LEZIONE 10 LA PROSPETTIVA CENTRALE, 64 LEZIONE 11 LA PROSPETTIVA ANGOLARE, 70 LEZIONE 12 LA SIMMETRIA E L ASIMMETRIA, 80

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1 INDICE COM È FATTO IL SEGNO E L ARTE, VI LEZIONE GLI ELEMENTI BASE DELL IMMAGINE IL PUNTO, Le caratteristiche del punto, 4 Confrontiamo le opere Signac, Selmersheim-Desgrange, Seurat, Kandinskij, 6 LEZIONE 8 LA LUCE E L OMBRA, 5 Le caratteristiche di luce e ombra, 54 Confrontiamo le opere De Chirico, Casorati, Erba, 56 LEZIONE 9 LO SPAZIO, 58 Le caratteristiche dello spazio, 60 Confrontiamo le opere Hadid, Matisse, 6 LEZIONE LA LINEA, 8 Le caratteristiche della linea, 0 Confrontiamo le opere Mirò, Klee, Morandi, LEZIONE 0 LA PROSPETTIVA CENTRALE, 64 Gli elementi della prospettiva centrale, 66 Confrontiamo le opere Zandomeneghi, De Nittis, Cantafora, 68 LEZIONE 3 LA TEXTURE, 4 Le caratteristiche della texture, 6 Confrontiamo le opere Burri, Pollock, Brancusi, 8 Il punto su PUNTO, LINEA, TEXTURE, 0 fai il punto, LEZIONE LA PROSPETTIVA ANGOLARE, 70 Gli elementi della prospettiva angolare, 7 Confrontiamo le opere Sironi, De Chirico, Mies van der Rohe, 74 Il punto su LUCE, OMBRA, SPAZIO, PROSPETTIVA, 76 fai il punto, 78 LEZIONE 4 IL COLORE: PERCEZIONE, 4 Le caratteristiche del colore, 6 Confrontiamo le opere Caulfield, Manet, Morandi, 8 LEZIONE LA SIMMETRIA E L ASIMMETRIA, 80 Tipi di simmetria e asimmetria, 8 Confrontiamo le opere Tonelli, Malevic, Gentilini, 84 LEZIONE 5 IL COLORE: EFFETTI VISIVI, 30 Gli effetti del colore, 3 Confrontiamo le opere Folon, Lega, de Vlaminck, 34 LEZIONE 3 IL MODULO E LE TASSELLAZIONI, 86 Le caratteristiche del modulo e delle tassellazioni, 88 Confrontiamo le opere Melli, Balla, Brancusi, Fuksas, 90 LEZIONE 6 LA FORMA, 36 Le caratteristiche della forma, 38 Confrontiamo le opere Kandinskij, Soldati, Severini, 40 LEZIONE 7 IL VOLUME REALE, 4 Le caratteristiche del volume reale, 44 Confrontiamo le opere Martini, Moore, Sartoris, 46 Il punto su COLORE, FORMA, VOLUME, 48 fai il punto, 50 LEZIONE 4 IL RITMO E IL MOVIMENTO, 9 Le caratteristiche del ritmo e del movimento, 94 Confrontiamo le opere Carrà, Boccioni, Bruschetti, 96 Il punto su fai il punto, 00 SIMMETRIA E ASIMMETRIA, MODULO E TASSELLAZIONI, RITMO E MOVIMENTO, 98 III

2 LEZIONE 5 LA FORMA DELLA COMPOSIZIONE LA FIGURA E LO SFONDO, 0 LEZIONE 3 IL RITRATTO, 54 Gli elementi del ritratto, 56 Confrontiamo le opere Renoir, Modigliani, Gauguin, Matisse, 58 Le caratteristiche della figura e dello sfondo, 04 Confrontiamo le opere Manet, Klimt, Picabia, Magritte, 06 LEZIONE 6 IL PESO VISIVO E L EQUILIBRIO, 08 Le caratteristiche del peso visivo e dell equilibrio, 0 Confrontiamo le opere Magritte, Macke, Marc, LEZIONE 7 LE LINEE FORZA, 4 Le caratteristiche delle linee forza, 6 Confrontiamo le opere Degas, Ghiglia, Munch, 8 Il punto su fai il punto, FIGURA E SFONDO, PESO ED EQUILIBRIO, LINEE FORZA, 0 LEZIONE 8 DISEGNARE LA FIGURA UMANA, 4 Le caratteristiche della figura umana, 6 Confrontiamo le opere Bonnard, Rodin, Matisse, 8 LEZIONE 4 LA NATURA MORTA, 60 Gli elementi della natura morta, 6 Confrontiamo le opere Chardin, Pissarro, Kirchner, Braque, 64 LEZIONE 5 GLI INTERNI, 66 Comporre un interno, 68 Confrontiamo le opere Cecioni, Buonamici, Carrà, Dalí, 70 Il punto su DISEGNARE E COMPORRE, 7 LEZIONE 6 LE TECNICHE E GLI STRUMENTI MATITE NERE, CARBONCINO, SANGUIGNA, 76 Come si usano, 78 LEZIONE 7 MATITE COLORATE, GESSI E PASTELLI, 80 Come si usano, 8 LEZIONE 9 DISEGNARE LA NATURA, 30 Alberi, foglie, fiori e frutti, 3 Confrontiamo le opere Cézanne, Klimt, Mondrian, Monet, 34 LEZIONE 8 MATITE IDROSOLUBILI E ACQUARELLO, 84 Come si usano, 86 LEZIONE 0 DISEGNARE GLI ANIMALI, 36 Gli animali a quattro zampe, 38 LEZIONE 9 PENNARELLI E PENNE, 88 I pennarelli, 90 LEZIONE DISEGNARE GLI OGGETTI, 40 Le caratteristiche degli oggetti, 4 Il punto su DISEGNARE A MANO LIBERA, 44 Disegno, bozzetto, schizzo, 46 LEZIONE IL PAESAGGIO, 48 Le tipologie del paesaggio, 50 Confrontiamo le opere Gelati, Sargent, Monet, Chagall, Rosai, 5 LEZIONE 30 INCHIOSTRI COLORATI, CHINA NERA, 9 Come si usano, 94 LEZIONE 3 TEMPERA, OLIO E ACRILICI, 96 Come si usano, 98 LEZIONE 3 TECNICHE DI STAMPA, 00 Come si realizza, 0 IV

3 LEZIONE 33 MANIPOLARE LA CARTA, 04 Lavori con la carta, 06 LEZIONE 4 LA COMUNICAZIONE VISIVA, 4 Le caratteristiche della comunicazione visiva, 44 LEZIONE 34 IL COLLAGE E IL MOSAICO POLIMATERICO, 08 LEZIONE 35 Come si realizzano, 0 MODELLARE L ARGILLA, SCOLPIRE IL GESSO E LA CERA, Come si lavorano, 4 LEZIONE 36 GRAFFITO, FROTTAGE E SBALZO, 6 Come si realizzano, 8 LEZIONE 4 LA PERCEZIONE VISIVA, 48 La percezione della realtà, 50 Il punto su COMUNICAZIONE E PERCEZIONE, 54 fai il punto, 56 LEZIONE 43 AMBITI DELLA COMUNICAZIONE VISIVA FUMETTO E FILM, 58 Il linguaggio cinematografico, 60 LEZIONE 37 IMMAGINE E COMUNICAZIONE, IMMAGINE E PERCEZIONE IMMAGINE FIGURATIVA E IMMAGINE ASTRATTA, 0 Le caratteristiche delle immagini figurative e astratte, LEZIONE 44 LEZIONE 45 FOTOGRAFIA, 6 Il linguaggio fotografico, 64 GRAFICA, LETTERING E COMPUTER GRAFICA, 66 Gli strumenti della grafica, 68 LEZIONE 38 CODICI CONVENZIONALI E FIGURE SIMBOLICHE, 4 LEZIONE 40 Immagini e simboli, 6 LEZIONE 39 SCOPI E FUNZIONI DELL IMMAGINE, 8 Funzioni prevalenti dell immagine, 30 Il punto su IMMAGINI, CODICI E FUNZIONI, 3 fai il punto, 34 NARRAZIONE SIMULTANEA E NARRAZIONE IN SEQUENZA, 36 Immagini singole e immagini in sequenza, 38 Confrontiamo le opere Stieglitz, De Nittis, Calder, Cappiello, 40 LEZIONE 46 LEZIONE 47 LEZIONE 48 LA PUBBLICITÀ, 70 Il linguaggio della pubblicità, 7 IL MANIFESTO, 74 Il manifesto pubblicitario, 76 IL MARCHIO, 78 Il progetto di un marchio, 80 INDICE DEGLI ARTISTI, 8 V

4 LEZIONE 0 DISEGNARE GLI ANIMALI L opera di Riccardo Tommasi Ferroni dimostra l effettiva possibilità di esprimersi recuperando i mezzi di una secolare tradizione. Nei suoi lavori soggetti mitologici si alternano a temi letterari classici, affondando la propria ricerca e le proprie radici artistiche nella grande lezione dei maestri del Cinquecento e del Seicento, da cui l autore riprende il gusto per la rappresentazione della figura, inserendola in perfette costruzioni quasi teatrali. 3 Lo studio per San Giorgio e il drago è stato eseguito su un tipo di carta che risale al Cinquecento. Il soggetto raffigura San Giorgio nell atto di sconfiggere il drago in nome di Dio. Un tratto duttile, usato nella descrizione della coda e della criniera del cavallo, si associa a uno forte e deciso per la descrizione della potente massa muscolare della coscia destra e delle zampe dell animale 3. Il tratto diventa poi particolareggiato e descrittivo nel disegno del muso, soprattutto nell espressione degli occhi e delle narici 4, come è evidente anche nello studio della testa del cavallo 5. Il collo teso, la testa piegata verso il basso e le zampe anteriori sono messi in evidenza dalla linea di contorno, che accompagna in modo definitivo le singole parti. Anche il chiaroscuro usato in corrispondenza del ventre del cavallo, oltre a sottolineare la sfericità della muscolatura della bestia, ne chiarisce la forma. Nel drago eseguito prevalentemente con la seppia, sono evidenti l uso della tempera bianca nella groppa 6 e l uso dell inchiostro bruno nella coda 7. Il tratto non è mai definito, ma utilizzato per delineare progressivamente tutti gli elementi della figura in un graduale avvicinarsi alla forma ritenuta corretta. 4 Riccardo Tommasi Ferroni, Testa di cavallo, studio da Anton Gros, Sanguigna La forma della composizione

5 Riccardo Tommasi Ferroni, Studio per San Giorgio e il drago, 980. Sanguigna, penna inchiostro bruno, matita nera e tempera bianca. Lezione venti Disegnare gli animali 37

6 LEZIONE 0 Gli animali a quattro zampe Per evitare di rappresentare figure di animali poco credibili, occorre rispettare le proporzioni e il sistema di articolazioni che lega le varie parti del corpo: testa, collo, addome, zampe e coda. Nel disegnare la struttura dell esemplare da rappresentare è necessario controllare l andamento della colonna vertebrale, in modo da comprendere con esattezza la posizione dell animale e, soprattutto, è importante fissare una forma generale, semplificata rispetto all originale, come nell esempio della figura. Inoltre, è bene controllare le linee che definiscono le articolazioni. Le zampe posteriori presentano angolazioni differenti da quelle anteriori, la muscolatura della coscia è più evidente, mentre il ginocchio lavora al contrario rispetto alle zampe anteriori e la linea che le definisce è una spezzata. La linea che delinea il torace e il ventre è in genere una curva concava, più accentuata di quella che definisce la schiena. Nei cani la pancia è come scavata e la linea del torace e del ventre è una doppia curva. Per un maggiore realismo è utile studiare gli atteggiamenti, le posizioni e gli umori dell animale, soffermandosi sopratutto sul modo di atteggiare le orecchie o la coda quando l animale esprime benessere, paura o aggressività. 3 Leonardo da Vinci, Studi sulle proporzioni della testa di un cane, ca. Penna, inchiostro e sanguigna, 0 7, cm. Parigi, Biblioteca dell Istituto di Francia. 4 Anton van Dyck, Buoi, 630 ca. Inchiostro di seppia su carta, 35 5, cm. Chatsworth, Devonshire collection. 38 La forma della composizione

7 6 Pieter Paul Rubens, Quattro studi del cavallo del Monumento a Cosimo I de Medici, opera del Giambologna, Bistro a penna con tracce di matita nera, 3,6 x 3 cm. Firenze, galleria degli Uffizi, Gabinetto dei Disegni e delle stampe. Gli animali che volano Gli animali che nuotano 3 Gli animali fantastici 4 Reinvenzione: il fumetto 5 Attività 5 Antonio Pisano, detto Pisanello, Studio di testa di cavallo, prima metà del XV secolo. Sanguigna, 6,8 6,5 cm. Parigi, Museo del Louvre. ATTIVITÀ Disegna la sagoma di animali colti in posizioni caratteristiche (in corsa, a riposo, mentre mangiano, mentre giocano). Per prima cosa schematizza la figura con forme ovali, poi perfeziona i contorni fino a ottenere una rappresentazione lineare dell intero animale. Disegna un animale che ti piace utilizzando la tecnica del chiaroscuro per sottolineare le forme e i volumi. Puoi usare la sanguigna per ottenere un disegno monocromo oppure le matite colorate per evidenziare il pelo, accostando segni tratteggiati anche con colori diversi e creare zone più o meno omogenee o macchie di colore. 3 Disegna con le matite colorate o con i gessi un animale domestico a-c. 4 Disegna un animale che ti piace utilizzando la tecnica dell acquerello d. a b c d Rosanna Barittoni, Rana, 009, Acquerello. Lezione venti Disegnare gli animali 39

8 LEZIONE DISEGNARE GLI OGGETTI La natura morta dipinta da Giorgio Severini è composta da diversi oggetti: su un piano sono appoggiati un vassoio e un libro e sul vassoio ci sono una teiera, un bicchiere, un panno, una pera e due mele. Di ogni oggetto è possibile distinguere con chiarezza il colore, la forma, la dimensione e la collocazione: il libro rosso è dietro al vassoio e parzialmente coperto dalla teiera bianca; il bicchiere è a destra della teiera; il panno bianco, trasversale al piano del vassoio, appare sia davanti sia dietro gli oggetti (nel caso del bicchiere, per esempio); le mele sono davanti alla pera che, a sua volta, copre una parte della teiera Per procedere nella pittura occorre avere chiara la definizione delle forme, di conseguenza è necessario avere un disegno ben definito. Stabilita la collocazione di ogni elemento, si deve rendere ogni singola forma attraverso una graduale semplificazione geometrica del contorno. Le due mele, per esempio, sono riconducibili a due circonferenze, la pera è l insieme di due circonferenze sovrapposte, di cui una più piccola, con i centri posizionati su un asse obliquo, la teiera è costruita su due tronchi di cono che hanno la base in comune nella parte di massima larghezza dell oggetto e i vertici opposti lungo un asse verticale 3, il bicchiere è un tronco di cono capovolto 4, mentre il libro è un parallelepipedo a base rettangolare 5. Il panno è reso mediante linee di costruzione evidenziate dal contrasto tra luce e ombra La forma della composizione

9 Gino Severini, La teiera di porcellana, Olio su tavola, 4 6,5 cm. Collezione privata. Lezione ventuno Disegnare gli oggetti 4

10 LEZIONE Le caratteristiche degli oggetti Per disegnare un oggetto è necessario per prima cosa ricondurlo a una forma geometrica più o meno complessa ; è importante abituarsi a compiere questo esercizio, per semplificare la rappresentazione e avere un disegno verosimile almeno nella struttura di base. Altro elemento significativo per rappresentare un oggetto è il rispetto delle proporzioni. Eseguito il disegno nelle sue linee generali si passa ai dettagli, definendo i contorni e utilizzando la tecnica del chiaroscuro per porre in evidenza i volumi. Per gli oggetti con superfici spigolose le luci e le ombre sono indicate mediante separazioni nette, mentre negli oggetti con superfici curve dominano le sfumature. Nei disegni di Giorgio Morandi il cambio di intensità del segno e il tratto più o meno marcato costituiscono gli elementi fondamentali del lavoro grafico. Le variazioni del chiaroscuro aiutano a individuare le forme e i volumi, divenendo un vero e proprio motivo espressivo. Barattoli, bottiglie e oggetti, attraverso le variazioni di segno, prendono forma e corpo Giorgio Morandi, Natura morta, 95. Matita su carta, 5,6,5 cm. Bologna, Museo Morandi. 4 Giorgio Morandi, Grande natura morta circolare con bottiglia e tre oggetti, 946. Acquaforte su rame. Roma, Calcografia Nazionale. 4 La forma della composizione

11 Nella natura morta dipinta da Paul Cézanne la forma prevalente è quella della sfera: a essa, infatti, si riconducono il volume del vaso impagliato e quelli della frutta disposta sul tavolo 5. Il colore è quasi assente, steso con pennellate non troppo dense e solo accennate su alcuni elementi, forse per avviare uno studio di tonalità o, più semplicemente, per controllare il punto di luce sulla mela in primo piano. Anche il chiaroscuro e il gioco di ombre rientrano in questa sorta di indeterminatezza e, come tali, sono soltanto accennati. A dominare è la linea del contorno di ogni elemento e lo studio della composizione. Cézanne rappresenta gli oggetti accentuandone la consistenza volumetrica, rendendoli quasi più grandi, colmi di energia e forza espressiva. 5 Paul Cézanne, Disegno di natura morta con frutti e tavolo, Matita e acquerello su carta bianca, 4 36 cm. Londra, Galleria Lefevre. Nel dipinto di William Bailey dominano la precisione quasi fotografica e il rigore geometrico delle singole forme 6. Particolarmente importanti, in questo caso, sono i rapporti fra una forma e l altra, la distribuzione delle luci e delle ombre, la costruzione simmetrica di ogni singolo oggetto. Giorgio Morandi Paul Cézanne 3 Attività 6 William Bailey, Natura morta a Città di Castello, 980. Olio su tela, 6 89 cm. Collezione privata. ATTIVITÀ Disegna a matita una natura morta composta da oggetti diversi. Puoi sceglierli fra i soprammobili di casa, componendo una sorta di piccola scenografia fatta di bottiglie, scatoline, bicchiere, libri. Segui l esempio a. Disegna con la sanguigna una natura morta con oggetti quali bricchi, bottiglie e bicchieri, come nell esempio b. 3 Utilizza la china, o altri inchiostri per disegnare una natura morta come nell esempio c. a b c Lezione ventuno Disegnare gli oggetti 43

12 Il punto su DISEGNARE A MANO LIBERA In questo disegno di Emilio Greco una ragazza libera al volo alcune colombe. Si tratta di una straordinaria fusione compositiva: gli animali e la giovane sono ritratti di profilo in una tensione tutta contratta che preannuncia la partenza. Il disegno per uno scultore non è solo lo studio di ciò che verrà impresso nella materia, ma è come se egli volesse cogliere l essenza immateriale delle cose, prima di dare loro corpo e concretezza. Le linee del disegno suggeriscono le forme, quasi accarezzano il soggetto e alcuni segni grafici sono più morbidi rispetto ad altri più marcati, per indicare il senso di leggerezza e di consistenza. Il disegno diventa una dichiarazione di intenti, un aspettativa affidata alla carta, un appunto, un promemoria. 3 4 Questa incisione è realizzata con un reticolo fitto e tratteggiato, che fa affiorare l immagine dal foglio bianco. In particolare le mani, il braccio sinistro, la guancia sinistra emergono soltanto per effetto del contrasto fra chiaro e scuro, reso con la tecnica del tratteggio. L addensamento di alcune parti salienti, come lo sfondo, mettono in evidenza il profilo della giovane e il corpo degli uccelli. È il disegno dello sfondo che consente all osservatore di distinguere le forme, le figure, la scena. Questa caratteristica è molto evidente anche nella colomba 3 più vicina al viso della ragazza, nel profilo delle tre colombe a sinistra 4 e, soprattutto, nel mignolo teso della mano sinistra della giovane. I capelli 5 della ragazza sono resi con linee morbide, che accompagnano l idea del taglio e sfumano quasi inesistenti nello sfondo. Il movimento non è mai in atto, ma suggerito. Emilio Greco dà al disegno una dignità autonoma e profonda: le figure disegnate sono tornite come sculture, ma mantengono una meditata leggerezza e un impalpabile consistenza che è altra cosa dal volume compatto delle sculture a tutto tondo e dei compressi bassorilievi La forma della composizione

13 Emilio Greco, Studio per la moneta della Repubblica di San Marino, Ragazza con colombi, 973. Incisione. Collezione privata. Disegnare a mano libera 45

14 Disegno, bozzetto, schizzo Gli schizzi sono in genere realizzati con uno strumento facile da utilizzare. In linea di massima parliamo di disegno a mano libera eseguito su carta, a matita o penna, carboncino o sanguigna, di dimensioni ridotte e di rapida esecuzione. Il disegno con queste caratteristiche non dà l impressione di essere finito, benché dia quella di essere completo. La cosa importante è che lo schizzo riassuma ciò che è necessario e allo stesso tempo ci fornisca un informazione su ciò che si vuole rappresentare. Lo schizzo riassume l intenzione del pittore e costituisce lo studio approfondito di un tema; questa intenzione non si riferisce soltanto al tipo di tecnica o al metodo, ma anche al motivo per cui lo schizzo viene disegnato, al contenuto che propone. Se necessario, si farà un nuovo disegno per indicare come, eventualmente, dovranno essere rappresentati i colori, quali saranno le linee principali, i contrasti di luce e ombra più definiti o la composizione della scena. In uno schizzo la composizione è schematica, si privilegia il punto di vista, l inquadratura, lo studio di un dettaglio ravvicinato, di un movimento, di una posizione. Il disegno a mano libera di un soggetto scelto serve a fare chiarezza sulle proprie intenzioni, a fissare un idea per ogni progetto di lavoro. Nel lavoro di Toulouse Lautrec è evidente l aderenza fra il disegno di partenza e l opera finita a-b. Non ci sono ripensamenti significativi e il colore rafforza e completa l idea iniziale: il modo di usare i colori è volutamente discreto per non compromettere l efficacia del segno originale. L opera di Degas, invece, presenta alcuni ripensamenti, soprattutto nella posizione a-b. Il disegno e l opera finita non corrispondono totalmente, entrambi sono eseguiti come fossero istantanee. a Edgar Degas, Melina Darde seduta, 878. Matita, 3 3 cm. Collezione privata. a Henri de Toulouse Lautrec, Dopo una sbornia: l ubriacona (Suzanne Valadon), ca. China nera, penna, pennello e gesso su carta, 49,3 63, cm. Albi (Francia), Museo di Toulouse Lautrec. b Henri de Toulouse Lautrec, Dopo una sbornia: l ubriacona (Suzanne Valadon), Olio su tela, 45, 53,3 cm. Cambridge, Harvard Art Museum. b Edgar Degas, Fregio di ballerine (Ballerine che si allacciano le punte), 895. Olio su tela, 70,5 00,5 cm. Cleveland, Museum of Art. 46 La forma della composizione

15 3 Paul Cézanne, Giocatore di carte con giacca blu, Matita e acquerello su carta bianca, 5,5 36,9 cm. Providence, Rhode Island School of Design, Museum of Art. 5 Paul Cézanne, I giocatori di carte, Olio su tela. 35,3 8,9 cm. Merion (USA), Fondazione Barnes. Il lavoro di Cézanne è più complesso: separa i soggetti e li studia uno per volta, assemblando la scena solo dopo essersi convinto della bontà della posa È un lavoro che prevede più bozzetti e probabilmente una lunga meditazione prima della stesura finale sulla tela. 4 Paul Cézanne, Giocatore di carte, Matita e acquerello su carta bianca, 36, 48,5 cm. Collezione privata. Esercitati nell uso della sanguigna, della matita nera, del carboncino, della china, come negli esempi a-c. ATTIVITÀ a b c Disegnare a mano libera 47

16 LEZIONE IL PAESAGGIO La veduta raffigura il panorama di Firenze dai giardini di Boboli. Sull ampio terrazzo due monaci sono immersi in una conversazione, mentre un terzo si sta allontanando dalla scena. Fa da sfondo ai due frati un imponente cipresso. In lontananza si vedono le sagome degli edifici della città, in particolare si riconoscono il Palazzo della Signoria 3, il Duomo Santa Maria del Fiore, con la cupola di Brunelleschi e il campanile di Giotto 4, la cupola della chiesa di San Lorenzo In questa veduta di Firenze si avverte l intenzione dell artista di integrare il paesaggio naturale e il paesaggio urbano: gli edifici immersi nel verde perdono la loro imponenza e si presentano all osservatore come parte integrante dello spazio. La minore attenzione per i particolari favorisce un ampia lettura prospettica, e amplifica il rapporto fra il costruito e la vegetazione. L opera, attraverso un sapiente uso del colore, presenta tre piani di profondità. Il primo è costituito dal pavimento del terrazzo che con toni caldi e rosacei, legati fra loro da una luminosità pacata e morbida, si dilata verso l osservatore. Il secondo occupa la zona centrale del dipinto ed è costituito dalla veduta, che si presenta come una combinazione armonica di alberi, torri, campanili, architetture e colline; i toni si alternano, freddi nel verde e caldi nell ocra degli edifici sui quali si riflette la luce. Il terzo è rappresentato dal cielo che occupa quasi l intera parte superiore del dipinto e si presenta con una sfumatura tenue e chiara di azzurri leggermente rosati sulla sinistra, 3 4 con piccole nuvole bianche al centro 5 e a destra. La luminosità diventa impalpabile, crea un armonia tonale e il contrasto tra i colori caldi e freddi esalta i valori plastici del paesaggio, sottolinea il rapporto che lega città e natura, architettura e campagna. La natura e il silenzio avvolgono il paesaggio immergendolo in un velo di sogno. 48 La forma della composizione

17 Jean Baptiste Corot, Firenze, veduta dai giardini di Boboli, Olio su tela, 5 73 cm. Parigi, Museo del Louvre. Lezione ventidue Il paesaggio 49

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