizioni: presenza di edificato urbano e nuclei abitati discontinui (classificazione Corine); siti di interesse comunitario (Direttiva 92/43/CE Habitat ) e zone di protezione speciale (Direttiva 79/409/CE Uccelli ); aree di valore paesistico-ambientale ex PTR, PTCP, PTO e piani paesistici, PRGC; aree storico-artistico-culturali, insiemi di beni architettonici ex PTR, PTCP, PTO e PRGC; aree in fascia B del PAI e situate in zone di esondazione e dissesto morfologico di carattere torrentizio di pericolosità media; zone vitivinicole a denominazione di origine controllata e garantita; solo previo rispetto di prescrizioni: zone di salvaguardia ex l.r. 12/90; aree a vincolo ambientale ex art. 146 D. Lgs. 490/99 (cd. Galasso); zone vitivinicole a denominazione di origine controllata; 4. Criteri di attrazione preferenziale: presenza di elementi naturali che favoriscono l assorbimento visivo in assenza di insediamenti; aree industriali attrezzate, poli integrati di sviluppo, parchi tecnologici; 5. Criteri di attrazione previa verifica di compatibilità e inesistenza di esigenze di risanamento: presenza di corridoi energetici ed infrastrutturali pre-esistenti. Gli interventi di risanamento Per quanto riguarda la programmazione degli interventi di risanamento, nell ambito più generale dello sviluppo della Rete in alta ed altissima tensione facente riferimento alla RTN e ad una porzione in AT della rete distributiva in Piemonte, si osserva che l azione programmata dalla Regione tesa a concordare, con i soggetti istituzionali protagonisti della funzione strategica di trasporto dell energia elettrica, indirizzi di pianificazione elettrica e ambientale ovvero di progettazione territoriale integrata ed eco-compatibile, riporta conseguentemente l azione di risanamento sul tessuto infrastrutturale preesistente ad un complesso di interventi di natura sempre più residuale. Tale azione, tra l altro, si integra con la specifica disciplina in fase di imminente aggiornamento. Una politica ambientale regionale o, comunque più generalmente, una azione forte della P.A. intesa come soggetto garante e regolatore degli equilibri tra interessi pubblici e privati che influenzano 175
5 sensibilmente i grandi processi di trasformazione socio-economica e territoriale in regime di libero mercato, può essere, quindi, caratterizzata da due azioni: una di diligente e rigorosa applicazione delle norme che disciplinano le azioni di risanamento in presenza di superamento dei limiti di esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2003, in attuazione dell articolo 4 della legge 22 febbraio 2001, n. 36; l altra di stimolo e promozione per la realizzazione di progetti dimostrativi e l organizzazione di misure particolari tendenti alla sottoscrizione di accordi tra gestori e autorità locali territoriali, previa ricerca di sorgenti e strumenti finanziari di origine nazionale e comunitaria, con il fine precipuo della ricerca e della sperimentazione di soluzioni tecniche e tecnologiche a basso impatto territoriale (elettromagnetico, estetico, morfologico ). Tale indirizzo viene formulato anche sulla base dell esperienza maturata attraverso la negoziazione e la successiva stipulazione, alla fine del 2001, di una Convenzione tra la Regione e l ENEL S.p.A. per la realizzazione di un programma di interventi di risanamento ambientale su linee a 132 e 220 kv di Terna S.p.A. e di Enel Distribuzione S.p.A., che, in relazione alle criticità riscontrate, prevede l interramento di svariati km di linee elettriche situate a ridosso di scuole, abitazioni civili e luoghi frequentati da popolazione in età infantile. Tutto ciò naturalmente non può prescindere dal potenziamento della funzione di controllo ambientale riconosciuta agli enti locali territoriali dalla disciplina regionale in materia, soprattutto attraverso la valorizzazione dell attività strumentale dell ARPA che deve però essere ottimizzata attraverso la predisposizione di campagne di monitoraggio sistematizzate e l effettuazione di ricognizioni di realtà critiche che possono alimentare la formazione di un paniere di progetti da utilizzare per iniziative regionali avanzate. Indirizzi riguardanti la rete di distribuzione di energia elettrica Per quanto attiene allo sviluppo e manutenzione della rete di distribuzione dell energia elettrica in Piemonte, costituiscono parte integrante del presente Piano i seguenti indirizzi: - costante miglioramento dell affidabilità, sicurezza e qualità del servizio elettrico, con adeguamento agli standard qualitativi fissati dall Autorità italiana per l energia elettrica e il gas, soprattutto con riferimento alle aree territoriali maggiormente soggette al sovraccarico e ai disservizi della rete; - ricorso preferenziale alla realizzazione di linee MT in cavo interrato, salvo impedimenti di natura tecnica, negli ambiti territoriali sottoposti a vincoli di tutela paesaggistica e ambientale ai sensi del Decreto Legislativo n. 490/99, nonché negli ambiti territoriali appartenenti al sistema regionale delle aree protette ai sensi della L.r. n. 12/90, ai Siti d Interesse Comunitario di cui alla Direttiva 92/43 CE Habitat, nonché ai parchi nazionali ex L. 394/91; 176
6 - ricorso obbligato alla realizzazione di linee MT in cavo interrato, salvo impedimenti di natura tecnica, negli ambiti territoriali montani interessati dallo svolgimento dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, con smantellamento e recupero di tutte le linee aeree che non risultassero più funzionali, a seguito della realizzazione dei nuovi interventi, così come prescritto nella Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del piano degli interventi per i Giochi Olimpici approvata dalla Giunta Regionale, d intesa con il Ministero per l Ambiente, con deliberazione n del 9 aprile 2001; - autorizzazione delle nuove linee in Alta Tensione (AT) presentate dai soggetti distributori, in cui costituirà titolo preferenziale la valutazione del piano di razionalizzazione ed ottimizzazione proposto dal soggetto distributore, anche con riferimento al bilancio dei km di linee recuperate sul territorio dell area interessata, a titolo di mitigazione, o in altra parte del territorio regionale, a titolo di compensazione ambientale; - estensione della VAS ai programmi di sviluppo della rete AT di distribuzione in Piemonte, sulla base di accordi volontari sottoscritti dai soggetti distributori con la Regione. Indirizzi circa lo sviluppo del trasporto di gas naturale L esperienza in fase di implementazione nell ambito dell accordo con il GRTN S.p.A. per la rete di trasmissione nazionale postula l esigenza di garantire anche nell ambito della rete di trasporto nazionale e regionale del gas naturale, nelle more dell evoluzione della normativa nazionale, il perfezionamento di un accordo volontario con SNAMReteGas S.p.A., al fine di implementare sistematicamente le conoscenze sullo sviluppo e l estensione territoriale della rete di trasporto del gas in Piemonte, nonché di applicare alla programmazione pluriennale l approccio metodologico della Valutazione Ambientale Strategica. È infatti molto avvertita e diffusa, a tale riguardo, un esigenza di conoscenza complessiva in ordine ai contenuti dello sviluppo della programmazione nazionale, non limitata alla fase di presentazione del singolo progetto ai fini del rilascio delle autorizzazioni di legge. 177
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