AGROSCENARI. Domenico Vento Sara Quaresima. Congrès de la Confédération Internationale des Banques Coopératives Agricoles 8-9/10/2009

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1 AGROSCENARI Scenari di adattamento dell agricoltura italiana ai cambiamenti climatici Scénarios d adaptation de l agriculture italienne au changement climatique Progetto finanziato dal Ministero italiano delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (MIPAAF) Direzione Generale dello Sviluppo Rurale, Infrastrutture e Servizi Domenico Vento Sara Quaresima Congrès de la Confédération Internationale des Banques Coopératives Agricoles 8-9/10/2009 Le risque climatique les enjeux du sommet de Copenhague Lisbona, 9 ottobre 2009

2 MIPAAF Le changement climatique et ses conséquences sur l agriculture italienne depuis longtemps est d interêt prioritaire pour le MIPAAF; ça l est aussi, dans ce semestre suédois, pour l UE. C est pour ça que le MIPAAF veut strictement collaborer avec les autres pays de la Communauté pour faire front au changement climatique

3 MIPAAF Nell ambito delle sue politiche di sviluppo rurale, si sta istituendo un coordinamento coordination specifico della du programmazione programme e controllo contrôle di tutte le sue attività e delle attività da esso finanziate nel settore dei cambiamenti climatici con riflessi impacts specifici sull agricoltura

4 Consiglio informale dei Ministri dell Agricoltura Växjö, Settembre 2009 Cambiamenti climatici e agricoltura affermazioni dell on. Zaia - Ministro italiano dell Agricoltura I cambiamenti climatici non possono essere presi a pretesto prétexte per mettere il mondo agricolo sul banco degli imputati banc des accusés, allo stesso livello au même niveau di settori nettamente più impattanti. Senza agricoltura non c è vita! Dall agricoltura si ottiene il cibo necessario nourriture nécessaire per il sostentamento dell Umanità. L agricoltura, inoltre, contribuisce più di ogni altro settore al mantenimento di un tessuto rurale environnement rural vitale, premessa fondamentale per garantire qualsiasi tipo di sviluppo développement e, contemporaneamente, salvaguardia ambientale sauvegarde du milieu. 1/4

5 Consiglio informale dei Ministri dell Agricoltura Växjö, Settembre 2009 Cambiamenti climatici e agricoltura affermazioni dell on. Zaia - Ministro italiano dell Agricoltura Il contributo dell agricoltura alla riduzione delle emissioni réduction des émissions o all accumulo di carbonio accumulation de carbone è infatti un punto di forza del settore primario secteur premier che deve essere riconosciuto, non solo sotto il profilo ambientale du point de vue du milieu, ma anche in termini di compensazione economica compensation économique. L allargamento delle misure di mitigazione al settore primario è infatti una decisione da assumere in un contesto in cui l agricoltura deve essere adeguatamente rappresentata ensemble avec l agriculture, senza firmare deleghe in bianco al mondo dell energia o a quello ambientale. E necessaria attività di cooperazione coopération anche con Paesi collocati nella fascia mediterranea bande méditerranéenne non aderenti pas composants all Unione. 2/4

6 Consiglio informale dei Ministri dell Agricoltura Växjö, Settembre 2009 Cambiamenti climatici e agricoltura affermazioni dell on. Zaia - Ministro italiano dell Agricoltura Sempre su scala comunitaria UE, penso sia importante promuovere progetti di ricerca recherches ed innovazione tecnologica innovation technologique, oltre a favorire lo scambio di buone pratiche, in modo da garantire una più ampia diffusione diffusion delle informazioni disponibili. A questo proposito, sarebbe interessante realizzare una rete europea di monitoraggio réseau européen de monitorage, in modo da tenere costantemente sotto controllo lo stato delle emissioni di gas serra gaz à effet de serre e l efficacia delle politiche adottate. Su questo, però, occorre un intervento maggiormente integrato su base territoriale intégration sur base territorial, con le altre politiche (es. energia énergie, trasporti transports ecc.). 3/4

7 Consiglio informale dei Ministri dell Agricoltura Växjö, Settembre 2009 Cambiamenti climatici e agricoltura affermazioni dell on. Zaia - Ministro italiano dell Agricoltura In ogni caso, risulta fondamentale prevedere scenari di impatto del cambiamento climatico sulle aree rurali e sul settore agricolo, anche mediante l impiego di modelli modèles prévisionnels ad alta risoluzione résolution élevée, al fine di valutare in anticipo en avance, su scala adeguata à échelle convenable, le migliori risposte per l adattamento adaptation. Occorre inoltre rafforzare la ricerca scientifica, soprattutto se orientata ad individuare modalità di adattamento che partano dalla valorizzazione del patrimonio patrimoine di biodiversità dell agricoltura tradizionale. 4/4

8 Risultanze sperimentali recenti récents (Climagri) Progetto AGROSCENARI: - obiettivi buts Indice di questa presentazione -punti chiave points clé - aree di studio zones géographiques expérimentales - risultati attesi résultats attendus - prodotti attesi résultats attendus - linee di ricerca ed enti coinvolti institutions intéressés

9 alcune risultanze recenti acquisite nell ambito del Progetto Climagri Progetto finanziato dal MIPAAF ( ) Definire la misura delle variazioni climatiche, a scala nazionale, e approfondire approfondir la conoscenza di fenomeni agrometeorologici al fine avec le but d adopter di adottare provvedimenti adeguati mesures appropriées di adattamento dell agricoltura ai Cambiamenti Climatici

10 Alcune risultanze Climagri, per l Italia Temperatura media annua Température moyenne annuelle nel breve-medio periodo è ipotizzabile un aumento di C Precipitazioni medie annue Précipitations moyennes annuelles riduzione fino al 21% (820 mm) Evapotraspirazione Evapotranspiration aumento del fabbisogno idrico colturale del 5-15% Gelate Gelées in diminuzione ma più pericolose per anticipo o posticipo contemporanei dei cicli vegetativi Stagione di crescita media Saison moyenne de croissance aumento della durata del 10% (disturbi alla fioritura per un minore accumulo di unità di freddo fino al 62%) anticipo di 4 gg al Nord, 9 al Centro, 7 al Sud, 8 in Sardegna, 12 in Sicilia Fenomeni estremi in aumento Phénoménes extrêmes precipitazioni intense (con aumento del contributo al totale fino al 20%) alluvioni periodi secchi (+5% a livello nazionale) - onde di calore Land degradation nel % in più rispetto al 1990

11 TEMPERATURA Température La temperatura dell aria nel corso degli ultimi 140 anni ha manifestato un TREND in AUMENTO dell ordine di 1 C per secolo Anomalie annuali di TEMPERATURA MEDIA (gradi) Anomalie annuali di TEMPERATURA MEDIA ( C) Medie annuali delle temperature medie nel periodo relative a tre aree italiane. AL: Alpi PP: Pianura Padana PI: Italia Peninsulare Filtro gaussiano passa basso (deviazione std: 5 anni) Anno AL PP PI I dati sono espressi in termini di anomalie rispetto al periodo CLIMAGRI - Maugeri

12 Nombre d épisodes di ONDATE DI CALORE Vagues de chaleur in diversi trentenni

13 Durata media durée delle ONDATE DI CALORE in diversi trentenni

14 PRECIPITAZIONI Précipitations Le precipitazioni hanno manifestato una lieve tendenza al DECREMENTO IT ALIA NORD-OVEST NORD-EST-NORD NORD-EST-SUD CENTRO SUD-EST SUD Precipitazioni totali annuali (rapporti rispetto alla media ) Serie annuali delle precipitazioni relative a sei aree italiane ed alla serie ITALIA. I dati sono espressi in termini di rapporti rispetto ai valori medi del periodo Anno CLIMAGRI - Maugeri Filtro gaussiano passa basso (deviazione std: 3 anni) La primavera è la stagione che contribuisce in modo più significativo a tale decremento Precipitazioni dal 1750 al 2000 rapporto tra precipitazioni medie annue e valore medio del periodo

15 PRECIPITAZIONI Précipitations Negli ultimi decenni, le precipitazioni si manifestano attraverso modalità differenti rispetto al passato: 1.quantità di pioggia per unità di tempo più abbondanti; Precipitazioni dal 1951 al aumento significativo delle precipitazioni piovose più intense a fronte di una diminuzione generale della pioggia; 3.aumento dei casi di periodi secchi, in special modo quelli lunghi. CLIMAGRI CRA-CMA Trend del totale di precipitazione (mappa a sinistra) e trend del peso sul totale delle precipitazioni superiori al 90 percentile (mappe a destra), nel semestre invernale.

16 SICCITÀ - SECHERESSE Cartografia del rischio desertificazione aggiornata al 2003 attraverso l integrazione degli strati couches informativi d information: -Aridità - Umidità del suolo -AWC - Pressione antropica -Land cover - Erosione del suolo Alcune aree del sud Italia sono oggi classificabili come semi-aride a causa degli ultimi anni, eccezionalmente secchi e caldi

17 Un riscontro del Cambiamento Climatico La realizzazione di un modello previsionale che simuli la dinamica delle popolazioni zooplanctoniche populations de zooplancton e consideri come variabili forzanti la temperatura e l irradianza UV ultraviolet ha mostrato che: un aumento della temperatura provoca un anticipo anticipation e un accorciamento raccourcissement del ciclo cycle biologico densitàdi individui [ind/l] tempo [mesi] Si tratta solo di due campagne di misura ma l indicazione è chiara: i dati recenti evidenziano una minore plus bas quantità di zooplancton ed un anticipo della comparsa degli organismi di almeno un mese rispetto al passato passé Andamenti mensili della densità totale degli organismi zooplanctonici sito sperimentale: Lago di Fogliano (Sabaudia)

18 Tutto questo rileva dunque problemi almeno di cambiamenti significativi registrati su dati données concreti réelles nelle temperature e nelle precipitazioni e il loro impatto sui sistemi produttivi productifs agricoli da qui il Progetto di ricerca Agroscenari, surlequelle MIPAAF a fait un fort investissement en tout pour 5 ans. Allora, riassumendo

19 Obiettivi del progetto AGROSCENARI CAUSE-EFFETTI negativi nei rapporti tra cambiamenti climatici ed agricoltura Carenza Dèficit di acqua Aumento di eventi événements estremi di precipitazione Aumento della temperatura dell aria Costo elevato dell acqua Siccità Aridità Processi di desertificazione Modifiche delle zone di sviluppo fenologico ottimale per le colture tradizionali Ondate di calore Aggressività Aggressivité e diffusione di parassiti parasites e fitopatologie Agroscenari nasce quindi dall esigenza di cercare le interrelazioni tra i cambiamenti climatici e i sistemi agricoli. Le MIPAAF sait naturellement qu il s agit d une recherche et que donc les résultats ne sont pas automatiquement tous garantis

20 Obiettivi del progetto AGROSCENARI La finalità principale è quella di individuare le modalità di adattamento, a scenari futuri di cambiamenti climatici, di importanti sistemi produttivi dell agricoltura italiana, valutandone la sostenibilità VITICOLTURA VITICULTURE- OLIVICOLTURA OLIVIERS CEREALICOLTURA CÉRÉALICULTURE zone collinari Italia centro-meridionale ORTICOLTURA HORTICULTURE INTENSIVA zone irrigue Italia centro-meridionale FRUTTICOLTURA ARBORICULTURE INTENSIVA Pianura Padana sud-orientale du sud-est CEREALICOLTURA INTENSIVA (ZOOTECNIA) Pianura Padana Vallée du Po (ZOOTECHNIE) CEREALICOLTURA ESTENSIVA (ZOOTECNIA) ambiente semiarido semi-aride

21 Obiettivi del progetto AGROSCENARI Due orizzonti temporali horizons temporels nel processo di adattamento A BREVE TERMINE àcourt terme (5 anni) Per il monitoraggio monitorage accurato e quindi una conoscenza reale da subito delle situazioni di suolo, acqua e colture sol, eau et cultures A LUNGO TERMINE àlong terme (30 anni) Strategie di limitazione e riduzione degli impatti causati dai cambiamenti climatici tramite l individuazione di varietà coltivate variétés cultivées, agrotecniche techniques agricoles e linee meuilleures lignes genetiche génétiques ottimali per le condizioni climatiche previste in un dato luogo

22 Obiettivi del progetto AGROSCENARI Approfondire al massimo e dare concretezza quantitativa all aumentato rischio risque meteo-climatico per gli importanti sistemi agricoli citati per quanto attiene ai fattori abiotici facteurs abiotiques (siccità/aridità, ondate di calore, eventi estremi, processi di desertificazione, ) ed ai fattori biotici (sviluppo fenologico, aggressività e diffusionediparassitiefitopatologie, ) Acquisire conoscenze per perseguire la sostenibilità ambientale delle pratiche agricole usage soutenable pour l environnement des pratiques agricoles attraverso l individuazione di una gestione confacente delle risorse rinnovabili (uso usage dell acqua irrigua d irrigation, indirizzi produttivi, scelte varietali, inquinamento pollution da nitrati nitrates, meccanizzazione agricola, ). L analisi della risposta alla quantità e qualità dell acqua di irrigazione, tenendo conto delle modalità di applicazione, al fine di migliorarne l efficienza d uso, è un aspetto specifico in questo contesto.

23 Obiettivi del progetto AGROSCENARI Definire dal punto di vista agronomico ed agrotecnico un ventaglio éventail di colture e varietà compatibili con lo scenario dei cambiamenti climatici nelle zone e per i sistemi di riferimento référence su un orizzonte temporale a + 30 anni. Studiare al meglio la realizzazione della sostenibilità economica delle pratiche agricole comment réaliser d une façon soutenable le mieux possible les pratiques agricoles (irrigazione, difesa fitosanitaria, scelta varietale, agrotecniche, ) attraverso gli obiettivi di limitare le perdite pertes e di salvaguardare sauvegarder la qualità e la quantità dei raccolti récoltes Mettere a punto le basi scientifiche e le informazioni di riferimento sia per chi ha la responsabilità degli indirizzi di politica generale del settore, sia per gli operatori agricoli

24 Caratteristiche specifiche del Progetto AGROSCENARI DINAMICITÀ DYNAMISME (interrelazione MIPAAF Progetto) ADATTAMENTO ADAPTATION dell agricoltura ai cambiamenti climatici COORDINAMENTO INTEGRATO COORDINATION INTEGREE di azioni di ricerca multidisciplinari Verifica della SOSTENIBILITÀ SOCIO-ECONOMICA delle pratiche agricole

25 Aree di studio AGROSCENARI 6 aree studio con valore di simbolo dei sistemi produttivi più importanti

26 La letteratura indica che lo stress termico causa una diminuzione della produzione di latte ed un peggioramento delle sue caratteristiche qualitative. Il latte prodotto durante il periodo estivo da vacche allevate in condizioni sfavorevoli per temperatura e umidità elevate, manifesta un peggioramento significativo delle principali caratteristiche casearie, che lo rendono scarsamente adatto alla produzione di formaggi a pasta dura e a lunga maturazione come il Parmigiano Reggiano Aree di studio VALPADANA AGROSCENARI Zona tipica di produzione del formaggio fromage Parmigiano Reggiano interessa le province di Parma e Piacenza.

27 Questa area è sede di coltivazioni frutticolo intensive arboricultures intensives. Sta avendo un espansione evidente la coltura del kiwi, che è tra le più idroesigenti, a tal proposito questa area è stata proposta per in Agroscenari come caso emblematico dove l adattamento al cambiamento climatico è possibile attraverso l applicazione razionale delle migliori conoscenze disponibili e delle altre che verranno acquisite nel corso del progetto, con misure e calcoli modellistici Aree di studio FAENZA AGROSCENARI Bacino idrografico del Lamone- Marzeno. Province di Ravenna e Forlì-Cesena.

28 Aree di studio MARCHE AGROSCENARI Questa area è rappresentativa dell agricoltura del territorio agricolo collinare dell Italia centrale, nel quale oltre a colture arboree quali vite vigne e olivo olivier, sono diffuse colture industriali e foraggere fourragères in asciutto cultures industrielles au sec, e nei fondovalle, colture cerealicole e ortive intensive. BOTTIGLIE SPESCIA Due microbacini imbriferi del fiume Misa situati nella provincia di Ancona.

29 Aree di studio BENEVENTANO AGROSCENARI Come scenari di riferimento per la valutazione dell impatto dei cambiamenti climatici sui sistemi colturali di questa area, è stata scelta la porzione occidentale della provincia di Benevento, rappresentata dalla Valle Telesina, dominata dalla coltura di vigneti vignobles e oliveti olivettes, e la zona del Fortore invece caratterizzata dalla presenza di colture cerealicole. VALLE TELESINA FORTORE La provincia di Benevento è suddivisa in due grandi sistemi agroforestali.

30 L area oggetto di studio è solo la zona in cui è fornito il servizio irriguo e non tutta l area consortile. Le colture orticole horticoles sono predominanti, anche se le frutticole arboricultures rivestono una notevole importanza. Aree di studio DESTRA SELE AGROSCENARI AGROSCENARI L area ricade all interno del Consorzio di bonifica in Destra del fiume Sele.

31 Aree di studio ORISTANO AGROSCENARI I gruppi colturali più importanti in termini di superficie sono le foraggere e i cereali fourragères et céréales L area ricade all interno del Consorzio di bonifica dell Oristanese

32 Risultati attesi AGROSCENARI I risultati résultats generali del progetto comprenderanno: METODOLOGIE SCHEMI OPERATIVI SCHEMAS METHODOLOGIES OPERATIFS e saranno utilizzati da: AMMINISTRAZIONI CENTRALI E REGIONALI ADMINISTRATIONS CENTRALES ET REGIONALES risparmio di risorse per minori sprechi, rispetto di normative ambientali, maggiore capacità di attrarre fondi europei, STAKEHOLDERS risparmio conseguente all adozione di pratiche agricole più efficienti, guadagno conseguente ed investimenti in colture più proficue,

33 Alcuni esempi di prodotti attesi AGROSCENARI Scenari climatici al dettaglio regionale e locale Previsioni agrometeorologiche finalizzate alla ottimizzazione organizzativa dell uso delle macchine per le attività agricole a livello aziendale Riduzione dei consumi idrici consommations d eau nell agricoltura padana nei momenti di crisi Modellistica territoriale di bilancio bilan idrico per eventuali scenari irrigui alternativi Curve di risposta Courbes de réponse alla quantità e alla qualità dell acqua di irrigazione per colture dominanti delle zone prescelte tenendo conto della variabilità genetica Stima ad elevata risoluzione spaziale della vulnerabilità ambientale ai processi di desertificazione Analisi di diffusione di patogeni e insetti in scenari climatici Utilizzo di mappe fenologiche come supporto alle decisioni agronomiche

34 11 UNITÀ DI RICERCA AGROSCENARI CNR-IBIMET Istituto di Biometeorologia di Firenze CRA-CMA Unità di ricerca per la Climatologia e la Meteorologia applicate all Agricoltura CRA-ING Unità di ricerca per l ingegneria agraria NDR Dip.Scienze Agronomiche e genetica Vegetale Agraria - Università degli Studi di Sassari CNR-ISAFOM Istituto Sistemi Agricoli e forestali del Mediterraneo ISAN Ist. Scienze degli Alimenti e della Nutrizione Università Cattolica del Sacro Cuore Piacenza ARPA-SIM Emilia-Romagna Agenzia Regionale per la Prevenzione e l Ambiente Servizio IdroMeteorologico CRA-ABP Centro di ricerca per l agrobiologia e la pedologia DEAR Dip. Di Economia Agroforestale e dell Ambiente Rurale Università degli Studi della Tuscia CRA-CIN Centro di ricerca per le colture industriali INEA Istituto Nazionale di Economia Agraria

35 Linee di ricerca AGROSCENARI Linea 1 a CNR-IBIMET Linea 1 b CRA-CMA Linea 1 b.2 CRA-ING Linea 2 NDR Linea 3 CNR-ISAFOM Linea 4 ISAN Linea 5 ARPA ER Linea 6 a CRA-CMA Linea 6 b CRA-ABP Linea 7 CRA-CIN Linea 8 CRA-CMA Linea 9 a DEAR INEA Acquisizione, calibrazione e downscaling di scenari climatici futuri a livello locale Previsioni agrometeorologiche ai fini della individuazione delle condizioni di lavorabilità e trafficabilità dei suoli in relazione all adattamento ai cambiamenti climatici Trafficabilità e lavorabilità dei suoli in condizioni di cambiamenti climatici Analisi dell impatto dei cambiamenti climatici sui sistemi colturali, con particolare riferimento alle principali colture erbacee Scenari di sistemi alternativi di produzione con enfasi sulle colture e varietà tipiche Studio di sistemi colturali innovativi per la produzione di cereali in condizioni di ridotta disponibilità idrica e destinati alle filiere zootecniche DOP Irrigazione e cambiamenti climatici Applicazione e verifica di modelli di valutazione territoriale Modificazioni indotte nella qualità del suolo dei cambiamenti climatici Effetto dei cambiamenti climatici sullo sviluppo di patogeni e parassiti delle colture: sviluppo di procedure e casi studio per enti di assistenza tecnica Indicatori vegetali di cambiamento climatico (CCIV): base di dati, tendenze, modelli di supporto alle decisioni Strategie economiche di adattamento degli agricoltori ai cambiamenti climatici e possibili strumenti di politica agricola a sostegno di tali strategie

36 Direzione Generale dello Sviluppo Rurale, Infrastrutture e Servizi Grazie dell attenzione!

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