Crescere Insieme provincia di La Spezia

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1 LIGURIA - ONLUS ASS. NAZ. GENITORI SOGGETTI AUTISTICI Via Del Boschetto Genova Tel e fax: Cell: ; info@angsaliguria.it CF: Iscriz. Albo Regionale del Volontariato SS-GE (DR ) Crescere Insieme provincia di La Spezia Tutti gli autistici si rendono conto pian piano, nel corso degli anni, della mancanza di una normale vita sociale con ragazzi di pari età. Avvertono ben presto la sensazione di essere soli. Nonostante il prodigarsi dei propri familiari (che non possono sostituirsi ai loro compagni) si sentono soli, ovunque si voltino vedono gruppi di ragazzi che interagiscono fra loro, che si divertono, che giocano insieme, e anche se in molti casi sfuggono il contatto fisico, molti di loro avvertono il bisogno di partecipare insieme ai loro coetanei a quello che vedono. Vorrebbero divertirsi, giuocare, sentirsi partecipi delle iniziative che sorgono spontaneamente attorno a loro, ma, dopo un iniziale coinvolgimento (soprattutto nella prima età scolare), ben presto la loro diversità li allontana dai coetanei, lasciandoli soli, con i propri familiari. Vengono così a mancare i pari età, i compagni di giochi, ovvero coloro che gli permetterebbero di sentirsi vivi e partecipi della società (che ora li pone ai margini) in cui vivono, società che spesso emargina i diversi.

2 Essi percepiscono solo ora quello che accade. La loro unica protezione contro tutto questo è l ISOLAMENTO, cui fanno ricorso come arma di difesa. Il richiudersi nel loro mondo li porta ad una regressione. Così tutti i piccoli, ma significativi successi raggiunti nel corso di lunghi e faticosi anni di duro lavoro, in poco tempo andrebbero dispersi. Il richiudersi nel loro mondo li conduce verso una regressione evolutiva e ad una perdita delle abilità sociali acquisite. La famiglia (la casa), che da loro è vista come l unico luogo ove si sentono al sicuro, in verità diviene la loro prigione! Una Prigione dorata, certo, ma pur sempre una prigione. La loro casa/fortezza, inaccessibile, si rivela inviolabile per tutti. Non permette agli altri di entrare, ma allo stesso tempo non consente loro di uscire. Ed è per evitare tutto questo che dobbiamo cercare noi tutti di fare qualcosa, al fine di non disperdere tutto ciò che le famiglie, la scuola e le istituzioni tutte hanno fatto sino ad oggi per i nostri ragazzi. E in questo contesto che si inserisce il progetto, Crescere Insieme. Lo scopo principale del progetto è quello di favorire l integrazione, offrendo ai ragazzi la possibilità di svolgere, nel tempo extrascolastico, attività relazionali utili a sviluppare e ampliare le proprie competenze comunicativo/espressive ed arricchire così la capacità di entrare in relazione con gli altri. Un ulteriore obiettivo che ci poniamo è quello di favorire l autonomia sociale (attraverso l apprendimento di abilità sociali di base), arricchendo così il 2

3 patrimonio di conoscenze/competenze necessarie per entrare in relazione con altri. L idea di fondo che caratterizza questo progetto, che prende spunto da tutte le considerazioni sopra esposte, è quella di favorire i momenti di scambio con i pari età, al fine di poter stabilire relazioni funzionali e durature, nelle fasi successive della vita. Tutto questo permetterà di non far sentire alle famiglie soli e abbandonati i nostri ragazzi. Concordiamo che l obiettivo postoci è sicuramente ambizioso, ma solo cercando l impossibile l uomo ha realizzato il possibile. Per realizzare questi obiettivi è necessaria una sistematica opera di sensibilizzazione, un concreto intervento da parte di tutti: ragazzi autistici, le famiglie, le strutture pubbliche, ma soprattutto tutti noi genitori ci rivolgiamo a VOI compagni di scuola, chiedendovi se per favore potete donare un po del vostro tempo libero per questi vostri coetanei, non particolarmente fortunati. Modalità Operative Gli psicologi, in accordo con le famiglie dei ragazzi interessati, si occuperanno di sviluppare un programma di attività i cui obiettivi saranno concordati e studiati ad hoc per ogni singolo ragazzo partecipante al progetto. Le attività si svolgeranno sempre in gruppi, formati da ragazzi autistici (in numero variabile da un minimo di 3 ad un massimo di 5), e altrettanti ragazzi/ragazze normo-dotati. Ad essi si sommerà la presenza costante degli psicologi ( 2/3 psicologi a seconda del numero dei ragazzi presenti), il cui ruolo sarà quello di mediare le interazioni nel gruppo e facilitare lo svolgimento/apprendimento delle attività proposte, utilizzando anche opportune strategie psico-educative (comunicazione aumentativa-alternativa, strategie visive per la comunicazione). 3

4 Obiettivo comune a tutte le attività sarà quello di migliorare il livello di autonomia personale e sociale. In linea generale le attività si susseguiranno con le seguenti modalità: Il progetto ha una durata annuale, con una interruzione prevista dal 15 luglio al 15 settembre Il progetto nasce però con l intento di portare avanti questa iniziativa annualmente, con le eventuali riprogettazioni che si riterranno opportune, anche grazie ai risultati che emergeranno in esito a questo primo anno di sperimentazione. Ogni settimana avrà luogo un uscita, il giorno prescelto è il sabato pomeriggio, l orario 14,30 17,30; L uscita prevede una serie di attività, programmate a seconda del tipo di gruppo e della stagione ( passeggiata nel centro cittadino o presso un centro commerciale, sosta presso un oratorio o sala giochi, visione di un film presso una delle sale del locale Megacinema. Modalità di verifica Periodicamente è prevista la convocazione, di un Gruppo di Lavoro formato dagli psicologi e il/i rappresentante/i dei genitori, che oltre ad occuparsi della progettazione e coordinamento del progetto, stabilirà gli obiettivi da raggiungere e verificherà l efficacia del progetto stesso, effettuando una valutazione iniziale, in itinere e finale, attraverso e per mezzo di idonee griglie di osservazione. 4

5 Personale educatore partecipante Francesca Cananzi : psicologa ed educatrice presso il Centro per l Autismo di Porta Genova, La Spezia. Matteo Freggia : psicologo ed educatore presso il Centro per l Autismo di Porta Genova, La Spezia. Marina Dal Torrione: psicologa ed educatrice presso il Centro per l Autismo di Porta Genova, La Spezia. Laura Tessarolo: psicologa ed educatrice presso il Centro per l Autismo di Porta Genova, La Spezia. Cristiano Nardini: educatore professionale presso il Centro per l Autismo di Porta Genova, La Spezia. Elena Bernabo : psicologa ed educatrice presso il Centro per l Autismo di Porta Genova, La Spezia. Oscar Galli : dottore in psicologia ed educatore presso la cooperativa Girasole di La Spezia. Sensibilizzazione dei ragazzi partecipanti Qualora la scuola volesse favorire, nel corso dell orario scolastico (della durata di circa 1 ora) un incontro tra psicologi, rappresentante dei genitori e ragazzi, dovremmo solo concordarne le modalità. 5

6 Conclusioni Come già sopra espresso, solo una continua stimolazione permette di sviluppare e mantenere le competenze sociali, personali e cognitive acquisite. Per non disperderle noi tutti ci rivolgiamo a Voi chiedendo un sostegno ai nostri progetti. L obiettivo di tutti noi rimane il miglioramento della qualità della vita per i nostri ragazzi e per le loro famiglie, che così tanto si sono adoperate per far raggiungere loro questi piccoli ma grandi traguardi. La nostra aspirazione più grande resta sempre lo sviluppo e l implementazione della comunicazione, e l ulteriore incremento delle capacità cognitive; la diminuzione delle stereotipie, l insegnamento delle modalità sociali, il raggiungimento di adeguate autonomie personali. Per tutto questo NOI ci rivolgiamo a voi chiedendovi di non LASCIARCI SOLI! Noi continueremo a lottare, anche da soli, ma se qualcuno ci aiuta non ci sono parole capaci di esprimere la nostra infinita riconoscenza. Il Coordinatore provinciale di A.N.G.S.A. Liguria Sezione La Spezia Alberto BRUNETTI 6

7 Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici Sezione La Spezia Nel corso dell anno 2000, sotto il patrocinio dell A.N.G.S.A. nazionale, si costituiva la sezione ANGSA Liguria. In essa confluivano persone residenti in tutte le province; noi della provincia della Spezia ne costituivamo una piccola componente che nel corso degli anni si è progressivamente ampliata. Attualmente le famiglie aderenti all A.N.G.S.A. nell area spezzina sono 21; un numero significativo, ma non definitivo e certamente destinato ad aumentare, che ha condotto finalmente noi tutti a dar vita alla Sezione Provinciale della Spezia nell ambito di A.N.G.S.A Liguria. Ben presto, ci siamo resi conto che le iniziative realizzate per mezzo e con il concorso delle infrastrutture pubbliche, da sole, non erano in grado di fornire il necessario supporto ai nostri ragazzi. Quindi in noi tutti si è fatta strada la consapevolezza che i notevoli e costanti successi ottenuti sino ad oggi dai nostri figli siano destinati a perdersi nel tempo, con lo spettro, tutt altro che raro, dell instaurarsi di eventi regressivi, solo in virtù del semplice passaggio all età adulta. Per tali motivi abbiamo pensato di integrare le iniziative già avviate, con una serie di progetti tesi a sostenere e a mantenere tutto quello che in questi anni di duri sacrifici, sia per le famiglie sia per i nostri figli, è stato da loro così faticosamente acquisito; e tesi a sviluppare in loro determinate competenze, sia cognitive sia motorie, al fine di evitare l insorgere di ulteriori problematiche mediche, e soprattutto di evitare l insorgenza di regressioni mentali ancor più gravi, in coincidenza del loro passaggio all età adulta e nel successivo prosieguo della loro vita. 7

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