Tivoli System Automation for Multiplatforms

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Tivoli System Automation for Multiplatforms"

Transcript

1 Tivoli System Automation for Multiplatforms Versione Guida all installazione e alla configurazione SC

2

3 Tivoli System Automation for Multiplatforms Versione Guida all installazione e alla configurazione SC

4 Nota! Prima di utilizzare queste informazioni e il prodotto che supportano, consultare le informazioni riportate in Appendice D, Informazioni particolari, a pagina 139. Questa edizione della Guida all installazione e alla configurazione si applica alla versione 3, release 1, livello di modifica 0 di IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms, numero programma 5724 M00 e a tutte le release e i livelli di modifica successivi di questo prodotto, a meno che non venga indicato diversamente in nuove edizioni. Il componente di gestione automazione end-to-end è ora un prodotto separato denominato IBM Tivoli System Automation Application Manager.(5724-S92). IBM è lieta di ricevere i commenti dei propri utenti. Sul retro della presente pubblicazione, è possibile che sia presente un modulo in cui i lettori possono inserire i loro commenti; in caso contrario, è possibile inviare i propri commenti al seguente indirizzo: IBM Deutschland Entwicklung GmbH Department 3248 Schoenaicher Str. 220 D Boeblingen Federal Republic of Germany FAX (Germania): FAX (Altri paesi): (+49) Indirizzo eservdoc@de.ibm.com Se si desidera ricevere una risposta, includere il proprio nome, indirizzo, numero di telefono o numero di fax. Accertarsi di includere i seguenti dati nel proprio commento o nota: v Titolo e numero di ordine del presente manuale v Numero pagina o argomento correlato al proprio commento Quando si inviano le informazioni a IBM, si concede a IBM un diritto non esclusivo ad utilizzare o distribuire le informazioni in qualsiasi modo ritenga appropriato senza incorrere in alcun obbligo verso l utente. Copyright International Business Machines Corporation 2006, 2008.

5 Indice Figure vii Tabelle ix Informazioni sul presente manuale... xi Destinatari del presente manuale xi Modalità di utilizzo del presente manuale....xi Contesti da consultare per ulteriori informazioni..xi Convenzioni utilizzate nel presente manuale... xii Convenzioni relative ai caratteri tipografici... xii Informazioni correlate xii Sommario degli aggiornamenti.... xv Novità nella release xv Parte 1. Installazione Capitolo 1. Installazione di System Automation for Multiplatforms su UNIX e Linux Pianificazione dell installazione Contenuto del CD CD/archivi per System Automation for Multiplatforms Piattaforme supportate Interfacce di rete supportate Preparazione all installazione Prerequisiti Configurazioni iniziali Installazione e aggiornamento di System Automation for Multiplatforms Installazione di System Automation for Multiplatforms su UNIX e Linux Installazione della licenza del prodotto Aggiornamento da una licenza Try & Buy ad una licenza completa del prodotto Lingue e locali supportate da System Automation for Multiplatforms Migrazione di System Automation for Multiplatforms Capitolo 2. Installazione di System Automation for Multiplatforms su Windows Pianificazione dell installazione CD di installazione di System Automation for Multiplatforms Archivio di installazione di System Automation for Multiplatforms Sottosistema per applicazioni basate su Unix..19 Lingue e locali supportate Preparazione del sistema per l installazione di System Automation for Multiplatforms su Windows. 20 Prerequisiti di installazione Considerazioni relative al carico sui nodi in cluster Windows Installazione di SUA (Subsystem for UNIX-based Applications) (obbligatoria) Installazione dei programmi di utilità e del pacchetto SDK (obbligatoria) Installazione hotfix Aggiornamento del file host o DNS (obbligatorio) 22 Configurazione del sottosistema per applicazioni basate su UNIX Configurazione dell accesso dell account utente Windows Installazione o aggiornamento System Automation for Multiplatforms su Windows Aggiornamento System Automation for Multiplatforms su Windows Installazione di System Automation for Multiplatforms su Windows tramite il programma di installazione grafico Installazione di System Automation for Multiplatforms su Windows in modalità silenziosa Verifica dell installazione Modifiche apportate al proprio profilo predefinito 34 Considerazioni speciali relative alla fine riga in Windows Capitolo 3. Attività di post-installazione per System Automation for Multiplatforms su Windows Installazione della licenza Configurazione di un ambiente non inglese per System Automation for Multiplatforms su Windows. 37 Configurazione di IBM Tivoli System Automation Shell Configurazione di una sessione telnet da un prompt dei comandi Windows Configurazione di una sessione remota con un terminale Configurazione del firewall Windows Windows Server Windows Server Capitolo 4. Installazione della console operazioni di System Automation for Multiplatforms Pianificazione dell installazione Pacchetti Requisiti del prodotto Preparazione all installazione della console operazioni di System Automation for Multiplatforms Copyright IBM Corp. 2006, 2008 iii

6 Raccolta delle informazioni che è necessario fornire durante l installazione Prerequisiti di installazione Installazione di System Automation for Multiplatforms console operazioni tramite il programma di installazione grafico Installazione della console operazioni di System Automation for Multiplatforms in modalità silenziosa Attività post-installazione Modificare le regole di sicurezza del firewall Windows Verifica dell installazione Capitolo 5. Aggiornamento della console operazioni Aggiornamento della console operazioni dalla release Aggiornamento della console operazioni dalla release Capitolo 6. Configurazione della console operazioni Pianificazione della configurazione Utilizzo della finestra di dialogo di configurazione 68 Capitolo 7. Disinstallazione di System Automation for Multiplatforms su UNIX e Linux Informazioni preliminari Procedura di disinstallazione Capitolo 8. Disinstallazione di System Automation for Multiplatforms su Windows Procedura di disinstallazione Capitolo 9. Disinstallazione della console operazioni di System Automation for Multiplatforms Avvio del programma di disinstallazione grafica su Windows Avvio del programma di disinstallazione grafica su AIX e Linux Utilizzo del programma di disinstallazione Capitolo 10. Installazione e disinstallazione del servizio Installazione del servizio Dove richiedere i fix pack Convenzioni di denominazione degli archivi..79 Installazione del servizio per System Automation for Multiplatforms Installazione del servizio per console operazioni 83 Disinstallazione del servizio Capitolo 11. Installazione della funzione GDPS/PPRC Multiplatform Resiliency for System z Installazione della funzione xdr Creazione di pacchetti Prerequisiti di installazione Installazione della licenza della funzione...87 Attivazione della funzione GDPS/PPRC Multiplatform Resiliency for System z Disinstallazione della funzione GDPS/PPRC Multiplatform Resiliency for System z Parte 2. Abilitazione del supporto launch-in-context Capitolo 12. Installazione e configurazione di IBM TEC extension per System Automation for Multiplatforms Panoramica Prerequisiti Installazione di IBM TEC Extension Configurazione di TEC Extension for System Automation for Multiplatforms Adattamento del file di configurazione al proprio ambiente Definizione di un pulsante personalizzato per la versione Java della console eventi TEC (client Java Swing) e per il visualizzatore eventi TEC incorporato in TEP Definizione di un pulsante personalizzato per la versione Web della console eventi TEC Capitolo 13. Configurazione del supporto launch-in-context di Tivoli Enterprise Portal Parte 3. Configurazione dell adattatore di automazione end-to-end Capitolo 14. Configurazione dell adattatore di automazione end-to-end di IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms Automazione dell adattatore automazione end-to-end Richiamo della finestra di dialogo di configurazione dell adattatore di automazione end-to-end Configurazione dell adattatore automazione end-to-end Scheda Adattatore Scheda Host che utilizza l adattatore Scheda Automazione Scheda Creazione report iv System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

7 Scheda Sicurezza Scheda Logger Salvataggio della configurazione Replica dei file di configurazione dell adattatore automazione end-to-end su altri nodi nel dominio.117 Definizione della politica di automazione dell adattatore end-to-end Rimozione della politica di automazione dell adattatore Controllo dell adattatore di automazione end-to-end Capitolo 15. Configurazione non presidiata Panoramica Utilizzo della modalità silenziosa Attività da eseguire manualmente Richiamo di una configurazione non presidiata Configurazione di MSCS su Windows Server File proprietà di input in modalità silenziosa Modifica del file proprietà di input Output in modalità silenziosa Parte 4. Appendici Appendice A. Risoluzione dei problemi relativi all installazione della console operazioni di System Automation for Multiplatforms Cancellazione dati da un installazione non riuscita 131 Procedure per la risoluzione dei problemi relativi ad un installazione Problemi noti Tentativo di connessione alla console operazioni di System Automation for Multiplatforms non riuscito Utilizzo del programma di utilità del raccoglitore file di log Raccolta di informazioni per il supporto IBM Appendice B. Risoluzione dei problemi relativi all installazione di System Automation for Multiplatforms su Windows Installazione senza il controllo requisiti Posizione dei file di log dell installazione Disinstallazione senza il controllo Disinstallazione hang Appendice C. Utilizzo di IBM Support Assistant Installazione di IBM Support Assistant e del plugin System Automation for Multiplatforms Appendice D. Informazioni particolari 139 Marchi Indice analitico Indice v

8 vi System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

9 Figure 1. Verifica del numero di versione installato e attivo Pannello Accesso di Integrated Solutions Console Pannello di benvenuto di Integrated Solutions Console Panoramica sull ambiente dell adattatore automazione end-to-end in cluster UNIX e Linux Panoramica sull ambiente dell adattatore automazione end-to-end in cluster Windows Pannello principale della finestra di dialogo di configurazione adattatore di automazione end-to-end Configurazione dell adattatore end-to-end di System Automation for Multiplatforms Scheda Host che utilizza l adattatore Automazione dell adattatore Configurazione della creazione di report di dati Configurazione della sicurezza dell adattatore Informazioni di traccia e registrazione dell adattatore Pannello Stato aggiornamento configurazione Pannello di replica dei file di configurazione di System Automation for Multiplatforms Copyright IBM Corp. 2006, 2008 vii

10 viii System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

11 Tabelle 1. Versioni di CD del prodotto Archivi per piattaforme Linux Archivi per piattaforme AIX Archivi per piattaforme Solaris Piattaforme supportate per System Automation for Multiplatforms Pacchetti software disponibili per l installazione, in base al proprio sistema operativo Lingue e locali supportate da System Automation for Multiplatforms su sistemi Linux Lingue e locali supportate da System Automation for Multiplatforms su sistemi AIX Lingue e locali supportate da System Automation for Multiplatforms su sistemi Solaris Lingue e locali supportate da System Automation for Multiplatforms su Windows Proprietà di IBM Tivoli System Automation Shell Proprietà del prompt dei comandi di Windows Proprietà della sessione Telnet Proprietà della sessione Proprietà della sessione Windows firewall: eccezioni di porte richieste Regole firewall (Windows Server 2008) Versioni di CD del prodotto Archivi per piattaforme Windows Archivi per piattaforme AIX Archivi per Linux su System x Archivi per Linux su POWER Archivi per Linux su System z Sistemi operativi supportati Requisiti di spazio disco per l installazione su sistemi Windows Requisiti di spazio disco su sistemi AIX e Linux Directory di installazione e Tivoli Common Directory Parametri di installazione per Integrated Solutions Console Assegnazione di porte per la versione integrata di IBM WebSphere Application Server Le porte per il traffico TCP in arrivo (Windows Server 2008) Archivio per piattaforme Linux Archivio per piattaforme AIX Archivio per piattaforme Solaris Archivio per piattaforme Windows Piattaforme Windows Piattaforme AIX Linux su IBM System x Linux su POWER Linux su System z Contesto utilizzato per rilevare un area di lavoro di Tivoli Enterprise Portal Risorse nella politica dell adattatore di automazione end-to-end Opzioni di comandi dell adattatore di automazione end-to-end File proprietà di input generati Copyright IBM Corp. 2006, 2008 ix

12 x System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

13 Informazioni sul presente manuale Questo manuale fornisce informazioni necessarie per pianificare, installare, configurare e aggiornare IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms, d ora in avanti indicato soltanto come System Automation for Multiplatforms. Destinatari del presente manuale Questo manuale è dedicato a pianificatori, responsabili dell installazione e amministratori che intendono installare e configurare System Automation for Multiplatforms. Modalità di utilizzo del presente manuale Il presente manuale è diviso nelle seguenti parti: v Parte 1, Installazione, a pagina 1 descrive come installare, disinstallare, gestire e configurare System Automation for Multiplatforms e la console operazioni di System Automation for Multiplatforms. v Parte 2, Abilitazione del supporto launch-in-context, a pagina 89 descrive come installare e configurare IBM TEC extension for System Automation for Multiplatforms, che consente agli utenti di passare da un evento visualizzato nella console eventi di Tivoli Enterprise Console al corrispondente dominio o risorsa nella console operazioni di System Automation e descrive come configurare il supporto launch-in-context per TEP (Tivoli Enterprise Portal), che consente agli utenti di avviare le aree di lavoro TEP dalla console operazioni di System Automation con un singolo clic del mouse. v Parte 3, Configurazione dell adattatore di automazione end-to-end, a pagina 97 spiega come configurare l adattatore automazione end-to-end e definire la politica di automazione correlata. v Le Appendici forniscono informazioni di riferimento e procedure per la risoluzione dei problemi. Contesti da consultare per ulteriori informazioni Oltre al presente manuale, la libreria System Automation for Multiplatforms contiene i seguenti manuali: v IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms Administrator's and User's Guide, SC v IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms - Riferimento, SC È possibile scaricare la documentazione completa all indirizzo La home page di System Automation for Multiplatforms contiene utili informazioni aggiornate, inclusi download e collegamenti di supporto per i pacchetti di manutenzione. La home page di System Automation for Multiplatforms è disponibile all indirizzo: Copyright IBM Corp. 2006, 2008 xi

14 Convenzioni utilizzate nel presente manuale Questo manuale utilizza diverse convenzioni per azioni e termini speciali e per percorsi e comandi del sistema operativo. Convenzioni relative ai caratteri tipografici Il presente manuale utilizza le seguenti convenzioni tipografiche: v Generalmente, i nomi file, directory e comandi vengono visualizzati in un carattere differente. Ad esempio: Nome file: setup.bin Directory: /etc Comando: startrpdomain cluster v Le variabili appaiono in corsivo e/o racchiuse tra parentesi quadre. Ad esempio: v Spesso, le variabili vengono utilizzate per indicare una directory di installazione root: La directory di installazione root di System Automation for Multiplatforms: <samp_root> o samp_root v Le directory vengono mostrate con barre (/), a meno che non vengano fornite informazioni specifiche del sistema operativo. In sistemi Windows, è consigliabile utilizzare barre retroverse (\) durante l immissione di una riga di comando, a meno che non venga indicato diversamente. v Vengono fornite informazioni specifiche del sistema operativo. Ad esempio: AIX, Solaris, Linux: /opt/ibm/tsamp/sam Windows: C:\Program Files\IBM\SA for Multiplatforms Informazioni correlate Questo argomento fornisce informazioni su pubblicazioni e siti Web correlati a System Automation for Multiplatforms: Pubblicazioni di WebSphere Application Server Le versioni più recenti di tutte le pubblicazioni di WebSphere Application Server si trovano nel sito Web della libreria di WebSphere Application Server all indirizzo: Documentazione di IBM RSCT (Reliable Scalable Cluster Technology): RSCT (Reliable Scalable Cluster Technology) è l infrastruttura utilizzata da System Automation for Multiplatforms per fornire cluster con migliore disponibilità di sistema, scalabilità e facilità d utilizzo. v Le seguenti pubblicazioni RSCT sono disponibili sul CD di System Automation for Multiplatforms: RSCT Administration Guide, SA RSCT for AIX 5L: Technical Reference, SA RSCT for Multiplatforms: Technical Reference, SA RSCT Messages, GA RSCT Diagnosis Guide, SA v Anche le pubblicazioni RSCT sono disponibili al seguente sito Web: xii System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

15 Pubblicazioni IBM DB2: Le pubblicazioni DB2 possono essere trovate sul sito Web di IBM DB2 UDB all indirizzo: Il collegamento ai manuali PDF è disponibile nella sezione Altre risorse della pagina Web. Pubblicazioni IBM Redbooks: La seguente pubblicazione è disponibile all indirizzo: v Linux on IBM zseries and S/390: High Availability for z/vm and Linux Informazioni sul presente manuale xiii

16 xiv System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

17 Sommario degli aggiornamenti Novità nella release 3.1 I nuovi miglioramenti e funzioni seguenti vengono forniti nella versione 3 release 1: v System Automation for Multiplatforms adesso può essere installato in: AIX 5.3 e 6.1, incluso il prerequisito RSCT Solaris 10 su SPARC Windows Server 2008 v La versione Red Hat Enterprise Linux minima adesso è 4.6 v Il tool di configurazione adesso può essere utilizzato in modalità non presidiata senza un ambiente window (come X-Window) v System Automation for Multiplatforms su Windows può essere aggiunto a un dominio Gestore applicazioni automazione di sistema v Editor della politica grafico v Il funzionamento del prodotto in lingua inglese adesso è supportato in locali turche Copyright IBM Corp. 2006, 2008 xv

18 xvi System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

19 Parte 1. Installazione Capitolo 1. Installazione di System Automation for Multiplatforms su UNIX e Linux Pianificazione dell installazione Contenuto del CD CD/archivi per System Automation for Multiplatforms CD System Automation for Multiplatforms..3 Distribuzione elettronica di System Automation for Multiplatforms Piattaforme supportate Interfacce di rete supportate Preparazione all installazione Prerequisiti Considerazioni relative al carico sui nodi in cluster UNIX e Linux Configurazioni iniziali Installazione e aggiornamento di System Automation for Multiplatforms Installazione di System Automation for Multiplatforms su UNIX e Linux Esecuzione del controllo dei prerequisiti...9 Installazione di System Automation for Multiplatforms Attività di post-installazione Installazione della licenza del prodotto Aggiornamento da una licenza Try & Buy ad una licenza completa del prodotto Lingue e locali supportate da System Automation for Multiplatforms System Automation for Multiplatforms su Linux System Automation for Multiplatforms su AIX 13 System Automation for Multiplatforms su Solaris Migrazione di System Automation for Multiplatforms Migrazione di un intero dominio Esecuzione di una migrazione nodo per nodo 15 Verifica del numero di versione installato e attivo Completamento della migrazione Capitolo 2. Installazione di System Automation for Multiplatforms su Windows Pianificazione dell installazione CD di installazione di System Automation for Multiplatforms Archivio di installazione di System Automation for Multiplatforms Sottosistema per applicazioni basate su Unix..19 Lingue e locali supportate Preparazione del sistema per l installazione di System Automation for Multiplatforms su Windows. 20 Prerequisiti di installazione Considerazioni relative al carico sui nodi in cluster Windows Installazione di SUA (Subsystem for UNIX-based Applications) (obbligatoria) Installazione dei programmi di utilità e del pacchetto SDK (obbligatoria) Installazione hotfix Aggiornamento del file host o DNS (obbligatorio) 22 Configurazione del sottosistema per applicazioni basate su UNIX Abilitazione del daemon syslog Abilitazione dell accesso telnet a SUA (Subsystem for UNIX-based Applications) (facoltativo) Configurazione dell accesso dell account utente Windows Windows Server Windows Server Installazione o aggiornamento System Automation for Multiplatforms su Windows Aggiornamento System Automation for Multiplatforms su Windows Installazione di System Automation for Multiplatforms su Windows tramite il programma di installazione grafico Installazione di System Automation for Multiplatforms su Windows in modalità silenziosa Generazione di un file di risposta Utilizzo del file di risposta per l installazione non presidiata Verifica dell installazione Modifiche apportate al proprio profilo predefinito 34 Considerazioni speciali relative alla fine riga in Windows Capitolo 3. Attività di post-installazione per System Automation for Multiplatforms su Windows Installazione della licenza Configurazione di un ambiente non inglese per System Automation for Multiplatforms su Windows. 37 Configurazione di IBM Tivoli System Automation Shell Configurazione di una sessione telnet da un prompt dei comandi Windows Configurazione di una sessione remota con un terminale Configurazione del firewall Windows Windows Server Windows Server Capitolo 4. Installazione della console operazioni di System Automation for Multiplatforms Pianificazione dell installazione Pacchetti CD della console operazioni Distribuzione elettronica Copyright IBM Corp. 2006,

20 Requisiti del prodotto Piattaforme supportate Browser Web supportati Requisiti hardware Preparazione all installazione della console operazioni di System Automation for Multiplatforms Raccolta delle informazioni che è necessario fornire durante l installazione Directory di installazione e Tivoli Common Directory Parametri di installazione della console operazioni di System Automation for Multiplatforms Assegnazione di porte per la versione integrata di IBM WebSphere Application Server Prerequisiti di installazione Installazione di System Automation for Multiplatforms console operazioni tramite il programma di installazione grafico Installazione della console operazioni di System Automation for Multiplatforms in modalità silenziosa Attività post-installazione Modificare le regole di sicurezza del firewall Windows Verifica dell installazione Installazione del servizio Dove richiedere i fix pack Convenzioni di denominazione degli archivi..79 Installazione del servizio per System Automation for Multiplatforms Istruzioni di utilizzo per gli archivi specifici della piattaforma Procedura di installazione del servizio per System Automation for Multiplatforms...81 Installazione del servizio per console operazioni 83 Istruzioni di utilizzo per gli archivi specifici della piattaforma Installazione dei fix pack del prodotto per console operazioni Disinstallazione del servizio Capitolo 11. Installazione della funzione GDPS/PPRC Multiplatform Resiliency for System z Installazione della funzione xdr Creazione di pacchetti Prerequisiti di installazione Installazione della licenza della funzione...87 Attivazione della funzione GDPS/PPRC Multiplatform Resiliency for System z Disinstallazione della funzione GDPS/PPRC Multiplatform Resiliency for System z Capitolo 5. Aggiornamento della console operazioni Aggiornamento della console operazioni dalla release Aggiornamento della console operazioni dalla release Capitolo 6. Configurazione della console operazioni Pianificazione della configurazione Utilizzo della finestra di dialogo di configurazione 68 Capitolo 7. Disinstallazione di System Automation for Multiplatforms su UNIX e Linux. 69 Informazioni preliminari Procedura di disinstallazione Capitolo 8. Disinstallazione di System Automation for Multiplatforms su Windows Procedura di disinstallazione Capitolo 9. Disinstallazione della console operazioni di System Automation for Multiplatforms Avvio del programma di disinstallazione grafica su Windows Avvio del programma di disinstallazione grafica su AIX e Linux Utilizzo del programma di disinstallazione Capitolo 10. Installazione e disinstallazione del servizio System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

21 Capitolo 1. Installazione di System Automation for Multiplatforms su UNIX e Linux Le seguenti sezioni descrivono la pianificazione, preparazione e installazione di System Automation for Multiplatforms su UNIX (AIX o Solaris) e Linux: v Pianificazione dell installazione. v Preparazione all installazione a pagina 6 v Installazione e aggiornamento di System Automation for Multiplatforms a pagina 9. Pianificazione dell installazione Contenuto del CD CD separati con la seguente etichetta contengono script e pacchetti software per ogni piattaforma e per la corrispondente architettura: v IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms per Linux su System x, Linux su Power e Linux su System z v IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms per Linux su AIX v IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms per Linux su Solaris CD/archivi per System Automation for Multiplatforms Le sezioni seguenti spiegano dove trovare i file e gli script di installazione di System Automation for Multiplatforms sui CD e sugli archivi di distribuzione elettronica. CD System Automation for Multiplatforms Per installare System Automation for Multiplatforms, utilizzare lo script di installazione indicato nella colonna destra della tabella seguente. Tabella 1. Versioni di CD del prodotto Sistema Operativo Etichetta del CD del prodotto Script di installazione Linux IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms V3.1.0, per Linux su System x, Linux su Power e Linux su System z AIX IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms V3.1.0 per AIX Solaris IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms V3.1.0 per Solaris SAM3100MPLinux/installSAM SAM3100MPAIX/installSAM SAM3100MPSunOS/installSAM Distribuzione elettronica di System Automation for Multiplatforms Se si preferisce la distribuzione elettronica alla consegna sul CD, è possibile scaricare il prodotto dal Web. Dopo aver acquistato System Automation for Multiplatforms si riceve un URL in cui scaricare un file tar o zip. Copyright IBM Corp. 2006,

22 Archivi: Linux: Tabella 2. Archivi per piattaforme Linux Nome archivio Descrizione C1A8IML.tar Questo è l archivio utilizzato per installare il prodotto. Per l estrazione dell archivio, è richiesto GNU tar 1.13 o successivo. Utilizzare il comando tar xf per estrarre l archivio. Una volta estratti i file, lo script di installazione installsam sarà disponibile nella seguente directory: SAM3100MPLinux AIX: Tabella 3. Archivi per piattaforme AIX Nome archivio Descrizione C1A8JML.tar Questo è l archivio utilizzato per installare il prodotto. Utilizzare il comando tar xf per estrarre l archivio. Una volta estratti i file, lo script di installazione installsam sarà disponibile nella seguente directory: SAM3100MPAIX Solaris: Tabella 4. Archivi per piattaforme Solaris Nome archivio Descrizione C1A8LML.zip Questo è l archivio utilizzato per installare il prodotto. Utilizzare il comando unzip per estrarre l archivio. Una volta estratti i file, lo script di installazione installsam sarà disponibile nella seguente directory: SAM3100MPSunOS Piattaforme supportate System Automation for Multiplatforms Versione 3.1, supporta i seguenti ambienti UNIX e Linux: Linux su System z, Linux su System x, Linux su Power, AIX 5.3 e 6.1 e Solaris 10. System Automation for Multiplatforms viene eseguito su tutte le macchine IBM Systems che dispongono di Linux, su macchine IBM System p che dispongono di AIX e su Sun SPARC o sistemi compatibili che dispongono di Solaris. La seguente tabella elenca le versioni di sistemi operativi supportate. Per le informazioni più recenti, fare riferimento alle Note sulla release di IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms nella home page di System Automation for Multiplatforms: 4 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

23 La versione più recente delle note sulla release è disponibile al collegamento Technical Documentation. Tabella 5. Piattaforme supportate per System Automation for Multiplatforms IBM System x 1 IBM System z SUSE SLES 9 (32 bit) x x 2 SUSE SLES 9 (64 bit) x x 2 IBM System p x IBM System i x Sun SPARC 5 SUSE SLES 10 (32 bit) 4 SUSE SLES 10 (64 bit) 4 x x x x x Red Hat RHEL 4.6 (32 bit) x Red Hat RHEL 4.6 (64 bit) x x x x Red Hat RHEL 5.0 (32 bit) x Red Hat RHEL 5.0 (64 bit) x x x x AIX 5.3 x AIX 6.1 x 3 6 Solaris 10 (64-bit) x 5 Note: 1. System x (ad eccezione dei server basati su Intel IA64) e qualsiasi altro server basato su Intel a 32 bit o basato su AMD Opteron (64 bit) o basato su Intel EM64T (64 bit). 2. Richiede SUSE SLES9 SP1 3. Richiede C++ Runtime Library for AIX, versione , inclusa nelle PTF U e U È necessario che sia installato il SP1. 5. Solaris 10 su sistemi Sun SPARC a 64 bit o cloni SPARC a 64 bit completamente compatibili. La console operazioni di System Automation for Multiplatforms non è disponibile nell ambiente Solaris, ma una console operazioni su un altra piattaforma può essere associata ad un cluster basato su Solaris. 6. AIX 6.1 supporta la ricollocazione o mobilità WPAR (Workload Partition). Nella release V3.1, System Automation for Multiplatforms e RSCT non supportano domini con nodi che sono WPAR del sistema. Interfacce di rete supportate Tutte le piattaforme supportano 10 Megabit Ethernet, Fast Ethernet e Gigabit Ethernet. Inoltre, la piattaforma System z supporta anche Hipersockets, CTC e VM Guest LAN. Capitolo 1. Installazione di System Automation for Multiplatforms su UNIX e Linux 5

24 Preparazione all installazione System Automation for Multiplatforms è contenuto in diversi pacchetti che è necessario installare su ogni nodo cluster che si desidera automatizzare. Il tipo di pacchetto e il contenuto dipendono dal sistema operativo su cui si sta installando System Automation for Multiplatforms. Note: 1. I pacchetti software devono essere disponibili sui nodi su cui si desidera installare System Automation for Multiplatforms. Ad esempio, è possibile montare il CD-ROM su un PC e utilizzare FTP per trasferire i file sul nodo oppure è possibile installare i pacchetti su un Network File System condiviso. 2. Per esser certi che i pacchetti software vengano installati e disinstallati nell ordine corretto, utilizzare gli script di System Automation for Multiplatforms installsam e uninstallsam. Tabella 6. Pacchetti software disponibili per l installazione, in base al proprio sistema operativo Sistema Operativo Tipo di pacchetto Contenuto Linux Pacchetti RPM RPM di System Automation for Multiplatforms e RPM RSCT 1. AIX Serie di file installp Serie di file installp di System Automation for Multiplatforms e pacchetti RSCT 1. Solaris Pacchetti Solaris Pacchetti System Automation for Multiplatforms e pacchetti RSCT 1. Note: 1. RSCT (Reliable Scalable Cluster Technology) è l infrastruttura utilizzata da System Automation for Multiplatforms per fornire cluster con migliore disponibilità di sistema, scalabilità e facilità d utilizzo. Prerequisiti Prima di iniziare l installazione, è necessario soddisfare i seguenti requisiti: v È necessario installare una shell Korn. v Perl è richiesto per utilizzare la CLI di IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms, inclusi i comandi RSCT nativi. Per impostazione predefinita, viene installato sui propri sistemi Linux, AIX o Solaris insieme al sistema operativo, ma potrebbe essere necessaria una versione speciale di Perl se si utilizza System Automation for Multiplatforms in una lingua diversa dall inglese. A causa di problemi noti con Perl e con la relativa modalità di gestione delle locali codificate UTF-8, è possibile che alcuni caratteri non vengano visualizzati correttamente. Questo problema potrebbe verificarsi su sistemi in cui è installato Perl 5.8.0, durante l utilizzo di una locale con codifica UTF-8. Quando si utilizzano versioni successive o precedenti di Perl o locali non codificate con UTF-8, il problema non si verifica. Se si decide di aggiornare la propria versione di Perl su una distribuzione Linux, attenersi alla seguente procedura: 1. Scaricare l origine Perl 5.8.1: html. 6 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

25 2. Decomprimere -xvf su qualsiasi directory. 3. Compilarlo e installarlo sulla macchina UTF-8, facendo riferimento alle istruzioni fornite con i file scaricati. 4. Modificare il collegamento simbolico specificando la directory della versione di Perl utilizzata da System Automation for Multiplatforms da: /usr/sbin/rsct/perl5/bin/perl->/usr/bin/perl alla directory in cui viene installata per impostazione predefinita la nuova versione di Perl: /usr/sbin/rsct/perl5/bin/perl->/usr/local/bin/perl. v Verificare inoltre che le directory /usr/sbin, /opt e /var dispongano di almeno 100 MB di spazio libero. v Su qualsiasi nodo in cui l adattatore di automazione end-to-end è configurato per funzionare, almeno 128 MB RAM devono essere disponibili. v Durante l installazione di System Automation for Multiplatforms su AIX, i livelli di pacchetti RSCT richiesti da System Automation for Multiplatforms vengono verificati rispetto ai livelli di pacchetti RSCT già installati con il sistema operativo e i pacchetti mancanti o i successivi livelli di pacchetti RSCT verranno installati se richiesto. In alcune circostante, potrebbe essere necessario installare manualmente livelli più elevati di determinati pacchetti RSCT. Se, ad esempio, il pacchetto di base RSCT non è installato e il livello di pacchetto principale RSCT è più elevato del livello di pacchetti RSCT fornito con System Automation for Multiplatforms, l installazione del pacchetto di base RSCT potrebbe avere esito negativo a causa dei requisiti RSCT non soddisfatti. È necessario scaricare e installare le serie di file RSCT adeguate dal centro servizi AIX per garantire che tutti i pacchetti RSCT installati si trovino allo stesso livello. v Per altri requisiti specifici del sistema operativo, consultare la pagina Web dei requisiti all indirizzo: v Per lingue che utilizzano DBCS (double-byte character set), il buffer della finestra di dialogo Telnet deve essere sufficientemente capiente da garantire la corretta visualizzazione dei messaggi lunghi. In caso contrario, aumentare le dimensioni del buffer della finestra di dialogo Telnet. v In distribuzioni attuali di Red Hat 5, l ambiente SElinux è attivato per impostazione predefinita. Deve essere disattivato per consentire il corretto funzionamento di System Automation for Multiplatforms. Considerazioni relative al carico sui nodi in cluster UNIX e Linux System Automation for Multiplatforms richiede l elaborazione costante di alcuni dei relativi sottosistemi sul nodo per garantire che i servizi cluster funzionino correttamente (ad esempio, heartbeat e la comunicazione tra tali sottosistemi). Se ciò non è garantito, System Automation può attivare metodi di protezione risorse critiche nel caso in cui tali sottosistemi non possano comunicare in un determinato periodo di tempo. Ciò comporta, alla fine, un riavvio del nodo su cui si verifica questo problema. Per evitare questo problema, si consiglia di soddisfare i seguenti prerequisiti: v Carico CPU <= 100% v Carico di scambio e I/O costante < 10% Per informazioni sui metodi di protezione risorse critiche, consultare IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms Administrator's and User's Guide. Configurazioni iniziali È necessario eseguire queste configurazioni iniziali: Capitolo 1. Installazione di System Automation for Multiplatforms su UNIX e Linux 7

26 v Su tutti i nodi, impostare la variabile di ambiente CT_MANAGEMENT_SCOPE su 2 (ambito dominio peer) per tutti gli utenti di System Automation for Multiplatforms : CT_MANAGEMENT_SCOPE=2 Per impostare in modo permanente la variabile, impostarla nel profilo. v Verificare che la variabile di ambiente LANG sia impostata su una delle locali supportate per l utente root. Per impostare la variabile di ambiente, utilizzare il comando: export LANG=xx_XX dove xx_xx indica una delle lingue supportate. 8 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

27 Installazione e aggiornamento di System Automation for Multiplatforms Questa sezione tratta i seguenti argomenti: v Se si esegue un installazione iniziale di System Automation for Multiplatforms, consultare l argomento Installazione di System Automation for Multiplatforms su UNIX e Linux riportato di seguito. v Se è già installata una versione precedente di System Automation for Multiplatforms, è necessario seguire una procedura prima di poter installare la nuova versione di System Automation for Multiplatforms. Per eseguire una migrazione ad una nuova versione del prodotto, consultare l argomento Migrazione di System Automation for Multiplatforms a pagina 14. Installazione di System Automation for Multiplatforms su UNIX e Linux Utilizzare uno script di installazione per installare System Automation for Multiplatforms. Lo script di installazione svolge le seguenti azioni: v Un controllo dei prerequisiti completo per verificare che tutti i prerequisiti siano disponibili e si trovino al livello richiesto. Se il proprio sistema non supera il controllo, l installazione non viene avviata ed è necessario fornire i prerequisiti mancanti e riavviare l installazione. v Installa System Automation for Multiplatforms, incluso l adattatore di automazione end-to-end. Per evitare di dover riavviare l installazione, è possibile richiamare il controllo dei prerequisiti separatamente, prima di avviare l installazione. Esecuzione del controllo dei prerequisiti Completare la seguente procedura: 1. Se è stato scaricato il file tar da Internet, estrarlo utilizzando il seguente comando: tar -xvf <tar file> Se il prodotto è stato ricevuto su un CD, montare il CD e accedere alla directory in cui si trova il CD. 2. Inserire il seguente comando: v Linux: cd SAM3100MPLinux v AIX: cd SAM3100MPAIX v Solaris: cd SAM3100MPSunOS Per informazioni su piattaforme supportate, vedere Piattaforme supportate a pagina 4 3. Per avviare il controllo dei prerequisiti, immettere il seguente comando:./prereqsam Generalmente, non è necessario specificare le opzioni disponibili per il comando prereqsam. Per una descrizione dettagliata del comando, fare riferimento a IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms - Riferimento. 4. Al termine del controllo, consultare il seguente file di log per informazioni sui prerequisiti mancanti: /tmp/prereqsam.<#>.log dove <#> è un numero; il numero più elevato identifica il file di log più recente. Capitolo 1. Installazione di System Automation for Multiplatforms su UNIX e Linux 9

28 5. Se il proprio sistema non ha passato il controllo dei prerequisiti, risolvere gli eventuali problemi prima di avviare l installazione. Installazione di System Automation for Multiplatforms Informazioni preliminari: Se è già presente un dominio peer RSCT, verificare che il nodo su cui si sta richiamando lo script sia non in linea nel dominio. Altrimenti, l installazione verrà annullata. Per installare il prodotto, incluso l adattatore di automazione, svolgere la seguente procedura: 1. Se il file tar è stato scaricato da Internet e non è ancora stato estratto, estrarlo utilizzando il seguente comando: tar -xvf <tar file> Se il prodotto è stato ricevuto su un CD, montare il CD e accedere alla directory in cui si trova il CD. 2. Inserire il seguente comando: v Linux: cd SAM3100MPLinux v AIX: cd SAM3100MPAIX v Solaris: cd SAM3100MPSunOS 3. Richiamare lo script di installazione:./installsam Generalmente, non è necessario specificare le opzioni disponibili per il comando installsam. Per una descrizione dettagliata del comando, fare riferimento a IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms - Riferimento. 4. Consultare le informazioni contenute nell accordo di licenza e le informazioni di licenza visualizzate. È possibile scorrere in avanti le varie righe utilizzando il tasto Invio e le varie pagine utilizzando la barra spaziatrice, che è essenzialmente la funzionalità aggiuntiva in UNIX. Una volta giunti alla fine del file di informazioni sulla licenza, accettare le clausole dell accordo di licenza immettendo S. Qualsiasi altro input annullerà l installazione. L installazione viene inoltre annullata quando non viene rilevato alcun file della licenza. 5. Una volta accettato l accordo di licenza, il programma di installazione esegue un controllo dei prerequisiti completo per verificare che tutti i prerequisiti siano disponibili e si trovino al livello richiesto. Se il proprio sistema non supera il controllo, l installazione non viene avviata ed è necessario fornire i prerequisiti mancanti e riavviare l installazione. Le informazioni sui risultati del controllo dei prerequisiti sono disponibili nel file di log /tmp/installsam.<#>.log (per dettagli, consultare il passo 6). Se il proprio sistema ha superato il controllo, il prodotto, incluso l adattatore di automazione, viene installato. 6. Consultare il seguente file di log per informazioni sull installazione: /tmp/installsam.<#>.log dove <#> è un numero; il numero più elevato identifica il file di log più recente. Le voci nel file di log hanno i seguenti prefissi: prereqsam Le voci scritte durante il controllo dei prerequisiti. 10 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

29 installsam Le voci scritte durante l installazione del prodotto. 7. Per individuare i pacchetti installati, consultare /tmp/installsam.<#>.log, dove <#> è il numero più elevato nell elenco di log rilevati. Attività di post-installazione Una volta installato System Automation for Multiplatforms su AIX, svolgere la seguente attività: Configurazione del logger di sistema su AIX Il logger di sistema non è configurato per impostazione predefinita. I messaggi vengono scritti nel log di errori. Per poter ottenere i dati di debug, si consiglia di configurare il logger di sistema nel file /etc/syslog.conf. Una volta apportate le modifiche necessarie, è necessario riciclare syslogd utilizzando il comando refresh s syslogd. L ubicazione del file di log è definita in /etc/syslog.conf. Nessuna azione aggiuntiva è richiesta nel caso di Linux. Se è stato installato System Automation for Multiplatforms su Solaris, effettuare la seguente attività: le pagine man sono installate nella directory /usr/share/man. Accertarsi che la variabile di ambiente MANPATH non sia definita o il percorso /usr/share/man sia contenuto nella variabile di ambientemanpath. Realizzare gruppi di volume condiviso migliorati capaci su AIX: Se i gruppi di volume condivisi non sono migliorati e contemporaneamente abilitati, quando si verifica il crash di un nodo i dischi verranno bloccati e il nodo remoto non sarà in grado di accedere al disco. Per evitare questa situazione, realizzare il gruppo di volume condiviso avanzato contemporaneamente abilitato. Prima di rendere il gruppo di volume avanzato contemporaneamente abilitato, utilizzare il comando lsvg per visualizzare le informazioni sul gruppo di volume condiviso: # lsvg vgerstz0 GRUPPO VOLUME: vgerstz0 IDENTIFICATIVO VG: 00c31bfe00004c c2f1ead2 STATO VG: attivo DIMENSIONI PP: 4 megabyte PERMESSO VG: lettura/scrittura TOTALE PP: 255 (1020 megabyte) MAX LV: 256 PP LIBERI: 14 (56 megabyte) LV: 2 PP UTILIZZATI: 241 (964 megabyte) LV APERTI: 2 QUORUM: 2 (abilitato) PV TOTALI: 1 DESCRITTORI VG: 2 PV SCADUTI: 0 PP SCADUTI: 0 PV ATTIVI: 1 AUTO ON: no MAX PP per VG: MAX PP per PV: 1016 MAX PV: 32 Dimensioni LTG (Dinamico): 256 kilobyte AUTO SINC: no HOT SPARE: no POLITICA BB: riposizionabile Per rendere un gruppo di volume migliorato contemporaneamente abilitato per utilizzare SMIT: 1. Inserire il seguente comando: # smitty vg Testo simile al seguente visualizzato: Impostare le caratteristiche di un gruppo volume Modificare un gruppo di volume Capitolo 1. Installazione di System Automation for Multiplatforms su UNIX e Linux 11

30 * Nome GRUPPO VOLUME vgerstz0 * ATTIVA gruppo volume AUTOMATICAMENTE no + al riavvio del sistema? * Un QUORUM di dischi necessari per conservare il volume sì + gruppo in linea? Convertire questo VG in contemporaneamente capace? contemporaneamente abilitato 2. Premere INVIO. Per rendere il gruppo volume migliorato contemporaneamente abilitato dalla riga di comando, inserire il seguente comando: # /usr/sbin/chvg -a n -Q y -C <VOLUME_GROUP_NAME> Dopo aver reso il gruppo di volume avanzato contemporaneamente abilitato, il comando lsvg restituisce le informazioni simili alle seguenti: # lsvg vgerstz0 GRUPPO VOLUME: vgerstz0 IDENTIFICATIVO VG: 00c31bfe00004c c2f1ead2 STATO VG: attivo DIMENSIONI PP: 4 megabyte PERMESSO VG: lettura/scrittura TOTALE PP: 255 (1020 megabyte) MAX LV: 256 PP LIBERI: 14 (56 megabyte) LV: 2 PP UTILIZZATI: 241 (964 megabyte) LV APERTI: 2 QUORUM: 2 (abilitato) PV TOTALI: 1 DESCRITTORI VG: 2 PV SCADUTI: 0 PP SCADUTI: 0 PV ATTIVI: 1 AUTO ON: no Contemporaneo: Migliorato-abilitato Auto-migliorato: Disabilitato Modalità VG: Non-contemporaneo MAX PP per VG: MAX PP per PV: 1016 MAX PV: 32 Dimensioni LTG (Dinamico): 256 kilobyte AUTO SINC: no HOT SPARE: no POLITICA BB: riposizionabile Installazione della licenza del prodotto System Automation for Multiplatforms richiede che su ogni sistema su cui è in esecuzione sia installata un licenza prodotto valida. La licenza si trova sul supporto di installazione nella directory secondaria license. L installazione della licenza viene eseguita di solito durante il processo di installazione del prodotto. Nel caso in cui si fosse verificato un errore, immettere il seguente comando per installare la licenza: samlicm i license_file Per visualizzare la licenza, immettere: samlicm -s Consultare IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms - Riferimento per una descrizione dettagliata del comando samlicm. Aggiornamento da una licenza Try & Buy ad una licenza completa del prodotto Se è stata installata la versione Try & Buy di System Automation for Multiplatforms (non applicabile a Solaris) e in seguito si acquista la versione completa del prodotto, si riceverà un altra copia del supporto di installazione, contenente il file della licenza per la licenza completa. 12 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

31 Il file della licenza si trova sul supporto di installazione nella sottodirectory license. Si consiglia di eseguire l aggiornamento della licenza immettendo il seguente comando: samlicm -i <license_file_name> Per visualizzare la licenza, immettere: samlicm -s Dopo l aggiornamento della licenza, si consiglia di verificare che gli aggiornamenti per System Automation for Multiplatforms siano già disponibili e installare l ultimo livello di servizio. Lingue e locali supportate da System Automation for Multiplatforms Se si desidera utilizzare System Automation for Multiplatforms in una lingua diversa dall inglese o la propria locale di sistema predefinita è una locale diversa dall inglese, utilizzare le seguenti sezioni per rilevare le lingue e locali supportate. System Automation for Multiplatforms su Linux Tabella 7 mostra le combinazioni di lingue e locali supportate per System Automation for Multiplatforms su sistemi Linux per visualizzare i messaggi tradotti. È possibile che le nuove versioni di sistemi operativi Linux non supportino tutte le codifiche elencate. La codifica UTF-8 è sempre supportata. Tabella 7. Lingue e locali supportate da System Automation for Multiplatforms su sistemi Linux Lingua UTF-8 ISO EUC/GBK Euro GB18030/BIG5 Tedesco de_de.utf-8 de_de, de_de.iso Spagnolo es_es.utf-8 es_es, es_es.iso Francese fr_fr.utf-8 fr_fr, fr_fr.iso Italiano it_it.utf-8 it_it, it_it.iso Giapponese ja_jp.utf-8 ja_jp.eucjp Coreano ko_kr.utf-8 ko_kr.euckr Portoghese brasiliano Cinese semplificato Cinese tradizionale pt_br.utf-8 zh_cn.utf-8 zh_tw.utf-8 pt_br zh_cn.gbk, zh_cn.gb2312 de_de@euro es_es@euro fr_fr@euro it_it@euro zh_cn.gb18030 zh_tw.big5, zh_tw System Automation for Multiplatforms su AIX La tabella seguente mostra le combinazioni di lingue e locali supportate per System Automation for Multiplatforms su AIX per visualizzare i messaggi tradotti. Tabella 8. Lingue e locali supportate da System Automation for Multiplatforms su sistemi AIX Lingua UTF-8 ISO EUC/GBK SJIS/GB18030/BIG5 Tedesco DE_DE de_de Spagnolo ES_ES es_es Capitolo 1. Installazione di System Automation for Multiplatforms su UNIX e Linux 13

32 Tabella 8. Lingue e locali supportate da System Automation for Multiplatforms su sistemi AIX (Continua) Lingua UTF-8 ISO EUC/GBK SJIS/GB18030/BIG5 Francese FR_FR fr_fr Italiano IT_IT it_it Giapponese JA_JP ja_jp Ja_JP Coreano KO_KR ko_kr Portoghese brasiliano PT_BR pt_br Cinese semplificato ZH_CN zh_cn Zh_CN Cinese tradizionale ZH_TW zh_tw Zh_TW System Automation for Multiplatforms su Solaris La tabella seguente mostra le combinazioni di lingue e locali supportate per System Automation for Multiplatforms su sistemi Solaris per visualizzare i messaggi tradotti. È possibile che le nuove versioni di sistemi operativi Solaris non supportino tutte le codifiche elencate. La codifica UTF-8 è sempre supportata. Tabella 9. Lingue e locali supportate da System Automation for Multiplatforms su sistemi Solaris Lingua UTF-8 ISO EUC/GBK Euro GB18030/BIG5 Tedesco de_de.utf-8 de_de.iso de_de.iso Spagnolo es_es.utf-8 es_es.iso es_es.iso Francese fr_fr.utf-8 fr_fr.iso fr_fr.iso Italiano it_it.utf-8 it_it.iso it_it.iso Giapponese ja_jp.utf-8 ja_jp.eucjp Coreano ko_kr.utf-8 ko_kr.euc Portoghese brasiliano pt_br.utf-8 pt_br.iso Cinese semplificato Cinese tradizionale zh_cn.utf-8 zh_cn.gbk, zh_cn.euc zh_cn.gb18030 zh_tw.utf-8 zh_tw.euc zh_tw.big5 Migrazione di System Automation for Multiplatforms È possibile migrare a System Automation for Multiplatforms V3.1 se una versione precedente di System Automation for Multiplatforms è già installato. Consultare le seguenti considerazioni prima di migrare uno o più nodi ad un livello più recente: v Il processo di migrazione inizia quando qualsiasi nodo nel cluster attivo viene aggiornato al livello di codice successivo. v È sempre possibile eseguire l aggiornamento ad un livello di codice successivo. La migrazione a versioni meno recenti non è possibile. v Il processo di migrazione è completo soltanto quando il numero di versione attivo è uguale al numero di versione del codice installato più elevato. Fino ad allora, possono coesistere livelli di codice differenti. Consultare Verifica del numero di versione installato e attivo a pagina 16 e Completamento della migrazione a pagina 17 per informazioni su come completare il processo di migrazione. 14 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

33 È possibile utilizzare una delle seguenti procedure per migrare System Automation for Multiplatforms ad un livello successivo: v Si consiglia di utilizzare la procedura descritta in Migrazione di un intero dominio v Esecuzione di una migrazione nodo per nodo Migrazione di un intero dominio Durante la migrazione, il dominio non sarà disponibile. Per ridurre al minimo i tempi di inattività, è possibile eseguire un controllo dei prerequisiti prima di avviare la migrazione effettiva (per ulteriori informazioni, consultare Esecuzione del controllo dei prerequisiti a pagina 9). Per migrare un intero dominio, attenersi alla procedura seguente: 1. Verificare che tutte le risorse siano non in linea: a. Verificare se l System Automation for Multiplatforms - adattatore automazione end-to-end è in esecuzione: samadapter status Se è in esecuzione, arrestare l adattatore di automazione: samadapter stop b. Arrestare tutti i gruppi di risorse in linea impostando il relativo NominalState su Non in linea: chrg -o Offline <resource-group-name> 2. Se il dominio è in linea, arrestarlo: stoprpdomain <domain-name> 3. Eseguire lo script./installsam dalla directory di installazione su tutti i nodi. Per ulteriori informazioni sullo script, installsam, consultare Installazione di System Automation for Multiplatforms su UNIX e Linux a pagina Avviare il dominio: startrpdomain <domain-name> 5. Verificare i livelli di codice con il comando lssrc ls IBM.RecoveryRM (consultare l esempio in Verifica del numero di versione installato e attivo a pagina 16). Tutti i nodi devono disporre del livello di codice appena installato, ma il livello di codice attivo deve essere comunque il precedente. 6. Per attivare la nuova versione, continuare con Completamento della migrazione a pagina 17. Esecuzione di una migrazione nodo per nodo La migrazione nodo-per-nodo supportata quando si migra da System Automation for Multiplatforms V2.3. La migrazione progressiva dei nodi di un dominio ha il vantaggio di lasciare System Automation for Multiplatforms disponibile durante la migrazione. Per ridurre ulteriormente i tempi di inattività, è possibile eseguire un controllo dei prerequisiti prima di avviare la migrazione effettiva (per ulteriori informazioni, consultare Esecuzione del controllo dei prerequisiti a pagina 9). Per eseguire una migrazione nodo per nodo, procedere nel modo seguente: 1. Escludere il nodo dall automazione per garantire che le risorse che è necessario mantenere disponibili vengano spostate ad un altro nodo nel dominio peer: samctrl -u a <node> Tenere presente che le operazioni di spostamento potrebbero richiedere alcuni istanti. Capitolo 1. Installazione di System Automation for Multiplatforms su UNIX e Linux 15

34 2. Arrestare il nodo da un altro nodo nel dominio e verificare che sia stato arrestato: stoprpnode <node>; lsrpnode 3. Per aggiornare il nodo, eseguire lo script./installsam dalla directory di installazione. Per ulteriori informazioni sullo script, installsam, consultare Installazione di System Automation for Multiplatforms su UNIX e Linux a pagina Avviare il nodo: startrpnode <node> 5. Includere nuovamente il nodo aggiornato nell automazione: samctrl -u d <node> 6. Il nodo aggiornato può ora partecipare al dominio esistente. Utilizzare il comando lssrc ls IBM.RecoveryRM (consultare l esempio in Verifica del numero di versione installato e attivo ) per visualizzare la versione installata e la versione attiva del prodotto. Le nuove funzioni del codice verranno attivate soltanto se il numero di versione attivo di System Automation for Multiplatforms è uguale al numero di versione più elevato di System Automation for Multiplatforms installato nel cluster e non è possibile utilizzare completamente tali funzioni se non vengono aggiornati tutti i nodi. 7. Ripetere i passi 1-6 per altri nodi nel cluster. 8. Per attivare la nuova versione, continuare con Completamento della migrazione a pagina 17. Verifica del numero di versione installato e attivo Dopo l aggiornamento, le nuove funzioni del nuovo codice non vengono ancora attivate. I livelli di codice precedente e nuovo possono coesistere fino al completamento della migrazione. Il comando lssrc ls IBM.RecoveryRM mostra il numero di versione attivo AVN ( nell esempio seguente) e il numero di versione installato IVN ( nell esempio seguente) del prodotto. Quando IVN e AVN coincidono, la migrazione è completa. L output è simile al seguente: Subsystem : IBM.RecoveryRM PID : Cluster Name : ws Node Number : 1 Daemon start time : Wed Nov 15 08:09: Daemon State: My Node Name : lnxcm3x Master Node Name : lnxcm3x (node number = 1) Our IVN : Our AVN : Our CVN : {0x } Total Node Count : 1 Joined Member Count : 1 Config Quorum Count : 1 Startup Quorum Count : 1 Operational Quorum State: HAS_QUORUM In Config Quorum : TRUE In Config State : TRUE Replace Config State : FALSE Figura 1. Verifica del numero di versione installato e attivo Per attivare la nuova versione, continuare con Completamento della migrazione a pagina System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

35 Completamento della migrazione Per verificare e completare la migrazione, procedere nel modo seguente: 1. Verificare che il dominio venga avviato e che tutti i nodi al suo interno siano in linea. 2. Immettere il comando lsrpdomain per visualizzare la versione di RSCT attiva nel dominio peer e lo stato di versione combinata: Name OpState RSCTActiveVersion MixedVersions TSPort GSPort SA_Domain Online Yes Immettere il comando lsrpnode per visualizzare la versione di RSCT installata sui nodi. Tenere a mente che tutti i nodi devono essere in linea: Name OpState RSCTVersion node01 Online node02 Online node03 Online Se il dominio peer RSCT è in esecuzione in modalità di versione combinata (MixedVersions = Yes) e tutti i nodi sono stati aggiornati alla nuova release di System Automation for Multiplatforms, è necessario aggiornare la versione RSCT attiva eseguendo l azione RSCT CompleteMigration su uno dei nodi. Prima di eseguire l azione, consultare le procedure di preparazione alla migrazione RSCT nel manuale IBM RSCT Administration Guide. Per aggiornare la RSCTActiveVersion, verificare che tutti i nodi siano in linea e immettere il seguente comando su uno dei nodi: runact -c IBM.PeerDomain CompleteMigration Options=0 Per verificare l avvenuto aggiornamento della versione RSCT attiva, immettere di nuovo il comando lsrpdomain: Name OpState RSCTActiveVersion MixedVersions TSPort GSPort SA_Domain Online No Eseguire il comando samctrl -m per attivare le nuove funzioni del nuovo codice e terminare la migrazione. Per ulteriori informazioni sul comando, consultare IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms - Riferimento. La versione di codice dell ActiveVersion e dell InstalledVersion di System Automation for Multiplatforms dovrebbero ora essere uguali per tutti i nodi. Finché non si verifica questa situazione, le nuove funzioni del codice non sono state attivate e non possono essere utilizzate. Capitolo 1. Installazione di System Automation for Multiplatforms su UNIX e Linux 17

36 18 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

37 Capitolo 2. Installazione di System Automation for Multiplatforms su Windows Le seguenti sezioni descrivono la pianificazione, preparazione e installazione di System Automation for Multiplatforms su Windows: v Pianificazione dell installazione. v Preparazione del sistema per l installazione di System Automation for Multiplatforms su Windows a pagina 20. v Installazione o aggiornamento System Automation for Multiplatforms su Windows a pagina 26. Pianificazione dell installazione È possibile installare System Automation for Multiplatforms su Windows dal CD o, se si preferisce la distribuzione elettronica, scaricare l archivio del prodotto dal Web dopo avere acquistato System Automation for Multiplatforms. CD di installazione di System Automation for Multiplatforms Il CD etichettato IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms 3.1.0, Windows contiene script e pacchetti software per Windows. Per installare System Automation for Multiplatforms su Windows, utilizzare il programma di installazione setup.exe che si trova nella seguente directory: SAM3100MPWindows\Windows Archivio di installazione di System Automation for Multiplatforms Il nome dell archivio ad estrazione automatica è C1A8KML.exe. Dopo l estrazione, il programma di installazione setup.exe è disponibile nella seguente directory: SAM3100MPWindows\Windows Sottosistema per applicazioni basate su Unix IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms utilizza il componente Windows SUA ("Subsystem for Unix-based Applications"). Questo componente viene fornito con Windows Server 2003 R2 e Windows Server Fornisce un sottosistema compatibile con POSIX sul kernel Windows e consente l esecuzione dei programmi UNIX su Windows. Diverse utilità UNIX sono inoltre disponibili per SUA, tra cui ksh, gcc, perl, e vi. Per ottenere queste utility,è necessario scaricare il pacchetto di aggiornamento "Utility e SDK per applicazioni basate" su UNIX da Microsoft. Questo pacchetto di aggiornamento è necessario anche per System Automation for Multiplatforms. Lingue e locali supportate La tabella seguente mostra le combinazioni di lingue e locali supportate per System Automation for Multiplatforms su Windows per visualizzare i messaggi tradotti. Copyright IBM Corp. 2006,

38 Tabella 10. Lingue e locali supportate da System Automation for Multiplatforms su Windows Lingua ISO EUC/GBK SJIS Tedesco de_de.iso Francese fr_fr.iso Giapponese ja_jp.euc-jp win-ja_windows-932 Nota: A causa di limitazioni nel daemon del log di sistema SUA (Subsystem for UNIX-based Applications) utilizzato da System Automation for Multiplatforms su Windows, i messaggi nel log di sistema sono disponibili soltanto in inglese. Preparazione del sistema per l installazione di System Automation for Multiplatforms su Windows Prerequisiti di installazione È necessario soddisfare i seguenti prerequisiti: v Piattaforme supportate: Windows Server 2003 R2 Standard Edition (32-bit) sul sistema x Windows Server 2003 R2 Enterprise Edition (32-bit) sul sistema x Windows Server 2008 Standard Edition (32-bit) sul sistema x Windows Server 2008 Enterprise Edition (32-bit) sul sistema x Per l installazione in Windows Server 2003, è necessario il livello Release 2. Né Windows Server 2003, Windows Server 2003 SP1, né Windows Server 2003 SP2 sono sufficienti. Windows Server 2008 installato come server principale o in Hyper-V non è supportato. v Sul sistema deve essere installato SUA (Subsystem for UNIX-based Applications) v I seguenti componenti dei programmi di utilità e SDK per SUA devono essere installati: Base Utilities Base SDK SVR-5 Utilities GNU Utilities GNU SDK Perl Per ulteriori informazioni, vedere Installazione di SUA (Subsystem for UNIX-based Applications) (obbligatoria) a pagina 21. v Su Windows Server 2003 R2, è necessario installare la hotfix v 430 MB di spazio disco libero v Attenzione: la struttura della directory SUA (Subsystem for UNIX-based Applications deve essere mantenuta! È diversa da quella di AIX, Linux e Solaris. Non creare ulteriori cartelle per imitare la struttura della cartella di altri ambienti UNIX. La creazione di directory non presenti in SUA, ad esempio, della directory /lib o /usr/bin, potrebbe interferire con la normale attività di SUA e/o impedire l installazione di System Automation for Multiplatforms. 20 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

39 Considerazioni relative al carico sui nodi in cluster Windows System Automation for Multiplatforms richiede l elaborazione costante di alcuni dei relativi sottosistemi sul nodo per garantire che i servizi cluster funzionino correttamente (ad esempio, heartbeat e la comunicazione tra tali sottosistemi). Se ciò non è garantito, System Automation può attivare metodi di protezione risorse critiche nel caso in cui tali sottosistemi non possano comunicare in un determinato periodo di tempo. Ciò comporta, alla fine, un riavvio del nodo su cui si verifica questo problema. Per evitare questo problema, si consiglia di soddisfare i seguenti prerequisiti: v Carico CPU < 80 % v Carico di scambio e I/O costante < 3 % Per informazioni sui metodi di protezione risorse critiche, consultare IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms Administrator's and User's Guide. Installazione di SUA (Subsystem for UNIX-based Applications) (obbligatoria) Su Windows Server 2003, aggiungere il componente Windows denominato Sottosistema per applicazioni basate su UNIX. Su Windows Server 2008, aggiungere la funzione Windows Sottosistema per applicazioni basate su UNIX. Installazione dei programmi di utilità e del pacchetto SDK (obbligatoria) È necessario scaricare il pacchetto Utilities and SDK for UNIX-based Applications nella seguente ubicazione: Dopo aver aggiunto Sottosistema per applicazioni basate su UNIX, un browser punta al sito Web corretto per la versione del sistema operativo Windows che può essere aperta nel menu Start di Windows -> Tutti i programmi -> Sottosistema per applicazioni basate su UNIX -> Download utility per sottosistema per applicazioni basate su UNIX. Per installare il pacchetto, eseguire il programma di installazione per il pacchetto scaricato da Microsoft. Durante l installazione, effettuare le seguenti selezioni: v Nella finestra Opzioni di installazione della procedura guidata di configurazione, selezionare Installazione personalizzata. v Nella finestra Selezione componente, selezionare: SVR-5 Utilities GNU Utilities GNU SDK Perl Base Utilities e Base SDK sono già selezionati per impostazione predefinita e non devono essere deselezionati. Non vi è alcuna necessità di installare Visual Studio Debugger Add-in. v Su Windows Server 2008, abilitare la casella di controllo etichettata Abilita comportamento SuToRoot per i programmi SUA. nella pagina della procedura guidata Impostazioni di sicurezza. Nota: Per consentire al System Automation for Multiplatforms per il programma di installazione di Windows di riconoscere che tutti i prerequisiti sono installati, è necessario un riavvio del sistema dopo l installazione delle utilità e SDK per SUA. Capitolo 2. Installazione di System Automation for Multiplatforms su Windows 21

40 Installazione hotfix Su Windows Server 2003 R2, l hotfix denominata Sottosistema per applicazioni basate su UNIX (SUA) potrebbe restituire stringhe a caso e caratteri indesiderati quando SUA prova ad ottenere un ID su un computer basato su R2 Windows Server 2003 deve essere installata. Per ottenere questa hotfix da Microsoft, visitare il seguente URL e cercare : Dopo aver installato l hotfix, è necessario riavviare il sistema. Aggiornamento del file host o DNS (obbligatorio) I sistemi che eseguono System Automation for Multiplatforms su Windows devono essere inclusi in DNS. Se non è disponibile alcun DNS o l inclusione in DNS non è auspicabile, il file Winsock hosts su tutti i sistemi deve contenere i nomi host e gli indirizzi IP di tutti i sistemi restanti. Verificare il file %SystemRoot%\system32\ drivers\etc\hosts su Windows Server 2003 o %SystemRoot%\System32\drivers\ etc\hosts su Windows Server 2008 e aggiungere i sistemi quando necessario. Quando si aggiungono voci al file, accertarsi che la proprietà del file e l ACL non sono modificati. Configurazione del sottosistema per applicazioni basate su UNIX È possibile eseguire la configurazione prima o dopo l installazione di System Automation for Multiplatforms su Windows. Questa sezione descrive alcuni passi di configurazione facoltativi ma consigliati per SUA (Subsystem for UNIX-based Applications). È possibile eseguire la configurazione prima o dopo l installazione di System Automation for Multiplatforms su Windows. In generale, si consiglia di utilizzare i seguenti sistemi di guida per familiarizzare con il proprio sottosistema: v Subsystem for UNIX-based Applications Getting Started v Help for Subsystem for UNIX-based Applications Gli help system sono disponibili nella cartella SUA (Subsystem for UNIX-based Applications) sul menu Start di Windows. Abilitazione del daemon syslog Per impostazione predefinita, il daemon logger del sistema (syslogd) non è abilitato in SUA (Subsystem for UNIX-based Applications). Tuttavia, la maggior parte dei componenti installati da System Automation for Multiplatforms utilizzano spesso tale componente per registrare informazioni importanti per l utente. Per abilitare il suddetto daemon, effettuare le seguenti operazioni: 1. Aprire una shell SUA (Subsystem for Unix-based Application), ad esempio la shell korn. 2. Passare alla directory di lavoro corrente: cd /etc/init.d 3. Aprire il file syslog per la modifica (ad esempio, utilizzando l editor vi) 22 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

41 4. Come descritto in tale file, nella sezione start, rimuovere il commento dalle righe per l avvio di syslogd. Il risultato dovrebbe essere simile al seguente:... case $1 in start) ## ## syslogd daemon is disabled by default. ## If you want to run syslogd then you ## have to uncomment the next few lines. ## ${SYSLOGD} [ $? = 0 ] && echo "syslogd started" ;; stop) Salvare il file. 6. Riavviare il sistema. Dopo avere configurato e avviato il logger di sistema in questo modo, è possibile rilevare i log e le tracce nel file /var/adm/log/messages. È possibile aprire questo file di testo semplice utilizzando l editor vi o il visualizzatore less. Abilitazione dell accesso telnet a SUA (Subsystem for UNIX-based Applications) (facoltativo) Dopo l installazione di System Automation for Multiplatforms su Windows, un amministratore può utilizzare il componente collegandosi direttamente al sistema Windows o aprendo una connessione desktop remota per aprire la visualizzazione remota di Windows sul sistema. È possibile utilizzare le sessioni telnet per lavorare con System Automation for Multiplatforms su Windows Server Le sessioni telnet, Shell remoto o shell sicuro per lavorare con System Automation for Multiplatforms su Windows Server 2008 non sono supportate. Se si desidera utilizzare le sessioni telnet per lavorare con System Automation for Multiplatforms su Windows Server 2003, è necessario impostare il daemon telnet sul sistema Windows Server 2003 allo stesso modo degli altri sistemi UNIX. Quando SUA (Subsystem for UNIX-based Applications) è installato, Windows supporta due daemon telnet differenti: v Per impostazione predefinita, un utente che si connette al server Windows utilizzando telnet apre una sessione al sottosistema Win32 eseguendo cmd.exe. Tuttavia, questo prompt dei comandi non può essere utilizzato con System Automation for Multiplatforms su Windows. v Questo è il motivo per cui è necessario configurare il deamon telnet di SUA (Subsystem for UNIX-based Applications). Per configurare tale daemon, seguire le istruzioni fornite in Help for Subsystem for UNIX-based Applications, nel capitolo Starting the Subsystem for UNIX-based Applications telnetd and rshd daemons. Configurazione dell accesso dell account utente Windows È possibile installare ed eseguire System Automation for Multiplatforms sui sistemi Windows Server 2003 del dominio Windows unito e dominio Windows non unito. È possibile installare ed eseguire System Automation for Multiplatforms sui sistemi Windows Server del dominio non Windows unito. I sistemi Windows Server 2008 del dominio Windows unito non sono supportati. Capitolo 2. Installazione di System Automation for Multiplatforms su Windows 23

42 Windows Server 2003 È possibile installare, configurare, eseguire ed utilizzare System Automation for Multiplatforms sui sistemi Windows Server 2003 con un account utente locale arbitrario se il sistema è non dominio Windows unito o con un account utente del dominio Windows se il sistema è un dominio Windows unito. L account utente deve essere un membro del gruppo di amministratori locale integrato del sistema. Sistemi Windows che non sono domini Windows uniti: 1. Identificare tutti i sistemi che si intende aggiungere allo stesso dominio System Automation for Multiplatforms. Verificare che nessuno dei sistemi sia attualmente membro di un dominio Windows. 2. Su tutti i sistemi identificati nel passo 1, stabilire un account utente locale da utilizzare al momento dell installazione, configurazione, esecuzione e interazione con System Automation for Multiplatforms. v L account utente deve avere lo stesso nome su tutti i sistemi v L account utente deve essere membro del gruppo Amministratori locali su tutti i sistemi v L account utente non deve necessariamente avere la stessa password su tutti i sistemi, ma è consigliabile adottare tale soluzione Per stabilire tale account, si consiglia di creare un nuovo account utente locale appositamente per l uso con System Automation for Multiplatforms su tutti i sistemi identificati nel passo Su ciascun sistema identificato nel passo 1, accedere nel sistema con l account utente locale stabilito nel passo 2 ed eseguire il programma di installazione di System Automation for Multiplatforms. 4. Ogni qualvolta si eseguono dei comandi System Automation for Multiplatforms, è necessario accedere con l account utente locale stabilito nel passo Ogni qual volta si aggiorna o disinstalla System Automation for Multiplatforms, è necessario accedere con l account utente locale stabilito nella fase2. Sistemi Windows che sono domini Windows uniti: 1. Identificare tutti i sistemi che si intende aggiungere allo stesso dominio System Automation for Multiplatforms. Verificare che tutti questi sistemi siano attualmente membri dello stesso dominio Windows. 2. Su tutti i sistemi identificati nel passo 1, stabilire un account utente di dominio da utilizzare al momento dell installazione, configurazione, esecuzione e interazione con System Automation for Multiplatforms. L account deve essere membro del gruppo Amministratori locali su tutti i sistemi Per stabilire tale account, si consiglia di creare un nuovo account utente di dominio appositamente per l uso con System Automation for Multiplatforms su tutti i sistemi. Si consiglia inoltre di creare un gruppo di domini con scopi speciali in cui l account utente di dominio speciale è membro. Se si crea tale gruppo di domini, verificare che tale gruppo sia il gruppo primario del suddetto account. 3. Su tutti i sistemi identificati nel passo 1, accedere al sistema con l account utente di dominio stabilito nel passo 2 ed eseguire il programma di installazione di automazione di sistema per multipiattaforme. 4. Ogni qualvolta si eseguono dei comandi System Automation for Multiplatforms, è necessario accedere con l account utente di dominio stabilito nel passo System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

43 5. Ogni qual volta si aggiorna o disinstalla Automazione di sistema per più piattaforme, è necessario accedere con l account utente del dominio stabilito nella fase 2 a pagina 24. Windows Server 2008 È necessario installare, configurare, eseguire ed utilizzare System Automation for Multiplatforms sui sistemi Windows Server 2008 con l account utente di amministratore locale integrato del sistema. Se l UAC (User Account Control) è attivo sul sistema (che è l importazione predefinita), conservare l impostazione UAC: Modalità approvazione ammin per l account di amministratore integrato disabilitata (che è il valore predefinito) e l impostazione UAC: Rileva installazioni di applicazione e richiedi elevazione abilitata (che è il valore predefinito). Capitolo 2. Installazione di System Automation for Multiplatforms su Windows 25

44 Installazione o aggiornamento System Automation for Multiplatforms su Windows Aggiornamento System Automation for Multiplatforms su Windows Per aggiornare System Automation for Multiplatforms su Windows da una versione precedente di 3.1 nella versione 3.1, effettuare i seguenti punti: 1. Disinstallare la versione precedente di System Automation for Multiplatforms su Windows da tutti i sistemi. 2. Preparare tutti i sistemi come richiesti per l installazione di System Automation for Multiplatforms 3.1 su Windows. 3. Installare System Automation for Multiplatforms 3.1 su Windows su tutti i sistemi. Installazione di System Automation for Multiplatforms su Windows tramite il programma di installazione grafico Effettuare le seguenti operazioni: 1. Accedere al sistema Windows con l account adeguato (vedere Configurazione dell accesso dell account utente Windows a pagina Avviare la procedura guidata di installazione (setup.exe) dal CD o dall archivio estratto. Non copiare la procedura guidata di installazione in un altra posizione per lanciarla da qui.quando la procedura di installazione è pronta, viene visualizzato il pannello iniziale della procedura guidata: 26 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

45 3. Selezionare la lingua per le finestre di dialogo di installazione e fare clic su OK. La lingua in cui viene installato System Automation for Multiplatforms varia in base all'impostazione della locale del sistema. 4. Consultare le informazioni riportate nel pannello Introduzione e fare clic su Avanti. 5. Consultare attentamente le clausole dell accordo di licenza. Accertarsi di leggere anche le clausole non IBM facendo clic su Leggere clausole non IBM. Per accettare le clausole dell accordo di licenza, selezionare Accetto sia le clausole IBM che le clausole non IBM e fare clic su Avanti. Capitolo 2. Installazione di System Automation for Multiplatforms su Windows 27

46 6. Attendere l esecuzione del controllo requisiti. 7. Se il controllo non riesce, fare clic su Annulla per uscire, correggere la causa del problema e riavviare l installazione. Se il controllo riesce, fare clic su Avanti. 8. I file di programma di System Automation for Multiplatforms verranno installati nella directory root di SUA Windows, rilevata automaticamente sul sistema. Nel pannello di selezione della cartella di installazione, è possibile specificare la directory in cui installare la documentazione del prodotto: Specificare una directory o accettare la directory predefinita e fare clic su Avanti. 28 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

47 9. Nel pannello di selezione ubicazioni di collegamento, effettuare la propria scelta e fare clic su Avanti. 10. Selezionare ulteriori funzioni da installare, se necessario. Se si seleziona un file di risposta da generare, tale file verrà scritto nella directory di installazione. È possibile generare un file di risposta se si intende eseguire un installazione non presidiata su un altro sistema. Consultare Installazione di System Automation for Multiplatforms su Windows in modalità silenziosa a pagina 33. Capitolo 2. Installazione di System Automation for Multiplatforms su Windows 29

48 11. System Automation for Multiplatforms verrà preparato per essere eseguito ed utilizzato dall account utente con il quale si è attualmente avuto accesso al sistema. In particolare, il servizio Windows Controller risorse di sistema verrà registrato con questo account utente. L account utente corrente viene rilevato dalla procedura guidata di installazione visualizzato nel pannello password. Specificare la password per questo account utente. 12. Consultare le informazioni nel pannello di riepilogo pre-installazione e fare clic su Installa per avviare l installazione. 30 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

49 Durante l installazione di System Automation for Multiplatforms, vengono visualizzati diversi pannelli transitori. Capitolo 2. Installazione di System Automation for Multiplatforms su Windows 31

50 Per annullare l installazione, fare clic sul pulsante Annulla quando disponibile. I file installati fino a quel momento vengono cancellati soltanto quando si avvia una nuova installazione. I due passi secondari Modulo di unione RSCT e Modulo di unione SAM sono atomici: non è possibile annullare l installazione mentre è in corso l installazione di questi due moduli. 13. Nel pannello Installazione completa, fare clic su Fine per uscire dalla procedura guidata di installazione. Nota: dopo l installazione di System Automation for Multiplatforms su Windows, nel pannello Installazione applicazioni saranno disponibili le seguenti voci oltre alla voce SA for Multiplatforms: 32 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

51 v v v RSCTMM RSCTNLV SAMMM v SAMNLV Tali programmi fanno parte di System Automation for Multiplatforms su Windows. Accertarsi di non rimuoverli separatamente. Se si desidera disinstallare il programma, utilizzare la voce SA for Multiplatforms. Installazione di System Automation for Multiplatforms su Windows in modalità silenziosa Generazione di un file di risposta L installazione silenziosa viene eseguita tramite un file di risposta che è possibile generare durante un installazione basata su una procedura guidata selezionando la casella di spunta File di risposta nel pannello Funzioni aggiuntive del programma di installazione (consultare Installazione di System Automation for Multiplatforms su Windows tramite il programma di installazione grafico a pagina 26). Il file di risposta viene scritto nella directory di installazione (valore predefinito: C:\Program Files\SA for Multiplatforms). Tenere presente che, per motivi di sicurezza, la password non viene scritta nel file. È necessario scriverla manualmente nel file prima di poterla utilizzare. Il file di risposta è simile al seguente: INSTALLER_UI=SILENT USER_INSTALL_DIR=C:\\Program Files\\IBM\\SA for Multiplatforms TSA_MENU_DIR=C:\\Documents and Settings\\All Users\\Start Menu\\Programs\\SA for Multiplatforms USER_INPUT_ADMIN_USERID=Administrator USER_INPUT_ADMIN_PASSWORD= INSTALL_DOCU=true Il file segue il formato KEY=VALUE e può essere modificato con editor di testo comuni, tra cui Blocco note. Accertarsi di salvare il file in formato di testo ASCII. Aggiungere la propria password in testo semplice come valore per la chiave Capitolo 2. Installazione di System Automation for Multiplatforms su Windows 33

52 USER_INPUT_ADMIN_PASSWORD. Non lasciare il file sul sistema dopo averlo utilizzato per completare un installazione non presidiata poiché il programma di installazione non eliminerà né codificherà la password al suo interno. Utilizzo del file di risposta per l installazione non presidiata Per eseguire un installazione non presidiata, chiamare il programma di installazione con l opzione -f <responsefile>, in cui <responsefile> è il percorso al file di risposta da utilizzare per l installazione. Ad esempio, presumendo che il file di risposta risieda in %USERPROFILE%, il comando sarà: setup.exe -f "%USERPROFILE%\responseFile.properties" L installazione non presidiata funziona in background e scrive un file di log in %APPDATA%\IBM\SA for Multiplatforms\InstallLog. Il nome del file di log è InstallLog_<date>_<time>.txt. Ricercare la voce "--- Installation finished ---" per verificare che l installazione sia stata completata correttamente. Verifica dell installazione Per verificare l esito positivo dell installazione, procedere nel modo seguente: 1. Aprire IBM Tivoli System Automation Shell (Start > Tutti i programmi > SA for Multiplatforms > IBM Tivoli System Automation Shell) 2. Verificare che SRC (System Resource Controller) sia in esecuzione verificando l output del comando: ps -efi -Xunix grep srcmstr Se SRC non è in esecuzione, avviarlo da Gestione servizi di Windows: individuare la voce System Resource Controller e avviarla di nuovo. 3. Verificare che il file di licenza sia stato correttamente installato verificando l output e il valore di ritorno del seguente comando: samlicm -t Se non viene visualizzato il testo e il codice di restituzione è 0, la licenza è correttamente installata. Il codice di ritorno è recuperabile con il comando echo $?.) Se la licenza non è stata correttamente installata, fare riferimento all attività di post-installazione Installazione della licenza a pagina 37. Modifiche apportate al proprio profilo predefinito Durante l installazione di System Automation for Multiplatforms su Windows, vengono apportate alcune modifiche al file /etc/profile.lcl per: v Configurare automaticamente il corretto ambito di gestione RSCT per l account di amministratore quando si apre la IBM Tivoli System Automation Shell v Utilizzare la codepage corretta quando il sistema viene configurato per utilizzare la locale tedesca o francese. Questo è un estratto dal file /etc/profile.lcl dopo il completamento dell installazione di System Automation for Multiplatforms su Windows: # TSAWin export CT_MANAGEMENT_SCOPE=2 # For supported Western European locales, set the appropriate codepage if [ "$LANG" = "de_de.iso " ] then 34 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

53 /usr/contrib/win32/bin/chcp elif [ "$LANG" = "fr_fr.iso " ] then /usr/contrib/win32/bin/chcp Considerazioni speciali relative alla fine riga in Windows System Automation for Multiplatforms utilizza SUA (Subsystem for UNIX-based Applications) da eseguire come programma UNIX in Windows e, in quanto tale, utilizza il carattere di controllo \n (ovvero, il carattere di nuova riga) per indicare la fine della riga. Tuttavia, la convenzione di Windows riconosce la fine riga con la sequenza di caratteri di controllo \r\n (ovvero, il ritorno a capo seguito dalla nuova riga). Tale convenzione viene utilizzata, ad esempio, quando si utilizzano editor di testo Windows, tra cui Blocco note, per creare file di testo. Tali file non funzioneranno invariati con la CLI di System Automation for Multiplatforms. Ad esempio, il comando mkrsrc non accetterà file di definizione con caratteri di fine riga Windows. Se si desidera gestire file Windows quando si utilizza System Automation for Multiplatforms, è necessario prima convertirli in modo che adottino la convenzione UNIX per la fine della riga. È possibile utilizzare il comando flip fornito con il pacchetto Utilities and SDK for UNIX-based Applications_X86 per SUA per eseguire la conversione. Tale pacchetto è un requisito per System Automation for Multiplatforms, quindi dovrebbe essere già installato. Aprire una shell Korn di SUA e convertire il proprio file di testo da un formato Windows a UNIX con il seguente comando: flip -u <file> SUA fornisce anche editor UNIX come, ad esempio, vi. Non è necessario convertire i caratteri di fine riga quando si utilizza uno di tali editor poiché tali file sono già conformi al formato UNIX. Capitolo 2. Installazione di System Automation for Multiplatforms su Windows 35

54 36 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

55 Capitolo 3. Attività di post-installazione per System Automation for Multiplatforms su Windows Installazione della licenza System Automation for Multiplatforms su Windows supporta un solo tipo di licenza. Non è disponibile una licenza Try&Buy. Il codice per la licenza fa parte del supporto di installazione e viene abilitato automaticamente durante l installazione. Se tale codice non era disponibile al momento dell installazione, non sarà possibile aggiungere una risorsa ad un gruppo di risorse, il che significa che non sarà possibile automatizzarla. È possibile utilizzare il comando samlicm in /usr/sbin/rsct/bin per installare un codice licenza valido in seguito: 1. Aprire una IBM Tivoli System Automation Shell. 2. Immettere il comando samlicm i <nome completo del file chiave> 3. Verificare che l installazione della licenza è riuscita come descritto in Verifica dell installazione a pagina 34. Configurazione di un ambiente non inglese per System Automation for Multiplatforms su Windows System Automation for Multiplatforms su Windows supporta le seguenti lingue: v v v v Inglese Tedesco Francese Giapponese Nota: A causa di limitazioni nel daemon del log di sistema SUA (Subsystem for UNIX-based Applications) utilizzato da System Automation for Multiplatforms su Windows, i messaggi nel log di sistema sono disponibili soltanto in inglese. Se si utilizza System Automation for Multiplatforms su Windows in un ambiente non inglese, arrestare e riavviare il servizio Windows SRC (System Resource Controller) o riavviare il sistema una volta completata l installazione di System Automation for Multiplatforms su Windows. In questo modo vengono selezionate le modifiche descritte in Modifiche apportate al proprio profilo predefinito a pagina 34. Per arrestare e riavviare il servizio Windows SRC, utilizzare i seguenti comandi: 1. Arrestare tutti i sottosistemi controllati da SRC immettendo stopsrc a 2. Arrestare e riavviare il servizio Windows SRC 3. Riavviare il sottosistema ctrmc immettendo rmcctrl s Per utilizzare una locale giapponese, il sistema Windows nativo in cui viene installato System Automation for Multiplatforms deve essere un sistema Windows giapponese. Copyright IBM Corp. 2006,

56 Configurazione di IBM Tivoli System Automation Shell Se si accede al desktop Windows direttamente o tramite una connessione desktop remoto di Windows e si apre una IBM Tivoli System Automation Shell dal desktop di Windows, procedere nel seguente modo: v Per visualizzare la locale attualmente attiva, utilizzare il comando locale. v Per impostare la locale, utilizzare il comando export LANG=<locale>. v Per modificare il carattere, utilizzare la voce di menu Proprietà della finestra IBM Tivoli System Automation Shell e passare alla scheda Carattere. v Per visualizzare la code page attiva, utilizzare il comando chcp. v Per modificare la code page attiva, utilizzare il comando chcp <codepage_number>. Tabella 11. Proprietà di IBM Tivoli System Automation Shell Proprietà di IBM Tivoli System Automation Shell Tedesco Francese Giapponese Locale de_de.iso fr_fr.iso win-ja_jp.windows- 932 Carattere Lucida Console Lucida Console predefinito Code page Configurazione di una sessione telnet da un prompt dei comandi Windows Se si utilizza il comando telnet da un prompt dei comandi Windows locale per accedere ad un server Windows in cui è installato System Automation for Multiplatforms, impostare le proprietà descritte nella seguente tabella: Tabella 12. Proprietà del prompt dei comandi di Windows Proprietà del prompt dei comandi di Windows Tedesco Francese Giapponese Carattere Lucida Console Lucida Console predefinito Code page Quindi, aprire la sessione telnet dal prompt dei comandi e impostare le proprietà come descritto nella seguente tabella: Tabella 13. Proprietà della sessione Telnet Proprietà della sessione Telnet Tedesco Francese Giapponese Locale de_de.iso fr_fr.iso win-ja_jp.windows- 932 Nota: L utilizzo di una sessione telnet per lavorare System Automation for Multiplatforms è supportata solo per i sistemi con Windows Server Configurazione di una sessione remota con un terminale Se si utilizzerà un terminale per accedere ad un server Windows in cui è installato System Automation for Multiplatforms, impostare le proprietà come descritto nella 38 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

57 seguente tabella: Tabella 14. Proprietà della sessione Proprietà della sessione Tedesco Francese Giapponese Traduzione della serie di caratteri sui dati ricevuti ISO (Latin-1, Europa occidentale) ISO (Latin-1, Europa occidentale) Shift_JIS Una volta stabilita la connessione con l ambiente Windows SUA, impostare le proprietà come descritto nella seguente tabella: Tabella 15. Proprietà della sessione Proprietà della shell Tedesco Francese Giapponese Locale de_de.iso fr_fr.iso win-ja_jp.windows- 932 Nota: L utilizzo di una sessione remota per lavorare System Automation for Multiplatforms è supportata solo per i sistemi con Windows Server Configurazione del firewall Windows È necessario configurare il firewall Windows per proteggere il dominio di automazione dall accesso da parte di utenti non autorizzati o programmi connessi da sistemi che non siano membri definiti del dominio. Windows Server 2003 Su Windows Server 2003, il Windows Firewall è disabilitato per impostazione predefinita. È necessario abilitare il Windows Firewall e definire le eccezioni di porta per proteggere il dominio di automazione System Automation for Multiplatforms. L abilitazione del Windows Firewall può influire su altre applicazioni che si affidano alla comunicazione di rete TCP o UDP. È necessario verificare se sono necessarie altre impostazioni Windows Firewall per supportare altre applicazioni. Per configurare il firewall Windows, attenersi alla seguente procedura su ciascun nodo del dominio di automazione System Automation for Multiplatforms: 1. Fare clic su Start > Pannello di controllo > Windows Firewall. 2. Abilitare il firewall selezionando il pulsante di opzione Attivato. In questo modo si protegge il sistema Windows da tutto il traffico di rete esterno. Questo potrebbe influire su altre applicazioni che si affidano alla comunicazione di rete TCP o UDP. 3. Per rendere operativo il dominio Tivoli System Automation, è necessario aggiungere le eccezioni del firewall per tutti i sistemi attendibili all interno del dominio di automazione: Nella scheda Eccezione, aggiungere le porte elencate di seguito. Per ogni porta che si aggiunge, fare clic su Modifica ambito e aggiungere gli indirizzi IP di tutti gli altri nodi nel dominio di automazione al campo Elenco personalizzato. Le seguenti porte devono essere aperte in questo modo su tutti i nodi del dominio di automazione.queste sono le porte predefinite dopo l installazione. Se si modificano le porte, è necessario adattarsi alle impostazioni Windows Firewall. Capitolo 3. Attività di post-installazione per System Automation for Multiplatforms su Windows 39

58 Tabella 16. Windows firewall: eccezioni di porte richieste Nome Porta Protocollo IBM Tivoli SA MP RMC TCP IBM Tivoli SA MP RMC UDP 657 TCP 657 UDP IBM Tivoli SA MP HATS UDP IBM Tivoli SA MP HAGS UDP Windows Server 2008 In Windows Server 2008, il Windows Firewall con sicurezza avanzata è abilitato per impostazione predefinita. Per impostazione predefinita, tutte le comunicazioni di rete TCP o UDP in arrivo non esplicitamente consentite da regole sono bloccate. Questo comportamento predefinito inibisce la creazione e l utilizzo dei domini di automazione System Automation for Multiplatforms. Le regole firewall devono essere definite per consentire la comunicazione di rete TCP o UDP necessaria per System Automation for Multiplatforms. Allo stesso tempo, le regole firewall proteggono il dominio di automazione System Automation for Multiplatforms dall accesso non autorizzato ai sistemi che sono membri definiti del dominio di automazione. Per configurare il Firewall Windows con la sicurezza avanzata, attenersi alla seguente procedura su ciascun nodo del dominio di automazione System Automation for Multiplatforms: 1. Fare clic su Start > Strumenti amministrativi > Windows Firewall con sicurezza avanzata. 2. Nella finestra Windows Firewall con sicurezza avanzata, aprire Windows Firewall con sicurezza avanzata sul computer locale nella vista della struttura. 3. Selezionare la voce Regole in arrivo nella vista ad albero. Definire tutte le regole in arrivo richieste da System Automation for Multiplatforms. 4. Selezionare la voce Regole in uscita nella vista ad albero. Definire tutte le regole in uscita richieste da System Automation for Multiplatforms. Per definire una regola in arrivo nel Windows Firewall con la sicurezza avanzata, attenersi alla seguente procedura: 1. Dal menu Azioni, fare clic su Nuova regola. 2. Selezionare Personalizza per definire una regola personalizzata e fare clic su Avanti. 3. Selezionare Tutti i programmi, quindi fare clic su Avanti. 4. Selezionare il tipo di protocollo desiderato. 5. Per i tipi di protocollo TCP e UDP, impostare Porta locale in Porte specifiche, specificare la porta locale desiderata e conservare l impostazione Tutte le porte per Porta remota. Per il tipo di protocollo ICMPv4, fare clic su Personalizza, specificare l ICMP desiderato Tipo e Codice e chiudere Personalizza impostazioni ICMP. Fare clic su Avanti. 6. Selezionare Questi indirizzi IP per Quali indirizzi IP remoti corrispondono a questa regola?. Fare clic su Aggiungi per aggiungere tutti gli indirizzi IP di tutti gli altri nodi nel dominio di automazione. Fare clic su Avanti. 7. Selezionare Consenti connessione. Fare clic su Avanti. 8. Selezionare tutte le ubicazioni di rete, ovvero, Dominio, Privato e Pubblico. Fare clic su Avanti. 40 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

59 9. Specificare un nome e una descrizione appropriata per la regola. Fare clic su Fine. Per impostazione predefinita, la nuova regola viene automaticamente abilitata. Per definire una regola in uscita nel Windows Firewall con la sicurezza avanzata, attenersi alla seguente procedura: 1. Dal menu Azioni, fare clic su Nuova regola. 2. Selezionare Personalizza per definire una regola personalizzata e fare clic su Avanti. 3. Selezionare Tutti i programmi, quindi fare clic su Avanti. 4. Selezionare il tipo di protocollo desiderato. 5. Per i tipi di protocollo TCP e UDP, impostare Porta remota in Porte specifiche, specificare la porta locale desiderata e conservare l impostazione Tutte le porte per Porta locale. Per il tipo di protocollo ICMPv4, fare clic su Personalizza, specificare l ICMP desiderato Tipo e Codice e chiudere Personalizza impostazioni ICMP. Fare clic su Avanti. 6. Selezionare Questi indirizzi IP per Quali indirizzi IP remoti corrispondono a questa regola?. Fare clic su Aggiungi per aggiungere tutti gli indirizzi IP di tutti gli altri nodi nel dominio di automazione. Fare clic su Avanti. 7. Selezionare Consenti connessione. Fare clic su Avanti. 8. Selezionare tutte le ubicazioni di rete, ovvero, Dominio, Privato e Pubblico. Fare clic su Avanti. 9. Specificare un nome e una descrizione appropriata per la regola. Fare clic su Fine. Per impostazione predefinita, la nuova regola viene automaticamente abilitata. Le seguenti regole devono essere definite e abilitate come descritto in alto su tutti i nodi del dominio di automazione.le regole contengono le porte predefinite dopo l installazione. Se si modificano le porte, è necessario adattare le regole. Tabella 17. Regole firewall (Windows Server 2008) Nome Direzione Porta predefinita Protocollo IBM Tivoli SA MP RMC (TCP-In) IBM Tivoli SA MP RMC (UDP-In) IBM Tivoli SA MP Adapter (TCP-In) IBM Tivoli SA MP HATS (UDP-In) IBM Tivoli SA MP HAGS (UDP-In) IBM Tivoli SA MP Ping (ICMPv4-In) IBM Tivoli SA MP RMC (TCP-Out) IBM Tivoli SA MP RMC (UDP-Out) IBM Tivoli SA MP Adapter (TCP-Out) In arrivo 657 TCP In arrivo 657 UDP In arrivo 2001 TCP In arrivo UDP In arrivo UDP In arrivo Non applicabile ICMPv4 / Tipo 8 / Qualsiasi codice In uscita 657 TCP In uscita 657 UDP In uscita 2002 TCP Capitolo 3. Attività di post-installazione per System Automation for Multiplatforms su Windows 41

60 Tabella 17. Regole firewall (Windows Server 2008) (Continua) Nome Direzione Porta predefinita Protocollo IBM Tivoli SA MP HATS (UDP-Out) IBM Tivoli SA MP HAGS (UDP-Out) IBM Tivoli SA MP Ping (ICMPv4-Out) In uscita UDP In uscita UDP In uscita Non applicabile ICMPv4 / Tipo 8 / Qualsiasi codice 42 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

61 Capitolo 4. Installazione della console operazioni di System Automation for Multiplatforms Nota: la console operazioni di System Automation for Multiplatforms non può essere installata nell ambiente Solaris. Tuttavia, una console operazioni installata sulla piattaforma di un altro sistema operativo può essere utilizzata per gestire domini Solaris. Pianificazione dell installazione Pacchetti Quando si ordina System Automation for Multiplatforms, la console operazioni è disponibile sul seguente CD e nel seguente archivio, rispettivamente: CD della console operazioni La seguente tabella elenca le versioni di CD della console operazioni disponibili per System Automation for Multiplatforms. Per installare tale console, utilizzare il file della procedura guidata di installazione nella colonna destra della tabella. Tabella 18. Versioni di CD del prodotto Sistema Operativo Etichetta del CD del prodotto Windows IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms V Console di operazioni per Windows AIX IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms V Console di operazioni per AIX Linux su System x Linux su POWER Linux su System z IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms V Console di operazioni per Linux sul sistema x IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms V Console di operazioni per Linux su POWER IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms V Console di operazioni per Linux sul sistema z File della procedura guidata di installazione SAM3100OCWindows\Windows\setup.exe SAM3100OCAIX/AIX/setup.bin SAM3100OCI386/i386/setup.bin SAM3100OCPPC/ppc/setup.bin SAM3100OCS390/s390/setup.bin Distribuzione elettronica È possibile ottenere System Automation for Multiplatforms anche tramite distribuzione elettronica. In questo caso, è possibile scaricare il materiale da un URL ricevuto dopo l acquisto del prodotto. Per ogni piattaforma, è disponibile un archivio per l installazione della console operazioni. Gli archivi vengono elencati nelle seguenti tabelle. Copyright IBM Corp. 2006,

62 Windows: Tabella 19. Archivi per piattaforme Windows Nome archivio Descrizione C1A8DML.exe Questo è l archivio utilizzato per installare la console operazioni. L archivio è ad estrazione automatica. Una volta estratti i file, la procedura guidata di installazione sarà disponibile nella seguente directory: <drive>:\sam3100ocwindows\windows\setup.exe Ad esempio: C:\SAM3100OCWindows\Windows\setup.exe AIX: Tabella 20. Archivi per piattaforme AIX Nome archivio Descrizione C1A8EML.bin Questo è l archivio utilizzato per installare la console operazioni. L archivio è ad estrazione automatica. Una volta estratti i file, la procedura guidata di installazione sarà disponibile nella seguente directory: SAM3100OCAIX/AIX/setup.bin Linux su System x: Tabella 21. Archivi per Linux su System x Nome archivio Descrizione C1A8FML.tar Questo è l archivio utilizzato per installare il prodotto. Utilizzare il comando tar -xf per estrarre l archivio. Una volta estratti i file, la procedura guidata di installazione sarà disponibile nella seguente directory: SAM3100OCI386/i386/setup.bin Linux su POWER: Tabella 22. Archivi per Linux su POWER Nome archivio Descrizione C1A8GML.tar Questo è l archivio utilizzato per installare il prodotto. Utilizzare il comando tar -xf per estrarre l archivio. Una volta estratti i file, la procedura guidata di installazione sarà disponibile nella seguente directory: SAM3100OCPPC/ppc/setup.bin 44 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

63 Linux su System z: Tabella 23. Archivi per Linux su System z Nome archivio Descrizione C1A8HML.tar Questo è l archivio utilizzato per installare il prodotto. Utilizzare il comando tar -xf per estrarre l archivio. Una volta estratti i file, la procedura guidata di installazione sarà disponibile nella seguente directory: SAM3100OCS390/s390/setup.bin Requisiti del prodotto Le sezioni seguenti elencano i requisiti software e hardware per la console operazioni. Per le informazioni più recenti, fare riferimento alle Note sulla release di System Automation for Multiplatforms. Per richiedere una copia delle note sulla release, accedere alla home page di System Automation for Multiplatforms e fare clic su Technical Documentation. La home page di System Automation for Multiplatforms è disponibile all indirizzo: Piattaforme supportate La seguente tabella elenca le piattaforme supportate per la console operazioni di System Automation for Multiplatforms: Tabella 24. Sistemi operativi supportati Sistema operativo Windows Server 2003 Standard Edition (32 bit) Windows Server 2003 Enterprise Edition (32 bit) Windows Server 2008 Standard Edition (32 bit 5 ) Windows Server 2008 Enterprise Edition (32 bit 5 ) AIX 5.3 (AIX 5L Versione 5.3) ML 4 4 AIX SUSE SLES 9 (32 bit 2 ) SUSE SLES 9 (64 bit 3 ) SUSE SLES 10 (32 bit 2 ) System x 1 X X X X X X System i System p System z X X X X X Capitolo 4. Installazione della console operazioni di System Automation for Multiplatforms 45

64 Tabella 24. Sistemi operativi supportati (Continua) Sistema operativo SUSE SLES 10 (64 bit 3 ) Red Hat RHEL 4.6 AS (32 bit 2 ) Red Hat RHEL 4.6 AS (64 bit 3 ) Red Hat RHEL 5.0 AS (32 bit 2 ) Red Hat RHEL 5.0 AS (64 bit 3 ) System x 1 X X System i System p System z X X X X X X X X X Note: 1. Sistemi IBM System x con architettura IA32, EM64T o AMD64. Sono supportati anche gli altri sistemi con architettura IA32, EM64T o AMD64. I sistemi con architettura IA64 non sono supportati. 2. Le seguenti architetture kernel Linux sono supportate per l esecuzione con 32 bit: v x86 su IBM System x 3. Le seguenti architetture kernel Linux sono supportate per l esecuzione con 64 bit: v ppc64 su IBM System i e IBM System p v s390x su IBM System z è supportato per alcune distribuzioni 4. AIX 6.1 supporta la ricollocazione o mobilità WPAR (Workload Partition). Nella release V3.1, System Automation for Multiplatforms e RSCT non supportano domini con nodi che sono WPAR del sistema. 5. Windows Server 2008 installato come server principale o in Hyper-V non è supportato. Browser Web supportati La console operazioni viene visualizzata in un browser Web. Il browser si connette alla versione integrata in cui è in esecuzione la console operazioni. Il browser Web può essere eseguito su un sistema arbitrario. Sono supportati i seguenti browser Web minimi: v Microsoft Internet Explorer V6.0 SP1 v Mozilla V1.7.8 v Firefox V1.5 Per informazioni su come configurare il browser Web, fare riferimento a IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms Administrator's and User's Guide, sezione "Configurazione del browser Web per Integrated Solutions Console". Requisiti hardware Memoria di sistema: È richiesto 1 GB sul server su cui si desidera installare la console operazioni. 46 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

65 Requisiti di spazio disco: La seguente tabella elenca i requisiti di spazio disco su sistemi Windows. Tabella 25. Requisiti di spazio disco per l installazione su sistemi Windows Descrizione Directory predefinita Directory di installazione della console operazioni di System Automation for Multiplatforms (inclusa la versione integrata di WebSphere Application Server) Spazio disco temporaneo richiesto per l installazione e per file di risposta e di log dell installazione Spazio su disco C:\Program Files\IBM\tsamp\eez 400 MB Il valore della variabile di sistema %TEMP%. Generalmente, è: C:\Documents and Settings\Administrator\Local Settings\Temp 125 MB Tivoli Common Directory C:\Program Files\IBM\tivoli\common\eez 250 MB Registro del programma di installazione Il registro Zero G si trova nella directory nascosta C:\Program Files\Zero G Registry\.com.zerog.registry.xml 10 KB La seguente tabella elenca i requisiti di spazio disco su sistemi AIX e Linux: Tabella 26. Requisiti di spazio disco su sistemi AIX e Linux Descrizione Directory predefinita Spazio su disco Directory di installazione della console operazioni di System Automation for Multiplatforms (inclusa la versione integrata di WebSphere Application Server) Spazio disco temporaneo richiesto per l installazione /opt/ibm/tsamp/eez 420 MB /tmp 300 MB Tivoli Common Directory /var/ibm/tivoli/common/eez 250 MB Registro del programma di installazione /var/.com.zerog.registry.xml 10 KB Preparazione all installazione della console operazioni di System Automation for Multiplatforms Raccolta delle informazioni che è necessario fornire durante l installazione L installazione della console operazioni si basa su una procedura guidata. Tale procedura guida l utente durante l installazione e richiede i parametri di installazione e configurazione. Le seguenti tabelle elencano i parametri da specificare nei pannelli della procedura guidata di installazione nell ordine in cui è necessario indicarli. Per informazioni sull installazione in modalità non presidiata, vedere Installazione della console operazioni di System Automation for Multiplatforms in modalità silenziosa a pagina 59. Capitolo 4. Installazione della console operazioni di System Automation for Multiplatforms 47

66 Accertarsi di specificare tutti i parametri richiesti nei pannelli della procedura guidata di installazione e verificare che le proprie voci siano corrette. La procedura guidata di installazione non verifica la correttezza e completezza delle voci durante l installazione. Directory di installazione e Tivoli Common Directory I parametri elencati nella seguente tabella sono obbligatori. Tabella 27. Directory di installazione e Tivoli Common Directory Parametro Descrizione Valore predefinito Nome della directory di installazione La directory in cui vengono installate le funzioni installabili. In questo manuale, questa directory viene indicata come EEZ_INSTALL_ROOT. Windows: C:\Program Files\IBM\tsamp\eez AIX, Linux: Quando si specifica una directory diversa da quella predefinita, tenere presenti le seguenti limitazioni: /opt/ibm/tsamp/eez Windows: v Il nome directory deve essere consistente con il carattere separatore di percorso specifico della piattaforma e con i caratteri alfanumerici (A..Z, a..z, 0..9). v Il carattere due punti è consentito una sola volta, subito dopo la lettera dell unità. Ad esempio, C:\<directory_name> è consentito, mentre C:\<directory_name>:<directory_name> non è consentito. v Il carattere spazio e il carattere sottolineatura (_) sono consentiti. AIX, Linux: v Il nome directory deve essere consistente con il carattere separatore di percorso specifico della piattaforma e con i caratteri alfanumerici (A..Z, a..z, 0..9). v Il carattere sottolineatura (_) è consentito. v I caratteri spazio e due punti non sono consentiti. 48 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

67 Tabella 27. Directory di installazione e Tivoli Common Directory (Continua) Parametro Descrizione Valore predefinito Tivoli Common Directory La directory Tivoli per la memorizzazione di informazioni sul livello di servizio. Durante l installazione, viene richiesto un input soltanto quando non viene rilevato alcun Tivoli Common Directory sul sistema. In Tivoli Common Directory, la sottodirectory eez viene creata per la memorizzazione di dati specifici del prodotto. Quando si specifica una directory diversa da quella predefinita, tenere presenti le seguenti limitazioni: Windows: v Il nome directory deve essere consistente con il carattere separatore di percorso specifico della piattaforma e con i caratteri alfanumerici (A..Z, a..z, 0..9). v Il carattere due punti è consentito una sola volta, subito dopo la lettera dell unità. Ad esempio, C:\<directory_name> è consentito, mentre C:\<directory_name>:<directory_name> non è consentito. v Il carattere spazio e il carattere sottolineatura (_) sono consentiti. AIX, Linux: v Il nome directory deve essere consistente con il carattere separatore di percorso specifico della piattaforma e con i caratteri alfanumerici (A..Z, a..z, 0..9). v Il carattere sottolineatura (_) è consentito. v I caratteri spazio e due punti non sono consentiti. Windows: C:\Program Files\IBM\tivoli\common AIX, Linux: /var/ibm/tivoli/common Parametri di installazione della console operazioni di System Automation for Multiplatforms I parametri elencati nella seguente tabella sono obbligatori. Capitolo 4. Installazione della console operazioni di System Automation for Multiplatforms 49

68 Tabella 28. Parametri di installazione per Integrated Solutions Console Parametro Descrizione Valore predefinito ID utente di gestione di WAS L ID dell utente amministratore per la versione incorporata di WebSphere Application Server, utilizzata dalla console operazioni di System Automation for Multiplatforms come ambiente di run-time. L ID utente dispone soltanto di privilegi di gestione per WebSphere Application Server ma non è autorizzato ad eseguire alcuna attività di Tivoli System Automation. Non viene fornito alcun valore predefinito L ID utente deve essere conforme alle seguenti condizioni: v L ID utente deve essere univoco. v La lunghezza è compresa tra 3 e 60 caratteri. v Un ID utente valido può contenere solo i caratteri A-Z, a-z, punto (.), trattino (-), sottolineatura (_) e serie di caratteri DBCS (double-byte character set). Non sono consentiti altri caratteri in questo campo. Ad esempio, i caratteri diacritici, come l umlaut, non sono consentiti. Password La password per l ID utente di gestione WAS. ID utente di gestione di Tivoli System Automation La password deve essere conforme alle seguenti condizioni: v La lunghezza è compresa tra 5 e 60 caratteri. v Una password valida può contenere solo i caratteri A-Z, a-z, punto (.), trattino (-) e sottolineatura (_). Non sono consentiti altri caratteri in questo campo. Ad esempio, i caratteri DBCS e i diacritici, come l umlaut, non sono consentiti. L ID dell utente amministratore per Tivoli System Automation. L utente è autorizzato ad eseguire le attività di Tivoli System Automation, ma non le attività di WebSphere Application Server. Note: 1. L utente può accedere da un unica ubicazione (ad esempio, da una finestra del browser). 2. Se più utenti devono utilizzare contemporaneamente la console operazioni, è necessario creare degli ID utente personalizzati, da assegnare ai gruppi di utenti predefiniti. Per creare tali ID utente, è necessario utilizzare questo ID utente amministratore di Tivoli System Automation. Non viene fornito alcun valore predefinito eezadmin Assegnazione di porte per la versione integrata di IBM WebSphere Application Server La seguente tabella elenca le porte predefinite per la versione integrata di IBM WebSphere Application Server. Note: 1. Se WebSphere Application Server è già installato sul sistema o se una precedente installazione non è stata rimossa completamente e in modo definitivo, le porte vengono incrementate dal programma di installazione senza preavviso. 2. È possibile verificare le porte di un installazione WebSphere Application Server integrata nel seguente file: <was_home>/profiles/<profilename>/properties/portdef.props La directory <was_home> predefinita è: Su sistemi AIX: 50 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

69 /usr/ibm/websphere/appserver Su sistemi Linux: /opt/ibm/websphere/appserver Su sistemi Windows: C:\Program Files\IBM\WebSphere\AppServer 3. Non sarà possibile avviare WebSphere Application Server se le porte vengono utilizzate da un altra applicazione al momento dell avvio. Tabella 29. Assegnazione di porte per la versione integrata di IBM WebSphere Application Server Parametro Descrizione Valore predefinito Host predefinito WC Il numero della porta HTTP per la versione integrata di IBM WebSphere Application Server Host predefinito WC sicuro Host di amministrazione WC Host di amministrazione WC sicuro Porta di autenticazione RMI del dominio Indirizzo connettore SOAP Questo valore non deve essere in conflitto con le assegnazioni di porta esistenti sul sistema. La porta che verrà utilizzata dalla versione integrata di IBM WebSphere Application Server per il trasporto HTTP protetto (HTTPS). Questo valore non deve essere in conflitto con le assegnazioni di porta esistenti sul sistema. La porta della console di gestione HTTP sulla versione integrata di IBM WebSphere Application Server. Questo valore non deve essere in conflitto con le assegnazioni di porta esistenti sul sistema. La porta protetta della console di gestione HTTPS sulla versione integrata di IBM WebSphere Application Server. Questo valore non deve essere in conflitto con le assegnazioni di porta esistenti sul sistema. L indirizzo per la funzione di bootstrap e il numero porta per il connettore Java RMI (Remote Method Invocation) sulla versione integrata di IBM WebSphere Application Server. Questo valore non deve essere in conflitto con le assegnazioni di porta esistenti sul sistema. L indirizzo del connettore SOAP (Simple Object Access Protocol) sulla versione integrata di IBM WebSphere Application Server. Questo valore non deve essere in conflitto con le assegnazioni di porta esistenti sul sistema Prerequisiti di installazione I seguenti prerequisiti devono essere soddisfatti prima di poter avviare la procedura guidata di installazione per la console operazioni: v L ID utente utilizzato per eseguire il programma di installazione deve disporre dell autorizzazione di amministratore. Su Linux e AIX, tale ID utente è generalmente root. v Al momento dell installazione della console operazioni su un sistema AIX o Linux, accertarsi che sia disponibile una sessione X Window per la visualizzazione del programma di installazione grafico. Capitolo 4. Installazione della console operazioni di System Automation for Multiplatforms 51

70 v In distribuzioni attuali di Red Hat 5, l ambiente SElinux è attivato per impostazione predefinita. Deve essere disattivato per consentire il corretto funzionamento di System Automation for Multiplatforms. v Su Windows Server 2008, è necessario installare, configurare, eseguire ed utilizzare la console delle operazioni con l account utente amministratore locale integrato del sistema. Se l UAC (User Account Control) è attivo sul sistema (che è l importazione predefinita), conservare l impostazione UAC: Modalità approvazione ammin per l account di amministratore integrato disabilitata (che è il valore predefinito) e l impostazione UAC: Rileva installazioni di applicazione e richiedi elevazione abilitata (che è il valore predefinito). Installazione di System Automation for Multiplatforms console operazioni tramite il programma di installazione grafico Per installare System Automation for Multiplatforms console operazioni, sono disponibili due opzioni: v È possibile utilizzare un programma di installazione grafico, noto come procedura guidata di installazione. v È possibile installare la console operazioni in modalità silenziosa, utilizzando un file di risposta generato in una precedente installazione condotta da una procedura guidata. Questa sezione descrive la procedura di installazione di System Automation for Multiplatforms console operazioni tramite un apposita procedura guidata. La procedura richiesta viene descritta di seguito. Accertarsi di specificare tutti i parametri richiesti nei pannelli della procedura guidata di installazione e verificare che le proprie voci siano corrette. La procedura guidata di installazione non verifica la correttezza e completezza delle voci durante l installazione. Le schermate riportate in questa sezione mostrano un installazione Linux. Le schermate visualizzate per altri sistemi operativi hanno un aspetto simile. Accertarsi di rispettare le convenzioni della propria piattaforma al momento di specificare ubicazioni di directory, nomi file e così via. Per installare System Automation for Multiplatforms console operazioni, attenersi alla seguente procedura: 1. Inserire il seguente CD nell apposita unità: IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms V3.1.0, Operations Console for <operating_system_name> Sono disponibili diversi CD. Accertarsi di utilizzare quello per la propria piattaforma. In alternativa, per la consegna elettronica, decomprimere il file. Vedere Pacchetti a pagina Passare alla directory che contiene il programma di installazione. Per l ubicazione della directory, consultare Pacchetti a pagina Avviare la procedura guidata di installazione avviando il seguente programma dalla directory di lavoro corrente: v Windows: setup.exe 52 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

71 Per generare un file di risposta in un installazione non presidiata, utilizzare il seguente comando per avviare la procedura guidata: setup.exe -Dpreparesilent=true v AIX, Linux: setup.bin Per generare un file di risposta in un installazione non presidiata, utilizzare il seguente comando per avviare la procedura guidata: setup.bin -Dpreparesilent=true Quando la procedura di installazione è pronta, viene visualizzata la finestra iniziale della procedura guidata: 4. Selezionare la lingua in cui visualizzare il testo nella finestra della procedura guidata di installazione e fare clic su OK. La lingua in cui viene installato System Automation for Multiplatforms varia in base all'impostazione locale del sistema. 5. Consultare le informazioni riportate nella finestra Introduzione e fare clic su Avanti. Capitolo 4. Installazione della console operazioni di System Automation for Multiplatforms 53

72 6. Consultare attentamente le clausole dell accordo di licenza. Accertarsi di leggere anche le clausole non IBM facendo clic su Leggere clausole non IBM. Per accettare le clausole dell accordo di licenza, selezionare Accetto sia le clausole IBM che le clausole non IBM e fare clic su Avanti. 7. Specificare la directory di installazione o accettare l ubicazione predefinita. Fare clic su Avanti. 54 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

73 8. Se il programma di installazione ha rilevato Tivoli Common Directory sul proprio sistema, ad esempio perché è già installato un prodotto Tivoli, la directory deve essere utilizzata anche per System Automation for Multiplatforms. In questo caso, il campo di immissione visualizzato in questa finestra è protetto dalla scrittura. Se il programma di installazione non rileva Tivoli Common Directory sul proprio sistema, accettare l ubicazione predefinita o specificare la directory in cui scrivere i file di log di Tivoli. Fare clic su Avanti. 9. Specificare l ID utente e la password dell utente amministratore WebSphere. Fare clic su Avanti. Capitolo 4. Installazione della console operazioni di System Automation for Multiplatforms 55

74 10. Se nessun altro WebSphere Application Server è installato sul sistema, accettare le porte predefinite per la versione integrata di IBM WebSphere Application Server. Per modificare i valori, selezionare Modifica porte predefinite e apportare le proprie modifiche. Nota: se si lasciano invariati i valori e viene rilevato un altro WebSphere Application Server sul sistema, le porte verranno modificate senza preavviso. Fare clic su Avanti. 11. Specificare l ID utente, la password e il nome e cognome dell amministratore di System Automation. Non utilizzare la funzione Taglia e Incolla per immettere la password e la password di conferma, ma immettere direttamente tali dati. 56 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

75 Fare clic su Avanti. 12. Consultare le informazioni nella finestra di riepilogo e verificare che sia disponibile sufficiente spazio su disco. Fare clic su Installa per avviare l installazione. Nota: per ripulire il sistema da un installazione parziale, utilizzare il programma di disinstallazione. 13. Durante la fase di installazione, le finestre informative come le seguenti informano l utente del procedere dell operazione. Capitolo 4. Installazione della console operazioni di System Automation for Multiplatforms 57

76 14. La seguente finestra viene visualizzata durante la fase di configurazione: Nota: è possibile annullare l installazione in qualsiasi momento. Se si esegue un annullamento durante la fase di configurazione, il programma di installazione non esegue alcuna ripulitura. È possibile richiamare nuovamente l installazione in un secondo momento e la configurazione riprenderà nel punto in cui è stata annullata oppure è possibile eseguire il programma di disinstallazione per eseguire la ripulitura del sistema. 15. Consultare le informazioni della finestra Installazione completa. Tale finestra indica se l installazione è stata completata correttamente o se si sono verificati degli errori o ancora se l installazione è stata annullata durante il processo di configurazione. Fare clic su Fine per chiudere la procedura guidata di installazione. 58 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

77 Installazione della console operazioni di System Automation for Multiplatforms in modalità silenziosa È possibile installare la console operazioni di System Automation for Multiplatforms in modalità silenziosa utilizzando un file di risposta generato in una precedente installazione condotta da una procedura guidata (vedere Installazione di System Automation for Multiplatforms console operazioni tramite il programma di installazione grafico a pagina 52). Una volta completata l installazione condotta dalla procedura guidata, il file di risposta install.properties si troverà nella seguente directory: <EEZ_INSTALL_ROOT>/install Tenere presente che tale file viene generato sempre anche se non è stata specificata l opzione -Dpreparesilent=true al momento del richiamo della procedura guidata di installazione. Tuttavia, i file install.properties creati senza l opzione -Dpreparesilent=true non possono essere utilizzati per l installazione silenziosa. Per installare la console operazioni in modalità silenziosa, attenersi alla seguente procedura: 1. Inserire il seguente CD nell apposita unità: IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms V3.1.0, Operations Console for <operating_system_name> Sono disponibili diversi CD. Accertarsi di utilizzare quello per la propria piattaforma. In alternativa, per la consegna elettronica, decomprimere il file. Vedere Pacchetti a pagina Passare alla directory che contiene il programma di installazione. Per l ubicazione della directory, consultare Pacchetti a pagina 43. Capitolo 4. Installazione della console operazioni di System Automation for Multiplatforms 59

78 3. Copiare il file di risposta install.properties nel sistema su cui si desidera eseguire l installazione. 4. Per avviare l installazione, immettere il seguente comando: AIX, Linux: setup.bin -i silent -f <fully_qualified_properties_file_name> Windows: setup.exe -i silent -f <fully_qualified_properties_file_name> Attività post-installazione Modificare le regole di sicurezza del firewall Windows Quest attività si applica solo se la console delle operazioni è installata su Windows Server Dopo l installazione della console delle operazioni del componente, accertarsi che il traffico TCP in ingresso e in uscita sia consentito con altri domini di automazione. Le porte per la comunicazione con la console di soluzioni integrata, come le porte per ricevere gli eventi di modifica dello stato da altri domini di automazione devono essere aperte con il firewall Windows con la sicurezza avanzata. Si presume che non vengano bloccata le connessioni in uscita in altri domini di automazione. Le seguenti porte devono essere aperte per il traffico TCP in entrata: Tabella 30. Le porte per il traffico TCP in arrivo (Windows Server 2008) Nome Valore predefinito Descrizione Numero porta eventi 2002 Questa è la porta aperta dalla console di operazioni SA per ricevere gli eventi (EIF-) da altri domini di automazione. Questa porta è configurata da mezzi di cfgdirect. Porta ISC 9060 Questa è la porta diretta del browser web per aprire la console di operazioni SA o la WebSphere Administrative console. Questa porta può essere configurata nel file<was_home>\profiles\ <profilename>\properties\ portdef.props con la proprietà denominata WC_adminhost. 60 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

79 Tabella 30. Le porte per il traffico TCP in arrivo (Windows Server 2008) (Continua) Nome Valore predefinito Descrizione Porta ISC sicura 9043 Questa è la porta utilizzata per aprire una connessione HTTPS nella stessa console di soluzioni integrata. Questa porta può essere configurata nel file <was_home>\ profiles\<profilename>\ properties\portdef.props con la proprietà denominata WC_adminhost_secure. Per impostare correttamente le regole del firewall, procedere nel seguente modo: 1. Fare clic su Start -> Strumenti amministrativi -> Windows Firewall con sicurezza avanzata. 2. Nella vista generale della finestra di dialogo che si apre, selezionare Windows Firewall con sicurezza avanzata. Accertarsi che le connessioni in uscita che non corrispondono a una regola non siano consentite sia selezionata. 3. Nella barra dei menu, fare clic su Azione -> Nuova regola. 4. Selezionare Personalizzata e fare clic su Avanti. 5. Selezionare Questo percorso di programma e sfogliare il programma java.exe del profilo WebSphere Application server creato per l installazione di SA Application Manager. Ad esempio: C:\Program Files\ibm\tsamp\eez\ewas\ appserver\java\bin\java.exe. 6. Fare clic sul pulsante Personalizza e accertarsi che il pulsante di opzione Applica a tutti i programmi e servizi sia selezionato. Fare clic su OK per chiudere questa finestra di dialogo. 7. Per continuare con la procedura guidata, fare clic su Avanti nella finestra in cui è specificato il JVM. 8. Specificare "TCP" come "Tipo di protocollo" e "Porte specifiche" come porte locali. Nel campo di inserimento in basso, è necessario specificare l elenco di porte separato da virgole che sono elencate in Tabella 30 a pagina 60. Ad esempio, se si utilizzano i valori predefiniti, specificare "2002, 9060, 9043". Per "porta remota" selezionare "Tutte le porte" per garantire che il traffico in uscita non sia bloccato. Fare clic su Avanti. 9. Specificare Qualsiasi indirizzo IP per gli indirizzi IP locali e remoti. Fare clic su Avanti. 10. Accertarsi che Consenti connessione sia selezionato sul riquadro della procedura guidata. Fare clic su Avanti. 11. Applicare questa regola a tutti gli ambiti "Dominio", "Privato" e "Pubblico". Fare clic su Avanti. 12. Nel campo nome, inserire un nome come Console operazioni dirette SA MP (TCP-In). Si potrebbe voler inoltre fornire una descrizione opzionale come Questa consente la connessione alla console di operazioni dirette SA MP. È necessario utilizzare le console basate sul Web ISC e consentire la ricezione di eventi da altri domini di automazione. 13. Fare clic su Fine. Capitolo 4. Installazione della console operazioni di System Automation for Multiplatforms 61

80 Verifica dell installazione Attenersi alla seguente procedura per verificare che la console operazioni di System Automation for Multiplatforms sia stata installata correttamente: 1. In una finestra del browser Web, specificare il seguente indirizzo per visualizzare il pannello Accesso di Integrated Solutions Console: La porta predefinita è Figura 2. Pannello Accesso di Integrated Solutions Console 62 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

81 2. Immettere l ID utente di amministratore WebSphere e la password corrispondente. Se viene visualizzata la pagina di benvenuto di Integrated Solutions Console, la versione integrata di WebSphere Application Server è stata installata correttamente. Scollegarsi. Figura 3. Pannello di benvenuto di Integrated Solutions Console 3. Ripetere il passo 1. Nel pannello Accesso di Integrated Solutions Console, immettere l ID utente di amministratore di System Automation. L ID utente predefinito è eezadmin. 4. Nella pagina di benvenuto di Integrated Solutions Console, fare clic sulla voce relativa a System Automation for Multiplatforms. Se viene visualizzata la pagina di benvenuto di System Automation for Multiplatforms, la console operazioni di System Automation for Multiplatforms è stata installata correttamente. Capitolo 4. Installazione della console operazioni di System Automation for Multiplatforms 63

82 64 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

83 Capitolo 5. Aggiornamento della console operazioni L unico percorso di aggiornamento alla release 3.1 della console operazioni è dalla release 2.3. Aggiornamento della console operazioni dalla release 2.2 Un aggiornamento dalla release 2.2 alla release 3.1 non è possibile. Per ottenere la release 3.1, disinstallare prima la release 2.2 e quindi installare la release 3.1. Aggiornamento della console operazioni dalla release 2.3 Per aggiornare dalla release 2.3, effettuare le seguenti operazioni: 1. Inserire il seguente CD nell apposita unità: IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms V3.1.0, Operations Console for <operating_system_name> Sono disponibili diversi CD. Accertarsi di utilizzare quello per la propria piattaforma. In alternativa, per la consegna elettronica, decomprimere il file. Vedere Pacchetti a pagina Passare alla directory che contiene il programma di installazione. Per l ubicazione della directory, consultare Pacchetti a pagina Avviare la procedura guidata di installazione avviando il seguente programma dalla directory di lavoro corrente: v Windows: setup.exe Per generare un file di risposta in un installazione non presidiata, utilizzare il seguente comando per avviare la procedura guidata: setup.exe -Dpreparesilent=true v AIX, Linux: setup.bin Per generare un file di risposta in un installazione non presidiata, utilizzare il seguente comando per avviare la procedura guidata: setup.bin -Dpreparesilent=true Quando viene visualizzata la finestra iniziale della procedura guidata di installazione, seguire le istruzioni fornite per completare l aggiornamento. Non è possibile aggiornare un installazione della System Automation for Multiplatforms Release 2.3 end to end con un installazione della console di operazioni Release 3.1. Copyright IBM Corp. 2006,

84 66 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

85 Capitolo 6. Configurazione della console operazioni Tale configurazione è necessaria se console operazioni non consente l utilizzo della porta 2002 per ricevere gli eventi dagli adattatori o se si desidera utilizzare il protocollo SSL (Secure Socket Layer) per la trasmissione di richieste da console operazioni all adattatore. Pianificazione della configurazione System Automation for Multiplatforms - adattatore automazione end-to-end deve essere configurato per consentire l accesso diretto a console operazioni. Scheda Host che utilizza l adattatore a pagina 106 descrive come svolgere tale operazione. Consultare Capitolo 14, Configurazione dell adattatore di automazione end-to-end di IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms, a pagina 99 per ulteriori informazioni su System Automation for Multiplatforms - adattatore automazione end-to-end. È inoltre possibile configurare l adattatore automazione end-to-end in modalità silenziosa tramite un file delle proprietà di input. Per ulteriori dettagli, consultare Capitolo 15, Configurazione non presidiata, a pagina 121. Per modificare il numero porta, richiedere un numero porta valido al proprio amministratore di rete. Tenere presente che tutti gli adattatori connessi alla console operazioni devono inviare gli eventi alla stessa "porta eventi". console operazioni supporta il protocollo SSL (Secure Socket Layer) ma non lo applica sugli adattatori. Se si utilizza SSL per il trasporto, è necessario specificarlo per l adattatore, nella scheda Sicurezza della finestra di dialogo di configurazione adattatore (consultare Scheda Sicurezza a pagina 112). Tutti gli adattatori che richiedono SSL devono disporre dello stesso file truststore, file keystore, nome alias e password per il keystore specificato. La console operazioni utilizza le stesse informazioni. Di conseguenza, il file truststore e il file keystore devono essere collocati sull host della console operazioni. Se non è ancora stata generata alcuna chiave truststore e keystore, è possibile eseguire ikeyman.bat per generarle. ikeyman.bat è disponibile nella seguente directory: AIX: /usr/ibm/websphere/appserver/bin Linux: /opt/ibm/websphere/appserver/bin Windows: C:\Program Files\IBM\WebSphere\AppServer\bin Le informazioni risultanti devono essere l ubicazione del truststore e keystore e il nome alias e la password per accedere al keystore. Tenere presente che le chiavi effettive verranno fornite da un autorità di certificazione. Copyright IBM Corp. 2006,

86 Utilizzo della finestra di dialogo di configurazione Completare la seguente procedura per configurare la console operazioni: 1. Richiamare la finestra di dialogo di configurazione: Windows: su Windows Server 2008, accedere con l account utente dell amministratore locale integrato del sistema. Modificare la directory in C:\Program Files\IBM\tsamp\eez\bin e digitare cfgdirect.bat. AIX e Linux: digitare cfgdirect.sh. Viene visualizzata la finestra di dialogo di configurazione. I campi nella scheda della finestra di dialogo mostrano le impostazioni correnti. 2. Il numero porta eventi nella scheda Server specifica la porta su cui la console operazioni rimane in ascolto di eventi provenienti dall adattatore. 3. Nei campi della scheda Sicurezza, è possibile specificare le informazioni richieste per l utilizzo del protocollo SSL (consultare Pianificazione della configurazione a pagina 67). 4. Per salvare le proprie modifiche, fare clic su Salva. 5. Fare clic su Fine per chiudere la finestra di dialogo. 68 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

87 Capitolo 7. Disinstallazione di System Automation for Multiplatforms su UNIX e Linux Informazioni preliminari Procedura di disinstallazione Considerare i seguenti punti prima di iniziare la procedura di disinstallazione: v Utilizzare lo script uninstallsam fornito per il proprio sistema operativo per disinstallare System Automation for Multiplatforms. Ad esempio, eseguire./uninstallsam dalla directory di installazione. In questo modo, si garantirà una disinstallazione adeguata del prodotto. v Prima di eseguire la disinstallazione, salvare la configurazione con il comando sampolicy s. Per informazioni su come salvare una configurazione System Automation for Multiplatforms, fare riferimento alla seguente documentazione: IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms Administrator's and User's Guide, sezione "Gestione di politiche di automazione per domini di System Automation for Multiplatforms" La descrizione del comando sampolicy in IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms - Riferimento v uninstallsam rimuoverà tutte le informazioni di configurazione definite per il dominio. Per questo motivo, non utilizzare mai uninstallsam se si intende passare a una nuova versione. Per disinstallare System Automation for Multiplatforms, effettuare le seguenti operazioni: 1. Verificare che il dominio sia non in linea: v Verificare se un dominio è ancora in linea immettendo il comando: lsrpdomain v Per arrestare un dominio, immettere il comando: stoprpdomain <domain> 2. Disinstallare il prodotto con lo script uninstallsam:./uninstallsam Generalmente, non è necessario specificare le opzioni disponibili per il comando uninstallsam. Per una descrizione dettagliata del comando, fare riferimento a IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms - Riferimento. Se CSM o GPFS (che utilizzano i pacchetti RSCT e SRC (System Resource Controller)) è installato su un sistema Linux da cui si desidera disinstallare System Automation for Multiplatforms, RPM garantirà che RSCT e SRC non vengano disinstallati con System Automation for Multiplatforms. I messaggi RPM forniranno tale indicazione. 3. Consultare il seguente file di log per informazioni sulla disinstallazione: /tmp/uninstallsam.<#>.log dove <#> è un numero; il numero più elevato identifica il file di log più recente. 4. Per verificare i pacchetti disinstallati, esaminare /tmp/uninstallsam.<#>.log, dove <#> è il numero più elevato dei file di log che si desidera individuare. Copyright IBM Corp. 2006,

88 70 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

89 Capitolo 8. Disinstallazione di System Automation for Multiplatforms su Windows Procedura di disinstallazione Note: 1. Dopo un installazione eseguita correttamente, i processi di configurazione in background vengono eseguiti per circa 5 minuti. Consentire questo tempo prima di eseguire la disinstallazione. 2. Quando si avvia la procedura guidata di disinstallazione, è necessario accedere con lo stesso account utente utilizzato per installare System Automation for Multiplatforms. La disinstallazione sarà incompleta o errata se la procedura guidata di disinstallazione viene eseguita da un account utente diverso. Per avviare la procedura guidata di disinstallazione, utilizzare uno dei seguenti approcci: v Dal pannello di controllo di Windows, procedere nel modo seguente: 1. Aprire Installazione applicazioni nel pannello di controllo. 2. Fare clic su Cambia/Rimuovi. 3. Fare clic su SA for Multiplatforms. 4. Fare clic su Rimuovi. v Fare clic su Start > Tutti i programmi > SA for Multiplatforms > Disinstalla SA for Multiplatforms La procedura guidata di disinstallazione comprende tre pannelli: 1. Nel primo pannello, fare clic su Disinstalla per avviare la disinstallazione. Copyright IBM Corp. 2006,

90 2. Mentre viene eseguita la disinstallazione, vengono mostrati dei pannelli che informano l utente dell avanzamento dell attività: 72 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

91 3. Al termine della disinstallazione, fare clic su Fine per chiudere la procedura guidata. Capitolo 8. Disinstallazione di System Automation for Multiplatforms su Windows 73

92 74 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

93 Capitolo 9. Disinstallazione della console operazioni di System Automation for Multiplatforms Questa sezione descrive come disinstallare la console operazioni. Viene fornito un programma di disinstallazione che rimuove i componenti installati dalla procedura guidata di installazione. Avvio del programma di disinstallazione grafica su Windows Per avviare il programma di disinstallazione su Windows, immettere il comando <EEZ_INSTALL_ROOT>\uninstall\uninstall.exe in un prompt dei comandi o effettuare la seguente procedura: 1. Aprire il pannello di controllo (Start > Pannello di controllo). 2. Nel pannello di controllo, aprire Installazione applicazioni. 3. Nel pannello Installazione applicazioni, selezionare IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms e fare clic su Cambia/Rimuovi. Viene visualizzato il pannello di benvenuto del programma di disinstallazione. Avvio del programma di disinstallazione grafica su AIX e Linux Per avviare il programma di disinstallazione su AIX e Linux, immettere il seguente comando in una shell: <EEZ_INSTALL_ROOT>/uninstall/uninstall Viene visualizzato il pannello di benvenuto del programma di disinstallazione. Utilizzo del programma di disinstallazione Informazioni preliminari: v Creare copie di backup dei seguenti file nella directory <isc_home>/appserver/ profiles/appsrv01/tivoli/eez per riutilizzarle dopo la reinstallazione: directui-joined-domains-xml Contiene i domini visualizzati più recentemente nella struttura della topologia. directui-prefs.xml Contiene le preferenze dell utente, ad esempio domini nascosti e filtri di risorse. directui.properties Contiene la porta su cui la console operazioni riceve gli eventi provenienti dai domini e le informazioni SSL. Se è sempre stata utilizzata la porta predefinita e non sono mai state specificate informazioni chiave SSL, non è necessario eseguire il backup del file. v Prima di iniziare la disinstallazione della console operazioni, verificare che il server Integrated Solutions Console sia stato arrestato. Copyright IBM Corp. 2006,

94 Durante la disinstallazione, è possibile che venga richiesto ripetutamente di confermare che si desidera eliminare specifici file. Verificare la necessità di eliminare tali file prima di confermare l eliminazione. Completare la seguente procedura per disinstallare la console operazioni: 1. Avviare il programma di disinstallazione come descritto nelle sezioni precedenti. 2. Nella finestra di benvenuto, fare clic su Avanti. 3. Nei campi della finestra WebSphere Application Server, immettere l ID utente e la password dell amministratore WebSphere e specificare il nome di WebSphere Application Server e del profilo WebSphere Application Server. Fare clic su Avanti. 76 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

95 4. La finestra Avviadisinstallazione informa l utente che le fasi preliminari per la disinstallazione sono complete. Fare clic su Avanti. 5. Durante la disinstallazione, le finestre informative come le seguenti informano l utente del procedere dell operazione. Capitolo 9. Disinstallazione della console operazioni di System Automation for Multiplatforms 77

96 6. Al termine della disinstallazione, viene visualizzata una finestra di riepilogo. Per uscire dal programma di disinstallazione, fare clic su Fine. 78 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

97 Capitolo 10. Installazione e disinstallazione del servizio Installazione del servizio Per installazione del servizio si intende l applicazione di fix pack correttivi di servizio alla release 3.1 di System Automation for Multiplatforms o l aggiornamento del livello di release del software dalla release 3.1. Tali fix pack di servizio sono denominati fix pack del prodotto nel presente manuale. I fix pack del prodotto sono disponibili per System Automation for Multiplatforms e anche per console operazioni. Tali fix pack vengono forniti nei seguenti formati: v Per Linux: archivi in formato TAR v Per AIX: archivi in formato TAR o archivi ad estrazione automatica (solo console operazioni) v Per Solaris: archivi in formato ZIP v Per Windows: archivi ad estrazione automatica Dove richiedere i fix pack Consultare le note sulla release per rilevare le fix pack richieste per un aggiornamento della release. Per richiedere una copia delle note sulla release, accedere alla home page di System Automation for Multiplatforms e fare clic su Technical Documentation. La home page di System Automation for Multiplatforms è disponibile all indirizzo: Gli archivi per i fix pack del prodotto possono essere scaricati dal sito di supporto System Automation for Multiplatforms all indirizzo: Scaricare l archivio in una directory temporanea. Generalmente, è disponibile un archivio per ogni piattaforma. Per informazioni sulle convenzioni di denominazione che si applicano agli archivi di fix pack del prodotto, fare riferimento a Convenzioni di denominazione degli archivi. Convenzioni di denominazione degli archivi Gli archivi per i fix pack del prodotto per System Automation for Multiplatforms e la console operazioni presentano la seguente sintassi: TIV-SAMP-<platform>-FP<fix_pack_number>.<archive_type> contenente il servizio per System Automation for Multiplatforms e TIV-SAMPOC-<platform>-FP<fix_pack_number>.<archive_type> contenente il servizio per console operazioni. dove v <platform> rappresenta la piattaforma su cui è installato System Automation for Multiplatforms v <fix_pack_number> rappresenta il numero di fix pack v <archive_type> è tar, bin o exe Copyright IBM Corp. 2006,

98 Esempio: Questo è l archivio tar utilizzato per installare il fix pack 1 per System Automation for Multiplatforms 3.1 su piattaforme AIX: TIV-SAMP-AIX-FP0001.tar Installazione del servizio per System Automation for Multiplatforms Le tabelle seguenti elencano i file di archivio che è possibile scaricare per applicare il servizio per i sistemi operativi Linux, AIX, Solaris e Windows: Istruzioni di utilizzo per gli archivi specifici della piattaforma Linux: Tabella 31. Archivio per piattaforme Linux Nome archivio Descrizione TIV-SAMP-LIN- FP<fix_pack_number>.tar Per l estrazione dell archivio, è richiesto GNU tar 1.13 o successivo. Utilizzare il comando tar -xf per estrarre l archivio. In questo contesto è possibile trovare lo script di installazione installsam dopo l estrazione dell archivio: SAM31<maintenance_level>MP/installSAM AIX: Tabella 32. Archivio per piattaforme AIX Nome archivio Descrizione TIV-SAMP-AIX- FP<fix_pack_number>.tar Utilizzare il comando tar -xf per estrarre l archivio. In questo contesto è possibile trovare lo script di installazione installsam dopo l estrazione dell archivio: SAM31<maintenance_level>MP/installSAM Solaris: Tabella 33. Archivio per piattaforme Solaris Nome archivio Descrizione TIV-SAMP-SOL- FP<fix_pack_number>.zip Utilizzare il comando unzip per estrarre l archivio. In questo contesto è possibile trovare lo script di installazione installsam dopo l estrazione dell archivio: SAM31<maintenance_level>MP/installSAM 80 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

99 Windows: Tabella 34. Archivio per piattaforme Windows Nome archivio Descrizione TIV-SAMP-WIN- FP<fix_pack_number>.exe L archivio è ad estrazione automatica. In questo contesto è possibile trovare la procedura guidata di installazione aggiornamento dopo l estrazione dell archivio: SAM31<maintenance_level>MP\Windows\setup.exe Procedura di installazione del servizio per System Automation for Multiplatforms Informazioni preliminari: v Per installazione del servizio si intende l aggiornamento di System Automation for Multiplatforms dalla release 3.1. Di conseguenza, è necessario installare la release 3.1 prima di poter applicare qualsiasi servizio. v I fix pack del prodotto sono sempre cumulativi. v Per UNIX e Linux, è necessario disporre dell autorizzazione root per installare un fix pack del prodotto. Per Windows, è richiesta l autorizzazione di amministratore. v Una volta scaricati gli archivi dal sito di supporto di IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms (vedere Dove richiedere i fix pack a pagina 79), decomprimere l archivio del fix pack del prodotto in una directory temporanea. Per informazioni su come decomprimere l archivio per la propria piattaforma, consultare Istruzioni di utilizzo per gli archivi specifici della piattaforma a pagina 80. v Prima di eseguire la procedura riportate in basso, consultare le note sulla release per istruzioni di installazione aggiuntive o differenti. v Per l installazione del servizio su piattaforme AIX, Linux o Solaris: Eseguire il backup della configurazione del sistema prima di installare il servizio. Per informazioni su come eseguire questa operazione, consultare IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms Administrator's and User's Guide, sezione "Gestione di politiche di automazione per domini di System Automation for Multiplatforms". Per ridurre al minimo i tempi di inattività, è possibile eseguire un controllo dei prerequisiti prima di avviare l installazione (per ulteriori informazioni, consultare Esecuzione del controllo dei prerequisiti a pagina 9). Attenersi alla seguente procedura su ogni nodo nel dominio peer: 1. Verificare se sono presenti risorse in linea sul nodo a cui si desidera applicare il servizio: v Se le risorse sono in linea e devono essere mantenute disponibili, escludere il nodo dall automazione utilizzando il comando samctrl -u a <node> System Automation for Multiplatforms arresta le risorse sul nodo e, se possibile, le riavvia su un nodo differente nel dominio peer. v Se non occorre mantenere le risorse disponibili durante il servizio, attivare lo stato non in linea sui gruppi di risorse. 2. Arrestare il nodo da un altro nodo nel dominio e verificare che sia stato arrestato: stoprpnode <node>; lsrpnode Capitolo 10. Installazione e disinstallazione del servizio 81

100 3. Dopo avere ricevuto gli archivi, estrarli. Tali archivi creano una struttura di directory con la directory root SAM31mfMP, dove mf indica il livello di modifica e di correzione. 4. Procedere nel modo seguente: AIX, Linux, Solaris: Installare il fix pack di servizio con lo script installsam. Per informazioni dettagliate sullo script, consultare Installazione di System Automation for Multiplatforms su UNIX e Linux a pagina 9. Windows: a. Passare alla directory in cui si trova la procedura guidata di installazione aggiornamento. Per informazioni sulla posizione della procedura guidata di aggiornamento, consultare Tabella 34 a pagina 81. b. Avviare il programma di installazione aggiornamento. Tale programma per i fix pack è denominato setup.exe. c. Seguire le istruzioni nei pannelli della procedura guidata per installare il fix pack del prodotto. 5. Avviare il nodo: startrpnode <node> 6. Se il nodo è stato escluso nel passo 2, includerlo nuovamente nell automazione utilizzando il comando samctrl -u d <node> 7. Se è necessario che i gruppi di risorse siano in linea, attivare tale stato su tali gruppi. Altrimenti, rinviare questa fase al momento in cui è stato fornito il servizio all ultimo nodo del dominio peer. 8. Una volta fornito il servizio a tutti i nodi, attenersi alla procedura descritta in Completamento della migrazione a pagina 17. Ciò garantisce che le modifiche diventino effettive nell intero dominio e che venga mostrata la versione corretta. 82 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

101 Installazione del servizio per console operazioni Questi sono gli archivi per applicare il servizio per console operazioni. Istruzioni di utilizzo per gli archivi specifici della piattaforma Windows: Tabella 35. Piattaforme Windows Nome archivio Descrizione TIV-SAMPOC-WIN- FP<fix_pack_number>.exe L archivio è ad estrazione automatica. In questo contesto è possibile trovare il programma di installazione aggiornamento dopo la decompressione dell archivio: SAM31<maintenance_level>OCWindows/Windows/setup.exe AIX: Tabella 36. Piattaforme AIX Nome archivio Descrizione TIV-SAMPOC-AIX- FP<fix_pack_number>.bin L archivio è ad estrazione automatica. In questo contesto è possibile trovare il programma di installazione aggiornamento dopo la decompressione dell archivio: SAM31<maintenance_level>OCAIX/AIX/setup.bin Linux su IBM System x: Tabella 37. Linux su IBM System x Nome archivio Descrizione TIV-SAMPOC-I386- FP<fix_pack_number>.tar Per l estrazione dell archivio, è richiesto GNU tar 1.13 o successivo. Utilizzare il comando tar -xf per estrarre i file in una directory temporanea. In questo contesto è possibile trovare il programma di installazione aggiornamento dopo la decompressione dell archivio: SAM31<maintenance_level>OCI386/i386/setup.bin Capitolo 10. Installazione e disinstallazione del servizio 83

102 Linux su POWER: Tabella 38. Linux su POWER Nome archivio Descrizione TIV-SAMPOC-PPC- FP<fix_pack_number>.tar Per l estrazione dell archivio, è richiesto GNU tar 1.13 o successivo. Utilizzare il comando tar -xf per estrarre i file in una directory temporanea. In questo contesto è possibile trovare il programma di installazione aggiornamento dopo la decompressione dell archivio: SAM31<maintenance_level>OCPPC/ppc/setup.bin Linux su System z: Tabella 39. Linux su System z Nome archivio Descrizione TIV-SAMPOC-S390- FP<fix_pack_number>.tar Per l estrazione dell archivio, è richiesto GNU tar 1.13 o successivo. Utilizzare il comando tar -xf per estrarre i file in una directory temporanea. In questo contesto è possibile trovare il programma di installazione aggiornamento dopo la decompressione dell archivio: SAM31<maintenance_level>OCS390/s390/setup.bin Disinstallazione del servizio Installazione dei fix pack del prodotto per console operazioni v Una volta scaricati gli archivi dal sito di supporto di System Automation for Multiplatforms (vedere Dove richiedere i fix pack a pagina 79), decomprimere l archivio del fix pack del prodotto in una directory temporanea. Per informazioni su come decomprimere l archivio per la propria piattaforma, consultare Istruzioni di utilizzo per gli archivi specifici della piattaforma a pagina 83. v Prima di eseguire la procedura successiva, consultare le note sulla release per istruzioni di installazione aggiuntive o differenti. v Passare alla directory in cui si trova il programma della procedura guidata di aggiornamento. Per informazioni sul contesto in cui rilevare tale programma, consultare Istruzioni di utilizzo per gli archivi specifici della piattaforma a pagina 83. v Avviare la procedura guidata di aggiornamento. Tale procedura guidata per i fix pack è denominata aggiornamento. Quando viene avviata correttamente, viene visualizzato il pannello di benvenuto. v Seguire le istruzioni nei pannelli della procedura guidata per installare il fix pack del prodotto. Per disinstallare un fix pack, è necessario disinstallare il prodotto completo come descritto nelle sezioni seguenti: 84 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

103 v Per disinstallare System Automation for Multiplatforms su UNIX o Linux, seguire le istruzioni riportate in Capitolo 7, Disinstallazione di System Automation for Multiplatforms su UNIX e Linux, a pagina 69 v Per disinstallare System Automation for Multiplatforms su Windows, seguire le istruzioni riportate in Capitolo 8, Disinstallazione di System Automation for Multiplatforms su Windows, a pagina 71 v Per disinstallare la console operazioni, seguire le istruzioni riportate in Capitolo 9, Disinstallazione della console operazioni di System Automation for Multiplatforms, a pagina 75 Al termine della disinstallazione, è possibile reinstallare System Automation for Multiplatforms e il livello di servizio richiesto (livello di fix pack). Capitolo 10. Installazione e disinstallazione del servizio 85

104 86 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

105 Capitolo 11. Installazione della funzione GDPS/PPRC Multiplatform Resiliency for System z I seguenti argomenti descrivono come installare e configurare la funzione GDPS/PPRC Multiplatform resiliency for System z (xdr) di System Automation for Multiplatforms. Installazione della funzione xdr Creazione di pacchetti Il codice della funzione xdr viene fornito insieme al prodotto System Automation for Multiplatforms, ma non è possibile sfruttare la corrispondente funzionalità a meno che non sia stata installata una licenza separata per abilitare il codice. Si ottiene la licenza quando si ordina la funzione xdr. Il nome del file della licenza è sam31_xdr.lic. Questo è il percorso in cui si trova il file della licenza: v CD: si installa la funzione xdr dal CD IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms XDR for System z. Il file della licenza è disponibile nella directory SAM3100FeatXDR/license. v Se si ottiene la funzione xdr tramite la distribuzione elettronica, il file della licenza si trova nel file di distribuzione elettronica C1A8QML.txt. Tale file è identico al file della licenza stesso. Ridenominare o copiare il file di distribuzione elettronica in sam31_xdr.lic. Prerequisiti di installazione Prima di poter installare la licenza della funzione xdr, è necessario installare il prodotto System Automation for Multiplatforms di base. Tenere presente che la funzionalità della funzione è supportata soltanto in Linux su System z. Installazione della licenza della funzione Utilizzare il comando samlicm per installare la licenza. Il file della licenza deve essere accessibile dal sistema in cui è installato System Automation for Multiplatforms. Copiare il file sam31_xdr.lic in un ubicazione in cui sia accessibile quando si richiama samlicm. Immettere il seguente comando per installare la licenza: samlicm -i <license file location>/sam31_xdr.lic Per verificare che la licenza della funzione sia stata installata correttamente, immettere il seguente comando: samlicm -s Il nome della funzione xdr dovrebbe comparire come valore nel campo Annotazione del prodotto nell output del comando. Ad esempio:... ID prodotto: 101 Annotazione del prodotto: SA per MP xdr per Linux sul sistema z... Copyright IBM Corp. 2006,

106 Per ulteriori informazioni sul comando samlicm, consultare IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms - Riferimento Attivazione della funzione GDPS/PPRC Multiplatform Resiliency for System z Una volta completate le attività di installazione descritte in precedenza, procedere come descritto in IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms Administrator's and User's Guide, Capitolo 10, sezione "Abilitazione di GDPS/PPRC Multiplatform Resiliency for zseries". Disinstallazione della funzione GDPS/PPRC Multiplatform Resiliency for System z Non esiste una disinstallazione specifica della funzione xdr. Tale funzione viene disinstallata implicitamente quando si disinstalla System Automation for Multiplatforms. 88 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

107 Parte 2. Abilitazione del supporto launch-in-context Capitolo 12. Installazione e configurazione di IBM TEC extension per System Automation for Multiplatforms Panoramica Prerequisiti Installazione di IBM TEC Extension Configurazione di TEC Extension for System Automation for Multiplatforms Adattamento del file di configurazione al proprio ambiente Definizione di un pulsante personalizzato per la versione Java della console eventi TEC (client Java Swing) e per il visualizzatore eventi TEC incorporato in TEP Definizione di un pulsante personalizzato per la versione Web della console eventi TEC Capitolo 13. Configurazione del supporto launch-in-context di Tivoli Enterprise Portal.. 95 Copyright IBM Corp. 2006,

108 90 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

109 Capitolo 12. Installazione e configurazione di IBM TEC extension per System Automation for Multiplatforms Panoramica La IBM Tivoli Enterprise Console (TEC) Extension per System Automation for Multiplatforms (IBM TEC Extension) consente l esplorazione da un evento visualizzato nella console eventi TEC (Tivoli Enterprise Console) alla corrispondente risorsa o dominio nella console operazioni System Automation. Scenario di utilizzo di esempio: 1. Un operatore visualizza un evento nella console eventi TEC, che mostra un errore di una risorsa Tivoli System Automation. 2. L operatore seleziona l evento e avvia la console operazioni System Automation per tale evento. 3. La console operazioni System Automation passa automaticamente alla risorsa specificata nell evento. 4. L operatore analizza l errore verificando, ad esempio, lo stato e le dipendenze della risorsa. È possibile utilizzare IBM TEC Extension per tutte le configurazioni della console eventi TEC: v Versione Java della console eventi TEC v Console Web TEC v Visualizzatore eventi TEC in Tivoli Event Portal (TEP) esecuzione tramite l interfaccia client del desktop esecuzione tramite l interfaccia client del browser Prerequisiti Per installare ed utilizzare IBM TEC Extension per System Automation for Multiplatforms, devono essere soddisfatti i seguenti prerequisiti: Versione TEC TEC 3.8 o successiva Inoltro di eventi TEC Per usufruire del supporto launch-in-context di TEC nella console operazioni System Automation, è necessario inviare gli eventi di Tivoli System Automation a TEC, motivo per cui è necessario abilitare l inoltro eventi TEC per System Automation for Multiplatforms nel proprio ambiente: v Per una descrizione della procedura di abilitazione dell inoltro eventi, consultare il manuale IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms Administrator's and User's Guide, sezione "Using the IBM Tivoli System Automation TEC event interface with System Automation for Multiplatforms on AIX and Linux" È richiesto un browser Web per la versione Java della console eventi TEC Se la versione Java della console eventi TEC deve essere utilizzata per Copyright IBM Corp. 2006,

110 Installazione di IBM TEC Extension eseguire l avvio nella console operazioni SA, è necessario installare un browser Web (Mozilla, Firefox o Internet Explorer) sul sistema su cui viene eseguita la console eventi. Per il client della console Web TEC, non è richiesta alcuna procedura di installazione. È possibile passare direttamente alla procedura di configurazione descritta in Configurazione di TEC Extension for System Automation for Multiplatforms. La procedura di installazione descritta in questo capitolo deve essere eseguita soltanto se si utilizza la versione Java della console eventi TEC o il visualizzatore eventi TEC incorporato in TEP: v Quando si utilizza la versione Java della console eventi TEC, è necessario installare IBM TEC Extension for System Automation for Multiplatforms sul sistema su cui viene eseguita la console eventi TEC. v Quando si utilizza il visualizzatore eventi TEC incorporato in TEP e TEP viene avviato tramite l interfaccia client del browser, è necessario installare IBM TEC Extension for System Automation for Multiplatforms sul sistema su cui viene eseguito il browser. Per installare IBM TEC Extension su AIX, Linux o Windows effettuare la seguente procedura: 1. Inserire il CD del prodotto System Automation for Multiplatforms nell unità CDe del sistema in cui il server TEC è in esecuzione. 2. Aprire un prompt dei comandi (Windows) o una shell di comandi (Linux, AIX). 3. Passare alla directory ecext sul CD del prodotto o nella struttura della directory di distribuzione elettronica. 4. Avviare il programma di installazione tramite il comando: java jar setup.jar 5. Seguire le istruzioni di installazione. Per installare IBM TEC Extension on z/os effettuare queste operazioni: 1. Trovare il programma di installazione in SMPE_INSTALL_ROOT/install/ tec_ext_installer. 2. FTP del programma di installazione in modalità binaria nella posizione in cui verrà installato. 3. Aprire un prompt dei comandi. 4. Passare alla directory nella posizione scelta. 5. Avviare il programma di installazione tramite il comando: java jar setup.jar 6. Seguire le istruzioni di installazione. Configurazione di TEC Extension for System Automation for Multiplatforms Per abilitare la funzione launch-in-context, completare la seguente procedura: 1. Facoltativo: adattare il file di configurazione isc.properties al proprio ambiente 2. Definire un pulsante personalizzato per la console eventi TEC 92 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

111 Consultare le sezioni seguenti per una descrizione più dettagliata di tale procedura. Adattamento del file di configurazione al proprio ambiente Questo è un passo di configurazione facoltativo. È possibile utilizzare il file di configurazione isc.properties per configurare il nome host e la porta di Integrated Solutions Console. Il file viene generato dal programma di installazione. Se si desidera modificare i valori specificati nell installazione, è possibile modificare il contenuto di tale file. A seconda della configurazione della console eventi TEC, tale file si trova nella seguente directory: La console eventi TEC viene installata come client Java Swing o visualizzatore eventi TEC incorporato in TEP Il file si trova nella stessa directory in cui è installato IBM TEC Extension for System Automation for Multiplatforms. Client della console Web TEC Il file si trova nella directory <was_root>/profiles/<server_name>/tivoli/ EEZ Esempio di file di configurazione: isc.server = e2eserver1 isc.port = 9060 isc.server è il nome host in cui viene eseguito ISC che ospita la console operazioni Tivoli System Automation. isc.port è la porta utilizzata per accedere ad ISC. Definizione di un pulsante personalizzato per la versione Java della console eventi TEC (client Java Swing) e per il visualizzatore eventi TEC incorporato in TEP Attenersi alla seguente procedura: 1. Aprire la versione Java della console eventi TEC. 2. Selezionare Windows > Configurazione. Passare nella console dove si desidera definire il pulsante. Fare clic con il tasto destro del mouse su Proprietà. 3. Selezionare la voce Pulsante personalizzato dall elenco sul lato sinistro del pannello. 4. Fare clic su Crea pulsante. 5. Immettere un etichetta per il pulsante, ad esempio Avvia console SA e l ubicazione di EEZLaunchSA. La sintassi dello script è: Per Windows: <path>eezlaunchsa.bat [<java home>] Esempio: "C:\Program Files\IBM\TECExtension\EEZLaunchSA.bat" C:\IBM\tec_console\jre\bin\ Per AIX e Linux <path>eezlaunchsa.sh [<java home>] dove <path> è la directory in cui è stato installato TEC Extension for System Automation e il parametro facoltativo <java home> è la directory home Java in Capitolo 12. Installazione e configurazione di IBM TEC extension per System Automation for Multiplatforms 93

112 cui si trova il file java.exe. Questo parametro deve finire con una barra / (Linux e AIX) o con una barra retroversa \ (Windows). È richiesto Java 1.3 o superiore. Se il percorso contiene degli spazi, deve essere racchiuso tra apici ( ). 6. Accertarsi di avere abilitato Selezione eventi richiesta per azione del pulsante. Definizione di un pulsante personalizzato per la versione Web della console eventi TEC Per la definizione di un pulsante Web personalizzato, è richiesta la versione Java della console eventi TEC. Per definire il pulsante, procedere nel modo seguente: 1. Aprire la versione Java della console eventi TEC. 2. Selezionare Windows > Configurazione. Passare nella console dove si desidera definire il pulsante. Fare clic con il tasto destro del mouse su Proprietà. 3. Selezionare la voce Pulsante Web personalizzato dall elenco sul lato sinistro del pannello. 4. Fare clic su Crea pulsante. 5. Immettere un etichetta per il pulsante, ad esempio Avvia console SA e l URL del servlet: dove <isc_server> è il nome dell host in cui ISC è in esecuzione e che ospita la console operazioni Tivoli System Automation e <isc_port> è la porta utilizzata per accedere ad ISC. Esempio: 6. Accertarsi di avere abilitato Selezione eventi richiesta per azione del pulsante. 94 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

113 Capitolo 13. Configurazione del supporto launch-in-context di Tivoli Enterprise Portal Se si utilizza sia la console operazioni System Automation che TEP (Tivoli Enterprise Portal) per la gestione e il monitoraggio risorse, è possibile configurare il supporto launch-in-context per Tivoli Enterprise Portal. Il supporto Launch-in-context consente agli utenti di avviare aree di lavoro di Tivoli Enterprise Portal dalla console operazioni System Automation con un singolo clic del mouse. Quando viene configurato il supporto launch-in-context di Tivoli Enterprise Portal, sulla pagina Generale per i domini di primo livello e dei nodi sulla console operazioni System Automation diventa disponibile un collegamento ipertestuale, consentendo agli utenti di aprire gli spazi di lavoro di Tivoli Enterprise Portal con un singolo clic del mouse. Per il corretto funzionamento del supporto launch-in-context, è necessario che sia disponibile una corrispondente area di lavoro in Tivoli Enterprise Portal. Ciò significa anche che è necessario installare i corrispondenti agent ITM per gli oggetti visualizzati nella console operazioni SA, ovvero l agent del sistema operativo per un sistema visualizzato o l agent cluster per un cluster MSCS o ancora l agent corrispondente per un sysplex z/os. Il contesto utilizzato per rilevare un area di lavoro di Tivoli Enterprise Portal è il seguente: Tabella 40. Contesto utilizzato per rilevare un area di lavoro di Tivoli Enterprise Portal Oggetto selezionato nella console operazioni SA Contesto inoltrato durante l avvio Oggetto in cui viene eseguita la ricerca dell area di lavoro TEP Dominio z/os Nome sysplex managed_system_name=sysplex_name:* Dominio di automazione di primo livello non z/os Nome dominio managed_system_name=domain_name:* Sistema z/os Nome nodo smfid=node_name Sistema non z/os Nome nodo hostname=node_name In particolare, verificare quanto segue: v Per un dominio non z/os, la prima parte del nome del sistema gestito così come viene visualizzata in TEP deve corrispondere al nome dominio configurato per l adattatore di automazione di tale dominio v Per un sistema z/os, il nome sistema deve essere identico a SMFID v Per un sistema non z/os, il nome host utilizzato in TEP deve corrispondere al nome nodo visualizzato nella console operazioni SA. Di seguito viene descritto come modificare il nome host utilizzato in TEP: 1. Arrestare l agent di monitoraggio del sistema operativo sul sistema gestito. Copyright IBM Corp. 2006,

114 2. Quando la voce corrispondente nel navigator TEP passa allo stato non in linea, selezionarla, fare clic con il tasto destro del mouse e selezionare Deseleziona voce non in linea dal menu contestuale. La voce dovrebbe venire eliminata. 3. Aprire il file di configurazione per l agent di monitoraggio, situato nel seguente percorso: install_dir/config/env.config Aggiungere la seguente riga: CTIRA_SYSTEM_NAME=<nodename> dove <nodename> è il nome nodo esattamente come viene presentato nella console operazioni SA. Per sistemi Windows: aggiungere la variabile CTIRA_SYSTEM_NAME al file KNTENV, situato in install_dir/tmaitm6. 4. Riavviare l agent di monitoraggio del sistema operativo sul sistema gestito. Il sistema dovrebbe comparire nel navigator TEP con il nuovo nome. Per configurare il supporto launch-in-context per Tivoli Enterprise Portal, completare la seguente procedura in Integrated Solutions Console (sono richiesti i privilegi di EEZAdministrator): 1. Aprire Integrated Solution Console. 2. Nella struttura di navigazione, fare clic su System Automation for Multiplatforms > Impostazioni > Supporto launch-in-context Tivoli Enterprise. 3. Nei campi della pagina visualizzata, procedere nel modo seguente: Abilita il supporto launch-in-context per Tivoli Enterprise Portal Selezionare l abilitazione del contesto launch-in-context. Nome server Specificare il nome del server sul quale viene eseguito Tivoli Enterprise Portal. Numero di porta Specificare il numero porta su cui viene eseguito Tivoli Enterprise Portal. Il numero porta predefinito è Fare clic su OK per salvare la configurazione. Nota: Se la console delle operazioni viene visualizzata quando la configurazione TEP viene modificata, selezionare "Menu -> Aggiorna tutto" per selezionare le impostazioni modificate nell istanza corrente della console operazioni. 96 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

115 Parte 3. Configurazione dell adattatore di automazione end-to-end Capitolo 14. Configurazione dell adattatore di automazione end-to-end di IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms Automazione dell adattatore automazione end-to-end Richiamo della finestra di dialogo di configurazione dell adattatore di automazione end-to-end Configurazione dell adattatore automazione end-to-end Scheda Adattatore Scheda Host che utilizza l adattatore Scheda Automazione Scheda Creazione report Scheda Sicurezza Scheda Logger Salvataggio della configurazione Replica dei file di configurazione dell adattatore automazione end-to-end su altri nodi nel dominio.117 Definizione della politica di automazione dell adattatore end-to-end Rimozione della politica di automazione dell adattatore Controllo dell adattatore di automazione end-to-end Capitolo 15. Configurazione non presidiata Panoramica Utilizzo della modalità silenziosa Attività da eseguire manualmente Richiamo di una configurazione non presidiata Configurazione di MSCS su Windows Server File proprietà di input in modalità silenziosa Modifica del file proprietà di input Output in modalità silenziosa Copyright IBM Corp. 2006,

116 98 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

117 Capitolo 14. Configurazione dell adattatore di automazione end-to-end di IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms Le sezioni seguenti descrivono come configurare l adattatore di automazione end-to-end di System Automation for Multiplatforms. È necessario configurare l adattatore automazione end-to-end quando si utilizza System Automation Application Manager o se si desidera utilizzare le risorse automatizzate direttamente da una console operazioni. Per informazioni su System Automation Application Manager, consultare IBM Tivoli System Automation Application Manager Administrator's and User's Guide. È inoltre possibile configurare l adattatore automazione end-to-end in modalità silenziosa tramite un file delle proprietà di input. Per ulteriori dettagli, consultare Capitolo 15, Configurazione non presidiata, a pagina 121. Nota: per utilizzare la console operazioni di System Automation for Multiplatforms o la gestione automazione end-to-end, i nomi oggetto di System Automation for Multiplatforms, ad esempio i nomi gruppo, i nomi risorsa e le descrizioni non devono contenere i seguenti caratteri: " (virgolette doppie), ' (virgolette singole), ; (punto e virgola), $ (simbolo del dollaro), / (barra) Le guide in linea fornite con la finestra di dialogo di configurazione dell System Automation for Multiplatforms - adattatore automazione end-to-end forniscono inoltre utili informazioni sull utilizzo e sulla configurazione dell adattatore automazione end-to-end. Figura 4 a pagina 100 mostra gli ambienti nei quali adattatore automazione end-to-end può funzionare e cosa deve essere configurato per adattatore automazione end-to-end nei cluster UNIX e Linux: Copyright IBM Corp. 2006,

118 Figura 4. Panoramica sull ambiente dell adattatore automazione end-to-end in cluster UNIX e Linux Figura 4 mostra due alternative di configurazione adattatori disponibili, che si escludono a vicenda: v È possibile configurare l adattatore per la console operazioni di System Automation for Multiplatforms. In questo caso, la console operazioni può accedere direttamente all adattatore, senza comunicare tramite il prodotto IBM Tivoli System Automation Application Manager. Tale modalità della console operazioni è denominata modalità di accesso diretto. v Se è installato IBM Tivoli System Automation Application Manager, è possibile configurare l adattatore per la gestione automazione end-to-end. Questi è necessario se si desidera integrare un dominio System Automation for Multiplatforms nel framework end-to-end di IBM Tivoli System Automation Application Manager. Per ulteriori informazioni sulla gestione automazione end-to-end, consultare IBM Tivoli System Automation Application Manager Administrator's and User's Guide. In cluster Windows, esistono le stesse alternative di configurazione adattatore disponibili per cluster UNIX e Linux. L adattatore agisce come publisher di eventi, come mostrato in Figura 5 a pagina System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

119 Figura 5. Panoramica sull ambiente dell adattatore automazione end-to-end in cluster Windows Automazione dell adattatore automazione end-to-end Se il cluster System Automation for Multiplatforms presenta più di un nodo, l adattatore di automazione end-to-end deve essere molto disponibile. Questo garantisce che la comunicazione nella gestione end-to-end o nella console delle operazioni rimanga attiva i momenti di fermo del nodo o la manutenzione dei nodi nel cluster. L alta disponibilità non deve essere configurata per l adattatore di automazione end-to-end in esecuzione su Windows. Sulla piattaforma Windows, l adattatore è implicitamente ad alta disponibilità dopo che è stato avviato. Questo è dovuto a una speciale implementazione dell adattatore come publisher di eventi (come illustrato in Figura 5). Sulle piattaforme Unix e Linux, l adattatore di automazione end-to-end deve essere automatizzato come parte della politica di automazione del cluster System Automation for Multiplatforms. Inoltre, la politica di automazione deve inoltre stabilire un indirizzo IP alias unico sul nodo cluster in cui l adattatore end-to-end è attualmente in esecuzione. Questo indirizzo IP alias viene utilizzato dalla funzione di pubblicazione degli eventi in System Automation for Multiplatforms per Capitolo 14. Configurazione dell adattatore di automazione end-to-end 101

120 contattare l adattatore (come illustrato in Figura 4 a pagina 100). Nel caso in cui l adattatore debba essere riavviato su un altro nodo cluster, la politica di automazione deve utilizzare lo spostamento dell indirizzo IP dell alias anche nello stesso nodo. L indirizzo IP alias deve essere richiesto dall amministratore di sistema ed essere implementato come indirizzo IBM.ServiceIP. Per ulteriori informazioni su indirizzi IBM.ServiceIP, vedere IBM Tivoli System Automation for Multiplatforms Guida utente e amministratore. Prestare attenzione che la politica di automazione per l adattatore di automazione end-to-end sia parte di ogni politica di automazione che sarà attiva sul cluster appropriato in esecuzione su Unix o Linux. In caso contrario, la comunicazione nella gestione end-to-end o nella console delle operazioni andrà persa. La politica di automazione per l automazione dell adattatore di automazione end-to-end può essere facilmente definita utilizzando le finestre di dialogo di configurazione dell adattatore descritte nelle seguenti sezioni. Richiamo della finestra di dialogo di configurazione dell adattatore di automazione end-to-end L adattatore automazione end-to-end può essere configurato con il programma di utilità cfgsamadapter. Note: 1. Per UNIX e Linux, il programma di utilità cfgsamadapter è un applicazione X-Windows e deve essere utilizzato da una stazione di lavoro con capacità server X-Windows. Tale contesto può essere uno dei propri nodi cluster, se la funzione X11 facoltativa è installata su tale nodo. 2. Sui sistemi AIX, il seguente requisito deve essere soddisfatto per l installazione adattatore automazione end-to-end: i pacchetti SSL/SSH devono essere installati e il sottosistema sshd deve essere in esecuzione per completare l attività Replica della configurazione dell adattatore. 3. Per utilizzare la finestra di dialogo di configurazione adattatore di System Automation for Multiplatforms su UNIX e Linux, è necessario essere collegati al sistema con l ID utente root o è necessario disporre dell accesso di scrittura alle directory /etc/opt/ibm/tsamp/sam/cfg e /etc/tivoli. Per utilizzare la finestra di dialogo di configurazione adattatore su Windows, collegarsi con lo stesso account utilizzato per l installazione di System Automation for Multiplatforms (consultare Configurazione dell accesso dell account utente Windows a pagina 23). 4. Su Windows, aprire una shell Korn o IBM Tivoli System Automation Shell (Start > Tutti i programmi > SA for Multiplatforms > IBM Tivoli System Automation Shell) 102 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

121 Immettere il comando cfgsamadapter per richiamare la finestra di dialogo di configurazione adattatore di System Automation for Multiplatforms. Viene visualizzato il pannello principale della finestra di dialogo: Figura 6. Pannello principale della finestra di dialogo di configurazione adattatore di automazione end-to-end. Nota: Il pannello ad alta disponibilità dell adattatore non si applica a Windows poiché non è necessario configurare l alta disponibilità dell adattatore. In Windows, l adattatore è implicitamente ad alta disponibilità nel cluster System Automation for Multiplatforms. Questa finestra di dialogo consente di svolgere le seguenti attività: 1. Configurare l adattatore automazione end-to-end (consultare la pagina 103) 2. Replicare i file di configurazione dell adattatore automazione end-to-end su altri nodi (consultare la pagina 117) 3. (Solo UNIX e Linux). Definire la politica di automazione dell adattatore automazione end-to-end per creare le risorse richieste per automatizzare l adattatore (consultare la pagina 118). 4. (Solo UNIX e Linux). Rimuovere la politica di automazione dell adattatore automazione end-to-end (consultare la pagina 119). Configurazione dell adattatore automazione end-to-end Nel pannello principale della finestra di dialogo di configurazione, fare clic su Configura per visualizzare le schede di configurazione descritte nelle seguenti sezioni. Nella seguente descrizione, il termine Host che utilizza l adattatore viene utilizzato per fare riferimento al sistema in cui System Automation Application Manager o la console di operazioni System Automation for Multiplatforms è installata. Capitolo 14. Configurazione dell adattatore di automazione end-to-end 103

122 Scheda Adattatore Nella scheda Adattatore, è possibile configurare l host dell adattatore. Figura 7. Configurazione dell adattatore end-to-end di System Automation for Multiplatforms. Nota: il campo relativo al numero porta dell evento non si applica a Windows. Campi e controlli nella scheda Adattatore: Nome host o indirizzo IP Nome host del nodo in cui viene eseguito l adattatore se non è automatizzato. Se si seleziona l automazione dell adattatore, il valore viene aggiornato automaticamente con il valore specificato nel campo Indirizzo IP adattatore nella scheda Automazione (consultare Scheda Automazione a pagina 107). In questo caso, non modificare il valore nel campo. Numero porta richieste La porta su cui l adattatore è in ascolto delle richieste provenienti dall host che utilizza adattatore. La porta predefinita è Numero porta eventi La porta su cui l adattatore automazione end-to-end rimane in ascolto di eventi dal gestore automazione di primo livello. La porta predefinita è Il campo relativo al numero porta dell evento non si applica a Windows. Percorso del pool di politiche Il nome completo della directory in cui vengono memorizzate i file politica XML. Qualsiasi politica che si desidera attivare dalla 104 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

123 console operazioni deve risiedere su questa directory. Su Windows, tale valore deve essere immesso come percorso Windows, ad esempio: C:\WINDOWS\SUA\etc\myapp\policies Facendo clic su Avanzate, è possibile specificare il comportamento di runtime dell adattatore: Ritardo di arresto adattatore Il numero di secondi durante i quali l arresto dell adattatore viene rinviato per consentire la consegna dell evento di abbandono dominio da parte dell adattatore stesso. Il valore predefinito è 5. Potrebbe essere necessario aumentare il valore su sistemi lenti. I valori validi sono compresi tra 3 e 60. Intervallo di attività contatto remoto Il periodo temporale, in secondi, dopo il quale l adattatore verrà arrestato se non è stato contattato dall host che utilizza l adattatore, che contatta periodicamente l adattatore per verificare se è ancora in esecuzione. Il valore predefinito è 360 secondi. Se si specifica un valore diverso da 0, l intervallo deve essere un multiplo dell intervallo di verifica. Quando il valore è impostato su 0, l adattatore viene eseguito continuamente e non si arresta mai. Questa è l impostazione consigliata per adattatori connessi ad una console operazioni System Automation for Multiplatforms, poiché altrimenti l adattatore verrà arrestato ogni volta che verrà arrestata la console operazioni. Intervallo tentativi contatto iniziale Il periodo temporale, in minuti, all interno del quale l adattatore tenterà di contattare l host che utilizza l adattatore finché non riuscirà nell operazione o fino alla scadenza del tempo specificato. Il valore predefinito è 0, il che significa che l adattatore tenterà di contattare l host che utilizza l adattatore per un periodo di tempo indefinito. Intervallo tentativi riconnessione EIF Il periodo temporale, in secondi, dopo il quale l adattatore attenderà prima di tentare di ristabilire una connessione con l host che utilizza l adattatore dopo l interruzione della connessione. Il valore predefinito è 30. Capitolo 14. Configurazione dell adattatore di automazione end-to-end 105

124 Scheda Host che utilizza l adattatore Utilizzare la scheda Host che utilizza l adattatore per stabilire l host a cui si connette l adattatore e per specificare le informazioni richieste. L adattatore automazione end-to-end può essere configurato per connettersi ad uno dei seguenti host: v Host di gestione automazione end-to-end v Console operazioni di System Automation for Multiplatforms, eseguita in modalità di accesso diretto Un adattatore può connettersi soltanto ad un singolo host; le configurazioni si escludono reciprocamente. Figura 8. Scheda Host che utilizza l adattatore Nota: per l alternativa di configurazione Configura host di gestione end-to-end, è richiesto uno dei seguenti componenti: v System Automation Application Manager versione 3.1 o successiva. v Host di gestione end-to-end stabilito tramite installazione del componente di gestione automazione end-to-end di System Automation for Multiplatforms versione 2.3 o inferiore. Campi e controlli nella scheda Host che utilizza l adattatore: Configurare l host di gestione end-to-end: Nome host o indirizzo IP Il nome o indirizzo IP dell host su cui viene eseguito System Automation Application Manager. Il numero porta specificato in questo contesto deve corrispondere al numero porta specificato 106 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

125 come numero porta di eventi durante la configurazione del dominio di System Automation Application Manager. Numero porta eventi La porta su cui System Automation Application Manager è in ascolto delle richieste provenienti dall adattatore automazione end-to-end. La porta predefinita è Configurare la console operazioni per l accesso diretto: Nome host o indirizzo IP Il nome o indirizzo IP dell host su cui viene eseguita la console operazioni. Numero porta eventi La porta su cui la console operazioni è in ascolto degli eventi provenienti dall adattatore automazione end-to-end. La porta predefinita è Scheda Automazione Nota: questa scheda non si applica a Windows poiché non è necessario configurare l alta disponibilità dell adattatore. In Windows, l adattatore è implicitamente ad alta disponibilità nel cluster System Automation for Multiplatforms. Figura 9. Automazione dell adattatore Questa scheda consente di configurare la politica di automazione dell adattatore. Tale politica consente di rendere l adattatore automazione end-to-end ad alta disponibilità, il che significa che, se il nodo su cui viene eseguito l adattatore si interrompe, l adattatore verrà riavviato su un altro nodo nel dominio. Capitolo 14. Configurazione dell adattatore di automazione end-to-end 107

126 Nota: tutti i nodi in cui è possibile eseguire l adattatore devono essere accessibili utilizzando gli stessi ID utente e password. Automatizza adattatore nel dominio di System Automation Selezionare questa casella se l adattatore di automazione end-to-end è in esecuzione in un dominio peer RSCT con più nodi. Interroga dominio Stabilito che il nodo su cui si esegue la finestra di dialogo di configurazione si trova nel dominio peer RSCT, questa opzione esegue una query della politica di automazione corrente. Se il dominio è in linea, tutti i nodi in linea vengono visualizzati nella tabella Nodi definiti. Questa tabella fornisce le seguenti informazioni: v Nodo definito Se il dominio peer RSCT è in linea, tutti i nodi in linea vengono visualizzati in questo contesto. v Automatizza sul nodo Indica se l adattatore viene automatizzato su questo nodo. v Interfaccia di rete Nome dell interfaccia di rete utilizzata per richieste provenienti dall host che utilizza l adattatore. I pulsanti nella parte inferiore della tabella consentono di svolgere le seguenti operazioni: v Su v v v v Sposta verso l alto il nodo selezionato di una posizione nella sequenza. La posizione determina l ordine secondo cui l automazione seleziona il nodo su cui è possibile eseguire l adattatore automazione end-to-end. Giù Sposta verso il basso il nodo selezionato di una posizione nella sequenza. La posizione determina l ordine secondo cui l automazione seleziona il nodo su cui è possibile eseguire l adattatore automazione end-to-end. Aggiungi Visualizza il pannello Aggiungi nodo per automazione adattatore che consente di definire il nome del nodo da aggiungere, stabilire se il nodo deve essere aggiunto all automazione dell adattatore e consentire l immissione del nome dell interfaccia di rete. Rimozione Rimuove dall elenco il nodo selezionato. Ciò significa che l adattatore automazione end-to-end non deve essere avviato su tale nodo. Modifica Visualizza il pannello Modifica nodo per automazione adattatore che consente di modificare il nome del nodo, aggiungere o rimuovere il nodo dall automazione dell adattatore e consentire la modifica del nome dell interfaccia di rete. Prefisso risorse automatizzate Indica il prefisso dei nomi delle risorse o dei gruppi di risorse nella politica di automazione. 108 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

127 Il prefisso può essere modificato. Se è limitato a caratteri ASCII, non è possibile utilizzare i seguenti caratteri: " (doppio apice), (apice singolo), ; (punto e virgola), $ (dollaro), / (barra) Tenere presente che, se la politica dell adattatore end-to-end è stata definita utilizzando il prefisso corrente, è necessario rimuovere tale politica prima di modificare il prefisso. Per ulteriori informazioni sulla definizione della politica di automazione dell adattatore, consultare Definizione della politica di automazione dell adattatore end-to-end a pagina 118. Indirizzo IP dell adattatore A prescindere dal nodo su cui è in esecuzione, l adattatore automazione end-to-end utilizza questo indirizzo per rimanere in ascolto e ricevere richieste provenienti dall host che utilizza l adattatore. Tale indirizzo IP verrà utilizzato come risorsa ServiceIP per automatizzare l adattatore. È necessario ottenere tale indirizzo IP dal proprio amministratore di rete e tale indirizzo deve essere l indirizzo host effettivo, non localhost. Maschera di rete La maschera di rete utilizzata per definire la risorsa ServiceIP nella politica di automazione dell adattatore. Richiedere un valore all amministratore di rete. Nota: quando si fa clic su Salva dopo avere specificato un indirizzo IP nel campo Indirizzo IP adattatore, è possibile che venga visualizzato il seguente messaggio: Il messaggio informa l utente che gli indirizzi IP nelle schede Adattatore e Automazione sono diversi e chiede di confermare la necessità di aggiornare l indirizzo IP nella scheda con il valore specificato nella scheda Automazione. Fare clic su Sì per confermare la modifica. Capitolo 14. Configurazione dell adattatore di automazione end-to-end 109

128 Scheda Creazione report Utilizzare la scheda Creazione report per configurare le impostazioni di raccolta dati di report nel database di System Automation Application Manager. Dopo aver configurato il database di report, è necessario abilitare il report con il comando samctrl -e JDBC. Nota: la funzionalità di creazione report corrente, come la generazione di report, viene fornita come parte del prodotto System Automation Application Manager. Di conseguenza, la raccolta dati di report è generalmente supportata solo se l host di gestione automazione end-to-end di System Automation Application Manager è stato configurato come l host che utilizza l adattatore (consultare Scheda Host che utilizza l adattatore a pagina 106). Se l host è stato configurato utilizzando l host che utilizza l adattatore per una console operazioni che accede direttamente all adattatore, tutti i controlli in questa scheda sono disabilitati. Figura 10. Configurazione della creazione di report di dati Se si desidera raccogliere dati di report nel database DB2 di System Automation Application Manager, selezionare la casella di spunta Abilita raccolta dati di notifica. Altrimenti deselezionare la casella di spunta che disabiliterà i campi di immissione in questa scheda. Nome server DB2 o indirizzo IP Il nome host o l indirizzo IP del server DB2 in cui si trova il database di dati di notifica. Poiché la funzionalità di creazione report effettiva, come la generazione di report, viene fornita come parte del prodotto System Automation Application Manager, il server DB2 deve essere lo stesso sistema in cui si trova il database DB2 di System Automation Application Manager. 110 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

129 Se si omette tale valore, il valore specificato per l host che utilizza l adattatore di System Automation Application Manager nella scheda Host che utilizza l adattatore verrà utilizzato come valore predefinito. Se si utilizza un DB2 remoto per il database System Automation Application Manager, specificare il nome host o l indirizzo IP di tale sistema DB2 remoto. Nome database DB2 Il nome del database DB2 di System Automation Application Manager in cui vengono memorizzati i dati di report. Nome schema DB2 Il nome dello schema utilizzato per le tabelle di database in cui sono memorizzati i dati di report. Modificare il valore di questo parametro soltanto se il database DB2 di System Automation Application Manager si trova su un sistema z/os in cui potrebbe essere necessario controllare il nome schema per identificare in modo univoco le tabelle di database nella propria installazione DB2. Porta ID DB2 Il numero della porta utilizzata per accedere al database DB2 di System Automation Application Manager in cui vengono memorizzati i dati di report. La porta predefinita è utente L ID utente utilizzato per accedere al database DB2 di System Automation Application Manager in cui vengono memorizzati i dati di report. Password La password utilizzata per accedere al database DB2 di System Automation Application Manager in cui vengono memorizzati i dati di report. Utilizzare il pulsante Modifica per visualizzare una finestra che richiede di specificare e confermare la password di accesso DB2. Nota: accertarsi di aggiornare le informazioni sulla password ogni qualvolta si modifica la password del database DB2. Se le informazioni sulla password non corrispondono alla password di database DB2, gli eventi non verranno scritti nel database. Capitolo 14. Configurazione dell adattatore di automazione end-to-end 111

130 Scheda Sicurezza Figura 11. Configurazione della sicurezza dell adattatore Questa scheda consente di configurare la sicurezza per l interfaccia tra l adattatore automazione end-to-end e l host di gestione end-to-end. Selezionare la casella di spunta Abilita SSL se si desidera utilizzare il protocollo SSL (Secure Socket layer). Se selezionata, è necessario completare i seguenti campi di immissione. Truststore Nome del file truststore utilizzato per SSL. Il nome file può contenere più caratteri punto. Fare clic su Sfoglia per selezionare un file. Keystore Nome del file keystore utilizzato per SSL. Il nome file può contenere più caratteri punto. Fare clic su Sfoglia per selezionare un file. Password keystore Password del file keystore. La password è obbligatoria se è stato specificato un file keystore. Fare clic su Modifica per modificare la password. Nota: se il truststore si trova in un file diverso rispetto al keystore, le password per i file devono essere identiche. Alias keystore Nome alias del certificato utilizzato dal server. Se non viene specificato, il file keystore deve contenere una sola voce da utilizzare. Selezionare anche la casella di spunta Applica autenticazione utente per abilitare l autenticazione dell utente con PAM (Pluggable Access Module). 112 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

131 Scheda Servizio PAM (Solo UNIX e Linux). Il nome di un file nella directory /etc/pam (SUSE) o di una voce nel file /etc/pam.d (Red Hat) o ancora di una voce nel file /etc/pam.conf (AIX e Solaris) che determina i controlli da eseguire per l autenticazione di un utente. Nota: se si configura l adattatore di automazione per l ambiente Windows SUA (Subsystem for UNIX-based Applications), l autenticazione di utenti non viene eseguita con PAM (Pluggable Access Module). In questo caso, il gestore automazione end-to-end o la console operazioni richiede le operazioni dall adattatore di automazione per conto di un ID utente configurabile. Selezionare la casella di spunta per abilitare l autenticazione di questo ID utente da parte del sistema operativo su cui è in esecuzione l adattatore di automazione. Se questa casella non viene selezionata, l autenticazione utente verrà ignorata. Logger Utilizzare la scheda Logger per specificare le impostazioni per la registrazione, la traccia e FFDC (first failure data capture). È possibile modificare le impostazioni in modo permanente o temporaneo. Tenere presente che la scheda Logger visualizza sempre i valori correntemente impostati nel file di configurazione. Figura 12. Informazioni di traccia e registrazione dell adattatore Nella scheda Logger, è possibile svolgere le seguenti attività: Modifica permanente delle impostazioni Attenersi alla seguente procedura: 1. Apportare le modifiche richieste sulla scheda. 2. Fare clic su Salva. Capitolo 14. Configurazione dell adattatore di automazione end-to-end 113

132 Risultati: Le impostazioni nel file di configurazione vengono aggiornate. È necessario riavviare l adattatore per rendere effettive le modifiche. Modifica temporanea delle impostazioni Attenersi alla seguente procedura dopo aver verificato che l adattatore è in esecuzione: 1. Apportare le modifiche richieste sulla scheda. 2. Fare clic su Applica. Risultati: Le nuove impostazioni diventano effettive immediatamente. Tali impostazioni non vengono memorizzate nel file di configurazione. Se l adattatore non è in esecuzione, si riceve un messaggio di errore. Ripristino delle impostazioni permanenti Se le impostazioni sono state modificate in modo temporaneo, attenersi alla seguente procedura per ripristinare le impostazioni permanenti definite nel file di configurazione o quando non si è certi delle impostazioni attualmente attive per l adattatore: 1. Richiamare la finestra di dialogo di configurazione e aprire la scheda Logger. La scheda Logger visualizza sempre i valori correntemente impostati nel file di configurazione. 2. Fare clic su Applica per attivare le impostazioni. Risultati: Le impostazioni diventano effettive immediatamente. Se l adattatore non è in esecuzione, si riceve un messaggio di errore. Campi e controlli nella scheda Logger: Dimensione massima file di traccia/log La dimensione del file in kilobyte. Livello di registrazione messaggi: Errore Registra i messaggi sul livello di errore. Avvertenza Registra i messaggi sui livelli di errore e di avvertenza. Informazioni Registra i messaggi sui livelli di errore, di avvertenza e informativo. Livello di registrazione traccia: Disattivo Non acquisisce le informazioni di traccia. N. min Acquisisce le informazioni di traccia sul livello di errore. Medio Acquisisce le informazioni di traccia sui livelli di errore e di avvertenza. N. max Fornisce i log di messaggi e di traccia e acquisisce informazioni aggiuntive sul livello di errore, di avvertenza e informativo. Impostazioni per FFDC (First Failure Data Capture): v Livello di registrazione: Disattivo Non acquisisce informazioni FFDC. N. min Fornisce i log di messaggi e di traccia e acquisisce informazioni aggiuntive sul livello di errore. 114 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

133 Medio Fornisce i log di messaggi e di traccia e acquisisce informazioni aggiuntive sui livelli di errore e di avvertenza. N. max Fornisce i log di messaggi e di traccia e acquisisce informazioni aggiuntive sul livello di errore, di avvertenza e informativo. v Spazio su disco: Spazio su disco massimo Specifica lo spazio su disco massimo, in byte, utilizzato dalle tracce FFDC scritte nella directory di traccia FFDC. Lo spazio predefinito è di byte (10 MB). Politica per il superamento dello spazio Selezionare l azione da eseguire se si supera lo spazio su disco massimo. v ID messaggio: Modalità filtro Avvia la traccia di dati FFDC in base agli ID messaggio presenti nell elenco ID messaggi. Elenco ID messaggi: Specifica gli ID messaggi che causano la traccia dei dati FFDC. I caratteri jolly come *E, che indica tutti i messaggi di errore, sono consentiti. Salvataggio della configurazione Fare clic su Salva nella finestra di dialogo di configurazione per salvare le proprie modifiche ai file di configurazione adattatore. In seguito al completamento, viene visualizzato il pannello di stato di aggiornamento configurazione, che mostra l elenco di file di configurazione aggiornati. Questo scenario viene descritto in Figura 13 a pagina 116. Note: 1. Quando si modifica l indirizzo IP dell adattatore nella scheda Automazione, è possibile venga visualizzato il messaggio descritto nella nota a pagina 109. Fare clic su Sì per confermare la modifica e salvare la nuova configurazione nei file di configurazione. 2. Quando mancano delle voci o un valore immesso non rientra nell intervallo (ad esempio, un numero porta), viene visualizzato un messaggio di errore. 3. Se vengono apportate delle modifiche nella scheda Automazione, viene visualizzato un messaggio che indica che occorre avviare l attività di definizione della politica di automazione. 4. A meno che non venga indicato diversamente, è necessario riavviare l adattatore per rendere effettive le modifiche. Capitolo 14. Configurazione dell adattatore di automazione end-to-end 115

134 Figura 13. Pannello Stato aggiornamento configurazione 116 System Automation for Multiplatforms: Guida all installazione e alla configurazione

IBM SPSS Statistics per Linux - Istruzioni di installazione (Licenza per sito)

IBM SPSS Statistics per Linux - Istruzioni di installazione (Licenza per sito) IBM SPSS Statistics per Linux - Istruzioni di installazione (Licenza per sito) Le seguenti istruzioni sono relative all installazione di IBM SPSS Statistics versione 21 con licenza per sito. Questo documento

Dettagli

IBM SPSS Statistics per Windows - Istruzioni di installazione (Licenza per sito)

IBM SPSS Statistics per Windows - Istruzioni di installazione (Licenza per sito) IBM SPSS Statistics per Windows - Istruzioni di installazione (Licenza per sito) Le seguenti istruzioni sono relative all installazione di IBM SPSS Statistics versione 21 con licenza per sito. Questo documento

Dettagli

IBM SPSS Statistics per Mac OS - Istruzioni di installazione (Licenza per sito)

IBM SPSS Statistics per Mac OS - Istruzioni di installazione (Licenza per sito) IBM SPSS Statistics per Mac OS - Istruzioni di installazione (Licenza per sito) Le seguenti istruzioni sono relative all installazione di IBM SPSS Statistics versione 21 con licenza per sito. Questo documento

Dettagli

Tivoli System Automation Application Manager

Tivoli System Automation Application Manager Tivoli System Automation Application Manager Versione 3.1 Guida all installazione e alla configurazione SC13-4039-00 Tivoli System Automation Application Manager Versione 3.1 Guida all installazione e

Dettagli

IBM SPSS Statistics per Windows - Istruzioni di installazione (Licenza per utenti singoli)

IBM SPSS Statistics per Windows - Istruzioni di installazione (Licenza per utenti singoli) IBM SPSS Statistics per Windows - Istruzioni di installazione (Licenza per utenti singoli) Le seguenti istruzioni sono relative all installazione di IBM SPSS Statistics versione 19 con licenza per utenti

Dettagli

SPSS Statistics per Windows - Istruzioni di installazione per (Licenza per utenti singoli)

SPSS Statistics per Windows - Istruzioni di installazione per (Licenza per utenti singoli) SPSS Statistics per Windows - Istruzioni di installazione per (Licenza per utenti singoli) Le seguenti istruzioni sono relative all installazione di SPSS Statistics con licenza per utenti singoli. Una

Dettagli

IBM SPSS Statistics per Windows - Istruzioni di installazione (Licenza per utenti singoli)

IBM SPSS Statistics per Windows - Istruzioni di installazione (Licenza per utenti singoli) IBM SPSS Statistics per Windows - Istruzioni di installazione (Licenza per utenti singoli) Le seguenti istruzioni sono relative all installazione di IBM SPSS Statistics versione 21 con licenza per utenti

Dettagli

Licenza per sito Manuale dell amministratore

Licenza per sito Manuale dell amministratore Licenza per sito Manuale dell amministratore Le seguenti istruzioni sono indirizzate agli amministratori di siti con un licenza per sito per IBM SPSS Modeler 15. Questa licenza consente di installare IBM

Dettagli

Istruzioni di installazione di IBM SPSS Modeler Text Analytics (licenza per sito)

Istruzioni di installazione di IBM SPSS Modeler Text Analytics (licenza per sito) Istruzioni di installazione di IBM SPSS Modeler Text Analytics (licenza per sito) Le seguenti istruzioni sono relative all installazione di IBM SPSS Modeler Text Analytics versione 15 mediante un licenza

Dettagli

Installazione di GFI WebMonitor

Installazione di GFI WebMonitor Installazione di GFI WebMonitor Requisiti di sistema di GFI WebMonitor Server Microsoft Windows 2000 (SP 3) o 2003. Microsoft ISA 2000 Server (non in modalità solo firewall) OPPURE Server Microsoft ISA

Dettagli

IBM SPSS Statistics per Mac OS - Istruzioni di installazione (Licenza per utenti singoli)

IBM SPSS Statistics per Mac OS - Istruzioni di installazione (Licenza per utenti singoli) IBM SPSS Statistics per Mac OS - Istruzioni di installazione (Licenza per utenti singoli) Le seguenti istruzioni sono relative all installazione di IBM SPSS Statistics versione 21 con licenza per utenti

Dettagli

IBM SPSS Statistics per Windows - Istruzioni di installazione (Licenza di rete)

IBM SPSS Statistics per Windows - Istruzioni di installazione (Licenza di rete) IBM SPSS Statistics per Windows - Istruzioni di installazione (Licenza di rete) Le seguenti istruzioni sono relative all installazione di IBM SPSS Statistics versione 21 con licenza di rete. Questo documento

Dettagli

Istruzioni di installazione di IBM SPSS Modeler Text AnalyticsServer per Windows

Istruzioni di installazione di IBM SPSS Modeler Text AnalyticsServer per Windows Istruzioni di installazione di IBM SPSS Modeler Text AnalyticsServer per Windows IBM SPSS Modeler Text Analytics Server può essere installato e configurato per essere eseguito su un computer su cui è in

Dettagli

Riferimento rapido per l'installazione SUSE Linux Enterprise Server 11 SP1

Riferimento rapido per l'installazione SUSE Linux Enterprise Server 11 SP1 Riferimento rapido per l'installazione SUSE Linux Enterprise Server 11 SP1 Riferimento rapido per l'installazione SUSE Linux Enterprise Server 11 SP1 NOVELL SCHEDA INTRODUTTIVA Seguire le procedure riportate

Dettagli

Installazione di GFI Network Server Monitor

Installazione di GFI Network Server Monitor Installazione di GFI Network Server Monitor Requisiti di sistema I computer che eseguono GFI Network Server Monitor richiedono: i sistemi operativi Windows 2000 (SP4 o superiore), 2003 o XP Pro Windows

Dettagli

IBM SPSS Statistics per Windows - Istruzioni di installazione (Licenza di rete)

IBM SPSS Statistics per Windows - Istruzioni di installazione (Licenza di rete) IBM SPSS Statistics per Windows - Istruzioni di installazione (Licenza di rete) Le seguenti istruzioni sono relative all installazione di IBM SPSS Statistics versione 20 con licenza di rete. Questo documento

Dettagli

Istruzioni di installazione di IBM SPSS Modeler Text Analytics (utente singolo)

Istruzioni di installazione di IBM SPSS Modeler Text Analytics (utente singolo) Istruzioni di installazione di IBM SPSS Modeler Text Analytics (utente singolo) Le seguenti istruzioni sono relative all installazione di IBM SPSS Modeler Text Analytics versione 15 mediante un licenza

Dettagli

Installazione del software Fiery per Windows e Macintosh

Installazione del software Fiery per Windows e Macintosh 13 Installazione del software Fiery per Windows e Macintosh Il CD del Software per l utente comprende le utilità di installazione di Fiery Link. Il software di utilità Fiery è supportato in Windows 95/98,

Dettagli

Software di gestione della stampante

Software di gestione della stampante Questo argomento include le seguenti sezioni: "Uso del software CentreWare" a pagina 3-11 "Uso delle funzioni di gestione della stampante" a pagina 3-13 Uso del software CentreWare CentreWare Internet

Dettagli

Istruzioni per l installazione

Istruzioni per l installazione MQSeries Everyplace Istruzioni per l installazione GC13-2909-00 MQSeries Everyplace Istruzioni per l installazione GC13-2909-00 Prima edizione (giugno 2000) Questa edizione si riferisce a MQSeries Everyplace

Dettagli

Riferimento rapido per l'installazione SUSE Linux Enterprise Server 11

Riferimento rapido per l'installazione SUSE Linux Enterprise Server 11 Riferimento rapido per l'installazione SUSE Linux Enterprise Server 11 NOVELL SCHEDA INTRODUTTIVA Seguire le procedure riportate di seguito per installare una nuova versione di SUSE Linux Enterprise 11.

Dettagli

Versione 2.0. Manuale d uso. Software per la gestione. degli applicativi Bticino. TiManager 03/07-01 PC

Versione 2.0. Manuale d uso. Software per la gestione. degli applicativi Bticino. TiManager 03/07-01 PC Versione 2.0 03/07-01 PC Manuale d uso TiManager Software per la gestione degli applicativi Bticino TiManager INDICE 2 1. Requisiti Hardware e Software Pag. 4 2. Installazione Pag. 4 3. Concetti fondamentali

Dettagli

IBM SPSS Modeler Social Network Analysis 16 Guida all'installazione e alla configurazione

IBM SPSS Modeler Social Network Analysis 16 Guida all'installazione e alla configurazione IBM SPSS Modeler Social Network Analysis 16 Guida all'installazione e alla configurazione Indice Capitolo 1. Introduzione a IBM SPSS Modeler Social Network Analysis.... 1 Panoramica di IBM SPSS Modeler

Dettagli

Che cos'è un modulo? pulsanti di opzione caselle di controllo caselle di riepilogo

Che cos'è un modulo? pulsanti di opzione caselle di controllo caselle di riepilogo Creazione di moduli Creazione di moduli Che cos'è un modulo? Un elenco di domande accompagnato da aree in cui è possibile scrivere le risposte, selezionare opzioni. Il modulo di un sito Web viene utilizzato

Dettagli

11/02/2015 MANUALE DI INSTALLAZIONE DELL APPLICAZIONE DESKTOP TELEMATICO VERSIONE 1.0

11/02/2015 MANUALE DI INSTALLAZIONE DELL APPLICAZIONE DESKTOP TELEMATICO VERSIONE 1.0 11/02/2015 MANUALE DI INSTALLAZIONE DELL APPLICAZIONE DESKTOP TELEMATICO VERSIONE 1.0 PAG. 2 DI 38 INDICE 1. PREMESSA 3 2. SCARICO DEL SOFTWARE 4 2.1 AMBIENTE WINDOWS 5 2.2 AMBIENTE MACINTOSH 6 2.3 AMBIENTE

Dettagli

Istruzioni di installazione di Intel Utilities

Istruzioni di installazione di Intel Utilities Istruzioni di installazione di Intel Utilities Queste istruzioni spiegano come installare Intel Utilities dal CD n. 1 di Intel System Management Software (per i due CD della versione solo in inglese) o

Dettagli

Licenza per sito Manuale dell amministratore

Licenza per sito Manuale dell amministratore Licenza per sito Manuale dell amministratore Le seguenti istruzioni sono indirizzate agli amministratori di siti con un licenza per sito per SPSS Statistics. Questa licenza consente di installare SPSS

Dettagli

Laplink FileMover Guida introduttiva

Laplink FileMover Guida introduttiva Laplink FileMover Guida introduttiva MN-FileMover-QSG-IT-01 (REV.01/07) Recapiti di Laplink Software, Inc. Per sottoporre domande o problemi di carattere tecnico, visitare il sito: www.laplink.com/it/support/individual.asp

Dettagli

IBM SPSS Statistics - Essentials for Python- Istruzioni di installazione per Windows

IBM SPSS Statistics - Essentials for Python- Istruzioni di installazione per Windows IBM SPSS Statistics - ssentials for Python- Istruzioni di installazione per Windows Le istruzioni riportate di seguito sono relative all installazione di IBM SPSS Statistics - ssentials for Python su sistemi

Dettagli

Nokia C110/C111 scheda LAN senza filo Manuale di installazione

Nokia C110/C111 scheda LAN senza filo Manuale di installazione Nokia C110/C111 scheda LAN senza filo Manuale di installazione DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ Noi, NOKIA MOBILE PHONES Ltd dichiariamo sotto la nostra esclusiva responsabilità che i prodotti DTN-10 e DTN-11

Dettagli

Gestione delle informazioni necessarie all attività di validazione degli studi di settore. Trasmissione degli esempi da valutare.

Gestione delle informazioni necessarie all attività di validazione degli studi di settore. Trasmissione degli esempi da valutare. Gestione delle informazioni necessarie all attività di validazione degli studi di settore. Trasmissione degli esempi da valutare. E stato previsto l utilizzo di uno specifico prodotto informatico (denominato

Dettagli

PASW Statistics per Mac OS - Istruzioni di installazione (Licenza di rete)

PASW Statistics per Mac OS - Istruzioni di installazione (Licenza di rete) PASW Statistics per Mac OS - Istruzioni di installazione (Licenza di rete) Le seguenti istruzioni sono relative all installazione di PASW Statistics 18 con licenza di rete. Questo documento è destinato

Dettagli

SCOoffice Address Book. Guida all installazione

SCOoffice Address Book. Guida all installazione SCOoffice Address Book Guida all installazione Rev. 1.1 4 dicembre 2002 SCOoffice Address Book Guida all installazione Introduzione SCOoffice Address Book è un client LDAP ad alte prestazioni per Microsoft

Dettagli

IBM SPSS Statistics - Essentials for R - Istruzioni diinstallazione per Mac OS

IBM SPSS Statistics - Essentials for R - Istruzioni diinstallazione per Mac OS IBM SPSS Statistics - ssentials for R - Istruzioni diinstallazione per Mac OS IBM SPSS Statistics - ssentials for R- Istruzioni di installazione per Mac OS Le istruzioni riportate di seguito sono relative

Dettagli

Programma applicativo di protezione LOCK Manuale per l utente V2.22-T05

Programma applicativo di protezione LOCK Manuale per l utente V2.22-T05 Programma applicativo di protezione LOCK Manuale per l utente V2.22-T05 Sommario A. Introduzione... 2 B. Descrizione generale... 2 C. Caratteristiche... 3 D. Prima di utilizzare il programma applicativo

Dettagli

Installazione di IBM SPSS Modeler 14.2 Client (utente singolo)

Installazione di IBM SPSS Modeler 14.2 Client (utente singolo) Installazione di IBM SPSS Modeler 14.2 Client (utente singolo) Le seguenti istruzioni sono relative all installazione di IBM SPSS Modeler Client versione 14.2 con licenza per utente singolo. Una licenza

Dettagli

Printer Driver. Questa guida descrive l installazione dei driver stampante per Windows Vista e Windows XP.

Printer Driver. Questa guida descrive l installazione dei driver stampante per Windows Vista e Windows XP. 4-153-310-42(1) Printer Driver Guida all installazione Questa guida descrive l installazione dei driver stampante per Windows Vista e Windows XP. Prima di usare questo software Prima di usare il driver

Dettagli

Installazione di GFI LANguard Network Security Scanner

Installazione di GFI LANguard Network Security Scanner Installazione di GFI LANguard Network Security Scanner Requisiti di sistema Installare GFI LANguard Network Security Scanner su un computer in possesso dei seguenti requisiti: Sistemi operativi Windows

Dettagli

IBM SPSS Modeler - Istruzioni di installazione (Licenza per l'utilizzo simultaneo)

IBM SPSS Modeler - Istruzioni di installazione (Licenza per l'utilizzo simultaneo) IBM SPSS Modeler - Istruzioni di installazione (Licenza per l'utilizzo simultaneo) Indice Istruzioni di installazione....... 1 Requisiti di sistema............ 1 Installazione.............. 1 Installazione

Dettagli

1 Introduzione...1 2 Installazione...1 3 Configurazione di Outlook 2010...6 4 Impostazioni manuali del server... 10

1 Introduzione...1 2 Installazione...1 3 Configurazione di Outlook 2010...6 4 Impostazioni manuali del server... 10 Guida per l installazione e la configurazione di Hosted Exchange Professionale con Outlook 2010 per Windows XP Service Pack 3, Windows Vista e Windows 7 Edizione del 20 febbraio 2012 Indice 1 Introduzione...1

Dettagli

Site License Manuale dell amministratore

Site License Manuale dell amministratore Site License Manuale dell amministratore Le seguenti istruzioni sono indirizzate agli amministratori di siti con un site license per IBM SPSS Statistics 21. Questa licenza consente di installare SPSS Statistics

Dettagli

IBM SPSS Statistics - Essentials for R- Istruzioni di installazione per Mac OS

IBM SPSS Statistics - Essentials for R- Istruzioni di installazione per Mac OS IBM SPSS Statistics - ssentials for R- Istruzioni di installazione per Mac OS Le istruzioni riportate di seguito sono relative all installazione di IBM SPSS Statistics - ssentials for R su sistemi operativi

Dettagli

Qlik Sense Desktop. Qlik Sense 1.1 Copyright 1993-2015 QlikTech International AB. Tutti i diritti riservati.

Qlik Sense Desktop. Qlik Sense 1.1 Copyright 1993-2015 QlikTech International AB. Tutti i diritti riservati. Qlik Sense Desktop Qlik Sense 1.1 Copyright 1993-2015 QlikTech International AB. Tutti i diritti riservati. Copyright 1993-2015 QlikTech International AB. Tutti i diritti riservati. Qlik, QlikTech, Qlik

Dettagli

Aggiornamenti Sistema Addendum per l utente

Aggiornamenti Sistema Addendum per l utente Aggiornamenti Sistema Addendum per l utente Aggiornamenti Sistema è un servizio del server di stampa che consente di tenere il software di sistema sul proprio server di stampa sempre aggiornato con gli

Dettagli

IBM SPSS Statistics - Essentials for Python- Istruzioni di installazione per Windows

IBM SPSS Statistics - Essentials for Python- Istruzioni di installazione per Windows IBM SPSS Statistics - ssentials for Python- Istruzioni di installazione per Windows Le istruzioni riportate di seguito sono relative all installazione di IBM SPSS Statistics - ssentials for Python su sistemi

Dettagli

LaCie Ethernet Disk mini Domande frequenti (FAQ)

LaCie Ethernet Disk mini Domande frequenti (FAQ) LaCie Ethernet Disk mini Domande frequenti (FAQ) Installazione Che cosa occorre fare per installare l unità LaCie Ethernet Disk mini? A. Collegare il cavo Ethernet alla porta LAN sul retro dell unità LaCie

Dettagli

Installazione di GFI Network Server Monitor

Installazione di GFI Network Server Monitor Installazione di GFI Network Server Monitor Requisiti di Sistema Le macchine che eseguono GFI Network Server Monitor richiedono: I sistemi operativi Windows 2000 (SP4 o superiore), 2003 o XP Pro. Windows

Dettagli

Windows 98 e Windows Me

Windows 98 e Windows Me Windows 98 e Windows Me Questo argomento include le seguenti sezioni: "Punti preliminari" a pagina 3-31 "Procedura rapida di installazione da CD-ROM" a pagina 3-32 "Altri metodi di installazione" a pagina

Dettagli

SOMMARIO: ------- 1. INFORMAZIONI SU PARALLELS TRANSPORTER

SOMMARIO: ------- 1. INFORMAZIONI SU PARALLELS TRANSPORTER File Leggimi di Parallels Transporter SOMMARIO: 1. Informazioni su Parallels Transporter 2. Requisiti di Sistema 3. Installazione di Parallels Transporter 4. Rimozione di Parallels Transporter 5. Informazioni

Dettagli

Non sono supportate reti peer to peer, è necessario avere un server dedicato.

Non sono supportate reti peer to peer, è necessario avere un server dedicato. Il software gestionale per le Piccole e Medie Imprese Requisisti hardware e software Sistema operativo Server: NT Server Windows 2000/2003 Server e superiori Novell 3.12 o superiori con supporto nomi lunghi

Dettagli

IBM SPSS Statistics - Essentials for R- Istruzioni di installazione per Windows

IBM SPSS Statistics - Essentials for R- Istruzioni di installazione per Windows IBM SPSS Statistics - ssentials for R- Istruzioni di installazione per Windows Le istruzioni riportate di seguito sono relative all installazione di IBM SPSS Statistics - ssentials for R su sistemi operativi

Dettagli

SolidWorks Education Edition 2012 Istruzioni per l'installazione

SolidWorks Education Edition 2012 Istruzioni per l'installazione SolidWorks Education Edition 2012 Istruzioni per l'installazione Preparazione Verificare che il sistema soddisfi i requisiti specificati in www.solidworks.com/system_requirements. Creare una copia di backup

Dettagli

Il web server Apache Lezione n. 3. Introduzione

Il web server Apache Lezione n. 3. Introduzione Procurarsi ed installare il web server Apache Introduzione In questa lezione cominciamo a fare un po di pratica facendo una serie di operazioni preliminari, necessarie per iniziare a lavorare. In particolar

Dettagli

Guida Google Cloud Print

Guida Google Cloud Print Guida Google Cloud Print Versione 0 ITA Definizioni delle note Nella presente Guida dell utente viene utilizzata la seguente icona: Le note forniscono istruzioni da seguire in determinate situazioni o

Dettagli

Istruzioni di installazione di IBM SPSS Modeler Text AnalyticsServer per UNIX

Istruzioni di installazione di IBM SPSS Modeler Text AnalyticsServer per UNIX Istruzioni di installazione di IBM SPSS Modeler Text AnalyticsServer per UNIX IBM SPSS Modeler Text Analytics Server può essere installato e configurato per essere eseguito su un computer su cui è in esecuzione

Dettagli

Manuale Amministratore Legalmail Enterprise. Manuale ad uso degli Amministratori del Servizio Legalmail Enterprise

Manuale Amministratore Legalmail Enterprise. Manuale ad uso degli Amministratori del Servizio Legalmail Enterprise Manuale Amministratore Legalmail Enterprise Manuale ad uso degli Amministratori del Servizio Legalmail Enterprise Pagina 2 di 16 Manuale Amministratore Legalmail Enterprise Introduzione a Legalmail Enterprise...3

Dettagli

Guida all'impostazione dei messaggi di avviso e delle destinazioni di scansione per le stampanti X500 Series

Guida all'impostazione dei messaggi di avviso e delle destinazioni di scansione per le stampanti X500 Series Guida all'impostazione dei messaggi di avviso e delle destinazioni di scansione per le stampanti X500 Series www.lexmark.com Luglio 2007 Lexmark, Lexmark con il simbolo del diamante sono marchi di Lexmark

Dettagli

PORTALE CLIENTI Manuale utente

PORTALE CLIENTI Manuale utente PORTALE CLIENTI Manuale utente Sommario 1. Accesso al portale 2. Home Page e login 3. Area riservata 4. Pagina dettaglio procedura 5. Pagina dettaglio programma 6. Installazione dei programmi Sistema operativo

Dettagli

Installazione e caratteristiche generali 1

Installazione e caratteristiche generali 1 Installazione e caratteristiche generali 1 Introduzione SIGLA Ultimate e SIGLA Start Edition possono essere utilizzati solo se sono soddisfatti i seguenti prerequisiti: Microsoft.Net Framework 3.5 (consigliato

Dettagli

Soluzioni IBM Client Security. Password Manager Versione 1.4 - Guida per l utente

Soluzioni IBM Client Security. Password Manager Versione 1.4 - Guida per l utente Soluzioni IBM Client Security Password Manager Versione 1.4 - Guida per l utente Soluzioni IBM Client Security Password Manager Versione 1.4 - Guida per l utente Prima edizione (Ottobre 2004) Copyright

Dettagli

Online Help StruxureWare Data Center Expert

Online Help StruxureWare Data Center Expert Online Help StruxureWare Data Center Expert Version 7.2.7 StruxureWare Data Center ExpertDispositivo virtuale Il server StruxureWare Data Center Expert 7.2 è disponibile come dispositivo virtuale, supportato

Dettagli

Installazione di Moodle. Preparato per: Gruppo A, Piattaforma di E - Learning Preparato da: Cinzia Compagnone, Vittorio Saettone

Installazione di Moodle. Preparato per: Gruppo A, Piattaforma di E - Learning Preparato da: Cinzia Compagnone, Vittorio Saettone Installazione di Moodle Preparato per: Gruppo A, Piattaforma di E - Learning Preparato da: Cinzia Compagnone, Vittorio Saettone 21 maggio 2006 Installazione di Moodle Come installare Moodle: Questa guida

Dettagli

BMSO1001. Virtual Configurator. Istruzioni d uso 02/10-01 PC

BMSO1001. Virtual Configurator. Istruzioni d uso 02/10-01 PC BMSO1001 Virtual Configurator Istruzioni d uso 02/10-01 PC 2 Virtual Configurator Istruzioni d uso Indice 1. Requisiti Hardware e Software 4 1.1 Requisiti Hardware 4 1.2 Requisiti Software 4 2. Concetti

Dettagli

Installazione di IBM SPSS Modeler 14.2 Client (licenza di rete)

Installazione di IBM SPSS Modeler 14.2 Client (licenza di rete) Installazione di IBM SPSS Modeler 14.2 Client (licenza di rete) Le seguenti istruzioni sono relative all installazione di IBM SPSS Modeler Client versione 14.2 con licenza di rete. Questo documento è stato

Dettagli

Manuale per la configurazione di AziendaSoft in rete

Manuale per la configurazione di AziendaSoft in rete Manuale per la configurazione di AziendaSoft in rete Data del manuale: 7/5/2013 Aggiornamento del manuale: 2.0 del 10/2/2014 Immagini tratte da Windows 7 Versione di AziendaSoft 7 Sommario 1. Premessa...

Dettagli

IBM SPSS Statistics - Essentials for Python- Istruzioni di installazione per Mac OS

IBM SPSS Statistics - Essentials for Python- Istruzioni di installazione per Mac OS IBM SPSS Statistics - ssentials for Python- Istruzioni di installazione per Mac OS Le istruzioni riportate di seguito sono relative all installazione di IBM SPSS Statistics - ssentials for Python su sistemi

Dettagli

Guida Google Cloud Print

Guida Google Cloud Print Guida Google Cloud Print Versione 0 ITA Definizioni delle note Nella presente Guida dell utente viene utilizzata la seguente icona: Le note forniscono istruzioni da seguire in determinate situazioni o

Dettagli

IBM SPSS Statistics - Essentials for Python- Istruzioni di installazione per Linux

IBM SPSS Statistics - Essentials for Python- Istruzioni di installazione per Linux IBM SPSS Statistics - ssentials for Python- Istruzioni di installazione per Linux Le istruzioni riportate di seguito sono relative all installazione di IBM SPSS Statistics - ssentials for Python su sistemi

Dettagli

Acronis License Server. Manuale utente

Acronis License Server. Manuale utente Acronis License Server Manuale utente INDICE 1. INTRODUZIONE... 3 1.1 Panoramica... 3 1.2 Politica della licenza... 3 2. SISTEMI OPERATIVI SUPPORTATI... 4 3. INSTALLAZIONE DI ACRONIS LICENSE SERVER...

Dettagli

Direzione Centrale per le Politiche dell Immigrazione e dell Asilo

Direzione Centrale per le Politiche dell Immigrazione e dell Asilo Direzione Centrale per le Politiche dell Immigrazione e dell Asilo Sistema inoltro telematico domande di nulla osta, ricongiungimento e conversioni Manuale utente Versione 2 Data creazione 02/11/2007 12.14.00

Dettagli

filrbox Guida all uso dell applicazione DESKTOP Pag. 1 di 27

filrbox Guida all uso dell applicazione DESKTOP Pag. 1 di 27 filrbox Guida all uso dell applicazione DESKTOP Pag. 1 di 27 Sommario Introduzione... 3 Download dell applicazione Desktop... 4 Scelta della versione da installare... 5 Installazione... 6 Installazione

Dettagli

Il tuo manuale d'uso. SONY ERICSSON W200I http://it.yourpdfguides.com/dref/451448

Il tuo manuale d'uso. SONY ERICSSON W200I http://it.yourpdfguides.com/dref/451448 Può anche leggere le raccomandazioni fatte nel manuale d uso, nel manuale tecnico o nella guida di installazione di SONY ERICSSON W200I. Troverà le risposte a tutte sue domande sul manuale d'uso (informazioni,

Dettagli

FileMaker Server 14. Guida alla configurazione dell installazione in rete

FileMaker Server 14. Guida alla configurazione dell installazione in rete FileMaker Server 14 Guida alla configurazione dell installazione in rete 2007 2015 FileMaker, Inc. Tutti i diritti riservati. FileMaker, Inc. 5201 Patrick Henry Drive Santa Clara, California 95054 Stati

Dettagli

SCOoffice Mail Connector for Microsoft Outlook. Guida all installazione Outlook 2002

SCOoffice Mail Connector for Microsoft Outlook. Guida all installazione Outlook 2002 SCOoffice Mail Connector for Microsoft Outlook Guida all installazione Outlook 2002 Rev. 1.1 4 dicembre 2002 SCOoffice Mail Connector for Microsoft Outlook Guida all installazione: Outlook XP Introduzione

Dettagli

Il tuo manuale d'uso. LEXMARK X502N http://it.yourpdfguides.com/dref/1265819

Il tuo manuale d'uso. LEXMARK X502N http://it.yourpdfguides.com/dref/1265819 Può anche leggere le raccomandazioni fatte nel manuale d uso, nel manuale tecnico o nella guida di installazione di LEXMARK X502N. Troverà le risposte a tutte sue domande sul manuale d'uso (informazioni,

Dettagli

Windows 2000, Windows XP e Windows Server 2003

Windows 2000, Windows XP e Windows Server 2003 Windows 2000, Windows XP e Windows Server 2003 Questo argomento include le seguenti sezioni: "Punti preliminari" a pagina 3-16 "Procedura rapida di installazione da CD-ROM" a pagina 3-16 "Altri metodi

Dettagli

Programma di configurazione di reti NetWare

Programma di configurazione di reti NetWare Novell NetWare Questo argomento include le seguenti sezioni: "Programma di configurazione di reti NetWare" a pagina 3-44 "Configurazione rapida" a pagina 3-44 "Impostazione avanzata" a pagina 3-44 "Impostazione

Dettagli

Sharpdesk V3.3. Guida all installazione Versione 3.3.04

Sharpdesk V3.3. Guida all installazione Versione 3.3.04 Sharpdesk V3.3 Guida all installazione Versione 3.3.04 Copyright 2000-2009 di SHARP CORPORATION. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione, l adattamento o la traduzione senza previa autorizzazione

Dettagli

Abilitazione e uso del protocollo EtherTalk

Abilitazione e uso del protocollo EtherTalk Macintosh Questo argomento include le seguenti sezioni: "Requisiti" a pagina 3-35 "Abilitazione e uso del protocollo EtherTalk" a pagina 3-35 "Abilitazione e uso del protocollo TCP/IP" a pagina 3-36 "Procedura

Dettagli

Application Server per sviluppare applicazioni Java Enterprise

Application Server per sviluppare applicazioni Java Enterprise Application Server per sviluppare applicazioni Java Enterprise Con il termine Application Server si fa riferimento ad un contenitore, composto da diversi moduli, che offre alle applicazioni Web un ambiente

Dettagli

Progetto SOLE Sanità OnLinE

Progetto SOLE Sanità OnLinE Progetto SOLE Sanità OnLinE Rete integrata ospedale-territorio nelle Aziende Sanitarie della Regione Emilia-Romagna: I medici di famiglia e gli specialisti Online (DGR 1686/2002) console - Manuale utente

Dettagli

Intel One Boot Flash Update Utility Guida dell utente

Intel One Boot Flash Update Utility Guida dell utente Intel One Boot Flash Update Utility Guida dell utente Informazioni legali La Guida dell utente Intel One Boot Flash Update Utility, e il software in essa descritto sono forniti in licenza e possono essere

Dettagli

Il tuo manuale d'uso. F-SECURE PSB E-MAIL AND SERVER SECURITY http://it.yourpdfguides.com/dref/2859686

Il tuo manuale d'uso. F-SECURE PSB E-MAIL AND SERVER SECURITY http://it.yourpdfguides.com/dref/2859686 Può anche leggere le raccomandazioni fatte nel manuale d uso, nel manuale tecnico o nella guida di installazione di F-SECURE PSB E-MAIL AND SERVER SECURITY. Troverà le risposte a tutte sue domande sul

Dettagli

Introduzione a Windows XP Professional Installazione di Windows XP Professional Configurazione e gestione di account utente

Introduzione a Windows XP Professional Installazione di Windows XP Professional Configurazione e gestione di account utente Programma Introduzione a Windows XP Professional Esplorazione delle nuove funzionalità e dei miglioramenti Risoluzione dei problemi mediante Guida in linea e supporto tecnico Gruppi di lavoro e domini

Dettagli

Guida all installazione Command WorkStation 5.5 con Fiery Extended Applications 4.1

Guida all installazione Command WorkStation 5.5 con Fiery Extended Applications 4.1 Guida all installazione Command WorkStation 5.5 con Fiery Extended Applications 4.1 Informazioni su Fiery Extended Applications Fiery Extended Applications (FEA) 4.1 è un pacchetto da usare con i controller

Dettagli

Servizi Remoti. Servizi Remoti. TeamPortal Servizi Remoti

Servizi Remoti. Servizi Remoti. TeamPortal Servizi Remoti 20120300 INDICE 1. Introduzione... 3 2. Consultazione... 4 2.1 Consultazione Server Fidati... 4 2.2 Consultazione Servizi Client... 5 2.3 Consultazione Stato richieste... 5 3. Amministrazione... 6 3.1

Dettagli

Site License Manuale dell amministratore

Site License Manuale dell amministratore Site License Manuale dell amministratore Le seguenti istruzioni sono indirizzate agli amministratori di siti con un site license per PASW Statistics 18. Questa licenza consente di installare PASW Statistics

Dettagli

Guida introduttiva di F-Secure PSB

Guida introduttiva di F-Secure PSB Guida introduttiva di F-Secure PSB Guida introduttiva di F-Secure PSB Indice generale 3 Sommario Capitolo 1: Introduzione...5 Capitolo 2: Guida introduttiva...7 Creazione di un nuovo account...8 Come

Dettagli

knfbreader Mobile kreader Mobile

knfbreader Mobile kreader Mobile knfbreader Mobile kreader Mobile Istruzioni di installazione Copyright 2009 knfb Reading Technology, Inc. www.knfbreader.eu Tutti i diritti riservati. Altri nomi di ditte o prodotti sono marchi o marchi

Dettagli

Paragon HFS+ per Windows

Paragon HFS+ per Windows PARAGON Software GmbH Heinrich-von-Stephan-Str. 5c 79100 Freiburg, Germany Tel. +49 (0) 761 59018201 Fax +49 (0) 761 59018130 Internet www.paragon-software.com Email sales@paragon-software.com Paragon

Dettagli

Studio Legale. Guida operativa

Studio Legale. Guida operativa Studio Legale Guida operativa Cliens Studio Legale Web Cliens Studio Legale Web è un nuovo strumento che consente all avvocato di consultare i dati presenti negli archivi Cliens del proprio studio, attraverso

Dettagli

Installazione e utilizzo di Document Distributor 1

Installazione e utilizzo di Document Distributor 1 1 Il software Document Distributor comprende i pacchetti server e client. Il pacchetto server deve essere installato su sistemi operativi Windows NT, Windows 2000 o Windows XP. Il pacchetto client può

Dettagli

Outlook Plugin per VTECRM

Outlook Plugin per VTECRM Outlook Plugin per VTECRM MANUALE UTENTE Sommario Capitolo 1: Installazione e Login... 2 1 Requisiti di installazione... 2 2 Installazione... 3 3 Primo Login... 4 Capitolo 2: Lavorare con Outlook Plugin...

Dettagli

MOBS Flussi informativi sanitari regionali

MOBS Flussi informativi sanitari regionali Indicazioni per una corretta configurazione del browser Versione ottobre 2014 MOBS--MUT-01-V03_ConfigurazioneBrowser.docx pag. 1 di 25 Uso: ESTERNO INDICE 1 CRONOLOGIA VARIAZIONI...2 2 SCOPO E CAMPO DI

Dettagli