Applicazione della WISC III per la diagnosi del Disturbo Non-Verbale

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1 Dalla WISC-R alla WISC III e WISC IV Padova, 27 Aprile 2007 Applicazione della WISC III per la diagnosi del Disturbo Non-Verbale Irene C. Mammarella Dipartimento di Psicologia Generale Università degli Studi di Padova

2 Cosa è il Disturbo Non Verbale?

3 La Sindrome Non-Verbale (Rourke, 1995) 10 manifestazioni cliniche fondamentali: 1. Deficit nella percezione tattile bilaterale, più marcato nella parte sinistra del corpo. Tali problemi tendono a ridursi con l età 2. Difficoltà di coordinazione psicomotoria bilaterale, spesso più marcata nella parte sinistra del corpo. Le capacità psicomotorie semplici tendono a stabilizzarsi con la crescita; le abilità psicomotorie complesse, soprattutto in contesti nuovi, tendono a peggiorare 3. Deficit di organizzazione visuospaziale. La discriminazione visiva, soprattutto con materiale verbalizzabile, tende a migliorare, mentre, soprattutto in nuovi contesti, le abilità visuospaziali risultano deficitarie

4 La Sindrome Non-Verbale (Rourke, 1995) 4. Estrema difficoltà nell adattarsi a situazioni nuove e/o complesse, con la tendenza ad adottare comportamenti meccanici, ripetitivi ed inappropriati 5. Difficoltà nella risoluzione di problemi e nella formazione di concetti di natura visuospaziale. E ridotta la capacità di falsificare le ipotesi e di trarre beneficio da feedback in situazioni nuove, così come risulta compromessa l abilità di stabilire delle relazioni causa-effetto 6. Distorsioni nella capacità di stimare lo scorrere del tempo durante le attività quotidiane (questo comportamento può non essere immediatamente visibile ma emerge chiaramente se espressamente valutato)

5 La Sindrome Non-Verbale (Rourke, 1995) 7. Abilità e memoria verbale meccanica ben sviluppata. La memoria di materiale complesso di natura verbale può risultare deficitaria, a causa di una scarsa comprensione iniziale 8. Verbosità, scarsa prosodia e uso pragmatico del linguaggio estremamente compromesso 9. Difficoltà di aritmetica, anche per apprendimenti di natura meccanica. Le capacità di lettura migliorano nel secondo ciclo della scuola primaria, mentre la capacità di comprensione del testo può continuare a essere compromessa 10. Deficit nella percezione, nel giudizio e nell interazione sociale. Durante il periodo pre-scolare il bambino può apparire iperattivo. Con l avanzare dell età c è una forte tendenza al ritiro e all isolamento sociale, con alto rischio di sviluppo di disturbi psichici di natura internalizzata nel corso dell adolescenza

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7 Quali sono le regole per la diagnosi del Disturbo Non Verbale?

8 Regole per la Diagnosi del Disturbo Non- Verbale (Rourke, et al. 2003; 2005) 1. Test di MLVS sotto la media (-1 DS) 2. Almeno in 2 di questi subtest della WISC-III - Disegno con Cubi, Cifrario e Ricostruzione di Oggetti- si ottengono i punteggi peggiori 3. Almeno in 2 di questi subtest della WISC-III Vocabolario, Somiglianze, Informazioni- si ottengono i punteggi migliori 4. Migliori prestazioni in compiti di Lettura che in compiti di Matematica 5. Presenza di agnosia delle dita o difficoltà nella percezione tattile 6. QIV > QIP di almeno 10 punti

9 WISC III e Disturbo Non Verbale Categorie di Bannatyne - Concettualizzazione verbale (CV), composta dalla media dei punteggi ponderati dei subtest di Somiglianze, Vocabolario e Comprensione - Abilità spaziale (AS), composta dalla media dei punteggi ponderati dei subtest di Completamento di figure, Disegno con cubi e Ricostruzione di oggetti - Sequenze (Sq), composta dalla media dei punteggi ponderati dei subtest di Memoria di cifre, Cifrario e Storie figurate

10 WISC III e Disturbo Non Verbale Relazione fra le Categorie di Bannatyne del tipo: CV > AS > Sq oppure CV > AS QI di Performance < QI Verbale

11 WISC III e Disturbo Non Verbale Quozienti di Deviazione Fattoriale Organizzazione Percettiva (OP) Subtest di CifR, SF, DC, RO e LA Significato cognitivo Misura le capacità cognitive che afferiscono principalmente al dominio visuo-percettivo Liberta Dalla Distraibilità (LD) Subtest di RA e MC Significato cognitivo Misura le capacità cognitive che afferiscono al dominio numerico-mnemonico Velocita Di Elaborazione (VE) Subtest di CifR e RS Significato cognitivo Misura le capacità cognitive che afferiscono al dominio della Velocità di elaborazione/decisione Quozienti fattoriali di LD e VE generalmente maggiori di OP (10-11 punti)

12 Il Disturbo Non-Verbale o Visuo-spaziale (Cornoldi et al. 2003) 1. Difficoltà cognitive specifiche di tipo visuospaziale Discrepanza tra QI Verbale e QI di Performance (15 punti) Difficoltà in prove cognitivo-neuropsicologiche visuospaziali 2. Profilo visuo-spaziale di disturbo specifico di apprendimento, con caduta significativa nelle aree di apprendimento implicanti abilità visuo-spaziali e rispondenza ai criteri di esclusione dei learning disabilities

13 Relazione tra MLVS e Disturbo Non Verbale Bambini con Disturbo Non Verbale: Difficoltà in compiti di MLVS ed in compiti immaginativi (Cornoldi et al., 1995; Cornoldi et al., 1999; Cornoldi & Guglielmo, 2001) Difficoltà nel controllo di informazioni irrilevanti in MLVS (Mammarella & Cornoldi, 2005a). Difficoltà nella versione indietro del test di Corsi rispetto alla versione avanti (Mammarella & Cornoldi, 2005b) Doppia dissociazione tra compiti di MLVS attivi e passivi (Cornoldi et al., 2000) Difficoltà di calcolo (Venneri et al., 2003) Difficoltà nella comprensione di testi che richiedono di stabilire relazioni spaziali (Rigoni, Cornoldi, Alcetti, 1997)

14 La MLVS Pazzaglia & Cornoldi (1999); Cornoldi & Vecchi (2003) Memoria di Lavoro Visuo-Spaziale Memoria Spaziale Memoria Visiva Formato Sequenziale Formato Simultaneo Compiti che richiedono ricordo di informazioni visive Ricordo di localizzazioni spaziali in successione temporale Coordinate spaziali presentate contemporaneamente

15 Descrizione di alcuni casi con Disturbo Non Verbale

16 Il caso di Marco Tre regole per la diagnosi a confronto: Rourke WISC Gruppo di Padova (Cornoldi)

17 Il Caso di Marco (10 aa) Richiesta di consulenza: Tel. Padre del bambino. E un medico che lavora all OMS. La mamma è insegnante Marco ha ricevuto una diagnosi precedente di Sindrome Non-Verbale associata ad ADHD Il padre non si dichiara convinto della diagnosi visto che considera il figlio brillante, intelligente, appassionato e vorrebbe una ulteriore valutazione

18 Il Caso di Marco Dalla relazione precedente emerge: Marco (ora in quarta elementare) frequenta la scuola inglese I genitori avevano ricevuto una lettera dalla scuola nella quale le insegnanti lamentavano difficoltà di coordinazione motoria e di attenzione. Il bambino appare spesso con la testa tra le nuvole, distratto e non sempre è in grado di rispondere in modo appropriato o di seguire le istruzioni

19 Il Caso di Marco Dalla relazione precedente emerge: Capacità di comprensione nella norma, ma debolezza del linguaggio espressivo Difficoltà di elaborazione di stimoli visivi Ridotta capacità di cogliere relazioni temporali sequenziali (non sa leggere l orologio, errori nel ripetere i giorni della settimana ed i mesi dell anno) Memoria a breve termine verbale leggermente sotto la norma Difficoltà di coordinazione motoria e motricità fine Scarse abilità attenzione (disattento e ipoattivo)

20 Il Caso di Marco Anamnesi: Le principali tappe evolutive sono state acquisite adeguatamente e nei tempi attesi Non esiste familiarità per disturbi specifici dell apprendimento Lingua madre: italiano (parlato a casa) educazione inglese (parlato anche con la sorella e il fratello a casa)

21 Il Caso di Marco Osservazione e Colloquio Clinico: Il padre di Marco lo descrive come un bambino molto intelligente, amante della natura (gli insetti in particolare), della storia antica (gli egiziani) e dello sport In realtà quando interrogato sugli argomenti nei quali, secondo il padre, Marco primeggia, il bambino riesce a dire poche frasi sconnesse

22 Il Caso di Marco Osservazione e Colloquio Clinico: Marco appare come un bambino ansioso, continuamente in cerca di approvazione. Se gli viene fornito un feedback negativo o poco chiaro cambia immediatamente risposta. Da l impressione di avere poca fiducia in se stesso

23 Il Caso di Marco: WISC III Secondo Rourke

24 Il Caso di Marco: WISC III Categorie di Bannatyne: CV = Media PP(SO, VO, CO) = 8.67 AS = Media PP(CF, DC, RO) = 4,3 Sq = Media PP(MC, CF, SF) = 5,3 CV (8.67) > AS (4,3) Significativi se differenza > 3

25 Il Caso di Marco: WISC III Quozienti fattoriali di LD e VE maggiori di OP (significativi se differenza >10-11) QI di Performance < QI Verbale (significativi se differenza >8)

26 Il Caso di Marco Discrepanza QI Verbale/Performance > 15 punti (96 vs. 58) Analisi della MLVS: Prestazioni sotto la media: Test dei Percorsi (z=-2.15) Memoria sequenziale attiva VPT (z= -1.80) Memoria simultanea passiva VPTA (z=-3.30) Memoria simultanea attiva Test Comprensione spaziale (A: z=-1.15; B=-2.5)

27 Il Caso di Marco Valutazione Neuropsicologica: Questionari osservativi e test di attenzione Scala SDAG: Attenzione: 9 Iperattività 4 n.b. Punteggio critico >14 in almeno una delle due subscale MF Valuta l impulsività Errori 17 (SDA); tempo prima risposta 10 sec CP Omissioni 14 (SDA) Valuta l attenzione sostenuta

28 Il Caso di Marco VMI: Pt. Grezzo percentile Prassie (Sartori, Job, Tressoldi, 1995): le z= uno z=-1.92 num-par z=-3.26

29 Il Caso di Marco: VMI

30 Il Caso di Marco Apprendimenti: Lettura: MT Correttezza e Velocità PS MT Comprensione RA Calcolo (ACMT): C. Mente errori z= -1.3, tempo PS C. Scritto errori z= -1.1, tempo PS Enumerazione inversa PS Dettato numeri errori z= Fatti numerici PS

31 Il Caso di Marco Sintesi Diagnostica: Disturbo di natura visuospaziale (soprattutto nell elaborazione attiva delle informazioni e nel formato di presentazione spaziale) associato a: Difficoltà di attenzione sostenuta Difficoltà prassiche Difficoltà in matematica (valore posizionale delle cifre e calcolo a mente) Difficoltà di comprensione di testi spaziali

32 Il Caso di Federico Analisi dell Effetto Flynn QI QI QI QI QI -Il QI delle scale Wechsler aumenta di.3 punti l anno - In 10 anni si ha un aumento di 3 punti; in 20 anni di 6 punti

33 Il Caso di Federico Richiesta di consulenza: Tel. Madre del bambino. La mamma lavora in ospedale come infermiera, il padre è operaio Federico è già stato visto in un altro centro e ha ricevuto diagnosi di disprassia associata a lievi problemi di lettura Espressione linguistica nella norma, problemi di elaborazione visuospaziale

34 Il Caso di Federico Anamnesi: Le principali tappe evolutive sono state acquisite adeguatamente e nei tempi attesi Non esiste familiarità per disturbi specifici dell apprendimento Federico è descritto come un bambino pigro poco amante dello sport e timido con i coetanei

35 Il Caso di Federico: WISC-R (8,5 aa)

36 Il Caso di Federico: WISC-III (ipotetica)

37 Il Caso di Federico MT ACCURATEZZA RAPIDITA COMPRENSIONE ACMT CALCOLO MENTALE CALCOLO SCRITTO FATTI NUMERICI PRASSIE DI SCRITTURA /LE/ /UNO/ /CIFRE-LETTERE/ Federico SUFFICIENTE R.A. SUFFICIENTE SUFFICIENTE SUFFICIENTE SUFFICIENTE -2.2 D.S D.S D.S.

38 Il Caso di Federico Federico VMI 4 perc FIGURA DI REY COPIA RICORDO 30 perc. 10 perc. TEMA RICONOSCIM.VOLTI MEM.VISIVA ASTRATTA 16 perc. 16 perc.

39 Il Caso di Federico Analisi della MLVS: Prestazioni sotto la media: VPT (z= -1.65) Memoria simultanea passiva Labirinti Statici (z= -1.52) Memoria simultanea passiva VPTA (z=-2.07) Memoria simultanea attiva

40 Il Caso di Federico Sintesi Diagnostica: Disturbo di natura visuospaziale (soprattutto nell elaborazione delle informazioni e nel formato di presentazione spaziale-simultaneo) associato a: Difficoltà prassiche

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