(Istituto Comprensivo) Fratelli Cervi Nonantola (MO)
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- Orsola Fiore
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1 - Piano di evacuazione Sede in via Pietro Gori 19 Don Milani (Istituto Comprensivo) Fratelli Cervi Nonantola (MO) Piano di evacuazione 4 Scuola dell infanzia Don Milani in via Pietro Gori 19 Nonantola MO Documento redatto ai sensi del D.Lgs Norme di prevenzione incendi per l edilizia scolastica ( G.U. n.218 del ) INTRODUZIONE
2 - Piano di evacuazione Sede in via Pietro Gori 19 Don Milani La presenza di folla negli edifici destinati a notevole affluenza di pubblico o concentrazione di persone rappresenta un serio pericolo per la sicurezza delle persone in caso di incendio reale o presunto, in concomitanza di calamità naturali, ed in caso di esodo forzato in presenza di panico. Le misure più importanti contro tali rischi sono quelle concernenti il processo di evacuazione di emergenza. Le norme di riferimento fondamentali sono contenute nel D.M. 26/8/92 Norme di prevenzione incendi per l edilizia scolastica, che hanno riconosciuto l importanza del piano di evacuazione rendendolo obbligatorio per l esercizio dei locali scolastici. Nel caso specifico trattandosi di edificio ed attività a destinazione Scuola Pubblica è opportuno riferirsi a tale normativa di riferimento. IL COMPORTAMENTO DELL UOMO IN CONDIZIONI DI EMERGENZA 1. Il panico. In tutti gli edifici con alta concentrazione di persone si possono avere situazioni di emergenza che modificano le condizioni di agibilità degli spazi ed alterano comportamenti e rapporti interpersonali degli utenti. Ciò causa una reazione che, specialmente in ambito collettivo, può risultare pericolosa poiché non consente il controllo della situazione creatasi, coinvolgendo un gran numero di persone e rendendo difficili eventuali operazioni di soccorso. Questi comportamenti sono da tutti conosciuti con il termine di panico, che identifica il comportamento di persone quando vengono a trovarsi in condizioni di pericolo imminente. Il panico si manifesta con diversi tipi di reazioni emotive: -timore e paura, oppressione, ansia fino ad emozioni convulse e manifestazioni isteriche, nonché particolari reazioni dell organismo quali accelerazioni del battito cardiaco, tremore alle gambe, difficoltà di respirazione, aumento o caduta della pressione arteriosa, giramenti di testa e vertigini. Tutte queste condizioni possono portare le persone a reagire in modo non controllato e razionale. In una situazione di pericolo, sia essa presunta o reale, e in presenza di molte persone, il panico può manifestarsi principalmente in due modi: il coinvolgimento delle persone nell ansia generale, con invocazioni di aiuto, grida, atti di disperazione; l istinto all autodifesa con tentativi di fuga che comportano l esclusione degli altri, anche in forme violente, con spinte, corse, affermazione dei posti conquistati verso la salvezza. Allo stesso tempo possono venire compromesse alcune funzioni comportamentali quali l attenzione, il controllo dei movimenti, la facoltà di ragionamento. Tutte queste reazioni costituiscono elementi di grave turbativa e pericolo. 2. Il comportamento per superarlo. I comportamenti di cui abbiamo parlato possono essere modificati e ricondotti alla normalità se il sistema in cui si evolvono è preparato e organizzato per far fronte ai pericoli che lo insidiano. Il piano di evacuazione, con il percorso conoscitivo necessario per la sua realizzazione, può dare un contributo fondamentale in questa direzione consentendo di: essere preparati a situazioni di pericolo; stimolare la fiducia in se stessi; indurre un sufficiente autocontrollo per attuare comportamenti razionali e corretti; controllare la propria emozionalità e saper reagire all eccitazione collettiva.
3 - Piano di evacuazione Sede in via Pietro Gori 19 Don Milani In altre parole tende a ridurre i rischi indotti da una condizione di emergenza e facilita le operazioni di allontanamento da luoghi pericolosi. I POSSIBILI RISCHI La possibilità che si verifichi una situazione di pericolo che renda necessaria l evacuazione dell intera popolazione scolastica, o di una parte di essa, dall edificio scolastico e dagli spazi limitrofi può manifestarsi per le cause più disparate. La tipologia degli incidenti ipotizzabili è infatti piuttosto varia e dipende non solo dalla presenza di zone a rischio all interno della scuola, ma anche dalla sua collocazione nel territorio e dal verificarsi di eventi dolosi o calamità naturali. Gli eventi che potrebbero richiedere l evacuazione parziale o totale di un edificio, sono generalmente i seguenti: incendi che si sviluppano all interno dell edificio scolastico (ad esempio nei magazzini, nei laboratori, nella centrale termica, nella biblioteca o in locali in cui sia presente un potenziale rischio di incendio); incendi che si sviluppano nelle vicinanze della scuola (ad esempio in fabbriche, attività commerciali, boschi ecc.) e che potrebbero coinvolgere l edificio scolastico; un terremoto; crolli dovuti a cedimenti strutturali della scuola o di edifici contigui; avviso o sospetto della presenza di ordigni esplosivi; inquinamenti dovuti a cause esterne, se viene accertata da parte delle autorità competenti la necessità di uscire dall edificio piuttosto che rimanere all interno; ogni altra causa che venga ritenuta pericolosa dal Capo d Istituto. L AMBIENTE SCOLASTICO L Istituto Comprensivo Statale Fratelli Cervi di Nonantola è costituito da 6 plessi distaccati: La sede principale Fratelli Cervi in via Vittorio Veneto 1 ospita una scuola primaria Il plesso in via Ruggiero Grieco Ida Nascimbeni ospita una scuola primaria Il plesso in via Pietro Gori 19 Don Milani una scuola dell infanzia Il plesso in via Larga A.P. Ansaloni una scuola dell infanzia Il plesso in via Italo Calvino 32 Don Beccari una scuola dell infanzia Il plesso in via Grieco 32 Dante Alighieri una Scuola Secondaria di I grado. Il presente piano di evacuazione si riferisce alla sede in via Pietro Gori Don Milani. La struttura scolastica è composta da un unico livello, in cui trovano collocazione, oltre all ufficio di direzione e segreteria, 7 aule didattiche, 7 aule speciali, un laboratorio di musica, due ambienti per attività collettive, oltre ai locali tecnici ed i servizi igienici su una estensione di 1145 mq. coperti. All esterno, su una superficie pari a mq.circa, sono presenti delle aree destinate a verde e gioco. Le caratteristiche spaziali di dettaglio sono indicate nelle planimetrie in allegato. Sulle stesse sono individuati i luoghi che possono comportare situazioni di pericolo, gli impianti di sicurezza (scale
4 - Piano di evacuazione Sede in via Pietro Gori 19 Don Milani ed uscite di sicurezza, estintori, cartellonistica, ecc.), nonché i luoghi sicuri in cui possono trovare rifugio gli occupanti della Scuola. E prevista l affissione in ogni ambiente di tali planimetrie con l indicazione del percorso da effettuare per il raggiungimento del luogo sicuro, unitamente ad una relazione descrittiva sintetica. La sede viene frequentata principalmente dagli alunni e dal personale dalle ore 8,00 alle 15,00 Può verificarsi la presenza di corsi pomeridiani. Il plesso è costituito da una popolazione scolastica di circa 180 alunni e può ospitare fino a 210 alunni circa e di 10 unità tra personale docente e personale A.T.A. Si fa presente che la popolazione scolastica nella fascia oraria di massima presenza (ore 8,00-14,00) mediamente non supera i seguenti valori: Docenti Allievi Operatori Totale Piano Rialzato Totale Per cui la sed si colloca in tipologia 1 (Decreto 26/8/92 G.U /9/92). E da rilevare che, pur trovandosi di fronte a struttura con spazi ben dimensionati, in caso di emergenza è necessario mantenere il massimo ordine e sapere l ubicazione dell uscita assegnata al fine di non ingenerare confusione e panico. E necessario: che eventuali grate o fermi presenti alle uscite di sicurezza siano aperti prima dell inizio delle lezioni (prescrizione obbligatoria); che tutti gli alunni ed il personale sia al corrente delle modalità di esodo che esista sempre del personale formato ed informato di supporto all evacuazione. PREDISPOSIZIONI ED INCARICHI Per non essere impreparati al verificarsi di una situazione di emergenza, ed evitare dannose improvvisazioni, è necessario porre in atto le seguenti predisposizioni che garantiscono i necessari automatismi nelle operazioni da compiere, nonché un corretto e sicuro funzionamento di tutti i dispositivi atti a prevenire un sinistro o a garantirne un evoluzione in sicurezza. Designazione nominativa. A cura del Datore di Lavoro dovranno essere identificati dei compiti da assegnare al personale docente ed ausiliario che opera nella scuola. Ad ogni compito dovranno corrispondere almeno 2 responsabili, in modo da garantire una continuità della loro presenza. Del responsabile e del suo sostituto addetto all emanazione dell ordine di evacuazione (normalmente Preside e suo vice) che al verificarsi di una situazione di emergenza assuma il coordinamento delle operazioni di evacuazione e di primo soccorso. Del personale incaricato della diffusione dell ordine di evacuazione. Del personale di piano o di settore responsabile del controllo delle operazioni di evacuazione (essendo la scuola a più piani e presidiata dal personale ausiliario, lo stesso personale può essere efficacemente incaricato delle operazioni di indirizzo, sorveglianza e controllo per un corretto esodo).
5 - Piano di evacuazione Sede in via Pietro Gori 19 Don Milani Del personale incaricato di effettuare le chiamate di soccorso ai Vigili del Fuoco, alle Forze dell Ordine, al Pronto Soccorso ed ad ogni altro organismo necessario (figura identificata con quella del Preside o suo vice). Del personale incaricato dell interruzione della erogazione dell energia elettrica, del gas, e dell alimentazione della centrale termica (personale di piano). Del personale incaricato dell uso e del controllo periodico dell efficienza degli estintori ed idranti (personalmente sotto responsabilità della Presidenza ed a carico di personale apposito designato dagli uffici amministrativi). Del personale addetto al controllo quotidiano della praticabilità delle uscite di sicurezza e dei percorsi per raggiungerle (personale di piano). I predetti incarichi dovranno essere riportati in apposita disposizione di servizio a cura del Capo d Istituto. Si individua per la struttura in oggetto il seguente personale: (N.B. la seguente tabella sarà costantemente aggiornata al variare dei responsabili) Incarico Titolare Sostituto Note 1.Emanazione ordine di evacuazione 2. Diffusione ordine di evacuazione 3. Controllo operazioni di evacuazione 4. Chiamate di soccorso 5. Interruzione erogazione: gas energia elettrica acqua 6.Attivazione e controllo periodico di estintori ed idranti: 7.Controllo quotidiano della praticabilità delle vie d uscita 8.Controllo di apertura porte e cancelli sulla pubblica via ed interru zione del traffico (Cfr. Organigramma d Istituto)
6 - Piano di evacuazione Sede in via Pietro Gori 19 Don Milani ASSEGNAZIONE DI INCARICHI AI DISCENTI A cura dei docenti dovranno essere individuati alcuni ragazzi a cui attribuire le seguenti mansioni: 2 persone apri-fila con il compito di aprire le porte e guidare i colleghi verso la zona di raccolta; 2 persone serra-fila con il compito di assistere eventuali colleghi in difficoltà e chiudere la porta dell aula dopo aver controllato che nessuno sia rimasto indietro; gli stessi faranno da tramite con l insegnante e la direzione delle operazioni per la trasmissione del modulo di evacuazione allegato; 2 persone con il compito di aiutare i disabili ad abbandonare l aula ed a raggiungere il punto di raccolta. Tali incarichi vanno sempre assegnati ed eseguiti sotto diretta sorveglianza dell insegnante. MODULO DI EVACUAZIONE 1. PLESSO 2. CLASSE 3.PERSONE PRESENTI 4. PERSONE EVACUATE 5. FERITI (*) 6. DISPERSI (*) 7. ZONA DI RACCOLTA (*) segnalazione nominativa SIGLA PERSONA SERRA-FILA SIGLA DOCENTE Copia di tale modulo verrà fissato in maniera amovibile in ogni registro di corso in corrispondenza dell elenco dei discenti. ALTRE OPERAZIONI DA COMPIERE Affissione ai piani di planimetrie con l indicazione delle aule, dei percorsi da seguire, delle scale di emergenza, della distribuzione degli idranti ed estintori. Affissione in ogni locale delle planimetrie del piano con indicato il percorso per raggiungere l uscita di sicurezza assegnata e delle istruzioni di sicurezza con l assegnazione dei compiti specifici agli allievi. Sistemazione dei banchi e dei tavoli di ogni locale in modo da non ostacolare l esodo veloce. Distribuzione di lampade portatili agli operatori scolastici per l illuminazione in caso di necessità. Controllo dell adeguatezza della segnaletica d emergenza all interno dell edificio per una facile e rapida individuazione delle vie di fuga. Le porte di emergenza dovranno essere individuate da colori differenziati che andranno corrispondentemente riportati sulla segnaletica affissa nei corridoi e nelle aule. I percorsi per raggiungerle dovranno essere ben visualizzati sui muri dei corridoi e delle scale in modo in modo da far confluire ogni classe verso l uscita di emergenza assegnata. Individuazione delle aree di riferimento esterne all edificio da utilizzare come zona di raccolta. Tali zone saranno prioritariamente identificate in luoghi sufficientemente distanti dall edificio ma
7 - Piano di evacuazione Sede in via Pietro Gori 19 Don Milani all interno dell area di pertinenza della scuola, in modo da evitare l insorgere di ulteriori pericoli. Dovranno inoltre possedere le seguenti caratteristiche: 1. far capo a luoghi sicuri e protetti dal traffico stradale; 2. essere un riferimento sicuro e conosciuto; 3. facilitare l adunata ed il riscontro degli evacuati; 4. essere contraddistinte da cartelli indicatori ben visibili che dovranno essere dello stesso colore utilizzato per evidenziare le uscite di sicurezza ed i percorsi per raggiungerle di ogni piano; 5. non rendere difficoltoso l accesso all area e l avvicinamento all edificio da parte dei mezzi di soccorso, né lo svolgimento delle operazioni. Nel caso della struttura in oggetto la zona di raccolta può essere individuata nell ambito del piazzale antistante; per cui si individua come luogo sicuro l area a est verso la strada principale. PROCEDURE OPERATIVE Le procedure previste dal presente piano possono considerarsi valide per tutti i possibili rischi identificati nel primo paragrafo ed affinché il piano garantisca la necessaria efficacia gli adulti dovranno rispettare le seguenti regole: esatta osservanza di tutte le disposizioni riguardanti la sicurezza; osservanza del principio che tutti gli operatori sono al servizio dei corsisti e presenti per salvaguardarne l incolumità; abbandono dell edificio solo ad avvenuta evacuazione di tutti i presenti. All interno dell edificio ogni presente (personale docente, non docente ed allievi) dovrà comportarsi ed operare per garantire a se stesso ed agli altri un sicuro sfollamento in caso di emergenza. Per raggiungere tale scopo oltre agli incarichi assegnati ognuno dovrà seguire determinate procedure: Il Datore di Lavoro. Dovrà vigilare sulla corretta applicazione: a) dell ordine di servizio relativo al controllo quotidiano della praticabilità delle vie d uscita, da effettuare prima dell inizio dei corsi; b) delle disposizioni inerenti la eliminazione dei materiali infiammabili; c) del divieto di sosta agli autoveicoli nelle aree dell scuola non espressamente dedicate a tale uso e che, in ogni caso, creino impedimenti all esodo; d) dell addestramento periodico, del personale docente e non, all uso corretto di estintori ed altre attrezzature per l estinzione incendi. Infine avrà cura di di effettuare con tempestività gli interventi necessari per la funzionalità e manutenzione: dei dispositivi di allarme; dei mezzi antincendio; di ogni altro dispositivo o attrezzatura finalizzata alla sicurezza. Il personale docente. Dovrà: informare adeguatamente gli allievi sulla necessità di una disciplinata osservanza delle procedure indicate nel piano al fine di assicurare l incolumità a se stessi ed agli altri; illustrare periodicamente in piano di evacuazione e tenere lezioni teorico pratiche sulle problematiche derivanti dall instaurarsi di una situazione di emergenza nell ambito dell edificio scolastico. intervenire prontamente laddove si dovessero determinare situazioni critiche dovute a condizioni di panico; controllare che gli apri-fila e serra-fila eseguano correttamente i compiti;
8 - Piano di evacuazione Sede in via Pietro Gori 19 Don Milani in caso di evacuazione dovranno portare con sé il registro di corso per effettuare un controllo delle presenze ad evacuazione avvenuta. Una volta raggiunta la zona di raccolta farà pervenire alla direzione delle operazioni, tramite i serrafila, il modulo di evacuazione con i dati sul numero di persone presenti ed evacuate, su eventuali dispersi e/o feriti. Tale modulo dovrà essere sempre custodito all interno del registro. Gli insegnanti di sostegno, con l aiuto, ove occorra, di altro personale, cureranno le operazioni di sfollamento unicamente del o dei portatori di handicap loro affidati, attenendosi alle precedenze che il piano stabilisce per le persone in difficoltà. Tali prescrizioni vanno definite sulla base del tipo di menomazione, che può essere anche di tipo non motoria e dell esistenza o meno di barriere architettoniche all interno dell edificio. Considerate le oggettive difficoltà che comunque qualsiasi tipo di handicap può comportare in occasione di una evacuazione, è opportuno predisporre la loro uscita in coda. Il personale non docente. Alcuni addetti del personale ausiliario saranno nominativamente incaricati di seguire specifici aspetti del piano, specie per quanto attiene alle segnalazioni ed ai collegamenti con l esterno. Uno o più operatori avranno l incarico di disattivare gli impianti (energia elettrica, gas, centrale termica, impianto idrico) e, successivamente, di controllare che nell edificio tutti gli alunni siano sfollati (controllare in particolare: servizi, spogliatoi, ecc.) Le uscite sulla pubblica via saranno presidiate da personale designato a tale compito, che provvederà all interruzione del traffico, qualora necessaria, altro dovrà essere incaricato di attivare gli estintori e / o gli idranti. I Corsisti. Dovranno adottare il seguente comportamento non appena avvertito il segnale di allarme: interrompere immediatamente ogni attività; mantenere l ordine e l unità della classe durante e dopo l esodo; tralasciare il recupero di oggetti personali (libri, cartelle, ecc.); disporsi in fila evitando il vociare confuso, grida e richiami (la fila sarà aperta dai due designati come apri-fila e chiusa dai due serra-fila; rimanere collegati tra loro seguendo le modalità illustrate nel paragrafo MODALITÀ DI EVACUAZIONE; seguire le indicazioni dell insegnante che accompagnerà la classe per assicurare il rispetto delle precedenze; camminare in modo sollecito, senza soste non preordinate e senza spingere i colleghi; collaborare con l insegnate per controllare le presenze dei colleghi prima e dopo lo sfollamento; attenersi strettamente a quanto ordinato dall insegnante nel caso che si verifichino contrattempi che richiedono una improvvisa modificazione delle indicazioni del piano. Varie. Come ricordato in premessa, l esperienza dimostra che per una scuola, come per altri ambienti di lavoro con affollamento di persone, il rischio maggiore è quello derivante dal panico durante l esodo forzato, e non regolato, causato da situazioni di pericolo imprevedibili. In tali situazioni vanno subito avviate le operazioni tendenti a tranquillizzare i presenti. Di regola, come nel caso in oggetto, ove possibile, si tende a far occupare nelle classi gli alunni più giovani in posizione più prossima alle uscite, in modo che possano evacuare per primi al momento dell emergenza, in considerazione del fatto che tali alunni richiedono un maggiore impegno nel controllo. Il proficuo addestramento all evacuazione e la familiarizzazione con le modalità di abbandono dei locali si attua facendo utilizzare, ove possibile, al termine delle lezioni le uscite di emergenza assegnate. Il presente piano dovrà garantire: l aggiornamento annuale in rapporto alle modifiche delle presenze effettive e/o eventuali interventi che vadano a modificare le condizioni di esercizio;
9 - Piano di evacuazione Sede in via Pietro Gori 19 Don Milani la possibilità di essere consultato da chiunque abbia interesse alla sua attuazione; essere a disposizione per visite ispettive e verifiche degli organismi di controllo e vigilanza. LEZIONE SUL PIANO DI EVACUAZIONE E opportuno fornire ai presenti un informazione costante sulle problematiche riguardanti il verificarsi di una situazione di emergenza, attraverso lezioni che lo stesso personale docente può svolgere, previa acquisizione dei concetti base e con l ausilio, se ritenuto necessario del comando dei Vigili del Fuoco competente per territorio. L aspetto teorico può essere riferito fondamentalmente ai seguenti argomenti: concetto di emergenza, concetto di panico e misure per superarlo adottando comportamenti adeguati, cos è e com è strutturato il piano di evacuazione, identificazione e conoscenza dei percorsi di sfollamento dalla lettura delle planimetrie esposte all interno dell aula ed ai piani, singoli incarichi previsti dal piano e loro importanza, solidarietà per i più deboli. Nell affrontare tali argomenti dovrà essere data adeguata importanza alla serietà del piano e delle esercitazioni periodiche. ESERCITAZIONI Per analogia della struttura a quella scolastica la cui gestibilità in tema di sicurezza ed emergenza è regolata dalle disposizioni di cui al Decreto 26 agosto 1992 saranno effettuate, così come previsto all art. 12 comma 3, almeno due prove di evacuazione nel corso dell anno solare. Verrà redatto processo verbale di tali prove, allegato al presente piano, con tutte le osservazioni finalizzate alla messa a punto del piano stesso. Viene indicato quale luogo sicuro l area esterna ad est dell edificio verso la strada. L aspetto pratico della necessità di tali esercitazioni è riferito sostanzialmente alla verifica dell apprendimento dei comportamenti in caso di emergenza da effettuarsi con le seguenti esercitazioni pratiche: prove parziali effettuate senza preavviso, senza allertamento degli Enti esterni e senza evacuazione totale dell edificio; prove generali che comportano l evacuazione dell edificio, il trasferimento nei punti di raccolta e l attivazione degli Enti Esterni. Al termine di ogni esercitazione pratica le singole classi dovranno effettuare, sotto la guida degli insegnanti, l analisi critica dei comportamenti tenuti al fine di individuare e rettificare atteggiamenti non idonei emersi durante la prova. MODALITA DI EVACUAZIONE Appena avvertito l ordine di evacuazione le persone presenti nell edificio dovranno immediatamente eseguirlo, mantenendo per quanto possibile, la massima calma. Quest ultima affermazione può sembrare paradossale, ma se si pensa che, visto quanto stabilito dalla recente normativa di prevenzione incendi per l edilizia scolastica, l uscita di sicurezza più vicina
10 - Piano di evacuazione Sede in via Pietro Gori 19 Don Milani può essere ad una distanza massima di 60 mt. dalla porta dell aula e che normalmente il numero massimo di piani e pari a tre, si comprende che il tempo necessario per coprire tale distanza, uscendo dall aula, è ridotto anche camminando lentamente. (Non così nel caso in oggetto in cui le uscite sono contrapposte alle strutture a distanza brevissima con possibilità di reperimento di luogo sicuro immediatamente usciti dalla struttura stessa). Se a questo si aggiunge che nella maggior parte dei casi si dispone di parecchi minuti per mettersi in salvo, è comprensibile che la soluzione del problema consista nell esecuzione di un deflusso ordinato e senza intoppi. Per garantire una certa libertà nei movimenti è necessario lasciare sul posto tutti gli oggetti ingombranti e fermarsi a prendere, se a portata di mano, un indumento per proteggersi dal freddo. L insegnante prenderà il registro di classe e coordinerà le operazioni di evacuazione, intervenendo dove necessario. Gli studenti usciranno dall aula, al seguito de compagni apri-fila, in fila indiana ed appoggiando la mano sulla spalla della persona che sta avanti (o tenendosi per mano come già in uso); un tale comportamento, oltre ad impedire che eventuali pesone spaventate possano prendere la direzione sbagliata o mettersi a correre, contribuisce ad infondere coraggio. Si specifica che la mano da poggiare sulla spalla della persona sarà convenientemente quella opposta al lato del muro per le due file destra e sinistra. Nel caso di uso della modalità tenendosi per mano bisognerà stare attenti a sganciarsi subito in caso di inciampo. Prima di imboccare il corridoio verso l uscita assegnata l apri fila accerterà che sia completato il passaggio delle classi secondo le precedenze stabilite dal piano ed indicate nei cartelli affissi nelle classi. ORDINE IN USCITA Usciranno per prima le classi che lungo i percorsi previsti in planimetria allegata si trovano fisicamente più vicine all uscita assegnata. Gli apri fila i serra fila ed i docenti sono incaricati di controllare e verificare il rispetto di tale modalità. RISPONDENZA A LEGGI E DECRETI La struttura scolastica in via Pietro Gori risponde alle necessità di esodo come previste dal D.M Tuttavia si deve far notare che è necessario: che le uscite di sicurezza siano sempre accessibili prima dell inizio delle lezioni (prescrizione obbligatoria); che sia sempre presente del personale atto alla diramazione, controllo dell evacuazione, formato ed informato sull uso dei mezzi antincendio e di pronto soccorso. Il luogo sicuro è individuato nell area antistante l edificio verso via Pietro Gori. Il mezzo utilizzato per diramare l allarme, dovendo essere in grado di avvertire tutti i presenti ed il personale in caso di pericolo sarà l impianto a campanella (con suono intermittente per 1 minuto). Si specifica che tale piano dovrà essere aggiornato al variare delle condizioni di esercizio. Il tecnico
11 - Piano di evacuazione Sede in via Pietro Gori 19 Don Milani Visto: Il Datore di Lavoro Il Responsabile S.P.P. Il rappresentante per la Sicurezza Il Dirigente Scolastico Dott. Giuseppe Cotroneo
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